Pradè: "Commisso è deluso, rifletteremo su Montella. Non abbiamo mai parlato di Kalinic e Florenzi"

Daniele Pradè, ds della Fiorentina, ha parlato dopo la gara contro la Roma ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni:

La decisione della società su Montella?
"Il momento è difficilissimo, un momento che non ci aspettavamo di passare. In queste ore avremo modo di riflettere e di parlare. Abbiamo la sosta che ci aiuta a fare le cose migliori per riportare la Fiorentina nei posti che merita. Siamo dispiaciuti, dovremo prendere delle decisioni. A caldo così non so dirti cosa abbiamo nella testa. Cercheremo nelle prossime ore di decidere".

Commisso è deluso?
"Sì, è un presidente che non ha mai mandato via un dipendente della sua azienda quindi è una decisione molto dolorosa".

Che impressione ha avuto della partita?
"Siamo stati in campo fino al 3-1. Ci sono delle attenuanti importanti perché abbiamo puntato tanto su Ribery e Chiesa e, per quasi tutto il campionato, non li abbiamo avuti. Pensiamo di poter fare più punti di quelli che abbiamo fatto finora. Dobbiamo analizzare la situazione nella maniera corretta".

Iachini, Di Biagio, Prandelli, è prematuro parlarne?
"Sì, perché adesso dobbiamo riflettere bene su questa situazione".

Qual è il suo stato d’animo adesso?
"Devastato perché non pensavamo, nessuno pensava che ci saremmo trovati in una situazione del genere nella sosta di Natale. Le buone partite che avevamo fatto ci avevano fatto pensare ad una costruzione per creare una squadra competitiva per il prossimo anno".

Questa squadra ha bisogno di un attaccante?
"Gennaio è un mercato particolare, le squadre non si privano dei calciatori migliori in questo momento. Tutte le squadre hanno un obiettivo".

Kalinic e Florenzi sono obiettivi?
"No, non abbiamo mai parlato di entrambi. Non abbiamo parlato di calciatori specifici in particolare".


Conferenza Stampa Fonseca: "Sono soddisfatto di questi primi mesi, ma dobbiamo continuare a migliorare"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita contro la Fiorentina:

E’ dove voleva essere alla fine del 2019?
"Sì penso che piano piano la squadra ha migliorato molto, ma dobbiamo essere equilibrati perché non abbiamo finito ancora nemmeno la prima parte della stagione. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la squadra. Sono ovviamente molto soddisfatto di questi primi mesi".

Cosa manca per arrivare alla sua idea di gioco?
"La perfezione è difficile da raggiungere ma possiamo migliorare in molti aspetti. Dobbiamo controllare meglio la partita con la palla in possesso. Abbiamo perso la palla in alcuni momenti in cui non dovevamo. Abbiamo parlato e penso che dobbiamo continuare a lavorare per migliorare".

Come sta Pellegrini?
"Non so, vediamo nelle prossime ore. Prova dolore ma io non ho parlato con il giocatore né col medico".

Pensava di avere una squadra già pronta a questo punto per stare al quarto posto?
"Abbiamo cambiato molti giocatori e sapevamo che non sarebbe stato facile ma io penso sempre a vincere è questa la filosofia che portiamo avanti".

Zaniolo, Mancini e Veretout sono al massimo o possono migliorare ancora?
"Sono ottimi giocatori e hanno ancora spazio per migliorare e imparare. Sono tutti bravi ragazzi e professionisti veri".


Fiorentina-Roma, torna Orsato dopo la vittoria col Milan

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Daniele Orsato della sezione di Schio a dirigere il match tra Fiorentina e Roma, in programma questa sera allo stadio Franchi di Firenze. Il fischietto sarà coadiuvato dagli assistenti Tegoni e Del Giovane. Quarto ufficiale Manganiello, mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Aureliano e Schenone.

