Pallotta saluta, Lotito raddoppia. Roma-Lazio super da alta classifica

GAZZETTA DELLO SPORT - Roma e Lazio – per caso o per scelta – hanno eletto James Pallotta e Claudio Lotito rappresentanti di due universi contrapposti e speculari, cuciti solo dal bisogno inestinguibile di superarsi. Nel periodo in cui sono stati affiancati, due numeri spiccano su tutti: lo zero nei trofei giallorossi contro i 4 biancocelesti e i 592 contro il «sempre» della loro presenza nella Capitale.

Se è vero che Pallotta non è mai stato sentito dai tifosi della Roma come «uno di noi», anche Lotito negli anni ha avuto i suoi problemi sentimentali. Certo, se si pensa che il presidente bostoniano come media punti-partita di campionato è stato il più vincente della storia giallorossa, si capisce come lascerà col rimpianto niente affatto segreto di non aver mai vinto nulla. Il business ha avuto sempre la precedenza, ed in questo senso la sua profezia del 28 maggio 2017 è stata sottovalutata. «Se entro il 2020 non avrò la certezza di fare il nuovo stadio me ne andrò». Il 2020 è arrivato. E lui in effetti saluta.

Chi invece non ha alcuna intenzione di lasciare è Claudio Lotito. La sua gestione è la seconda più lunga nella storia del club, inferiore solo a quella di Fortunato Ballerini, cento anni fa. Lotito ha arricchito di ben sei coppe la bacheca societaria, operando pure il sorpasso storico sulla Roma per numero di trofei conquistati (il bilancio è adesso di 16-15 per i biancocelesti).


Una sfida Capitale

IL TEMPO - AUSTINI - All'andata non aveva avuto neppure il tempo di ambientarsi e ha giocato subito il suo primo derby. Cinque mesi dopo si ritrova ad affrontare la Lazio ancora da sfavorito, ma con più consapevolezza. E un carico di passione che si è aggiunto ieri, quando ha visto Trigoria riempirsi di tifosi per caricare la squadra. «Mi avete fatto venire i brividi - scrive Fonseca su Instagram rivolgendosi ai romanisti - in tanti annidi carriera non ho mai sentito un sostegno così forte e una emozione del genere. Faremo tutto per rendervi orgogliosi di noi». In conferenza stampa aveva già promesso di «lottare per
loro e fare una buona partita. I tifosi meritano il nostro impegno». I derby si giocano soprattutto con la testa e il tecnico ricorda ai suoi calciatori che «la maggior pressione è quella che ci mettiamo da soli. Sappiamo quanto sia importante e speciale la partita, magari i romani la sentono di più, ma io ho sentito tutti sereni, equilibrati, motivati e con fiducia». Gli ricordano il motto di Garcia - «il derby non si gioca, si vince» - ma Fonseca ribadisce i suoi principi: «Chi gioca meglio ha più possibilità di vincere. Se speriamo nella fortuna, la possibilità di perdere è alta. Una squadra che dominala partita è sempre più vicina al successo. Sono orgoglioso del coraggio dei miei giocatori. Abbiamo perso con la Juventus, ma hanno avuto identità e creato situazioni d'attacco. In campionato abbiamo preso due gol in otto minuti, potevamo mollare e invece siamo rientrati in partita». Oggi di fronte c'è una squadra che vola e fa più impressione dei bianconeri se si pensa ai valori della rosa. «Lazio più forte? In classifica lo è, noi - carica il portoghese - dovremo dimostrare il contrario sul campo».

Sulla formazione conferma che «giocheremo con la difesa a quattro. Se l'altra squadra è forte e ci obbliga ad abbassarci lo faremo, ma l'intenzione è quella di difendere molto alti». Fonseca, poi, annuncia che «giocherà Cristante perché spostando Mancini a centrocampo cambierei due settori. Non abbiamo altre soluzioni adesso, però su Diawara sono ottimista:sta molto meglio e credo che non servirà l'operazione, i prossimi giorni si capirà». Dall'infermeria, intanto, esce finalmente qualcuno. «Abbiamo Perotti e Pastore, che saranno in panchina. Kluivert era stanco, ha giocato con la Juventus perché non avevamo altri, ma non ha fatto una buona partita. Con la Lazio potremo vedere un giocatore diverso». Sarà il secondo derby di Fonseca e con ogni probabilità l'ultimo di Pallotta, che lo vivrà come sempre a distanza. Mai come oggi, però, conta solo il presente.

