I club uniti su riduzione ingaggi: si parte con il 10% stagionale

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La nuova idea dei presidenti di Serie A è quella di intervenire sugli stipendi di marzo e aprileriducendo almeno del 10% lo stipendio stagionale.  Attualmente ci sono società già indietro con i pagamenti e la situazione economica attuale blocca tutto il resto: senza liquidità di cassa, è in certi casi impossibile far uscire denaro diretto ai conti correnti dei calciatori. E si sa con quali possibili conseguenze: senza giustificare i mancati pagamenti i giocatori potrebbero ricorrere alla messa in mora della società e alla richiesta dello svincolo gratuito. Serve per questo un’opposizione comune, che leghi tutti i club e ne rafforzi la posizione. Ed è quanto la Lega presenterà oggi all’assemblea dei presidenti video-riuniti, dopo aver ricevuto e sintetizzato le rispettive proposte.


Fonseca amaro: “Mai successo di avere così tanti infortuni”

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - “Nella mia carriera non ho mai avuto così tanti infortuni, non ho mai potuto avere tutti i calciatori a disposizione“. Paulo Fonsecaripercorre, con una lunga intervista al quotidiano portoghese A Bola, i suoi primi mesi romani. “In questa stagione – spiega – ho vissuto qualcosa di nuovo, con tanti infortuni traumatici, sono cose che non riusciamo a controllare“. Fonseca però guarda con positività al futuro, nella consapevolezza di aver creato un gruppo solido: “Siamo la squadra più giovane del campionato, stiamo seguendo una strada per il futuro, ma in questo momento per vincere servono giocatori decisivi, che abbiano anche grande esperienza: bisogna tornare alla vittoria. Questa combinazione di gioventù ed esperienza è fondamentale“. Tra gli esperti c’è Smalling: “Mi ha sorpreso la sua rapidità di adattamento, è un ragazzo straordinario: vorrei che rimanesse“.


I quattro “saggi” della Roma

IL TEMPO - AUSTINI - Più che sindacalisti, provano a essere dei “saggi”. Sono i quattro capitani designati per la fascia quest’anno dopo la partenza di Florenzi – Dzeko, Fazio, Kolarov e Pellegrini – e nella Roma stanno cercando di ottenere lo stesso risultato portato a casa da Chiellini, Bonucci e Buffon alla Juventus: mettere d’accordo tutti i compagni per proporre alla società di ridursi lo stipendio. Sono loro quattro, quelli con la più lunga militanza in giallorosso, a guidare internamente al gruppo le discussioni sul tema. Da quanto filtra i giallorossi a breve dovrebbero comunicare alla società di aver deciso un taglio sulle rispettive retribuzioni. Numeri, percentuali e condizioni dipendono da quando si ricomincerà a giocare. L’idea che nella Roma siano gli stessi giocatori a fare il primo passo piace molto a Pallotta e ai dirigenti, che nel frattempo seguono la trattativa collettiva tra Assocalciatori e Lega di Serie A. Nessuno infatti ha chiesto a spogliatoio e tecnici di ridursi lo stipendio o presentare proposte: l’obiettivo comune è evitare una trattativa.


Mascherine griffate Roma il gadget con gli abbonamenti

LA REPUBBLICA - PINCI - La Roma studia un nuovo regalo per i propri tifosi. L’emergenza Coronavirus, anche una volta passata, potrebbe stravolgere le nostre abitudini. La mascherina, ad esempio, potrebbe diventare una compagna quotidiana per tanti, soprattutto nei luoghi in cui non sarà possibile mantenere la distanza di sicurezza. Come i mezzi pubblici, i cinema, i teatri. E lo stadio. Da alcuni giorni la Tmb, azienda sartoriale marchigiana che realizza gli abiti indossati dai giocatori giallorossi nelle occasioni ufficiali, ha avviato infatti la produzione di mascherine giallorosse, da abbinare alle divise per i calciatori e utilizzabili, ad esempio, all’uscita dallo stadio. Ma non solo: con la Roma si è iniziato a parlare anche di un uso “commerciale”. L’idea è di regalare a chi sottoscriverà il prossimo abbonamento una mascherina giallorossa, simile nella forma alla classica mascherina chirurgica, da indossare allo stadio: un dispositivo di sicurezza che possa funzionare da solo in quanto sanificabile, ma anche come copri mascherina.


