Tovalieri: “Ricominciare è da pazzi. La Roma riparta da Zaniolo e punti su Mertens”
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Se esistesse un partito dei contrari alla ripresa del campionato, uno dei maggiori esponenti sarebbe Sandro Tovalieri: ex centravanti, scudetto buttato via nell’85-86 con la Roma, prima Coppa Italia conquistata anche grazie ad un suo gol nella doppia finale contro la Sampdoria. Il “cobra” ce l’ha con chi, nel mondo del calcio, sta facendo di tutto per ricominciare a giocare. Queste le sue parole:
Ci sono molti interessi economici, ma la vita viene prima di tutto. Dispiace per le squadre che stanno lottando per traguardi importanti.
Che cosa non le va giù?
Fare migliaia di tamponi ai calciatori per far riprendere il calcio sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti della gente che è morta senza nemmeno poterlo fare, il tampone. Se poi si potesse ricominciare a rischio zero sarei felice, anche se sarebbe un campionato finto.
La Roma da dove dovrà ripartire?
Da Zaniolo. La sua assenza si è fatta sentire tanto, crescerà ancora di più nei prossimi anni e sarà un patrimonio del calcio italiano. Speriamo che la società abbia la forza di tenerlo senza ripetere gli errori del passato. È una squadra che ogni anno ha un progetto nuovo, non si riesce a ragionare a lungo termine.
Chi consiglierebbe al d.s. Petrachi?
Mertens, lo vedo benissimo al fianco di Dzeko. Bisogna aumentare il tasso tecnico per colmare il gap con le squadre che in questo momento stanno avanti, perché vanno bene i giovani ma servono i grandi calciatori per vincere.
Mancini: “L’obiettivo è la Champions”
IL TEMPO - BIAFORA - Va alla Roma il derby della solidarietà con la Lazio, ma a vincere in realtà sono tutti i tifosi che hanno effettuato le donazioni in favore del Covid Hospital di Tor Vergata. “In questo momento di difficoltà ci siamo uniti tutti, facciamo una cosa utilissima, molte persone ne hanno bisogno, i dottori e gli infermieri combattono da mesi. Chi è fortunato e sta a casa deve fare qualcosa“, l’intervento di Gianluca Mancini durante la partita virtuale. Il difensore ha poi parlato anche di campo e del futuro: “Non vediamo l’ora di tornare in campo, il calcio è il nostro tutto, viviamo per questo e per far gioire i tifosi, ma la cosa fondamentale è ripartire in sicurezza. La Lazio? Abbiamo seguito il loro percorso ma siamo proiettati ai nostri obiettivi. Vogliamo arrivare in Champions. Pensiamo a noi, la Roma è la squadra di Roma“.
Gli studenti in quarantena girano film. E in videochiamata arriva Pellegrini
IL TEMPO - CONTI - La creatività in soccorso della scuola in emergenza Covid. È così che la quarantena si è trasformata in una sfida. Il lockdown non li ha fermati. Dieci ragazzi dell’istituto Bramante di Roma seguitano a lavorare al loro lungometraggio frutto di un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione e dal Mibact. In questo momento le riunioni per lo sviluppo del film avvengono in videochiamata, come del resto tutte le lezioni. Proprio durante una di queste è arrivata la sorpresa: il giocatore della Roma Lorenzo Pellegrini ha fatto rimanere a bocca aperta gli allievi dell’Istituto Comprensivo Via Boccea 590 intervenendo in videochiamata in una lezione a distanza nell’ambito dell’iniziativa Roma Cares “A scuola di tifo”. “Il rispetto, l’onestà sono alla base della vita, non solo dello sport“, le sue parole. Annunciando poi la decisione dell’As Roma “di donare dei tablet per proseguire le lezioni online a chi non ha la possibilità di averne uno. Un gesto – ha tenuto a dire Pellegrini – che ci rende tutti orgogliosi della società“.
