Kolarov si riprende la sua fascia e punta già al 2022

LA GAZZETTA DELLO SPORT - C’è stato un giorno in cui a Paulo Fonseca l’idea è balenata: forse posso fare a meno di Kolarov. Se così fosse, il momento di svolta dev’essere stato il 19 gennaio. La Roma batte il Genoa 1-3, il serbo è ai box e Spinazzola è il migliore in campo. Da quel momento, per le successive cinque partite, la titolarità del numero 11 è stata messa in forte dubbioed è partito diverse volte dalla panchina. La sconfitta contro l’Atalanta ha fatto tornare Fonseca sui suoi passi: il portoghese ha schierato Kolarov dal primo minuto nelle successive 4 partite, e il serbo ha risposto giocando sempre meglio. Adesso l’obiettivo è quello di rimanere in giallorosso e di far scattare il prolungamento automatico del contratto fino al 2022 (ora è fino al 2021). Dopodiché potrebbe anche entrare nella dirigenza.


Oggi controllo per Pellegrini. E Diawara stringe i tempi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Non ci sarà stato il tempo primaverile dei giorni scorsi, ma per Fonseca e i giocatori della Roma ieri è stata una giornata all’insegna del relax. Oggi pure, il primo allenamento della settimana è previsto per domani, quando la squadra si ritroverà alle 11 a Trigoria, in attesa di sapere se giocherà o meno contro la Samp. Oggi, tra l’altro, è previsto un nuovo controllo per Pellegrini, mentre Diawara prosegue nel suo percorso di riabilitazione per tornare in gruppo dalla prossima settimana. Ieri a Trigoria, oltre al centrocampista azzurro, c’erano anche Pastore e Zappacosta, anche loro impegnati per cercare di rientrare nel gruppo entro marzo.


Kalinic-Dzeko, gemelli diversi. Fonseca ha un’opzione in più

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La grande verità con cui la Roma ha fatto ritorno da Cagliari è soprattutto questa: ora Edin Dzeko ha un’alternativa e, quando necessario, potrà anche riposare. E quella alternativa non è niente di diverso da quella che doveva essere fin da inizio stagione, se non fosse altro che Nikola Kalinic ha sempre girato a vuoto. Un po’ per sfortuna, un po’ per colpa sua, un po’ perché magari anche il destino ha voluto così. A Cagliari, però, Fonseca ha deciso di dargli spazio, complice anche la grande stanchezza di Dzeko, palesata soprattutto nella ripresa di Europa League, nella gara contro il Gent. E stavolta Kalinic non ha perso l’occasione. Dimostrando, però, che la Roma ora non solo ha un’alternativa, ma anche un modo diverso di giocare: con Dzeko Fonseca ha in campo un regista offensivo, con Kalinic un centravanti più puro.


Il coronavirus rallenta Friedkin e ferma il blitz di Vitek

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Diciamolo subito: l’epidemia in Italia è cosa assai più seria di quanto il calcio possa mettere sul piatto. Certo è, però, che la Roma si trova al centro di ripercussioni assai particolari. Negli Stati Uniti la macchina legale che sta ultimando la stesura dei contratti per la cessione della società a Friedkin è in piena attività, ma poiché esiste un rapporto costante con le sedi europee, l’allarme coronavirus ha rallentato il disbrigo di alcune pratiche. Nulla di preoccupante, ma il passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin slitta. Altre strade segue invece la questione legata all’area di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Com’è noto Radovan Vitek rileverà le tre società del costruttore Luca Parnasi, fra le quali Eurnova, che detiene i terreniinteressati. Ma per il via libera serve l’ok di UniCredit, i cui uffici a Milano sono in questi giorni rallentati, ancora una volta, dal coronavirus.


