Feyenoord vs Roma 1-0 | La Roma perde il primo round, ma è ancora tutto aperto. Appuntamento settimana prossima all'Olimpico

FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Hartman; Wieffer, Kokcu, Szymanski; Jahanbakhsh, Gimenez, Idrissi.
A disposizione: Marciano, Wellenreuther, Pedersen, Rasmussen, Danilo Pereira, Dilrosun, Paixao, Lopez, Taabouni, Kasanwirjo, Bullaude, Milambo.
Allenatore: Slot

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (56′ Kumbulla), Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham.
A disposizione: Boer, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Camara, Wijnaldum, Bove, Volpato, Tahirovic, El Shaarawy, Belotti.
Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Sanchez (Spagna)
Assistenti: Cabanero e Prieto
Quarto Ufficiale: Grado
VAR: J. M. Munuera
AVAR: Cuadra


Conferenza Stampa Mourinho e Bove: "Il Feyenoord è la squadra più forte in Olanda, ma possiamo vincere"

Josè Mourinho e Riccardo Bove, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla viglia del match d'andata dei quarti di finale di Europa League tra il Feyenoord ed i giallorossi:

PAROLE MOURINHO

Il Feyenoord è la squadra che ha segnato più gol in Europa League, la Roma viene da tre clean sheet consecutivi. Questa è la fotografia della partita di domani? Il rinnovo di Smalling può convincerla a restare?
"Se rimanesse sarà ottimo per lui e per la Roma. Lui è felice, ha trovato un livello e un rendimento che gli mancava e per la Roma perché è stato fantastico in questi anni. Si tratta di un matrimonio perfetto. Io sono io e Smalling è Smalling. La partita di domani? Non lo so, il Feyenoord è la squadra più forte in campionato, parlano i numeri. Sarà campione tra qualche settimana. Quando sei la più forte significa che segni più di tutti gli altri, noi non siamo i più forti di Italia e dell'Europa League, ma la possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo, cercheremo di essere equilibrati. Domani vediamo".

Staffette a gara in corso tra i calciatori?
"Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. Quelli in panchina sono preparati ugualmente per giocare, anche dal punto di vista tattico. Tutti sono pronti per giocare. I cambi automatici non fanno parte del nostro modo di gestire le cose, ma durante la partita cerchiamo di analizzare e inoltre dobbiamo avere fiducia nelle sensazioni dei giocatori. A Torino solo dal modo in cui Dybala mi ha guardato ho capito subito che sarebbe stato il miglior momento per cambiarlo. La gestione la facciamo noi come squadra, non io come allenatore".

Pellegrini ha perso un po' di posizioni nelle gerarchie o è stato solamente un caso a Torino?
"E' capitano, era un giocatore importante e continua a esserlo. E' andato in panchina perché per noi sarebbe stato meglio giocare con El Shaarawy e Solbakken dal punto di vista delle caratteristiche. Per me non è cambiato niente. Vediamo alla fine della stagione, magari il meglio di Pellegrini sta arrivando".

Quindi domani gioca?
"Non te lo dico".

Come stanno gli attaccanti?
"Benissimo, tutti e due sono diventati papà, sono due ragazzi veramente felici. E io sono felice di averli. Magari domani non giocano di nuovo, ma sono felice di averli in rosa a prescindere".

In cosa è migliorato il Feyenoord?
"Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l'avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l'imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un'ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche giocare diretto. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. È una squadra che sa toccare, è un'ottima squadra. Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però questa squadra è forte. È una squadra che tra 2-3 settimane vince il campionato e quindi ha anche una motivazione extra".

Lo stadio ti preoccupa?
"Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che si deve risolvere qui. Non c'è problema per quanto riguardo il campo, conosco il Feyenoord".

PAROLE BOVE

Quanto è mancata la figura di Wijnaldum e quanto stai imparando tu da lui?
"Gini è un grandissimo giocatore e una grandissima persona, da questo punto di vista non ci è mancato. Siamo sempre stati molto uniti. Un campione così se non è in campo ti può mancare, cerco di rubare il più possibile da lui. Il fatto che si sia fatto male per me può essere stato un po' deleterio perché non ho potuto cogliere tutto al massimo. Ora siamo contentissimi che sia tornato".

