Inzaghi: "Abbiamo vinto due Supercoppe e una Coppa Italia in tre anni, quest'anno siamo in testa per merito"
Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa nel post partita. Queste le sue parole:
"Se mi aspettavo quest'estate di competere per lo scudetto? Probabilmente avrei detto che sarebbe stato difficile, ma alla fine del ritiro ero molto fiducioso e sapevo che avremmo potuto fare molto bene. Sognavo di vincere lo scudetto quando sono arrivato qui? Abbiamo vinto due Supercoppe e una Coppa Italia in tre anni, quest'anno siamo in testa per merito. Abbiamo alzato dei trofei e magari qualcun altro avrebbe voluto farlo al nostro posto".
Giuntoli: "Mertens? La speranza è che rimanga"
Presto arriveranno le firme sui contratti preliminari per l'acquisizione da parte di Dan Friedkin delle quote di maggioranza della Roma, sebbene per il closing bisognerà attendere ancora un po' di tempo. Intanto negli ultimi mesi sono circolate alcune indiscrezioni che vorrebbero il magnate texano intenzionato a ingaggiare a giugno l'attaccante del Napoli Dries Mertens, che ha da poco raggiunto il record dei gol segnati con la maglia azzurra, per la precisione 121 occupando in tal modo la prima posizione della classifica dei marcatori all time del Napoli insieme ad Hamsik. Del giocatore belga, in scadenza di contratto, ne ha parlato il direttore sportivo del club partenopeo Cristiano Giuntoli poco prima del fischio d'inizio del mach con il Torino. "Stiamo parlando con il suo entourage, la speranza è che rimanga - ha rivelato il dirigente ai microfoni della piattaforma digitale- Ha dato tanto e rispetteremo qualsiasi sia la sua scelta. Lui è molto concentrato su ciò che deve fare, qui è casa sua e deciderà lui stesso se andare o restare".
La Roma è agli ottavi, ma che fatica
IL TEMPO - CARMELLINI - Di buono solo il passaggio del turno, una qualificazione agli ottavi di finale che per la Roma in Europa League equivale ad eguagliare un record del passato. Per il resto la solita storia, perché i giallorossi visti ieri sera in Belgio contro il modesto Gent, sono davvero ancora poca cosa e brutta controfigura di quelli spumeggianti e creativi che avevano impressionato a inizio stagione. A parziale discolpa di Fonseca & Co., una rosa decimata dagli infortuni, che però ormai non fa quasi più notizia. La Roma adesso è questa e con quello che si è visto ieri sera a Gand i tifosi devono fare i conti. La sintesi della partita potrebbe essere: massimo risultato con il minimo sforzo visto che la Roma ha tirato in porta (nello specchio) una sola vota, realizzando il gol decisivo firmato Kluivert. Anche se sulla rete decisiva del giovane olandese c’è di nuovo la firma di Mkhitaryan ancora una volta il migliore in campo dei suoi. L’armeno copre, filtra, propone e corre un po’ ovunque, tiene botta fino in fondo ed è una (assieme a Cristante e Kluivert) delle poche note positive della serata. Altri suoi compagni invece, a dir poco inguardabili, con il solito ballottaggio Kolarov-Spinazzola per avere l’ambita palma del peggiore in campo: il serbo scheggia un palo in avvio, poi scompare dal campo. Una competizione di traversone alla quale ieri sera ha partecipato anche Mancini che non riesce più a giocare ai suoi livelli. Ieri ha sul groppone il gol incassato dai giallorossi firmato da David e, almeno in un altro paio di occasioni, gli poteva andare pure peggio. Meno male che dall'altra parte del campo c’era il Gent. Ma ora viene il bello e chissà se lo spavento preso potrà diventare nuova linfa per una Roma che oggi scoprirà dall’urna di Nyon la prossima avversaria agli ottavi. Perché è chiaro comunque, che da qui in avanti , per continuare a tenere in piedi la stagione, a Fonseca servirà qualcosa di molto diverso da quanto visto finora. Ora incontrerà avversari di tutt'altro livello (da evitare le inglesi e possibilmente il Siviglia, oppure la stessa Inter) e sbagliare sarà impossibile. Resta comunque almeno un dato, confortante e che dovrebbe far riflettere: non era mai capitato dal 1931 (da quando la Roma gioca le coppe europee, tornei Uefa e non) di disputare per sei stagioni di fila un ottavo di finale di una competizione internazionale. Ovvero, di essere per sei anni consecutivi tra le 16 migliori di Champions o Europa League. Eppoi vai a parlar male del povero Pallotta...
