A Nyon si «estrae» la prossima rivale
IL TEMPO - ZOTTI - Alle 13 a Nyon va in scena il sorteggio per gli ottavi di Europa League (Sky Sport e Eurosport). Non ci sono teste di serie e sono ammessi confronti tra squadre della stessa nazione: la Roma quindi - che spera di evitare le inglesi e il Siviglia - potrebbe incontrare l'Inter o il Basaksehir già affrontato ai gironi. L'andata si disputerà il 12 marzo con ritorno fissato il 19, con la prima estratta che giocherà l'andata in casa. Sorteggio 'in contumacia' per la vincente di Salisburgo-Francoforte, da recuperare oggi alle 18.
Il Gent mette paura alla Roma ma Kluivert regala gli ottavi
LEGGO - BALZANI - Agli ottavi, ma senza applausi. La Roma fatica pure nella gara di ritorno contro il modesto Gent e ringrazia il gol spezza ansia di Kluivert nel primo tempo per un passaggio del turno più difficile del previsto. La squadra di Fonseca ha mostrato i consueti errori individuali e di tenuta mentale visti in questo 2020 e cancellati solo nella parentesi col Lecce di domenica scorsa. Il Gent ha preso in mano il pallino del gioco per tutta la partita e ha trovato il vantaggio su una dormita colossale di Mancini grazie a un'intuizione di David, il ragazzo di New York che potrebbe aver segnato l'ultimo gol alla Roma di Pallotta da Boston. Già qualche minuto prima il fantasista aveva mandato ai matti sia Spinazzola sia lo stesso Mancini. E va detto che al Gent manca un rigore per trattenuta in area di Smalling nemmeno rivista al Var.
Sembrava l'inizio dell'ennesima tragedia vista già con Juve, Sassuolo e Bologna. A rimettere seduti i tifosi del Gent ci hanno pensato Mkhitaryan e Kluivert abili a sfruttare l'errore di posizione dei difensori belgi. Il gol dell'olandese, su assist dell'armeno, è stato di fatto l'unico tiro in porta di tutta la partita della squadra di Fonseca che avrà sì l'ambizione di dominare, ma finisce spesso per essere dominata. Un rete pesantissima, un salvagente in una stagione in cui sono gli inguaribili ottimisti hanno visto passi in avanti nel gioco. Il Gent in quel momento ha perso entusiasmo e la Roma ha provato a riprendere il gioco senza riuscirci. Anche nella ripresa, infatti, David e compagni hanno preso d'assedio la porta di Pau Lopez senza trovare il gol della speranza come accaduto all'andata. Fonseca ha intuito il momento di difficoltà e ha irrobustito la coperta inserendo prima Santon e Fazio e poi Villar. Mosse azzeccate, almeno le prime due.
Fonseca è comunque ottimista: «Nessuna partita è facile e ricordiamo che il Gent non ha mai perso in casa. Ho visto un buon atteggiamento difensivo soprattutto nella ripresa anche se abbiamo perso spesso palla sul primo passaggio». Poi gli alibi: «Non è facile lasciare una squadra che arriva così dentro l'area di rigore, il campo era molto pesante e per noi era difficile cercare di prenderli in velocità. È difficile poi trovare una stabilità con tutti questi infortuni».
Smalling, che rischio: il Var tace e sbaglia
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma passa agli ottavi di finale di Europa League, ma al Gent manca un calcio di rigore. Al 22’ su punizione calciata da Odjidja Smalling va a saltare in area e trattiene con forza per la maglia Depoitre. Se l’arbitro può non vedere l’episodio, sembra un errore quello del Var di non segnalarglielo consigliando una review.
Al 70’ invece Kluivert va giù in area e chiede penalty: il tocco di Odjidja però sembra davvero troppo lieve e sembra corretta la decisione di far giocare anche dopo il consulto col Var.
Pari con il Gent: primo regalo a Friedkin
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma accoglie con la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League l'ingresso di Friedkin nel club giallorosso. Il magnate texano infatti, nella notte tra oggi e domani - a Borsa italiana chiusa - dovrebbe firmare il preliminare per l’acquisto del club giallorosso per una cifra intorno ai 720 milioni.
