Zaniolo e il club: “No agli Europei”

LEGGO - BALZANI - La speranza di Mancini è durata poche ore. Il Ct italiano aveva ipotizzato un recupero lampo di Zaniolo per l’Europeo ma, qualche ora dopo, Nicolò insieme alla Roma ha deciso di non rischiare e di tornare solo per il ritiro di luglio. Una scelta sofferta ma obbligata. A dirlo ieri è stato il padre: “La Roma avrà la decisione finale sulla possibilità di Nicolò di andare all’Europeo. Anche Mancini ha preso in considerazione l’idea di non averlo per la competizione. Ci vorrà del tempo per rivedere il vero Zaniolo: ci vorrà un anno per rivedere il vero Nicolò”.


Riposate o arrugginite: squadre in campo ma con mille incognite

IL MESSAGGERO - Giocare per tornare alla normalità, che alcune squadre però hanno dimentica da molto, come il Inter, Verona e  Sassuolo che non scendono in campo dal 16 febbraio. Squadre che ora rischiano di essere arrugginite. Ce ne sono altre, al contrario, che hanno avuto la fortuna (o la sfortuna) di non saltare nemmeno una partita, come Roma, Napoli e Lazio che non giocheranno nel prossimo turno per consentire il recupero delle restanti gare della scorsa giornata e che dunque avranno la possibilità di riposare.


Mancini rassicura Zaniolo: "Niente fretta, avrà occasioni"

GAZZETTA DELLO SPORT - Il ct Mancini prepara la lista degli Europei, lista che potrebbe non vedere Nicolò Zaniolo, al quale sia la Nazionale che la Roma non vogliono mettere fretta nel recupero dall'infortunio al ginocchio, come ha ribadito lo stesso ct: "Tra un mese sapremo. È giovane, se non dovesse recuperare non giocherà, avrà altri traguardi davanti, è importante che guarisca bene dall’infortunio". Ieri papà Igor ha parlato in radio: "Il recupero di Nicolò procede molto bene, ma è sempre meglio andare con i piedi di piombo. Meglio un mese di recupero in più che uno in meno. Nicolò non ha preso benissimo la possibilità di non andare all’Europeo, ora però ha metabolizzato l’idea." Tra i giallorossi sicuri di far parte della spedizione ci sono Pellegrini, che potrebbe essere dirottato tra gli esterni, e Spinazzola. In dubbio Mancini e Cristante.


Porte chiuse al virus

IL MESSAGGERO - Il calcio va avanti, a porte chiuse e fino al 3 aprile. Tradotto: le prossime tre giornate di Serie A verranno giocate senza tifosi. Lo ha disposto il dcpm arrivato ieri nel tardo pomeriggio contro l'emergenza Coronavirus, le società e gli atleti inoltre dovranno eseguire dei controlli idonei per contenere il rischio di diffusione.

In mattinata verrà stilato il nuovo calendario con tutti i recuperi, dopo le beghe avvenite in Lega tra molte delle società di A. Juventus-Inter si recupererà domenica 8 marzo alle 20:45, nerazzurri che però non sanno ancora quanto poter recuperare la gara con la Samp. Il 27esimo turno slitterà quindi  al week-end che va dal 13 al 15 marzo, è il caso anche di Roma-Sampdoria. Messa in stand-by al momento la Coppa Italia, con Juve-Milan e Napoli-Inter che potrebbero slittare al 20 maggio.


Siviglia non sembra proibita: i tifosi acquistano i biglietti

GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri molti tifosi, che avevano diritto alla prelazione (chi ha fatto finora le quattro trasferte europee), hanno acquistato il tagliando per Siviglia-Roma - quaranta euro il prezzo -, visto che al momento non ci sono limitazioni alla trasferta. A meno che la Spagna non decida di vietare la partita ai tifosi italiani. Il problema al momento resta quello di come arrivare, dato che non tutte le compagnie potrebbero garantire i voli: al momento è possibile prenotare aerei diretti o con scalo, ma la sicurezza che poi l’undici o il dodici mattina si riesca a decollare nessuno può darla. Intanto in questi giorni la società ha ridotto al minimo i contatti con l’esterno, come tutti i club in questa fase delicata, ma il pensiero dei giocatori è rivolto al campo e alla partita di Europa League contro il Siviglia.


Perez-Under: una sfida a tutta velocità

GAZZETTA DELLO SPORT - Una volta gioca Under, un'altra Perez, e in attesa che in quel ruolo rientri il titolare, Zaniolo, si andrà avanti così. Fino al termine della stagione, però, sarà concorrenza tra i due "piccoletti" e velocisti della Roma. Ad inizio stagione Under doveva essere il titolare, ma l'infortunio e l'esplosione di Zaniolo hanno complicato il tutto, e il turco ci ha messo un po' a riprendere il ritmo ma ora sembra tornato. Under garantisce alla Roma un maggior attacco della profondità e più pericolosità sotto porta. Perez, invece, arrivato come un pesce fuor d'acqua, è andato in crescendo. Con lui Fonseca ha più palleggio e più qualità.


