12 anni in Europa

Con il successo sul Milan la Roma entra in Europa per la 12ª stagione di fila: dal 2014/15 nessuno come noi in Italia. Quasi 400 partite, due trofei vinti, le finali UEFA con l’Inter e Budapest, quella di Coppa Campioni e il Barcellona... L’Europa è la nostra storia. Negli ultimi 30 anni soltanto in tre occasioni la Roma non è riuscita a entrarci.

Fonte - ilromanista


Dovbyk adesso accelera

L'ucraino lavora per risolvere il problema muscolare.

Pellegrini ringrazia i tifosi: "Manca un'ultima battaglia e io lavoro sodo per tornare".

Fonte - corsport 


Gasperini: "Magari resta Ranieri..."

Tra psicosi e contatti, ogni pista è valida.

Gasperini ironizza sulle voci, resta in corsa ma tratta con l'Atalanta: Friedkin si cautela. Fabregas e Emery sono stati sondati, Il patron pensa ad un colpo a effetto. Il lotto dei papabili è molto ampio: da Trigoria arrivano notizie confuse.

Fonte - corsport


Muro Mancini

Nel nuovo ruolo Gianluca Mancini sta stupendo tutti. "Da centrale mi diverto Sto migliorando molto anche nella gestione dei nervi. Il nuovo ruolo mi responsabilizza. Nazionale? Se Spalletti vuole, corro da lui La Champions? ci proviamo."

Fonte - corsport 

 


Matteo Moretto lancia l'indiscrezione: la Roma avrebbe scelto Nuno Espirito Santo per la panchina

Il giornalista Matteo Moretto su X: "La Roma ha contattato Nuno Espirito Santo offrendogli un contratto biennale. La trattativa, però, si prospetta complessa visto che l'allenatore è sotto contratto col Nottingham Forest che dunque chiederà ai giallorossi un indennizzo per liberarlo."


Qui si fa la Roma

I giallorossi sognano ancora la Champions dopo aver conquistato un posto in Europa.

Gli ultimi 90 minuti da giocare poi il futuro passerà dalle decisioni dei Friedkin tra la scelta del nuovo tecnico, il nuovo progetto e lo stadio a Pietralata. Ranieri realista: "il quarto posto nelle mani della Juventus. Io nel futuro farò il bene della Roma in un altro modo".

Fonte - corsport 


Suggestione Klopp, arriva la smentita secca dell'agente del tedesco

L’agente di Jürgen Klopp, Marc Kosicke, ai microfoni del portale arabo Winwin smentisce le voci sul tedesco come prossimo allenatore della Roma: ”La notizia riguardante Klopp in procinto di diventare il prossimo allenatore della Roma non è vera” il commento dell’agente.


Lo stadio avanza: iniziati gli scavi

Avviati i sondaggi nel terreno. Delusi i comitati del No.

Niente passi indietro del Comune, una volta evaso questo passaggio sul campo si potrà completare il progetto definitivo.

Fonte - ilromanista 


Numeri primi

53 punti in 25 gare, media per partita di 2,12: col Leicester campione fu di 2,13. Nell’anno solare nessuno meglio di noi e il sogno quarto posto rimane vivo. Tutto merito di Ranieri, che dice: «Juve favorita, ma daremo tutto». Col Milan vittoria numero 493 in carriera la 211esima in serie A alla 500esima panchina. Dopo 4 anni la Roma è riuscita a superare finalmente quota 63 punti in classifica e ora spera in Di Francesco.

Fonte - ilromanista


Ghisolfi a Dazn: "Ranieri grande persona. Vogliamo tenere Saelemaekers"

Florent Ghisolfi ha parlato ai microfoni di DAZN prima di Roma-Milan:

Come sarà lavorare con Ranieri dirigente?

Ranieri è un grande allenatore e uomo. Si tratta di una serata importante perché è l’ultima all’Olimpico. Il migliore modo per salutare il mister è fare una grande partita, lui ama vedere che la squadra dia tutto. In futuro sarà il consigliere sportivo, avremo il tempo per parlare della nostra organizzazione”.
Saelemaekers e Abraham?
“Vogliamo tenere Saelemakers, è un giocatore importante e ha un buon rapporto con tutti”.

Mancini in conferenza stampa: "Siamo orgogliosi di questa rimonta"

Gianluca Mancini ha parlato in conferenza stampa dopo Roma-Milan.

Ecco le sue dichiarazioni: 

Se ti avessero detto a fine 2024 che a 90 minuti dalla fine la Roma sarebbe stata in corsa per la Champions cosa avresti pensato?