I PRECEDENTI - Orsato ha diretto la Roma ben 28 volte negli ultimi dodici anni. I precedenti sono abbastanza equilibrati, poichè si contano 11 vittorie, 12 pareggi e 7 sconfitte. L'ultimo incrocio col fischietto veneto risale allo scorso 27 ottobre: la vittoria del giallorossi sul Milan, allo Stadio Olimpico, per 2-1 con i gol di Dzeko e Zaniolo. I precedenti scontri tra Roma e Fiorentina diretti da Orsato sono a favore dei capitolini: due vittorie per 2-1 (nel 2013 e nel 2015) anche se entrambe in inferiorità numerica.

Con la Fiorentina sono invece 33 gli incroci di Orsato in Serie A, con un bilancio di 9 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte.


Conferenza stampa, Fonseca: "A Firenze sarà difficile e sappiamo che dobbiamo essere molto concentrati"

VIRGINIA RIFILATO - Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa a Trigoria in vista della 17esima giornata di campionato che si terrà al Franchi dove la Roma si scontrerà con la Fiorentina di Montella. Queste le sue parole:

Quali sono le condizioni di Smalling? Sarà disponibile per domani?
"Si è allenato ieri ed oggi, sta bene ed è un'opzione per la partita"

Che squadra avrà davanti la Roma e quali saranno le difficoltà?
"Sappiamo che a Firenze è sempre difficile. E' una buona squadra con giocatori forti, ha fatto una buonissima partita contro l'Inter. Sarà difficile e sappiamo che dobbiamo essere molto concentrati"

Quali sono le condizioni di Kluivert dopo l'infortunio contro il Verona?
"Non è pronto, è meglio non rischiare. Dobbiamo aspettare più tempo per recuperarlo totalmente".

Come sta invece Spinazzola? Come si pone se un giocatore le chiede di giocare di più in vista ad esempio dell'Europeo?
"Sta bene, è solo un'opzione tecnica. Io devo solo pensare alla Roma, che è la cosa più importante. Capisco la situazione, ma io sono l'allenatore della Roma devo pensare al meglio per la squadra".

L'eventuale assenza di Chiesa potrebbe far cambiare le vostre strategie in difesa?
"No. Non sappiamo se giocherà o no, ma non cambia nulla nella nostra squadra".

C'è voglia di rivincita dopo il 7-1 della scorsa stagione?
"Non abbiamo parlato della partita della scorsa stagione".

Ha parlato con Petrachi del mercato?
"Tutti i giorni parliamo di mercato, di giocatori, della nostra famiglia, di tutto..."

Sulla posizione di Kolarov contro la Spal...
"Noi giochiamo molto con il terzino nella prima fase di costruzione. E' una situazione su cui lavoriamo molto. Loro devono fare correttamente il movimento di girare la palla"

Ha mai parlato con Florenzi della possibilità che possa perdere la Nazionale? Le piace Hysaj?
"Non voglio parlare di giocatori di altre squadre. Con Florenzi non abbiamo parlato della Nazionale, ma solo di Roma. Oggi è l'ultima conferenza stampa dell'anno, vorrei augurare buon Natale e buon anno a tutti voi e alle vostre famiglie"

 


Roma, gioco d'anticipo sul mercato

IL MESSAGGERO - Il mercato della Roma parte da Firenze nell'ultima trasferta (e gara) dell'anno. In occasione della sfida con la Fiorentina il ds Petrachi e il Ceo Fienga si metteranno in contatto con i dirigenti viola. I nomi in ballo sono quelli di Florenzi, Kalinic e Riccardi (a fine settembre è stato seguito da Pradè nel 3° turno del torneo Primavera)

Cessioni possibili ma non solo. Fonseca si aspetta qualche aggiustamento alla rosa che, spesso decimata dagli infortuni (già 27), va corretta sia in difesa che in attacco. Se parte Florenzi, è scontato l'arrivo del terzino destro. Riguardo Kalinic, che ha l'ok dell'Atletico Madrid, ha già dato la disponibilità a tornare in viola. In uscita, su input del tecnico, anche Juan Jesus: c'è il Bologna.

