Conferenza Stampa De Rossi: "Abbiamo bisogno di punti. Siamo convinti di potercela fare"
Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro la Juventus:
A che punto è la situazione infortunati?
"Oggi dovremo fare altre analisi, ci sono problemini portati dietro dall'ultimo match, è tosta preparare partite dal giovedì alla domenica dal punto di vista tecnico e fisico. La squadra è ormai abituata, sono anni che arriva in fondo in Europa, dovremo fare altre grandi partite, abbiamo sempre poco tempo per preparare le partite ed è il bello è il brutto di arrivare in fondo. Oggi valuteremo tutte queste situazioni, non penso ci siano infortuni veri e propri"
Allegri fa parte dei risultatisti, è criticato per il gioco, ma i risultati li porta a casa spesso. Come si affronta la Juventus?
"Ho grande rispetto per Allegri, ha fatto la storia del calcio italiano. Provo simpatia per lui, giocava con mio padre, mi racconta di quando era un giovane calciatore. Non esistono risultatisti e giochisti, non commento più, alleno da pochi mesi e so quanto sia difficile. Non potrei mai avere meno del rispetto che ho per Allegri, Mourinho, Ancelotti, che hanno fatto la storia del calcio. Il match con la Juventus si prepara con attenzione, hanno avuto un periodo non fortunatissimo di risultati ma hanno avuto partite molto buone e altre meno buone, dobbiamo essere consapevoli che vorranno mettere il punto sulla qualificazione in Champions. Abbiamo bisogno di punti, siamo convinti di potercela fare, abbiamo bisogno di una prova eccezionale dei nostri giocatori e dei nostri tifosi, dobbiamo arrivare fino in fondo sempre insieme a loro".
Dybala gioca?
"A volte mi nascondo, ma questa volta non so davvero come stanno i giocatori. Poi parlerò con loro, l'allenamento non sarò pesante, più di preparazione al match. Domattina ci prenderemo un'altra mezz'ora per fare una rifinitura che in genere non facciamo, scenderemo in campo qui a Trigoria e faremo le ultime due-tre cose. Mi tengo il riserbo anche con loro. Dybala sta bene, a parte che è un ex, è triste per la sconfitta come tutti, ha corso tantissimo, fisicamente sta facendo partite importanti, mi sta stupendo fisicamente, dal punto di vista tecnico lo conosciamo tutti quanti".
L'Europa League toglie energie e punti: in questo momento si sceglie? Ci sarà una priorità?
"Nulla è compromesso. È più difficile di prima, non hanno perso per 47 partite, sarà un'impresa tosta, ma possiamo farcela, l'abbiamo vista con la Roma quando giocavo, l'ha fatto Atalanta con il Liverpool. Vedendo la partita d'andata, checché se ne dica, se gli episodi avessero preso un'altra piega, se facciamo un gol nella prima mezz'ora chi sa a cosa andiamo incontro. Siamo in semifinale, non facciamo calcoli, è un sogno per noi e per i nostri tifosi, non possiamo permetterci di fare ragionamenti strani. Il campionato è importante, faremo delle scelte, non possono giocare sempre con gli stessi undici, sono scelte che vanno fatte, non molliamo nessuno dei due obiettivi"
Un ricordo dei suoi Roma-Juventus?
"Ne ho giocate tante, non mi aspettavo questa domanda. Una volta al Delle Alpi stavamo perdendo, abbiamo pareggiato 2-2 e segnò Zebina, ero giovane e in quel momento quei risultati in casa di grandi squadre sembravano una grande cosa, erano un sogno. Ricordo tanti episodi, tante partite perse, ho bei ricordi, forse il più negativo fu dopo una sconfitta quando arrivarono le dimissioni di Spalletti, feci gol ma abbiamo perso, lui si è dimesso, la settimana fu tanto tosta. Non ho una grande memoria, ma è un grande avversario da sfidare, è bello sfidarli all'Olimpico, ci tengono i tifosi ed è una sfida importante".
Ho letto tanti pezzi di analisi su lezioni del Bayer Leverkusen. Ritieni ci siano alternative valide per fare turn over?
