Pellegrini, doppietta al Parma. La Roma si regala la Juve

LEGGO - BALZANI -  Tutto liscio, e non era scontato visto questo inizio 2020 tra infortuni choc, sconfitte, casi di mercato e voci societarie. La Roma vince senza patemi contro il Parma (decimato dalle assenze) grazie a una doppietta di Lorenzo Pellegrini e approda ai quarti di coppa Italia che si giocheranno a Torino contro la Juve mercoledì prossimo. Senza Dzeko (e ovviamente Zaniolo) Fonseca è ben attento a non concedere contropiede al Parma e nel primo tempo mantiene un atteggiamento guardingo. Nella ripresa il bel gol dopo 4 minuti di Pellegrini spiana la strada al successo favorito dalla bella parata di Pau Lopez sull’unico tiro in porta del Parma con Inglese. L’ingresso di Kluivert fa il resto garantendo alla Roma quella imprevedibilità offensiva che era mancata con Torino e Juventus. L’olandese formerà il tridente del futuro con Politano e Dzeko. Ancora in ombra invece Kalinic a secco di un gol da un anno intero e al tiro verso la porta di Colombi solo una volta dalla distanza. Il raddoppio è arrivato al 76’ Finisce 0-2, una vittoria meritata e una imbattibilità difensiva ritrovata per Fonseca che ora dovrà di nuovo rivoluzionare l’undici titolare domenica a Genova viste le assenze di Florenzi e Kolarov. Piccolo allarme per Pellegrini uscito anzitempo. “Ma è solo una contusione per qualche botta di troppo - tranquillizza Pellegrini- Dedico questa doppietta alla mia famiglia ma soprattutto a Nicolò Zaniolo. Per me è un fratellino e lo aspettiamo in campo perché abbiamo bisogno di lui. Avevamo voglia di riscattarci e di passare il turno. La Juve? Prima vinciamo col Genoa, se tutti giochiamo l’uno per l’altro possiamo fare bene già quest’anno. Siamo una squadra di amici”. C’è stato spazio pure per il nuovo esordio di Bruno Peres salutato da un’ovazione goliardica del settore dei tifosi romanisti. Infine Fonseca: «Oggi mi sono piaciuti tutti. Questa vittoria è per Zaniolo. L’ultima volta che la Roma ha vinto una coppa ero un bambino (ride,ndr)»


La Roma di Pellegrini si regala la Juve

IL TEMPO - CARMELLINI - Serviva un segnale di risveglio dopo le due sconfitte consecutive in campionato che avevano aperto il nuovo anno. Sei anni e nove mesi dopo la Roma torna a vincere in trasferta in coppa Italia. E il segnale arrivato da Parma nell’ottavo di finale di Coppa Italia che qualifica la Roma ai quarti contro la Juve campione d'Italia: sempre lei e come se non bastasse a quattro giorni dal derby. E la scellerata formula di una competizione assurda che costringe le squadre a giocare a orari pazzeschi senza considerare nulla: freddo, trasferte e l'importanza di un campionato che continua a camminare su un binario parallelo, in una fase delicatissima nella quale si decide tutto. Eppure così è, ennesima follia del calcio italiano che cambia peggiorando: sempre.
Al Tardini la Roma fa il suo, batte il Parma senza colpo ferire e non soffre praticamente mai consentendo a Fonseca di pensare anche un po’ al campionato. Oltre a Dzeko, risparmiato per forza in quanto squalificato, il tecnico giallorosso come può tira i remi in barca e fa entrare quelli che finora si sono visti meno. Ma la differenza come sempre la fanno ancora quelli buoni: i titolari, a partire da Pellegrini che firma la sua prima doppietta in giallorosso mettendo a tabellino entrambi i gol della serata. Fonseca cambia la Roma se non negli uomini (solo due le novità rispetto alla Juve), almeno nel modulo con i terzini altissimi e Cristante che indietreggia tra i due centrali difensivi. E la famosa difesa a tre provata a ripetizione a Trigoria e che a un certo punto sembrava potesse diventare realtà già contro la Juventus. Ma forse lì il tecnico portoghese giudicò eccessivo l’azzardo e tornò alla consueta difesa a quattro: non andò bene lo stesso. Però ha continuato a provarla e la cosa ieri sera è diventata concreta: non male.
Tra i «nuovi» segnali positivi da Kalinic che partecipa attivamente al gol del vantaggio giallorosso facendo sponda nel triangolo che Pellegrini ha poi chiuso con quel gran diagonale. Ma qualche minuto dopo quando sta a lui chiudere il triangolo calciando in porta, non è altrettanto efficace. È comunque un passo avanti per un giocatore che sembrava diventato un oggetto misterioso: partecipa all’azione pur non riuscendo a sbloccarsi nell'occasione che la squalifica di Dzeko gli aveva offerto. Il pensiero va ora al prossimo atto della coppa nazionale in programma mercoledì prossimo a Torino, ancora contro la Juventus: una sentenza. E come se non bastasse prima c'è un «piacevole» viaggio a Genova. Mai come adesso la Roma non può permettersi distrazioni, perché da qui in avanti ogni passo è decisivo. Dopo la Juve c'è il derby della verità: una partita che può cambiare tutto... in un senso, ma anche nell'altro.

