La carica dei 100
La Roma che è tornata a essere squadra, a vincere con regolarità in casa, a risalire in classifica, è quella di Ranieri ma anche quella del suo calciatore più forte: Paulo Dybala. Ha giocato la 100esima con noi, sta giocando al 100%, sta giocando sempre e a suoi livelli. Soltanto così possiamo tornare a sognare. Rinnovo automatico fino al 2026 vicino, dialoghi per spalmare l'ingaggio al 2027.
Fonte - ilromanista
Pellegrini si ferma: stiramento al collaterale
Mister Ranieri a Dribbling: "Allegri o Montella? Non faccio nomi. Tifosi? Chiedo di starci vicino"
Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Due. Tra i tanti temi affrontati dall’allenatore giallorosso ci sono anche il prossimo tecnico e l’impegno della presidenza Friedkin. Queste le sue parole:
l ritorno alla Roma?
“Non avrei mai pensato di dover tornare alla Roma, pensavo di aver finito la carriera. Le richieste ci sono state ma ho rifiutato. Dentro di me ho detto che se proprio fossi dovuto tornare lo avrei fatto solo per Cagliari o Roma. Non auguravo a nessuno dei due club di volermi. Da tifoso sono dispiaciuto perché volevo una Roma in alto, ma allo stesso tempo sono contento perché sono tornato a casa”.
Il tuo rapporto con la squadra?
“Ci serve continuità, la mia squadra deve essere determinata e pratica. Abbiamo tanto da lavorare e i ragazzi mi seguono. Io non ho segreti, cerco di entrare in sintonia con la squadra. La Roma è stata costruita per lottare per posizioni più alte, non so se ci riusciremo quest’anno ma l’importante è dare continuità in modo da dare al prossimo allenatore la visione più reale di questa Roma”.
Allenerai anche l’anno prossimo?
“Finisco quest’anno. A giugno finisce il mio mandato e troveremo un allenatore capace di portare la Roma dove la presidenza vuole. Sono contento della mia carriera, ma è ora di finirla”.
I Friedkin?
“Hanno speso tanti soldi e vogliono portare la Roma nell’élite del calcio italiano e europeo”.
Montella e Allegri sono dei candidati alla panchina?
“Non faccio nomi, più li vedo sui giornali e meno li prendo in considerazione”.
Che tipo di allenatore sei?
“A me piace parlare prima della partita, così sono meno agitato in panchina. Io sono me stesso, sono un libro aperto. Noi entriamo dentro milioni di case e famiglie, dobbiamo essere più responsabili e dare l’esempio soprattutto ai bambini”.
Che messaggio mandi ai tifosi?
“Ai tifosi dico solo di starci vicino, i ragazzi corrono e lottano e cercheranno sempre di renderli orgogliosi”.
Gli obiettivi stagionali?
“Non possiamo pensare di dire vinciamo la Coppa Italia o l’Europa League, noi lavoriamo seriamente per cercare di fare il massimo. A fine stagione tireremo le somme”.
Che ricordi hai di Gianni Di Marzio?
“Sono stato a Catanzaro e senza di lui non avrei mai fatto il calciatore. Riuscì a capirmi e vincemmo due volte la Serie B con il Catanzaro. Poi mi volle al Catania e vincemmo anche lì. Ho ricordi splendidi”.
La notte di El Sha. Dodicesimo uomo Roma
Corsa senza sosta e quel gol. Farebbe di tutto per la maglia giallorossa, si sente a casa qui.
Ranieri lo ha lanciato nella ripresa e lui lo ha ripagato con il tiro a giro: a giugno scade il contratto e merita il rinnovo. Il tecnico si fida di lui, lo conosce bene e adora il suo modo di dare tutto.
