Roma-Gent, i convocati di Thorup

Dopo la conferenza stampa e la rifinitura sul prato dell'Olimpico, il tecnico del Gent, Jess Thorup, ha diramato la lista dei convocati in vista della gara di domani contro la Roma, valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Tra i 21 chiamati c'è anche anche l'attaccante Depoitre, in dubbio per problemi fisici.

Di seguito l'elenco completo:

Kaminski
Coosemans
Martin
Lustig
Castro-Montes
Ngadeu
Plastun
Godeau
Asare
Mohammadi
Owusu
Odjidja
Kums
Bezus
Dejaegere
Chkvetadze
Marreh
David
Depoitre
Kvilitaia
Niangbo


Lega calcio, la Roma tra i maggiori contestatori di De Siervo

In Lega calcio continuano a montare i malumori nei confronti di Luigi De Siervo, nuovo amministratore delegato della Lega. A venir contestati sarebbero lo stipendio considerato troppo elevato, 800 mila euro l'anno più bonus, e soprattutto la gestione dei diritti televisivi internazionali, che avrebbero fatto perdere a molte società parecchi milioni di euro. Come riportato da Dagospia la Roma, attraverso il proprio Ceo Guido Fienga, guiderebbe le società che stanno contestando l'operato dell'amministratore delegato.


Atalanta-Valencia, finisce 4-1 per i bergamaschi. Il Lipsia di Schick batte il Tottenham per 1-0

Terminano le due sfide valevoli per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. A scendere in campo questa sera sono state l'Atalanta contro il Valencia e il Lipsia in casa del Tottenham. Gli uomini di Gasperini travolgono con un netto 4-1 la squadra spagnola, grazie alla doppietta di Hateboer e alle reti di Ilicic e Freuler; per il Valencia in gol va Cheryshev.

Il Lipsia invece riesce a espugnare per 1-0 il New White Hart Lane, grazie a una rete di Timo Werner su calcio di rigore. La squadra di Mourinho dopo la rete dei tedeschi non riesce a trovare la rete del pari e dovrà giocarsi tutte le proprie possibilità in trasferta alla Red Bull Arena. Entrambe le partite di ritorno sono in programma il 10 marzo.


Altro giro, altra coppia di terzini

IL MESSAGGERO - Nuova coppia di terzini all’orizzonte. Giovedì con il Gent sarà out Bruno Peres, fuori dalla lista Uefa: spazio a Santon, con Kolarov sulla corsia opposta.

L’ennesima fotografia, però, di come la Roma del futuro (di ieri la notizia dell’interesse per Klostermann del Lipsia) dovrà ripartire proprio dalle fasce. Ad inizio anno i titolari erano Florenzi e Kolarov. Poi avanti con Spinazzola a destra e il serbo a sinistra, per poi veder risalire a dicembre le quotazioni di Florenzi con Santon pronto ad alternarsi. A gennaio Spinazzola è messo sul mercato e ceduto all’Inter, prima del clamoroso dietrofront del club nerazzurro.


Nuova proprietà, sempre anno zero

IL MESSAGGERO - Discontinuità e continuità nello stesso club. La Roma, in piena crisi di risultati in questo 2020, accoglierà presto il nuovo proprietario Dan Friedkin e preparerà l'ennesima rifondazione.Cambieranno insomma l'organigramma societario e l'area tecnica. Tutti in bilico, a cominciare dall'allenatore e da gran parte dei giocatori.

Il passaggio di proprietà deve vivere le ultime quattro fasi: la due diligence, però virtualmente conclusa; entro fine febbraio si riunirà a Houston il cda del Friedkin Group per deliberare l'offerta vincolante. A meta aprile, se i tempi per le varie procedure saranno rispettati, è attesa la fumata bianca, anche se è probabile che Pallotta proceda in queste settimane a versare la seconda tranche dell'aumento di capitale approvato dall'assemblea dei soci a fine ottobre (altri 40 milioni, dopo i 50 già versati a inizio gennaio).

Lo staff di Friedkin sta già valutando alcuni profili per rimpiazzare alcune figure all'interno dell'azienda. Tra i profili valutati anche l'ex ad Umberto Gandini. Il destino di Petrachi sembra segnato, a prescindere dal contratto pluriennale che lo lega alla Roma. Tra i sostituti il sogno è Berta dell'Atletico che però non intende lasciare Madrid, l'outsider Faggiano del Parma. Fonseca, invece, conoscerà il suo futuro a maggio: decisivi saranno i risultati.


Tor di Valle: il passaggio a Vitek slitta a marzo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Servirà ancora tempo per l'ingresso nell'operazione stadio di Radovan Vitek. Eurnova, la società di Luca Parnasi che detiene i diritti dell’area di Tor di Valle, sarà l’ultima a passare di mano. Al momento, infatti, si attende che UniCredit firmi l’acquisizione da parte di Vitek della Capital Dev per poi passare a soddisfare i creditori di Parsitalia. Soltanto a quel punto si passerà ad Eurnova, che rappresenta circa il venti per cento dell’investimento totale.