"Sulla prima parte di domanda, ho letto prima di lezione di calcio mia a Pioli ed era stata una partita equilibratissima, ho letto De Rossi ammazza De Zerbi e io vi ho detto che non c'era quella differenza nonostante la grande partita, ho letto De Rossi ingabbia Tudor ma la partita è stata equilibrata. A me questo lavoro non cambierà, non vengo a tessere le mie lodi, non vengo a gonfiare il petto, so che intorno c'è una gestione delle analisi delle partite molto poco tecniche, non con te perché ogni tanto ci confrontiamo, ma il risultato orienta offusca, dà l'assist al giornalista per dire quello che vorrebbe dire, so che a Milano volevano dare addosso a Pioli, hanno fatto passare uno 0-1 come una lezione di calcio perché ho spostato El Shaarawy a destra, lo scienziato del giorno. Alcuni lo fanno perché hanno voglia di farlo, altri perché non hanno gli strumenti per analizzare il calcio. Senza offesa, ma se io analizzo un film dico che mi piace o meno, mia moglie mi cita dettagli sulla fotografia che non ho visto. Poi il calcio è così, si va a risultato, il vento spinge e orienta, dà la forza a chi per tre mesi non vedeva l'ora di dire che ero stato surclassato da un altro allenatore. Loro sono bravi, a tratti hanno giocato molto bene, nella prima mezz'ora ho visto meglio i miei, poi il gol ci ha dato una mazzata e su questo dobbiamo lavorare. Si può prendere un gol e non perdere le distanze. Sono orgoglioso dei miei, di tutti, anche di chi ha sbagliato. Le alternative in attacco ci sono, io faccio delle scelte, considero alcuni dei nostri giocatori indispensabili per lo stato di forma e per come è stata costruita la rosa, con pochi giocatori che saltano l'uomo e vanno in velocità nell'uno contro uno, cosa che possiamo vedere in diversi elementi del Bayer Leverkusen. Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, non è veloce come Frimpong ma con la sue tecnica crea superiorità, può creare gol in un centimetro quadrato. Ci sono giocatori talmente forti che magari insisto un po' troppo, a fine anno vedremo se faccio bene o male".
Il Bayer ricorda il percorso della Roma, Xabi Alonso è arrivato durante la stagione. Ci sono le basi per costruire quel modello?
"Ho parlato con i presidenti ieri, quando parli di modello usi la parola che ho usato io. Il Bayer non ha mai vinto niente in Germania, ha sempre fatto ottime squadre e venduto per alimentarsi, però hanno lavorato in una direzione giusta. Quando parlo di modello parlo delle caratteristiche fisiche e tecniche di individualità, potrebbero essere cose che chiederò a giugno. La squadra che ho io può permetterci di arrivare fino in fondo. Fra prestazione e media punti e disponibilità negli allenamenti e nel minutaggio io devo rispettare questa cosa, poi a fine anno se si cambierà sarà perché ogni allenatore ha bisogno di determinate caratteristiche. Essere abituato a fare sempre l'uno contro uno sia in attacco sia in difesa è una caratteristica che mi piace molto nei giocatori, non a caso della Primavera mi tengo sempre Joao Costa, perché lui punta tutti, ha una gamba importante. Parlo di caratteristiche, non è che non mi piacciono i miei. I miei mi hanno portato fin qui, non dimentico le cose clamorose che hanno fatto, chiederò uno sforzo incredibile per le ultime partite e poi analizzeremo e cercheremo qualità nella campagna mercato".
Juventus, Allegri: "La Roma sarà all'ultima spiaggia e sarà arrabbiata"
Allegri ringrazia De Rossi per le parole e parla dei suoi primi mesi: "Daniele ha dato entusiasmo e spensieratezza, anche se Mourinho aveva fatto un ottimo lavoro. Nel calcio ci si dimentica in fretta delle cose, perché Mourinho aveva fatto due finali in due anni. Troveremo una Roma arrabbiata e questa può essere l'ultima spiaggia".
Si accettano miracoli
Europa League: Xabi Alonso domina all'Olimpico la semifinale d'andata.
Pasticcio Karsdorp e Bayer Leverkusen spietato: Roma battuta 2-0. Partenza brillante dei giallorossi e traversa di Lukaku. Un grave errore dell'olandese apre la strada al gol di Wirtz. Nella ripresa segna Andrich.