La Roma pronta ad offrire a Pedro un triennale da circa 3 milioni più bonus

La Roma ha messo gli occhi su Pedro, ala classe '87 ora al Chelsea. Lo spagnolo non rinnoverà il contratto con il club inglese, in scadenza a giugno 2020, ed ha una proposta dell'Al-Sadd allenata da Xavi. La Roma, che aveva tentato di ingaggiarlo già a gennaio su richiesta di Fonseca, gli proporrà un triennale da circa 3 milioni più bonus, stando a quanto scrive Il Corriere dello Sport. 


Mancini: "Io credo che Zaniolo non possa essere un numero nove assolutamente"

Roberto Mancini, ct della Nazionale, SKY SPORT ha parlato ai microfoni dell'emittente satellitare commentando il momento del paese, della Nazionale e del romanista Nicolò Zaniolo. Queste le sue parole:

Come cambiano le cose con lo spostamento dell'Europeo al 2021?
"Nessuno di noi avrebbe voluto questo, il motivo è quello che è successo in tutta Europa. C’e’ grande amarezza perché se ne sono andate tante persone. A livello calcistico per noi può anche andar bene, abbiamo una squadra giovane e possiamo continuare a lavorare. I più giovani possono avere più esperienza"

Zaniolo: lo vedi come mezzala oppure esterno d'attacco?
"Vedremo, intanto vediamo se recupera bene al 100%. È un ragazzo così giovane che potrà ancora migliorare a livello tattico e può ricoprire diversi ruoli, questa è una fortuna sia per noi che per lui"

Vi siete sentiti?
"Si ci siamo sentiti all’inizio, era demoralizzato ma poi si è sentito meglio. L’importante è che stia continuando a recuperare"

Dietro Immobile o Belotti chi può giocare? Zaniolo può essere un’opzione come attaccante?
"Io credo che Zaniolo non possa essere un numero nove assolutamente. Aspettiamo anche i più giovani che ora sono dietro, la speranza è di trovarne altri con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo"

Con lo spostamento dell’Europeo al 2021, dove metti come scala della priorità la possibilità di convincere Daniele De Rossi?
"Con Daniele abbiamo parlato prima che andasse al Boca, c’era la possibilità ma andando in Argentina è saltato tutto. In futuro però non si sa mai"


Ceferin: "Sono ottimista e fiducioso, la Liga sarà portata a termine così come la Serie A"

Ceferin ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano EKIPA commentano le ipotesi sulla ripresa dei campionati. Queste le sue parole:

"Sono ottimista e fiducioso, la Liga sarà portata a termine così come la Serie A. Chiaramente oggi non posso promettere o garantire niente, tutto dipenderà della situazione di ciascun Paese". 

Finirà anche la Champions League?
"Per quello che sappiamo oggi, la Champions si chiuderà nelle stesse modalità con cui si sarebbe dovuta giocare prima della sospensione. Non possiamo esserne sicuri, ancora non possiamo sapere se nella finale o in qualsiasi altro evento ci saranno o meno i tifosi, ma dobbiamo farci trovare preparati per tutti e due gli scenari. Dipende tutto dalla pandemia, ma al momento ripeto che contempliamo una normale chiusura della Champions"

A Massimo Cellino, presidente del Brescia, che messaggio vuole mandare infine dopo lo sfogo dei giorni scorsi?
"Prima di tutto, la Serie A non risponde alle competenze della Uefa. Seconda cosa, il Brescia non è vicino a classificarsi alle coppe europee. Terzo, non credo che le sue recenti parole fossero rivolte all'Uefa. Voglio sottolineare che non metteremo in pericolo nessuno e che ascolteremo tutti per trovare una soluzione adatta a ogni lega non appena i rispettivi governi ci daranno il via libera"


Comunicato ufficiale Lega, accordo raggiunto sul taglio degli stipendi

Di seguito il comunicato della Lega:

"In linea con le azioni volte a diminuire il costo lavoro adottate a livello nazionale e internazionale, la Lega Serie A ha deliberato oggi, all’unanimità con esclusione della Juventus che ha già raggiunto un accordo coi propri giocatori, una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre. Questo intervento, necessario per salvaguardare il futuro dell’intero sistema calcistico italiano, prevede una riduzione pari a 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020. Resta inteso che i Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati. La Lega Serie A sta seguendo l'evoluzione dello scenario in stretto coordinamento con l'Uefa, la FIGC e l'ECA. E stata confermata la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno. L’Assemblea riunita oggi ha inoltre analizzato le raccomandazioni per la ripresa di gare e allenamenti delle varie discipline sportive prescritte dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, alla luce dell’attuale situazione di emergenza sanitaria. A tal proposito entro fine settimana la Federcalcio emanerà le relative norme medico sanitarie".