In difesa l'ultima tentazione è Medina dell'Atletico Talleres, classe 1998 che può giocare come centrale e come terzino sinistro. Ma si lavora soprattutto sul vice Dzeko. Fonseca non ritiene Petagna il centravanti ideale per il suo stile di gioco. Petrachi sta arricchendo l'elenco da presentare al portoghese: c'è Pinamonti, anche perché il Genoa si prenderebbe Kalinic e contemporaneamente farebbe cassa. Mariano Diaz, avendo sempre meno spazio nel Real, rimane d'attualità. Come Kean che insiste per lasciare l'Everton. Sull'asse Roma-Firenze anche il nome di Castrovilli, obiettivo però più per giugno.


Veretout ancora tu: torna a Firenze dopo la rottura, ora con la Roma è un intoccabile

LEGGO - BALZANI - Dal Colosseo a Ponte Vecchio, ma solo per qualche ora. Veretout domani sera torna a Firenze per la prima volta da avversario, ma non si aspetta baci e abbracci dai tifosi viola. Anzi. La storia tra il centrocampista e la Fiorentina, infatti, è finita male e le prestazioni eccellenti del francese in giallorosso avranno fatto salire ancora più i rimpianti. Diciannove partite da titolare di fila (1646 minuti e 89% di presenze), una percentuale di passaggi riusciti dell'88,2% e una media voto tra il 6,5 e il 7. Numeri da top player che fanno felice Fonseca. Veretout giocherà a Firenze la 20esima gara di fila da titolare in un reparto che ha preso per mano pure nella massima emergenza di ottobre-novembre. L'avventura di Jordan in Toscana era iniziata in sordina: il francese arrivò nel 2017 dal Saint Etienne da semisconosciuto ma in poche settimane prese in mano la squadra viola segnando pure 10 gol (3 alla Lazio) in 38 partite. Un idillio destinato a terminare in pochi mesi. La scorsa stagione Veretout ha iniziato molto bene ma è calato di rendimento nel girone di ritorno così come tutta la Fiorentina e sono arrivati i primi fischi del Franchi. A luglio la contestazione al ritiro di Moena dopo le dichiarazioni del francese: «Voglio giocare in un grande club». Ovvero la Roma. Il tweet di commiato («Vi lascio con stretta al cuore. Con voi ho passato gli anni più belli della mia carriera») non basterà ad evitare qualche fischio. Il percorso da Firenze a Roma potrebbe essere preso prossimamente (a giugno) pure da Castrovilli che rientra pienamente nel tetto ingaggi. I due club ne stanno parlando e nella trattativa dovrebbero entrare (già a gennaio) i cartellini di Florenzi, Riccardi e Kalinic (sul quale c'è pure il Genoa). Al posto del croato si punta Petagna che ha aperto alla Roma: Io vice Dzeko? Sarebbe un sogno potermi allenare con lui. Dal campo: Smalling è out per il Franchi. Ci sarà invece Kolarov che ieri è diventato protagonista del gossip serbo. Secondo i media locali il terzino avrebbe lasciato la moglie Vesna per la modella italiana Cristina Buccino.


Cessione del club in stand by: Friedkin frena, spunta Cvc

IL MESSAGGERO - Frenata nella trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma. Una distanza di 50 milioni di dollari (circa 45 milioni di euro) è il nodo da sciogliere che sta facendo saltare la trattativa. Ma Goldman Sachs, l'advisor del club, ha sempre mantenuto in piedi due canali negoziali: quello con il signor Toyota e la procedura di vendita dove, dalle 21 manifestazioni di interesse iniziali, adesso ne sono rimaste 4-5, tra cui quella del fondo londinese Cvc, molto attivo e conosciuto in Italia: a maggio 2016 ha rilevato la Sisal e, a giugno 2018, la maggioranza dell'azienda farmaceutica Recordati, pagandola circa 3,5 miliardi compresa l'Opa. Oltre a Cvc, sul dossier Roma ci sarebbero altri fondi di investimento tutti esteri, tra cui un paio americani specializzati nell'entertainment.

