Gomez: "La forza di questo gruppo è la voglia di fare di più e non accontentarci"

Papu Gomez, capitano della Dea, ha parlato alla fine del match contro la Roma. Queste le sue parole:

PAPU GOMEZ A DAZN

Mi racconti questa capacità di sognare...
"E' la forza di questo gruppo da qualche anno, cioè la voglia di fare di più e non accontentarci. Questo ci spinge a dare di più."

State blindando il 4° posto...
"L'obiettivo è rientrare di nuovo in Champions, è una competizione che ci dà prestigio e ci piace. Oggi è stata una grande vittoria contro una squadra importante."

Avete il record europeo da situazioni di svantaggio...
"Fino all'ultimo minuto corriamo, questa squadra non è morta mai. Forse dobbiamo migliorare a gestire la partita dopo un gol."

Regalo oggi o mercoledì per i tuoi 32 anni?
"Va bene oggi, mercoledì sarà una bella partita e speriamo di fare un buon risultato. Oggi è stata tanta roba."

Farai un selfie con Ilicic?
"Sì, ormai con lui siamo molto amici e negli ultimi anni abbiamo fatto la storia di questa società."


Fonseca: "Oggi non posso dire niente di negativo sulla squadra. Torneremo a breve alla vittoria"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro l'Atalanta:

FONSECA A DAZN

“In questo momento è importante lavorare sulla testa dei giocatori, non è facile giocare qui e l’Atalanta è una squadra molto forte che crea molte occasioni. Oggi abbiamo fatto una buona partita dal punto di vista strategico e difensivo, è vero che quando abbiamo preso il primo gol è stato in un momento difficile ma non posso dire niente di negativo sulla squadra”.

Questa sconfitta può compromettere il vostro cammino in Champions?
"Devo dire che mancano 14 partite, è difficile ma in questo campionato tutte le squadre perdono molti punti e credo che è possibile".

Ha preparato bene la partita, può essere il fatto che fisicamente questa è una squadra che vi ha dominato dal punto di vista fisico?
"Penso che sia sopratutto una questione mentale, fisicamente la squadra sta bene, Queste ultime due partite sono state molto intense, devo dire che la squadra deve credere che possiamo tornare come prima. E’ difficile spiegare questo gol preso ma siamo in un momento che sembra che ogni tiro è gol e nelle ultime tre partite abbiamo preso 3 gol cosi. E’ difficile spiegare ma io credo che con questa prestazione sono fiducioso che torneremo a breve alla vittoria".

Dal punto di vista tattico questa partita le lascia qualcosa nel futuro?
"Sì, questa è una partita diversa dalle altre. Non posso dire che dobbiamo giocare così ma in questo sistema sì. E’ difficile giocare contro l’Atalanta ma con questo sistema sì, possiamo giocare. E’ anche vero che non abbiamo avuto Cristante e Diawara e come unica soluzione avevamo Mancini, ma possiamo sicuramente giocare di nuovo come oggi".

Nel primo tempo tu guidavi la linea difensiva, e lasciavi giocare gli attaccanti dell’Atalanta schiena alla porta..
"Era importante che la squadra non si allungasse, che fosse corta. Penso che abbiamo quasi sempre fatto bene in questo momento e che quando abbiamo recuperato la palla non abbiamo fatto come avevamo preparato. Abbiamo sbagliato con la profondità Ma devo dire che con questa pressione dell’Atalanta non era facile".

FONSECA A ROMA TV

Dice che è una questione di testa. Come se ne esce?
"Non posso dire il contrario, è la verità. Abbiamo bisogno di lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori. Oggi non è stata una partita come quella con il Bologna, non è una questione di atteggiamento ma di dettagli. Non è facile giocare qui, abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo, soprattutto difensivamente: non abbiamo lasciato l’Atalanta a fare il gioco che gli piace. I ragazzi oggi hanno dato tutto. È una questione di dettagli".

A fine dicembre la Roma era davanti all’Atalanta, le cose cambiano velocemente…
"In questo campionato tutti perdono punti. Sono il primo a credere che sia possibile. Dobbiamo comprendere che è un momento difficile e capire che la squadra oggi ha fatto molte cose bene".

