Allenamento Roma, sedute sospese per il resto della settimana. Si riprenderà lunedì

La Roma, che doveva scendere in ampo a Trigoria oggi alle 11, ha rimandato l'allenamento odierno, sospendendoli fino alla fine della settimana. La ripresa degli allenamenti è in programma lunedì prossimo alle 11:00. 


La Uefa sospende Champions League e Europa League

Secondo quanto riporta il sito Marca.com, la Uefa dopo il dilagare dell’emergenza Coronavirus in Europa, ha deciso di sospendere la Champions League e l’Europa League.

 

 


Pallotta e Roma Cares donano 100mila euro allo Spallanzani

James Pallotta, come fa sapere l'account in lingua inglese del club giallorosso, ha elargito una donazione all'Ospedale Spallanzani. Questo il testo del tweet pubblicato:

Il Presidente della Roma, James Pallotta, ha donato 50mila euro all'Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per aiutarlo nell'emergenza Covid19. Il commento di Pallotta: "Nello sport amiamo gli eroi, ma i veri eroi oggi sono i dottori e gli infermieri che lavorano tutte le ore per salvare delle vite. Ora hanno bisogno del nostro supporto".

Si muove anche la fondazione "Roma Cares", l'Onlus giallorossa da anni protagonista in attività benefiche. E che non è rimasta a guardare neanche durante l'emergenza Coronavirus: "Roma Cares, la fondazione della Roma, ha donato altri 50mila euro. Lo Spallanzani è uno degli ospedali che sta combattendo in prima linea contro il Covid19. La somma raccolta sarà utilizzata per acquistare attrezzature cliniche per migliorare l'assistenza ai pazienti contagiati".

E in più la società giallorossa ha aperto una pagina su "GoFundMe" per raccogliere fondi da devolvere all'Ospedale romano impegnato nella lotta al Coronavirus.

 


Roma, rallentamento nella cessione del club. Friedkin valuta eventuali ripercussioni

Stando ad un'indiscrezione riportata dall'emittente satellitare Sky Sport, il rallentamento nella cessione della Roma dipenderebbe da una serie di valutazioni che starebbe effettuando proprio Dan Friedkin, che starebbe operando un bilancio delle eventuali ripercussioni che l'acquisto del club potrebbe avere sul suo gruppo.


La Roma scrive all'Uefa chiedendo la sospensione delle competizioni

La Roma questa mattina, prima di sapere della riunione convoata dall'Uefa per martedì, aveva scritto all'organizzazione europea calcista.
La società giallorossa, come riferito dall'Ansa, avrebbe chiesto all'Uefa di prendere coscienza della situazione critica in cui verte l'Europa intera e di sospendere le competizioni Champions League ed Europa League.


Malagò: "In questo momento così delicato lo sport ha l'obbligo di fermarsi. La salute al primo posto"

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato dell'emergenza Coronavirus ai microfoni di gianlucadimarzio.com:

"Giusto poco fa ero al telefono con Dorotea Wierer, campionessa di Biathlon, la quale mi poneva il seguente problema. Le sono rimaste due gare, quella di settimana prossima a Oslo la hanno giustamente annullata mentre quella di questo fine settimana in Finlandia è stata confermata seppur a porte chiuse. Cioè, io mi chiedo, ma come si può spiegare tutto questo alla gente? Anche perché il problema non sono le porte chiuse, bensì la tutela della salute degli atleti. Ci dicono che non dobbiamo avere contatti e poi li lasciamo gareggiare? E se uno di loro avesse un problema? La risposta a questi interrogativi è e dovrebbe essere dettata soltanto dal buon senso. Noi, di concerto con le istituzioni, siamo arrivati ad una conclusione che era nell’ordine delle cose. In questo momento così delicato lo sport ha l’obbligo, il dovere di fermarsi. Poi in molti, a livello internazionale, ci hanno seguito, altri invece hanno adottato strategie differenti. Non possiamo imporre, ovviamente, regole agli organi sovranazionali, ma la situazione, e non solo in Italia, è talmente grave che, crediamo, per quanto è di nostra competenza, non si possa fare a meno di fermare tutto. O posso dire che sono rimasto stupito del fatto che non si sia ancora deciso di fermare le varie Coppe, ma ripeto,  non è un argomento su cui posso avere delle competenze dirette. Capisco che ci siano degli interessi, economici e sociali, ma la salute è un bene primario e deve essere messo al primo posto. Tutti i presidenti dei club, verso i quali peraltro nutro grande stima, devono ragionare in termini generali e non personalistici. Serve la massima unità per uscire da questa situazione. Vorrei dire che lo sport tutto, con tutte le nostre peculiarità, un po’ anche a pezzi e bocconi, ha avuto una presa di posizione che credo possa far onore al Paese. E mi stupirei se anche all’estero non si addivenisse a ciò".