Corriere dello Sport
Bayer Leverkusen, Xabi Alonso: "Non è ancora finita. Ci servirà concentrazione al ritorno"
Intervenuto ai microfoni della Rai, il tecnico del Bayer Leverkusen, Xabi Alonso ha così parlato dopo la vittoria per 2-0 contro il Bayer Leverkusen:“Abbiamo fatto un’ottima partita, ma è solo una parte di un qualcosa di più grande. La Roma è un’ottima squadra e servirà ulteriore concentrazione anche al ritorno. La Roma può fare una grande rimonta”.
Sulla gara: “Gara molto intelligente e ordinata. Fino all’arrivo del gol abbiamo occupato bene gli spazi, ma la Roma ci potrà preoccupare nella seconda parte”.
Infine, sul ritorno: “Faremo una partita aggressiva e non ci chiuderemo in difesa”.
RaiSport
Bayer Leverkusen, Xabi Alonso: "Stimo De Rossi. Sarà una bellissima partita"
Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport: "Ora la grande sfida è l'Europa League, una semifinale è un'opportunità fantastica e la squadra è concentrata al massimo per fare una grande partita. Mi identifico molto in De Rossi. Siamo della stessa generazione, un giocatore con una grandissima carriera sia con la Roma che con l'Italia. Mi fa davvero piacere vedere ex giocatori che hanno fatto questo percorso come allenatore, la Roma sta giocando benissimo e ha grandi giocatori, sarà una bellissima partita. Mi piaceva giocare contro di lui, era completo e competitivo, domani sarò felice di salutarlo".
Bayer Leverkusen, Xabi Alonso: "Non vogliamo fermarci qui"
Il tecnico del Bayer Leverkusen Xabi Alonso ha parlato del prossimo impegno contro la Roma. La squadra tedesca, infatti, è attesa all’Olimpico in occasione dell’andata della semifinale di Europa League. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni. “Il nostro grande obiettivo era diventare campioni di Germania ma vogliamo andare avanti e non fermarci. Ci restano ancora due partite in Europa contro la Roma e vogliamo prepararci bene per arrivarci al meglio”.
Cristante: "Se entriamo in campo come sappiamo, abbiamo assolutamente le possibilità per fare bene"
Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Uefa.com in vista della semifinale di Europa League di domani sera contro il Bayer Leverkusen:
La Roma si è qualificata per la quarta volta di fila per una semifinale europea: che effetto ti fa?
"E' un orgoglio: un orgoglio per la Roma, un orgoglio per il calcio italiano, perché penso che davvero in questi anni abbiamo dato un qualcosa di importante a tutto il movimento italiano. Raggiungere quattro semifinali consecutive è davvero un traguardo importante, un trofeo siamo riusciti a portarlo a casa, una finale l'abbiamo persa. Quest'anno vedremo come andrà a finire, ma penso che davvero abbiamo fatto un grande percorso in questi anni e vogliamo ci venga riconosciuto che abbiamo aiutato tanto l'Italia".
Come descriveresti finora la stagione europea giallorossa? Avete avuto alti bassi e all'inizio, ma con Brighton e Milan avete alzato il livello
"Il girone non è mai semplice, ci sono tante partite in quel periodo, in mezzo c'è sempre la nazionale, qualche passo falso ogni tanto si può fare. Però abbiamo dimostrato che quando si arriva agli scontri diretti abbiamo quella marcia in più da mettere, che ci ha portato anche quest'anno in semifinale. Ormai siamo abbastanza esperti di questa competizione, sappiamo come gestire le partite secche: adesso ci sarà un'altra andata e ritorno e vedremo se anche quest'anno riusciamo a conquistare la finale".
Roma-Leverkusen è la riedizione della semifinale di Europa League 2023. Che ricordo hai di quella sfida?
"Ho un ricordo felice, perché siamo andati in finale. Però mi ricordo sicuramente che già l'anno passato il Leverkusen era una squadra difficile da affrontare, è stata davvero tosta soprattutto in casa loro. Quest'anno sono migliorati ancora di più, però se entriamo come sappiamo, abbiamo assolutamente le nostre possibilità per fare bene".
Quest'anno invece che Leverkusen vi troverete di fronte?
"Una squadra forte, una squadra in fiducia, una squadra che ha vinto il campionato tedesco con un bel po' di giornate d'anticipo. Non perde da non so quante partite, quindi sarà una partita difficilissima. Lo sappiamo, però conosciamo anche la nostra forza e che questi scontri li sappiamo vincere. Sarà una partita da giocare al 100% per provare a portarla a casa".
Giochi centrocampista, lo stesso ruolo del tuo allenatore: De Rossi è stato uno dei tuoi modelli?