È possibile che venga coinvolta tutta la squadra in una fase negativa?
"È difficile spiegare questi momenti, penso che oggi la squadra non abbia avuto un problema mentale, ha giocato con fiducia e atteggiamento. Abbiamo sbagliato in due momenti. Siamo in un momento nel quale quando sbagliamo gli avversari segnano. Abbiamo fatto molte cose buone contro una squadra fortissima, per questo devo essere fiducioso. Ci sono delle cose positive per il futuro".

Dopo un primo tempo coraggioso, nel secondo tempo due episodi regalati. Ma nell’ultima mezz’ora la squadra non è sembrata rabbiosa per recuperare…
"Devo dire che dopo il gol la squadra ha cercato di cambiare le cose ma difensivamente avevamo davanti una squadra fortissima. I giocatori hanno dato tutto e hanno provato a cambiare le cose, ma non è facile contro una squadra forte difensivamente come l’Atalanta".


Pasalic: "Adesso siamo 6 punti in avanti e dobbiamo rimanere così e prenderne ancora di più"

Pasalic, autore del secondo gol della Dea, ha parlato ai microfoni dei cronisti dopo la fine. Queste le sue parole:

PASALIC A DAZN

Come mai Gasperini non l'ha fatta entrare prima, ma ha aspettato?

"Nulla, ha aspettato ancora un po'. Nulla di più."

Ha preso consapevolezza dell'importanza del gol?

"Sapevamo che era una partita importantissima per noi e per la Roma. Per fortuna abbiamo vinto perché questa squadra non molla mai. Adesso siamo 6 punti in avanti e dobbiamo rimanere così e prenderne ancora di più."

Che idea ha del Valencia?

"Ho guardato ieri la partita con l'Atletico. E' una squadra compatta, ma abbiamo le nostre chances. Adesso godiamoci questa vittoria, poi pensiamo al Valencia."

 

PASALIC A SKY

Come si fa a segnare con il piede freddissimo e metterla lì dopo pochi secondi dall’entrata?

"E’ facile, no scherzo (ride, ndc). Sono contento per il gol, ma molto di più per questa vittoria che ci porta davanti. Adesso siamo a +6 sulla Roma però non molliamo. Ci sono ancora 14 partite e sarà difficile fino all’ultima giornata. Dobbiamo guardare alla prossima partita. Bel gol però sono contento che ha portato la vittoria. Se lo segni ma perdi non serve a nulla."

Come mai hai questo fiuto del gol?

"E’ una sensazione che ho da sempre da quando ero bambino. Arrivavo da dietro con gli inserimenti è una mia forza di gioco e un mio stile. Fin quando porta risultati va bene."

Adesso spesso giochi vicino a De Roon sulla mediana.

"Posso giocare sia trequartista che mediano. All’inizio facevo fatica ma adesso quando giochi di più e prendi fiducia è più facile andare a segno. Posso giocare in tutti e due i ruoli."

Pronti per la Champions?

"Siamo pronti, godiamoci un po’ stasera il risultato e da domani pensiamo al Valencia che è una partita importantissima. C’è anche il ritorno ma l’importante è partire bene dall’andata. Vediamo mercoledì, non voglio parlare prima."

 


Pau Lopez: "Dalla partita di oggi possiamo imparare molto. Mancano tanti punti"

Pau Lopez, portiere della Roma, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro l'Atalanta:

PAU LOPEZ A DAZN

Come te lo spieghi questo risultato?
"Abbiamo giocato bene nel primo tempo, dall’inizio la squadra è stata quasi perfetta poi dopo il gol è diventata più difficile. Ma credo che la squadra è stata diversa rispetto a Sassuolo e Bologna, mancano tanti punti e dalla partita di oggi possiamo imparare molto".

Oggi è stato fatto un passo avanti con l’uomo davanti alla difesa?
"In questo 2020 abbiamo preso tanti gol, prima non concedevamo quasi niente e oggi siamo in difficoltà. Oggi abbiamo difeso molto bene, il primo gol l’abbiamo subito da angolo il secondo mentre avevamo palla. Credo che sian stata una partita differente rispetto a quelle di inizio 2020".

Ci racconti la parata su Gomez?
"Questo l’ho imparato qui in Italia con Marco Savorani, è merito suo".

