Smalling: "Vorrei essere convocato per gli Europei. Restare alla Roma? Se raggiungeremo i nostri obiettivi"
Chris Smalling, difensore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della BBC. Queste le sue parole:
La Nazionale?
Gareth Southgate (il CT, ndr) è venuto a vedere alcune mie partite, io cerco di concentrarmi solo sulle partite, poi quel che arriva arriva. In Italia mi trovo molto bene, sto imparando lo stile di gioco e la tattica".
Restare alla Roma?
"Il mio obiettivo di inizio stagione era quello di contribuire il più possibile alla causa, se raggiungiamo i nostri obiettivi ne possiamo parlare. La prima parte di stagione è stata abbastanza positiva, ora devo concentrarmi sulle restanti partite perché ne mancano tante da giocare. Ho scelto la Roma perché giocare a calcio era la mia priorità. La mia famiglia mi ha seguito, sto imparando la lingua e mi trovo bene con la cultura, tutto ciò va sfruttato al massimo e io e la mia famiglia lo stiamo sicuramente facendo".
Allenamento Roma, scarico per chi ha giocato ieri. Cetin torna in gruppo
La Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria in vista della gara contro il Lecce, in programma domenica alle 18:00. Il gruppo è stato diviso in due gruppi, con un lavoro defaticante per chi ha giocato ieri. Çetin è tornato ad allenarsi in gruppo mentre Zappacosta, Mirante, Zaniolo e Pastore hanno svolto lavoro individuale.
Roma-Lecce, domani alle 13:30 la conferenza di Fonseca
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, parlerà domani in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce. L'incontro con la stampa è previsto alle 13:30.
La Roma punta Higuain
Secondo quanto riportato dal portale spagnolo todofichajes.com, sembra destinata a chiudersi l'avventura di Gonzalo Higuain in bianconero. L'argentino potrebbe lasciare la Juventus nel prossimo mercato estivo. E la Roma, che ha già corteggiato l'attaccante classe '87 nella scorsa finestra estiva di calciomercato, sarebbe pronta a tornare alla carica per assicurarsi Higuain, che dovrebbe comunque decurtarsi l'ingaggio.
Peres: "Sono davvero felice di essere tornato a Roma di nuovo"
Bruno Peres ha rilasciato un'intervista a AS ROMA MATCH PROGRAM a pochi giorni dal suo ritorno a Trigoria, il brasiliano più volte ha sottolineato il suo desiderio di rivalsa, la consapevolezza che sia la sua occasione e la ferma intenzione di sfruttarla al meglio. Queste le sue parole:
Bentornato, Bruno Peres! Che sensazioni le ha dato tornare a Roma?
“Ho avuto una sensazione bellissima quando sono rientrato. Sono contento per l’affetto e tutto quello che ho sentito intorno a me sin da subito. Sono davvero felice di essere tornato a Roma di nuovo. È stato importantissimo”.
Roma la conosce molto bene, nella squadra ha trovato qualcuno dei vecchi compagni, ma anche molti giocatori nuovi, come si è integrato?
“Mi hanno accolto benissimo, qualcuno lo conoscevo già. Sono arrivato in un buon gruppo, dove ci sono ragazzi che hanno un unico obiettivo. È più facile lavorare insieme e giorno dopo giorno comincio a conoscere i ragazzi nuovi. Ci sono dei ragazzi bravissimi in squadra ed è molto utile per me”.
Il suo stato di forma migliora giorno dopo giorno...
“Sì, sono molto felice di essere migliorato in questo primo periodo. Piano piano arriverò dove voglio. Mi aspetta un lavoro duro, però devo avere testa e non mollare mai”.
Lavoro che le permette di trovare sempre più continuità in campo.
“È stata molto importante la fiducia che ho sentito dallo staff e dai miei compagni sin dal mio arrivo. La fiducia che sento mi dà la forza di lavorare sempre meglio”.
Anche il mister le ha dato subito fiducia?