Roma niente voli per la Spagna, sfida con il Siviglia in bilico. Fonseca: "L'europa si fermi"

LEGGO - BALZANI - Dalle porte aperte al dubbio se giocarla oppure no. La sfida tra Siviglia e Roma di domani alle 19, valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League, ha vissuto un’altra giornata di incertezza quando il governo spagnolo ha deciso di cancellare tutti i voli da e per l’Italia a causa dell’epidemia da Coronavirus. Nell'emendamento si legge infatti che “la misura restrittiva si applica a tutti i voli diretti realizzati dalla Repubblica Italiana al Regno di Spagna, ad eccezioni di voli di Stato, scali con fini non commerciali (quindi senza sbarco o imbarco di passeggeri), voli merci, voli con fini umanitari, voli sanitari o voli di emergenza”. Niente deroga, quindi, per i voli charter normalmente usati dalla squadre di calcio.

La Roma ha subito chiesto chiarimenti all’Uefa che si è mossa con il governo spagnolo per ottenere il permesso speciale con le seguenti richieste: volo charter poche ore prima della gara e una spedizione ridotta al minimo tra squadra, staff e (pochissimi) dipendenti. Le trattative sono andate avanti tutta la giornata e in serata il governo spagnolo è sembrato essersi mostrato disponibile a un’apertura, ma l’ufficialità ancora non c’è e il tempo ormai stringe.

Fonseca, in un’intervista all’agenzia Efe, sarebbe d’accordo con lo stop: «Che senso ha fermare il campionato e giocare le partite europee? C’è una cosa che è più importante del calcio ed è la salute delle persone. Penso che in questi giorni verranno prese decisioni molto importanti e non dovrebbero essere prese solo dai rispettivi campionati, ma dovrebbero essere prese in collaborazione con la Uefa. Non possiamo fermarci nel campionato italiano e poi giocare un Valencia-Atalanta, per esempio. Il coinvolgimento della Uefa sarà molto importante per tutti i campionati».

Difficile non condividere. Fonseca, però, ora deve concentrarsi sulla sfida all’ex Monchi in cui (tra le fila della Roma) ci saranno tre spagnoli: Pau Lopez (ex Betis), Villar e Perez. «Pau è un gran portiere, per chi ama giocare come me, con l’azione che parte dal basso. Villar è forte e coraggioso e tra qualche anno sarà una sorpresa. Perez si sta adattando bene. Il Siviglia? Li rispettiamo, ma giocheremo senza paura. Ammiro molto Lopetegui, mio successore al Porto, e domani ci saranno due squadre che amano dominare il gioco». Infine un applauso ai tifosi romanisti che hanno rinunciato al rimborso dei biglietti di Siviglia donando il ricavato allo Spallanzani e aprendo una campagna di raccolta dal nome United We Stand.


Siviglia-Roma, gara a rischio. Fonseca alza la voce con l'Uefa

CORRIERE DELLA SERA - La Roma è in attesa di conoscere il proprio futuro per la partita di domani sera contro il Siviglia, valevole per l'andata degli ottavi di finale di Europa League. Il governo spagnolo nella giornata di ieri ha infatti bloccato ogni volo da e per l'Italia, non garantendo deroghe per la squadra giallorossa che tecnicamente non potrebbe atterrare sul suolo spagnolo. La società ha lavorato fino a tarda notte per provare a trovare una soluzione con la Uefa, ipotizzando anche un piano di riserva che consisterebbe nell'atterrare a Faro in Portogallo e spostarsi subito in pullman verso Siviglia.

Intanto Fonseca, mentre cerca di scoprire quale sarà il futuro della propria squadra, continua a preparare la sfida a Trigoria. Nella giornata di ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni all'agenzia Efe, commentando sia l'emergenza coronavirus che la probabile sfida di domani sera: "C’è una cosa più importante del calcio che è la salute delle persone. Penso che in questi giorni si prenderanno decisioni molto importanti e non debbano essere prese solo dai rispettivi campionati, ma insieme alla Uefa. Non possiamo fermare la Serie A e poi giocare Valencia-Atalanta, per esempio. Li rispettiamo, ma giocheremo senza paura. Ammiro molto Lopetegui".


Diawara va in panchina. Out Pellegrini

IL TEMPO - BIAFORA -  Diawara c'è, Pellegrini no. Il centrocampista guineano è pronto per tornare nella lista dei convocati per la sfida tra Roma e Siviglia (arbitra il russo Karasev, sempre se si giocherà) programmata a 50 giorni esatti dalla lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro subita nel ko con la Juventus in Coppa Italia. Dopo il test effettuato con la Primavera il classe 1997 ha ricevuto il semaforo verde dai medici giallorossi, che hanno verificato negli allenamenti col gruppo di questi giorni la tenuta della gamba.

