Il Manchester City fuori dalle competizioni Uefa per i prossimi due anni. Violato il Fair Play Finanziario

Il Manchester City è stato escluso in primo grado per i prossimi due anni dalle competizioni europee per aver violato i regolamenti del Fair Play Finanziario.
A comunicarlo è la Uefa stessa, che aggiunge ai danni del club inglese anche una multa da 30 milioni di euro. Il City, però, potrà presentare ricorso al CAS per far diminuire o annullare la decisione della Uefa.


Consulto a Villa Stuart per Pastore.. Niente operazione, solo terapia conservativa

I problemi fisici di Pastore, che soffre di fastidi all'anca ed ai tendini, lo stanno tenendo per troppo tempo lontano dal campo.
Il giocatore oggi, come riferito da gazzetta.it, si è sottoposto ad un consulto presso Villa Stuart che ne ha escluso l'operazione. Per lui solamente una terapia conservativa.


A Bergamo 4-1-4-1, Mkhitaryan titolare

IL MESSAGGERO - A Trigoria si fanno i conti con l'ennesimo ko. Mirante, avvertito il riacutizzarsi di un vecchio problema al ginocchio sinistro, si è sottoposto ad una risonanza di controllo che ha evidenziato una lesione del menisco mediale con indicazione ad una meniscectomia mediale selettiva artroscopica. Il portiere è stato già operato ieri mattina e in giornata comincerà il protocollo riabilitativo: diagnosticati 20 giorni di stop. E a proposito di infortuni, nelle prossime 48 ore Zaniolosvolgerà una visita di controllo.


Roma, Petrachi barcolla

IL MESSAGGERO - Nel monologo che ha preceduto la conferenza stampa di presentazione di Ibanez, Villar e Perez, il d.s. Petrachi attacca i giornalisti (e non solo) utilizzando un linguaggio, diciamo così, da campo e inciampando sempre nella parola «cazzata» e parlando di «calunnie» e «falsità» sul suo conto. Ma scrivere che Petrachi avrebbe rischiato una squalifica, significa calunniare? No. Raccontare della sua irruzione nello spogliatoio è falsità? No. Lo ha ammesso anche Fonseca e lui stesso, rivendicando il diritto di poter entrare nello spogliatoio quando vuole.

Il dirigente giallorosso parla anche della nuova società, incappando in una gaffe: «Non arriva mica Paperon de Paperoni e compra chissà chi...». Il povero Friedkin ringrazia (ri)sentito, così come i tifosi, che possono serenamente perdere le speranze e buttare a mare i sogni di gloria. «Il progetto è partito sei mesi fa e non si modifica con il cambio societario. Il mercato di gennaio ha avuto delle criticità. Questa squadra deve solo ritrovare l'umiltà. Non siamo lontani anni luce dalla Champions».


Dall'Atalanta al Gent fino alla cessione: mese cruciale

LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Restiamo uniti, la stagione è ancora lunga» è il messaggio trasmesso dai giocatori più esperti al resto della squadra nel pranzo organizzato martedì scorso dai leader Dzeko, Kolarov e Pellegrini. Infatti in questo mese la Roma si gioca molto del suo presente e futuro. In campionato è ancora in corsa per il 4° posto che passa per la sfida con l'Atalanta, ma anche dalle prossime gare casalinghe con il Lecce e la Samp e da quelle in trasferta con Cagliari e Milan. Ci sono anche gli ottavi di Europa League da conquistare contro il Gent. La partita di andata è in programma il 20 febbraio all'Olimpico, il ritorno invece si disputerà una settimana dopo in Belgio con la speranza che si giochi alla Ghelamco Arena dove però sono crollati parti di tetto per il maltempo. In caso si potrebbe giocare a Bruges.

Mese decisivo anche per le sorti della società: entro la prima metà di marzo è atteso il closing del passaggio di proprietà. Inoltre si attende che l'imprenditore ceco Vitek rilevi i terreni di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo Stadio della Roma e che quindi il testo della Convenzione urbanistica approdi in Aula in Campidoglio.


