Roma, l'Olimpico da riconquistare

IL MESSAGGERO - Torna in campo la Roma, lo farà in casa contro il Bologna. E il bilancio dei giallorossi all'Olimpico in questo 2020 è più che negativo, dato che la squadra di Fonseca ha raccolto due sconfitte contro Torino e Juventus e un pareggio nel derby. Dopo la sconfitta contro il Sassuolo, inoltre, la Roma non può più permettersi sbandate in ottica quarto posto, dato che tra una settimana c'è lo scontro diretto in casa dell'Atalanta. E dopo la quarta sconfitta nelle ultime sette, in casa giallorossa si è riaperto l'eterno dibattito sulla mancanza di continuità. Tutto ciò acuito da un mercato da cui la squadra non è uscita rafforzata.

La posizione di Fonseca non è discussione, ha accettato il mercato senza budget di Petrachi ma non ha gradito la sua irruzione negli spogliatoi del Mapei: la gestione dei calciatori durante la partita è solo roba sua. Contro il Bologna tornerà ad affidarsi a Kolarov, con dall'altra parte un Santon confermato. Sulla trequarti ballottaggio tra Perotti e Mkhitaryan. Dall'altra parte, invece, i rossoblu dovranno fare i conti con le assenze, compresa quella di Mihajlovic costretto a tornare in clinica per la terapia.


Fonseca a gamba tesa: "Gli arbitri? Non hanno lo stesso metro di giudizio con tutti"

LEGGO - BALZANI - «Una cosa l'ho capita: qui in Italia il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre». In parole povere: ci sono figli e figliastri. Nella settimana delle polemiche arbitrali scatenate dal presidente della Fiorentina Commisso c'è anche Paulo Fonseca che alza la voce: «Sia chiaro, col Sassuolo non abbiamo perso per questo ma il dato sugli ammoniti è esagerato. Di certo noi non siamo una squadra che fa così tanti falli cattivi. Vedo una disparità di trattamento». Lo dice in un italiano impeccabile, in modo da farsi capire da tutti. E non è la prima volta che un tecnico straniero mette in luce la presunta disparita di trattamento in serie A. È successo, ad esempio, con Zeman, Mourinho, Garcia e Benitez. Tanto per restare in tema Sanremo Fonseca non è Rosso di rabbia come nel post partita di Cagliari ma è decisamente Sincero a poche ore dalla sfida col Bologna di stasera che la Roma non può davvero sbagliare. Lo è pure quando c'è da affrontare la questione Petrachi che il tecnico ha invitato ad uscire dallo spogliatoio durante l'intervallo di Sassuolo-Roma: «Ribadisco che sono sempre io a parlare ai giocatori. E aggiungo però che siamo tutti insieme: squadra, allenatore e società. Abbiamo perso, ma serve equilibrio, senza fare drammi. Il colloqui con Dzeko? Da quando sono in Italia penso di aver dimostrato che non sono uno che mente. Dzeko mi ha semplicemente detto di non parlare ancora con l'arbitro, che non sarebbe servito a nulla. Niente di più. Dice che ci sono troppi giovani nella Roma? Le sue non mi sembravano critiche ai giovani, più un consiglio. Sulla mancanza di qualità, è normale che se si perde in quel modo un po' di qualità è venuta a mancare».
Stasera contro il Bologna ne servirà parecchia viste le tante assenze, e ancora di più ce ne vorrà tra una settimana nello scontro diretto all'Atalanta. Ma c'è voglia di ripartire in un 2020 che ha visto i giallorossi vincere solo una volta, e mai all'Olimpico. «Ho capito cosa è successo a Reggio Emilia - conclude Fonseca - Non è stato solo un problema di mentalità: ho sbagliato tatticamente, i giocatori tecnicamente. Il problema è stato l'avvio, dopo i primi due gol la squadra ha perso equilibrio. Ho fiducia nella mia squadra e vogliamo ripartire». Senza Pellegrini (squalificato) e pure senza Pastore: «Non è pronto per partire titolare. Pure i nuovi arrivati Perez e Villar devono ambientarsi nel calcio italiano. Mancini a centrocampo? Non mi sembra la soluzione giusta. Ho pensato di far giocare Dzeko alle spalle di Kalinic ma è pericoloso cambiare