 

 


Santon scalza Florenzi, Kolarov favorito. Kluivert titolare

IL TEMPO - BIAFORA - Niente esperimenti, la Roma affronterà il derby con il solito 4-2-3-1. Fonseca ha riflettuto sulla difesa a tre per schermare l'attacco della Lazio, ma ha preferito confermare il modulo su cui ha lavorato in questi mesi. Il tecnico può sorridere per aver recuperato Mirante, Pastore e Perotti: contro la Juventus il cambio uscito dalla panchina per il reparto offensivo è stato Bruno Peres, mentre oggi avrà a disposizione i due argentini come assi nella manica per la ripresa. La formazione titolare vedrà il ritorno di Dzeko e la conferma di Kluivert, con gli unici dubbi che riguardano le fasce difensive. Santon è in vantaggio rispetto a Florenzi, mentre sulla sinistra Spinazzola insidia Kolarov. Sembra difficile che Fonseca rinunci al serbo, ma Lazzari è un brutto cliente e nell'ultimo mese il numero 11 giallorosso ha dato evidenti segnali di difficoltà in fase difensiva, mentre Spinazzola ha ben figurato a Genova. Terza partita dall'inizio in pochi giorni per Cristante: a centrocampo non ci sono alternative a lui e Veretout.


Striscione choc, sale la paura

IL TEMPO - VITELLI - La capitale si prepara ad un derby ad alta tensione. Lo striscione affisso da alcuni tifosi laziali nella notte di venerdì fuori dal centro sportivo della Roma a Trigoria ha inasprito una situazione già critica. "Zaniolo come Rocca... Zoppo de Roma", il messaggio di cattivo gusto dedicato al centrocampista giallorosso alle prese con l'infortunio al ginocchio destro. Purtroppo l'episodio è solo l'ultimo di una serie che in passato ha visto entrambi i fronti tristemente protagonisti. Questo «messaggio» poi, ricorda molto da vicino un altro che venne mostrato allo stadio il giorno del drammatico derby nel quale perse la vita Vincenzo Paparelli. Era il 1979, sono passati quarantuno anni e le cose non sembrano granché migliorate. «Mi fate schifo non in quanto laziali ma come esseri umani», la dura ma comprensibile replica della figlia di Rocca. Zaniolo, invece (ormai vittima preferita della Curva Nord anche con cori po-co lusinghieri nei confronti della madre), ha preferito evitare di esacerbare gli animi, limitandosi a ringraziare i quasi 1500 supporter giallorossi accorsi a Trigoria ieri mattina per rincuorarlo ed incoraggiare la squadra. Il folto gruppo ha incontrato i giocatori al termine dell'allenamento, chiedendo loro di vincere il derby anche per Nicolò come scritto su uno striscione.

«Non può essere stato un tifoso a fare quella scritta - ha invece commentato mister Fonseca riguardo l'iniziativa dei laziali - è inaccettabile». Intanto le forze dell'ordine sono a lavoro per assicurare la sicurezza prima e dopo il match ai quasi 60mila spettatori che si recheranno oggi all'olimpico. Fin dalla mattina, grande dispiegamento di uomini, con circa duemila unità tra polizia e carabinieri. In più, a vigilare la zona ci saranno anche novecento steward della Roma. L'impianto sarà aperto al pubblico alle 15.30, ma non è escluso un anticipo nel caso di forte afflusso. Come ormai accade per consuetudine, i tifosi della Roma sono stati invitati dalla Questura ad avvicinarsi allo stadio convergendo dalla zona di ponte d'Duca d'Aosta e ponte Parco della Musica, mentre a quelli laziali è stato chiesto di arrivare dalla parte di ponte Milvio. Dalle 13, previsto lo sgombero dei veicoli in sosta nel quadrilatero compreso tra lo stadio, il lungotevere Maresciallo Diaz, via Antonino di San Giuliano e via Macchia della Farnesina. Dalle 15 alle 20 poi, in tutta l'area adiacente l'olimpico sarà vietato vendere per asporto bottiglie o contenitori in vetro, ad eccezione di generi di prima necessità. Grande attenzione anche sul fenomeno del bagarinaggio, per contrastare il quale sarà presente una task force composta da agenti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale. Tra le tante preoccupazioni, una nota positiva arriva dalla società giallorossa, che proprio oggi lancia una nuova iniziativa denominata «Easy Mobility». Il progetto prevede la messa a disposizione dei tifosi di bus, biciclette e auto elettriche per favorire il raggiungimento dello stadio.


