L’Inter zittisce Petrachi

LEGGO - BALZANI - Politano è a Roma, ma solo per questioni familiari da risolvere. Oggi l’esterno tornerà a Milano e spera presto di poter riprendere il treno per la capitale. Nel frattempo ha detto no alle offerte di Monaco e Siviglia. Politano vuole solo la Roma e ha dato incarico al suo procuratore Lippi di riavvicinare Marotta e Petrachi. L’ad interista è furioso dopo le parole del ds romanista, ma ancora di più lo è Ausilio: “Petrachi parla di cortocircuito tra me e Marotta perché è una situazione che ha vissuto spesso a Roma, soprattutto quando si parla di interviste. Per tranquillizzarlo dico che noi all’Inter siamo tutti allineati. Tra colleghi ci deve essere rispetto, educazione e professionalità. Parli della Roma, non dell’Inter”. Difficile rimettere in piedi l’affare. Alternative: Januzaj che piace pure ad alcuni club di Premier oltre a Dilrosun dell’Herta Berlino. Attesa nelle prossime ore, invece, l’ufficialità per il difensore Ibanez.


Rocchi, dopo sei stagioni torna a dirigere Juve-Roma: le sue decisioni contro i giallorossi bruciano ancora

LEGGO - Balzani -  L’improbabile non è mai impossibile: Rocchi torna ad arbitrare uno Juventus-Roma a sei anni di distanza da una delle domeniche più polemiche della storia giallorossa. Il fischietto di Firenze è stato designato ieri per il quarto di coppa Italia che si giocherà domani allo Stadium, proprio nel teatro che lo vide protagonista il 5 ottobre 2014. Tra gli episodi più contestati: la rete di Tevez su rigore, scaturita da un fallo a limite dell’area di Pjanic su Pogba e il fischio sul tocco di mano di Maicon dentro l’area dopo la punizione calciata da Pirlo. Ma non solo. Ad essere incriminato anche il gol vittoria di Bonucci, viziato da un evidente fuorigioco di Vidal. Nel finale esplose la rabbia di Manolas, espulso per lo scontro con Morata. Insomma di tutto e di più, senza Var ovviamente. A fine gara Totti aveva dichiarato: “Non so se siamo stati battuti dall’arbitro o dalla Juve. I bianconeri dovrebbero fare un campionato a parte”. Frasi che gli costarono un deferimento mentre Rocchi fu fermato e non arbitrò più uno Juve-Roma. Fino ad oggi, anzi domani. La scelta ha scatenato le polemiche sul web dei tifosi romanisti che hanno definito “grottesca e assurda” la scelta della terna.


Per la Juve fonseca riavrà Kolarov e Florenzi, non Perotti

GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma si prepara a scendere in campo domani sera alle 20:45 all'Allianz Stadium contro la Juventus, nel quarto di finale di Coppa Italia. Fonseca rispetto alla gara contro il Genoa, in cui i giallorossi aveva una formazione obbligata a causa delle varie defezioni, potrà contare nuovamente su Kolarov e Florenzi, che andranno sicuramente a occupare rispettivamente la fascia sinistra e destra del campo. In attacco toccherà ancora a Kalinic, vista la squalifica di Dzeko rimediata lo scorso anno a Firenze. Unico dubbio a centrocampo, dove sicuro di una maglia da titolare c'è solo Diawara.


La Spal ferma l'Atalanta e la Roma è quarta da sola

IL TEMPO - VITELLI - Dopo l'1-1 con l'Inter a San Siro, brutta frenata per l'Atalanta che cade in casa con la Spal 1-2 mancando così il riaggancio alla Roma al quarto posto. Tre punti d'oro, invece, per gli ospiti, che lasciano il fondo della classifica al Brescia e si piazzano a -1 dalla zona-salvezza. La squadra di Gasperini parte bene e trova il vantaggio gia al quarto d'ora: gran tacco di Ilicic. Inizia la ripresa, la Spal spinge e al 54' trova il pareggio con Petagna. Gasperini è una furia e prova a cambiare togliendo Gomez per Malinovskyi, ma dopo appena sei minuti Valoti pesca il jolly con un rasoterra velenoso che s'insacca a fil di palo, Spal in vantaggio. Poi, solo Atalanta con arrembaggio finale che resta pero sterile. Per la Dea è una serata da dimenticare in fretta.


