I bilanci ai raggi X. Roma, gestione insostenibile: è Pallotta a garantire la continuità aziendale

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nel 2018-19 è stato raccolto il record delle cessioni a mitigare le perdite della Roma: 25,1 milioni di deficit dopo 128,8 milioni di plusvalenze nette. Ma gli stipendi schizzati alle stelle (da 158,8 a 184,4 milioni), così come gli ammortamenti (da 56,3 a 83,1) hanno reso la gestione insostenibile. In sei mesi infatti si sono persi 87 milioni e la proiezione a fine stagione è di -110, nonostante una riduzione del costo del lavoro. In soccorso arriva l’aumento di capitale da 150 milioni, già coperto per 89 milioni dai versamenti di Pallotta.


Ricominciare o fermarsi, i club sono pessimisti. La FIGC: "Proviamoci"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L'unica ipotesi che ci si sente di escludere è quella di una ripresa ad inizio maggio. Persino quella di tornare a vedere correre i calciatori sui campi della Serie A a metà maggio non è del tutto esclusa. Intanto si registra il passo indietro di Lotito: la ripresa degli allenamenti della Lazio è rinviata a data da destinarsi. Non si arrende invece De Laurentiis, entrato in accesa polemica con Marotta,che predica prudenza.

L’Uefa ha dato priorità ai campionati nazionali rispetto alle coppe, che potrebbero essere concentrate nelle ultime due settimane di luglio. C'è poi la possibilità di far giocare campionato e coppe nello stesso periodo. Per alcuni club di A sarebbe un azzardo continuare oltre il 30 giugno, mentre il Presidente Federale Gabriele Gravina ha più volte ribadito la volontà di voler portare a termine i campionati.

Da capire poi se la ripresa sarà coordinata per tutte le leghe: c'è infatti da credere che in alcuni paesi l'emergenza si protrarrà più a lungo, semplicemente perché insorta più tardi rispetto a quanto successo in Italia.

I club pensano alle soluzioni, ma mentre si parla di taglio agli stipendi dei calciatori a spaventare di più sono i mancati introiti da diritti tv.


Calcio d'estate, ma quello vero

IL MESSAGGERO - L'ipotesi che sta rimbalzando per ovviare alla sospensione forzata da Coronavirus è quella di concludere i campionati ad estate inoltrata, soluzione che permetterebbe di tamponare il rischio di fallimento di più club dalla Serie A in giù. Due le ipotesi sul tavolo: da un lato c'è la possibilità di portare a termine campionati e coppe europee contestualmente, dall'altro quella che più piace alla Lega di A, ossia di concludere prima i campionati per poi concentrarsi sulle coppe. C'è qualcuno poi, anche in A, che non vorrebbe più ripartire e pensa già al prossimo anno.

Il 'campionato estivo' riprenderebbe, siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, ad inizio giugno ed andrebbe avanti a ritmo serrato fin quasi alla prima metà di luglio, per poi lasciare spazio alle coppe europee che si giocherebbero fino al 5/6 di agosto.


Dal calcio al tennis: la Capitale perde il grande sport

IL MESSAGGERO - Da ieri si aggiunge alla lunga lista di sport che Roma dovrà salutare per un po'anche il concorso ippico Piazza di Siena, che va ad aggiungersi alla lunga lista delle competizioni rinviate: da Euro 2020 agli Internazionali d'Italia, passando per i match di Roma e Lazio e per il Sei Nazioni di Rugby.

Le cancellazioni ed i rinvii sono partiti all'inizio di marzo. Non ci sarà nemmeno l'atletica, ma questo già si sapeva. Il quartiere dell'Eur dovrà poi rinunciare alla Formula E, che in soli due anni si era ritagliato uno spazio di tutto rispetto. Sguardo al futuro, per capire se ulteriori eventi, come l'Open d'Italia di Golf, verranno confermati.


Roma, da Mancini a Veretout: se il mercato non è più “furbo”

IL MESSAGGERO - Quello che attende la Roma (e gli altri club) in estate sarà un mercato inedito. Nuovo soprattutto nelle valutazioni. Il Covid-19 si prepara a rivoluzionare anche il calcio. Il caso della Roma è emblematico. Nel “mercato furbo” di Petrachi, oltre ai due prestiti secchi di Smalling e Mkhitaryan, il ds si è mosso principalmente acquistando nell’immediato per pagare nel futuro. Una strategia che non aveva fatto i conti con il Coronavirus. Nella semestrale i primi effetti, visto che sono maturate le condizioni per i riscatti di Veretout e Mancini. È solo l’inizio. Perez ha già collezionato la presenza che ha trasformato il prestito in obbligo di acquisto, mentre per Ibanez ci sarà tempo fino a giugno 2021. Tutti calciatori che la Roma sarà costretta a pagare con le valutazioni passata ma che avranno poco riscontro con quelle future.


Trenta in video-chat per gli allenamenti

LA REPUBBLICA - La Roma chiama a raccolta sponsor e vip di fede giallorossa per promuovere le iniziative benefiche di raccolta fondi per contrastare il Coronavirus, ma nel frattempo la parte sportiva del club non si ferma. Gianluca Mancini ha rivelato infatti come la squadra sia seguita in questi giorni: “Facciamo videochiamate di 30 persone in cui ci aggiornano con schede nuove per svolgere il lavoro a casa e un programma alimentare“. Proprio per questo gli allenamenti a distanza risultano sempre più intensi: è importante che i giocatori non perdano il tono muscolare.


