Pau Lopez: "Altri due gol regalati. Guai a mollare"
IL TEMPO - ZOTTI - La sconfitta di Bergamo rischia di compromettere la corsa ad un posto in Champions League, ma Pau Lopez cerca di vedere gli aspetti positivi della gara: «Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, all'inizio siamo stati quasi perfetti - l'analisi del portiere giallorosso - penso che la squadra sia stata diversa da quella vista contro Sassuolo e Bologna«. Adesso sono sei i punti di vantaggio dell'Atalanta - oltre ai due scontri diretti a favore - ma l'unico modo per cercare di risalire la china è continuare a seguire la strada tracciata da Fonseca: «Dobbiamo solo lavorare e imparare da ciò che abbiamo fatto. Ci sono ancora tanti punti in palio, dipende da noi, anche l'Europa League è importante. Mancano mesi alla fine della stagione». Nonostante i miglioramenti mostrati dalla squadra, i gol sono arrivati grazie ad alcune disattenzioni in fase difensiva come ammette lo stesso Pau Lopez: «Oggi abbiamo fatto una partita abbastanza buona, la squadra ha difeso bene. Ma se guardo i gol, sono errori nostri quando avevamo la palla. Sul primo gol si poteva evitare la spizzata, perché poi per Spinazzola era difficile recuperare. Poi con il secondo gol è diventato più difficile giocare con l'Atalanta». I gol nerazzurri sarebbero potuti anche essere tre, ma l'ex Betis Siviglia si è superato con una grande parata su Gomez: «Questo è merito di Marco (il preparatore Savorani, ndr). Non lo facevo in Spagna, l'ho imparato qui».
La Roma si illude e cade, e la Champions se ne va
IL TEMPO - CARMELLINI - Addio Champions e con lei rimanenti sogni di gloria. A Bergamo, contro l'inesauribile Atalanta di Gasperini, la Roma fa un po’ meglio di quanto visto nelle ultime uscite, ma non infrange il maleficio e si ritrova a sei punti dal quarto posto (sette con lo scontro diretto) occupato proprio dai bergamaschi. Perso lo scontro diretto, restano numeri preoccupanti: quinto ko in sette partite giocate nel 2020, sesto su nove contando la Coppa Italia, terzo consecutivo (non succedeva in campionato dal 2014) per un bilancio di nove gol incassati in tre partite. Difficile trovare qualcosa di positivo eppure la Roma è sembrata in crescita: comunque in ripresa (difficile pensare si potesse far peggio del match col Bologna). Ma contro una squadra così non basta giocare bene un tempo e tirare in porta una sola volta in tutta la partita: anche se riesci ad andare in vantaggio. Nella ripresa l'Atalanta ribalta tutto e mette in cascina tre punti pesantissimi. Fonseca fa cinque cambi dopo il disastro contro il Bologna, perché ha bisogno di grinta, gambe e giocatori più freschi che possano dare del filo da torcere alla vispissima Atalanta di Gasperini: una vera e propria macchina da gol. Difesa alta, pressing e le accelerazioni di Kluivert sulla destra mandano spesso in affanno i padroni di casa. Insomma, la cosa sembra funzionare, perché rispetto quanto visto con Sassuolo e Bologna (sette gol incassati in due partite), si capisce subito che questa è un’altra Roma: anche se l'ago della bilancia della prima frazione di gioco pende leggermente più dalla parte dell'Atalanta. La Roma però tiene, per un tempo non commette errori ed è brava sfruttare l’unica sbavatura della squadra di Gasperini. Manca qualche giro d’orologio prima dell'intervallo quando Palomino sbaglia in copertura su Dzeko. La palla gli rimbalza malamente sui piedi, il bosniaco intercetta e poi fa la cosa che gli riesce meglio: difende il pallone (nessuno come lui in questo) sul ritorno dei due difensori bergamaschi, infila Gollini e manda la Roma all'intervallo sull’1-0. Gol numero 101 in giallorossO. Ma è tutt'altro che finita e quella che rientra dopo l’intervallo è un’altra Atalanta. Una squadra in grado di alzare il ritmo, mettere alle corde la Roma che va in affanno col passare dei minuti e inizia a sbagliare. Prima Palomino si riscatta approfittando di una dormita di Spinazzola per riportare in pari il risultato, poi ci pensa Pasalic, entrato da 19 secondi, a castigare Fonseca & Co. per 2-1 finale. Ora i giallorossi devono iniziare a guardarsi alle spalle e trovare col modo per rialzarsi. La Champions è ormai andata, ma mancano quattordici partite e può ancora succedere di tutto.