In ogni caso, fanno sapere esponenti del gruppo di Parnasi , il vero business non sarà legato allo stadio, ma ai beni immobili (centri commerciali su tutti) contenuti negli altri asset.


Roma, rivoluzione Friedkin: patto con l'Uefa per investire

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Una nuova rivoluzione. Il passaggio della Roma da Pallotta a Friedkin si carica di aspettative e di tanti possibili cambiamenti graduali. Virtualmente terminata la «due diligence» sulle 12 società che compongono la galassia As Roma, presto sarà convocato il board del GruppoFriedkin per l’assenso all’acquisto, con relativo placet all’offerta vincolante. A quel punto, se Pallotta accetterà, si apporranno le firme sui contratti preliminari - previste tra fine febbraio e primi di marzo – e partirà l’Opa in Borsa. Se tutto andrà per il verso giusto, il passaggio di proprietà avverrà a fine stagione.

Fonti legali assicurano come la famiglia Friedkin studierà le possibilità Uefa. La Roma, infatti, potrebbe essere il primo club italiano ad accedere al «voluntary agreement» concesso ai nuovi proprietari per investire più del lecito. Ovvero, invece di poter sforare di soli 30 milioni in un triennio (fatte salve le spese su infrastrutture e vivaio), si potrà andare oltre

Uno sviluppo così porterà a una ristrutturazione e, tra i nomi, si fa anche quello di Umberto Gandini, ex a.d. Se il destino di Fonseca è legato ai risultati, quello in bilico è Petrachi, di cui si parla di rescissione anche se a Trigoria smentiscono.


Kolarov dalla lite alla multa

IL TEMPO - AUSTINI - Sparito all’improvviso. Come la Roma. C'era una volta l’inamovibile Kolarov, leader indiscutibile e padrone della fascia sinistra. Dopo aver giocato per intero tutte le partite del girone d'andata in campionato, tre più due spezzoni in Europa League e 90 minuti negli ottavi di Coppa Italia a Parma, il serbo è partito in panchina tre volte nelle ultime quattro sfide di Serie A.

E l’unica che ha giocato, contro il Bologna, è stata forse la serata peggiore da romanista: dominato sul campo da Orsolini e soci, fischiato dai tifosi, poi riempito di insulti dopo che lui stesso ha reagito facendo qualche gesto ironico verso la Tribuna Tevere durante la partita. Quella risposta, non all’altezza del professionista che ha dimostrato di essere da quando è a Roma, gli è costata la multa della società. I dirigenti hanno deciso di punirlo, dando l’esempio anche agli altri. Perché ci sta di reagire ai fischi, ma non certo mentre si gioca e, per giunta, si sta perdendo in casa contro un rivale modesto.

Kolarov non è nuovo agli scontri con i tifosi, che non hanno affatto gradito sentirsi dire in conferenza che «di calcio capiscono poco». Da quel momento giù critiche in tutte le salse, spesso acuite a causa del suo passato da laziale, e lui, che in queste situazioni ci prova quasi gusto come ha dichiarato in passato, rispose con un inchino provocatorio verso il settore  ospiti (che lo insultava durante il match) dopo un gol contro il Chievo al Bentegodi.  Stavolta è andato oltre e una volta appresa la decisione della società non ha battuto ciglio: ha accettato la sanzione così come le bocciature tecniche di Fonseca. Anzi, è stato lui stesso ad ammettere un calo fisico parlando con l'allenatore. Come se le fatiche accumulate negli anni si fossero fatte sentire tutte insieme, il serbo ha perso la condizione e le prestazioni ne hanno risentito.

Così il tecnico non ha fatto altro che applicare il suo principio: gioca chi sta meglio. Ne ha fatto le spese Florenzi, ora tocca a Kolarov, che deve dimostrare sul campo di star meglio di Spinazzola prima di riprendersi il posto in campo. Magari già giovedì, anche se l'esterno umbro parte favorito per giocare titolare contro il Gent.

E pensare che a gennaio la Roma aveva fatto una scelta precisa: rinnovo di contratto per Kolarov, sacrificio sul mercato di Spinazzola, scelto come pedina di scambio per avere Politano nell'affare poi saltato con l'Inter. Un mese dopo tutto si è ribaltato, mai giallorossi avrebbero bisogno di ritrovare quanto prima il veterano ex Manchester City, una colonna portante della squadra per due anni e mezzo. È vero che Kolarov fa il difensore, ma la sua produzione offensiva è decisiva per le sorti della Roma, tra punizioni, rigori, cross e non solo: nella prima stagione in giallorosso 13 assist e 3 gol all’attivo, l’anno scorso è stato il terzo miglior marcatore della squadra con 9 reti più due assist, nella stagione in corso ha segnato 5 volte e servito 4 palloni decisivi ai compagni. Una risorsa da recuperare. Per il bene del la Roma.