“Fonseca è una grande persona e un grande allenatore; quando sono arrivato mi ha parlato e spiegato un po’ di cose. Mi ha dato fiducia dicendomi che avrei dovuto lavorare e mettere la testa a posto. Dovevo e devo dimostrare a tutti che posso giocare e posso dare una mano alla squadra”.
Racconta in che cosa si sente cambiato da quando ha lasciato Roma e la Roma? Molti nutrivano dubbi sulla sua capacità di poter tornare a giocare in Serie A...
“Credo di essere cambiato soprattutto nella testa, se hai la testa giusta le cose diventano più facili. Insomma, ho messo la testa a posto. Mi ha aiutato stare con i miei in Brasile e ora anche qui ho il giusto atteggiamento”.
Come ha ritrovato la Serie A?
“È stato bellissimo ritrovarla, adesso mi sto abituando nuovamente a giocarla. Voglio fare bene perché la Serie A è un grande campionato ed è dove ho giocato meglio nella mia carriera”.
In Europa League è arrivata la vittoria, serviva un risultato positivo e soprattutto non subire gol.
“Era una partita da vincere e abbiamo fatto bene. Abbiamo fatto un grande passo che ci darà fiducia, ma dobbiamo lavorare di più per arrivare al nostro obiettivo”.
In Belgio tra una settimana non sarà comunque facile.
“Sappiamo che il ritorno sarà difficile, ma la dobbiamo preparare al meglio. Crediamo di poter andare avanti in questa competizione”.
Prima del ritorno però, bisogna pensare al campionato. E domenica sempre all’Olimpico arriva il Lecce.
“Il Lecce è una buona squadra, sarà una partita dura. Giochiamo in casa e dobbiamo vincere per accorciare la distanza con l’Atalanta. Il nostro obiettivo è il quarto posto, insomma sarà una partita dura, da giocare in modo intelligente”.
Che cosa si aspetta da Bruno Peres?
“Mi aspetto una stagione diversa, un Bruno diverso. Voglio realizzare tutto quello che vorrei. Soprattutto, devo avere la testa a posto per realizzarlo non bene, ma benissimo. Il cambiamento era necessario, arriverò dove voglio io. Con la maglia della Roma addosso”.
Comunicato ufficiale, Lecce: rescissione contrattuale con Imbula
Il Lecce ha comunicato tramite una nota ufficiale di aver risolto consensualmente il contratto con il centrocampista Giannelli Imbula. Questa lanota apparsa sul sito:
"L’U.S. Lecce comunica di aver risolto consensualmente il rapporto contrattuale con il calciatore Giannelli Imbula"
Sarà la prima da titolare per Carles Perez, provato anche da trequartista
IL MESSAGGERO - Dopo aver collezionato 85 minuti tra Sassuolo (24), Bologna (33) e Atalanta (28), in tutte e tre le occasioni subentrando dalla panchina, questa sera contro il Gent Carles Perez, come confermato ieri da Fonseca in conferenza stampa, verrà schierato per la prima volta nella formazione titolare. Essendo quella belga una squadra che non fa barricate, l'allenatore giallorosso vorrebbe sfruttare le sue qualità (è rapido nel breve ed è abile nel dribbling) per mettere in difficoltà gli avversari. L'attaccante spagnolo è stato provato anche nella posizione di trequartista, ma l'impressione è che agirà inizialmente largo. Altre indicazioni di formazione: Santon favorito su Spinazzola, tornano Cristante e Veretout.
Una curiosità: Totti, con la sua agenzia, è pronto a fare il procuratore del giovane talento under 17 Cristian Volpato, giocatore australiano tesserato con la Roma a gennaio.
