Il Lipsia chiede lo sconto per Schick

IL TEMPO - BIAFORA - Le trattative di mercato sono da sempre delle partite a scacchi e anche con l'emergenza dovuta al coronavirus tutti sono pronti a fare i propri interessi. Uno dei nodi per il futuro della Roma è legato proprio a quello dei giocatori ceduti in prestito con il nome di Schickcome primo sulla lista di Petrachi, che spera di monetizzare il più possibile da tutti gli esuberi. Il ceco è stato ceduto in prestito oneroso al Red Bull Lipsia (3,5 milioni più altri 0,5 di bonus) e tra tutti i giocatori giallorossi in giro per l'Europa è quello che vanta il diritto di riscatto più alto. Effettuare l'acquisto definitivo costerebbe 28 milioni (29 con la Champions) e, dopo le parole del direttore sportivo della società sassone, è l'agente dello stesso Schick a fare chiarezza: «Quello del Lipsia è un gioco, una tattica. Non è assolutamente vero che non hanno i soldi, i club tedeschi economicamente sono i più sani. Penso sia davvero una tattica di negoziazione, è un affare grosso, vedremo. Quando - specifica Paska a ISport.cz - vendi qualcosa e chiedi dei soldi, a volte devi abbassare il prezzo. Siamo tranquilli, il Lipsia è la destinazione ideale per Patrik». Di certo la Roma non vuole essere presa per il collo e per quanto possibile farà valere la sua forza contrattuale.


Rivoluzione impossibile

IL MESSAGGERO - Dovevano essere i giorni del cambiamento in casa Roma, si stanno invece trasformando in quelli della Restaurazione. Il passaggio di proprietà tra Friedkin e Pallotta, ora in stand-by, aveva messo in bilico anche le posizioni del vice presidente Baldissoni e del ds Petrachi. Ma anche Fonseca, eliminato dalla Coppa Italia e lontano dalla zona Champions era finito sotto esame. L'unico al sicuro, appariva (e appare) il Ceo Fienga. Lo stop all'attività agonistica, i dubbi sulla ripresa più il danno economico, hanno però bloccato le scelte strategiche di medio-lungo periodo.

E così Baldissoni proseguirà così il lavoro sul tema-stadio, Fonseca sarà confermato e anche Petrachi dovrebbe avere una seconda chance. Considerando che quando si ripartirà, si proverà a dare continuità al lavoro svolto sinora, evitando le spese inutili (il contratto del ds scade nel 2022), le quotazioni dell'attuale ds sono in rialzo. Si lavora già su un'asse caldissimo con la Juventus: uno scambio tra Cristante e Mandragora, ipervalutando entrambi i cartellini una trentina di milioni.


Zappacosta punta alla conferma: “Spero di ripagarvi presto...”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Grazie per tutto l’affetto dimostrato, spero di riuscire a ripagarlo». Risponde così Davide Zappacosta a chi gli chiede cosa succederà la prossima stagione, quando il suo prestito dal Chelsea scadrà. Lui spera che gli venga data un’altra occasione. Il contratto rinnovato col Chelsea un anno fa consentirebbe alla Roma e agli inglesi di estendere il prestito, magari oneroso, per un altro anno: a Fonseca e Petrachi non dispiacerebbe, a lui neanche a dirlo.

In questi giorni avrebbe dovuto giocare un test con la Primavera, per testare le condizioni del ginocchio, invece ora si divide tra partite alla playstation e la lettura di un libro (attualmente quello sulla vita di Kobe Bryant). Le difficoltà vissute quest’anno non gli hanno però impedito di legarsi fortemente a Roma e alla Roma: «Sono molto legato – ha dichiararo Zappacosta ieri su Instagram – perché ho subìto un brutto infortunio, ma in questa città mi sono stati tutti vicini, in ogni momento».


Roma, futuro in cammino. La difesa è da ristrutturare

CORRIERE DELLA SERA - Le indicazioni per il futuro in casa Roma sono chiare: abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. In questa ottica, uno dei reparti che andrà profondamente ristrutturato è la difesa.