Fonte - corrieredellosport
Cresta e cuore
Continua la nostra risalita. Vinciamo ancora in casa dopo un primo tempo così e così finito 1-1, con Dovbyk di nuovo a segno. Nella ripresa entra El Shaarawy che cambia e vince la partita segnando il 2-1. Il terzo gol è un’autorete del portiere propiziata da Dybala, altro grande protagonista di ieri.
Fonte - ilromanista
Dovbyk cerca il bis. Konè non si ferma
Pochi dubbi di formazione per Ranieri.
L'ucraino ha segnato la prima rete con la maglia della Roma nella gara d'andata. Il francese invece non ha mai saltato una gara in serie A.
Fonte - corrieredellosport
Dybala vicino al rinnovo del contratto
Paulo Dybala sarebbe sempre più vicino al rinnovo del suo contratto con la Roma. I primi passi concreti verso l'accordo sono già stati compiuti: la dirigenza ha infatti avuto un incontro con l'agente dell’argentino a Trigoria, in un contesto di assoluta riservatezza. Durante l'incontro, è stato discusso un rinnovo per altre due stagioni, con la possibilità di rivedere la distribuzione degli 8 milioni previsti per la prossima annata. L'obiettivo della famiglia Friedkin è quello di concludere la trattativa il più rapidamente possibile.
Fonte - Il Messaggero
Pellegrini al CdS: "Con Mourinho gli anni più belli della carriera. Sull'esonero di De Rossi tante bugie"
Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le principali dichiarazioni.
(…) Addio di Mou un anno fa?
“Era il nostro giorno libero, il sedici gennaio di un anno fa, e mandarono via Mourinho.
“A fine novembre abbiamo saputo che lo volevano cacciare, andammo da Tiago Pinto per chiedere se fosse vero e gli spiegammo che non c’era bisogno di mandarlo via. Volevamo continuare con lui”.
E Pinto?
”Invenzione dei giornali””, la sua risposta”.
Trecentotré partite con la Roma e tra un paio di giorni la tua fascia di capitano compie quattro anni.
“Arrivò dopo la sconfitta con lo Spezia, 4-2 in coppa Italia, la partita dei sei cambi, l’irregolarità. Finimmo in nove contro undici. Ci fu una discussione e Dzeko, che era il capitano, pagò con la fascia. Edin sa bene come andò, io stesso provai a spiegare alla società che la decisione era sbagliata”.
È una fascia che pesa?
“Pesa, ma non mi ha cambiato di una virgola, né responsabilizzato maggiormente. Perché la Roma l’ho sempre presa molto seriamente. Ormai sono all’ottavo anno, ma mi alleno a Trigoria, che è casa, da quando di anni ne avevo nove. Ai compagni ho sempre cercato di far capire cosa significasse giocare nella Roma, che non è una squadra qualsiasi”.
Sei riuscito a sapere cosa aveva spinto l’Olimpico a fischiarti ripetutamente?
“I risultati hanno peggiorato il clima in generale. E poi una montagna di stupidaggini, bugie messe in giro per fornire alla gente uno o più colpevoli. Ma colpevoli di cosa? Solo dei risultati”.
Girarono voci sul tuo coinvolgimento negli esoneri di Mourinho e De Rossi.
“Con José ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Subito dopo l’esonero altre voci ridicole, ci sentimmo al telefono perché desideravo chiarire la mia posizione e lui ha capito. Mou è trascinante, ti folgora. Noi ci dicevamo che se prima di ogni gara ci avesse chiesto di sbattere la testa contro un albero l’avremmo fatto tutti…Anche quella del tradimento a Daniele è pura fantascienza, invenzioni di chi non ha idea del rapporto che avevo e conservo con lui. Spesso la verità non interessa, è d’intralcio”.
Non fosti peraltro convocato dalla società, il giorno prima del suo licenziamento.
“È così, i compagni presenti vennero subito a riferirci quello che era stato detto. Naturalmente chiesi subito ai dirigenti il motivo della mancata chiamata, risposero che tanto sapevano benissimo come la pensavo, che ero totalmente dalla parte di Daniele”.