Mirante a sostegno dell'Ospedale Sacco di Milano

Antonio Mirante sta partecipando alla campagna promossa dalla Reusch #HelpingHands, una raccolta fondi il cui ricavato sarà devoluto all'Ospedale Sacco di Milano impegnato in questi giorni nella lotta contro il Coronavirus. 


Fifa, in arrivo la conferma dell'estensione della stagione 2019/20 a tempo indeterminato

Un'altra svolta nel mondo del calcio si avvicina come possibile soluzione per superare lo stop forzato per il Coronavirus. La Fifa starebbe per confermare un'estensione a tempo indeterminato della stagione 2019-20 in tutto il mondo, consentendo all'autorità calcistica di ciascun paese di determinare quando possono terminare i rispettivi tornei nazionali.
L'anticipazione arriva dagli Usa: la Fifa, stando a questa indiscrezione, sarebbe pronta a modificare anche le date del calciomercato e consentirà le estensioni del contratto per i giocatori i cui accordi con i club scadono il 30 giugno.

I piani, che saranno probabilmente rivelati nelle prossime 48 ore, offriranno la massima flessibilità. La Fifa non può infatti ignorare che la diffusione del coronavirus è diversa in ogni paese nei tempi e nella profondità del contagio. Questa possibile decisione starebbe per essere annunciata dopo che la scorsa settimana la Uefa si è impegnata a terminare la stagione in corso, con la disputa dei turni mancanti di Champions ed Europa League.

 


Under: "Devo lavorare sodo e migliorarmi ancora per essere un top player"

Cengiz Under, giocatore della Roma, ha rilasciato un'intervista al quotidiano turco Fanatik per parlare di se e della sua carriera. Questo un estratto delle sue parole: "Non penso di essere un top player, devo lavorare sodo per diventarlo, ma un giorno lo sarò. Sono debole nei duelli aerei. Devo migliorarmi ancora di più in tutti i sensi".


Malagò: "So che la trattativa con Friedkin era molto avanzata, ma non so come evolverà ora"

Giovanni Malagò, presidnete del Coni, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare dell'emergenza Coronavirus e della situazione sportiva italiana:

Nell’anno delle Olimpiadi, annullate per l’emergenza Covid, come sta passando le sue giornate presidente?
Rispettando assolutamente le regole, vado in ufficio solo quando è indispensabile, l’ho fatto questa mattina per apporre delle firme che non potevano essere digitali. Serve grande attenzione in questa fase, indossare la mascherina, mantenendo distanza di sicurezza dalla responsabile della segreteria. Sono in casa generalmente, ho la fortuna di avere un giardino, con mia figlia e mio nipote al di là della siepe in un’altra abitazione e mai come in questo momento sono felice di stare con i miei tre cani, di cui sono innamorato

 

Giusto posticipare le Olimpiadi?
Bach, il presidente del CIO è un gigante, un illuminato. Si è ritrovato nel mezzo di qualcosa di straordinario, con i tanti interessi economici coinvolti rispetto all’organizzazione dei giochi olimpici: miliardi di dollari investiti, l’interlocuzione con il Governo Giapponese che era la controparte e l’universo degli atleti che chiedevano risposte. Un problema veramente mastodontico, compresa la questione dei diritti televisivi. In pochissimo tempo Bach ha coinvolto l’OMS chiedendo specifiche immediate sulla diffusione del coronavirus e ricevuto il suggerimento di fermare tutto, ha coordinato e concertato il rinvio delle Olimpiadi con il governo Giapponese

