Fonseca c’è, ma il futuro è senza difesa

IL MESSAGGERO - CARINA - Una difesa da rifare. E questo al netto della permanenza di Pallotta o del passaggio di proprietà a Friedkin. Il reparto arretrato sarà quello che in estate subirà maggiori scossoni. Il compito che attende Petrachi (o chi per lui) non sarà facile. Oltre a sfoltire la rosa, il riscatto di Smalling è in salita: senza Champions, con la semestrale a -87 milioni e con gli introiti che rischiano di diminuire ulteriormente, il club non potrà andare incontro alla richiesta di 25 milioni del Manchester United. Diverso il discorso per Zappacosta, per il quale più probabilmente verrà rinnovato il prestito. Ha qualche chance di restare anche Bruno Peres, che ha impressionato positivamente Fonseca. Si spiega così il sorpasso del Napoli per Faraoni. Nel frattempo sulla sinistra non è scontata la permanenza né di Kolarov né di Spinazzola e dunque si seguono Carlos Augusto del Corinthians e Ismaily dello Shakhtar, un vecchio pallino del tecnico romanista. Capitolo a parte i centrali, con Ibanez e Cetin che entreranno nelle rotazioni, si cerca un altro titolare: sono stati proposti Garay, Kumbulla, Lyanco e Djimsiti.


Zaniolo lavora a casa: “Pronto per giugno”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Spettatore forzato, prima per infortunio, ora perché costretto, come tutti i suoi colleghi, dall’emergenza sanitaria, Nicolò Zaniolo comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Anche se la riabilitazione in tempi di quarantena è più complicata. E richiede maggiore attenzione. Il ragazzo è fermo dal 12 gennaio ed ha attrezzato il suo appartamento all’Eur, con l’aiuto della Roma, allestendo una mini palestra utile al recupero. Il fantasista giallorosso è entrato in una fase che gli consente di vedere la fine del percorso, spinto emotivamente dallo spostamento dell’Europeo, che gli può dare ancor più voglia di prendersi la maglia azzurra tra un anno. “Io e la mia migliore amica…“, il post pubblicato dal ventunenne su Intagram con una foto accanto alla cyclette. Sono tanti anche gli esercizi in videochiamata, guidati dai fisioterapisti della Roma.


Roma, si complicano prestiti e riscatti. Può tornare Schick

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - L’emergenza Coronavirus scatenerà un effetto domino non solo sul calcio italiano, ma anche su quello europeo. Da Lipsia arrivano le parole del direttore sportivo della squadra targata Red Bull, che ha in prestito Patrik Schick fino al 30 giugno. Nonostante le buone prestazioni del giocatore, il dirigente ammette che sarà complicato trattenerlo in queste condizioni: “Avremo le nostre difficoltà come tutti gli altri club, perché sarà difficile generare entrate, ma i costi restano altissimi. Abbiamo tre giocatori in prestito ma ad oggi non posso assolutamente pensare alle clausole di riscatto“. Un problema in più per la Roma? Fino a un certo punto. Schick ha 24 anni e un ingaggio alto ma non altissimo. Il prossimo calciomercato sarà quasi azzerato e le squadre dovranno arrangiarsi con ciò che già hanno in casa. Dunque il ceco, come i tanti giovani della Roma, potrebbe rimanere a Trigoria.


A Fonseca piace Marcos Antonio, talento dello Shakhtar

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Non aveva neppure 19 anni Marcos Antonio quando Paulo Fonseca lo fece esordire con lo Shakhtar. Il ragazzino, un centrocampista con le caratteristiche offensive ma che in campo si ispira a Casemiro, deve ancora compiere 20 anni ed oggi è nelle mire della Roma. Il tecnico portoghese lo ha segnalato, Petrachici sta lavorando. Il profilo corrisponde esattamente a quello che sta cercando il club giallorosso: giovane, abile tecnicamente, ambizioso, non carissimo. In realtà a Trigoria lo avevano già osservato lo scorso anno, ma si era poi preferito puntare su giocatori più pronti come Veretout e Diawara. Oggi, considerando che Cristantepotrebbe essere sacrificato per ragioni di bilancio, la Roma invece ha bisogno di un uomo in più in mezzo al campo.