A Nyon si «estrae» la prossima rivale
IL TEMPO - ZOTTI - Alle 13 a Nyon va in scena il sorteggio per gli ottavi di Europa League (Sky Sport e Eurosport). Non ci sono teste di serie e sono ammessi confronti tra squadre della stessa nazione: la Roma quindi - che spera di evitare le inglesi e il Siviglia - potrebbe incontrare l'Inter o il Basaksehir già affrontato ai gironi. L'andata si disputerà il 12 marzo con ritorno fissato il 19, con la prima estratta che giocherà l'andata in casa. Sorteggio 'in contumacia' per la vincente di Salisburgo-Francoforte, da recuperare oggi alle 18.
Il Gent mette paura alla Roma ma Kluivert regala gli ottavi
LEGGO - BALZANI - Agli ottavi, ma senza applausi. La Roma fatica pure nella gara di ritorno contro il modesto Gent e ringrazia il gol spezza ansia di Kluivert nel primo tempo per un passaggio del turno più difficile del previsto. La squadra di Fonseca ha mostrato i consueti errori individuali e di tenuta mentale visti in questo 2020 e cancellati solo nella parentesi col Lecce di domenica scorsa. Il Gent ha preso in mano il pallino del gioco per tutta la partita e ha trovato il vantaggio su una dormita colossale di Mancini grazie a un'intuizione di David, il ragazzo di New York che potrebbe aver segnato l'ultimo gol alla Roma di Pallotta da Boston. Già qualche minuto prima il fantasista aveva mandato ai matti sia Spinazzola sia lo stesso Mancini. E va detto che al Gent manca un rigore per trattenuta in area di Smalling nemmeno rivista al Var.
Sembrava l'inizio dell'ennesima tragedia vista già con Juve, Sassuolo e Bologna. A rimettere seduti i tifosi del Gent ci hanno pensato Mkhitaryan e Kluivert abili a sfruttare l'errore di posizione dei difensori belgi. Il gol dell'olandese, su assist dell'armeno, è stato di fatto l'unico tiro in porta di tutta la partita della squadra di Fonseca che avrà sì l'ambizione di dominare, ma finisce spesso per essere dominata. Un rete pesantissima, un salvagente in una stagione in cui sono gli inguaribili ottimisti hanno visto passi in avanti nel gioco. Il Gent in quel momento ha perso entusiasmo e la Roma ha provato a riprendere il gioco senza riuscirci. Anche nella ripresa, infatti, David e compagni hanno preso d'assedio la porta di Pau Lopez senza trovare il gol della speranza come accaduto all'andata. Fonseca ha intuito il momento di difficoltà e ha irrobustito la coperta inserendo prima Santon e Fazio e poi Villar. Mosse azzeccate, almeno le prime due.
Fonseca è comunque ottimista: «Nessuna partita è facile e ricordiamo che il Gent non ha mai perso in casa. Ho visto un buon atteggiamento difensivo soprattutto nella ripresa anche se abbiamo perso spesso palla sul primo passaggio». Poi gli alibi: «Non è facile lasciare una squadra che arriva così dentro l'area di rigore, il campo era molto pesante e per noi era difficile cercare di prenderli in velocità. È difficile poi trovare una stabilità con tutti questi infortuni».
Smalling, che rischio: il Var tace e sbaglia
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma passa agli ottavi di finale di Europa League, ma al Gent manca un calcio di rigore. Al 22’ su punizione calciata da Odjidja Smalling va a saltare in area e trattiene con forza per la maglia Depoitre. Se l’arbitro può non vedere l’episodio, sembra un errore quello del Var di non segnalarglielo consigliando una review.