Fonseca adesso è dietro Di Francesco
IL TEMPO - BIAFORA - È un 2020 senza sorriso per Fonseca, che alla 24 giornata di campionato ha addirittura due punti in meno rispetto alla disastrosa Roma del duo Di Francesco-Monchi. Il tecnico portoghese ha provato a dare una scossa schierando una formazione inedita con Pellegrini e Mkhitaryan in mezzo al campo e con Veretout tenuto inizialmente in panchina. La scelta ha in parte pagato dal punto di vista difensivo - Pau Lopez ha sventato con una gran parata una delle poche ripartenze concesse all'Atalanta - ma la produzione offensiva dei giallorossi è stata del tutto insufficiente: «Non posso dire nulla di negativo sull'atteggiamento e sul coraggio della squadra. La partita - il commento di Fonseca - è stata decisa da dettagli, abbiamo fatto difensivamente una buona gara, non lasciando all'avversario molte occasioni da gol. In questo momento è importante lavorare sulla testa dei giocatori, dopo il primo gol la squadra ha passato un momento difficile. Quando abbiamo recuperato la palla non abbiamo fatto come preparato». L'allenatore ha ripetuto quasi in fotocopia le dichiarazioni rilasciato dopo il ko con il Bologna, puntando nuovamente il dito sull'aspetto mentale: «Penso che fisicamente la squadra stia bene. Non è un problema fisico, ma mentale. E difficile spiegare i gol presi, siamo in un momento in cui ogni tiro è gol. Con questa prestazione penso che possiamo fare meglio, sono fiducioso che torneremo alla vittoria. Questa settimana abbiamo fatto bene per cambiare questo andamento». Nessuno a Trigoria vuole gettare la spugna, in primis lo stesso Fonseca: «Mancano 14 partite, credo sia possibile arrivare in Champions, è difficile, ma in questo campionato molte squadre perdono molti punti«. Gasperini, autore dell’ennesima stagione di rilievo alla guida dell'Atalanta, ha seguito la scia delle parole del collega giallorosso sulla lotta al quarto posto: «Non sono convinto che sia uno scatto definitivo, ci sono 14 partite ancora che sono veramente tante. Abbiamo acquisito convinzione che possiamo giocarcela e molto dipenderà da noi. Il vantaggio sulla Roma non è definitivo perché è una squadra forte ma in noi c'è la convinzione che possiamo terminare davanti. Sicuramente abbiamo un bel vantaggio sul settimo posto».
Lancio di oggetti a Dzeko, Pellegrini diventa "terrone"
IL TEMPO - ZOTTI - Episodi di inciviltà al Gewiss Stadium. Dopo il gol del momentaneo vantaggio della Roma siglato da Dzeko, dalla curva bergamasca sono piovuti alcuni oggetti che fortunatamente non hanno centrato il bosniaco - nel tentativo di colpire il giocatore durante l'esultanza. L'accaduto è stato subito notato dagli ispettori della Procura Federale che hanno preso nota. Da segnalare anche cori di discriminazione territoriale nei confronti di Pellegrini. Sul finale del primo tempo il romano è rimasto a terra in seguito ad un contrasto e alcuni tifosi nerazzurri gli hanno urlato: «Pellegrini terùn».