Via all'era Friedkin. E' l'ora delle firme

IL TEMPO - BIAFORA - Giorni storici per il futuro della Roma, che a quasi 9 anni di distanza dalle firme preliminari tra Unicredit e il gruppo guidato da DiBenedetto e Pallotta è pronta a passare nuovamente di mano. Il futuro proprietario del club giallorosso sarà il Gruppo Friedkin guidato da Dan Friedkin, 504° uomo più ricco del mondo secondo la classifica stilata da Forbes: l’imprenditore texano, classe 1965, è dal 1995 a capo del consorzio fondato dal padre Thomas ed è già da qualche anno che ha posato lo sguardo sulla società di Trigoria, rifiutando alla fine del 2017 una possibile partecipazione al precedente aumento di capitale. Il percorso del tycoon di Houston è iniziato ufficialmente alla fine della scorsa estate con la scelta come advisor dei banchieri di JP Morgan e degli avvocati dello Studio Chiomenti e oggi - l'intenzione di entrambi i fronti è questa e nel caso non si vuole andare oltre domani - a New York, probabilmente negli uffici della Raptor Groupsituati al quarto piano del 401 ovest della quattordicesima strada di Manatthan, saranno siglati i contratti preliminari per la cessione delle dodici società che fanno capo alla AS Roma Spv Llc. Il veicolo costituito nel 2011 in Delaware ha il è controllo del 3,293% di AS Roma Spa, e per tramite della partecipata al 100%, la Neep Roma Holding Spa, un altro 83,284% del totale delle azioni del club giallorosso. A finire nelle mani del gruppo che fattura oltre 9 miliardi di dollari annui non sarà però soltanto la società calcistica, ma tutte le aziende inserite nella galassia romanista, comprese quelle che si occupano del futuro stadio di Tor di Valle, progetto che dovrebbe essere portato avanti da Friedkin. Ieri le parti hanno avuto nuovi incontri negli uffici della società di Pallotta, tornato a Boston per seguire le fasi finali della trattativa, portata avanti in prima persona da Bob Needham, suo braccio destro. I legali del presidente della Roma e quelli di Friedkin stanno rivedendo ogni parola delle oltre 500 pagine di contratti e ogni minimo cambiamento incide su numerose pagine dell'intero faldone documentale. Anche ieri gli uomini del futuro patron giallorosso - oltre alle firme verrà effettuato un deposito di garanzia da 50 milioni e poi partiranno tutte le procedure in vista del closing definitivo - hanno acquisito nuove carte legate alla Roma e sono stati ulteriormente aggiustati dal punto di vista tecnico-giuridico alcuni allegati contrattuali. Siamo agli sgoccioli.


Insulti al quarto uomo, stop al vice di Fonseca

IL TEMPO - Squalifica e multa da 5mila euro per Nuno Campos, vice-allenatore della Roma. Il fedelissimo di Fonseca «al termine della gara, ha urlato ripetutamente al Quarto Ufficiale in maniera irriguardosa epiteti nella sua lingua madre, accompagnando il tutto con un gesto delle braccia». Entrano in diffida Kluivert e Santon. Squalifica di un turno per Bani, Schouten e Santander del Bologna, Joao Pedro del Cagliari e Donati del Lecce, colto dalla prova tv mentre pronunciava un'espressione blasfema.


A fine mese la svolta per lo stadio

IL TEMPO - MAGLIARO - Il Coronavirus finisce indirettamente per sortire effetti anche sullo Stadio della Roma. Slitta, infatti, di un paio di settimane la conclusione del procedimento di cessione dell società di Luca Parnasi, transitate in Unicredit, all’immobiliarista ceco Radovan Vitek. Causa: la sospensione di tutte le varie attività a Milano. Il closing era atteso per metàmarzo mentre ora la nuova data è indicativamente collocata a fine mese. Questo mentre, al contrario, il Campidoglio sta per avviare lo sprint sull'ultimo miglio. Il vicedirettore generale del Comune, Roberto Botta, infatti, aveva convocato per oggi una sessione plenaria di tutti i soggetti - pubblici e privati - che stanno lavorando sul dossier Tor di Valle. La riunione poi è stata aggiornata senza ancora aver fissato la nuova data, comunque imminente, e, stando a Radio Campidoglio, se non è l’ultimo meeting poco ci manca. Dopo mesi di sostanziale attesa, iniziata prima di Natale con l'avvio della cessione di tutto il pacchetto da Unicredit/Parnasi a Vitek, si è lavorato a micro-riunioni tecniche su singoli temi specifici, per completare l’intero corpus di carte, occorre almeno una riunione plenaria dove, Eurnova e Vitek, la Roma, tutti i vari uffici del Campidoglio, Aceaper il depuratore, Regione per la Roma-Lido e Città Metropolitana per la via del Mare, diano il semaforo verde all’accordo finale. Dopo di che è attesa la parte politica: la riunione del sindaco, Virginia Raggi, con i suoi consiglieri per fare la conta dei voti.


