Allenamento Roma, ripresa posticipata a mercoledì

La Roma, in seguito alle nuove disposizioni contro l'emergenza Coronavirus, ha deciso di posticipare il ritorno in campo per gli allenamenti. Infatti i ragazzi di Fonseca si sarebbero dovuti ritrovare a Trigoria domani, ma la società ha deciso di posticipare il tutto a mercoledì 18.
Tale scelta potrebbe subire ulteriori ritardi o una definitiva sospesione in base ad eventuali disposizioni da parte dell'Uefa che si riunirà martedì prossimo.


AIC: "Ci indigna registrare un comportamento scriteriato di alcune società"

L'AIC, Associazione Italiana Calciatori, ha diramato sul proprio sito ufficiale un comunicato per esprmere la propria idignazione verso quelle società che continuano a convocare i giocatori per gli allenamenti:

"L'Associazione Italiana Calciatori, in un momento delicato per il Paese, è costretta suo malgrado a denunciare la paradossale situazione che si sta verificando in più di qualche club professionistico.
Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha adottato con un Decreto misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale sino al 25 marzo 2020, ci rattrista e indigna registrare ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto nazionale e internazionale di alcune società calcistiche, che si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o, peggio ancora, per il controllo quotidiano della temperatura.
Ora riteniamo che la situazione abbia una definizione ben precisa.
Se i club convocano oggi in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, incontrare persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari. È, inoltre, offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa.
Se le società convocano gli atleti difendendosi con il DPCM (che permetterebbe gli allenamenti per atleti/atlete di interesse nazionale per la preparazione a competizioni nazionali e/o internazionali) devono spiegare quale sia l'interesse nazionale di tenere in forma atleti ed atlete che nella migliore delle ipotesi non riprenderanno l'attività prima di metà aprile! Questo significa che stanno vivendo su un altro pianeta.
Se, infine, la convocazione è volta ad ottenere il rifiuto dai calciatori per poter poi procedere con la decurtazione degli emolumenti significa che stiamo raschiando il fondo del barile della dignità.
Tradotto, oggi in Italia ci sono ancora società calcistiche che o sono vergognosamente irresponsabili, o vivono su Marte o sono privi di un minimo di dignità.
Cogliamo l’occasione per dare un grande abbraccio ideale ai tanti medici, infermieri e personale sanitario che in questi giorni e nelle prossime settimane avranno bisogno del supporto dell'Italia intera. Grazie da tutti noi!".


Il piano della Lega di A: campionato dal 2 maggio (allenamenti da metà aprile)

REPUBBLICA.IT - BIANCHI - Il campionato di serie Serie A dovrebbe riprendere sabato 2 maggio forse a porte chiuse e concludersi il 30 giugno si spera a porte aperte: questo il progetto (più realistico) della Lega. Attualmente, come noto, la serie A è ferma sino al 3 aprile, in ossequio del decreto del governo.

Ripartire il 4 aprile è impossibile. Ripartire a metà aprile quasi impossibile, quindi si sta lavorando su maggio, ovviamente nell'ipotesi ormai probabile (se non certa) che l'Uefa si decida finalmente a rinviare gli Euro 2020. Ma martedì 17 marzo Federazioni e soprattutto Leghe convinceranno Ceferin, con le buone o con le cattive (minacciando di non dare i giocatori alle Nazionali). D'altronde adesso quasi tutto il calcio d'Europa - tranne Paesi come la Serbia che continuano a giocare come se nulla fosse - si è fermato. In Italia la situazione è questa: Juventus, Inter, Samp, Verona, Fiorentina e Udinese sono in quarantena per due settimane. Nove calciatori positivi sono risultati: Rugani, Gabbiadini, Colley, Ekdal, La Gumina, Thorsby, Vlahovic, Cutrone e Pezzella.