Diawara, in particolare su spinta del ds Petrachi, ha provato la strada della terapia conservativa invece di quella dell'operazione - il protocollo di Mariani prevede uno stop di 70-80 giorni - e si è al momento rivelata una scelta vincente che gli permetterà di essere in panchina contro gli andalusi. Con Veretout squalificato, toccherà a Villar affiancare Cristante, a meno di un avanzamento di Mancini in mediana. Nulla da fare per Pellegrini, sempre alle prese con il lavoro individuale per i fastidi alla coscia sinistra: resterà a lavorare a Trigoria.

Intanto ieri molti tifosi della Roma hanno aderito alla raccolta fondi in favore dello Spallanzani lanciata da un singolo fedelissimo giallorosso. «Diamo la nostra vicinanza a chi nella nostra città non si può fermare, a chi deve e dovrà lavorare giorno e notte per bloccare questo maledetto virus», il messaggio d'appello grazie al quale in poche ore sono stati raccolti circa 4mila euro a favore dell'Istituto per le Malattie infettive.


La Roma in sospeso

IL TEMPO - AUSTINI - Una vigilia che più surreale non si può. Siviglia-Roma, andata degli ottavi di Europa League in programma domani sera in Spagna, è passata nel giro di due giorni da una partita «normale», da giocare col pubblico, a gara a porte chiuse e, da ieri, persino in dubbio. Il governo iberico ha infatti bloccato dalla mezzanotte i voli da e per l'Italia a causa dell'emergenza coronavirus, impedendo di fatto alla comitiva giallorossa di partire verso Siviglia. E lo stesso problema lo avrebbe il club andaluso per la gara di ritorno, fissata giovedì 19 all'Olimpico, sempre senza tifosi. Idem per il Getafe, atteso dall'Inter a Milano, e per il Napoli che la settimana prossima deve giocare a Barcellona (anche il Camp Nou chiuso al pubblico) nel ritorno degli ottavi di Champions.

Nel provvedimento delle autorità spagnole sono previste delle deroghe per voli speciali, ma non per i charter delle squadre di calcio. Sono dovute quindi intervenire Figc e Uefa, si sarebbe speso in prima persona anche il presidente Ceferin per provare a garantire un «pass» speciale alle squadre impegnate nelle coppe, intercedendo col governo di Madrid.  La Roma ha il suo volo fissato per oggi alle 15.30 da Fiumicino, dopo l'allenamento, con una spedizione di persone ridotta all'osso rispetto al solito e senza conferenze stampa organizzate, ma fino a ieri sera non sapeva ancora se la partenza sarà autorizzata. Scartate le ipotesi di fare scalo in un altro Paese prima di atterrare a Siviglia, non resta che attendere le decisioni calate dall'alto. Di sicuro l’Uefa ha sottovalutato il problema, pensando che fosse solo una situazione specifica italiana.

Ha deciso di continuare a far giocare i suoi tornei, continua a confermare la disputa dell'Europeo in estate mentre i campionati nazionali intanto si fermano: hanno iniziato in Svizzera - dove non si giocherà neppure Basilea-Eintracht di Europa League - ora è il turno della Serie A e presto, a causa di un contagio di Covid-19 sempre più esteso ovunque, toccherà ad altri.  La posizione di Fonseca riassume quella della Roma tutta. «La salute - ha spiegato il tecnico lunedì ai media spagnoli  - conta più del calcio. Le decisioni non dovrebbero essere prese solo dai rispettivi campionati, ma in collaborazione con la Uefa. Non possiamo fermarci nel campionato italiano e poi giocare un Valencia-Atalanta, per esempio. Il coinvolgimento della Uefa sarà molto importante per tutti i campionati». Chissà quando se ne accorgeranno anche Ceferin & Co..


Allenamento Roma, seduta a porte chiuse. Individuali per Perotti e Under

La Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria alle 11 per la seduta di allenamento che si svolgerà interamente a porte chiuse, senza il primo quarto d'ora aperto alla stampa come avviene di consueto per i match delle coppe europee.

Seduta individuale per Perotti, alle prese con un affaticamento al polpaccio, e per Under, frenato da un affaticamento al quadricipite. Piccolo fuori programma ripreso dalla telecamere di Roma Tv: durante la consueta fase di torello, Cristante si è reso protagonista di un'entrata particolarmente dura su Spinazzola che si è rialzato stizzito e voglioso di un 'chiarimento' diretto col compagno. Jesus e Mirante hanno fatto da pacieri con il terzino che ha lasciato momentaneamente la seduta zoppicando, poco dopo Cristante gli ha porto la mano per la definitiva riconciliazione.

 

 


Torres (Pres. Getafe): "Il Governo ha detto che non si può viaggiare, non lo faremo"

Angel Torres, presidente del Getafe, in mattinata, ha dichiarato sul sito Tuttomercatoweb.com che la sua squadra "non andrà a Milano" per via dell'emergenza Coronavirus. L'ispanico ha poi aggiunto al sito: "Il Governo ha detto che non si può viaggiare, non lo faremo. E mi auguro che anche la Roma non viaggi per Siviglia, così da non correre rischi"