Mkhitaryan e non solo. La Roma ritrova i gol

IL TEMPO - AUSTINI - Un campionato in quarantena, ma non per tutti. La Roma ha giocato, vinto e segnato tanto: la svolta dopo tre sconfitte di fila è arrivata all'insegna del gol. Otto segnati nelle ultime due partite di campionato con Lecce e Cagliari, altri due in Europa League nella doppia sfida al Gent. E di queste dieci reti solo una porta la firma di Dzeko. Insomma, uno dei grandi problemi accusati dalla squadra durante la lunga crisi di gennaio/febbraio - la dipendenza totale dal centravanti bosniaco - sembra in via di risoluzione. Così la Roma è salita al terzo postonella classifica dei migliori attacchi del campionato (51 gol), alle spalle di Atalanta (70) e Lazio (60), scavalcando Juventus (48) e Inter (49) che hanno giocato però rispettivamente una e due gare in meno. La media di reti a partita della squadra di Fonseca (1.96) è la quarta in Serie A, mentre i giallorossi sono sul podio anche per tiri tentati (330 di cui 184 nello specchio della porta) dietro Atalanta (376) e Napoli (352). Ottavi nella graduatoria dei Cross, i giallorossi sono quelli che hanno battuto più corner: 186. Le nuove facce del gol sono quelle di Mkhitaryan, Kluivert, Kalinic, Under e Carles Perez. Il centravanti croato ha interrotto un digiuno lungo oltre un anno, gli attaccanti esterni si sono sbloccati tutti insieme e adesso l'assenza di Zaniolo, comunque pesantissima, si sente un po' meno. Mkhitaryan è l’uomo del momento e spostandosi al centro, in assenza di Pellegrini, ha mostrato di trovarsi ancora più a suo agio. Migliore in campo in tutte le ultime gare, l’ex Arsenal ha finalmente trovato continuità per dimostrare sul campo la sua classe superiore. «Mi ero ripromesso che le cose sarebbero cambiate in questa stagione - ha raccontato l’armeno - quando hai 30 anni non hai più tempo da perdere e hai bisogno di andare avanti per continuare a divertirti. La pressione qui non è un problema per me». A suon di gol (6) e assist (4) sta provando a convincere la società ad acquistare il suo cartellino dai Gunners a fine stagione: se qualche mese fa sembrava un'ipotesi remota, ora a Trigoria iniziano a pensarci, anche se i costi dell'operazione sarebbero molto alti. Sarà molto più difficile restare per Kalinic, non basta certo la doppietta di Cagliari per cancellare il grigiore dei suoi primi mesi in giallorosso, ma la gara in Sardegna può essere l’inizio di una nuova storia.
Fonseca aspettava con ansia i gol dei giovani esterni e sono arrivati anche quelli. Kluivert ha ripreso a fare quello che aveva iniziato prima dell'infortunio, ora è a quota sette gol e punta la doppia cifra, Under ha ritrovato spazio e fiducia dopo l'infortunio di Zaniolo, Carles Perez ha portato freschezza e insieme all’olandese ha timbrato il passaggio del turno in Europa League. Dzeko, adesso, è un po’ meno solo, ma il problema resta la difesa: i tre gol presi a Cagliari, in una partita dominata in lungo e largo, stanno lì a dimostrarlo.