 

 


Tor di Valle, processi riuniti: Parnasi con De Vito (che chiama Raggi in sua difesa)

IL MESSAGGERO - Virginia Raggi ha incaricato l'avvocatura capitolina di costituirsi parte civile nel processo contro Marcello De Vito. Il presidente  del Consiglio comunale di Roma però ora punta la sua difesa dall'accusa di corruzione proprio sulle parole della sindaca. De Vito spera che la Raggi racconti che la decisione di approvare il progetto per la realizzazione del Nuovo stadio della Roma della società Eurnova, di Luca Parnasi, era stata concordata in Assemblea e non pilotata da lui. Intanto i giudici  hanno ufficialmente riunito i tre filoni scaturiti dallo scandalo Tor di Valle in un unico processo: Parnasi e i suoi collaboratori condivideranno il banco degli imputati non solo con i politici e i funzionari che avrebbero tenuto a libro paga, ma anche con De Vito e con Mezzacapo, e con Luca Lanzalone, già a giudizio insieme al commissario dell'Ipa, Fabio Serini. Gli imputati sono in tutto 16.


La Roma si guadagna la Juve

IL MESSAGGERO - A Parma la Roma conquista il primo successo del 2020 e si qualifica ai quarti di Coppa Italia, dove mercoledì prossimo incontrerà la Juventus allo Stadium. Fonseca,  cambia il sistema di gioco, sceglie l'inedito 3-3-3-1, con la difesa a 3 e Cristante abbassato in mezzo a Mancini e Smalling. A salire è Diawara proprio tra Florenzi e Kolarov e, in avanti, il rombo offensivo con Pellegrini dietro a Kalinic e al suo fianco Under e Perotti. L'uomo partita è Lorenzo Pellgrini, autore di due reti. I padroni di casa però  cotestano dopo il gol del vantaggio: l'azione è partita da Pau Lopez dopo la mancata concessione del calcio d'angolo. Nel finale Pairetto concede il rigore ai giallorossi per fallo di mano di Barillà in area su cross di Florenzi: trasformato da Pellegrini che festeggia la sua prima doppietta giallorossa.


Emergenza terzini: Peres si candida

IL TEMPO - Con un Dzeko in più rispetto a Parma, Fonseca prepara la sfida contro il Genoa. Il tecnico si ritrova senza terzini vista la contemporanea squalifica di Florenzi e Kolarov. Con il recuperato Santon praticamente certo di una maglia da titolare e con Spinazzola, Juan Jesus e Cetin in partenza, si candida Peres inserito ieri nel finale. Da valutare le condizioni di Perotti, uscito per un affaticamento al polpaccio, e Pellegrini colpito alla caviglia: non dovrebbero essere acciacchi preoccupanti.


La dedica di Lorenzo: «Una doppietta per Zaniolo»

IL TEMPO - SCHITO - «Dedico questa vittoria, oltre che alla mia famiglia che è sempre nel mio cuore, a Nicolò che per me è come un fratellino, lo aspettiamo presto perché abbiamo bisogno di lui». Il primo pensiero di Lorenzo Pellegrini va a Zaniolo, ma il centrocampista giallorosso, oltre ad abbracciare virtualmente il compagno, ha preso per mano anche la Roma segnando una doppietta che regala alla squadra giallorossa la qualificazione ai quarti contro la Juventus. Il numero 7 dei capitolini però non ha timori di sorta, i bianconeri non lo spaventano, la prima vittoria del 2020 a Parma ha dato una bella iniezione di fiducia alla squadra che, nonostante il cambio di modulo, ha risposto presente al suo allenatore dopo le sconfitte casalinghe contro il Torino e contro la squadra di Sarri. L'obiettivo in casa Roma è ritrovare dunque la vittoria in campionato già da domenica al Ferraris, ma la Coppa Italia rimane un obiettivo stagionale e per trasformarlo in realtà servirà superare i campioni d'Italia in casa loro ad appena quattro giorni di distanza dal derby contro la Lazio. Un tour de force che parte però con il piede giusto: «Volevamo fare bene - le parole di Pellegrini - perché abbiamo iniziato male il 2020, ora pensiamo al Genoa e andremo con la testa per vincere. Siamo un gruppo di amici che danno tutto l'uno per l'altro. Giocheremo a Torino per vincere la partita e passare il turno». Fonseca è soddisfatto:«Abbiamo giocato per vincere e giocare i quarti con la Juventus. Potevamo segnare più gol, ma mi sono piaciuti Kalinic, secondo me il migliore in campo, e Cristante che ha giocato quasi da difensore e ci ha aiutato a costruire l’azione. Non so se giocheremo di nuovo in questo modo, ma mi è piaciuto».

