Sar un Olimpico bollente
Biglietti a ruba tra Empoli e Servette. Il supporto dei tifosi alla squadra. In oltre centomila allo stadio tra la ripresa e la prima in Europa.
Abbassati i prezzi dei tagliandi e sono tornate le offerte con il pack da tre gare come lo scroso anno.
Corriere dello Sport
Roma, Matic va via. Andr al Rennes per 3 milioni
Nemanja #Matic lascia la #Roma. Andrà al #Rennes per 3 milioni di euro. La società non vuole trattenere giocatori scontenti. Le motovazioni dell'addio sono personali e non ecomomiche. Il gruppo squadra e #Mourinho non hanno gradito il suo comportamento.
Paredes in attesa di conoscere il suo futuro e spinge per la Roma
Secondo l'esperto di calciomercato Fabrizio Romano, #Psg e #Galatasaray avrebbero l'accordo per #Paredes ma il giocatore preferirebbe tornare a #Roma e sta aspettando sviluppi.
Duvanti c' posto
Il Gm Tiago Pinto ha rotto gli indugi e affondato il colpo con l'Atalanta: trattativa molto avanzata per portare Duvan Zapata agli ordini di Mourinho. Il giocatore ha già dato il suo ok, ora i club sono a colloquio per trovare la formula giusta per la fumata bianca definitiva. Prestito oneroso (un milione circa) con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni. Parti a lavoro per trovare l'intesa.
Il Romanista
Comunicato AS Roma - Friedkin: "Il club non in vendita"
ASRoma
Su Eldor Shomurodov c' il Lecce
Eldor Shomurodov potrebbe ancora lasciare la Roma. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il Lecce vuole provare il colpo. La squadra salentina è pronta a fare un tentativo per l’attaccante uzbeko della Roma.
Gazzetta dello Sport
Gianluca Scamacca alla Gazzetta dello Sport: "Roma casa mia"
Gianluca Scamacca esce allo scoperto in un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport: "Roma è la mia casa, tutti sanno quali sono i due colori del mio cuore. Totti era il mio idolo da bambino. Quale giocatore al mondo non sognerebbe di essere allenato da Mourinho? Sono convinto che lui mi migliorerebbe. Mi sono sentito anche con Pellegrini, è un amico e diciamo che abbiamo scherzato un pò. Ho nostalgia della serie A, è uno dei migliori campionati. Tornare non vorrebbe dire aver fallito in Premier League che è un campionato che ti rafforza il carattere. Lì si viaggia sempre a duemila, senza pause. Adesso dopo questa esperienza mi sento più forte, più intenso. Magari la gente non lo sa ma ho giocato nel West Ham tutto l'anno con un menisco rotto. Ad un certo punto però sono dovuto finire sotto i ferri. Fino a marzo ho giocato 27 partite segnando 8 gol. La Conference League poi era il nostro pallino. La sento mia, ho segnato 3 gol in 7 partite."
Gazzetta dello Sport
Nemanja Matic: "E' sempre l'Olimpico l'uomo in pi"
Il serbo Nemanja Matic tra i migliori anche ieri sera esalta la prova dei suoi: "Non siamo una squadra difensiva e lo stiamo dimostrando. L'Olimpico poi è sempre il nostro uomo in più, ci stanno aiutando molto i tifosi. Io sto cercando di fare del mio meglio per aiutare la squadra ora che abbiamo tanti giocatori infortunati. Contro il Lverkusen era importante difendere bene".
Gazzetta dello Sport
Bove, il gol pi giovane in semifinale
Edoardo Bove (20 anno e 360 giorni) è il giocatore più giovane nella storia della Roma ad aver realizzato un gol in una semifinale di una competizione europea. E' anche la sua prima rete in Europa.
Jos Mourinho a Sky Sport: "Mi sono emozionato. Merito dei ragazzi"
Mourinho a #SkySport: "Merito dei ragazzi oggi. Hanno empatia, oggi c'è stata tanta emozione andando con il pullman verso lo stadio, anche uno come che ne ha viste tante si è emozionato. Oggi abbiamo vinto il primo tempo, una partita difficile. #Bove? Il merito è della famiglia. Professionista che sembra un trentenne già, cresce su tutto, io l'ho soltanto aiutato. Giovedì prossimo speriamo che alcuni giocatori abbiamo più minuti nelle gambe".
Sky Sport
Semifinale Roma-Bayer Leverkusen, Jose Mourinho: "Questa vittoria merito dei ragazzi"
Al termine della vittoria per 1-0 contro il Bayer Leverkusen, Josè Mourinho, allenatore della AS Roma ha parlato ai microfoni ufficiali del team giallorosso. Ecco un estratto delle sue parole: “Questa vittoria è merito dei ragazzi, hanno questa mentalità, questa voglia, questa empatia, che è una parola che io ripeto tante volte, hanno questo senso di responsabilità che li porta a voler fare di tutto per fare felici i tifosi. Abbiamo avuto dei grandi momenti, ma come oggi da Trigoria allo Stadio… la gente per strada, l’emozione che la gente dimostrava...Tutto questo, anche a uno come me che ha tanti chilometri alle spalle, ti fa sentire dentro. I ragazzi rispondono bene".