"Daniele era per i giovani centrocampisti italiani sicuramente un esempio, un modello da seguire. Quando ho iniziato era uno dei centrocampisti italiani e mondiali più importanti, quindi era chiaramente un giocatore dal quale prendere ispirazione".
Quando da giocatore ha lasciato la Roma, durante la conferenza stampa d'addio De Rossi ha detto che di Cristante ne avrebbe voluti 100 in squadra. Che cosa hanno significato quelle parole per te?
"Un orgoglio, l'ho ringraziato e lo ringrazierò sempre per queste frasi che ha usato verso di me. Fa piacere, perché vuol dire che il lavoro che faccio in campo, l'impegno che ci metto, l'aveva notato. E' quindi un orgoglio e una felicità che il lavoro paghi".
Che allenatore è De Rossi, quali sono le sue caratteristiche principali?
"E' un allenatore moderno, un allenatore giovane, ha smesso di giocare pochi anni fa. E' una scuola nuova, in cui il gioco offensivo la fa da padrona: tanti cambi di posizione, tutti devono sapere fare un po' tutto. Penso che lo stiamo facendo vedere in campo, che stiamo facendo davvero delle ottime prestazioni. Stiamo continuando a crescere, penso che sia un calcio difficile da imparare e in poco tempo siamo già riusciti ad assimilarlo abbastanza bene. Penso però che potremo farlo ancora molto meglio".
È ormai tanto tempo che sei radicato a Roma, come descriveresti i romanisti e l'importanza di averli sempre al vostro fianco?
"Sono uno spettacolo. Sono calorosi, l'Olimpico in questi anni ci ha abituati a sold-out continui: ma oltre al sold-out c'è proprio questa passione che mettono in ogni partita. Ti fanno davvero dare quel 10% in più che è fondamentale. Soprattutto nelle partite europee, nelle gare secche in cui non c'è una seconda chance. L'hanno dimostrato in questi anni e lo dimostreranno anche in questa semifinale. Rappresentano la nostra marcia in più".
uefa.com
Conferenza stampa De Rossi e Paredes: "Quando c'è in palio la finale si lotta fino all'ultimo. Loro sono imbattuti, ma possiamo farcela"
Daniele De Rossi e Leandro Paredes, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen:
PAROLE DE ROSSI
Come sta Lukaku? Con il recupero di Smalling, Llorente può giocare da terzino?
"Lukaku ha pochissimo sulle gambe di allenamento, ma allo stesso tempo ha saltato pochi giorni. Ci prendiamo un altro giorno per valutarlo, ieri ha fatto un allenamento non intensissimo, ma sembrava stesse abbastanza bene. Vediamo oggi, magari spingeremo un po' di più. Poi decideremo, qualche piccolo dubbio ce l'ho. Smalling ha fatto un allenamento in linea con i ritmi, ma l'ha fatto tutto. Spero e penso di recuperarli entrambi, poi vediamo la gestione del minutaggio. Llorente a destra può starci, valutiamo anche in base a come stanno e agli esperimenti fatti, cerchiamo di ragionare un po' su tutto".
Come stai allenando la Roma dal punto di vista mentale?
"Del Leverkusen dobbiamo tenere non solo l'aspetto mentale, ma anche il loro gioco e i calciatori. Stimo Xabi Alonso per il percorso fatto. Hanno un percorso di lavoro che dura da più tempo rispetto al mio alla Roma, quindi c'è tanto da temere. Sono imbattuti, ma spesso sono andati in svantaggio. Hanno una consapevolezza e una tenacia incredibile fino all'ultimo secondo. Per quanto riguarda noi, gli ultimi minuti riguardano la stanchezza fisica e tenuta mentale. Anche noi, come il Bayer Leverkusen, ci crediamo fino all'ultimo e lo si è visto contro l'Udinese, il Napoli e la Fiorentina. Siamo una squadra che ci crede e che ha cuore, da questo punto di vista siamo uguali. Poi quando in palio c'è la finale di Europa League entrambe le squadre lotteranno fino all'ultimo".
Il fatto che loro siano imbattuti può essere un peso per loro?
"Non credo sia un peso, bensì un qualcosa a cui aggrapparsi. Sono imbattuti perché hanno fatto sempre meglio dell'avversario, la fortuna la lascio ad altri. C'è qualcosa di grande in questa squadra e hanno raggiunto gli obiettivi perché hanno una squadra forte e uno dei migliori allenatori del mondo. Per loro non è un peso, bensì un orgoglio. Anche a me piacerebbe essere imbattuto".