Il passaggio del turno arriva grazie all'1-1 ottenuto in casa del Gent - reti di David e Kluivert - al termine di una gara difficile e faticosa per gli uomini di Fonseca: agli ottavi ci va la squadra più solida e con un tasso tecnico maggiore, ma i giallorossi hanno subito 23 tiri degli avversari - mai così tanti finora in Coppa - e segnato nel solo tiro nello specchio, eccettuato il palo di Kolarov. Insomma, per la probabile ultima partita dell’era Pallotta ci si aspettava di più
Fonseca sorride a metà: felice del successo ma furioso con la Lega
IL TEMPO - BIAFORA - Fonseca sorride per la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League, ma va all’attacco per le scelte della Lega di Serie A nella gestione degli orari delle partite di campionato in programma dopo le coppe europee. “E’ assurdo non giocare di lunedì con il Cagliari. Non lo so perché giocheremo di domenica dopo la trasferta europea, io so che ora è difficile per me, secondo me è tutta roba di questioni televisive. È estremamente difficile recuperare i giocatori in poco tempo soprattutto dopo una partita su un campo così pesante. Scenderemo in campo tra meno di 72 ore e non capisco perché” il duro sfogo del tecnico portoghese, che per la partita contro i sardi dovrà fare a meno di Mancini squalificato e di Pellegrini infortunato. Il mancato posticipo deriva però da un intreccio di calendario: in previsione di un’eventuale semifinale di Coppa Italia (la Juventus gioca il 4 marzo con il Milan) sarebbe stato sconveniente giocare di lunedì. Inoltre l’eliminazione ai quarti con i bianconeri è arrivata con la programmazione già stilata (17 gennaio il comunicato) e Sampdoria-Verona fissata come partita del monday night. L’allenatore giallorosso dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa è tornato su temi legati alla partita: “Il Gent ha giocato bene, ma abbiamo avuto qualità e un grande atteggiamento, correndo e attaccando tutti insieme. E’ possibile migliorare la squadra, ma non è facile avere stabilità quando ci sono sempre infortuni, ce ne sono stati tanti, in particolare quelli di Diawara e Zaniolo. La qualificazione era il nostro obiettivo e l’abbiamo conquistata in una partita difficile”. La nota dolente della conferenza di Fonseca ha riguardato Diawara, che sembrava pronto a tornare nella lista dei convocati tra Cagliari e Sampdoria e invece non potrà neanche sostituire lo squalificato Veretout nell’andata degli ottavi: “Amadou non ce la farà a giocare quella partita europea, Jordan è importante in fase di costruzione”. Il gol del pareggio alla Ghelamco Arena - che ha presentato diversi seggiolini vuoti - è stato siglato da Kluivert, che non ha alcun timore di guardare al futuro europeo con fiducia: “Penso che siamo usciti dalla crisi e che possiamo arrivare fino alla finale di questa competizione. Il campo era pessimo, non abbiamo giocato bene, ma quanto basta per superare il turno. La Roma può andare lontano, le inglesi sono forti, ma sarebbe buono affrontarle per vedere a che livello possiamo arrivare”.
Fonseca, passaggio e polemica: «Perchè in campionato non giochiamo lunedì?»
GAZZETTA DELLO SPORT - Fonseca è contento per il passaggio del turno, ma riconosce le difficoltà incontrate dalla sua squadra durante la gara pareggiata con il Gent:«L’obiettivo era qualificarsi e ci siamo riusciti - dice l’allenatore giallorosso - È stata una partita difficile, perché il campo era molto pesante e il Gent è una squadra forte. Non è un caso che in casa non perda da tanto tempo. Giocano in profondità, sempre nei corridoi, e sono molto fisici. Ma ripeto, l’obiettivo era qualificarsi». Il tecnico invece polemizza sulla data del prossimo match di campionato in casa del Cagliari, in programma domenica alle 18: «Non capisco perché in Italia le squadre impegnate in Europa League non possano mai giocare di lunedì - chiosa con un sorriso amaro Fonseca - penso dipenda dalle tv, non abbiamo la forza di cambiare questa situazione, ma è assurdo. I giocatori non sono robot ed è difficile recuperare senza avere neanche le 72 ore previste dal regolamento. Soprattutto dopo aver giocato su un campo pesante come questo».
Per Friedkin è arrivata l'ora delle firme
IL TEMPO - BIAFORA - L’ora delle firme tra Pallotta e Friedkin è arrivata. La trattativa, iniziata lo scorso ottobre con i mandati per la due diligence affidati dal texano a Jp Morgan e allo studio Chiomenti, è arrivata alle battute finali e già da oggi dovrebbero iniziare le procedure per la firma sui contratti preliminari che porterà la Roma a finire nelle mani di un nuovo proprietario a praticamente 9 anni di distanza dalla firma di Pallotta e DiBenedetto con Unicredit a Boston. Anche ieri i legali delle parti hanno avuto nuovi contatti per alcuni chiarimenti sui documenti e, secondo tutte le parti coinvolte, entro il weekend arriveranno le firme e il relativo comunicato richiesto dalla Consob. Oggi inoltre si riuniranno sia il consiglio d’amministrazione del club giallorosso per l’approvazione della semestrale che il board del Gruppo Friedkin, che approverà l’offerta vincolante per l’acquisto. Friedkin ha intenzione di formare un cda più snello per la società capitolina, con Watts, presidente del consorzio di Houston, che avrà certamente una poltrona.