Niente riposo, giovedì il Gent in Europa
IL TEMPO - BIAFORA - La Roma torna subito in campo questa mattina a Trigoria dopo la deludente partita di Bergamo con l'Atalanta di Gasperini. Alle 11 Fonseca dirigerà il primo allenamento della settimana - non si è mai pensato all'ipotesi ritiro - in vista della gara con il Gent, probabilmente ultimo appiglio per salvare una stagione che fino ad oggi è negativa vista l'eliminazione ai quarti di finale di Coppa Italia e la zona Champions che dista sei punti (i giallorossi hanno anche lo scontro diretto a sfavore con i bergamaschi). I giallorossi, che come di consueto dopo le trasferte serali hanno dormito al Bernardini, ritroveranno Cristante, assente in campionato per il turno di squalifica comminato dal giudice sportivo. Non ci saranno gli infortunati Pastore, Zappacosta, Zaniolo e Diawara, che avrebbe comunque saltato l'andata dei sedicesimi di Europa League per squalifica. Tutto da capire quale schieramento tattico adotterà Fonseca, che certamente deve dare una svolta alla squadra.
Roma scatenata: tripletta storica di Bonfantini
IL TEMPO - ZOTTI - Uragano giallorosso al Tre Fontane. L'As Roma femminile travolge l'Hellas Verona 6-0 e trova la terza vittoria consecutiva davanti ai cinquecento tifosi presenti all'impianto dell'Eur. La protagonista del match è stata Agnese Bonfantini, che si è portata a casa il pallone dopo una gara da incorniciare coronata da una tripletta. Grazie alla prestazione di ieri l'attaccante giallorossa entra a pieno titolo nella storia del club: oltre ad aver messo a segno la prima tripletta di sempre di una giocatrice dell'As Roma femminile, la classe '99 ha realizzato il centesimo gol giallorosso in una gara ufficiale: "E' stata la mia giornata - racconta a Roma Tv - sono molto contenta della prova di tutta la squadra. Abbiamo fatto una grande partita, correndo dal primo al novantesimo minuto". Ad aprire le marcature ci ha pensato però capitan Bartoli, brava a sfruttare le incertezze della difesa veronese sugli sviluppi di un corner. Le altre reti portano le firme di Hegerberg e Andressa - su calcio di rigore - che sale a cinque gol realizzati in campionato. Sorride Bavagnoli che pensa già ai prossimi due impegni tra campionato e coppa: "Sono contenta, faccio i complimenti alle mie ragazze, siamo state brave a gestire bene tutta la gara. La squadra ha messo in campo la mentalità che ho sempre chiesto - spiega la coach - abbiamo spinto e forse qualche disattenzione da parte del Verona ci ha permesso di fare i primi due gol. Ora ci aspetta il Sassuolo, una gara fondamentale insieme al ritorno di Coppa Italia. Se vogliamo dimostrare quello in cui crediamo dobbiamo andare avanti. Lavoreremo tanto per questo e cercheremo di fare il massimo". A rendere ancor più dolce il sabato in casa romanista ci ha pensato la Primavera, impegnata nel Torneo di Viareggio. Le ragazze di mister Melillo - che stanno dominando il loro girone in campionato - si sono qualificate per la fase eliminatoria e lunedì affronteranno il Genoa in una semifinale ad eliminazione diretta.
L'ex Cangiano punisce i giallorossi
IL TEMPO - ZOTTI - Brutto passo indietro per la Roma Primavera. I giallorossi escono sconfitti 3-1 dalla gara giocata sul campo del Bologna e incappano nell'ennesimo scivolone stagionale. Da inizio campionato infatti la squadra non riesce a trovare continuità in termini di risultati e rendimento, alternando prestazioni maiuscole - spesso contro le big - a gare opache contro avversari sulla carta abbordabili. Il match del Biavati è a senso unico, con il Bologna - in costante controllo della partita - che archivia la pratica grazie ad una doppietta dell'ex romanista Cangiano e alla rete di Bonini. Inutile il gol di Calafiori messo a segno nei minuti finali. Scoraggiato De Rossidopo il fischio finale: "Siamo tutti infastiditi da questa alternanza di risultati. Forse è nel nostro dna questa mentalità di accontentarsi. Non è facile risolvere questo problema, ci succede da sette mesi. Abbiamo troppi giocatori che non riescono a stare concentrati per 90 minuti".