Derby solidale. Ventimila euro contro il Covid
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - E’ stata la Roma a vincere il particolare derby della solidarietà contro la Lazio per 3-1. Una gara virtuale al quale ogni gol corrispondeva una determinata somma raccolta a favore del Policlinico di Tor Vergata. La prima rete valeva 3000, la seconda 3500 e cosi via. Sono stati raggiunti poco più di ventimila euro. Hanno partecipato alla gara anche personaggi dello spettacolo come Carlo Verdone ed Enrico Montesano. Sempre in tema derby Gianluca Mancini ha rilasciato delle dichiarazioni a margine sulla possibilità che la Lazio vinca lo scudetto: “Pensiamo a noi. La Roma è la squadra di questa città e i tifosi sono fantastici”.
Schick: "Sarei felice di restare, ma i club devono decidere”. L'agente: "Finora sono soddisfatti di lui"
Il Lipsia è impegnato per il riscatto di Patrik Schick. Come riporta il portale ceco Sport, il club tedesco vuole abbassare il prezzo del 50%. L’agente del giocatore, Pavel Paska, che la prossima settimana si recherà in Germania per portare avanti la trattativa ha dichiarato:
"Finora sono molto soddisfatti di lui, le cose sono chiare".
Patrik Schick ha parlato del suo futuro al portale Kicker:
“Lipsia? Posso assolutamente immaginare di restare. Il club deve trovare una soluzione adesso e sarò felice se saranno in grado di farlo”.
Mertens nel mirino del Chelsea
Dries Mertens, accostato anche alla Roma, con contratto in scadenza al Napoli, è finito nel mirino del Chelsea. Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, ci sarebbero stati contatti diretti tra il tecnico dei Blues, Frank Lampard, e il belga classe 1987 per convincerlo a trasferirsi a Londra.
Kluivert: "Il mio sogno? Finire dove ho cominciato"
Justin Kluivert, racconta l'esterno giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni alla rivista olandese Helden Magazine. Queste alcune sue parole:
"Questo è il mio sogno: finire dove ho cominciato"
Preferisci vivere a Roma o ad Amsterdam?
"Sicuramente preferisco vivere in Olanda, senza dubbio".
Preferisci le ragazze olandesi o italiane?
"E’ una bella domanda, però scelgo le ragazze olandesi".
Chi dribbleresti più facilmente: De Ligt o De Vrij?
"De Ligt lo conosco da molto tempo. Però penso che anche lui mi conosca bene, quindi dico De Vrij"
Cosa preferiresti vincere: la Champions con la Roma oppure l’Europeo con l’Olanda?
"Certamente l’Europeo con l’Olanda".
Se fossi rimasto all’Ajax saresti andato comunque in Nazionale?
"Questo non lo so. Non so come sarebbe andata. Se fossi rimasto all’Ajax forse non avrei giocato in Nazionale. O magari sarei andato in un altro club".
Sei andato via prima dell’ottima stagione dell’Ajax in Champions. Ti sarebbe piaciuto stare ancora lì?
"Mi sarebbe piaciuto continuare, ma non mi pento delle mie scelte. Non rimpiango di aver lasciato l’Ajax, ma certamente mi sarebbe piaciuto essere lì. Penso che a tanti calciatori avrebbe fatto piacere".
Prima della fine della carriera, ti piacerebbe tornare all’Ajax?
"E’ il mio sogno, senza dubbio. Per finire la carriera dove l’ho iniziata".
Fonseca: "Vedremo cosa succederà, non abbiamo bisogno di un gran numero di giocatori"
Paulo Fonseca, allenatore della Roma, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva GREAT FOOTBALL, parlando della sua esperienza in giallorosso e di questo periodo di stop. Queste le sue parole:
Qual è il momento più bello della sua avventura in Ucraina?
"Ho trascorso tre anni fantastici qui. Il club è tornato vincere in campionato, il primo che abbiamo vinto è stato il più bello. Ho tanti ricordi dello Shakhtar. Ho provato tante emozioni e non solo quando ho vinto i trofei. Però devo ammettere che i primi titoli sono stati più belli degli altri."
