Roma e Svilar, mile volte ancora
Il 1° luglio del 2022, 1.000 giorni fa, Svilar diventava un giocatore della Roma. Dopo un anno e mezzo in panchina, si è preso la nostra porta a suon di parate. Con il club sta discutendo il rinnovo, per un domani che deve partire da lui. C'è ampia distanza tra domanda e offerta, ma la Roma vuole blindarlo ed è pronta a rilanciare.
Fonte - ilromanista
Baldanzi a Sky Insider: "Voglio migliorare ancora, ora sono contento dell'andamento della squadra"
Tommaso Baldanzi si è raccontato in una lunga intervista a Sky Sport Insider.
“Mi sento molto bene, sento che sto crescendo, sto migliorando tantissimo le mie prestazioni e voglio continuare così. Ma posso sicuramente fare di più e migliorare in termini di gol e assist. Però a me piace anche molto giocare con la squadra, divertirmi insieme ai compagni e ora mi sento contento del percorso e soprattutto dell’andamento generale della squadra”.
Qual è la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare nel passaggio da Empoli, dove eri cresciuto, a un grande club come la Roma?
“Non ho trovato molte difficoltà, perché sia con il gruppo che con gli allenatori mi sono sempre trovato molto bene. I primi mesi sono stati un po’ di ambientamento, perché passare da una realtà totalmente diversa a qui è non è stato facilissimo, però è stato tutto molto veloce”.
Per un giovane come te cosa significa essere allenato da Claudio Ranieri? In che modo il mister è riuscito a toccare le corde giuste per tirare fuori il meglio da te?
“Non so come abbia fatto, però è riuscito a toccare le corde giuste non solo a me, ma un po’ a tutti i giocatori. È riuscito a stimolare tutti, è un grandissimo allenatore. È stato bravissimo e ora siamo molto felici di aver trovato continuità e vogliamo continuare così fino alla fine della stagione”.
Che cosa ti ha lasciato De Rossi? È stato lui a volerti a Roma…
“Mi ha dato dato tantissimo. Mi ha portato alla Roma e mi ha dato l’onore di giocare in una squadra così prestigiosa. Mi ha aiutato tantissimo nella mia crescita. A lui piacevo molto come mezzala offensiva e mi ha aiutato a migliorarmi in quella posizione, anche quando neanch’io ci credevo tanto”
Che rapporto hai con Dybala e cosa si significa giocare accanto a un fuoriclasse come lui? Che cosa hai assorbito della sua classe, della sua esperienza?
“Da lui, e anche dagli altri campioni che abbiamo in squadra, posso imparare ogni giorno anche solo guardando. Io e Paulo abbiamo un rapporto bellissimo, è una persona bravissima e umile. Stando vicino a lui e potendoci giocare insieme posso crescere e imparare facilmente”.
Invece con i compagni più giovani come Pisilli, Soulé e Rensch che rapporto hai?
“Abbiamo un bellissimo rapporto, stiamo molto insieme, ridiamo e scherziamo. Ma tutto il gruppo è molto unito, stiamo tutti bene insieme, giovani e più esperti. Anche i giocatori più famosi sono molto umili e sappiamo divertirci tutti insieme”.
In attacco siete ben quattro mancini: tu, Dybala, Soulé e Dovbyk, c’è una naturale affinità fra di voi?
“Io sto lavorando molto sulla fase difensiva e sul poter giocare su entrambe le fasce per poter stare in campo con loro. Anche se siamo tutti mancini, possiamo giocare insieme senza problemi. Quando hai tanti giocatori forti in quel ruolo, penso che ci si debba anche un po’ adattare a fare altro, anche se ti piace meno”.
Ci racconti un po’ dei tuoi inizi da bambino, le prime partitelle a Castelfiorentino… C’è lo zampino di tuo nonno nel tuo amore per il calcio, giusto?
“Sì, mio nonno era molto innamorato di questo sport. Mi ha trasmesso lui l’amore per il calcio e ho iniziato a giocare con lui. Oggi per me essere qui, in un club così storico, è motivo di grande orgoglio anche per lui”.
Nel calcio moderno la struttura fisica e la potenza hanno un peso sempre maggiore e più evidente. Spesso i ragazzini delle scuole calcio vengono scartati se sono troppo gracilini, gli viene detto che non ce la faranno ad arrivare ai grandi livelli. Per te è stata una motivazione ancora più forte quella di dover fare i conti con i ‘colossi’?
“Sì, è stata una bella motivazione, mi è sempre piaciuto scontrarmi con quelli più grossi e penso sia una motivazione anche per i ragazzi più piccoli che iniziano a giocare. È vero, il calcio va un po’ in quella direzione, però ci sono tantissimi giocatori di talento ‘piccolini’ che riescono a tener botta e a fare strada. Sono convinto che sarà ancora così”.
Ranieri ha portato serenità, equilibrio e certezze tecniche a una squadra che fino a novembre faticava. Voi giocatori che cosa avete messo di vostro per ‘raddrizzare la nave’?
“Tutti noi dovevamo un po’ ritrovare noi stessi, capire le nostre qualità, che secondo me sono tante, e dimostrarle. Ci siamo riusciti, sicuramente con l’aiuto del mister, ma credo che la cosa più bella in questo è stato il gruppo, perché è sempre stato unito e ha sempre cercato di trovare una soluzione. All’inizio non ci siamo riusciti, siamo peggiorati, abbiamo fatto male, però piano piano tutti insieme siamo riusciti a uscire da quella situazione”.
Ora qual è l’obiettivo? È giusto non porre limiti alla vostra rincorsa verso l’alto?