PAU LOPEZ A RAI SPORT

Dopo il gol del pareggio siete andati in difficoltà…
"Loro sono una squadra che pressano molto ed è difficile, ma il secondo gol si poteva evitare".

Del primo gol invece che ci dici?
"La palla era difficile per Spinazzola. Sarebbe stato più facile parare il secondo".

Dopo la prestazione al Derby poi sono arrivate tre sconfitte, come te lo spieghi?
"Mancano ancora tante partite, ma abbiamo perso punti".

Come potete invertire la rotta?
"Siamo la Roma, possiamo ancora vincere tante partite".

Non avete pensato di attuare una tattica più conservativa dopo il primo tempo?
"La squadra stava giocando bene. Non si tratta di giocare a 3 o a 4. Credo oggi è mancato più dal punto di vista offensivo".

PAU LOPEZ A ROMA TV

Una parata straordinaria sul Papu Gomez in un buon primo tempo. Poi che cosa è successo in quei dieci minuti?
"Abbiamo iniziato bene, poi dopo il secondo gol è diventato difficile. Abbiamo perso la partita in otto minuti. Abbiamo giocato meglio delle ultime partite, è questa la strada da seguire, ma se vogliamo andare in Champions dobbiamo fare molti punti da qui alla fine della stagione".

Come mai questo cambio di rendimento?
"Tanto attenzione contro le big, poca contro le piccole… È difficile da spiegare, contro la Lazio e oggi abbiamo fatto bene, contro Sassuolo e Bologna no. Rimangono molte partite, dobbiamo essere nelle zone alte della classifica".

Si parla sempre di testa, ma è solo quello?
"Non credo. La testa è importante ma non è solo testa, tanti calciatori hanno giocato ad alto livello in squadre grandissime. Non credo sia una cosa di testa".

Sul primo gol del’Atalanta la marcatura era a zona o mista a uomo e zona?
"A zona".


Atalanta-Roma, arbitra Orsato

Sono state rese note le designazioni arbitrali per la quinta giornata del girone di ritorno.

ATALANTA – ROMA Sabato 15/02 h. 20.45
ORSATO
MANGANELLI – PRETI
IV: MANGANIELLO
VAR: MARESCA
AVAR: FIORITO


Conferenza stampa Fonseca: "Con l'Atalanta sarà una delle partite più difficili della stagione. Mancini potrebbe giocare a centrocampo"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Atalanta. Queste le sue parole:

Che partita si aspetta? 
"Una partita molto difficile. L'Atalanta è una grandissima squadra, molto aggressiva con grande qualità negli attaccanti. Una squadra che attacca in una maniera particolare, ma fortissima. Sarà una delle partite più difficili che abbiamo". 

Ha parlato di cambiamenti? 

"Vediamo domani, noi abbiamo cambiato sistema di gioco in altre partite. L'importante è non cambiare l'idea della squadra. So che dopo qualche sconfitta tutto è posto in dubbio, ma so che quando noi abbiamo avuto tante partite buone e se noi crediamo nel nostro lavoro, vuol dire che abbiamo fatto anche bene". 

Mancini centrocampista? 

"Vediamo domani, ma è una possibilità. Abbiamo fatto buone partite con grande equilibrio con Mancini come centrocampista. È una forte possibilità". 

Perez?

"Devo essere onesto. Perez ha fatto una buona partita contro il Bologna, è un ragazzo che sta capendo quale sia il calcio, veramente diverso rispetto alla Spagna e penso che la partita col Bologna (Atalanta ndr) sia una partita particolare, magari non è il momento migliore per farlo giocare. Una gara di responsabilità per lui e quindi non sarà facile farlo giocare dall'inizio domani". 

Umiltà smarrita?

"So che oggi ci saranno molte domande sulla conferenza stampa del mio DS. Sono concentrato solo sulla partita di domani e non voglio commentare le sue parole. In questo momento non c'è nessun problema, nessuna divisione, siamo tutti insieme e lavoriamo per fare una buona partita domani". 

Bruno Peres da sfruttare più avanti?

"È difficile in questo momento per Peres giocare alto, ci sarebbero da cambiare molte cose in squadra. Abbiamo bisogno di Bruno Peres come terzino in questo momento". 

Momento di Kluivert e Ünder?