La Roma nelle mani di Pau contro lo stadio maledetto

CORRIERE DELLA SERA - I numeri della Roma a Torino non sono rassicuranti: nove partite disputate e nove sconfitte. Il tabellino di marcia giallorosso nella stadio dei bianconeri si presenta con 21 gol subiti e solo tre gol messi a segno, e Fonseca dovrà mandare in campo i migliori giocatori per sfatare questo tabù. Tra questi giocatori c'è sicuramente Pau Lopez, protagonista della vittoria contro il Genoa dove ha messo a segno delle parate importanti ai fini del risultato, che cercherà come fatto sempre da inizio stagione di mantenere la rete inviolata. Soprattutto su di lui punta il tecnico giallorosso per portare a casa la semifinale della Coppa Italia.


Spinazzola, ci vuole un fisico bestiale

CORRIERE DELLA SERA - Leonardo Spinazzola in una settimana è passato dall'esser rifiutato dall'Inter, in quello che era lo scambio con Politano, a esser protagonista della vittoria giallorossa contro il Genoa. Non ha avuto molto spazio in questa stagione, visto che a sinistra il suo avversario per una maglia da titolare è l'inamovibile Kolarov, ma alla prima occasione ha dimostrato a tutti cosa è in grado di fare. In particolare ha dimostrato di non esser un giocatore "rotto" come qualcuno aveva erroneamente detto in questi giorni.


Ausilio: «Petrachi ci rispetti, pensi alla Roma e non a noi»

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo le dichiarazioni arrivate da parte di Gianluca Petrachi prima della partita contro il Genoa, in cui ha parlato di "cortocircuito tra Ausilio e Marotta", è arrivata la risposta del ds nerazzurro. Ausilio ha tenuto a precisare che la società non vuole più tornare sull'argomento dello scambio con i giallorossi: «Queste sono le ultime parole della società su Spinazzola-Politano, perché per noi l’argomento è chiuso. Riguardo al cortocircuito di cui parla il direttore sportivo della Roma penso che conosca bene la situazione visto che ci si è trovato spesso nell’ultimo periodo con il club giallorosso, soprattutto quando si parla di conferenze stampa e di interviste. Per tranquillizzarlo posso dire che all’Inter siamo assolutamente tutti allineati».


A Torino senza Dzeko, Fonseca vuole espugnare lo Stadium

LA REPUBBLICA - Il successo contro il Genoa a "Marassi" è stato l'ottavo lontano dall'Olimpico, coppe comprese, a fronte di 14 gare. Dopo il ko in casa del Parma, i giallorossi hanno infilato 5 vittorie e un pareggio in trasferta realizzando 16 gol e subendone 3. Un andamento importante, ma domani sera contro la Juventus in Coppa Italia non sarà semplice per Fonseca restare in scia. Il portoghese dovrà fare a meno di Dzeko, che sconterà la seconda giornata di squalifica, e dunque al suo posto ci sarà Kalinic supportato da Under, in crescita. Almeno in questa sessione di mercato, vista l'emergenza, Fonseca l'ha dichiarato incedibile e nel frattempo il tecnico continua a chiedere a Petrachi un intervento in entrata.

Il ds sembra non aver abbandonato la pista Politano, ieri a Roma per questioni personali poi è rientrato a Milano. Con l'Inter però c'è da trovare la formula che possa accontentare entrambi i club. Come alternativa si valuta anche Idrissi, esterno classe '96 dell'Az. Nel frattempo la Roma si prepara ad accogliere Ibanez, in arrivo dall'Atalanta, e a salutare Juan Jesus.


