Serie A, Juventus batte Fiorentina 3-0

E' terminato il lunch match di giornata, con la Juventus che ha battuto la Fiorentina per 3-0.
Apre le danze Cristiano Ronaldo al 40' su rigore, bissato 40 minuti più tardi (80') sempre su rigore. Chiude De Ligt al 91'.


Villar: "Non dimenticherò mai questo giorno. Peccato non aver guadagnato i tre punti"

Gonzalo Villar, neo acquisto della Roma, ha affidato al proprio profilo Instagram il suo pensiero dopo l'esordio in maglia giallorossa:

"Non dimenticherò mai questo giorno. Spero sia la prima di tante partite con questa maglia. Peccato non aver guadagnato i tre punti".


Sirene russe per Juan Jesus. Piace a tre club

Vicino all'addio durante la sessione invernale di mercato, Juan Jesus è rimasto alla Roma nonostante le voci che lo volevano prossimo alla Fiorentina. Ma il brasiliano non è sicuro di restare in giallorosso, con tre squadre russe che si stanno muovendo per acquistarlo.
Infatti, come riferisce tuttomercatoweb.com, in Russia il mercato è ancora aperto (chiude il 21 febbraio) e Rubin Kazan, Krasnodar e Lokomotiv Mosca hanno chiesto informazioni alla Roma per acquistare Juan Jesus.


Serie A, la Lazio strapazza la Spal 5-1. Pari tra Atalanta-Genoa e Milan-Verona

Sono terminate le gare del pomeriggio di Serie A.
All'Olimpico la Lazio ha strapazzato la Spal per 5-1 grazie alle doppiette di Immobile e Caicedo e la rete di Adekanye. Per la Spal la rete della banidera porta la firma di Missiroli.
Pareggio nelle gare tra Atalanta-Genoa e Milan-Verona.
A Bergamo apre le danze Toloi, con il Genoa che risponde e ribalta il risultato con il rigore di Criscito e la rete di Sanabria. Pareggia a dieci minuti dalla fine del primo tempo Ilicic.
A San Siro passa in vantaggio il Verona con Faraoni, a cui risponde alla mezz'ora Calhanoglu.


Capello: "Eriksen può fare la differenza. Quando giocava all'Ajax lo segnalai a Baldini"

Fabio Capello, ex allenatore di Roma e Juventus, ha parlato a La Gazzetta dello Sport di un retroscena di mercato legato a Christian Eriksen:

"L’Inter è la squadra di vertice che ha realizzato il mercato più importante ed Eriksen può fare la differenza. Ricordo che quando era ancora in Olanda lo segnalai a Franco Baldini, all’epoca dirigente della Roma. Grande giocatore, anche se Sensi non sfigura al suo confronto. L’Inter è oggi più vicina alla Juventus, anche se la Juventus resta favorita".


Sassuolo-Roma, arbitra Pairetto. L'ultimo incrocio la vittoria in Coppa Italia contro il Parma

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Sarà Luca Pairetto della sezione di Nichelino a dirigere il match di stasera tra Sassuolo e Roma, in programma alle 20:45 al Mapei Stadium. Il direttore di gara sarà affiancato dagli assistenti Schenone e Vecchi. Quarto ufficiale Abbattista, mentre al VAR ed all'AVAR ci saranno rispettivamente Giacomelli e Preti.

I PRECEDENTI - Sono cinque i precedenti di Pairetto con i giallorossi. Positivo il bilancio, che conta quattro vittorie ed una sconfitta. I successi targati Roma risalgono al settembre 2017, il 3-0 contro l'Hellas Verona, all'aprile 2018, il 2-1 nella partita contro il Genoa e al settembre scorso, la vittoria per 2-1 sul campo del Bologna. L'unica sconfitta è lo 0-2 subito nell'ottobre 2018 contro la SPAL. L'ultimo incrocio col fischietto piemontese è recentissimo: la vittoria negli ottavi di finale Coppa Italia contro il Parma del gennaio appena passato.

Il Sassuolo, invece, è la squadra che conta più match sotto la guida di Pairetto. Con il fischietto Piemontese i neroverdi hanno conquistato 8 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte, tra Serie A e Serie B. Nei tre precedenti stagionali - contro Samp, Hellas e Cagliari - la squadra di De Zerbi ha sempre portato a casa un risultato utile.