È arrivato il momento di Carles Perez

IL TEMPO - BIAFORA - Una chance per provare a diventare l'esterno destro d’attacco titolare. Per l'impegno europeo contro il Gent Fonseca è pronto a giocarsi la carta Carles Perez, arrivato nel mercato di gennaio dal Barcellona in prestito con un facile obbligo di riscatto (1+11 e altri 4,5 di bonus). Il classe 1998 - in lizza per partire titolare già con l’Atalanta - è subentrato in tutte le ultime tre partite, ma ora avrà l'occasione di guadagnarsi il posto fisso sulla fascia orfana di Zaniolo.

Perez, bacchettato dal ds Petrachi per l'atteggiamento avuto all'esordio con il Sassuolo, è chiamato a dare il proprio contributo di assist e gol, anche per mandare segnali di rivincita al Barcellona, società che lo ha scaricato a gennaio per scelta del neo-allenatore Setien. Il reparto offensivo, oltre allo spagnolo, vedrà la presenza di Pellegrini sulla trequarti alle spalle di Dzekoe di uno tra Kluivert e Perotti, con Mkhitaryan destinato ad un turno di riposo per non essere spremuto troppo dopo l'infortunio alla coscia.

Intanto è iniziata la settimana decisiva per il destino di Diawara: Fonseca si è mostrato più che fiducioso sul recupero del classe 1997, una pedina fondamentale per la formazione giallorossa. Ieri il centrocampista, così come Zaniolo, Zappacosta, Mirante e Pastore, ha svolto allenamento individuale, ma i segnali sono positivi.


Under è a un bivio. Rialzare la testa e poi dirsi addio

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Contro l'Atalanta Cengiz Under è rimasto a sedere per tutta la partita. Attualmente però l'esterno turco è uno dei pochi giocatori giallorossi a vedere la porta: ecco perchè potrebbe tornare titolare già da giovedì prossima, nella sfida di Europa League con il Gent.
Alla terza stagione in giallorosso, l’impressione è che questi possano essere gli ultimi mesi romanisti di Under. In passato il giocatore era stato cercato da Bayern Monaco, Tottenham ed Everton, oltre che dal Milan durante l'ultima sessione di mercato.


Olimpico sotto stress: 4 gare in 8 giorni, cure al prato

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Quattro partite in otto giorni, un tour de force che metterà a dura prova il terreno dello stadio Olimpico. Il via c’è stato domenica sera con Lazio-Inter e la fine ci sarà domenica prossima con Roma-Lecce. In mezzo, giovedì, l’impegno dei giallorossi in Europa League contro il Gent e sabato l’esordio casalingo dell’Italia al Sei Nazioni contro la Scozia. Ecco perchè i lavori per mantenere il campo in buone condizioni  sono iniziati e proseguiranno tutta la settimana. Anche per 24 ore al giorno.


Il parere segreto su Tor di Valle: "Si può dire di no senza penali"

LA REPUBBLICA - Sullo Stadio della Roma il Campidoglio avrebbe potuto tornare indietro, dicendo «no» al progetto. Così, esattamente tre anni fa, scriveva Magnanelli, legale dell'avvocatura capitolina responsabile del settore urbanistica. Quelle sette pagine, segretate e riservate soltanto agli occhi della prima cittadina, oggi sono finite tra gli atti dell'inchiesta della procura della Corte dei Conti su Tor di Valle. E il documento ha ancora oggi un peso. Per averne una copia, la Guardia di Finanza ha dovuto chiedere prima all'avvocatura di palazzo Senatorio. Poi, per due volte, a quella del capo di gabinetto, Castiglione. L'atto che definisce «non vincolante» per il Comune la delibera votata dal consiglio comunale nel 2014 e apre a un suo eventuale annullamento in autotutela. Tanti i motivi, secondo l'avvocato Magnanelli, per tornare indietro: le cubature concesse ai privati (14% per lo stadio, 86% per il business park) provocano «perplessità». Al pari delle modalità con cui si prevedeva di finanziare le opere pubbliche, dall'ammodernamento della Roma-Lido al nuovo sistema viario. Seguono altri due possibili vizi. Le norme sulla realizzazione degli stadi puntano prima di tutto sul recupero degli impianti esistenti. La decisione di puntare su Tor di Valle, un'arca non edificata, avrebbe dovuto essere puntualmente motivata nello studio di fattibilità del progetto. Senza le adeguate giustificazioni, avverte l'avvocatura dopo aver bocciato la delibera dell'Assemblea capitolina, c'è il «rischio di annullamento».