Scontro totale su Politano. C'è Bernardeschi

IL TEMPO - BIAFORA -  Altre 24 ore, poi si cambia obiettivo. Il primo nome sulla lista di Petrachi per rinforzare il reparto offensivo è sempre quello di Politano, giocatore chiesto dalla Roma all'Inter in prestito con diritto di riscatto. Da parte dei nerazzurri c'è però parecchia freddezza, se non una chiusura totale. E per bocca di Ausilio è continuato il botta e risposta a distanza: "Petrachi parla di cortocircuito perché è una situazione che ha vissuto spesso a Roma, soprattutto quando si parla di interviste e conferenze. All'Inter siamo tutti allineati, tra colleghi ci deve essere rispetto, educazione e professionalità. Se Ausilio parla è perché Marotta ne è a conoscenza. Matteo è un giocatore importante per l'Inter, se ci sarà l'occasione di favorire, se si presentasse qualche altra situazione, la sua volontà cercheremo di accontentarlo. E' un attaccante e i numeri sono chi-ri, se dovesse uscire vedremo come rimpiazzarlo». 

Anche l'ad Marotta non ha affatto gradito le parole del ds giallorosso e per privarsi dell'esterno classe 1993 vuole un'operazione - manca l'accordo anche sulla valutazione complessiva - con un obbligo di riscatto abbastanza facile che scatterebbe dopo poche presenze. La Roma ha registrato le reazioni della controparte e che gli spiragli al momento sono ridotti al lumicino: a Trigoria sono pronti a virare su altri nomi. Il ds ha pensato in alternativa alla soluzione Bernardeschi oltre a Shaqiri e Januzaj, mentre quello di Suso è un profilo che non scalda gli animi del dirigente salentino. L'esterno della Juventus piace a Petrachi dalla scorsa estate ed è probabile che in occasione della trasferta di Torino verrà fatto un nuovo sondaggio, contando sulla delusione del giocatore, rimasto in panchina contro il Parma. L'ex viola non vuole perdere l'Europeo (appena 1 presenza nell'ultimo mese) e la destinazione giallorossa è gradita. Intanto ieri a Trigoria erano presenti gli agenti di Ibanez dell'Atalanta: vanno sistemati soltanto pochi dettagli prima dell'ok per le visite mediche. Tesserato il classe 2003 Jurgens, che arriva in prestito con diritto di riscatto dal Verona.


Diawara che svolta. Ora è lui il faro giallorosso

GAZZETTA DELLO SPORT - La partita contro il Genoa oltre che i tre punti ha regalato a Fonseca una certezza: Amadou Diawara. Il centrocampista è diventato il perno del centrocampo giallorosso, oltre che giocatore insostituibile per il tecnico portoghese. L'ex Napoli dal giorno del suo rientro dall'infortunio, il sei ottobre contro il Cagliari, non è mai uscito dal campo: undici partite consecutive senza mai una sostituzione. Fonseca conta molto su di lui, anche perché Veretout sta attraversando un momento di calo fisico e Cristante è appena tornato da un infortunio. Spetta a lui guidare il centrocampo giallorosso in vista della doppia sfida della settimana, prima la Coppa Italia contro la Juventus e poi il derby.


Settimana di fuoco

IL TEMPO - AUSTINI - Una settimana che più piena non si può. Non bastava lo scherzo del calendario con Juventus e Lazio, le rivali storiche, da affrontare in quattro giorni tra Coppa Italia e un derby durissimo di campionato, anche la cessione della società proprio in questi giorni potrebbe vivere un momento di svolta. A Milano da giorni sono tornati gli uomini di Dan Friedkin, una seconda delegazione è partita l'altro ieri da Houston per confrontarsi con gli advisor dello studio Chiomenti: lo studio legale che affianca il texano nella trattativa con Pallotta ha infatti affidato il dossier principalmente al proprio team milanese di avvocati.