Lista Uefa: entrano Cetin e Perez. Ibanez e Villar fuori

IL TEMPO - BIAFORA - Dentro Cetin e Perez, fuori Jesus, Zaniolo e Florenzi. Tra le varie decisioni da prendere al termine del mercato di gennaio c’è anche quella relativa alle liste di giocatori da presentare per la seconda metà di stagione. Se per il campionato non ci saranno problemi (non ci sono limiti per gli under 22), per il percorso in Europa League si potranno invece cambiare tre giocatori al massimo: Jesus e Zaniolo sono destinati ad uscire dalla Lista A, mentre nessuno potrà prendere il posto di Florenzi, giocatore cresciuto nel vivaio. A meno di sorprese su Zappacosta (ci sarebbe un eventuale terzo cambio), Ibanez e Villar sono destinati a restare fuori a favore di Cetin e Perez.


Tre acquisti e Bruno Peres per il tecnico

IL TEMPO - BIAFORA - Si chiude con tre acquisti, un ritorno (Bruno Peres), un paio di giocatori in prestito spostati, qualche affare sfumato e due addii il mercato di gennaio della Roma. Petrachi ha portato a casa Ibanez per la difesa, Villar per il centrocampo e Perez per l’attacco, ma la trattativa che più ha fatto scalpore in questo gennaio è stato il mancato scambio Spinazzola-Politano con l’Inter. Il ds, fallito ogni tentativo di risolvere la situazione con i nerazzurri, è riuscito a regalare a Fonseca un sostituto di Zaniolo e si è poi occupato delle cessioni. La Roma ha dato in prestito secco Antonucci al Vitoria Setubal, Seck in prestito con diritto di riscatto al Livorno, Nzonzi al Rennes in prestito per sei mesi con opzione per un altro anno in caso di qualificazione in Champions e soprattutto ha definito il passaggio di Florenzi al Valencia fino al termine della stagione. Nulla da fare al momento per l’addio di Jesus: il dg della FiorentinaBarone non ha mai voluto affondare il colpo. Restano anche Kalinic e Cetin, blindato da Fonseca e Petrachi nonostante le richieste del Verona.


Fonseca: "Florenzi ha scelto di andare via"

IL TEMPO - ZOTTI - Una soluzione che accontenta tutte le parti in causa. Ieri Fonseca durante la conferenza stampa alla vigilia del match del Mapei Stadium contro il Sassuolo, ha parlato dell'addio di Florenzi e del faccia a faccia avuto con l'ex capitano dopo il derby: "Abbiamo avuto una conversazione serena, diretta. Devo dire che è un grandissimo professionista - ha spiegato l'allenatore della Roma - è stato sempre qui con grande atteggiamento da capitano, sempre. Lui vuole giocare di più, ma non posso prometterlo a nessun giocatore. Ha avuto questa possibilità ed è andato per volontà propria”. Dopo l'incontro con Fonseca, è stato lo stesso Florenzi a chiedere al club di essere ceduto visto che il tecnico non ha fornito al giocatore le garanzie tecniche che cercava. Il calciatore infatti dopo essere tornato titolare a causa degli infortuni degli altri terzini in rosa, nelle ultime settimane era scalato nuovamente dietro Santon e Spinazzola nelle gerarchie dell'allenatore: "Voleva giocare di più perché ci sarà l’Europeo - prosegue Fonseca - il giocatore ha parlato con me e con la società. E’ stata una buona soluzione". Il portoghese non si è sbilanciato invece su quello che sarà il destino di Florenzi tra cinque mesi, quando scadrà il prestito: "Non abbiamo pensato ad altro. Ora c’è il prestito, dopo vedremo. In questo momento non pensiamo molto alla prossima stagione". Il malcontento che la cessione del terzino di Vitinia ha lasciato in alcuni tifosi non preoccupa Fonseca, che - pur comprendendo gli umori della piazza - mette il bene e l'equilibrio della sua squadra prima di ogni altra cosa: "Ai tifosi piacciono i giocatori nati e cresciuti a Roma, questo lo capisco. Se i tifosi sono tristi per la partenza di Florenzi lo capisco e per me non è un problema, è una cosa positiva. Ho parlato con lui, ho sempre avuto con lui una relazione capitano-allenatore, lo ammiro per il suo atteggiamento. Desidero il meglio per lui. Con lui non ho avuto nessun problema, voglio di cuore che  sia felice". Dalla Spagna intano arrivano le prime parole ufficiali di Florenzi - già convocato per la gara con il Celta Vigo - da giocatore del Valencia: "Spero di vincere un trofeo, ci proveremo, ho tanta voglia di fare bene, sono pronto a dare il cento per cento. Vengo a sudare questa maglia come ho sempre fatto in carriera".