Campionato di serie A, come detto, sospeso sino al 3 aprile. Ma se saltassero in futuro fuori altri casi di positivi? Altre squadre in quarantena? La Lega ha studiato un piano che prevede appunto il ritorno in campo per il 2 maggio (lo spazio ci sarebbe sino a fine giugno per giocare anche in Coppa), e la ripresa degli allenamenti dopo Pasqua, prima non è possibile: ma in due settimane i giocatori potrebbero tornare in forma. "I medici della Serie A, in modo unanime, consigliano di non riprendere l'attività fino a netto miglioramento dell'emergenza Covid 19", questo il comunicato. "In considerazione della grave evoluzione dell'infezione Covid-19 nel mondo - aggiunge la nota -, vista l'emergente diffusione dei contagi anche all'interno del calcio e del personale sanitario a esso dedicato e del progressivo aggravamento della situazione che sta coinvolgendo il Sistema sanitario nazionale, i medici della Serie A esprimono forte preoccupazione circa la tutela della salute dei propri tesserati qualora venissero ripresi a breve gli allenamenti e promosse altre attività di aggregazione". Lotito e De Laurentiis, che volevano mandare subito in ritiro Lazio e Napoli, dovranno farsene una ragione.

Anche Gabriele Gravina appoggia la linea della Lega che vuole concludere il suo campionato: diversamente molti club non si potrebbero iscrivere alla prossima stagione. Ufficialmente non è stata ancora studiata l'ipotesi estrema, cioè che non si possa più tornare in campo. Si sarebbe costretti, almeno per una stagione, ad una serie A con 22 squadre. Un disastro. Lunedì altra assemblea di Lega: si discuterà anche di diritti tv, di Mediapro, e degli inviti a presentare offerte per le stagioni dal 2021 al 2024, con l'ipotesi dei pacchetti esclusivi. Ma quante vale adesso il nostro campionato? Quanto sarebbero disposte a pagare Sky e Dazn? Impossibile fare calcoli, questo stop costa già decine di milioni ai club, c'è il rischio di un ridimensionamento, molti campioni potrebbero fuggire all'estero dove i matti abbondano. Ma, come ha detto con buon senso ieri De Siervo, a decidere cosa fare "saranno i medici". Le polemiche, le battute meglio riservarle a tempi migliori: vero Spadafora, vero Lotito?


Roma, lettera all'Uefa: «Sospendete tutte le competizioni»

IL MESSAGGERO - Lettera della Roma alla Uefa. Ieri il club giallorosso ha inviato un documento in cui invita il massimo organismo calcistico europeo ad un presa di coscienza della situazione a livello globale, non solo italiana, chiedendo quindi di procedere quanto prima con la sospensione delle competizioni europee. E, nonostante ieri si sia giocato, l'appello della Roma dovrebbe non cadere nel vuoto: nel vertice in programma il 17 marzo infatti l'Uefa - invitando i rappresentanti delle 55 federazioni, il board dell'Eca, le Leghe europee e rappresentanti FifPro (i calciatori) - si troverà da sola contro tutti.

Per quanto riguarda invece la trattativa tra Pallotta e Friedkin, il magnate texano, visto il momento che l'Italia e il mondo intero stanno affrontando, si è concesso un momento di riflessione. Qualora lo stand-by si protraesse, sarebbe Pallotta a completare autonomamente l'aumento di capitale entro giugno.