"Hanno fatto buone partite. È vero che Kluivert dopo l'infortunio non è stato come prima. Ünder penso che dopo l'infortunio di Zaniolo ha fatto 1-2 buone partite, ma in questo momento con due sconfitte la colpa non è solo di una, ma di tutti. In questo momento abbiamo bisogno di esperienza in squadra. Per i giovani è molto difficile questo momento. Vediamo se domani giocheranno". 

VAR Challenge?

"Sono sempre a favore di tutto quello che possa migliorare il calcio. Devo confessare che io non ho capito bene questa questione. Ho dubbi sui dettagli ed è meglio aspettare per poter parlare di questa questione". 

Fazio o Cetin? Bruno Peres titolare? 

"Vediamo domani, ma hanno una gran possibilità Fazio e (Peres ndr) di poter giocare". 

Ha detto che la squadra ha paura. È lei che non ha trasmesso coraggio o è colpa della squadra?

"Per giocare nella mia squadra dobbiamo aver sempre coraggio. Penso che questa squadra è stata quasi sempre coraggiosa. Anche in alcune partite che abbiamo perso. Contro la Juve non è stato facile dopo 8' prendere 2 gol e senza coraggio avremmo potuto prendere 4-5 gol, anche nella gara di Torino. Penso che l'ultima partita sia il risultato della gara contro il Sassuolo, la squadra ha accusato molto la sconfitta. Io che ho giocato a calcio per me è facile capire quando succede questo". 

Affrontate la squadra migliore per pressing, farà scelte in conseguenza? 

"Sì è vero. Dovremmo avere decisioni veloci e l'Atalanta è una squadra che fa una pressione fortissima e poi fa dei contropiedi molto forti. Abbiamo lavorato su questi momenti della partita che sono molto importanti per avere successo". 

Come procede recupero Diawara?

"È in una situazione in cui migliora giorno dopo giorno. La prossima settimana penso sia decisiva perché sta lavorando bene. Parlo tutti i giorni con lui e col medico e sta avendo una buona evoluzione. Spero che possa iniziare a lavorare con noi la prossima settimana. I segnali sono positivi in questo momento". 

Mkhitaryan in quale posizione rende meglio?
"Penso che sia un giocatore molto importante con una capacità di decisione molto buona. Penso che possa fare l'ala, il trequartista, in un sistema diverso come seconda punta. Può giocare anche portiere perché è uno dei calciatori più intelligenti che conosco". 


Conferenza stampa Gasperini: "Con la Roma sarà una partita equilibrata e di valore"

Gianpiero Gasperini. tecnico dell'Atalanta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

La partita di domani sarà fondamentale.
"Siamo in un ottimo momento, si dice che sarà decisivo ma lo è sempre. A quindici partite dal termine non può determinare in modo certo la classifica. Abbiamo Roma, Valencia e Sassuolo: bisogna guardare la fase del campionato. È più decisiva quella di martedì, perché li ci sono due partite. Giochiamo con la Roma che è la nostra diretta concorrente, è una partita molto attesa".

Chi avrà le maggiori difficoltà?
"La Roma ha fatto bene in certi periodi, ultimamente ha avuto un po' di problemi ma il valore globale della squadra rimane. È tutta la settimana che leggiamo l'importanza della gara, arriveranno molto motivati. Noi siamo più sereni, ma non vuol dire essere meno motivati. È il campo che parla. Penso che la cosa migliore è quella di non guardare troppo la classifica, ma partita dopo partita. La cosa migliore è concentrarsi sul campo. Il modo migliore è concentrarsi su tutti gli aspetti".

La Roma sarà meno chiusa.
"La classifica conta. Noi dobbiamo stare molto attenti, non possiamo recriminare. Abbiamo vinto a Firenze e a Torino, le cose vanno viste un po' più nel globale. Credo che questo campionato sarà giocato fino all'ultima partita, si rimetterà tutto in corsa. Non si ottengono risultati con grande anticipo. Non credo nelle in anticipo".

I valori della Roma?
"La Roma è una squadra di valore, basta vedere il loro attacco. Ci sono 7-8 attaccanti come Dzeko, di assoluto valore. Sono partiti con le ambizioni di arrivare alla Champions League. Negli anni precedenti è stata seconda-terza in classifica, è arrivata in semifinale di Champions. Sarà una partita equilibrata e di valore".