Oggi ci sono 6 centrali di ruolo: Mancini, Smalling, Fazio, Juan Jesus, Cetin e Ibanez. Ma il prossimo anno non rimarranno tutti a Trigoria. L’unica certezza si chiama Gianluca Mancini: l’ex atalantino ha vissuto una stagione con alti e bassi, ma con Smalling accanto ha convinto. Sull’inglese a Trigoria c’è moderato ottimismo per riuscire a trovare un accordo con lo United sul riscatto a cifre più basse di quelle richieste dal club inglese (l’ottimo rendimento di Smalling, secondo la stampa britannica, ne ha fatto lievitare il prezzo fino a 28 milioni di euro).

Si dovrà poi lavorare sulle uscite di Juan Jesus e Fazio, che guadagnano entrambi 4.5 milioni lordi a stagione ed hanno tutti e due il contratto in scadenza il 30 giugno del 2021. Da valutare il futuro di Mert Cetin (Fonseca si è opposto alla sua cessione a gennaio) e Roger Ibanez, arrivato dall’Atalanta in prestito con obbligo di riscatto, ma ancora a caccia dell’esordio in giallorosso.


Spadafora: “Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Domani proporrò di prorogare il blocco di tutte le competizioni sportive"

LA REPUBBLICA - Lunga intervista del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora al quotidiano in edicola quest’oggi. Tra gli argomenti trattati l’emergenza Coronavirus e la possibile ripresa del campionato. Questo uno stralcio delle sue parole:

Da Ministro dello Sport, quando pensa che torneremo a vedere una partita di calcio?
Pensavo ai nostri ragazzi abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta: tutto questo mancherà per molto tempo. Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura anche agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi.

Il mondo del calcio in crisi chiede aiuto al Governo.
Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita. Dal calcio di serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che niente, dopo questa crisi, potrà più essere come prima.


Stop anticipato? Al calcio italiano costa 900 milioni

IL SOLE 24 ORE - La crisi economica collegata al Covid-19 rischia di produrre effetti pesantissimi sul calcio italiano. Il fatturato diretto del calcio italiano tra serie professionistiche, dilettanti e giovanili è di 5 miliardi all’anno. L’ammontare delle entrate a rischio dipende dagli scenari che si concretizzeranno nelle prossime settimane. Non bisognerebbe trascurare l’effetto trascinamento della crisi sulla prossima stagione, sia per il protrarsi della pandemia e le riserve psicologiche a riaffollare gli stadi (prima della scoperta di un vaccino), sia per il propagarsi della recessione sulle aziende dei proprietari e degli sponsor. Figc e Leghe hanno proposto al Governo misure che, evitando una logica di pure sovvenzioni, possano mettere in sicurezza il settore e favorirne il rilancio. A partire da un pieno riconoscimento dell’esistenza di una “causa di forza maggiore” per arginare le potenziali controversie legali con fornitori, tesserati, broadcaster e sponsor. Per ovviare ai problemi di liquidità si sollecitano la sospensione del canone per gli impianti, il rinvio delle scadenze fiscali e contributive e l’estensione della cassa integrazione ai calciatori di Serie B e Lega Pro con stipendi massimi di 50mila euro annui. La Figc valuta l’istituzione di un fondo “salva calcio” con il concorso dell’Ics e della Cdp in modo da agevolare la ristrutturazione di finanziamenti e leasing bancari, nonché l’accesso al credito per operazioni di patrimonializzazione.


Avviati i contatti con l'entourage di Götze

Secondo quanto scrive la BildMario Götze, in scadenza di contratto con il Borussia Dortmund, è pronto a lasciare il club giallonero e vorrebbe rilanciarsi in Italia: la Roma ha avviato contatti con l'entourage, vista la concorrenza di Inter e Napoli, oltre che diversi club di Bundesliga e di Premier League.