Fonseca studia l’altra squadra

IL TEMPO - BIAFORA - Appuntamento per tutti a domenica mattina. Fonseca, che negli scorsi giorni ha usato parole dure contro la Uefa, ha deciso di concedere tre giorni di riposo ai suoi giocatori, annullando l’allenamento inizialmente fissato per ieri mattina alle 11 con la squadra che era già a Trigoria. Il tecnico portoghese aveva programmato la seduta di lavoro subito dopo il rinvio della sfida con il Siviglia, ma ha poi cambiato idea, consapevole che si va verso lo stop totale delle competizioni europee e che è quindi meglio evitare qualsiasi rischio di contagio. In teoria guardando il calendario la Roma sarebbe impegnata giovedì prossimo nella sfida di ritorno con gli andalusi, che dovrà per forza di cose essere rinviata per via del blocco aereo imposto dal governo spagnolo, decisione che già aveva impedito di giocare l’andata. Fino a martedì non ci sarà però alcuna presa di posizione ufficiale da parte dell’organo calcistico di Nyon, che ha valutato attentamente l’opzione di far giocare il turno in gara unica in campo neutro, guardando soprattutto agli stadi dell’Est Europa. Di certo senza alcun comunicato la società giallorossa sarà costretta a far allenare i suoi giocatori: in particolare gli infortunati - la visita di controllo di Zaniolo è rinviata a data da destinarsi - hanno ricevuto dai preparatori un programma di lavoro da seguire nelle proprie case. Intanto i calciatori della Roma continuano nelle loro campagne social per sensibilizzare i tifosi a proposito dell’emergenza relativa al Coronavirus. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati Juan Jesus, che ha mandato un messaggio di incoraggiamento a tutti: “Andrà tutto bene, forza amici!”, seguito poi da Kluivert: “Ho seguito il disastro che sta succedendo nel nostro mondo e voglio dire a tutti di prenderlo molto sul serio, state al sicuro e rimanete in salute con la vostra famiglia”. Zappacosta, prossimo al rientro in gruppo, ha invece voluto promuovere una raccolta di fondi per l’Ospedale di Sora, sua città d’origine: “Il mio cuore oggi più che mai è lì. Per questo ho deciso di sostenere, in questo momento così difficile, il reparto di terapia intensiva dell’ospedale della mia città. Tante piccole realtà hanno bisogno di aiuto e un piccolo gesto può servire anche per un comune come Sora. E’ un momento delicato e stiamo dimostrando che tutti assieme con un piccolo gesto possiamo aiutare tante di queste realtà. Donate assieme a me. Forza Sora!”.


Il virus nel pallone

LEGGO - L'Uefa decide di non decidere. O meglio, decide a singhiozzo. Almeno sino a martedì, quando una riunione con federazioni, leghe, club e calciatori dovrà inevitabilmente fermare Champions ed Europa League. Lo sport, quasi tutto, ha già chiuso per Coronavirus. L'Uefa chiuderà per Coronavirus. Facendo però nel frattempo giocare tutto il giocabile. Ieri sei partite dell'andata degli ottavi di Europa League, di cui quattro a porte chiuse. Settimana prossima non si disputeranno in Champions Juventus-Lione e Manchester City-Real. L'Uefa ha dovuto prendere atto delle quarantene di bianconeri e blancos. Barcellona-Napoli è in bilico. Rischia, tra gli ottavi di ritorno restanti, di disputarsi solo Bayern-Chelsea, tra l'altro a porte chiuse. Ha senso tutto ciò? Forse per prendere tempo in vista di un accordo su Euro 2020. Slittamento di due mesi o di un anno? Intanto anche la Copa Libertadores, la Champions del Sudamerica, è stata sospesa per una settimana.