Che tatuaggio di faresti per rappresentare la tua personalità da allenatore?
"Non ci ho mai pensato. Ne ho molti, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggio quindi mi sono fermato (ride, ndr). Prima vinciamo qualcosa di importante, poi ci penserò. Un tatuaggio più calmo? Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare le scivolate. A volte mi manca quella sensazione, ma ho i miei calciatori e credo in loro al 100%. Sono calmo perché credo in loro e mi hanno dimostrato che sono in grado di fare tutto. Ora sembro più calmo, ma ho ancora il fuoco dentro".
L'ultima sconfitta europea del Bayer Leverkusen è arrivata proprio contro la Roma, è uno stimolo o una paura?
"C'è un discorso di cabala, per chi ci crede può essere una speranza. Io penso a preparare la partita e i miei giocatori. In campo troveremo una squadra più forte e migliorata, l'anno scorso era meno diretta, pericolosa e consapevole nei propri mezzi. Hanno la mente libera e vogliono essere campioni anche in Europa. I numeri dicono che sono cambiati, ma basta vederli. È un bel ricordo, spero a loro dia fastidio, ma noi ci concentriamo su questa partita. Sappiamo che sono nettamente più forti rispetto alla passata stagione".
Cosa ti piace di più del Bayer Leverkusen dal punto di vista tattico?
"Diverse cose. Hanno giocatori forti messi nelle condizioni ideali per fare bene. Hanno una squadra fisica, solida, ma hanno anche individualità incredibili. Wirtz, Boniface, Schick è sempre stato forte, ma ora è un uomo. Hanno ricambi forti, se non gioca Frimpong c'è Tella. Hanno giocatori di qualità ma anche con grande gamba. Sanno giocare ma sanno anche essere diretti. Hanno costruito una squadra veramente forte grazie all'idee dell'allenatore ma anche grazie ad acquisti importanti".
La difesa a tre è un'idea?
"È una possibilità. È una cosa che mi intriga, stimolerebbe i miei giocatori all'uno contro uno. A volte vi fermate un po' troppo a vedere difesa a tre o a quattro, è falso dire che questa squadra non possa fare la difesa a tre solo perché a volte abbiamo fatto fatica. Credo che la difesa a tre, se fatta con difensori che attaccano, è una cosa interessante. Può essere una contromossa importante anche per domani. Ma non vuol dire che ci giocheremo".
Dove si può decidere la partita? Il 4-3-3 può essere un'arma vincente?
"Assolutamente sì. Le partite si possono vincere anche con due moduli diversi, lo schieramento iniziale non è decisivo. Prima si giocava in posizioni fisse, ora ci si muove molto di più in campo. Il modulo con cui si inizia conta solo fino a un certo punto. Il terzino prima era solo sulla fascia, ora è molto più dentro al campo. Non è un discorso di 4-3-3. Se il terzino avversario viene dentro, a cosa serve restare sulla fascia? Le sovrapposizioni sono una soluzione a prescindere dal modulo".
Sei disposto a cambiare il tuo stile di gioco per contrapporti al Leverkusen?
"Conosciamo il loro stile di gioco. Sappiamo che dobbiamo attaccare, ma allo stesso tempo stare attenti. Ora siamo concentrati sulla prima partita e poi penseremo al ritorno. Non pensiamo alla semifinale dell'anno scorso, perché è cambiato tanto. Sono gli stessi club, ma sono squadre diverse. Loro hanno una maggiore consapevolezza sono campioni di Germania. Sono imbattuti, ma possiamo farcela".
PAROLE PAREDES
Perché sei cresciuto così tanto con De Rossi?
"La crescita generale, non solo mia ma della squadra, è dovuta all'entusiasmo che ci ha portato il mister. Inoltre il suo stile di gioco si addice meglio alla squadra e questo ci ha fatto crescere".
Come è stato trovare De Rossi da allenatore?
"Per me era già un allenatore quando giocavamo insieme. Sono sempre stato legato a lui, mi ha sempre trattato bene. Averlo come allenatore è un piacere e un onore. Spero di continuare a lavorare bene per lui e per la squadra".
Cosa ti piace di più di De Rossi? Un difetto?