In cosa devi migliorare?
"La gestione della pressione sicuramente è un aspetto importante, ma con il passare del tempo si migliora e impari benissimo a giocare. Per me non penso sia un grandissimo problema, piano piano vado sempre meglio e quindi sono contento".

Come hai reagito quando Mourinho ti ha chiamato 'cane malato'? Quale è la cosa più importante che hai imparato da lui?
"Mi sono messo a ridere, come tutti penso. È stata una cosa molto simpatica. Lui mi sta trasmettendo un tipo di mentalità che non è da tutti. È un allenatore che ti trasmette una voglia e dal punto di vista mentale ti aiuta tantissimo".

Cosa pensi per il tuo futuro?
"Io sono molto contento alla Roma. Io penso solo a lavorare e allenarmi. Con la società penseremo al mio futuro, ma non è questa la cosa importante ora. Ora dobbiamo pensare solo a ottenere i risultati che vogliamo nelle due competizioni in cui siamo, sono concentrato solo su questo".

Qual è il punto di forza della Roma?
"Secondo me l'unità del nostro gruppo. Ognuno si sente parte della squadra e questo ci aiuta a rendere nel modo migliore in campo. Questo aspetto non va valutato. Se ognuno fa quello che deve, facciamo grandi partite".


JosŠ Mourinho si esprime in portoghese per protesta: "Il mio italiano non Š forbito"

Dopo le polemiche delle ultime ore, Jose #Mourinho si è presentato nel post partita della gara del MAPEI rispondendo alle domande ricevute in lingua portoghese: "Parlo portoghese perché il mio italiano non è sufficientemente forbito e forte per esprimere certi concetti, quando ho parlato di stabilità emotiva ho parlato di una qualità che nella vita e nel calcio è necessaria per rendere ai massimi livelli. Rispetto a ciò che ha destato malumore tra i tifosi e i tesserati del Sassuolo quando non abbiamo restituito un pallone, ho detto alla panchina del #Sassuolo che per ricevere fair-play bisogna darlo e un giocatore del Sassuolo è carente in ciò".
Quasi niente da dire sulla partita, ma solo sul trattamento ricevuto dai dirigenti giallorossi: "Voglio ringraziare la proprietà e il direttore #TiagoPinto che nelle ultime 24 ore mi hanno dato sostegno e fiducia. Quella di oggi è stata una vittoria importante, sofferta e meritata. Anche sull'1-0 la nostra era la migliore squadra in campo. Voglio spendere una parola per #Foti, che oggi era fuori ma ha lavorato tantissimo per questa vittoria".

Dazn


Felicit… Pellegrini e ora punta il derby

Ieri mattina è nato Nicolò il terzogenito di Lorenzo e di sua moglie Veronica. Messaggi di auguri dalla squadra e da Mourinho. Il capitano giallorosso ora vuole intensificare il recupero per rientrare tra i convocati per il derby. 

Un avvio di stagione sfortunato per lui. Cinque partite ma già due gol e un assist. 

Corriere dello Sport


Conferenza Stampa Mourinho: "Il Lecce Š una squadra organizzata. Faremo di tutto per continuare a salire in classifica. Dybala e Sanches domani saranno con noi"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce:

Partiamo dagli infortunati. Come stanno Dybala e Renato Sanches?
"Sanches e Dybala tornano con la squadra, non sono in condizioni ottimali ma secondo medici e preparatori non rischiano nulla, che è la cosa più importante, anche per loro. Domani saranno con la squadra e ci possono dare una mano, tutti gli altri che sono fuori rimangono fuori"