Stop alla Champions e l'Europeo rischia

IL TEMPO - PIERETTI - L'Uefa ferma tutto. Nella giornata odierna il massimo organismo europeo bloccherà la Champions League in attesa della riunione plenaria che andrà in scena martedì prossimo, con le 55 federazioni associate chiamate a decidere con estrema razionalità. Con Juventus e Real Madridin quarantena, e il Napoli impossibilitato a raggiungere Barcellona per la partita di martedì prossimo, l’unica soluzione plausibile è quella della sospensione della Champions League. Del resto, il coronavirus sta già paralizzando gran parte dei campionati; tornei sospesi in Italia, Spagna, Francia, Olanda e Portogallo, la Bundesliga procede a porte chiuse, la Premier League sta andando verso la stessa direzione.
Ieri è andata in scena l'andata degli ottavi di Europa League, mentre Siviglia-Roma e Inter-Getafe sono rinviate: l’Uefa sta valutando l'ipotesi di far disputare a queste quattro squadre una sola partita per l’accesso ai quarti di finale, organizzando questo turno secco in campo neutro (Turchia o Albania).
In Champions League sono state disputate quattro delle otto partite del ritorno degli ottavi: Juventus-Lione e Manchester City-Real Madrid in programma il 17 marzo sono state rinviate: la Juventus e il Real Madrid sono state messe in quarantena, e quindi non potranno scendere in campo. La squadra juventina è in isolamento al J-Hotel, 121 persone tra calciatori, tecnici, dirigenti, medici e accopagnatori sono state messe in quarantena, la squadra - nella migliore delle ipotesi - potrà tornare ad allenarsi il 25 marzo. Già sospesa la Youth League, la Champions League giovanile che coinvolge calciatori minorenni così come i turni Elite dei Campionati Europei Under 17 maschili e femminili e Under 19 maschili e femminili originariamente programmati dal 14 marzo al 14 aprile. Le maggiori Leghe europee riunite ieri hanno già chiesto lo slittamento degli Europei al 2021 per completare i rispettivi tornei nazionali, ed eventualmente le competizioni europee, mentre a Nyon si cerca di prendere tempo per trovare una soluzione indolore: nella sede dell'Uefa sta andando in scena un braccio di ferro tra chi vorrebbe far slittare l’inizio dell'Europeo il 25 agosto, in modo da completare i tornei nazionali, la Champions League e l'Europa League e chi vorrebbe posticipare l’Europeo all'estate del 2021, ed è questa l'ipotesi più accreditata. Ma nello stesso periodo - 17 giugno al 4 luglio 2021 - la FIFA ha già programmato in Cina il Mondiale per club. La Federazione Internazionale ha già accettato la richiesta della Conmebol (la federazione di calcio sudamericana) di rinviare le partite di qualificazione al Mondiale 2022, Oggi l’Uefa potrebbe anticipare di qualche giorno quello che certificherà l’assemblea martedì prossimo.
In attesa che il pallone torni a rotolare, il Ministro dello Sport Spadafora ha scritto al presidente di turno del Consiglio dei ministri dell'UE per il settore Sport, Tomislav Druzac, per chiedere un coordinamento degli Stati membri in modo da tenere una posizione unica con Uefa e Fifa in merito alle prossime competizioni sportive.


Pallotta, una «cura» per la Roma

GAZZETTA DELLO SPORT - Pallotta è rimasto sorpreso di come il passaggio di proprietà della Roma si sia incagliato. Difficile criticare la posizione di Friedkin che, ad un passo dall’acquistare un club per circa 700 milioni, vede passare la squadra dalle porte chiuse alla sospensione nazionale fino alle difficoltà internazionali.  Per questo le parti stanno studiando un Piano B, che consisterebbe l’ingresso  di Friedkin ma come partner si riferimento, con un diritto di prelazione all’acquisizione del pacchetto di maggioranza, nel caso in cui tra qualche mese la situazione torni alla normalità. Lo scoglio però è il solito: il valore dato alla quota, che per Friedkin non può più essere quello del dicembre scorso.
A questo punto, anche se la trattativa con Friedkin non è saltata,  Pallotta comincia a guardarsi intorno per vedere se all’orizzonte si presentassero altre possibilità o se riuscisse a trovare nuovi soci con cui sostituire quelli del suo gruppo che vogliono uscire il prima possibile.


Fonseca manda tutti a casa col programma da seguire

GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri Fonseca ha annullato l'allenamento in programma a Trigoria. Il tecnico però, prima di dare appuntamento ai giocatori a domenica mattina, ha consegnato alla squadra un programma alimentare e di allenamento da seguire. Intanto Under e Perotti restano fermi ai box: la situazione del turco preoccupa visto che  dal gennaio dello scorso anno ad oggi ha giocato 28 partite, ma ne ha anche saltate 22 per infortunio.