Un pronostico mai così sfavorevole

IL TEMPO - CARMELLINI - Mai come stavolta è tutto scontato. Ed è inutile continuare a sperare in vecchie cabale e sognare un repentino cambio dei valori in campo. Perché era davvero tanto tempo che la Roma non arrivava al derby contro la Lazio così sfavorita dei pronostici della vigilia. Complici infortuni pesanti (perché quest'anno la sfortuna sembra essersi davvero incarognita contro la sponda giallorossa del Tevere), ma anche di un intervento sul mercato tardivo: o forse scelte sbagliate a inizio stagione visto che alcuni dei nuovi arrivati o hanno deluso o non si sono mai visti per infortunio. Insomma, sfortuna sì, ma il dubbio arrivati a un certo punto è quantomeno legittimo. Resta il bilancio e parla di un derby che spaventa davvero perché dall'altra parte c'è una Lazio in una condizione pazzesca. La squadra di Inzaghi viaggia a suon di record ed è, a detta di tutti gli addetti ai lavori e non, la vera rivelazione di questo campionato. Sta attraversando un momento di grande condizione, ha gioco e testa e lo scivolone in Coppa può solo averla caricata di più in vista di questa stracittadina che può fare davvero male a Fonseca & Co.. La Roma ha un unico obiettivo: cercare di limitare i danni perché è chiaro che la corsa quest'anno non sarà contro la Lazio che viaggia sette lunghezze più su con una gara in meno, ma con l'Atalanta e le altre per l'ultimo posto utile per la Champions League. Certo uscire male da un derby lascia sempre delle tossine molto negative, ma i favori così contrari del pronostico possono essere alla fine proprio l'unico modo per leggere questa partita: comunque andrà sarà un successo...


Perez rompe con il Barça e si avvicina

CORRIERE DELLA SERA - La Roma è pronta a rafforzarsi sul mercato. Molto avviata la trattativa con il Barcellona per l’esterno offensivo Carles Perez: dovrebbe arrivare in prestito con obbligo di riscatto a 13 milioni, si discute sulla «recompra». L’esterno ieri non era tra i convocati della gara che il Barcellona ha perso 2-0 a Valencia. «È l’ultimo maltrattato del Barcellona», ha titolato ieri il quotidiano As, annunciando l’addio del calciatore. Petrachi poi si concentrerà su un centrocampista centrale.


Roma-Lazio è Capitale

IL MESSAGGERO - 152esimo derby: la Lazio terza in classifica gioca per lo scudetto, la Roma quarta ha l’obiettivo della zona Champions. 7 punti di differenza al momento tra le squadre che evidenziano il grande lavoro di Inzaghi, che ha già avvertito la Juventus battendola all’Olimpico e a Riad in Supercoppa imponendo la sua candidatura per la lotta al titolo. Fonseca, invece, sta rispettando l’impegno preso con Pallotta: è in scia delle big, pur non avendole ancora mai battute, per tornare in Champions League.

L’Olimpico, con più di 60mila persone, diventa la cornice ideale per la Capitale che, sommando i punti delle due squadre (83), è almeno leader del nostro calcio. Torino e Milano sono dietro. La Lazio cerca nel derby il 12esimo successo di fila, la Roma, dopo i due ko casalinghi di fila contro il Torino e la Juve, si vuole riabilitare davanti al proprio pubblico per staccare l’Atalanta. Non sono, quindi, solo parole: Inzaghi e Fonseca puntano al successo.