 

 


Stavolta è vero: Politano giallorosso E Suso-Under altro possibile scambio

LEGGO - BALZANI - E' tutto fatto, anzi no. Ma quasi certamente lo sarà oggi. Umberto Eco scriveva che il grottesco altro non è che l'altra faccia del sublime. E nello scambio di gennaio tra Roma e Inter per Politano e Spinazzola di grottesco c'è più di un aspetto. Ma proviamo a ripercorrere le tappe di due giorni che sembrano andare oltre l'immaginazione di un mercato che sotto l'era Petrachi aveva già vissuto il paradosso Malcom.
MAROTTA DICE NO - Nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando Politano si era già lasciato immortalare con la sciarpa della Roma e stava per viaggiare verso Parma, da Milano è arrivata la doccia gelata. L'accordo per lo scambio secco a titolo definitivo tra l'esterno di Ottavia e Spinazzola deve essere rivisto. Le condizioni fisiche del terzino romanista, infatti, non convincono Marotta che già tre anni fa disse no a Schick per motivi analoghi. Legittimo. L'Inter cambia la formula: prestito con diritto di riscatto a giugno. E chiede nuovi test atletici per Spinazzola. La Roma non ci sta e blocca tutto.
MATTINA DI TRATTATIVE - Ieri mattina Davide Lippi, procuratore di entrambi, entra nella sede dell'Inter per ricucire i rapporti. Oltre quattro ore di discussione che però non porta alla fumata bianca. L'Inter non cambia idea: a titolo definitivo l'affare non si fa. E la Roma non molla. Il braccio di ferro è a un punto morto tanto che Spinazzola viene richiamato nella capitale. Politano, invece, passa la giornata in famiglia e attende novità.
FUMATA BIANCA - Nel pomeriggio, però, a sorpresa la trattativa si riapre e in serata arriva la fumata bianca. I due club riprendono a dialogare per cercare una soluzione che viene trovato verso le 18: prestito con diritto di riscatto che però diventa obbligatorio a un determinato numero di presenze totali (15) di Spinazzola e Politano. Dopo un lunga tira e molla arriva quindi la fumata bianca. L'alternativa era Suso del Milan che potrebbe arrivare comunque in cambio di Under (ieri l'agente del turco era nella sede rossonera).
IBANEZ E JESUS - Mentre Petrachi cercava di trovare una soluzione per Politano, arrivava l'ok di Ibanez per il trasferimento in giallorosso. Il difensore brasiliano, impiegato solo una volta dall'Atalanta quest'anno, ha detto no al Bologna e passerà alla Roma per 2 milioni più 8 di riscatto obbligatorio da esercitare entro il 2021. In partenza c'è Juan Jesus destinato alla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto. Infine, in fase avanzata pure la trattativa con lo Stoccarda per Borna Sosa, terzino sinistro croato.

 

 

 


Guerra e pace: tra Inter e Roma si muove la Juve

LA REPUBBLICA - Inter e Roma provano a chiudere lo scambio Politano-Spinazzola, ieri a serio rischio ieri. Un incastro che è parte di una vera e propria partita a scacchi con la Juve, visto che anche il calciomercato può essere determinante per il duello scudetto.

Ieri Marotta ha chiuso per Ashley Young e proprio per questo il giorno precedente aveva deciso di ridiscutere lo scambio tra Politano e Spinazzola. Ancora ieri sera il ds giallorosso Petrachi doveva trattare strenuamente col dirimpettaio nerazzurro Ausilio sui dettagli. Alla fine si farà lo scambio, ma non a titolo definitivo: la quadra si è trovata col prestito e un riscatto obbligatorio solo dopo la 15esima presenza dei due giocatori.