“Vuoi la verità o una burla? A parte gli scherzi, il percorso da dopo il derby a oggi è stato qualcosa di unico. Perché 23 punti all’andata erano davvero pochi, ma noi ci siamo sempre detti di pensare partita per partita, lo giuro. Abbiamo cercato di pensare domenica per domenica, il mister è stato molto bravo a girare tanti calciatori, a farci recuperare le forze. Poi l’ultimo periodo, quando vincevi e non perdevi guardavi la classifica e dicevi ‘proviamoci’. Arrivare a 90 minuti così vicini è unico, siamo orgogliosi”.

Che valori lascia Ranieri?

“Il gruppo è stato sempre unito dall’inizio dell’anno. Sapete tutti da settembre a novembre che periodo abbiamo passato, ma il gruppo non si è mai disunito, mai una discussione, mai nervosismo, sempre uniti per fare risultato. Poi nel calcio ci vogliono tante cose per vincere le partite. Il mister ha trovato un gruppo davvero sano e unito, ci ha messo tanto tanto del suo, negli allenamenti, nel farci stare sereni. Andavamo a Trigoria col mal di stomaco prima, la vivevi male come giornata, perdevamo. Lui è arrivato e ci ha messo tranquillità e serenità. Ci sono partite in cui abbiamo perso o pareggiato come Napoli, Tottenham e Atalanta, a volte anche se perdi le prestazioni ti fanno capire che ci siamo. Quello che abbiamo fatto è unico, Ranieri lascia la famiglia che siamo, un gruppo ancora più unito”.

Sai chi sarà il nuovo allenatore?

“No, veramente, non lo so chi sia”.

Si conclude una stagione di grande continuità per te, forse la migliore.
Quanto incide il cambio di posizione?

“La continuità, diciamo che mi tocco (ride, ndr). A livello disciplinare sì, sono migliorato tanto, mi riguardo in tante partite, ne prendevo tanti di gialli, ancora posso migliorare, ho quei 2-3 secondi in cui mi parte la scintilla e sbaglio. Ma ora sono più lucido. La posizione cambia, da braccetto affrontavo esterni più rapidi di me, magari passava meno ossigeno in testa e partivano i seocndi di follia. Da centrale devo ragionare di più, anche lo spostamento mi ha responsabilizzato di più”.

Al posto di Spalletti ti chiameresti in Nazionale?

“Decide Spalletti, ogni sua decisione è sacra. La Nazionale è unica per tutti, se vengo chiamato sono il primo a prendere il treno, altrimenti sono il primo a tifare. Le scelte vanno accettate nel bene e nel male”.

Il contatto con Gimenez, di nuovo scintille dopo Roma-Feyenoord.

“Il contatto con Giemenz non c’era nulla, è stata un’azione di gioco in cui l’ho tenuto un pochino, ho visto la sua reazione della gomitata sul petto. Un gesto antisportivo, normale che sia punito”.

Se dovessi individuare la forza di Ranieri?

“Non c’è un segreto, altrimenti sarebbe facile. Se le cose andavano bene non si è mai esaltato troppo. Ci ha sempre detto che avevamo la me… sopra alla testa e dovevamo respirare. Ha sempre parlato bene, si arrabbiava quando c’era da farlo, come a Como. Ha trovato l’equilibrio come un bravo padre sa fare, bastone e carota, dialogo, ha reso partecipi tutti i giocatori. Poi gli allenamenti fatti a 2000 all’ora, sempre giusti, potrei stare qui ore. Non ha responsabilizzato troppo, ci ha lasciati tranquilli, rimarcando che dovevamo sempre dare il massimo. Potevamo sbagliare gesti tecnici e gol, ma dovevamo dare sempre il massimo. Non c’è stata una cosa segreta precisa, è un insieme di cose. Lui è arrivato nel momento del bisogno, bisogna solo ringraziarlo, noi bravi a seguirlo. Ci metto anche il pubblico, ci è stato sempre vicino, sempre con la spinta in più. Quando è tutto insieme è veramente tosta batterci. Contenti di aver vinto l’ultima casa, in vediamo l’anno prossimo all’Olimpico”.


Europa!

Davanti a 68.145 (!) romanisti prendiamo 3 punti e la certezza di giocare anche l’anno prossimo nelle coppe. Apre Mancini, poi Gimenez si fa cacciare, ma regaliamo il gol del pari a Joao Felix. Nella ripresa, Paredes e Cristante legittimano il risultato per un traguardo insperato, frutto del lavoro di Ranieri, omaggiato dalla sua gente.

Fonte - ilromanista