Pallotta chiude la porta

IL TEMPO - BIAFORA - Una lunga avventura, che sta per volgere al termine senza i risultati sperati nel lontano 2011. Dalle firme e dal brindisi del 15 aprile del 2011 in quel di Boston sono passati ben 3247 giorni e l'era di Pallotta i suoi soci alla guida della Roma si appresta a terminare, con il contestuale inizio dell’epoca che vedrà il Gruppo Friedkin come proprietario unico del club giallorosso. Il primo a non essere contento è lo stesso Pallotta, presidente della società giallorossa dal 2012 dopo il passaggio di testimone con DI Benedetto, prima figura pubblica del consorzio statunitense che comprendeva anche i Ruane e D'Amore e che nel tempo ha subito molte variazioni al suo interno, tra cui l'ingresso del colosso Starwood. La Roma a stelle e strisce ha avuto un andamento altalenante, ma i crucci più grandi dell’imprenditore del Massachussets sono la mancanza di trofei in bacheca - in particolare la mancata vittoria nel derby con la Lazio in finale di Coppa Italia - e i continui ritardi sul progetto dello Stadio della Roma. L'avvio dell’iter per dare ai tifosi e alla società una nuova casa è partito il 15 marzo 2012 con l’incarico conferito a Cushman&Wakefield e l'impianto secondo le aspettative iniziali doveva essere inaugurato perla stagione 2016/17: il campionato 2019/20 è entrato nella sua finale e, dopo tre sindaci e un commissario straordinario alla guida del Campidoglio, non è stata neanche posta la
prima pietra. Il punto più alto della gestione Pallotta - assente dalla Capitale da giugno 2018 - è senza dubbio rappresentato dalla semifinale di Champions persa contro il Liverpool (indelebili gli errori arbitrali di Skomina), partita disputata dopo la rimonta contro il Barcellona e i festeggiamenti successivi che portarono Pallotta a tuffarsi in una fontana e di Piazza del Popolo. Oltre alla cavalcata del gruppo guidato da Di Francesco le annate migliori sono state quella del primo anno di Garcia, in particolare le 10 vittorie consecutive di inizio anno, e quella degli 87 punti, record storico del club, con Spalletti in panchina. In 9 anni, conditi da mercati fatti di tante cessioni e acquisti, ci sono stati anche diversi momenti negativi: il cambio dello stemma e la definitiva rottura con i tifosi dopo gli striscioni sulla madre di Ciro Esposito, la firma dell’accordo preliminare con il finto sceicco, le rotture con Sabatini e Monchi, gli addii di Totti e De Rossi. Nel frattempo negli Usa proseguono serrati i contatti tra i vari studi legali coinvolti per arrivare alle firme sui contratti preliminari nella mattinata di ieri sono stati mandati altri documenti e fino a sera non sono pervenute nuove richieste di ulteriori incartamenti. Non sono neanche arrivati segnali di temporeggiamenti per via del caos che sta vivendo il mondo del calcio: ci siamo, la Roma sarà di Friedkin.


Ancora Monchi: un anno fa l'addio alla Roma, oggi la rivincita col Siviglia

LEGGO - BALZANI -  La Roma si allena, anche se non sa quando potrà giocare. DI certo non domenica contro la Sampdoria visto il nuovo calendario a porte chiuse che prevede lo slittamento di un turno causa coronavirus. Fonseca cerca di tenere alta l'attenzione in vista della trasferta di Siviglia del 12 marzo (il 19 a Roma a porte chiuse) che vale per l'andata degli ottavi di Europa League. Una sfida fondamentale per le speranze Champions di Fonseca, uno scontro speciale con il direttore sportivo più pagato della storia della Roma. A Siviglia, infatti, è tornato Ramon Monchi che esattamente un anno fa stava per firmare le dimissioni a Trigoria.  Lo spagnolo 370 giorni dopo affronterà senza sorriso i giallorossi con i quali si è lasciato decisamente male. in particolare con Pallotta che potrebbe vivere la sua ultima partita da presidente proprio al Pizjuan. Monchi, però, ad appena un anno di distanza non riconoscerà praticamente nessuno degli acquisti portati da lui nella capitale. Nella formazione titolare che probabilmente scenderà in campo giovedì prossimo ci saranno 5 acquisti di Petrachi (Pau Lopez, Smalling, Spinazzola, Mancini, Mkhitaryan), 2 di Sabatini (Dzeko e Fazio) e soli due reduci dell'ultima campagna acquisti di Ramon ovvero Kluivert e Cristante mentre Under si giocherà un posto con Carles Perez. L'olandese è tra i pochi successi romani di Monchi che non potrà riabbracciare Zaniolo. Cristante, invece, è fin qui un flop e ha il posto assicurato solo grazie alla squalifica di Veretout e all'infortunio di Diawara (altri due arrivi di Petrachi). Il disastro di Ramon è costato alla Roma soldi e programmazione futura tanto da scatenare la rabbia di Pallotta: «Ho sbagliato a fidarmi di lui, voglio prendermi una rivincita. Poi dirò perché ha fallito». Eppure con Monchi dietro la scrivania era arrivata una semifinale di Champions anche se va detto che nella formazione anti Barcellona c'erano solo Kolarov e Schick. Quest'ultimo potrebbe portare quasi 30 milioni a giugno qualora il Lipsia dovesse riscattarlo. Sarà molto più complicato piazzare cartellini e stipendi pesanti come Nzonzi, Karsdorp, Pastore, Olsen e Santon. Problemi che dovrà risolvere Friedkin. La firma per l'acquisto del club, slittata anche per i timori legati al corona virus, dovrebbe arrivare entro la fine della settimana ma non è escluso un rinvio ad emergenza finita.