"La sua personalità è il punto di forza, anche quando era giocatore. In pochi erano così completi come lui. In cosa può migliorare? Secondo me mangia troppo (ride, ndr)".
Interviene De Rossi: "Lo sapevo che avrebbe detto questo".
Cosa è cambiato con De Rossi dal punto di vista tattico?
"Il suo stile di gioco e la sua mentalità mi piacciono. Sto trovando la miglior condizione, mi trovo sempre meglio e spero di continuare così perché devo ancora migliorare tanto".
Quanto conta avere esperienza a questi livelli? Come cambia l'approccio?
"Tanto. Quando ti abitui a questi livelli vuoi rimanerci. Giocare questa partita sarà molto bello, speriamo di fare molto bene perché per vincere bisogna giocare al 100%. Sono una squadra forte".
Napoli, Calzona: "Meritavamo di vincere. La Roma è micidiale con Dybala"
Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Dazn. Le sue parole:
“Meritavamo di vincere questa partita, abbiamo messo voglia e orgoglio faccio i complimenti alla mia squadra. Oggi meritavamo di vincere”.
“Non lo so, è chiaro che se è questa che abbiamo visto oggi può continuare ad essere l’organico giusto. Ci deve pensare la società a queste cose. Abbiamo giocatori importanti che oggi l’hanno dimostrato”.
“Abbiamo modificato tatticamente qualcosa ho chiesto più attenzione, la Roma è micidiale nello stretto con Dybala. È stata una settimana travagliata. La società ci lascia tranquilli è dalla nostra parte ma dobbiamo darci una svegliata”.
Dazn
Napoli, Calzona: "Spero in una reazione della squadra"
L’allenatore del Napoli Francesco Calzona ha presentato in conferenza stampa la sfida di domenica dei suoi azzurri contro la Roma: "Spero e mi auguro che venga fuori l'orgoglio perché giochiamo contro una squadra che è in un'ottima condizione". La squadra andrà in ritiro prima della partita: "Non è un ritiro punitivo, ma produttivo. È stata una scelta concordata con la società e io sono stato d'accordo"
Udinese, Cannavaro: "C'è del nervosismo e disattenzioni che si pagano care"
Fabio Cannavaro ha parlato in conferenza stampa al termine di Udinese-Roma. Le sue dichiarazioni:
Due giorni fa si parlava di testa, c’è da ripartire da lì, troppe incertezze.
“Sicuramente anche in venti minuti è venuto fuori che c’è del nervosismo, ci sono disattenzioni che si pagano. L’ho detto che devono stare tranquilli, se li mando in campo e sbagliano la colpa non è loro, ma mia, normale che se sei in questa situazione vuol dire che commettiamo tanti errori. Da due giorni fa in poi sto cercando di limitare questi errori che costano caro”.
La marcatura a zona sui piazzati verrà mantenuta?
“Si può cambiare, nei due giorni ho cambiato poco, anche perché non avevo tempo, normale che se c’è continuità di errori da un certo punto di vista si può cambiare. Se uno vuole limitare i danni si può provare qualcosa di diverso, valuteremo tutto, non possiamo lasciare nulla al caso”.
Bologna, Thiago Motta: "Orgoglioso di allenare questa squadra"
Il Bologna vince 1-3 contro la Roma di De Rossi. Queste le parole del tecnico Thiago Motta nel post partita rilasciate ai microfoni di DAZN:
Un’altra grande prova del Bologna di grande personalità:
“Sono d’accordissimo. Avevo detto loro che sono orgoglioso di allenarli e dopo la partita è ancora più emozionante. Sono venuti qua, in un campo difficile contro una squadra difficile e hanno fatto una prestazione di alto livello in tutte le fasi. Questo mi lascia molto soddisfatto e molto contento. Hanno fatto una partita meravigliosa contro una squadra difficile. Questo fa bene al nostro calcio. Avere partite così… siamo sulla strada giusta”.
La Champions è cosa fatta?
“Oggi penso solo alla partita di stasera e a godermelo al massimo. Il resto arriverà a suo tempo. Oggi il nostro presente è molto bello e voglio approfittarne come i tifosi. Pensare a altro significa niente. Dobbiamo solo vivere questo bel momento. Sono molto grato ai ragazzi e ai tifosi. Abbiamo fatto una serata meravigliosa per questa squadra meravigliosa”.
Dazn