Bivio Champions. Roma non fermarti

IL TEMPO - BIAFORA - Blindare il quarto posto dall’assalto dell’Atalanta e andare il più avanti possibile in Europa League. Con la chiusura del calciomercato di gennaio la Roma può immergersi completamente nelle vicende di campo, lasciando momentaneamente da parte ogni tipo di distrazione legata alla trattativa tra Friedkin e Pallotta per l’ormai imminente cambio di proprietà. Fonseca e i suoi saranno impegnati in casa del Sassuolo di De Zerbi - un allenatore molto apprezzato per la sua idea di calcio dal portoghese - e cercheranno di mantenere l’imbattibilità esterna al Mapei Stadium (2500 i romanisti presenti sugli spalti), un impianto in cui non hanno mai perso a partire dal marzo del 2014. Il club di Trigoria nella prima metà di stagione ha dimostrato che fuori casa, con gli avversari che probabilmente tra le mura amiche tendono meno a chiudersi a riccio, il rendimento è più alto rispetto a quello avuto all’Olimpico: lontano dalla Capitale sono 2,10 i punti in media conquistati a partita e sono appena sette le reti subite, per quella che è la miglior difesa esterna dell’intera Serie A. Il tecnico romanista per la trasferta in Emilia ha convocato tutti e tre i nuovi acquisti, Ibanez, Villar e Perez, che però non saranno schierati nella formazione titolare e potranno dare una mano, soprattutto il catalano, soltanto a gara in corso. Nel 4-2-3-1 che verrà utilizzato per la caccia ai tre punti Fonseca potrebbe confermare in toto lo schieramento visto domenica scorsa contro la Lazio, con Dzeko che indosserà per la prima volta la fascia da capitano designato. Il nodo - out Zaniolo, Zappacosta, Diawara e Mkhitaryan, oltre a Juan Jesus non convocato per scelta tecnica - riguarda unicamente la fascia sinistra difensiva dove Spinazzola è in vantaggio rispetto a Kolarov. Il laterale di Foligno ha dimostrato un’ottima condizione fisica nelle ultime due apparizioni nel ruolo in cui si è esprime al meglio e nel derby ha pressoché annullato Lazzari, che poi ha causato l’ammonizione del serbo non appena quest’ultimo è entrato in campo nel finale di gara. Sulla destra del pacchetto Mancini-Smalling toccherà a Santon, che almeno fino al ritorno di Zappacosta dopo il grave infortunio al crociato sarà il titolare, con Peres elogiato pubblicamente da Fonseca - “Bruno sta migliorando tutti i giorni ed è un giocatore molto forte offensivamente” - alle sue spalle. Davanti, dietro al bomber bosniaco, agiranno Kluivert (Perotti spera, ma è in svantaggio rispetto all’olandese), Pellegrini e Under, con Cristante e Veretout coppia obbligata in mediana. Il Sassuolo, che utilizzerà lo stesso modulo della Roma, recupera invece Ferrari e Defrel per la panchina e dovrà fare a meno dello squalificato Peluso e dell’infortunato Chiriches. Il reparto offensivo vedrà il supporto di Berardi, Djuricic (Traorè è acciaccato) e Boga alla prima punta Caputo.


Dzeko attacca quota 100. Con un gol entra nel club dei 'magnifici 7'

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Se oggi Edin Dzeko dovesse segnare almeno un gol arriverebbe a 100 gol con la maglia della Roma. Un solo passo e l’attaccante entrerà in quel ristretto club a sette, appunto, che comprende il cuore della storia romanista sul fronte attacco con giocatori del calibro di Francesco Totti, Roberto Pruzzo, Amedeo Amadei, Rodolfo Volk, Pedro Manfredini e Vincenzo Montella. Attualmente il bosniaco  è stato il calciatore con più presenze degli ultimi dieci anni nella Roma, dopo De Rossi, Florenzi, Totti e Pjanic (che aggancia oggi).


Roma, sguardo al futuro. Jesus rifiuta pure il Lecce

IL MESSAGGERO - Si chiude senza acquisti l'ultimo giorno di mercato per la Roma. I giallorossi non si sono privati neanche di Kalinic considerando che non è saltata fuori un'alternativa valida con cui sostituire il croato. Petrachi ha tentato sino all'ultimo di cedere Juan Jesus per alleggerire il monte ingaggi. Il brasiliano però ha declinato le proposte di  Lecce e Cagliari mentre la Fiorentina (che lo stuzzicava maggiormente) non è riuscito a trovare un'intesa sull'ingaggio.