Qualche giorno fa ci sarebbe stato l'ultimo contatto fra le parti, presenti gli advisor. Pallotta, assistito da Goldman Sachs, non si muove da una richiesta lorda di 800 milioni, comprensiva dei 272 milioni di debiti con la banca americana, Friedkin vuole spingersi al massimo fino a 750 milioni. Friedkin, che è affiancato da JpMorgan, è fermo sull'offerta di 750 milioni di dollari lordi, sarebbe disposto a negoziare sulle tecnicalità dell'aumento di capitale da 150 milioni da fare entro il 2021. Pallotta non venderebbe tutto il 75%, ma vorrebbe restare - per affezione - con un 15% senza però volersi occupare della gestione a tempo pieno


Zaniolo e Mancini "scivolano" su Bella Ciao

LEGGO - BALZANI - Zaniolo e Mancini cantano a squarciagola Bella Ciao. Il video, girato martedì nel corso della cena ufficiale del club, è diventato virale e ha generato scontate polemiche politiche. Alcuni tifosi hanno trovato il gesto sconveniente, altri hanno elogiato le sardine (o compagni) Mancini e Zaniolo. A dire il vero la goliardata dei due giovani è più un omaggio alla serie tv Casa di Carta che una presa di posizione politica.


Smalling ci prova e intanto dà l'ok per restare

IL MESSAGGERO - Chris Smalling tenta il recupero in extremis. Il difensore della Roma proverà a strappare una convocazione per Firenze. L’input però è non rischiare:se avvertirà il minimo fastidio, rimanderà il rientro al 2020. Intanto ha ha rotto gli indugi sul suo futuro: la scorsa settimana ha dato il suo ok per restare a Roma. Per far si che ciò accada bisogna però accontentare le richieste del Manchester United, che chiede 20milioni mentre a Trigoria non vogliono andare oltre i 15. Non mancano poi le concorrenti: in primis c’è l’Arsenal ma vanno registrati un paio di sondaggi di Inter e Juve.


Roma, Pinamonti come vice-Dzeko? Mirino su Medina

GAZZETTA DELLO SPORT - Gaetano Castrovilli è l’obiettivo su cui la Roma sta lavorando per l'anno prossimo, ma intanto il d.s. Petrachi in questi giorni sta ragionando su tutta una serie di altre piste. Riguardo la difesa, la Roma sta provando a piazzare altrove Juan Jesus. Il Bologna è interessato, come un paio di club in Spagna. Come possibile sostituto di Florenzi spunta il nome di Simone Iacoponi, 32enne difensore del Parma e si sta monitorando Facundo Medina, difensore argentino di 20 anni in forza al Talleres, dove gioca sia al centro della difesa che a sinistra, come terzino.

Qualcosa potrebbe cambiare anche davanti: a gennaio è possibile la partenza di Nikola Kalinic (in pole la Fiorentina, ma anche il Genoa ha preso informazioni). Piace molto Andrea Pinamonti. Il centravanti trentino è tecnicamente ancora dell’Inter (dove è cresciuto), in prestito al Genoa con obbligo di riscatto a giugno prossimo a 18 milioni di euro. Petrachi sta cercando di capire che tipo di formula si può mettere in piedi per portarlo in giallorosso già a gennaio. La pista che porta ad Andrea Petagna ha perso quota: Fonseca  non lo considera l’uomo giusto per il suo gioco. Resta nella lista il 'solito' Mariano Diaz e anche Moise Kean. E a gennaio potrebbero lasciare la Roma anche uno tra Perotti e Pastore, nel caso in cui dovessero arrivare delle offerte allettanti.


Roma all'ultimo sforzo

IL TEMPO - BIAFORA - A Firenze per chiudere nel migliore dei modi il 2019. Paulo Fonseca ha superato da pochi giorni la soglia dei sei mesi sulla panchina della Roma, un’avventura iniziata con due pareggi con Genoa e Lazio, prima di decollare con forza nell'ultimo periodo. Il tecnico portoghese, nelle 22 partite alla guida del club giallorosso, ha ottenuto il 50% di vittorie nei match disputati, uscendo sconfitto soltanto in tre occasioni con Atalanta, Borussia Moenchengladbach e Parma.

