Figlio in spalla. I piegamenti di capitan Dzeko

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Allenamento con un carico speciale per Edin Dzeko: sulle spalle del centravanti della Roma compare il figlio Dani. Un dolce, utile peso per il giocatore, costretto, come tutti i suoi compagni, ad allenarsi a casa. Il numero 9 unisce l’utile al dilettevole, utilizzando il figlio come peso aggiuntivo in diversi esercizi e regalando le immagini familiari ai tifosi giallorossi attraverso il profilo Instagram della moglie Amra. Il bosniaco ha subito anche le incursioni della figlia Una, che si diverte a disturbarlo nella palestra di casa.


È Fonseca la certezza d’emergenza

IL MESSAGGERO - CARINA - Parafrasando Rudi Garcia, Fonseca è tornato al centro del villaggio romanista. Paradossale che lo abbia fatto nel momento in cui non si gioca, lontano dalla zona Champions ed eliminato dalla Coppa Italia. Ma ad un futuro incerto dal punto di vista societario, se ne accompagna uno con diverse garanzie dal punto di vista tecnico: con la permanenza di Pallotta è garantita la conferma del portoghese. Del resto l’allenatore ha sempre lavorato incurante delle voci e dei rumors, anche nei momenti più difficili. Per il futuro allora Fonseca ha già spiegato che cosa vuole: stop al ritiro a Trigoria e ritorno a una preparazione tradizionale, in qualche località di montagna. Nelle scorse settimana erano stati presi contatti con Valles, in Alto Adige, che però non convince. Sono stati riallacciati dunque i rapporti con Pinzolo, dove sembra però in vantaggio il Bologna. L’altro aspetto che vorrebbe ottenere Fonseca è quello di avere meno amichevoli e di evitare la tournée, aspetto che potrebbe essere favorito dall’emergenza sanitaria.


Calcio, road map verso la normalità

IL MESSAGGERO - BUFFONI - L’input ormai è chiaro: cercare di ripartire e soprattutto di finire. Il calcio dunque incassa la nuova sospensione fino al 13 aprile, ma non vuole gettare la spugna per tante ragioni. La priorità la detta il rischio del tracollo economico e, in prospettiva, il dover fronteggiare le cause legali che inevitabilmente avanzerà chi si riterrà danneggiato da un’eventuale sospensione. Il ministro dello Sport Spadafora ha ieri annunciato un piano straordinario per far ripartire lo sport a maggio. Giocando mercoledì 20 i recuperi della 25esima giornata e riprendendo il filo con la 27esima domenica 24 maggio, si riuscirebbe a chiudere mercoledì 1 luglio (con due gare a settimana). Appena un giorno dopo la scadenza naturale della stagione. Questo avverrebbe nella più favorevole delle ipotesi. Oggi se ne discuterà nella riunione della Lega e non mancano gli oppositori a questa linea.


La Roma è in bilico: Pallotta vuole di più, Friedkin aspetta e vuol rifare i conti

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Il 20 aprile, potrebbe essere quella la data della ripresa. Con la Roma di nuovo a Trigoria, divisa per gruppi e con tutte le dovute cautele. Per i lavori societari invece ci sarà da aspettare ancora. Perché da una parte c’è Pallotta, che non intende svendere, dall’altra c’è Friedkin che vuole aspettare per capire in che scenario economico si muoverà la “nuova” Roma. Stallo, insomma. L’intenzione di chiudere l’accordo c’è ancora, ma è evidente come le basi costruite con quella lunghissima due diligence (e che avevano portato ad un prezzo finale di circa 710 milioni di euro) adesso siano da ricontrattare.


Fonseca e il Coronavirus: “Italia, orgoglioso di te”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Qualche giorno fare era stata Katerina, sua moglie, a pubblicare delle foto del centro di Roma su Instagram scrivendo: “Sii forte, Italia“. Ieri Paulo Fonseca ha fatto di più. Ha scritto in portoghese, poi tradotta in italiano, una piccola lettera ai romani e agli italiani, a corredo di un video emozionante su Instagram. Parole che Fonseca ha voluto scrivere ad un paese e ad una città dove vive da meno di un anno, ma che gli sono entrati dentro. Il perché, lo spiega lui: “Cara Roma, sono orgoglioso di te. Sapevo che sarei venuto a lavorare in una grande squadra e in una grande città. Vivere questo momento difficile insieme a voi mi fa davvero capire la grandezza e la dignità con al quale i romani e gli italiani stanno affrontando tutto questo“. Aggiunge delle belle parole per la società e la sua fondazione benefica, Roma Cares: “I gesti fatti dal mio club per supportare le persone più fragili e in difficoltà mi riempiono di orgoglio, come il far parte di questo progetto“.