Mancini: «De Rossi in Nazionale? Ho parlato con lui prima che andasse al Boca, vediamo cosa farà in futuro»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri è stato presentato nella Sala Palumbo della Gazzetta dello Sport a Milano il torneo internazionale del Pulcino d'Oro, giunto alla sesta edizione, il cui testimonial è il c.t. della Nazionale Roberto Mancini  il quale, a margine dell'evento, si è soffermato sui prossimi Europei: «Spero che gli avversari ci sottovalutino, questo aspetto potrebbe essere un’arma a nostro favore. Nel frattempo dobbiamo cercare di migliorare e crescere: abbiamo ancora qualche mese per lavorare. Le scelte sono ormai fatte: la rosa è quasi al completo». Nel frattempo Florenzi si è trasferito al Valencia ed Emerson Palmieri gioca poco nel Chelsea, ma l'ex tecnico interista non è per niente preoccupato per i suoi terzini: «La squadra è impostata, la considero solida: tutti i miei calciatori sanno bene quello che devono fare». E sull'intervista rilasciata da De Rossi a GQ riguardo a un possibile futuro in Nazionale al fianco di Mancini, il c.t. scherza: «Intende come calciatore?(sorride, ndr ). Scherzi a parte, abbiamo parlato prima che lui andasse a giocare al Boca: in quel momento poteva esserci una possibilità. Vedremo quello che lui farà in futuro».


Roma, ti presento Perez: «Qui per il salto in avanti»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Viste le ultime prestazioni deludenti di Under Fonseca, contro l'Atalanta, è pronto a schierare dal primo minuto Carles Perez che ieri si è presentato alla stampa insieme a Ibanez e Villar. «Ho lasciato un grande club ma sono approdato in un altro - le dichiarazioni del classe 1998 arrivato dal Barcellona per 12 milioni (tra prestito e obbligo di riscatto) più 4,5 di eventuali bonus - Ho scelto Roma perché qui voglio crescere e diventare un giocatore importante. E la chiacchierata con Fonseca mi ha convito».

Prima della presentazione, però, a prendersi la scena è stato il d.s. Petrachi con un monologo di circa 20 minuti contro la stampa. «Ero abituato alle difficoltà, ma non alle calunnie. Ed invece ho letto e sentito tante cazzate: si è detto che Dzeko mi avrebbe bacchettato per la mancanza di qualità e che la possibile nuova proprietà mi avrebbe già messo alla prova» le parole del dirigente giallorosso rispettate dal club, ma non condivise. E sul passaggio di proprietà «Abbiamo fatto una rivoluzione iniziata sei mesi fa, ma non pensate che ora arrivi Paperon de’ Paperoni e compri chissà chi. Il progetto non cambia, con i giovani ci vuole tempo».


Si ferma Mirante. Salta il menisco: già operato ieri

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Stavolta è toccato a Mirante andare sotto i ferri. Il secondo portiere giallorosso, nel corso dell'allenamento di lunedì, ha avvertito il riacutizzarsi di un vecchio problema al ginocchio sinistro e, dopo essersi sottoposto a una risonanza di controllo a Villa Stuart, il professor Mariani ha riscontrato una lesione del menisco mediale. Mirante è stato già operato ieri e oggi inizierà il protocollo riabilitativo. Nelle prossime ore, a un mese esatto dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, Zaniolo potrebbe essere sottoposto ad una visita di controllo.


Pelizzoli: «Atalanta bellissima, ma giallorossi forti. Dzeko? Folle criticarlo»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - In occasione della sfida di sabato sera tra Atalanta e Roma, dove entrambe le squadre si giocano gran parte dell'accesso alla prossima edizione di Champions League, Ivan Pelizzoli, doppio ex della partita, ha rilasciato una lunga intervista alla rosea. Queste le sue parole sulla gara del Gewiss Stadium:

Pelizzoli che gara sarà?
Una bella partita, sotto ogni punto di vista. Perché la Roma non può perdere il treno Champions e perché l'Atalanta può invece allungare. Sarà una sfida apertissima.