Sulla partita, invece, Mourinho ha commnetato: "Ovviamente non è stata una partita facile, anche perché, intellettualmente, era una gara difficile: è difficile giocare contro di loro, è difficile stare concentrati per 90 minuti, è difficile giocare per vincere. Il fatto di sapere che il momento in cui ti possono ammazzare è quando tu perdi palla, è emozionalmente molto difficile per i ragazzi. Ma sono riusciti a vincere questo primo tempo”.
Conferenza Stampa Mourinho e Bove: "Il Feyenoord la squadra pi forte in Olanda, ma possiamo vincere"
Josè Mourinho e Riccardo Bove, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla viglia del match d'andata dei quarti di finale di Europa League tra il Feyenoord ed i giallorossi:
PAROLE MOURINHO
Il Feyenoord è la squadra che ha segnato più gol in Europa League, la Roma viene da tre clean sheet consecutivi. Questa è la fotografia della partita di domani? Il rinnovo di Smalling può convincerla a restare?
"Se rimanesse sarà ottimo per lui e per la Roma. Lui è felice, ha trovato un livello e un rendimento che gli mancava e per la Roma perché è stato fantastico in questi anni. Si tratta di un matrimonio perfetto. Io sono io e Smalling è Smalling. La partita di domani? Non lo so, il Feyenoord è la squadra più forte in campionato, parlano i numeri. Sarà campione tra qualche settimana. Quando sei la più forte significa che segni più di tutti gli altri, noi non siamo i più forti di Italia e dell'Europa League, ma la possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo, cercheremo di essere equilibrati. Domani vediamo".
Staffette a gara in corso tra i calciatori?
"Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. Quelli in panchina sono preparati ugualmente per giocare, anche dal punto di vista tattico. Tutti sono pronti per giocare. I cambi automatici non fanno parte del nostro modo di gestire le cose, ma durante la partita cerchiamo di analizzare e inoltre dobbiamo avere fiducia nelle sensazioni dei giocatori. A Torino solo dal modo in cui Dybala mi ha guardato ho capito subito che sarebbe stato il miglior momento per cambiarlo. La gestione la facciamo noi come squadra, non io come allenatore".
Pellegrini ha perso un po' di posizioni nelle gerarchie o è stato solamente un caso a Torino?
"E' capitano, era un giocatore importante e continua a esserlo. E' andato in panchina perché per noi sarebbe stato meglio giocare con El Shaarawy e Solbakken dal punto di vista delle caratteristiche. Per me non è cambiato niente. Vediamo alla fine della stagione, magari il meglio di Pellegrini sta arrivando".
Quindi domani gioca?
"Non te lo dico".
Come stanno gli attaccanti?
"Benissimo, tutti e due sono diventati papà, sono due ragazzi veramente felici. E io sono felice di averli. Magari domani non giocano di nuovo, ma sono felice di averli in rosa a prescindere".
In cosa è migliorato il Feyenoord?
"Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l'avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l'imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un'ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche giocare diretto. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. È una squadra che sa toccare, è un'ottima squadra. Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però questa squadra è forte. È una squadra che tra 2-3 settimane vince il campionato e quindi ha anche una motivazione extra".
Lo stadio ti preoccupa?
"Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che si deve risolvere qui. Non c'è problema per quanto riguardo il campo, conosco il Feyenoord".
PAROLE BOVE
Quanto è mancata la figura di Wijnaldum e quanto stai imparando tu da lui?
"Gini è un grandissimo giocatore e una grandissima persona, da questo punto di vista non ci è mancato. Siamo sempre stati molto uniti. Un campione così se non è in campo ti può mancare, cerco di rubare il più possibile da lui. Il fatto che si sia fatto male per me può essere stato un po' deleterio perché non ho potuto cogliere tutto al massimo. Ora siamo contentissimi che sia tornato".
In cosa devi migliorare?
"La gestione della pressione sicuramente è un aspetto importante, ma con il passare del tempo si migliora e impari benissimo a giocare. Per me non penso sia un grandissimo problema, piano piano vado sempre meglio e quindi sono contento".
Come hai reagito quando Mourinho ti ha chiamato 'cane malato'? Quale è la cosa più importante che hai imparato da lui?
"Mi sono messo a ridere, come tutti penso. È stata una cosa molto simpatica. Lui mi sta trasmettendo un tipo di mentalità che non è da tutti. È un allenatore che ti trasmette una voglia e dal punto di vista mentale ti aiuta tantissimo".
Cosa pensi per il tuo futuro?
"Io sono molto contento alla Roma. Io penso solo a lavorare e allenarmi. Con la società penseremo al mio futuro, ma non è questa la cosa importante ora. Ora dobbiamo pensare solo a ottenere i risultati che vogliamo nelle due competizioni in cui siamo, sono concentrato solo su questo".
Qual è il punto di forza della Roma?
"Secondo me l'unità del nostro gruppo. Ognuno si sente parte della squadra e questo ci aiuta a rendere nel modo migliore in campo. Questo aspetto non va valutato. Se ognuno fa quello che deve, facciamo grandi partite".