Florenzi torna ma andrà via

IL TEMPO - BIAFORA - A fare le spese del coronavirus potrebbe essere anche Alessandro Florenzi. Il classe 1991 al termine della finestra invernale dei trasferimenti è volato in Spagna, per cercare di non perdere l'Europeo - ora rinviato al 2021 - tentando di rilanciarsi con la maglia del Valencia dopo un andamento altalenante e diverse panchine sotto la gestione Fonseca.

Quella dell'ex capitano della Roma non è stata un'esperienza fortunata in terra iberica visto che già prima del virus si era dovuto fermare per una varicella, che gli aveva permesso di disputare soltanto uno scampolo di gara nella sfida di ritorno che ha portato all'eliminazione degli spagnoli dalla Champions per mano dell'Atalanta. Florenzi è sceso poi in campo in altre quattro occasioni, racimolando un totale di 210 minuti.

Il contratto di cessione non prevede alcun diritto di riscatto a favore del Valencia, che già prima dell'emergenza non navigava in ottime acque dal punto di vista economico-finanziario ed è quindi ipotizzabile un ritorno a Roma del giocatore di Vitinia. Al momento la situazione di Florenzi è paralizzata, ma appare improbabile una sua permanenza nella Capitale nella prossima stagione. C'è un nuovo-vecchio Europeo da conquistare.


Zaniolo leader e Villar sorpresa. La Roma punta sui “future-bond”

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - La Roma quest’estate si ritroverà ad affrontare una situazione difficile: era stata quasi venduta a Friedkin e adesso il deal è in alto mare. Dunque cambiano le strategie: risparmi sugli ingaggi e riduzione della rosa, valorizzazione dei giovani, flessibilità e inventiva nelle sponsorizzazioni, un rapporto nuovo e migliore con la tifoseria. Il core business sono ovviamente i calciatori e la Romapunterà con forza ancora maggiore sui giovani. I giallorossi ripartiranno da Zaniolo, Kluivert, Diawara e Villar, che ha conquistato tutti con la sua serietà in campo e fuori. In quest’ottica si comprende il possibile ritorno di Frattesi, ma anche la promozione in prima squadra di Calafiori e Bouah. Da capire il destino dei prestiti di Schick e Karsdorp. Sarà battuta anche la strada dei parametri zero, dove potrebbero interessare due profili esperti come quelli di Pedro e di Gotze.


Roma, la cessione è congelata. Pallotta conta sull’immagine

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - In uno scenario economico sconvolto dalla pandemia di Coronavirus è facile capire perché la trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per il passaggio di proprietà della Roma sia stato quantomeno congelato. Nessuno sa più, esattamente, quale possa essere il valore di un club calcistico. Prezzo dei cartellini dei calciatori, stipendi, diritti tv, sponsorizzazioni, incassi al botteghino: chi può valutarli? La Roma stava per cambiare proprietario per una cifra vicina ai 700 milioni (compresi però i debiti e un aumento di capitale da 150 milioni) che in questo momento non è più realizzabile. Danno una mano allora le “buone azioni“, che in questo periodo hanno visto la Roma in prima fila, con una grande e positiva esposizione anche sui media internazionali. La Roma non ha soltanto raccolto soldi, che restano importantissimi, ma ha operato anche in prima persona rifornendo ospedali e parrocchie di mascherine e gel igienizzanti. Ha ordinato per l’ospedale Spallanzani tre ventilatori polmonari per la terapia intensiva, cinque per quella sub-intensiva e otto letti dedicati all’emergenza. Ha lanciato la distribuzione di pacchi alimentari e generi di conforto per abbonati over 75 e aperto un servizio di call center per aiutare gli abbonati over 60 nel reperire generi alimentari e farmacologici. Particolare importante: un buon numero di tifosi si è fatto avanti, come volontari, per trasportare a casa degli anziani i pacchi.