Ci sarà turnover?
"Non ho mai avuto giocatori che non giocano mai, tutti giocano: basta vedere il numero delle presenze, non so cosa si intende per turnover. Noi affrontiamo questa gara con in mente la formazione migliore. Non è mai un problema giocare in settimana, guardate il Verona. È sempre stata la mia convinzione".

Il Valencia può essere un problema?
"Sarebbe una bugia dire non ci pensiamo, sono due partite da fare: c'è solo andata e ritorno. Ti giochi la possibilità di andare ad un quarto di finale. Sarebbe un traguardo enorme. Ho detto altre volte che il campionato ci garantisce di fare la Champions il prossimo anno. Il fascino di arrivare ai quarti è immediato".

Che gara si aspetta rispetto al match di andata?
"È cambiato molto, era inizio campionato. Entrambe le squadre hanno fatto un bel percorso, credo che sarà una partita diversa".

La chiamata al VAR?
"Io non sono d'accordo. Già così assistiamo a delle interruzioni lunghe. Gli arbitri? Lo devono fare loro, tutto nasce da episodi clamorosi. Non ho ancora capito come funziona, se uno ti deve avvisare o meno. Si mettessero d'accordo. Io sono a 70 metri. Hanno tutta la tecnologia per poterlo fare"

Domani gara di ex.
"Non sempre è un buon segnale, a me castigano sempre. Petagna? È un lazzarone (ride, ndr). In questi anni ne abbiamo dati parecchi. Hanno avuto un gran rendimento".


Atalanta-Roma, i convocati di Fonseca. C'è Cardinali

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha reso nota la lista dei convocati per il match di domani contro l'Atalanta. Di seguito l'elenco completo:

Portieri: Pau Lopez, Cardinali, Fuzato.

Difensori: Juan Jesus, Smalling, Kolarov, Çetin, Santon, Fazio, Mancini, Bruno Peres, Spinazzola, Ibanez.

Centrocampisti: Pellegrini, Perotti, Villar, Veretout, Mkhitaryan.

Attaccanti: Dzeko, Ünder, Kalinic, Carles Perez, Kluivert.


Allenamento Roma, rifinitura in vista dell'Atalanta

I giallorossi sono scesi in campo a Trigoria per l'allenamento di rifinitura prima della trasferta di Bergamo. La squadra si è ritrovata alle 10:45 il aula video per studiare l'avversario, passando poi ad una seduta di rifinitura intensa. La partenza della squadra capitolina è prevista per le 16:15 dal Fulvio Bernardini. Ancora lavoro personalizzato per Pastore, che non è stato convocato per la sfida all'Atalanta, mentre continua il percorso di recupero degli altri infortunati.


Femminile, Bavagnoli: "Mi aspetto un segnale di continuità dalle ragazze"

Alla vigilia del match contro l'HellasVerona, in programma domani alle 14:30 al Tre Fontane, la coach della Roma Femminile, Elisabetta Bavagnoli, ha parlato ai microfoni di Roma TV. Queste le sue dichiarazioni:

Sulla sfida all'Hellas Verona.
"Mi aspetto una gara di continuità da parte delle mie ragazze, cercando di proseguire in un percorso di crescita. L'avversario è forte e ha voglia di migliorare la posizione in classifica. L'Hellas Verona è una squadra grintosa e determinata, anche per noi sarà una gara molto importante, noi non sottovalutiamo nessuno. Deve essere e sarà una partita impegnativa e bella, giocata bene".

Sui prossimi impegni.
"Nei prossimi 10 giorni giocheremo 3 partite, quindi ci sarà la possibilità di vedere del turn-over, anche se non abbiamo mai giocato con la stessa formazione. Sarà un periodo che ci permetterà di provare altre situazioni. Per noi saranno tutte finali, da affrontare nel modo giusto come sto sottolineando nell'ultimo periodo. Mi aspetto una grande crescita dal punto di vista mentale".


Zenga: "Pau Lopez mi ha sorpreso. Chapeau per chi lo ha scelto"

Walter Zenga, ex portiere dell'Inter e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di TMW Radio dicendo la sua anche sul giallorosso Pau Lopez:

"Mi ha sorpreso. Non è facile per un portiere straniero confermarsi ad alti livelli. Non è facile sostituire un mostro sacro come Alisson. Chapeau per chi lo ha scelto".