Le piacerebbe incontrare lo Shakhtar in Europa?
"No, non vorrei. Solo in finale (ride, ndr). Mi piacerebbe incontrare i miei ex giocatori, i dirigenti e i dipendenti del club. Se fosse in finale, sarei felice. Sarebbe fantastico."
Quale è la situazione di Mkhitaryan?
"L’ho già detto in passato e lo confermo: voglio che Mkhitaryan rimanga. Anche lui vuole restare. Tuttavia, dovrebbe essere chiaro che ora tutto è in pausa e dovremo parlare con l’Arsenal. Voglio continuare a lavorare con lui. È un grande giocatore e un grande uomo."
Siete interessati a qualche calciatore dello Shakhtar?
"Vedremo cosa succederà. In realtà non abbiamo bisogno di un gran numero di giocatori, anche perché possiamo fare affidamento su quelli che attualmente abbiamo in rosa. Potremmo essere interessati a qualche calciatore dello Shakhtar, ma trattare con loro è sempre estremamente difficile. I club vorranno pagare meno per i nuovi acquisti. Posso dire che sceglierei due calciatori per la Roma."
Sul taglio degli stipendi.
"Bisogna capire che ora tutti stanno vivendo un momento molto difficile. Lo staff tecnico e io abbiamo deciso di aiutare il club in questo modo, tagliando i nostri stipendi. Questo è il modo perfetto per aiutare. È importante."
La ripresa del campionato?
"Forse torneremo ad allenarci in maniera individuale dal 4 maggio. Speriamo invece che dal 18 maggio potremo cominciare ad allenarci collettivamente. Per ora nessuno è certo della ripresa del campionato."
Kalinic piace al Fenerbache, la Roma non punta al riscatto
Come riportato dal giornale turco fanatik.com, dopo una stagione difficile, la Roma non riscatterà Nikola Kalinic dall'Atletico Madrid, valutato 9 milioni. L'ex centravanti di Fiorentina e Milan sarebbe finito nel mirino del Fenerbache. Per Kalinic, insomma, è pronta a delinearsi una nuova avventura, visto che neanche i colchoneros potranno ritagliargli un posto nella propria rosa.
Lega di Serie A nel caos: alcuni club (anche big...) non vogliono più giocare
REPUBBLICA.IT - BIANCHI - Oltre a quelli che sono venuti allo scoperto (Torino, Brescia, Sampdoria), ci sono altri club, anche importanti, che preferiscono chiudere qui questa stagione maledetta e non hanno alcuna intenzione di tornare in campo. Non lo dicono ufficialmente, non si espongono, almeno per ora. Ma preferirebbero pensare a settembre, non a tornare in campo chissà quando e chissà come questa estate.
Per questo, il compito di Gravina, Dal Pino e De Siervo si fa sempre più delicato: loro, non c'è ombra di dubbio, sono per la ripartenza. Un atteggiamento responsabile, non hanno interessi personali. Ma i tempi si fanno sempre più stretti: riprendere ad allenarsi in gruppo il 18 maggio (ieri sera Spadafora ha gelato tutti...), tornare in campo il 13 giugno e chiudere a fine luglio. Questo il progetto. Ma è ancora possibile? Sempre più complesso, i dubbi crescono anziché svanire.