Olimpico, nuovi ingressi: ecco il test per l'Europeo

IL MESSAGGERO - Questa sera, in occasione di Roma-Bologna verrà sperimentato all'Olimpico un nuovo piano per il prefiltraggio che ha l'obiettivo di accorciare l'attesa dei tifosi. Un piano già utilizzato per le gare Uefa e Fifa, e che sarà la stesso  applicato questa estate in vista degli Europei. Il piano consente di triplicare il numero di varchi di ingresso, che saranno 56 posti ai lati dell'Obelisco, si tratta di cancelli mobili alti 1.20 m, in cui gli steward applicheranno il classico controllo con verifiche di documentazione e controllo di borse e oggetti. Dopo di che il pubblico potrà proseguire verso i consueti cancelli senza ulteriori controlli di prefiltraggio. Per la gara di questa sera tra Roma-Bologna i cancelli verranno aperti alle 18:45.


Fonseca picchia: "In Italia il metodo arbitrale non è lo stesso per tutti. Alla squadra parlo solo io"

GAZZETTA DELLO SPORT - Ne ha per tutti Paulo Fonseca, ma con la sua solita eleganza e modo di dire le cose. Fin qui il tecnico giallorosso non si era mai lamentato degli arbitri, ma dopo i 7 cartellini di Reggio EMilia il  tecnico ha voluto dire come la pensa: " Non abbiamo perso perché l’arbitro ha sbagliato, ma perché non abbiamo giocato bene. Non parlo di arbitri, ma è difficile capire il motivo per cui la Roma abbia tanti cartellini gialli. Ho visto tante partite e la linea di arbitraggio non è la stessa per tutte le squadre"

Il secondo passaggio chiave è su Petrachi e la sua sortita negli spogliatoi del Mapei: "Non voglio parlare di cosa succede nello spogliatoio, ma in tutti momenti sono io che parlo con i giocatori. Non è nulla di diverso rispetto a quello che ho detto tempo fa. Quando perdiamo sembra sempre un dramma. E’ fondamentale dire che dobbiamo essere equilibrati."


Pastore ancora non è pronto, tocca a Mkhitaryan

LEGGO - BALZANI - Dieci assenze in due. È un Roma-Bologna con tanti forfait quello di stasera all’Olimpico. Fonseca è alle prese con un’emergenza sulla trequarti: causa l’assenza di Pellegrini per squalifica, si giocano una maglia Perotti e Mkhitaryan, con Pastore che siederà in panchina insieme ai nuovi Villar e Perez. Sulle fasce ci saranno ancora una volta Under e Kluivert, che avranno dietro Spinazzola e Kolarov, al ritorno nell’undici titolare.

 

 


Roma, che fatica all'Olimpico: Dzeko & C. inseguono la ripartenza

GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma, in questa prima parte di 2020, sembra avere il mal da Olimpico. Lo stadio di casa più che valore aggiunto è stato una zavorra per la squadra: in tre partite casalinghe, infatti, la Roma ha raccolto un solo punto, pareggiando con la Lazio e perdendo con Torino e Juventus. E mai, in questa Serie A, la Roma era arrivata a non vincere tre partite di fila in casa, nonostante i tifosi abbiano sempre fatto sentire il loro calore (col Torino erano 40mila). Ma la scia, ora, dovrà essere diversa. Perché è in casa che, nelle prossime settimane, la Roma dovrà costruire il suo tesoretto. Fuori se la vedrà, nell’ordine, con Atalanta, Cagliari, Milan e Napoli, in un poker di sfide una più difficile dell’altra, mentre all’Olimpico, da qui ad aprile, arriveranno Bologna, Lecce, Samp e Udinese. Avversari più abbordabili, sulla carta.