Al 70’ invece Kluivert va giù in area e chiede penalty: il tocco di Odjidja però sembra davvero troppo lieve e sembra corretta la decisione di far giocare anche dopo il consulto col Var.
Pari con il Gent: primo regalo a Friedkin
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma accoglie con la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League l'ingresso di Friedkin nel club giallorosso. Il magnate texano infatti, nella notte tra oggi e domani - a Borsa italiana chiusa - dovrebbe firmare il preliminare per l’acquisto del club giallorosso per una cifra intorno ai 720 milioni.
Il passaggio del turno arriva grazie all'1-1 ottenuto in casa del Gent - reti di David e Kluivert - al termine di una gara difficile e faticosa per gli uomini di Fonseca: agli ottavi ci va la squadra più solida e con un tasso tecnico maggiore, ma i giallorossi hanno subito 23 tiri degli avversari - mai così tanti finora in Coppa - e segnato nel solo tiro nello specchio, eccettuato il palo di Kolarov. Insomma, per la probabile ultima partita dell’era Pallotta ci si aspettava di più
Fonseca sorride a metà: felice del successo ma furioso con la Lega
IL TEMPO - BIAFORA - Fonseca sorride per la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League, ma va all’attacco per le scelte della Lega di Serie A nella gestione degli orari delle partite di campionato in programma dopo le coppe europee. “E’ assurdo non giocare di lunedì con il Cagliari. Non lo so perché giocheremo di domenica dopo la trasferta europea, io so che ora è difficile per me, secondo me è tutta roba di questioni televisive. È estremamente difficile recuperare i giocatori in poco tempo soprattutto dopo una partita su un campo così pesante. Scenderemo in campo tra meno di 72 ore e non capisco perché” il duro sfogo del tecnico portoghese, che per la partita contro i sardi dovrà fare a meno di Mancini squalificato e di Pellegrini infortunato. Il mancato posticipo deriva però da un intreccio di calendario: in previsione di un’eventuale semifinale di Coppa Italia (la Juventus gioca il 4 marzo con il Milan) sarebbe stato sconveniente giocare di lunedì. Inoltre l’eliminazione ai quarti con i bianconeri è arrivata con la programmazione già stilata (17 gennaio il comunicato) e Sampdoria-Verona fissata come partita del monday night. L’allenatore giallorosso dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa è tornato su temi legati alla partita: “Il Gent ha giocato bene, ma abbiamo avuto qualità e un grande atteggiamento, correndo e attaccando tutti insieme. E’ possibile migliorare la squadra, ma non è facile avere stabilità quando ci sono sempre infortuni, ce ne sono stati tanti, in particolare quelli di Diawara e Zaniolo. La qualificazione era il nostro obiettivo e l’abbiamo conquistata in una partita difficile”. La nota dolente della conferenza di Fonseca ha riguardato Diawara, che sembrava pronto a tornare nella lista dei convocati tra Cagliari e Sampdoria e invece non potrà neanche sostituire lo squalificato Veretout nell’andata degli ottavi: “Amadou non ce la farà a giocare quella partita europea, Jordan è importante in fase di costruzione”. Il gol del pareggio alla Ghelamco Arena - che ha presentato diversi seggiolini vuoti - è stato siglato da Kluivert, che non ha alcun timore di guardare al futuro europeo con fiducia: “Penso che siamo usciti dalla crisi e che possiamo arrivare fino alla finale di questa competizione. Il campo era pessimo, non abbiamo giocato bene, ma quanto basta per superare il turno. La Roma può andare lontano, le inglesi sono forti, ma sarebbe buono affrontarle per vedere a che livello possiamo arrivare”.
Fonseca, passaggio e polemica: «Perchè in campionato non giochiamo lunedì?»