Ci sono molti club di serie A che contestano il nuovo dpcm del governo: "Perché la Pellegrini si può allenare da sola in piscina e un calciatore non può farlo, da solo, nel suo ritiro? Non può certo andare a correre in un parco pubblico". Al momento solo Igli Tare della Lazio, braccio destro di Lotito, è uscito allo scoperto contro Spadafora ("non vuole aiutare il calcio, siamo stati discriminati"). Altri la pensano come lui, e temono che il governo sposti sempre più in là l'asticella, sino a quando la stagione dovrà essere annullata (ma da chi? Chi si piglia la responsabilità di farlo?). I club sperano che il governo ci possa ripensare e riaprire i ritiri già dal 4 maggio. Molti giocatori sono fermi dal 9 marzo, dovrebbero rifare la preparazione daccapo. Il ministro ha bocciato il protocollo studiato dalla commissione medica della Figc: il comitato tecnico scientifico (Cts) lo ha ritenuto "insufficiente": ora il professor Zeppilli e i suoi dovranno metterci di nuovo mano, hanno tempo sino al 18 maggio. Ma già i medici dei club (17 su 20) avevano mandato una serie di domande, considerazioni, critiche, come da noi rivelato sabato scorso, alle quali era stata data solo una risposta parziale, di sicuro non esaudiente. Tutto da rifare, insomma. Ma Gravina, con buon senso, ha assicurato totale disponibilità.
Certi dubbi però sarà difficile cancellarli: alcuni club sono contrari al "ritiro chiuso", fra questi anche l'Inter (Antonio Conte non ne vuole sapere). Ma come si fa a mandare a casa ogni giorno calciatori, allenatori, massaggatori, cuochi? L'ideale sarebbe tenerli blindati un mese a Trigoria o ad Appiano Gentile: ma sarebbe possibile? E poi chi si prende la responsabilità penale in caso di un giocatore positivo? Lo si mette in quarantena di nascosto? Non tutti i positivi, negli ultimi tempi, sono venuti a galla. Qualche club ha preferito gestire il caso in silenzio. Resta ancora in sospeso inoltre il problema dei contratti in scadenza il 30 giugno: che fare? E poi, fra i club perplessi, o contrari alla ripartenza, ci sono anche quelli che temono di essere coinvolti nella zona retrocessione (per chiudere la stagione mancano, anzi mancherebbero..., 124 partite, non poche). Altri, che non hanno ambizioni e nemmeno rischi, preferirebbero risparmiare quattro mesi di stipendi dei loro giocatori.
Ci sono gli irriducibili come Lotito, è vero, che tornerebbero in campo anche domattina se potessero: in una intervista a Repubblica oggi il patron della Lazio ha proposto uno spareggio-scudetto con la Juve, e tanti saluti a Inter e Atalanta, terza e quarta. Ma Lotito è contrario a qualsiasi ipotesi di playoff. Non è l'unico: chi è in testa alla classifica, e sa che comunque andrà in Champions, può buttare all'aria una stagione, rischiando di finire in Europa League? Insomma, playoff e playout al momento non raccolgono grandi consensi in Lega: sono caldeggiati soprattutto da Gravina. Solo se fosse il governo a dichiarare chiusa questa stagione (ma lo farebbe?), non si rischierebbero (forse) una serie infinita di cause.
La prima, comunque, sta per arrivare: all'inizio di maggio le tv (Sky, Dazn e Img) non pagheranno l'ultimo bimestre dei diritti tv, 220 milioni, e la Lega di serie A si rivolgerà al tribunale civile di Milano (ora chiuso) per una ingiunzione di pagamento. Il primo scontro. Il secondo sarà sullo sconto chiesto dalle tv per la prossima stagione. Senza quei 220 milioni qualche club rischia di non iscriversi alla prossima annata: serie A a 18 o, come suggerisce qualcuno, 22 (ma Gravina si oppone a qualsiasi allargamento). La Lega di A potrebbe intavolare una trattativa con le emittenti: in caso del pagamento dell'ultima rata, i club sarebbero disponibili a fare uno sconto (intorno ai 100-150 milioni) per la prossima. Si vedrà. Monza, Frosinone e Foggia hanno già consultato i loro avvocati, altre lo stanno facendo. Il 4 maggio assemblea della Lega di C: impossibile continuare in queste condizioni, Ghirelli conosce bene il suo mondo. Anche la Lega Dilettanti sta per chiudere (i club dell'Area Nord hanno fatto sapere a Cosimo Sibilia che loro non scenderanno più in campo). Meglio pensare alla prossima stagione, e anche a settembre non mancheranno i problemi e molti club che getteranno la spugna.