Burioni: «Il calcio tornerà, ma dipende da noi»

GAZZETTA DELLO SPORT - Il professor Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele, ha rilasciato una lunga intervista pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano, in cui parla delle ripercussioni del Coronavirus sul mondo del calcio e dello sport in generale. Queste alcune delle sue risposte:

Cosa cambia nella percezione collettiva ora che due giocatori di Serie A sono positivi?
«Un passo in più nella consapevolezza. Molti hanno vissuto nell’illusione che atleti iper-allenati e iper-controllati potessero, non si sa come, resistere. Ma questo virus contagia tutti. E dico tutti. Giovani, bambini, anziani e pure giocatori di calcio nel pieno della carriera e delle forze. Chiaramente, poi, le conseguenze negli anziani o in chi è debilitato possono essere diverse: io spero che Rugani e Gabbiadini guariscano ed è lecito pensare che sarà così. Il problema, semmai, è che possono aver contagiato altri».

E tra quanto lo sapremo?
«Dopo il contatto ci può essere un periodo di incubazione che va dai 5 agli 8 giorni, ma che arriva a volte fino ai 14, durante il quale la persona può ammalarsi e a sua volta trasmettere la malattia. Chi si contagia oggi non si ammala domani, ma tra un po’, ed è per questo che tutta la Juve è in quarantena».

E tutta dovrà essere, prima o poi, sottoposta a tampone?
«Andiamo per ordine: Rugani si è infettato da poco e, come detto, serve tempo. Ma tutti, da Agnelli a Dybala devono stare rigorosamente isolati. Devono controllare se hanno la febbre un paio di volte al giorno. Devono verificare se hanno anche il più minimo sintomo, sopratutto respiratorio. In quei casi, e solo in quei casi, col famoso tampone si va a vedere se nella gola è presente in qualche forma il virus».

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Come sarà la vita del “calciatore 1” nei prossimi giorni?
«Le regole per Rugani, ma anche per Gabbiadini, sono note e ferree. Starà isolato, senza contatti col mondo, monitorando l’eventuale febbre, fino a quando non sarà negativa la presenza del virus sulle secrezioni respiratorie. Diciamo due settimane minimo, ma l’infezione varia di persona in persona».

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Secondo lei, a spanne, quando si tornerà a giocare?
«Spero proprio che il 2020-21 sia una stagione bella dall’inizio, ma non escludo che in qualche modo si completi anche questa: non possiamo fare previsioni, sappiamo troppo poco di questo virus. Ogni decisione passa solo dagli sviluppi della pandemia nel mondo. Mi concentro su quella, non sul calcio giocato che può attendere. Niente sfottò ai cugini romanisti, niente bandiere: il momento è troppo serio, il nemico è comune e forte».


Olsen nel mirino dello Sporting Lisbona

Lo Sporting Lisbona sta pensando a Robin Olsen. Secondo quanto riporta la stampa lusitana il club biancoverde lascerà partire il brasiliano Renan e cercherà un portiere esperto da affiancare a Luis Maximinao, che nei progetti dovrà continuare a fare il titolare. Olsen rientrerà alla Roma alla scadenza del prestito secco con il Cagliari, ma non appare destinato a restare a lungo nella capitale.


UEFA, stop a Champions ed Europa League. Martedì vertice a Nyon

La UEFA ha deciso di stoppare le competizioni europee. Si ferma la Champions League, non si giocherà martedì 17 e mercoledì 18, stop anche all'Europa League e alla Youth League. Per quanto riguarda i recuperi di tutte le partite non è stata ancora decisa una data, ma martedì 17 marzo a Nyon ci sarà una video conferenza tra i vertici della UEFA e dei club e si deciderà il futuro dell'Europeo.