Sponsor, i contratti s’allungano

IL TEMPO - BIAFORA - Avanti senza alcuna frizione. Ad inizio settimana il Ceo Fienga, il Coo Calvo e Brambilla, tornato ufficialmente in carica alla Roma dal 27 gennaio con il ruolo di direttore commerciale, hanno tenuto una video-conferenza con i rappresentanti di tutti gli sponsor del club per analizzare il momento del calcio e della società di Trigoria dopo lo stop dovuto al coronavirus. Nel colloquio con i 29 partner – Nike, Qatar Airways e Hyundai rappresentano i main global sponsor – sono state fornite informazioni su quello che si sta decidendo per l’attuale campionato. Il club, se la Serie A non arrivasse al termine, ha intenzione di “risarcire” gli sponsor che non dovessero rinnovare gli accordi in essere, mantenendo la visibilità anche per i primi 3-4 mesi della prossima stagione, ma al momento non è stato affrontato il tema del prolungamento dei contratti. Ovviamente il blocco delle competizioni, anche per questo, rappresenta un danno economico per la Roma, che era sul punto di firmare un nuovo accordo con un’azienda di food delivery e che aveva già dovuto rinunciare al contratto con Betway a causa del decreto dignità.


L’As Roma in aiuto degli abbonati ultrasettantenni

IL TEMPO - Iniziativa della Roma per dare una mano ai suoi abbonati over 75 per affrontare l’emergenza Coronavirus. Il Club ha infatti contattato i proprio abbonati più avanti negli anni per iniziare la consegna venerdì. A ciascuna delle persone interessate infatti verrà recapitato un pacco di Roma Cares contenente: pasta, passata di pomodoro, zucchero, farina, sale, olio extravergine di oliva, tonno in scatola, marmellata, riso e acqua minerale e una colomba pasquale. Tra i beni presenti anche un kit contenente gel igienizzante per le mani e guanti in plastica, 10 mascherine donate dal Roma Club Shanghai e una sciarpa della Roma con scritto “Voglio solo star con te”.


Malagò: "Lo sport italiano, a parte qualche eccezione, si è comportato bene"

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna de Il Corriere della Sera. Eccone uno stralcio:

Per le Olimpiadi si è optato per il 2021...
«Con una formula geniale, aperta: dal primo gennaio all’estate. Questo significa che se nel prossimo autunno la situazione si normalizzerà, e l'OMS desse il via libera, l’Olimpiade si potrebbe fare a fine maggio o a inizio giugno, in condizioni climatiche favorevoli e senza dover stravolgere altri grandi avvenimenti già in calendario».

Non tutti hanno rispettato le consegne...
«Chi ha scelto di andare per conto proprio non è stato serio. Il Canada ha cantato fuori dal coro in maniera a dir poco sorprendente. Ci sono stati interventi a gamba tesa: maldestri e controproducenti. Pochi per fortuna».

E lo sport italiano, invece, come ha accompagnato questo momento?
«Nella stragrande maggioranza si è comportato in maniera perfetta. Le eccezioni ci sono state e non poteva essere altrimenti, ma confermano la regola».


Totti: "Scudetto e Mondiale i momenti più belli in carriera"

Francesco Totti, ex capitano e dirigente della Roma, è stato intervistato da Diletta Leotta su DAZN, in modalità "calling" a causa del Coronavirus. Ecco le sue dichiarazioni:

Come trascorri le giornate?
«Le giornate sono abbastanza lunghe, ma ci diamo da fare: intratteniamo i bambini, giochiamo con loro, ci dedichiamo alla cucina. Lo schieramento di casa Totti mi vede totalmente in difesa, come la maggior parte dei mariti italiani: stai a casa però è come se fossi un ospite. Quando incontro Ilary durante la giornata, la saluto dicendole "buonasera signora, tutto bene? Le serve qualcosa?"».

I momenti più belli ai quali aggrapparsi in questo momento?
«Sicuramente la vittoria dello scudetto e la vittoria del Mondiale. Il traguardo del 2006 è stato entusiasmante perché arrivavo da un brutto infortunio, ma con la determinazione e con la voglia ho ottenuto ciò che mi ero prefissato».

La più grande paura?
«La paura più grande che ho affrontato... sicuramente quella di smettere di giocare. Ma sono riuscito a voltare pagina grazie alla famiglia, ai miei bambini».

I social?
«
I miei ex compagni mi stanno mettendo troppo in mezzo con queste challenge, ma io su Instagram mi devo far aiutare da Cristian e Chanel».


Raiola a lavoro per trattenere Mkhitaryan alla Roma

La Roma vorrebbe trattenere Mkhitaryan, arrivato in prestito dall'Arsenal l'estate scorsa, per un altro anno nella Capitale. I Gunners chiedono 22 milioni di sterline per lasciar partire a titolo definitivo l'armeno e la società giallorossa nons arebbe disposta ad arrivare a tale cifra. L'agente del giocatore Mino Raiola, però, avrebbe pronta la soluzione: rinnovare il contratto con il club inglese per un altro anno, a cifre inferiori, e restare nella Capitale sempre con la formula del prestito. Lo riporta The Sun.


Schick verso il ritorno alla Roma

L'emergenza legata al Coronavirus sta stravolgendo i piani di molti club in Europa. Patrik Schick, infatti, attaccante della Roma in prestito al Lipsia, potrebbe far ritorno nella Capitale nonostante l'iniziale intenzione del club tedesco di riscattarloLa cifra concordata inizialmente (28/29 milioni di euro) appare infatti troppo elevata per le casse del Lipsia che, tramite il direttore sportivo Krosche, ha chiaramente fatto capire che senza gli introiti derivanti dalla qualificazione alla Champions e dai diritti televisivi del campionato i piani di mercato del club saranno inevitabilmente stravolti. Lo scrive kicker.de.