Intanto, ieri sera il Coni ha consegnato a Spadafora una certificazione-validata dal Politecnico di Torino- dei coefficienti di rischio delle attività sportive relativo a 387 discipline (compreso il calcio che ne ha sei). Domani, martedì, Giunta Coni. Mercoledì riunione, in call conference, fra Malagò e le Federazioni sportive. L'8 maggio consiglio federale della Figc, forse decisivo per fare certe scelte. Fra Malagò e Spadafora ci sono ottimi rapporti, fra Spadafora e la Lega di A ci sono pessimi rapporti, fra Spadafora e Gravina ci sono ottimi rapporti, fra Malagò e Gravina ci sono pessimi rapporti. Ma dove vogliamo andare?
Uefa, Ceferin: "Stiamo affrontando una sfida senza precedenti. Pronti ad aiutare più che possiamo"
Aleksander Ceferin, presidente dell'Uefa, ha voluto parlare a proposito del progetto HatTrick che prevederà lo stanziamento di 236,5 milioni di euro per combattere l'emergenza da dividere tra le varie federazioni che potranno utilizzare la loro parte come meglio credono. Queste le sue parole:
"Il nostro sport sta affrontando una sfida senza precedenti dettata dalla crisi del Covid-19. La Uefa vuole aiutare i suoi membri a rispondere in maniera appropriata alle proprie specifiche circostanze. Abbiamo quindi concordato che potranno essere utilizzati fino a 4,3 milioni di euro per associazione, pagati per la fine di questa stagione e la prossima, così come parte del fondo di investimenti. Ritengo che questa sia una decisione responsabile per aiutare più che possiamo. Sono orgoglioso dell’unità che il calcio sta mostrando durante questa crisi. Senza dubbio sarà nel cuore della vita quando torneremo alla normalità. Quando quel momento arriverà, il calcio dovrà essere pronto a rispondere alla chiamata".
Spadafora, Ministro dello Sport: " Assurdo parlare di immobilismo, lavoriamo giorno e notte"
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato in una diretta Facebook della possibilità che possa riprendere il campionato:
"In questi due mesi abbiamo lavorato giorno e notte per prendere le decisioni migliori possibile e assumerci le nostre responsabilità, nessuno era preparato a questa emergenza. Sento parlare di immobilismo, indecisionismo e trovo tutto questo assurdo. Stiamo lavorando giorno e notte. Dobbiamo ripartire anche attraverso lo sport e i giovani, di cui si parla poco in questo periodo, ma per i quali stiamo lavorando tantissimo. Il 4 maggio riparte l’attività sportiva e motoria all’aperto e gli allenamenti degli sport individuali. Mi sembra assurdo chiedere perché gli sport individuali si e quelli collettivi no. La riapertura deve essere graduale. I sondaggi vorrebbero che il calcio si fermasse qui. Io non sono una persona che si fa condizionare dai sondaggi, non decido sulla linea del sentimento comune. Sarebbe molto più facile dire di chiudere subito il campionato e la comunità scientifica sarebbe d’accordo. Portare avanti il mondo del calcio è una cosa importantissima per il nostro paese ma lo dobbiamo fare in sicurezza. La Figc ha presentato un protocollo ed è stato preso in considerazione. Siamo a fine aprile, non siamo in grado di sapere quale sarà l’evoluzione del virus, come verranno rispettate le regole, perciò non possiamo sapere quando il campionato riprenderà. Lo sapremo più avanti, quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo. Il protocollo ha dei costi elevati. Non è vero che non c’è una piena coerenza con le parole del presidente Conte e le mie. Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Io non sono un medico e non sono uno scienziato, inviterei tutti ad astenersi in queste ore a diventare qualcosa che non sanno. Quando riprenderà tutto il mondo dello sport, dobbiamo poterlo fare rispettando tutte le necessarie regole".