Roma, Fonseca cancella gli alibi: «La pressione è solo una scusa»
GAZZETTA DELLO SPORT - Fonseca non è mai arrivato oltre i quarti di finale di Europa League, raggiunti con Braga e Porto, e vorrebbe andare oltre con la sua Roma. Per farlo deve tornare a vincere, a partire da stasera con il Gent: «In settimana ho avuto segnali importanti dal gruppo. Confronto con i senatori? Sono voci false, con i giocatori ho sempre avuto un ottimo rapporto. Non è giusto inventare queste cose. Ora dobbiamo pensare ad essere equilibrati». Il tecnico lusitano, inoltre, non vuol sentir parlare delle difficoltà derivanti dalla pressione dell'ambiente: «A Roma si crea una negatività che non capisco, una delle prime cose che mi hanno detto è che qui è difficile, si lavora con pressione. Se non avessi voluto pressione non sarei venuto qui. A Roma la pressione e la difficoltà nel lavorare diventano sempre una scusa».
Fonseca schiererà per la prima volta dal 1' Carles Perez: da capire se da esterno a destra o da trequartista centrale, ruolo che lo spagnolo ha provato in questi giorni. Ancora titolare Mkhitaryan, ma questa volta sulla fascia sinistra. Tuttavia se l'allenatore volesse concedergli un giorno di riposo (fra tre giorni c'è il Lecce), spazio a Kluivert.
Olimpico freddino: previsti soltanto 25 mila spettatori
GAZZETTA DELLO SPORT - Non ci sarà l'affluenza delle grandi occasioni, anzi il numero degli spettatori che assisteranno alla partita di questa sera contro il Gent è piuttosto in linea con le ultime gare casalinghe di Europa League. Saranno circa 25 mila i tifosi sugli spalti dell'Olimpico, con 2 mila sostenitori della squadra belga. In trasferta, invece, il settore ospiti è andato in poche ore esaurito e saranno più di mille i tifosi romanisti che partiranno fra una settimana per Gand per sostenere Dzeko e compagni.
Europa League, Smalling sa come si fa
CORRIERE DELLA SERA - Era il 24 maggio 2017 quando Chris Smalling con il Manchester United vinse 2-0 contro l'Ajax (sulla panchina olandese c'era un giovanissimo Justin Kluivert), conquistando in tal modo l'Europa League. Il difensore inglese spera di potersi ripetere con la maglia della Roma, ma prima è necessario vincere questa sera il match con il Gent per sovvertire il momento negativo di questo inizio 2020 che vede i giallorossi perdenti in 6 partite su 9. «Può essere la partita perfetta per metterci alle spalle i risultati negativi. È difficile spiegare questo momento, fino a Natale avevamo fatto bene. Noi giocatori ci assumiamo la responsabilità. Non credo però che la squadra si sia sentita appagata dopo il derby». Non ammette alibi lo stopper inglese: «Le voci sul cambio societario non hanno influito sui nostri risultati. Nello spogliatoio non se ne parla molto, la nostra attenzione è solo sul campo». Infine sul suo futuro aggiunge: «Sono concentrato soltanto sui risultati e sulle prossime partite. Qui sto bene, mi trovo a mio agio, la Roma è un grande club, con una tifoseria appassionata, e Roma è una bellissima città. Ma non è questo il momento di affrontare altri discorsi».
Roma, è urgente tornare a vincere
IL MESSAGGERO - Per Fonseca, intervenuto ieri in conferenza stampa, non ci sono alibi di alcuna sorta che giustificano questo momento di crisi, neanche quello della tanto appellata pressione della piazza: «La prima cosa che ho sentito, appena arrivato, è stata: qui è difficile perché c'è tanta pressione. Se però un allenatore non vuole riceverla, non può guidare una grande come la Roma. Esiste in ogni club. Se non avessi voluto pressioni, non sarei qui». Allora già da stasera, dal match di Europa League con il Gent, è necessario ribaltare gli ultimi numeri di inizio 2020 tra cui quelli dei gol subiti: in media la Roma incassa 2 reti a partita (18 in 9 gare). «Non c'entra il sistema di gioco, ma la concentrazione: la squadra è meno tranquilla. Sente che qualsiasi dettaglio può far prendere gol. Poi non è normale subirne da palla inattiva. Ci addestriamo per questo». In conferenza stampa, accanto al tecnico lusitano, c'era Smalling che non ha voluto dare indizi sul suo futuro: «Di Roma mi piace tutto, ma ora penso solo a giocare».