Giusto riprendere a giocare calcio mentre ancora l’emergenza coronavirus non sarà del tutto superata?
Sarebbe ingiusto e scorretto che io parlassi solo del calcio e non anche degli altri sport. Non abbiamo ancora contezza precisa di quando terminerà questa emergenza. In questo momento ci sono due scuole di pensiero: la prima che vuole assolutamente giocare, la seconda che non si torni a giocare. A mio giudizio la soluzione migliore in questa fase è uno stop allo sport, ci mancherebbe che non fosse così oggi, vista la situazione critica nel nostro paese e non solo, direi in tutto il mondo. Bisogna poi fare una la distinzione tra lo sport individuale e quello di gruppo. Oggi non si può giocare, domani lo si potrebbe fare, con un enorme punto interrogativo. E’ lecito pensare oggi alle tempistiche e le condizioni per poterlo fare, l’importante è che non ci sia esasperazione nelle scelte

Lei riterrebbe regolari i campionati alla luce di una possibile ripresa con diversi calciatori che sono stati contagiati in precedenza?
Sì, non penso che oggi si possano valutare eventualmente irregolari i campionati, considerando le tante settimane trascorse dalla contrazione del virus. Qualora si riparta, ci sarà un periodo di riatletizzazione obbligatorio che farà da cuscinetto. Chiaramente c’è il rischio di una recrudescenza del contagio, ma alla luce di questo è stato stipulato un protocollo sanitario molto rigido qualora ci fossero delle ricadute nel mondo dello sport e del calcio. Si potrà ricominciare a giocare solo se è preservata in maniera assoluta la salute degli atleti e dei tecnici

Come sarà la fase 2 nello sport italiano?
Sarebbe sbagliato uniformare tutti gli sport allo stesso protocollo in vista della ripresa. Mi riferisco ovviamente alle preparazioni e al tentativo di ristabilire una certa normalità. E’ chiaro che il Presidente della Federazione equestre non può attenersi alle stesse regole del Calcio o del Tennis. Ci sarà una base uguale per tutti rispetto alla salute che andrà declinata in base alle esigenze delle singole federazioni

Un suo giudizio sull’unanime decisione della Lega di Serie A di ridurre gli stipendi a fronte dell’emergenza coronavirus?
“Ritengo molto positivo che ci sia stata questa presa di posizione unanime delle società sulla riduzione salariale per gestire i rapporti contrattuali con i calciatori”

Friedkin?
“So che la trattativa era molto avanzata, poi è successo quello che è successo, non so come evolverà, è plausibile immaginare che ci sia una pausa di riflessione a prescindere dai termini economici. Non conosco personalmente Dan Friedkin, ma sono molto vicino a delle persone molto vicine a lui, che carinamente mi hanno chiamato, mi hanno fatto sapere che Friedkin avrebbe voluto incontrarmi insieme al figlio, che sarebbe venuto qui a Roma in pianta stabile, una volta conclusa la trattativa. Ci siamo scambiati una serie di messaggi Whatsapp, che risalgono a 10-15 giorni prima dell’inizio della crisi, intorno al 20 febbraio”.

Se ti demandassero il compito di una gestione autoctona della Roma, accetteresti?
No, sinceramente no. Rappresento una carica importante, sono stato eletto da un mondo che rappresenta oltre 12 milioni di italiani. Sono un membro del CIO, non sarebbe serio prendere in considerazione un’ipotesi del genere

Il suo pensiero sul futuro stadio della Roma?
Sono sempre stato favorevole, l’ho dichiarato e c’ho sempre messo la faccia, ma ho sempre detto che sono favorevole allo stadio, in quanto impianto. Non conosco poi le dinamiche relative alle infrastrutture che accompagnano lo stesso ma capisco siano fondamentali. E’ un investimento che va fatto a livello nazionale

Totti tornerà nella Roma prima o poi?
Il mio rapporto d’amicizia con Francesco è pubblico, oggi lui ha deciso di intraprendere un percorso alternativo, autonomo sul piano professionale: rappresentare giocatori ma prima di tutto individuare dei talenti giovani, credo che Francesco abbia grande capacità da questo punto di vista. Poi nella vita mai dire mai. Francesco è un ragazzo di poche parole, recentemente ha fatto diverse dichiarazioni in cui ha ribadito il suo amore per la Roma. Poi spesso c’è differenza tra quello che dice e non dice e quello che pensa e potete capire da soli quale sarebbe il suo desiderio più grande”.