Che squadra è il Lecce?
"Una buona squadra, una squadra da contropiede, sono fortissimi, con giocatori molto veloci sulla fasce. Hanno soluzioni per cambiare durante la partita e lo fanno spesso. Ha un allenatore bravo che sa organizzare la squadra dal punto di vista della costruzione e dell'organizzazione difensiva. Una buona squadra che sta facendo un ottimo campionato e che ha perso una sola partita in modo pesante, a Napoli. Nel resto delle gara ha sempre fatto risultato o comunque ha sempre lottato"

A Milano la Roma non ha giocato. Cosa manca alla squadra per potersi giocare queste partite alla pari?
"Non voglio parlare ne della critica ne di quello che ci manca. Se mancano cinque titolari all'Inter ce ne sono altri cinque, così come nella Juve, nel Milan, nell'Atalanta o nella Fiorentina. Quando mancano cinque titolari a noi, non ne abbiamo altri"

Bisogna rassegnarsi al fatto che alcuni giocatori non saranno mai a lungo al 100% di condizione fisica?
"Anche tu ti sei risposto da solo. Quando parli di storia clinica è diverso di un infortunio. Un infortunio può capitare a tutti gli atleti, chi ha una storia clinica è chi ha problemi che si ripetono in continuazione. I giocatori con infortunio, se non sono di contatto, vanno gestiti da me e dallo staff medico, ma quando c'è una storia clinica è più difficile. Per esempio Bale è stato un ottimo giocatore, ma la sua storia clinica non gli ha permesso di essere per molto tempo al top, ma il Real Madrid aveva altri giocatori per sostituirlo. La Roma ha due o tre giocatori con storia clinica, ma io ringrazio di averli in certi momenti. Pensi che Dybala o Sanches sarebbero qui? Smalling ha fatto un biennale? Io non entro in merito, lo conosco da tanto e sono felice quando è a disposizione".

Avrebbe preferito giocatori capaci di sostituire i titolari?
"Sono diversi calciatori. Non pensavo di dover rispondere a questa domanda. Sono qui per dare il massimo, la cosa peggiore è non essere soddisfatto con me stesso. Per me è difficile se sono insoddisfatto con me stesso, ma dopo la gara con l'Inter non lo ero. Siamo stati solidi, con un pizzico di fortuna sul colpo di testa di Cristante la vincevamo. Abbiamo avuto poche chance di vincere, ma abbiamo avuto un’ottima organizzazione. Mi è dispiaciuto per lo sforzo dei calciatori, gente che aveva giocato solo pochi giorni prima contro gente fresca. Abbiamo analizzato l'errore sul gol. C'entra anche la stanchezza. I ragazzi hanno fatto bene, contro la squadra più forte del campionato. Senza mezza squadra, ma siamo qua. Abbiamo fatto tre vittorie di fila in campionato che ci ha ravvicinato all'alta classifica e domani faremo di tutto per continuare".

A Milano abbiamo visto Celik a sinistra. Lo possiamo vedere anche in futuro?
"Cerchiamo di fare il meglio possibile per la squadra. Perchè ha giocato Kristensen e non Karsdorp, perchè Celik e non Zalewski?. Abbiamo fatto tutto per necessità e per cercare di trarre il meglio dalla squadra"