Scintille che rimandano a quanto successo ia scorsa estate, quando l’inter trovò un accordo con Dzeko su richiesta esplicita di Conte. La Roma rifiutò di trattare, anzi fece squadra con la Juve scambiando plusvalenze reciproche per non dover svendere il proprio centravanti. Alla fine fissò il prezzo di Dzeko in 20 milioni e lo difese dal pressing quotidiano di Marotta. Se stavolta l’affare non è saltato è solo perché i due giocatori sospesi non volevano saperne di fare il percorso inverso.

Anche per la Roma è stata una giornata frenetica: superato il Bologna per avere Ibanez, difensore dell’Atalanta, in prestito biennale con riscatto obbligatorio a 9 milioni. Ai saluti Juan Jesus alla Fiorentina, con cui però c'è ancora una piccola distanza. Il Milan vorrebbe Under, ma in un ipotetico scambio con Suso chiede un conguaglio economico, soluzione inaccettabile per i giallorossi.


Petrachi "salvo". Ok archiviazione anche dal Coni

IL TEMPO - BIAFORA - Si chiude definitivamente la vicenda Petrachi-Torino. A quasi sette mesi di distanza dall’addio ufficiale tra il dirigente salentino e il club granata la Procura Generale dello Sport presso il Coni ha condiviso l’intendimento di archiviazione proposto dalla Procura Federale dieci giorni fa. Il direttore sportivo della Roma, difeso dall’avvocato Conte, era finito sotto indagine (prorogata) dalla fine dello scorso settembre: l’accusa - nata dopo una conferenza stampa in cui Petrachi aveva parlato della trattativa con l’Inter per Dzeko - era quella di aver iniziato a lavorare per la società giallorossa quando era ancora sotto contratto con i granata. Le due Procure, quella della Figc e quella del Coni, hanno però deciso per l’archiviazione dopo che durante questi mesi erano stati sentiti in audizione lo stesso Petrachi, Cairo e molti altri tra dirigenti e procuratori coinvolti in quei convulsi giorni di trattative di mercato. L’archiviazione viene vista come una vittoria dal ds, che si era difeso parlando di semplice lapsus, e da tutta la società giallorossa. Sul fronte del passaggio di proprietà è intanto agli sgoccioli la due diligence effettuata dal gruppo guidato da Dan Friedkin sulle dodici società del mondo Roma. Il magnate texano, che viene informato di ogni operazione di mercato giallorossa che non rientri nella gestione ordinaria, è intenzionato a rispettare i tempi che le parti avevano stabilito a fine dicembre quando era stato raggiunto l’accordo preliminare. Quando la fase di studio dei conti e dei contratti sarà del tutto terminata l’imprenditore statunitense incontrerà i suoi advisor, Jp Morgan e Chiomenti, per fare il punto sugli esiti per poi dare l’ok a procedere con i contratti e con il closing con Pallotta.

 

 

 

Appuntamento domani alle 13:30 per la conferenza stampa di Fonseca

Appuntamento alle 13:30 presso la sala stampa di Trigoria. Domani sarà già vigilia di campionato per la Roma, dopo il giorno di riposo concesso oggi la squadra tornerà ad allenarsi nella giornata di domani quando è prevista anche la conferenza stampa pre-partita. 


Il Napoli vuole Sadiq. Roma e Partizan discuteranno della cessione

Umar Sadiq, attaccante nigeriano del Partizan Belgrado (prestito oneroso a 100 mila euo e diritto di riscatto a circa 2 milioni) ma di proprietà della Roma, sta facendo bene con la sua nuova maglia. Trenta presenze e 16 reti, di cui 11 in campionato, hanno attirato su Sadiq le mire di molti club tra cui anche il Napoli.
I partenopei, come riferito dal sito mozzartsport.com, avrebbero offerto 12 milioni per il giocatore; con il DS Vazura del Partizan che sarebbe in Italia per valutare la proposta. In seguito vi sarà anche un incontro tra il Partizan e la Roma, che chiede 5 milioni per liberare il giocare. 


Problemi fisici per Cataldi, salterà il derby contro la Roma

Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio, salterà per infortunio il prossimo derby del 26 gennaio contro la Roma. Ad ammetterlo è il tecnico Inzaghi nella conferenza stampa pre Sampdoria:

"Cataldi ha avuto un problema con la Cremonese e per 15-20 giorni non ce lo avremo. Ha giocato tre partite che probabilmente non era in grado di giocare, gli va fatto un plauso".