Da Dovbyk a Wesley, l'altra faccia della sosta
Il brasiliano Wesley bene sul campo. Da valutare però le sue condizioni fisiche, oggi gli esami. L'infortunio dl terzino non preoccupa, ma contro il Torino è in dubbio.
Neanche l'Ucraina sblocca Artem Dovbyk.
Fonte - ilromanista
ASR on tour
Due gol per Ferguson, debutto e pass per i Mondiali per El Aynaoui, Koné padrone del centrocampo, Pisilli e Ndicka molto bene: la sosta ci riconsegna cinque giocatori in grande spolvero in vista del mini-ciclo che ci aspetta. A partire dal Torino.
Fonte - ilromanista
Il piano Friedkin
La Roma cambia. Le regole di Dan Friedkin: risultati top e bilancio in equilibrio.
Plusvalenze, stadio, ricavi, scouting e Champions. Le cinque vie dei Friedkin per una competitività sostenibile. Decisivo il ritorno nell'Europa delle big. Nuovo tetto ingaggi. Centralità a Gasperini che a Bergamo ha garantito 460 milioni di profitti.
Fonte - corsport
Gasperini a La Repubblica: "Siamo partiti forte ma dobbiamo guadagnarci ancora il consenso"
Gian Piero Gasperini ha parlato dell’azienda vitivinicola ”Cascina Gilli” a Castelnuovo Don Bosco a Il Gusto su La Repubblica.
Dai campi di calcio ai filari della vigna: come è questo passaggio?
“Un po’ diverso. Qui è un posto dove ritrovi serenità e tranquillità, dove i tempi sono scanditi in modo molto più lento. Ma è un bel contrasto con il calcio, ritorni rigenerato con tanta voglia di ripartire”.
Come nasce questo amore per la natura e per l’uva?
“Ho sempre avuto questo amore anche se non l’ho mai potuto coltivare, dato che ho sempre vissuto in città. Ma era una cosa che mio padre desiderava sempre, magari lontano dalla città per dedicarci un po’ alla natura. Invece per tanti motivi sono sempre stato impegnato con il calcio e mio padre era anziano, quindi non siamo riusciti a realizzare questo sogno. Con il Covid, a differenza di altre volte, la mia famiglia ha iniziato a prendere in considerazione la possibilità di avere uno spazio distante dalla città dove poterci radunare anche con gli amici. Questo progetto ci ha preso sempre di più e l’impegno è sempre maggiore”.
Le sue origini piemontesi rimangono salde: non ha avuto dubbi se investire in un altro posto?
“L’Italia è splendida. Ho sempre rinunciato di andare all’estero, l’Italia è il posto migliore per vivere. Da calciatore ho vissuto tanti anni a Palermo e Pescara, ho giocato e allenato in molte regioni italiane tra Toscana, Liguria e Lombardia. Ora sono a Roma, ma le radici di tornare a casa dove ci sono i familiari e gli affetti ci sono sempre state. Quando possibile sono sempre rientrato qui”.
Come nasce l’idea di “Cascina Gilli”?
“Grazie a mio figlio Davide. Anche lui ha pagato pesantemente il lockdown con i bambini in casa e finalmente si sono convinti anche loro aiutandomi nella ricerca. Abbiamo trovato questo posto che ci è piaciuto subito, c’era la possibilità di prenderlo e abbiamo iniziato con un casolare nuovo. Vicino abbiamo scoperto questa “Cascina Gilli”, che già dagli anni ’80 era un punto di riferimento per i vini nel Monferrato. E piano piano siamo entrati in società con questa cascina, poi ci siamo anche appassionati. Quando posso dedico del tempo qui volentieri”.
Oggi è pronta l’uva fresa?
“Me lo auguro. L’evoluzione dei vini è notevole, c’è molta cura nel coltivare e nella produzione. Anche con l’intervento degli enologi si sono corrette certe criticità e valorizzare le qualità. La fresa è un vitigno che ha potenzialità notevoli ed è destinato a crescere sempre di più”.
