Valore aggiunto
Dopo aver cambiato la gara a Pisa, Dybala lavora a Trigoria per giocare da titolare contro il Torino, che rievoca dolci ricordi. All'eventuale rinnovo si penserà più avanti: il contratto è in scadenza il prossimo giugno e Ranieri è stato chiaro: deciderà il campo. La vita è adesso.
Fonte - ilromanista
E' Kone il più cercato dalle big
Il centrocampista è sicuramente il primo indiziato a partire se la Roma avesse bisogno do fare una plusvalenza importante.
Il francese è stato acquistato per 18 milioni, adesso ne vale 40-45. Per Gasperini è essenziale nella sua formazione titolare. Manu Kone è fedele: "Grato al club per aver creduto tanto in me".
Fonte - corsport
Wesley show, va in onda in fascia protetta
Da anni la Roma non aveva tante alternative. L'esterno brasiliano si gode il momento d'oro dal ritiro della sua nazionale: "Gasperini è incredibile, crescerò tanto",
Tsimikas e Rensch non sono riserve ma vere alternative per fare turnover.
Fonte - corsport
Wesley: "Quando mi ha preso la Roma non ci credevo"
Wesley dal ritiro della nazionale brasiliana ha parlato del suo arrivo alla Roma: "Quando è arrivata l’offerta da 20 milioni e io non stavo nemmeno giocando titolare, ho pensato: “Questi sono pazzi! 20 milioni e io non sto nemmeno giocando. Peraltro in quel periodo quando giocavo sbagliavo un passaggio e subito si vedeva in televisione. E mi dicevo: come fanno a pagare 20 milioni per me? Poi mi ha chiamato Gasperini..."
Oktagon Roma presenta la prima novità della 29ima edizione: il ritorno in Europa del K-1 World Max
Roma, 9 settembre 2025 - Dopo il successo di “Oktagon Courmayeur “(svoltosi lo scorso 7 giugno), il galà italiano degli sport da combattimento torna nella Capitale a distanza di un anno e mezzo dalla sua ultima edizione.
"Oktagon Roma", organizzato quest’anno da Opes Italia (tra i più importanti Enti nazionali di Promozione Sportiva), con il supporto tecnico-organizzativo di FIGHT1 e il patrocinio degli Assessorati allo Sport di Regione Lazio e Roma Capitale, è finalmente in calendario per sabato 29 novembre 2025 al PalaFIJLKAM di Ostia (conosciuto dal grande pubblico come "Pala Pellicone”). Sarà la 29ima edizione della kermesse internazionale, la più amata e conosciuta dagli appassionati italiani di combat sports. In programma, nella card di Oktagon Roma, più di 16 match di cui 3 titoli mondiali ISKA (International Sport Kickboxing Association).
La prima importante novità riguarda il ritorno, nel nostro Paese, dopo molti anni di assenza, del "K-1 World Max" , il torneo più iconico di kickboxing a livello internazionale. Fa il suo ritorno in Europa e sceglie proprio l’Italia come prima tappa di selezione europea per individuare il campione che andrà a Tokyo per disputare le finali mondiali . Il format ad eliminazione diretta è uno dei punti cardine di questo show, che sbarca a distanza di anni nel continente europeo prima di tornare nuovamente alla casa madre (in Giappone) e sceglie Oktagon Roma, il prossimo 29 novembre, come vetrina ideale.
Sin dalla sua nascita, nel lontano 2002, decreta il nome del miglior fighter di "K-1" al mondo nella categoria di peso fino a 70 kg (155 libbre). Storicamente è considerato l’evento più spettacolare negli sport da combattimento, per la formula adottata e per la qualità tecnica degli atleti in gara. Icone della specialità come il giapponese Masato Kobayashi (nel 2003 e 2008), il thailandese Buakaw Por. Pramuk (nel 2004 e 2006) o ancora il campione italiano Giorgio Petrosyan (nel biennio 2009/2010) hanno firmato successi rimasti nella storia della specialità.
A Roma parteciperanno sicuramente due campioni di livello internazionale: confermata infatti la presenza di Lorenzo Di Vara (lecchese originario di Costa Masnaga) campione mondiale ISKA (in carica) muay thai nella categoria di peso fino a 70 kg e dell'ucraino Taras Hnatchuk già iridato ISKA kickboxing nella categoria fino a 72.5 kg. Sono i primi due nomi svelati dagli organizzatori dell'evento Oktagon
‘’OKTAGON torna nuovamente a Roma al Pala Pellicone di Ostia – dichiara Carlo Di Blasi – presidente di FIGHT1 - "Una scelta naturale perchè è storicamente la casa delle arti marziali olimpiche e del fighting in generale. Si tratta di un palazzetto nato per grandi eventi, perchè, con così tanti atleti (come prevediamo in questa edizione record), abbiamo bisogno di spazi più importanti, oltre che modulari (come, ad esempio, aree riscaldamento e spogliatoi separati). Ideale, tra l'altro, per gli allestimenti destinati agli sponsor, ai media e ai servizi di ospitalità da offrire agli ospiti. Il ritorno in Europa, a partire dall'Italia, del K-1 World Max è una delle importanti novità che lanceremo in concomitanza con l'edizione n.29 di Oktagon".