Atalanta-Roma, le pagelle dei quotidiani. Brilla il solito Dzeko, in difficoltà Pellegrini
INSIDEROMA.COM - Dopo l'ennesima sconfitta del 2020, la Roma si ritrova a sei punti di distacco dalla zona Champions League. Il vantaggio di Dzeko allo scadere del primo tempo non basta ai giallorossi contro l'Atalanta; i nerazzurri ribaltano il risultato sul 2-1, con le reti di Palomino e Pasalic, appena entrato. Queste le pagelle dei principali quotidiani:
LA GAZZETTA DELLO SPORT (CECCHINI)
Pau Lopez 6,5; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6,5, Spinazzola 5; Mancini 6; Kluivert 5,5, Pellegrini 5, Mkhitaryan 5,5, Perotti 5; Dzeko 6. Subentrati: Perez 5, Veretout 5,5, Villar sv. Allenatore: Fonseca 5,5.
CORRIERE DELLO SPORT (MAIDA)
Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6, Spinazzola 5,5; Mancini 6; Kluivert 5,5, Pellegrini 5, Mkhitaryan 5, Perotti 5; Dzeko 6,5. Subentrati: Perez 5,5, Veretout 5,5, Villar sv. Allenatore: Fonseca 5,5.
Pau Lopez 6,5; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6, Spinazzola 5,5; Mancini 6; Kluivert 6, Pellegrini 5, Mkhitaryan 5,5, Perotti 5,5; Dzeko 6,5. Subentrati: Perez 5,5, Veretout 5,5, Villar sv. Allenatore: Fonseca 6.
IL MESSAGGERO (ANGELONI)
Pau Lopez 6; Bruno Peres 5,5, Fazio 5,5, Smalling 6, Spinazzola 5,5; Mancini 5,5; Kluivert 6, Pellegrini 5, Mkhitaryan 5,5, Perotti 5; Dzeko 6. Subentrati: Perez 5,5, Veretout 6, Villar 6. Allenatore: Fonseca 5,5.
CORRIERE DELLA SERA (VALDISERRI)
Pau Lopez 6,5; Bruno Peres 5, Fazio 5, Smalling 6, Spinazzola 4; Mancini 6; Kluivert 5, Pellegrini 4, Mkhitaryan 4, Perotti 5,5; Dzeko 6,5. Subentrati: Perez 5, Veretout 5,5, Villar sv. Allenatore: Fonseca 5.
LA REPUBBLICA (PINCI)
Pau Lopez 6; Bruno Peres 6,5, Fazio 6, Smalling 6, Spinazzola 5; Mancini 5,5; Kluivert 5,5, Pellegrini 4,5, Mkhitaryan 6, Perotti 5; Dzeko 6. Subentrati: Perez 5, Veretout sv, Villar sv. Allenatore: Fonseca 5.
IL TEMPO (AUSTINI)
Pau Lopez 6; Bruno Peres 5, Fazio 5,5, Smalling 6,5, Spinazzola 5; Mancini 6; Kluivert 6, Pellegrini 4,5, Mkhitaryan 5, Perotti 5,5; Dzeko 7. Subentrati: Perez 5,5, Veretout 6, Villar sv. Allenatore: Fonseca 5,5.
IL GIORNALE (PUGLISI)
Pau Lopez 5,5; Bruno Peres 5,5, Fazio 5,5, Smalling 6,5, Spinazzola 6; Mancini 6; Kluivert 6, Pellegrini 5, Mkhitaryan 6,5, Perotti 5,5; Dzeko 7. Subentrati: Perez 5,5, Veretout 5,5, Villar sv. Allenatore: Fonseca 6,5.
IL ROMANISTA (LO MONACO)
Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6,5, Spinazzola 5,5; Mancini 5,5; Kluivert 6, Pellegrini 5, Mkhitaryan 5,5, Perotti 6; Dzeko 6,5. Subentrati: Perez 5, Veretout 6, Villar sv. Allenatore: Fonseca 6.
Schick: "Meglio al Lipsia che alla Roma? Lo dicono i numeri"
Patrick Shick, ex Roma ora al Lipsia, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale idness.cz. Queste le sue parole:
"Vogliamo vincere il campionato, questa squadra ha fame di titoli. Siamo davanti a tutti, è vero, ma la strada è ancora lunga. Non dobbiamo dimostrare che vogliamo il titolo. Vogliamo vincere tutte le partite, questo è ovvio, ma non abbiamo il dovere di farlo e questo è un bene per noi Adesso dobbiamo continuare a spingere e guadagnare punti sulle squadre che sono vicine. Se mi piace di più lo stile di gioco del Lipsia rispetto a quello della Roma? Beh, lo dicono i numeri (sorride, ndr). Giochiamo a calcio a un tocco solo, siamo veloci e la gente quando ci vede si diverte. Vogliamo sempre mostrare a tutti un gioco spettacolare”.