Ascoltarono i tuoi compagni e non il capitano, una decisione singolare.
“Due volte assurda. Perché io non sono mai scappato, mi sono sempre preso le mie responsabilità”.
Il pubblico ti considerava uno dei traditori e scattò la fischiata. Perché non reagisti, spiegando la verità dei fatti?
“L’ho fatto prima dell’Elfsborg”.
In colpevole ritardo.
“Hai ragione, ho sbagliato, avrei dovuto raccontare prima ai tifosi quello che era effettivamente successo”.
Hai pensato che questo poterebbe essere l’ultimo anno alla Roma? Il contratto scade nel 2026 e la società non sembra intenzionata a rinnovarlo. Non alle stesse condizioni.
“È un pensiero che evito. Lascio che sia il campo a decidere. Io sono molto fatalista e cerco sempre di essere positivo. Ti assicuro che finché avrò la possibilità di indossare la maglia della mia Roma lo farò dando tutto me stesso, anzi di più, come ho sempre fatto. Per me è importante riuscire a guardarsi allo specchio ed essere felice dell’uomo prim’ancora che del calciatore. Non ho bisogno di dichiarare l’amore per la Roma, è così evidente”.
(…)
Hai accettato le panchine imposte da Ranieri senza fare un plissé. Ricordo che dopo le prime dicesti: “Il mister mi sta gestendo così e io mi fido di lui. È ovvio che non vedo l’ora di giocare”.
“Mi fido ciecamente, con Ranieri la strada è pulita, ha spazzato via tutte le ombre”.
Lorenzo, pensi di avere il carattere del capitano?
“Non sono un tipo particolarmente estroverso, non prendo i compagni a urlacci in campo, ma so cosa si deve fare per dare una mano alla squadra”.
Vale cento
Dopo il pari in extremis a Bologna, si torna all’Olimpico per la vittoria. Contro c’è un avversario in salute, ma servono solo 3 punti per risalire, per continuare la costruzione di una squadra, per i 61.000 che ci saranno e anche un po’ per festeggiare le 100 in giallorosso di Paulo Dybala. Il rinnovo automatico è ad un passo, ma col club discuterà il futuro. Possibile accordo fino al 2027. Forza Roma.
Fonte - ilromanista
Roma-Genoa: cancelli aperti alle ore 18:45
Venerdì 17 gennaio è in programma Roma-Genoa allo Stadio Olimpico, anticipo della giornata 21 di Serie A. Sulle tribune saranno presenti oltre 60mila spettatori.
I cancelli dello Stadio apriranno alle 18:45. Il consiglio – trattandosi di un giorno feriale – è quello di partire da casa per tempo e arrivare in zona Olimpico almeno 90 minuti prima del fischio di inizio.
Per qualunque necessità, il giorno della partita, dalle 9:00 e fino al fischio di inizio, sarà possibile rivolgersi telefonicamente al Call Center AS Roma 0689386000, altrimenti scrivendo una e-mail callcenter@asroma.it o compilando il form.
Paulo Dybala: "Vorrei vincere la Champions con la Roma o con un altro club”
Paulo Dybala nelle scorse ore ha partecipato ad una live su Twitch insieme a Paredes in un canale dello streamer C0ker.
La Joya ha commentato diversi passaggi della sua carriera, soffermandosi sulla Champions League, trofeo che gli manca e che vorrebbe vincere prima della fine della carriera e anche su passate trattative di mercato: “Voglio vincerla, con la Roma o con qualunque altra squadra. In passato sono stato molto vicino al Paris Saint Germain".
Pisilli, la carta di Ranieri per equilibrare la Roma
La squadra giallorossa ha incassato troppi gol in contropiede (sette in totale).
Pisilli per questo è in vantaggio su Pellegrini per dare maggiore equilibrio. Lui e Konè ai lati di Paredes per coprire e ripartire.
Fonte - corrieredellosport