“Sì, è giusto non porre limiti. Vista la nostra partenza, non abbiamo un obiettivo ben chiaro, però alla luce degli ultimi risultati vogliamo provare a vincere più partite possibili. Pensando una partita alla volta possiamo levarci delle belle soddisfazioni”.
Il calore dei tifosi è da sempre uno dei punti di forza della Roma, come definiresti tu la piazza di Roma e come vive un giocatore tutta questa passionalità attorno a sé?
“È una cosa incredibile, bellissima. L’amore che vedi ogni giorno nei tifosi della Roma è meraviglioso. Lo dimostrano ogni domenica, ogni partita… te lo senti proprio dentro. La partita in casa contro il Bilbao è stata bellissima a livello di tifo, stratosferica. I tifosi ci danno una grandissima mano, è più facile spingere e giocare con un tifo del genere. Vogliamo ripagare il loro sostegno finendo al meglio la stagione”.
Konè sta bene. Dalla Francia è tornato più forte e sicuro
E' uscito per infortunio domenica sera ma erano solo crampi. Manu Konè vive un periodo grigio nella Roma: deve meritare il posto per giocare a Lecce.
Preoccupa Salah Eddine: si è fatto male ad un piede e deve effettuare i test.
Fonte - corrieredellosport
Roma, emergenza fasce. E' il momento di Soulè
Verso Lecce con qualche difficoltà, Pellegrini pronto a suonare la carica.
Rensch e Saud saranno out, Salah Eddine è da verificare, Celik forse sarà convocato. Senza Dybala, l'inventiva spetterà a Soulè.
Fonte - corrieredellosport
Vai Lorenzo tocca a te
L’infortunio di Dybala priverà la squadra di talento e fantasia nel finale di stagione, con nove partite e un’Europa da conquistare. Ora tocca (anche) a Pellegrini trascinarci in alto, come fatto già in passato. Da Capitano. Fino ad oggi è rimasto ai margini, ritrovarlo sarebbe l'ulteriore miracolo targato Ranieri. Il finale di stagione indicherà anche il suo domani: addio o rinnovo in estate.
Fonte - ilromanista
De Rossi: "Presto tornerò ad allenare. Bel rapporto coi Friedkin"
Si è sentito con Ranieri?:
"L'ho sentito la prima volta e ci siamo confrontati, abbiamo parlato con affetto e con disponibilità da parte di entrambi. Dopo no, sta lavorando e non lo disturbo. Oggi mi concentro di più sull'Ostia Mare Allenare al Pigneto? Spero di non essere libero e non lo sarò a breve. Devo declinare l'invito o magari anche lì mi cacciano via abbastanza presto'.
Come farà il prossimo anno ad allenare e fare il presidente dell'Ostiamare:
"Con grande semplicità, sto qui tanti giorni a settimana perché non ci sarò più avanti, Sarò sempre presente come figura. Il mio direttore generale deve gestire tutto in autonomia e parliamo di come vorremmo vengano gestite le cose in futuro. Se non sarò altrove verrò a Ostia e presenzierò con la stessa presenza di adesso. Per questo io delego, gli altri faranno le mie veci. Ma non ci possiamo prendere giro, il mio lavoro è un altro. Non avrò tempo per pensare a due squadre. Adesso ci sto riuscendo, ma in futuro non sarò capace di farlo. Quel lavoro lì ti leva ancora più energie".
Prende ispirazione da qualche presidente?: "Ognuno è diverso. Ho avuto un rapporto incredibile con Franco Sensi, anche con la figlia. Abbiamo vissuto anni pazzeschi. Non so cosa vi aspettate che vi dica, ma sono stato bene anche con i Friedkin. Non ho avuto grandi problemi. Penso che sia giusto che ognuno ricopra questo ruolo con le conoscenze che ha. Un pochino più sul tecnico posso spingermi per le idee da proporre. Loro venendo da un altro mondo hanno portato anche il bello che vediamo a Trigoria".
Daniele De Rossi
L'intervento chirurgico di Dybala è perfettamente riuscito
Il paziente inglese, oggi intervento per Dybala
Ieri mattina il volo per l'Inghilterra, con lui anche Oriana.
L'operazione al tendine nella Fortius Clinic, il rientro nella Capitale è previsto per domani. Poi la riabilitazione.
Fonte - ilromanista
Konè incanta in patria
Dopo Francia-Croazia, Manu Konè è stato definito "spettacolare e audace" nel successo dei Blues. Uscito per crampi, ha raccolto solo voti positivi. Ora è chiamato a tornare al top anche nella Roma. In Nazionale 111 minuti disputati con 9 duelli vinti su 12 effettuati e 6 palloni recuperati.
Fonte - ilromanista
"Roma mi piaci"
Gasperini ci mette la firma
Clamorosa apertura ad allenare la Roma. "Grande piazza e tifosi eccezionali: a chi non piacerebbe guidare una squadra così?". Dybala è a Londra: oggi l'operazione.
Fonte - corrieredellosport
Senza Dybala serve il peso di Dovbyk
Senza Dybala alla ripresa servirà la miglior versione dell’ucraino: gli si muove qualche critica ma ha numeri da Serie A, rompe il ghiaccio e fa gol pesanti. I gol tra le accuse di essere troppo buono e la tristezza per la guerra. La vena attuale di Shomurodov lo stimola e lo tutela, adesso lo sprint decisivo. Ieri in campo poco più di 20’ con l’Ucraina (sconfitta dal Belgio di Saelemaekers). La squadra e Ranieri sono con lui, lo aspettano.
Fonte - ilromanista