Tommasi: "Il calcio ora non è una priorità. Vogliamo che venga preservato l'equilibrio economico"

Damiano Tommasi ha parlato al Corriere della Sera

“Siamo disponibili a fare la nostra parte, ma prima bisogna capire se riprenderemo a giocare oppure no. Sento parlare di squadre che vogliono allenarsi, noi seguiamo il protocollo della federazione medici. Il momento è difficile e dobbiamo mettere delle priorità. Il calcio ora non lo è. Dobbiamo capire che è necessario cambiare abitudini. Il tema della sostenibilità del sistema interessa anche a noi e vogliamo che venga preservato l’equilibrio economico“.


Uva: "La ripresa dei campionati non è di nostra competenza, ma delle singole leghe"

Michele Uva, vice-presidente UEFA, è intervenuto a Sportmediaset XXL per parlare delle conseguenze dell'emergenza Coronavirus sul calcio, sottolineando innanzitutto come da Nyon non siano arrivate indicazioni su limiti temporali entro i quali finire i campionati nazionali, Serie A compresa: "Non è una cosa di nostra competenza, sarà ogni lega a decidere. L'unica questione riguarda quei giocatori in scadenza di contratto o di prestito al 30 giugno ma non riguarda l'UEFA che chiederà entro una certa data solamente la lista di squadre che parteciperanno alle prossime coppe europee. Euro 2020?Dall'UEFA è arrivato un segnale di unità e compattezza, abbiamo agito con trasparenza e responsabilità e dato priorità alla salute di tutti e alla sostenibilità del sistema. Non certo il triste spettacolo che sta esibendo l’Unione Europea. Ora facciamo da guida e coordinamento per le federazioni, club e leghe che vivono situazioni completamente diverse visti i diversi livelli di contagio del Coronavirus".


Torna di moda il nome di Shaqiri

Possibile situazione di mercato in cui sarebbe coinvolta anche la Roma. L'esterno offensivo del LiverpoolXherdan Shaqiri, sarebbe cercato con molta insistenza dal Siviglia di Monchi. Al contempo gli andalusi devono vedersela con la concorrenza del CSKA Mosca e della stessa Roma. Lo riporta FootbalInsider247.com.


Nicchi: "Quando si riparte non dipende da noi. Guardiamo al presente ed alla battaglia che stiamo combattendo"

Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva della situazione che sta vivendo il calcio italiano:

La situazione?
"Io credo che prima di parlare di sensazioni e prospettive a breve lungo termine bisogna guardare al presente e alla battaglia che stiamo combattendo contro il COVID-19. Gli arbitri sono persone di regole, come sempre rispetteremo le disposizioni governative e della Federazione. Nella drammaticità del momento continuiamo a lavorare sulla ripartenza, ma il quando non dipende da noi. Noi siamo pronti a riaccendere il motore ma certo non possiamo mandare arbitri allo sbaraglio a rischiare la vita. Servono garanzie per tutti, anche per noi".

Taglio stipendi anche per gli arbitri?
"Parleremo di tutto al momento opportuno, al momento queste sono cose futili. Se il campionato riparte ci saranno delle cose da fare, se non riparte serviranno altre misure. Noi faremo la nostra parte. Se verrà chiesto un sacrificio agli arbitri di vertice sotto contratto, sicuramente ne parleremo con la Federazione. Siamo professionisti sotto ogni punto di vista, non lesiniamo sulla settimana o sul mese. Come arbitri ci stiamo muovendo anche sotto il profilo delle beneficenza ma lo stiamo facendo in grande silenzio".


Pirlo: "L'addio di Totti è stato emozionante. Quando lo rivedo mi metto a piangere"

Andrea Pirlo, ex giocatore di Milan e Juventus nonchè Campione del Mondo con l'Italia, ha svolto una diretta sul proprio profilo Instagram insieme a Fabio Cannavaro. Tra gli argomenti trattati anche l'addio di Totti, compagno dell'avventura mondiale di entrambi nel 2006. Questo il penisero di Pirlo:

"L’altro giorno ho visto l’addio di Totti ancora in televisione e mi sono messo a piangere. Tutte le volte che lo vedo mi metto a piangere. Quando è successo ero a New York, ero in strada e lo vedevo sul telefonino. Piangevo sotto gli occhiali da sole. L’ho rivisto anche l’altra sera ed ero nel letto da solo a piangere. Emozionante".