Roma, il piano per tenere Mkhitaryan un altro anno

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Esattamente un mese fa, subito dopo il fischio finale di Roma-Lecce, fu molto chiaro: “Qui mi sento bene, ma è ancora presto per poter dire se rimarrò a Roma o meno. Vediamo che cosa decideranno Roma e Arsenal. Una cosa però posso dirla, qui mi piace tutto: la città, la squadra, i tifosi“. Henrikh Mkhitaryan non poteva sapere di come il Coronavirus avrebbe poi sconvolto il futuro, ma di certo in questo momento c’è che la Roma sta provando a lavorare sotto traccia con Mino Raiola, agente del giocatore, per cercare di trattenere l’armeno. L’ostacolo più grande per la permanenza del fantasista è che il suo contratto con l’Arsenal scade nel 2021. Il che vuol dire che il prossimo anno non potrebbe andare il prestito; la strategia di Raiola è dunque di farlo rinnovare con i Gunners (a 7,5 milioni l’anno), per poi farlo tornare altri 12 mesi in giallorosso. È possibile però che il club londinese voglia trattenerlo o cederlo solo a titolo definitivo e non è detto che la Roma a 25 milioni di euro voglia fare l’investimento sul giocatore.


Veretout, il pilastro di Fonseca

IL TEMPO - BIAFORA - Tra i pilastri della Roma di Fonseca prima dello stop alle competizioni c’era sicuramente Jordan Veretout. Il mediano francese è al sesto posto assoluto per minutaggio in stagione, alle spalle di Pau Lopez, Dzeko, Kolarov, Mancini e Smalling. Spesso si è discusso della necessità di farlo rifiatare, ma ora, come tutti, sta approfittando dello stop forzato per ricaricare le batterie: “Penso che la decisione più saggia sia quella di restare a casa. Speriamo di riprendere il più rapidamente possibile ed essere il più presto possibile pronti per giocare, però bisogna fare attenzione e non giocare con la salute delle persone“, ha detto a Canal Plus. Ha poi proseguito parlando dell’impegno della Roma contro il Coronavirus: “La Roma in Italia è una grande società, ha fatto dei bellissimi gesti nei confronti della popolazione e i tifosi hanno seguito l’esempio. Il club ha un grande cuore, possiamo esserne fieri“.


Gravina: "Mia l'idea dei play off ma non ha riscosso successo. Serie A? Si potrebbe ripartire anche il 20 maggio"

IL GIORNALE - Al quotidiano ha rilasciato un'intervista il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ed ha parlato dell'emergenza Coronavirus e delle situazioni messe in campo dal calcio. Le sue dichiarazioni:

Presidente Gravina mentre il virus infuria, assistiamo al balletto delle date per l'inizio degli allenamenti in serie A: non è il caso di parlare chiaro?
«Ne sento di tutti i colori e ai miei interlocutori ripeto un concetto molto semplice: noi abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella data, per ora, fa fede. Il resto è solo chiacchiericcio».

[...]

Le tre date immaginate per la ripresa del campionato, 3, 10 e 17 maggio, sono ancora valide?
«Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un'altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale».

Si è arreso all'idea del play-off?
«Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto. Chi ha responsabilità, così deve comportarsi in queste ore perché non possiamo permetterci di offrire l'immagine di un settore divorato da polemiche intestine, visioni contrapposte, men che meno da minacce di ricorsi. Dovremo uscire da questa terribile tempesta realizzando, se possibile, l'idea di un nuovo calcio oltre che di un nuovo mondo».

[...]

Veniamo al nodo più intricato: ll taglio degli stipendi dei calciatori. Tommasi sostiene che bisogna parlarne sotto voce...
«Sul tema bisogna muovere rispondendo a un interrogativo: avete a cuore la tenuta del sistema calcio? Bene: poiché stiamo attraversando un'emergenza storica, una crisi mai vissuta prima se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio. Le resistenze, in materia, non sono consentite». 

[...]