Juan Jesus: "Mi trovo bene a Roma e sto facendo bene. Ho ricevuto offerte dal Flamengo, ma ho rifiutato" (video)

Juan Jesus, difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista a Dazn in cui ha parlato della sua carriera nella Roma e di un possibile ritorno in Brasile:

Come stai in Italia?
"Sono molto grato all’Italia, è il primo paese che mi ha accolto dal Brasile quando avevo 20 anni. Ho vissuto a Milano per 4 anni e adesso ne so passati altri 4 e sto a Roma".

L'arrivo alla Roma?
"Il primo allenatore a Roma è stato Spalletti e diceva al gruppo che avremmo potuto vincere anche tanti titoli e premi individuali, ma che poi ciò che conta davvero è chi siamo dentro. Non c’è niente di più importante che essere una bella persona, anche perché poi la gente si dimentica delle tue vittorie".

Razzismo?
"Sono sempre stato sereno sotto questo punto di vista. Non succede spesso, ma è capitato che qualcuno mi scrivesse dei commenti offensivi online, o che mi dicesse qualcosa. Ad esempio, quando vado a fare la spesa devo essere sempre ben vestito, altrimenti le persone possono essere diffidenti nei miei confronti solo per il colore della mia pelle. Un altro esempio, è capitato una volta che ho portato mio figlio a nuoto. Mia moglie lo ha accompagnato in bagno a cambiarsi e io li ho aspettati fuori. È uscita una bambina piccola e ha iniziato a fissarmi per poi scappare via perché spaventata da me. Ma non avevo fatto niente, ero lì che ero fermo. In Italia parlano del cosiddetto “uomo nero” che in Brasile chiamiamo semplicemente “l’uomo col sacco”, che cattura i bambini che non si comportano bene. È una storia che raccontano in tanto ma che in Italia equivale all’uomo nero, per cui i bambini crescono un po’ con questa mentalità".

Il DASPO per il tifoso che ti ha insultato?
"Non era la prima volta che lo faceva, questo ragazzo mi ha scritto di continuo per due mesi utilizzando parole come “devi andare allo zoo”, “devi morire”. Per questo con la Roma abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa".

Differenze nella vita tra Milano e Roma?
"A Milano è più facile vivere, è più facile muoversi. Io e mia moglie siamo cambiati da quando siamo in Italia, viviamo lontano da tutti e c’è una ragione se le nostre vite si sono incontrate. Mia madre e tutta la mia famiglia mi hanno aiutato nel percorso da calciatore, hanno lavorato duro per darmi il meglio possibile. Non eravamo poveri, eravamo una famiglia normale con mio padre che ha sempre lavorato per non farci mancare niente".

Gli inizi?
"Ho fatto tutta la trafila con l’Internacional de Porto Alegre, poi Jorge Fossati, l’allenatore, mi vide giocare e chiese di me: “Chi è quel ragazzo?”. Gli parlarono di me, quel giorno giocavo da terzino anche se di solito faccio il centrale eppure gli piacevo. Da quel giorno, ho iniziato ad allenarmi con la Prima Squadra, sino al debutto in Copa Libertadores. Purtroppo poi Fossati andò via e arrivò Celso Roth, con il quale comunque mi ritagliai il mio spazio. Questa è la mia storia, poi sono partito per l’Italia".

Tornare in Brasile?
"Ho ricevuto due offerte dal Flamengo, li ho ringraziati ma ho rifiutato. La prima chiamata è arrivata quando il tecnico era ancora Abel Braga, la seconda appena Jorge Jesus si è preso la panchina (nel 2019, ndr). Ne ho parlato con Juan (ex difensore della Roma, ndr), che da piccolo era il mio idolo e porta il mio nome, è stato una leggenda nella Roma e nella Seleçao. Ho ringraziato il Flamengo, quando ti chiama una squadra così importante devi farlo, ci ho pensato due volte prima di rifiutare. Ho dovuto farlo perché non era il momento giusto, la mia famiglia si trova bene a Roma e io sto facendo bene con la Roma. Sto bene in questo club, poi sono ancora giovane perché ho 28 anni. Se non molli mai, se sai quello che vuoi, puoi ottenere tutto".