GAZZETTA DELLO SPORT - Fonseca è contento per il passaggio del turno, ma riconosce le difficoltà incontrate dalla sua squadra durante la gara pareggiata con il Gent:«L’obiettivo era qualificarsi e ci siamo riusciti - dice l’allenatore giallorosso - È stata una partita difficile, perché il campo era molto pesante e il Gent è una squadra forte. Non è un caso che in casa non perda da tanto tempo. Giocano in profondità, sempre nei corridoi, e sono molto fisici. Ma ripeto, l’obiettivo era qualificarsi». Il tecnico invece polemizza sulla data del prossimo match di campionato in casa del Cagliari, in programma domenica alle 18: «Non capisco perché in Italia le squadre impegnate in Europa League non possano mai giocare di lunedì - chiosa con un sorriso amaro Fonseca - penso dipenda dalle tv, non abbiamo la forza di cambiare questa situazione, ma è assurdo. I giocatori non sono robot ed è difficile recuperare senza avere neanche le 72 ore previste dal regolamento. Soprattutto dopo aver giocato su un campo pesante come questo».
Per Friedkin è arrivata l'ora delle firme
IL TEMPO - BIAFORA - L’ora delle firme tra Pallotta e Friedkin è arrivata. La trattativa, iniziata lo scorso ottobre con i mandati per la due diligence affidati dal texano a Jp Morgan e allo studio Chiomenti, è arrivata alle battute finali e già da oggi dovrebbero iniziare le procedure per la firma sui contratti preliminari che porterà la Roma a finire nelle mani di un nuovo proprietario a praticamente 9 anni di distanza dalla firma di Pallotta e DiBenedetto con Unicredit a Boston. Anche ieri i legali delle parti hanno avuto nuovi contatti per alcuni chiarimenti sui documenti e, secondo tutte le parti coinvolte, entro il weekend arriveranno le firme e il relativo comunicato richiesto dalla Consob. Oggi inoltre si riuniranno sia il consiglio d’amministrazione del club giallorosso per l’approvazione della semestrale che il board del Gruppo Friedkin, che approverà l’offerta vincolante per l’acquisto. Friedkin ha intenzione di formare un cda più snello per la società capitolina, con Watts, presidente del consorzio di Houston, che avrà certamente una poltrona.
Mkhitaryan-Kluivert il nuovo asse del gol
IL MESSAGGERO - Spiragli (pochi) di luce dopo la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Durante il match pareggiato in casa del Gent, l'accoppiata Mkhitaryan-Kluivert ha lasciato intravedere quello che può regalare alla Roma. Classe e velocità è il biglietto da visita del tandem armeno-olandese come testimonia al 29' l'azione del pari: tocco di esterno destro in verticale di Micki per Justin che a tu per tu con il portiere non sbaglia. Proprio Kluivert che alla vigilia aveva detto di essere consapevole di dover e poter segnare di più.
A prendersi la scena è stato però Mkhitaryan, a cui sono bastati 52 secondi per liberare Kolarov al tiro. Il palo colpito dal serbo non ha reso giustizia al lampo dell'armeno. Che ci ha riprovato al 29' con Kluivert, stavolta con successo: «La prima partita l'avevamo vinta solo 1-0 - ha spiegato poi nel post-gara - non era facile anche perché avevamo giocato appena tre giorni fa. Alla fine abbiamo pareggiato ma la cosa più importante è che siamo passati».
Settore giovanile: una punta romena per la Roma
IL TEMPO - ZOTTI - La Roma mette a segno un colpo in prospettiva. Si tratta di Patrick Ioan Gante, attaccante classe 2004 che ha firmato un contratto fino al 2023. Arrivato in prova nel mese di ottobre, la punta romena proveniente dal Club Atletic Oradea, nel giro quattro mesi ha convinto lo staff tecnico dell'Under 16 e pochi giorni fa è diventato ufficialmente un giocatore giallorosso.
Centravanti puro, dotato di buona tecnica e di un sinistro potente, Gante ha già realizzato 5 gol con la prima squadra dell'Oradea ed è già in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili della Romania. Prima di trasferirsi in Italia il giocatore aveva impressionato anche gli osservatori giovanili del Liverpool, con cui si è allenato per una settimana. Alto 1.93, l'attaccante fa della forza fisica una delle sue caratteristiche principali: è in grado di proteggere il pallone e servire preziose sponde per i compagni. Il carattere non gli manca di sicuro, adesso ha l'occasione di dimostrarlo con la maglia della Roma.