Gestire la cantina è un gioco di squadra: quanto è importante la gestione del team?
“Come in tutti i club la capacità di fare squadra è ciò che rende e che dà un valore aggiunto e in questo caso vale anche qui. Ci sono ragazzi giovani che stanno cercando di portare avanti l’aspetto commerciale e di qualità”.
Ci vuole anche un fuoriclasse come Dybala…
“Assolutamente sì. I fuoriclasse sono importanti, ma non è mai fine a sé stesso. Deve lavorare per la squadra e dà un valore aggiunto a essa”.
Il passaggio alla Roma come sta andando?
“Bene. Siamo partiti benissimo e speriamo di continuare così in campionato. C’è molto da lavorare, ma la piazza è straordinaria e c’è una passione per il calcio incredibile. Bisogna lavorare bene e conquistare anche il consenso”.
Ha trovato ciò che si aspettava?
“Sì. Sapevo benissimo i lati positivi e anche alcune difficoltà, ma le stiamo affrontando. Siamo appena partiti, ma ci sono tutte le condizioni per fare un bel lavoro e per far sì che la gente a Roma sia soddisfatta e felice per la squadra”.
Come si fa a portare un vino in Champions o a fargli vincere uno Scudetto?
“Questo, come sempre, è legato alla gente. Non siamo noi che decidiamo dove andare, dobbiamo pensare a migliorarci ogni volta. L’apprezzamento della gente la cosa più importante”.
Valore aggiunto
Dopo aver cambiato la gara a Pisa, Dybala lavora a Trigoria per giocare da titolare contro il Torino, che rievoca dolci ricordi. All'eventuale rinnovo si penserà più avanti: il contratto è in scadenza il prossimo giugno e Ranieri è stato chiaro: deciderà il campo. La vita è adesso.
Fonte - ilromanista
E' Kone il più cercato dalle big
Il centrocampista è sicuramente il primo indiziato a partire se la Roma avesse bisogno do fare una plusvalenza importante.
Il francese è stato acquistato per 18 milioni, adesso ne vale 40-45. Per Gasperini è essenziale nella sua formazione titolare. Manu Kone è fedele: "Grato al club per aver creduto tanto in me".
Fonte - corsport
Wesley show, va in onda in fascia protetta
Da anni la Roma non aveva tante alternative. L'esterno brasiliano si gode il momento d'oro dal ritiro della sua nazionale: "Gasperini è incredibile, crescerò tanto",
Tsimikas e Rensch non sono riserve ma vere alternative per fare turnover.
Fonte - corsport
Wesley: "Quando mi ha preso la Roma non ci credevo"
Wesley dal ritiro della nazionale brasiliana ha parlato del suo arrivo alla Roma: "Quando è arrivata l’offerta da 20 milioni e io non stavo nemmeno giocando titolare, ho pensato: “Questi sono pazzi! 20 milioni e io non sto nemmeno giocando. Peraltro in quel periodo quando giocavo sbagliavo un passaggio e subito si vedeva in televisione. E mi dicevo: come fanno a pagare 20 milioni per me? Poi mi ha chiamato Gasperini..."
Oktagon Roma presenta la prima novità della 29ima edizione: il ritorno in Europa del K-1 World Max
Roma, 9 settembre 2025 - Dopo il successo di “Oktagon Courmayeur “(svoltosi lo scorso 7 giugno), il galà italiano degli sport da combattimento torna nella Capitale a distanza di un anno e mezzo dalla sua ultima edizione.