(...)

Dove l'Atalanta è più forte della Roma e viceversa.
L'Atalanta mentalmente. Sono una squadra affiata e il fattore casalingo peserà. La Roma ha invece giocatori di valore, che possono fare la differenza quando vogliono. Ad iniziare da Dzeko. A Roma c'è chi lo critica? Una follia, anche se criticavano pure Batistuta.

(...)

Muriel segna e va in panchina, Kalinic non funziona.
Muriel se entra a partita in corsa è devastante, fa la differenza e cambia le partite. Nella Roma manca invece un'alternativa a Dzeko, quando non c'è o non è in forma. Fomseca è Dzekodipendente: quando gira lui la Roma va, gioca bene, trova un riferimento avanti e ha più personalità.

(...)

E se la Roma si mettesse a specchio come all'andata?
Dipenderà anche come si metterà Gasperini, lui ha mille idee. La Roma deve cercare di fare la sua partita, imporre il suo gioco, a prescindere dall'avversario. Le grandi squadre hanno questa mentalità qui.

Fonseca?
Non l'ho ancora inquadrato. La Roma ha avuto tanti alti e bassi. Ma anche tanti infortuni.

Da portiere a portiere. Cosa pensa di Pau Lopez?
Un buon portiere, ma se dovessi sceglierne uno per una grande squadra, probabilmente sceglierei altro.

(...)


Dopo Perugia-Roma: rissa fuori dallo stadio. Daspo a dodici giallorossi

IL MESSAGGERO - È scattato il Daspo per 12 tifosi romanisti, identificati a seguito delle indagini condotte dalla Digos, per quanto accaduto poco prima della partita amichevole del 31 luglio scorso tra Perugia e Roma. In quell'occasione un gruppo di sostenitori giallorossi, nei pressi di un parcheggio dello stadio Renato Curi, si era diretto verso gli ultras perugini con il chiaro intento di giungere allo scontro, evitato solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine che hanno impedito il contatto tra le parti.


Petrachi: «Roma, un mercato difficile. Qui non arriva Paperone»

CORRIERE DELLA SERA - Prima della presentazione dei tre nuovi acquisti approdati nella Roma nel corso della finestra di mercato invernale, ovvero Perez, Villar e Ibanez, è intervenuto il d.s. Petrachi il quale si è espresso contro la stampa in questi termini: «Quando si dicono delle cazzate, se non fermi l’emorragia passano per cose vere. Non amo le calunnie e le falsità che spesso escono fuori in maniera vigliacca.Oggi sono la persona che volete attaccare, non c’è problema». E sul mercato appena conclusosi il dirigente salentino ha aggiunto: «Credo che i giovani siano linfa per l’immediato e per il futuro. Le difficoltà nel mercato di gennaio sono state importanti. Lo sanno anche i muri: un cambio di proprietà crea scompensi e problematiche. Non sei padrone e libero di fare quello che vuoi. Ho spiegato ai calciatori: presto potrebbe succedere qualcosa, oppure no. Il vostro dovere, però, è pedalare forte. Non pensate che arrivi Paperon de’ Paperoni e compra chissà chi. Il progetto è partito 6 mesi fa e non cambia».


Mancini, è sparito il difensore travestito da bomber

CORRIERE DELLA SERA - Nella scorsa stagione nell'Atalanta Gianluca Mancini era conosciuto come il difensore dai numeri da bomber visto che in campionato aveva segnato 5 gol. Quest'anno è fermo solo a una rete, quella realizzata contro il Brescia, ma per un difensore segnare è un optional, semmai è importante non far prendere gol alla propria squadra. E il problema è proprio questo:  nelle ultime 4 partite, tra campionato e Coppa Italia, la Roma ha subito 11 reti. Ora arriva la partita con l'Atalanta, con il miglior attacco della Serie A, dove ci sarà bisogno del miglior Mancini, del miglior Smalling e soprattutto della miglior Roma perché contro i nerazzurri, più che mai, bisognerà difendere di squadra.