Mercato, gli affari vanno in crisi

IL MESSAGGERO - TROTTA -  Il calciomercato ai tempi del Coronavirus si rinnova costantemente e continua a registrare esigenze di necessità dei protagonisti al tavolo degli affari. Le big d’Europa, così, guardano con attenzione in casa dei club in difficoltà per strappare i giocatori alle migliori condizioni. A Madrid il presidente Perez si prepara all’ennesima rivoluzione che riguarda tanti calciatori monitorati anche dalla Serie A come James, Modric, Marcelo, Lucas Vazquez e Mariano Diaz. I Blancostengono botta per merito di una politica di contenimento degli stipendi, cosa che non si può dire per il Barcellona che dovrà cedere per circa 120 milioni di euro entro giugno.Ed è per questo che è arrivato anche il taglio degli stipendi per Messi e compagni. Anche l’Inter paga il calo dei catalani e il caso di Lautaro ne è la testimonianza: al momento c’è distanza tra i club coi nerazzurri che vogliono tutti i 110 milioni della clausola. Molte delle strategie dell’Inter dipenderanno anche dalla cessione di Icardi al PSG che potrà confermarlo versando 70 milioni di euro. L’ultima parola, però, sarà del giocatore che è da sempre affascinato dalla Juventus.


Malagò: “Sogno porte aperte da settembre. Tamponi a tutti prima di tornare in campo”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - BERGONZI - Nella giornata di ieri, attraverso un comunicato della Figc, sono state sospese tutte le attività calcistiche fino al 13 aprile, coerentemente con quanto deciso dal Governo per il resto delle attività del Paese. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato una lunga intervista, toccando vari temi, tra cui anche quello legato ai tempi per il ritorno alle attività. Di seguito, alcune delle sue dichiarazioni:

Come interpreta il decreto che prolunga il lockdown al 13 aprile? Il calcio può ripartire? Che cosa è giusto fare?

Non c’è una verità. Capisco chi dice che sarebbe bello giocare al più presto per finire il campionato. Poi però leggo le ragioni di presidenti che preferirebbero pensare già alla prossima stagione e non me la sento di dargli torto. Il calcio a porte chiuse, con 40 gradi all’ombra con 2 o 3 partite alla settimana… Al momento non la vedo facile, ma capisco chi vuole provarci. Sto constatando, però, che uno dopo l’altro i campionati degli sport di squadra stanno chiudendo.

Tampone per tutti prima di ripartire?

Per forza! Un eventuale positivo bloccherebbe tutto di nuovo. E attenzione, perché se potranno farlo i calciatori dovranno poterlo fare tutti, altrimenti chi arginerà le polemiche?


Test a tappeto, porte chiuse e ripresa a fine maggio

IL GIORNALE - LegaSerie A, Figc e politica (nella persona del ministro dello Sport, Spadafora) sono tutti alla ricerca di una soluzione per concludere la stagione calcistica italiana. L’ipotesi più credibile, al momento, è quella di un ritorno in campo tra il 24 ed il 31 maggio, procedendo con le partite a porte chiuse e, se necessario, in campo neutroper le squadre provenienti dalle zone più colpite. La ripresa degli allenamenti, invece, potrebbe avvenire già da dopo Pasqua. Prima del fischio d’inizio però, sono previsti tamponi a tutti i tesserati di ogni club e, solo in caso di negatività assoluta, si potrebbe procedere.


Balzaretti: "Amo la Roma ed i romanisti. Il gol derby il più emozionante della mia carriera"

Federico Balzaretti, ex giocatore della Roma, ha parlato ai microfomi di TMW Radio raccontando la sua carriera e dando un suo parere su quanto sta succedendo in Italia:

Si riprenderà a giocare secondo te?
"Mi auguro con tutto il cuore che il calcio dia una grande risposta. Una volta finita l'emergenza, se ci comportiamo come si deve, spero che il calcio sia il motore di questo Paese. Magari si riuscisse a finire la stagione, anche in estate. Sempre se questo virus ce lo permetterà. I tifosi ora devono avere grande pazienza e unirsi contro questo male".

Che anni con Palermo e Roma...
"Sono stati anni stupendi quelli di Palermo. Il gol al derby è stato uno dei più emozionanti della mia carriera e si è visto anche con l'esultanza. È stata una grande condivisione con il popolo romanista, che amo come la squadra".

Chi ti assomiglia?
"Luca Pellegrini del Cagliari, anche qualitativamente e come forza fisica è più forte di me. Nel modo di giocare, nella falcata e nel dinamismo, mi rivedo in lui".

Hai promosso una bella iniziativa con gli ex giocatori del Palermo..
"Sono dei fondi per i buoni spesa per le famiglie in difficoltà. Volevamo fare qualcosa per questa città che ci ha dato tanto. Così ridiamo almeno in parte l'amore che ci hanno dato. Ci sono Miccoli, Ilicic, Pastore e tanti altri. Hanno condiviso il messaggio anche Chiellini e Dybala, quest'ultimo con un messaggio video. Ci preoccupiamo di famiglie che non hanno la nostra stessa fortuna".