"Oktagon Roma", organizzato quest’anno da Opes Italia (tra i più importanti Enti nazionali di Promozione Sportiva), con il supporto tecnico-organizzativo di FIGHT1 e il patrocinio degli Assessorati allo Sport di Regione Lazio e Roma Capitale, è finalmente in calendario per sabato 29 novembre 2025 al PalaFIJLKAM di Ostia (conosciuto dal grande pubblico come "Pala Pellicone”). Sarà la 29ima edizione della kermesse internazionale, la più amata e conosciuta dagli appassionati italiani di combat sports. In programma, nella card di Oktagon Roma, più di 16 match di cui 3 titoli mondiali ISKA (International Sport Kickboxing Association).
La prima importante novità riguarda il ritorno, nel nostro Paese, dopo molti anni di assenza, del "K-1 World Max" , il torneo più iconico di kickboxing a livello internazionale. Fa il suo ritorno in Europa e sceglie proprio l’Italia come prima tappa di selezione europea per individuare il campione che andrà a Tokyo per disputare le finali mondiali . Il format ad eliminazione diretta è uno dei punti cardine di questo show, che sbarca a distanza di anni nel continente europeo prima di tornare nuovamente alla casa madre (in Giappone) e sceglie Oktagon Roma, il prossimo 29 novembre, come vetrina ideale.
Sin dalla sua nascita, nel lontano 2002, decreta il nome del miglior fighter di "K-1" al mondo nella categoria di peso fino a 70 kg (155 libbre). Storicamente è considerato l’evento più spettacolare negli sport da combattimento, per la formula adottata e per la qualità tecnica degli atleti in gara. Icone della specialità come il giapponese Masato Kobayashi (nel 2003 e 2008), il thailandese Buakaw Por. Pramuk (nel 2004 e 2006) o ancora il campione italiano Giorgio Petrosyan (nel biennio 2009/2010) hanno firmato successi rimasti nella storia della specialità.
A Roma parteciperanno sicuramente due campioni di livello internazionale: confermata infatti la presenza di Lorenzo Di Vara (lecchese originario di Costa Masnaga) campione mondiale ISKA (in carica) muay thai nella categoria di peso fino a 70 kg e dell'ucraino Taras Hnatchuk già iridato ISKA kickboxing nella categoria fino a 72.5 kg. Sono i primi due nomi svelati dagli organizzatori dell'evento Oktagon
‘’OKTAGON torna nuovamente a Roma al Pala Pellicone di Ostia – dichiara Carlo Di Blasi – presidente di FIGHT1 - "Una scelta naturale perchè è storicamente la casa delle arti marziali olimpiche e del fighting in generale. Si tratta di un palazzetto nato per grandi eventi, perchè, con così tanti atleti (come prevediamo in questa edizione record), abbiamo bisogno di spazi più importanti, oltre che modulari (come, ad esempio, aree riscaldamento e spogliatoi separati). Ideale, tra l'altro, per gli allestimenti destinati agli sponsor, ai media e ai servizi di ospitalità da offrire agli ospiti. Il ritorno in Europa, a partire dall'Italia, del K-1 World Max è una delle importanti novità che lanceremo in concomitanza con l'edizione n.29 di Oktagon".
Da esubero a leader
Mario Hermoso a giugno era finito nella lista dei partenti di Massara ma nessuno si è fatto avanti.
Ora con Gasperini è uno dei leader difensivi e le prestazioni contro Bologna e Pisa hanno convinto tutti. Dopo i tre giorni di riposo concessi dal tecnico oggi la squadra torna in campo.
Fonte - ilromanista
"Dovevamo cambiare"
Dopo Gasperini, anche Ranieri si esprime. Dal mercato alla scelta del tecnico, dal FPF al futuro di Dybala e Pellegrini: «Super convinto di Gian Piero, cresceremo con un occhio ai conti».
Fonte - ilromanista
Soulè, oro Roma. Gasp punta tutto sulla sua Joyita
Matias Soulè è il modello della nuova strategia adottata dal club: giovani e di qualità.
L'argentino si sta avvicinando sempre di più alla porta. Il tecnico da lui si aspetta i gol. Lui e Dybala si sono promessi di giocare insieme con l'Argentina.
Fonte - corsport