La firma slitta ma Friedkin studia la Roma del futuro: ridurre gli ingaggi

GAZZETTA DELLO SPORT - Friedkin si avvicina alla Roma, ma ci sarà ancora da aspettare. La firma che sembrava poter arrivare tra fine febbraio ed inizio marzo slitterà ancora per un po’. Perché Dan Friedkin sta seguendo anche con attenzione gli sviluppi della situazione legata al nostro sistema calcistico e, ovviamente, prima di presentare un’offerta ufficiale a James Pallotta vuole capire bene cosa stia succedendo. Nel frattempo, però, vanno avanti anche le valutazioni, le idee, i programmi e le possibili strategie. E tra queste c’è appunto quella di ottimizzare i costi, riducendo gli ingaggi di calciatori come Javier Pastore (4,5), Steven Nzonzi (3,1), Diego Perotti (3), Federico Fazio (2,5), Juan Jesus (2,2) e Rick Karsdorp (2) che farebbe risparmiare al club 30 milioni. Tutti giocatori però difficile da piazzare, al contrario di Schick che sta facendo bene col Lipsia. Intanto Ieri il titolo della Roma ha chiuso con un brutto -6,67% in Borsa, più in generale nell’ultimo mese ha piazzato una performance negativa del -10,2%.


Un weekend di riposo per Roma e Lazio. Le partite slittano al 15 marzo

CORRIERE DELLA SERA - Questa settimana si bloccherà il calcio per la città di Roma. Nè la squadra di Fonseca, né la Lazio infatti giocheranno in questo turno di campionato dove invece si recupereranno le partite rimandate lo scorso weekend. La Roma, come la Lazio, ha partecipato ieri alla riunione in Lega con Baldissoni e Calvo. Il riposo è utile a metà perché i giallorossi si stavano riprendendo in campionato ma almeno così potrebbero recuperare due infortunati come Pellegrini e Diawara.


Zaniolo, il recupero chiede tempo

CORRIERE DELLA SERA - All’inizio Nicolò non ha preso benissimo l’idea di non andare all’Europeo, ma ora ha metabolizzato la notizia”. Igor Zaniolo ha confermato quello che da un po’ di giorni la Roma e lo staff della Nazionale avevano fatto intuire. “Il recupero procede bene, ma per rivederlo al 100% meglio un mese di recupero in più che uno in meno: la decisione finale spetta alla Roma, ma Mancini si sta abituando all’idea di non averlo“. Il futuro di Nicolò sarà ancora giallorosso: “Prova amore per questa maglia, l’ha baciata perché è romanista. I fischi dei laziali? Devono essere una medaglia per lui, ma gli sono arrivati anche attestati di stima. Ha promesso di segnare sotto la Nord“.


Il papà di Zaniolo: "Ginocchio ok, Nicolò pronto a guarire"

IL TEMPO - BIAFORA - «Nicolò sta molto bene, sia mentalmente sia fisicamente». A confermare i progressi annunciati già negli scorsi giorni è Igor Zaniolo, padre del calciatore della Roma finito sotto i ferri per un'operazione al crociato. Il talento del club di Trigoria non ha nessuna fretta di tornare anticipando i tempi e sul proprio calendario ha fissato come obiettivo il ritiro estivo: «Adesso - ha detto l’ex centravanti ai microfoni di ReteSport -
pensa soltanto a guarire per il suo bene e per il bene della Roma. Il ginocchio è molto asciutto. A scadenza di ogni mese avrà un nuovo controllo, ma siamo soddisfatti. Il recupero procede molte bene, ma è sempre meglio andare con i piedi di piombo, meglio un mese in più che in meno. Bisogna andare cauti, anche Mancini penso si sia abituato all'idea di non averlo per l’Europeo». Il padre del classe 1999 ha infine tranquillizzato tutti sul futuro del figlio, autore di un’esultanza con tanto di bacio allo stemma della società capitolina: «Non è stato un gesto per fare scena, ma voluto perché sente quella maglia e l’affetto della gente. Diventerebbe un problema lasciare la Roma per l'affetto che prova per questa piazza e per
questa squadra». Intanto ieri la Roma ha ripreso ad allenarsi in vista del prossimo impegno, che sarà con ogni probabilità quello in programma tra una settimana con il Siviglia. Ancora lavoro individuale per Pellegrini, che può contare su qualche giorno di fisioterapia in più
visto che slitterà la gara con la Sampdoria. Regolarmente in gruppo Diawara. Fiocco azzurro in casa Mkhitaryan: ieri è nato il piccolo Hamlet, che prende il nome dallo scomparso padre del giocatore armeno