Ora si giocheranno tante partite. Cosa ne pensa del calendario, è un problema o un'opportunità?
"Il numero di partite da giocare lo sappiamo prima dell'inizio del campionato, tra campionato, coppa ed Europa. Ci sono squadre che hanno più potenziale per fare questo, altre meno. Se abbiamo sei difensori i giocatori potremmo giocare anche ogni tre giorni, se ne hai solo quattro, o tre o due diventa tutto più difficile. Penso che nel calcio la parola alibi si utilizza più quando si perde, di solito non si usa prima di perdere le partita. Noi parliamo del calendario fin dall'inizio, non solo dopo la sconfitta contro l'Inter. Capisco che nel calcio c'è tanta gente che è arrivata col paracadute, non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per lo status, per la politica. Queste persone le devi rispettare e va bene, ma non vale nemmeno la pena commentare le loro parole. È come se io parlassi di fisica o di cinema, sono arrivati con il paracadute e dobbiamo rispettarlo. Non sanno cosa significa giocare ogni tre giorni oppure lo sanno e fanno finta di non saperlo. Nella Lega Calcio c'è gente con una storia di calcio e che ha lavorato nel mondo del calcio e conosce le difficoltà. C'è anche gente che ha lavorato nei club e conoscono cosa bisogna fare per recuperare. Il fatto che ogni volta che giochiamo in Europa poi siamo la squadra che soffre di più, va bene. Se il nostro club non fa questa domanda a livello isitituzionale, sono sempre io a doverlo fare anche se non dovrei. In questo caso magari sbaglio io, ma l'alibi nel calcio si utilizza dopo, io invece ne parlo dall'inizio. La settimana dopo succederà di nuovo, la Lazio giocherà in Europa il martedì noi il giovedì. Il derby non lo possiamo giocare lunedì perchè ci sono le nazionale ma solo la domenica. In questa occasione saremo sfortunati, non c'è niente da fare polemica, la Lazio avrà un vantaggio ma è così. Nelle altre occasioni la Roma è penalizzata, i tifosi nono sono scemi, in ogni gara fischiano l'inno della Lega e sarà sicuramente per qualche motivo"


Kumbulla corre veloce. Tra un mese pu• giocare

Operato al ginocchio il 9 maggio, l'italo albanese Kumbulla repara il rientro. La Roma è pronta a riabbracciare il difensore che tornerà per gradi: prima un test nella Primavera. 

il 2024 può essere speciale per lui: l'Albania è vicina a qualificarsi per l'Europeo.  

Corriere dello Sport


Mourinho a Sky Sport: "Lukaku giocher…. Lui vuole giocare"

Mourinho a SkySport: "#Lukaku domani giocherà. Io mi fido di quello che mi dicono i miei giocatori e lui mi dice che per migliorare deve giocare. #Cristante giocherà in difesa nei tre dietro". 

Sky Sport


Conferenza Stampa Mourinho e Paredes: "Ci saranno cambi ma non turnover, vogliamo vincere. Il primo obiettivo Š qualificarsi come primi nel girone"

Josè Mourinho e Leandro Paredes, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Servette:

PAROLE MOURINHO

Sette partite ogni tre giorni. Questo è l'elemento da gestire?
"È una situazione che non possiamo nascondere, di cui si parla molto anche da altre parti del mondo valutando la qualità del gioco e l'intensità. Qualche cambio si farà ma non sarà turnover totale perché vogliamo vincere la partita"

Frosinone e gli allenamenti le hanno fatto vedere i passi in avanti che si aspettava? Le pesa ancora di più non essere in panchina domani?
"Ho fiducia nei miei giocatori, nello staff, non essere in panchina può avere un piccolo impatto che dipende anche da come va la partita. Dopo la partita col Frosinone ho detto che non eravamo bravissimi come quando abbiamo perso non siamo tutti scarsi. Il giorno dopo la partita abbiamo lavorato su tutto quello che abbiamo fatto bene e su tutto quello che dobbiamo fare meglio. Oggi, quando voi siete usciti dal campo, abbiamo fatto il nostro lavoro sul Servette, non molto perché non c'è tanto tempo ma abbiamo visto fase offensiva e difensiva seppur non con grande intensità com'è normale"

L'obiettivo è arrivare in fondo a questa coppa e provare a vincerla?
"È prematuro, il primo obiettivo è qualificarsi, il secondo è finire primi nel girone per evitare gli squali della Champions. Dobbiamo andare passo dopo passo, intanto qualificarsi per febbraio e poi vedere cosa succederà"