Iniziato il ciclo finale dell’anno solare dopo il ko con i ducali, la Roma non è più inciampata, ha blindato la difesa e vuole completare l’opera nella sfida di domani contro la Fiorentina, una squadra che galleggia al 13° posto e che potrebbe presentarsi alla gara senza la stella Chiesa, alle prese con alcune terapie e ancora assente dagli allenamenti guidati da Montella. Per il match al Franchi, che si pre-annuncia quasi esaurito (sold-out il settore ospiti romanista), Fonseca avrà nuovamente a disposizione il suo pupillo Mancini, ex di turno della partita. Il difensore di Pontedera ha scontato la squalifica e tornerà a guidare il reparto difensivo, che con ogni probabilità sarà ancora orfano di Smalling. Il difensore inglese ieri ha svolto nuovamente una seduta differenziata di lavoro e, a meno di un autentico miracolo nella rifinitura di questa mattina, l’appuntamento con lui è fissato per la gara casalinga con il Torino, primo impegno del 2020.

La formazione anti-Fiorentina non dovrebbe prevedere poi molti altri cambi rispetto a quella che ha battuto la Spal e i ballottaggi riguardano due ruoli,  quello del terzino destro e  quello dell’ala sinistra. In difesa Florenzi è in vantaggio sul compagno di reparto Spinazzola, che ha chiarito a più riprese di trovarsi meglio sulla fascia sinistra. Per il capitano giallorosso si tratterebbe della terza partita di fila da titolare: se qualche settimana fa il suo addio a gennaio sembrava pressoché certo - Petrachi si è mosso per cercare un laterale - ora il numero 24 potrebbe tornare a riflettere sul futuro, per quella che non è affatto una scelta semplice da prendere. Florenzi non vuole perdere l'Europeo, ma non vuole neanche separarsi dalla squadra dove è cresciuto e di cui indossa la fascia da appena venti di partite.

L'altro dubbio di Fonseca, un uomo che ha conquistato lo spogliatoio per le sue idee tattiche e per la gestione del gruppo che non prevede sconti per nessuno, è relativo all'esterno offensivo che deve completare il tridente sulla trequarti: Perotti è leggermente avanti rispetto a Mkhitaryan e Kluivert. La Roma sarà spinta poi dalla voglia di cancellare la macchia del 7-1 in Coppa Italia: a molti giocatori quella partita ancora non è andata giù.


Friedkin non rilancia, Pallotta riflette

IL TEMPO - Giorni di frenetica attesa sull'asse Houston-Boston per quanto riguarda il destino della Roma. Friedkin, interessato a rilevare la maggioranza delle azioni della AS Roma Spv Llc, ha presentato la propria offerta a Pallotta, socio forte del consorzio americano che ha in mano la società del Delaware che controlla il club calcistico giallorosso e tutto ciò che concerne il futuro stadio di Tor di Valle.

Da parte del presidente della Roma non è ancora arrivato l’ok che possa far entrare la trattativa nella fase conclusiva: Friedkin e i suoi uomini dialogano quotidianamente con la controparte (ad inizio settimana sono stati acquisiti e già valutati nuovi documenti), ma non sono disposti ad effettuare per ora alcun rilancio, reputando la cifra messa sul piatto completa e corretta. Pallotta, dal canto suo, sta valutando la questione (la distanza non è assolutamente incolmabile), interrogandosi su quanto sarebbe l'effettivo guadagno dell’operazione ad oltre otto anni di distanza dal closing per l'acquisto del club datato agosto 2011.

Ormai le parti coinvolte prevedono uno slittamento dei tempi al nuovo anno e restano sempre in attesa che venga sciolto uno dei nodi fondamentali dell'affare: l’ok allo stadio. Entro Natale è atteso un annuncio ufficiale della Sindaca Raggi sulla questione e una maggiore certezza sulla votazione della variante e della convenzione urbanistica non farebbe altro che facilitare la trattativa.