Da esubero a leader
Mario Hermoso a giugno era finito nella lista dei partenti di Massara ma nessuno si è fatto avanti.
Ora con Gasperini è uno dei leader difensivi e le prestazioni contro Bologna e Pisa hanno convinto tutti. Dopo i tre giorni di riposo concessi dal tecnico oggi la squadra torna in campo.
Fonte - ilromanista
"Dovevamo cambiare"
Dopo Gasperini, anche Ranieri si esprime. Dal mercato alla scelta del tecnico, dal FPF al futuro di Dybala e Pellegrini: «Super convinto di Gian Piero, cresceremo con un occhio ai conti».
Fonte - ilromanista
Soulè, oro Roma. Gasp punta tutto sulla sua Joyita
Matias Soulè è il modello della nuova strategia adottata dal club: giovani e di qualità.
L'argentino si sta avvicinando sempre di più alla porta. Il tecnico da lui si aspetta i gol. Lui e Dybala si sono promessi di giocare insieme con l'Argentina.
Fonte - corsport
Bailey ora accelera, l'obiettivo è Nizza
L'esterno giamaicano spinge per strappare la prima chiamata a Gasperini nell'esordio in Europa League.
Bailey scalpita e sta lavorando non-stop a Trigoria. I suoi progressi fanno ben sperare per il futuro. Ha subito legato con i suoi nuovi compagni e con la tifoseria.
Fonte - corsport
La svolta di Gollini, l'esubero rivalutato
Le scuse a Gasperini lo hanno aiutato: adesso sarà il vice di Svilar.
Per tutta la durata del mercato la Roma ha provato a cederlo ma lui ha già sorpassato Vasquez. È nella lista dell'Europa League, il nuovo acquisto è stato escluso.
Fonte - corsport
Ranieri a SkySport: "Dobbiamo rispettare le regole e i conti. Gasperini farà un grande campionato"
Ranieri ha rilasciato un’intervista a Sky Sport in cui ha parlato della Roma.
Prima di tutto, partiamo dal nome. Claudio Ranieri… come la chiamo? Sono un po’ in difficoltà: mister va bene?
“Mister va benissimo”
Ci racconta un po’ questo nuovo ruolo: se le manca un po’ l’adrenalina del campo, se i consigli che lei dà ai Friedkin in qualche modo sostituiscono questo aspetto emotivo?
“Devo dire che negli ultimi anni della mia carriera sono stato spesso a casa fino alla chiamata. Soltanto con il secondo anno della Sampdoria e il secondo anno del Cagliari ho iniziato la preparazione. Se no, mi lasciavano a casa per l’estate e poi venivo chiamato (ride, ndr). Per cui ancora non percepisco quella mancanza, ma devo dire che ho fatto parecchie videocall in questo mese di mercato, sono stato molto attivo. Certo, poi quando vedi le partite ti piacerebbe stare lì, però io credo che ci sia un’età per tutto. Questa è la mia età di stare fuori, vedere e aiutare gli altri”
Ha parlato di mercato: sfrutto questo assist che mi ha dato. Ci sono alcuni aspetti un po’ complicati da capire, mister, perché c’è un quadriennio da completare nel rapporto con l’UEFA nel 2026. Che cosa succede il 30 giugno 2026? Che tipo di risposta dovrete dare alla Federazione Europea?
“Dovremo stare in regola con i conti. Vediamo come va il campionato, vediamo come ci classificheremo, che percorso faremo in Europa League. Sono tutte entrate che porteranno dei valori aggiunti. Poi dopo al limite ci sarà da vendere qualcuno, perché non possiamo permetterci di prendere il cartellino rosso. Lo scenario è questo: se benauguratamente arrivassimo in Champions League, con il cartellino rosso non la potremmo disputare. Dobbiamo tenere i conti veramente a posto”
Allora prendo proprio spunto da questo elemento che ha tirato fuori. Si fa fatica un pochino a trovare la sintesi tra questo che ci ha ricordato e un’operazione che sembrava fattibile, come quella di Sancho, che era molto molto costosa. Se bisogna rivolgersi all’UEFA con questo equilibrio, com’era ipotizzabile una trattativa così ingombrante dal punto di vista economico?