Bove può giocare domani? Quanto fa comodo vista l'assenza anche di Sanches?
"Lasciami fare un po' lo scemo che ho anche il diritto di farlo. Quando parlate di Bove dobbiamo ricordare sempre com'era la situazione quando sono arrivato qua, dammi un po' di credito per questo. Bove giocherà anche domani, lavora sempre in modo incredibile anche quando non gioca e questa è una qualità incredibile nel calcio di oggi perché non è facile per i ragazzi oggi avere questa forza mentale di essere sempre uguali. Giocherà domani, è sempre positivo verso la squadra e sì, nella ripresa contro il Frosinone ha fatto meglio. L'orribile allenatore è molto orgoglioso di aver dato la possibilità a Bove, in due anni, di passare da un possibile prestito in Serie C a giocare in Europa"

Paredes quanto dà in più alla Roma e quanto c'è da lavorare per migliore in fase di non possesso?
"Paredes è un prodotto finito come giocatore, non è un ragazzino in evoluzione. In fase offensiva mi è sempre piaciuto, adesso che lavoro con lui dico di più, lo amo con la palla e la squadra con lui è diventata una squadra che ha sempre o quasi sempre più possesso palla dell'avversario. Ha una grande tranquillità col pallone, senza è un pochino quello che siamo noi, non solo Leo. Non siamo una squadra molto veloce, non siamo una squadra con una transizione molto forte, non siamo questo. Cerchiamo di essere equilibrati come squadra, nell'ultima partita mi è piaciuto molto l'equilibrio che la squadra ha avuto. La vera opportunità che loro hanno avuto è quella del primo tempo, che è una palla in profondità diretta, in cui i difensori non sono stati bravi ad anticipare e leggere la profondità. Mi è sempre piaciuto tanto Nemanja, per questo ha giocato con me in tre club diversi, ma mi piace molto anche Paredes"

Come ci si prepara a una partita con una squadra meno forte ma che darà tutto in campo come il Servette?
"È importante per voi ma forse più per noi perché la responsabilità è dalla nostra parte. Dobbiamo rispettare il Servette, ha un buon allenatore contro cui ho giocato ai tempi del Manchester United. Auguro ai tifosi una bellissima serata in questa splendida città e splendido stadio ma che tornino a casa con zero punti"

PAROLE PAREDES

Mourinho ha detto che ti ama con la palla tra i piedi. Cosa sta cambiando dopo la partita col Genoa?
"Prima di tutto ringrazio il mister per le parole. Lavoriamo per migliorare, abbiamo una squadra forte che può fare molto, molto meglio"

Che ambiente hai trovato rispetto alla tua prima esperienza?
"Ho trovato una Roma molto cambiata, mi sento pronto per questa sfida, amo Roma e farò di tutto per dare il mio massimo e cercare di vincere qualcosa con questa maglia"

Ci sono giocatori che non hanno molto sentimenti che ovunque vanno hanno il loro rendimento. Poi ci sono quelli un po' più sentimentali e pensavo a te. Per te questo ti dà una spinta in più o non contano?
"Sì, contano e tantissimo. Quando sono stato qui sono stato veramente bene, i primi tre anni al PSG sono stato bene, alla Juventus è stato un anno difficile. Appena arrivato qui il mister mi ha dato tanta fiducia e questo mi farà dare il massimo per me e per la squadra"

A che percentuale di condizione ti senti?
"Non lo so, mi sento molto meglio però, ho parlato col mister di questa cosa qua, non vuole che domani giochi molti minuti ma io volevo continuare a giocare perché per me è importante per arrivare al 100%"


Fabio Capello: "Lukaku non Š Batistuta. Alla Roma ora manca Matic"

Fabio #Capello, oggi ospite a Radio Anch'io lo Sport, ha parlato così della #Roma e dell'inizio di campionato molto complicato della squadra di Josè #Mourinho: “È sorprendente che la #Roma prenda tanti gol, questo dipende anche da un giocatore che non c’è più, #Matic, che aveva grande visione di quello che succedeva, si posizionava sempre nel modo giusto". Sul paragone tra #Lukaku e #Batistuta: “#Batistuta era un altro giocatore, #Lukaku quando riceve palla la protegge e fa salire la squadra, ha una buona velocità in contropiede. Sarà importante quando ci sarà #Dybala, però il paragone con #Batistuta non esiste, lui aveva qualità balistiche rare”.