Tra le proposte della Lega di A per recuperare risorse anche un nuovo totocalcio e firmare contratti con agenzie di scommesse: condivide?
«Prima riflessione: facciamo in modo di non ingolfare il tavolo per dare priorità a proposte più incisive da sottoporre al governo. Secondo avviso: il calcio chiederà provvedimenti che potrebbero non avere impatto sulle casse dello Stato».


Stadio, delibera al voto entro l'estate: c'è Vitek nel testo

Gli uffici tecnici del Campidoglio continuano a lavorare in teleconferenza alla stesura delle delibere per lo stadio della Roma, che dovranno essere portate al voto del Consiglio comunale. L'indicazione è quella di fare cinque testi: la variante urbanistica, la convenzione unrbanistica, che a sua volta ha tre subconvezioni. In aula si voterà prima la variante e poi la convenzione, il . provvedimento sarà votato con il nome di Vitek tra quello dei proponenti Nella Roma è tornato un po' di ottimismo e i dirigenti sperano che si possa risolvere tutto entro l'estate. Lo scrive Il Corriere dello Sport


Possibile un nuovo intervento al menisco per Diawara

Due infortuni al ginocchio in stagione per Amadou Diawara, che per il primo si è sottoposto ad intervento mentre per il secondo ha optato con lo staff medico per una terapia conservativa. Una decisione che sembra aver pagato, con Diawara che prima dello stop del campionato era sceso in campo con la Primavera per un'ora di gioco.
Ma nonostante ciò, come riferisce La Repubblica, Diawara potrebbe decidere di sottoporsi ad un nuovo intervento non appena sia finito questo periodo di quarantena e d'emergenza.


Alle 18 conference call tra Gravina e le varie leghe professionistiche. Si temono gravi perdite economiche

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, alle 18 incontrerà in conference call le quattro leghe professionistiche del nostro paese (A, B, C e D) e raccoglierà le loro proposte da presentare al Governo tramite il Ministro dello Sport Spadafora.
Questi i punti principali di discussione, come riferisce Sky Sport, emersi dall'ultima assemblea di Serie A:

1) costo del lavoro: verrà richiesto di inserire normative che lo alleggeriscano nel caso di stop del campionato;
2) norme speciali, come l'estensione della durata degli ammortamenti;
3) liquidità: creare dei fondi di garanzia e cassa, sospensione di interess, mutui, leasing
4) nuove fonti di finanziamento, come le percentuali sulle scommesse o la creazione di un nuovo gioco
5) infrastrutture, regole per incentivare ammodernamento e costruzione di nuovi stadi
6) diritti TV.

Al termine dell'incontro con le Leghe, Gravina si sentirà con i vertici del CONI per discutere del tutto e presentare le richieste delle varie leghe. In particolare la paura di gravi perdite a livello economico che, per la Lega di Serie A, potrebbero ammontare da un minimo di 170 milioni ad un massimo 720 milioni qualora non dovesse riprendere il campionato.


Kluivert: "In Olanda giocavo molto esterno, qui sono quasi un dieci. Inizio a capire le richieste del mister"

Justin Kluivert, giocatore della Roma, ha parlato in una diretta Instagram con Fox Sport Olanda di come predilige giocare in campo:

"Gioco in una zona del campo un po' diversa rispetto a prima, sono quasi un dieci e ora sto iniziando a capire di più le richieste del mister. In Olanda, invece, ero abituato a stare molto esterno e finivo a giocare spesso l'uno contro uno".


Pastore potrebbe tornare in Argentina. Lo segue il River Plate

Javier Pastore, centrocampista della Roma, potrebbe lasciare la capitale nella prossima sessione di mercato per tornare in Argentina. Infatti, come riferisce il sito fichajes.net, il giocatore è finito nel mirino del River Plate che cerca un rinforzo nel reparto centrale del campo.
Ma il nome di Pastore non è in cima alla lista dei Millonarios, che vorrebbero in primis Aranguiz del Bayer Leverkusen. Ma il club tedesco ha richieste troppo alte per il River, che quindi ha individuato proprio in Pastore ed in Biglia le possibili alternative.