Riscatto Mancini, per cancellare subito il Sassuolo

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo la difficile partita contro il Sassuolo, Gianluca Mancini ha capito i propri errori ed è pronto a ripartite, come dimostrano le sue parole rilasciato durante la cena con i tifosi Utr: "Con il Sassuolo è stata la partita più brutta della stagione. Dobbiamo mettere qualcosa in più rispetto a quanto dato fino ad oggi e riscattarci da quella brutta prestazione».  Ora ha solo voglia di riscattarsi, il prima possibile. Già da stasera, se possibile, contro quel Bologna contro il quale – nella sfida d’andata – visse un’altra giornata non eccezionale. Fonseca lo considera centrale nel suo progetto e spalla perfetta di Smalling. Così tanto che non ci pensa neanche un attimo a riportarlo in mediana: «Riportare Mancini in mezzo vorrebbe dire cambiare due reparti e non uno solo. E per me in questo momento meno si cambia meglio è»


Allo stadio si va veloci: easy mobility già funziona

GAZZETTA DELLO SPORT - Stasera all'Olimpico, in occasione di Roma-Bologna (30mila spettatori) verrà sperimentato un nuovo metodo di prefiltraggio.  Presso gli ingressi di Piazza Lauro De Bosis (all’Obelisco) verrà predisposto un allestimento provvisorio. In teoria questo, come da richiesta dell’Uefa, dovrebbe snellire le operazioni di ingresso. L’allestimento prevede la predisposizione di 56 canali per entrare, disposti ai lati dell’Obelisco. Lì gli steward eseguiranno i consueti controlli, poi i tifosi potranno accedere, fino ai tornelli, senza ulteriori stop in fase di prefiltraggio. Per arrivarci, come per il derby, sono confermate le facilitazioni previste dal piano mobilità del club giallorosso e dai suoi partner (Easy mobility). Fondamentali, in un giorno feriale. Contro la Lazio il piano ha già iniziato a produrre i suoi frutti: 130 motorini utilizzati in più, 60 biciclette in più, 18 corse in taxi, auto elettriche utilizzate e ricaricate, applicazioni come quella di Moovit che hanno registrato il record di accessi.


Friedkin, la valutazione degli asset strategici è conclusa

GAZZETTA DELLO SPORT - La sede dell'Eur, in questo momento, resta il centro nevralgico del mondo Roma, è li che sta proseguendo la trattativa per la cessione del club giallorosso. Lo studio è di fatto terminato. C’è una parola chiave che si sente spesso sulle bocche degli uomini di Friedkin: «fair value», che poi in italiano va tradotto come equo valore. Ecco, si sta discutendo proprio di che valore dare a tutti gli asset strategici della trattativa (che poi vuole dire dare una valutazione in milioni di euro). E gli uomini del magnate texano, Watts e Williamson, dovrebbero restare a Roma fino a domani e secondo qualcuno saranno stasera allo stadio per Roma-Bologna.