RadioRai


Unit… di crisi

La Roma è in una posizione di classifica terribile (non accadeva da 28 anni) e non immaginabile. Serve un esame di coscienza da parte di tutti ma anche la consapevolezza di avere una rosa di qualità e il tecnico più vincente della serie A. Testa bassa e lavorare. La Roma è il problema, la Roma è la soluzione. 

Il Romanista


Mourinho: "L'obiettivo dello sport è vincere. Dobbiamo pensare da grande squadra"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della partita vinta contro il Torino:

Grande compattezza, avete concesso veramente poco. 
“Le partite si vincono quando fai un gol in più dell’avversario. Si vince 1-0 come 5-4 e l’obiettivo è lo stesso. Questo è l’obiettivo dello sport, vincere e farlo con le tue qualità e problemi”.

La Roma è terza da sola. Non ci si può più nascondere per la Champions League.
“Sei sicuro che la Juventus non ha 59 punti? Siamo in Italia…”.

Quale avversario la preoccupa di più?
“Noi stessi. Vogliamo pensare come le grandi squadre e questo tipo di squadra non si fa buttare fuori da nessuna competizione, non perde una partita per avere più possibilità di vincere la prossima. Abbiamo una rosa con dei limiti, siamo ai quarti di Europa League, ma sembra più una Champions League. Ora giocheremo tre partite alla settimana e per noi è dura, ma non sono capace di pensare da ‘piccolino’. Non sono capace di dire che l’Udinese è meno importante del Feyenoord, pensiamo partita dopo partita. Abbiamo dei limiti, abbiamo perso Karsdorp per tutta la stagione e oggi Solbakken forse per tutta la stagione. Noi dobbiamo pensare da grande. Abbiamo perso in Coppa Italia perché nel calcio si può perdere, ma non per farci buttare fuori. In Europa League sarà lo stesso”.

La scelta dei trequartisti dietro Dybala?
“Un po’ di contraddizioni e difficoltà nella scelta. Sentivamo che ci fosse bisogno di gente brava nell’uno contro uno e i migliori sono Solbakken ed El Shaarawy. Contro il Torino spesso la punta centrale viene messa in tasca dal difensore, quindi con Dybala abbiamo cercato di avere maggior possesso del pallone e la profondità. Mi mancava un po’ di personalità in campo, fuori Matic, Pellegrini e Ibanez. Solbakken era alla seconda da titolare, così come Llorente. Quella è stata la contraddizione. Abbiamo pensato che questa fosse la strategia giusta, ci è mancato il secondo gol, la partita sarebbe stata completamente diversa. L’arbitro? Un ragazzo giovane, ha arbitrato con lo stesso criterio, mi è piaciuto molto”.

Ha voluto evitare una partita difficile a Belotti? Guarderà Lazio-Juventus?
“No, perché saremo in aereo. Non la guarderò. Ho spiegato a Belotti i motivi per cui non ha giocato e la sua risposta è l’unica che mi interessa ed è stata che la Roma ha vinto. Questa è stata la risposta di Belotti. La spiegazione della scelta rimane tra noi”.

Dazn


Cristante: "Oggi era importante vincere ma è dura, stiamo tutte li"

Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro il Torino:

Siete in piena zona Champions.
“Sapevamo che era fondamentale vincere oggi per scavalcare due squadre. È dura, stiamo tutte lì. Oggi era troppo importante vincere”.

Grande prova di solidità. 
“Quando non prendiamo gol è sempre più facile vincere, poi in attacco un gol più o meno lo riusciamo a fare sempre. Quando difendiamo bene sappiamo di avere le possibilità di portare a casa la partita”.

Che Feyenoord ti aspetti?
“Una squadra forte, ancora migliore dell’anno scorso. Dobbiamo entrare tra le prime quattro del campionato e andare avanti in coppa. Sappiamo che abbiamo le nostre possibilità e se siamo a 100% possiamo fare entrambe le cose”.

Dazn