Allenamento Roma, palestra per chi ha giocato ieri. Tecnica e tattica per gli altri
Dopo la sconfita di ieri contro l'Atalanta, la Roma è tornata in campo per preparare la sfida di Europa League contro il Gent.
Solo lavoro in palestra per chi ha giocato ieri, mentre il resto della squadra ha lavorato sul campo per effettuare esercizi di tecnica e di tattica.
Differenziato per gli infortunati Diawara, Pastore, Mirante, Zaniolo e Zappacosta.
Serie A, vincono Juverntus e Parma. Crolla la Samp in casa sotto i colpi della Fiorentina
Sono terminate le gare pomeridiane della Serie A.
La Juventus vince 2-0 contro il Brescia grazie a Dybala e Cuadrado.
Crolla in casa la Sampdoria, sconfitta 1-5 dalla Fiorentina. Apre le danze il blucerchiato Thorsby con un autogol, seguito dal gol di Vlahovic e dal rigore di Chiesa. Nella ripresa segnano ancora Vlahovic e Chiesa che chiudono la pratica prima della rete della bandiera di Gabbiadini.
Successo esterno per 1-0 per il Parma sul campo del Sassuolo. Decide il rientrante Gervinho al 25'.
De Rossi: "Siamo infastiditi da questa mentalità altalenante. Dobbiamo tirarcene fuori"
Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo la sconfitta contro il Bologna:
Cosa è successo in questa partita? La Roma sembra essere ricaduta nella sua discontinuità.
"Siamo un po' tutti scocciati, infastiditi da questo. Si ripresenta quotidianamente, veniamo da buone prestazioni e poi ce n'è un'altra cosa. Nel nostro DNA, non in tutti, questo atteggiamento, questa mentalità sembra un problema di facile risoluzione, ma non lo è. Se ne stiamo parlando e ci succede da sette mesi vuol dire che li abbiamo messi insieme ed è un problema. Ci sono sempre alti e bassi, qui di questa mentalità altalenante ne abbiamo un po' troppa. Dobbiamo tirarci fuori da questa situazione antipatica, che ti porta a fare una brutta prestazione, a non giocare da Roma, è questo che mi scoccia di più".
La Roma ha segnato 13 gol alle prime tre della classifica, poi ci si perde con le piccole squadre.
"Mi piacerebbe dire di non saperlo, ma lo so, i problemi sono reali, li conosciamo. Stiamo provando ad aggredire, ad argomentare con i ragazzi, sono loro che devono aiutare noi, noi possiamo aiutarli finché vogliamo, ma loro devono metterci qualcosa. Ho visto una parte di squadra che ha reagito bene, non ci stava a perdere questa partita. Un'altra parte, dopo la prima contrarietà, si ferma e perde la strada".
Cosa è mancato? Cattiveria, troppo spazio concesso...
"I tre gol che abbiamo preso e la ripartenza in cui potevamo concederne un altro sono lo specchio della nostra difficoltà nel portare le preventive, sul primo gol potevamo temporeggiare e non saremmo andati due contro tre. Il Bologna ha meritato di vincere la partita, ma stavamo facendo piuttosto bene. Dopo il primo gol la squadra ha perso sicurezza e viene fuori un'altra partita, e stiamo a parlare di una sconfitta simile a quella di Verona".
Come si fa a lavorare sulla testa di questi ragazzi in vista di mercoledì?
"Anche questa partita era decisiva, l'avevamo presentata come la partita del rilancio. In campionato dobbiamo rilanciarci, vogliamo andare direttamente ai playoff. Il campionato resta il primo obiettivo, un obiettivo importante. Così non è stato, non è stato così perché a un certo punto sembrava che in questa partita il messaggio non fosse arrivato. Fare bene oggi ti avrebbe portato a fare bene mercoledì, ma ce la metteremo tutta".