Mkhitaryan-Kluivert il nuovo asse del gol
IL MESSAGGERO - Spiragli (pochi) di luce dopo la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Durante il match pareggiato in casa del Gent, l'accoppiata Mkhitaryan-Kluivert ha lasciato intravedere quello che può regalare alla Roma. Classe e velocità è il biglietto da visita del tandem armeno-olandese come testimonia al 29' l'azione del pari: tocco di esterno destro in verticale di Micki per Justin che a tu per tu con il portiere non sbaglia. Proprio Kluivert che alla vigilia aveva detto di essere consapevole di dover e poter segnare di più.
A prendersi la scena è stato però Mkhitaryan, a cui sono bastati 52 secondi per liberare Kolarov al tiro. Il palo colpito dal serbo non ha reso giustizia al lampo dell'armeno. Che ci ha riprovato al 29' con Kluivert, stavolta con successo: «La prima partita l'avevamo vinta solo 1-0 - ha spiegato poi nel post-gara - non era facile anche perché avevamo giocato appena tre giorni fa. Alla fine abbiamo pareggiato ma la cosa più importante è che siamo passati».
Settore giovanile: una punta romena per la Roma
IL TEMPO - ZOTTI - La Roma mette a segno un colpo in prospettiva. Si tratta di Patrick Ioan Gante, attaccante classe 2004 che ha firmato un contratto fino al 2023. Arrivato in prova nel mese di ottobre, la punta romena proveniente dal Club Atletic Oradea, nel giro quattro mesi ha convinto lo staff tecnico dell'Under 16 e pochi giorni fa è diventato ufficialmente un giocatore giallorosso.
Centravanti puro, dotato di buona tecnica e di un sinistro potente, Gante ha già realizzato 5 gol con la prima squadra dell'Oradea ed è già in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili della Romania. Prima di trasferirsi in Italia il giocatore aveva impressionato anche gli osservatori giovanili del Liverpool, con cui si è allenato per una settimana. Alto 1.93, l'attaccante fa della forza fisica una delle sue caratteristiche principali: è in grado di proteggere il pallone e servire preziose sponde per i compagni. Il carattere non gli manca di sicuro, adesso ha l'occasione di dimostrarlo con la maglia della Roma.
Roma, avanti brutta
IL MESSAGGERO - Il pareggio in casa del Gent ha certificato la promozione della Roma, che hanno eliminato la squadra di Thorup e messo qualche altro milione in cassaforte grazie alla qualificazione agli ottavi di finale. Ok il risultato, ma non la prestazione. Solo 3 novità dopo il successo contro il Lecce: dentro Spinazzola da terzino destro e gli esterni alti Perez e Kluivert, con Mkhitaryan spostato a fare il trequartista. I cambi di Fonseca, a parte Kluivert che ha ritrovato il gol dopo quasi 3 mesi, sono risultati deleteri: inutile la presenza sia di Spinazzola sia di Perez. Catena di destra, insomma, spezzata sul nascere e di conseguenza vulnerabile.
La Roma a Friedkin. Casting per i dirigenti, la firma nella notte
LA REPUBBLICA - Forse già nella notte Friedkin e Pallotta s'incontreranno per siglare gli originali del preliminare. Ma Dan e il figlio Ryan qualche passo da proprietari della Roma (anche se non ufficialmente) però lo hanno già mosso: una sorta di casting per individuare possibili manager da introdurre nell'organigramma. Un incontro lo ha avuto il braccio destro di Friedkin, Marc Watts, con l'ex ad della Roma Umberto Gandini. Altro nome sondato è Marzio Perreiti, executive vice president di Sky, già a capo di Goldman Sachs Italia e Hsbc Italia, che due anni fa Malagò propose come ad della Lega Serie A.
Friedkin è pronto e cerca un «uomo di calcio»
CORRIERE DELLA SERA - Nella Roma del futuro un ruolo di rilievo sarà ricoperto sicuramente da Ryan Friedkin, figlio del magnate Dan, che dovrebbe arrivare nella capitale nei prossimi mesi. E' quasi sicuro che Guido Fienga, attuale Ceo, sarà quanto meno l'uomo del passaggio di proprietà. Tutti da verificare gli altri ruoli, mentre è già partito tra gli addetti ai lavori il «toto-nomine» per la ricostruzione. Servirà un «uomo di calcio»: i nomi che hanno iniziato a circolare vanno da Marcello Lippi a Zibi Boniek, passando per Fabio Capello e Gian Paolo Montali. Friedkin, però, potrebbe sorprendere con un nome internazionale. Molti tifosi sperano in un ritorno di Totti e/o De Rossi.