Se la squadra giallorossa sta attraversando un momento negativo, il Gent invece viene da 2 mesi senza perdere: in campionato è reduce da 5 vittorie e 2 pareggi in 7 match ed è al 2° posto in classifica a 9 punti di distacco dal Bruges. In Europa League, dopo aver superato 3 turni di preliminari, ha chiuso da imbattuto la fase a gironi vincendo il gruppo I davanti al Wolfsburg.
La verità di Fonseca: «Roma, la pressione non conta. Con il Gent il nostro rilancio»
LEGGO - BALZANI - Sincero, più della canzone di Bugo e Morgan. Paulo Fonseca, criticabile come tutti per gli errori tattici o tecnici, non sbaglia una virgola a livello mediatico e alla vigilia dei sedicesimi di Europa League contro il Gent di stasera all'Olimpico (appena 20 mila spettatori) spazza ogni tipo di alibi: «Qui a Roma si crea una negatività che io non capisco. La prima cosa mi hanno detto quando ho parlato di Roma è stato: Attento, è difficile. C'è grande pressione'. Ma io dico che se un allenatore non vuole pressione non puoi allenare grandi club come la Roma. Questo per me non è un problema. Per esempio la Dinamo Kiev in Ucraiana c'è grande pressione, i tifosi aspettano i giocatori fuori dallo stadio se perdi una partita. Lo Shakhtar no perché gioca lontano dalla città. Se io non volevo pressioni non potevo allenare la Roma. Questo avviene ovunque. Non è diverso, non dirò che è così solo perché altri lo dicono». Qualcuno avrà rabbrividito. Poi torna sul confronto avuto con la squadra dopo Atalanta-Roma: «Ora è facile inventare problemi di spogliatoio. Ma non è giusto, noi stiamo lavorando onestamente e non nascondiamo nulla. Il mio rapporto è sempre buono. Parliamo dei problemi quello sì, ma non è giusto inventare di scontri. Troppo facile farlo». E di problemi la Roma ne ha molti visto che nel 2020 ha perso ben 5 partite su 8. Un crollo verticale, ma Fonseca è ottimista nella sfida ai belgi che vale un pezzo di qualificazione agli ottavi: «Abbiamo lavorato bene, il Gent è una squadra forte ma in questa settimana abbiamo avuto segnali che la squadra sta meglio. Noi dobbiamo ritrovare noi stessi. recuperare quello che abbiamo fatto in passato senza alcuna pressione. Non possiamo pensare di vincere qualcosa se non torniamo a essere la squadra che siamo stati. Errori? Sì, non è normale subire i gol a difesa schierata e su calcio piazzato. Ci stiamo lavorando. Tatticamente però con l'Atalanta non abbiamo sbagliato strategia».
Col Gent ci saranno altri cambiamenti di formazione: dentro Santon al posto di Peres (out in lista Uefa), spazio a Carles Perez dal primo minuto; a centrocampo torna Cristante mentre a sinistra Kolarov è leggermente favorito su Spinazzola. Attenzione anche al cambio modulo: «Possiamo giocare a tre, ma dipende dalla partita. Se reputo che sia più sicuro allora posso schierarmi a tre». Al fianco di Fonseca uno Smalling severo smentisce più volte Petrachi: «Ci prendiamo tutta la colpa di questo brutto momento, il closing del club non c'entra nulla nemmeno ne parliamo. Appagati dal bel derby? Non credo, anche perché abbiamo pareggiato e perso due punti Col Gent è l'occasione perfetta per ripartire. A questa squadra manca un trofeo da troppo tempo. Il mio futuro? Roma è bellissima e qui sto bene, ma ora non è il momento di parlarne».