Firmata a fine dicembre la lettera d'intenti per la cessione del club, a giorni si chiuderà la due diligence, poi si passerà alla stesura dei contratti delle varie clausole, comprese quelle riguardanti la manleva che Friedkin dovrebbe richiedere a Pallotta per tutelarsi da eventuali contenziosi già aperti contro il club o da alcune passività. A quel punto i tempi del closing dipenderanno dalle scelte dell'acquirente, affiancato da JP Morgan nell'operazione: se verrà aperta una procedura di verifica sia nazionale sia internazionale, detta in gergo tecnico "filing Antitrust", serviranno 60 giorni per completarla, quindi la cessione vera e propria della Roma slitterebbe a fine marzo-inizio aprile. Altrimenti si può chiudere già nella prima metà di febbraio. Entro 20 giorni dal closing, che vedrà passare la maggioranza della controllante Neep a un nuovo veicolo americano costituito da Friedkin, dovrò essere lanciata l'Opa sul flottante di As Roma in Borsa, nel frattempo si procederà alla nomina del nuovo Cda a cui la successiva assemblea dei soci conferirà i poteri. Passaggi preliminari di una rivoluzione che a Trigoria non sarà immediata. In una prima fase verranno infatti confermati gli attuali manager, ai quali a breve si dovrebbe unire Giorgio Brambilla, ex capo marketing giallorosso poi passato all'Inter e ora pronto a tornare nella veste di direttore dei ricavi (Chief Revenue Officer), carica lasciata scoperta da Calvo che nel frattempo è stato nominato Chief Operating Officer.

Le fortune della Roma e il futuro a breve termine, però, dipendono dalla squadra, che insegue il ritorno in Champions e al tempo stesso vorrebbe provare a riaprire la bacheca impolverata da anni. Il modo teoricamente più veloce per farlo è la Coppa Italia, ma l'ostacolo di domani è tra i peggiori possibili. Nello stadio dove finora i giallorossi hanno perso nove partite su nove (compresa una gara secca dei quarti di Coppa Italia come quella che si gioca stavolta), ci riprova Fonseca, che non potrà contare sullo squalificato Dzeko e si affiderà a Kalinic. Tornano disponibili Florenzi e Kolarov, entrambi titolari, dall'infermeria è uscito solo Fazio e oggi farà un ultimo tentativo Perotti per andare in panchina. Difficile ci riesca, a quel punto punterà il derby, lo stesso obiettivo di Mirante e Mkhitaryan, che è però più indietro dell'argentino.


A volte tornano. All'Allianz c'è Rocchi. Nel 2014 sbagliò tutto

IL TEMPO - BIAFORA - A distanza di anni da quel 5 ottobre 2014 sarà nuovamente Gianluca Rocchi ad arbitrare una sfida tra Juventus e Roma allo Stadium di Torino. Tanta acqua è passata sotto i ponti di Torino che sovrastano il Po, ma nella memoria dei tifosi romanisti è ben impressa quella partita, in cui in campo c'erano soltanto Florenzi (subentrato), Buffon, Bonucci e Chiellini tra i giocatori ancora presenti nelle rose. Due rigori discussi, uno per fallo di Pjanic su Pogba e l'altro per un contestatissimo mani di Maicon al limite dell'area per il quale Rocchi inizialmente aveva fischiato una punizione, ma soprattutto il gol vittoria di Bonucci viziato dalla più che dubbia posizione di Vidal, considerata all'epoca in fuorigioco non attivo. La giornata si concluse con il "violino" di Garcia e con alcune pesanti dichiarazioni di Totti: sarà ora un compito arduo per Rocchi restare sereno. La partita di stasera tra Napoli e Lazio sarà invece diretta da Massa.