Torna Pellegrini. Zappacosta ok dopo la sosta

IL TEMPO - BIAFORA - Nella gara contro il Cagliari Fonseca ha dovuto fare a meno, oltre che dello squalificato Mancini, di altri sei giocatori infortunati, numero tristemente in linea con la media della stagione della Roma. A Trigoria però in due sono pronti a tornare a disposizione del tecnico: Pellegrini e Diawara. Il centrocampista romano ha saltato il match contro il Gent e quello contro i rossoblù a causa di un edema muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra, che dovrebbe essersi già riassorbito. La mini-lesione sarà ricontrollata in giornata con nuovi esami strumentali: Pellegrini vuole esserci per la sfida con la Sampdoria e c'è ottimismo, soprattutto se come sembra verrà posticipata al 15 marzo. Come annunciato dall'allenatore sarà necessaria un'altra settimana di lavoro per Diawara, alle prese con il recupero dopo la lesione al menisco. Di certo il possibile rinvio della partita con i blucerchiati non dovrebbe dispiacere a Fonseca, che ha lasciato due giorni di riposo al gruppo e domani guiderà il primo allenamento della settimana. La Roma, in vista della fondamentale gara europea con il Siviglia, avrebbe un impegno in meno sulle gambe e potrebbe ricaricare al meglio le pile prima dello sprint fino alla sosta. Appuntamento a dopo l'impegno delle nazionali per Zappacosta operato al crociato ad ottobre. Procede bene il recupero di Zaniolo: tra due settimane ci sarà un nuovo controllo, ma il ginocchio appare già sgonfio. Non c'è però alcuna fretta, l'appuntamento è per il ritiro estivo.


Ag. Spinazzola: "Scambio con Politano saltato? Va bene così, senza ulteriori polemiche. A Roma sono contenti di Leo"

Davide Lippi, procuratore di Politano e Spinazzola è stato uno dei protagonisti dello scambio tra Inter e Roma, proprio tra i suoi assistiti, che poi è sfumato dopo le visite mediche dei calciatori. Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com è tornato sull'affare dello scorso mercato di gennaio:

“Le cose sono andate in un certo modo. Sono sempre convinto che le cose vadano come devono andare. Spinazzola ha fatto buone partite con la Roma e i giallorossi sono contenti di lui, Matteo è andato al Napoli. Va bene così, senza polemiche ulteriori. Chi ha tentato di fare questa operazione sa come sono andate le cose”.


Zeman: "Scudetto? Roma e Lazio ne hanno vinto uno pagando un grosso prezzo. La Juve li programma"

Zdeněk Zeman, ex allenatore della Roma, ha parlato della corsa scudetto a La Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

Lo scudetto va programmato o può arrivare a sorpresa?
«La Juventus li ha programmati. Negli ultimi vent’anni, Lazio e Roma ne hanno vinto uno per parte, ma poi hanno pagato un grosso prezzo. Il segreto è sempre saper gestire bene la società».


Malagò: "La salute viene prima del calcio. Euro 2020? Non salterà"

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò ha parlato a La Repubblica della situazione Coronavirus nello sport: 

Presidente Malagò, il mondo del pallone ha finalmente capito in che mondo vive?
«È tempo che qualcuno rientri da Marte. Io ho disperatamente fatto presente quello che sta accadendo in Italia e in molte parti del pianeta: la salute prima di tutto, anche del calcio».

L’ipotesi di giocare Juve-Inter lunedì è la soluzione?
«Lo slittamento di un turno in tempi ravvicinati mi sembra l’unico modo per garantire al cento per cento la regolarità del campionato. La prossima settimana la Juventus non avrà la Champions League e l’Inter avrà a disposizione tre giorni per recuperare le energie prima dell’Europa League».

Invece, per due giorni i dirigenti del calcio hanno saputo solo litigare.
«Non fa onore all’Italia. Il virus sta creando problemi enormi a tutto lo sport, è tempo che il calcio capisca che non esistono atleti di serie A e atleti di serie B. Essere più popolari e guadagnare di più non dà ai calciatori più diritti rispetto a chi si è magari allenato molto più di loro per ottenere un pass olimpico. È una questione di rispetto».

E per quanto riguarda gli Europei di calcio? Si giocheranno?
«Non esiste alcuna possibilità che Euro 2020 salti, anche perché è una manifestazione itinerante e questo aiuta. In estate, poi, i virus di solito spariscono».