“Economicamente era molto, molto pesante, però i Friedkin pur di accontentare l’allenatore l’avrebbero fatta. Certo, ci sarebbe stato da vendere qualcuno: finché non fosse uscito un pezzo pregiato non avremmo potuto farla. Ma quel pezzo pregiato non credo che si sarebbe mai venduto, perché i giocatori di valore noi vogliamo tenerceli. Più in generale, abbiamo inserito dei giovani, sperando che con il nuovo allenatore vengano valorizzati al massimo. Perché se fosse necessario dovremmo eventualmente vendere e rientrare nei parametri di questo Fair Play Finanziario”
Quali caratteristiche devono avere i giocatori sui quali investite?
“Sicuramente forti, perché siamo la Roma, e giovani ma già con qualche speranza in più. Ripeto, siamo la Roma, non una squadra che non ambisce a entrare nelle coppe. Servono giocatori di belle speranze e per questo è stato scelto dai Friedkin un allenatore che ha nel suo pedigree questa qualità: quella di scoprire, tirar fuori il meglio da ogni giocatore. Ci aspettiamo questo”
Che tipo di vicinanza c’è da parte della proprietà verso la squadra e la dirigenza?
“Totale. Io non so quante videocall, chiamate, messaggi ho fatto giorno dopo giorno. Se non mi si vede è perché non voglio: non devo né voglio apparire. Ci sono l’allenatore, i giocatori… sono loro che devono essere messi in mostra. Io sto dietro le quinte e cerco di aiutare nel mio piccolo quello che posso fare. Lo faccio veramente con tutto il cuore per la Roma”
Conosce benissimo l’ambiente, il territorio tutto della Roma… che valutazione dà di questo primo approccio di Gasperini a Roma?
“Ottimo, ma ne ero sicuro. Quando abbiamo fatto una lista e i Friedkin hanno scelto Gasperini, eravamo sicuri di lui. Si parlava di antipatia, ma io ho detto che per me era ancora di più dell’antipatia: era qualcosa oltre, di un avversario veramente molto difficile da affrontare. Però poi quando ce l’hai a tuo favore le cose cambiano. È un allenatore che pretende, esige il massimo da sé stesso prima di tutti e poi dagli altri: per cui questo ci voleva per la piazza di Roma. Io ne sono super convinto e sono super convinto che farà un grandissimo campionato”
Il nuovo gruppo di lavoro sarà chiamato anche a gestire due situazioni di due giocatori di altissimo livello, che hanno dei contratti che economicamente sono abbastanza impegnativi. Parliamo di Pellegrini e Dybala: scadenze diverse, ma argomenti da affrontare. Allenatore e direttore sportivo su Pellegrini hanno già comunicato una decisione. Qual è la sua idea? E su Dybala: si comincerà a parlare di futuro prima o poi?
“Io credo che tutto dipenderà da questo campionato in corso. L’allenatore vuol sempre vincere, per cui metterà in campo giocatori che reputa che possano far vincere la Roma in quella determinata partita. Ricordiamoci l’Atalanta: gli attaccanti li cambia e li varia spesso proprio perché chiede loro quel surplus di pressing e di determinazione. Dipende da quello che faranno non solo loro: tutti i giocatori devono dare il meglio e poi durante l’anno si deciderà”
Però loro hanno situazioni contrattuali un po’ più impegnative rispetto agli altri, quindi anche il contenuto economico sarà un valore.
“Sì, certo, ma tutto dovrà essere proporzionato al Fair Play Finanziario e a quello che possono dare. Noi vorremmo che dessero il 100% ad ogni partita, che fossero i giocatori-faro di ogni partita. Se sarà così, sicuramente ci sarà da pensare e vedere bene tutto”
Questa è una società che ha messo dentro profili diversi: Massara come DS, Gasperini allenatore, lei in questo nuovo ruolo. Che sinergia c’è tra voi, che condivisione?
“Totale, ripeto: con i Friedkin ci siamo confrontati più volte. Certo ci possono essere non dico dei contrasti, ma delle opinioni diverse e proprio per questo si fa un brainstorming: si pensa, si parla, si sviscerano tutte le problematiche che ci sono e poi i proprietari decidono”
La giostra dei Friedkin
Dan Friedkin non parlerà mai però agisce e cambia. Lo fa dal 2020 e adesso vuole raccogliere i frutti. Oltre i sold out l'esigenza di vincere con un occhio ai conti rendendo il club un modello in Europa.
Ha investito nella Roma più di un miliardo e pretende trofei e stadio. La sostenibilità però è un mantra. Dopo cinque anni è l'ora del decollo. Monte stipendi ed età sono da abbassare per creare più valore. I colpi di scena, l'arrivo di Mourinho, Gasperini e i tifosi: adesso si attende la svolta.
Fonte - corsport