Roma spagnola, Perez e poi Villar

IL TEMPO - BIAFORA - È più che attiva la tratta di mercato che porta dalla Spagna a Trigoria. Petrachi ha trovato in Carles Perez del Barcellona l'attaccante da regalare a Fonseca - «non sono arrabbiato con la dirigenza, lavoriamo insieme sugli acquisti» ha detto il tecnico - come sostituto di Zaniolo e aspetta una decisione del Valencia per il mediano Villar. Intanto il ds della Roma ha chiuso ieri mattina l'accordo con i catalani sulla base di un prestito con «facile» obbligo di riscatto a 13 milioni per il classe 1998, sondato già diversi giorni fa ricevendo un secco rifiuto. L'arrivo di Setien sulla panchina del Barca ha però fatto mutare gli scenari e l'esterno mancino è pronto a partire (piace anche a Bayern, Borussia e Siviglia): ieri sera incontro con l'agente e il padre di Perez per sistemare gli ultimi dettagli. Nel frattempo il giocatore da due giorni mette «like» ai messaggi di benvenuto dei romanisti sui social. Per Villar c'è già l'accordo con l'Elche, ma il Valencia ha tempo fino a stasera per esercitare il diritto di assicurarsi il giocatore pagando appena 1 milione di euro. Conterà molto anche la volontà del giocatore poiché con lui il club di Lim deve rinegoziare il contratto e l'offerta della Roma ammonta a poco più di un milione lordo a stagione. Oltre a Villar potrebbe arrivare un altro centrocampista, ma prima a Trigoria vogliono un responso definitivo sulle condizioni di Diawara. Se il guineano dovesse operarsi è probabile che Petrachi vada a caccia di un giocatore da prendere in prestito, se invece si procederà con la terapia conservativa è in dubbio un nuovo innesto. Intanto è tutto pronto per lo sbarco di Ibanez: il difensore può arrivare anche in giornata (ora di pranzo) a Fiumicino per poi assistere al derby con la Lazio. Di certo le visite mediche sono fissate per domani. Saluta Antonucci, che domani partirà per il Portogallo per trasferirsi in prestito secco al Vitoria Setubal.


Scritta anti-Zaniolo, derby a rischio scontri tra ultrà

IL MESSAGGERO - Alle 18 il derby della Capitale, guastato ieri dall'incursione a Trigoria di un manipolo di ultras biancocelesti che hanno esposto uno striscione con l'immagine di una sedia a rotelle e la scritta: "Zaniolo come Rocca, zoppo di Roma". Le forze dell'ordine, intanto, stanno lavorando all'identificazione degli "incursori" di ieri a Trigoria.

Il timore per oggi, con 60mila spettatori previsti all'Olimpico, è che il match possa essere segnato da violenze prima e dopo la gara. Per questo già ieri il centro storico, il ponte conteso di via degli Annibaldi, i dintorni dei pub del Colle Oppio, San Giovanni, dell'Appia, di Trastevere e di Prati sono sorvegliati speciali. 1200 gli uomini schierati tra agenti e carabinieri solo per l'evento, 2000 in tutto i coinvolti anche nei controlli.

Chi invece non assisterà al match è un rapinatore 40enne, di fede romanista, che è stato arrestato dalla polizia dopo un colpo a mano armata in una farmacia del Tiburtino. "Addio derby", le sue parole mentre le portavano in commissariato.


Il Man United chiede 25 milioni di sterline per Smalling

Red Devils chiedono 25 milioni di sterline (circa 30 milioni di euro) per Chris Smalling. Petrachi, in contatto la scorsa settimana con il club inglese, ha finora offerto 13 milioni di sterline più 3,5 di bonus (circa 15 milioni di euro più 4 di bonus): proposta però respinta al mittente. Anche Smalling, inoltre, sarebbe disposto a ridursi lo stipendio che guadagnerebbe a Manchester, stipendio pari a circa 130mila sterline a settimana.

 


Ibanez è arrivato a Roma. Oggi pomeriggio assisterà al derby, domani le visite mediche

Roger Ibanez è arrivato nella Capitale. Il difensore, da poco sbarcato a Fiumicino, dovrebbe essere sugli spalti oggi pomeriggio per il derby allo Stadio Olimpico. Domani, invece, effettuerà le visite mediche. 


Roma-Lazio, i convocati di Inzaghi. Ci sono Luis Alberto e Correa

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, ha diramato la lista dei convocati per il derby di oggi pomeriggio. Questo l'elenco dei giocatori: 

Portieri: Guerrieri, Strakosha, Proto.

Difensori: Acerbi, Bastos, Lazzari, Luiz Felipe, Patric, Radu, Silva, Vavro.

Centrocampisti: D. Anderson, Berisha, Jony, Leiva, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Minala, Parolo.

Attaccanti: Adekanye, Caicedo, Correa, Immobile.