Roma adesso reagisci

IL TEMPO - BIAFORA - Per la Roma è ora di tornare a vincere in casa. Questa sera i giallorossi sono chiamati ad una prova di orgoglio dopo l’ultimo periodo infelice e con il Bologna devono inoltre invertire l’attuale trend casalingo: la vittoria allo Stadio Olimpico manca addirittura dal 15 dicembre, giorno della sfida con la Spal, una gara seguita poi da due sconfitte ed un pareggio nel derby. Fonseca negli ultimi giorni ha fatto un importante lavoro sulla testa dei giocatori abbinato ai numerosi video mostrati per correggere gli errori tattici, in particolare quelli di posizionamento sulle palle perse che hanno lasciato spazio a pericolose ripartenze. Nella consueta conferenza della vigilia il tecnico portoghese si è assunto le responsabilità dei recenti risultati, compattando tutta la rosa e spegnendo  qualsiasi polemica: «Stiamo lavorando tutti i giorni per cambiare questa mentalità, ma col Sassuolo non è stato solamente un errore di mentalità, anche tatticamente ho sbagliato io e hanno sbagliato i giocatori. Penso che è soprattutto un problema di come abbiamo iniziato la partita,  perdendo unpo' d’equilibrio. Vogliamo far capire ai giocatori che dobbiamo essere ambiziosi se vogliamo vincere. In questa stagione - la difesa dell'allenatore a proteggere il gruppo - ho sentito molte volte che questa squadra non ha ambizione, ma è il contrario. In due o tre partite non l'abbiamo avuta, ma anche quando abbiamo perso, come col Torino e la Juve, penso che questa squadra ha lottato con una mentalità ambiziosa». Fonseca ha poi voluto ribadire l’assoluto potere nello spogliatoio durante le partite, dribblando in maniera elegante la domanda sull’intromissione di Petrachi nell'intervallo della gara di Reggio Emilia: «In tutti momenti sono io che parlo con i giocatori. Quando perdiamo sembra sempre un gran dramma. E’ fondamentale dire che dobbiamo essere equilibrati. Hanno parlato molto di questo momento e siamo tutti insieme, la società, allenatore e giocatori. Senza alcun dubbio. Dzeko? Dopo la partita ho detto la verità, lui mi ha detto di non parlare con l'arbitro». Il tecnico giallorosso, che ha ammesso di aver pensato di schierare insieme Dzeko e Kalinic per sopperire all'assenza di Pellegrini e ha ribadito l'importanza di Kolarov come leader dello spogliatoio, si è poi tolto qualche sassolino dalla scarpa sugli arbitraggi: «Non mi piace parlare di arbitri, ma è difficile capire il motivo per cui la Roma abbia avuto tanti cartellini gialli. Ho visto molte partite in Italia e la linea di arbitraggio non è la stessa per tutte le squadre. Non siamo una squadra così fallosa e cattiva da giustificare tutti questi cartellini". Sull'altra panchina dell'Olimpico non ci sarà Mihajlovic, che ha appena superato i cento giorni dal trapianto di midollo osseo e si sta sottoponendo a nuove terapie antivirali. Al suo posto ci saranno Tanjga e il tattico De Leo, che confermeranno il consolidato 4-2-3-1, privo dello squalificato Poli e degli infortunati Sansone, Santander, Medel, Krejci e Dijks. Nessun giocatore giallorosso si può comunque permettere di sottovalutare un Bologna privo di tante pedine importanti.


Dietro Dzeko gioca Perotti, Kolarov fuori

IL TEMPO - BIAFORA - Un paio di dubbi di formazione e una certezza: Pastore non giocherà dal primo minuto. Il trequartista argentino era il candidato numero uno per sostituire lo squalificato Pellegrini, ma il Flaco con il Bologna partirà dalla panchina per il persistere dei soliti problemi fisici all'anca. Martedì, primo allenamento a ranghi completi dopo la seduta di scarico di lunedì, Pastore ha lavorato soltanto per poco con il resto del gruppo, avendo accusato dolore alla gamba che lo aveva costretto ad un lungo stop per
un edema osseo. Il numero 27 giallorosso è addirittura meno pronto fisicamente di Mkhitaryan e difficilmente sarà usato come eventuale cambio nella ripresa, un destino che potrebbe toccare invece all’armeno. Uno dei dubbi di Fonseca riguarda quindi proprio la zona di campo alle spalle di capitan Dzeko. Se stesse bene la maglia sarebbe indubbiamente di Mkhitaryan, ma l’ex Arsenal è al rientro tra i convocati dopo un mese dalla lesione al bicipite femorale e sarebbe un azzardo lanciarlo dall’inizio. Il favorito è perciò Perotti, che in carriera ha giocato 24 partite da trequartista. Gli esterni saranno invece Kluivert- anche lui è tra i papabili trequartisti - e Under. In difesa, nonostante il cambio all'intervallo a Reggio Emilia Fonseca è intenzionato a riproporre Santon a destra, con il ballottaggio tra Spinazzola e Kolarov a sinistra: il serbo scalpita per giocare e l'allenatore romanista sta valutando se dargli nuovamente fiducia.


C'è il Bologna, Perotti al posto di Pellegrini

LA REPUBBLICA - Con Pellegrini squalificato e Pastore ancora dolorante, alle spalle di Dzeko stasera dovrebbe agire Perotti. Ai suoi lati Kluivert ed Under, mentre la cerniera di centrocampo dovrebbe esser formata da Cristante e Veretout. Verrà dunque confermato gran parte dell'11 visto contro il Sassuolo. Ballottaggio Kolarov-Spinazzola, quest'ultimo schierabile anche a destra al posto di Santon, esterno difensivo titolare in occasione dell'ultimo match.

Al centro confermati Smalling e Mancini, con Fonseca che non perde occasione per spendere parole di stima nei confronti del difensore inglese: così ha fatto anche nel corso della conferenza di ieri.