Real Sociedad, Alguacil: "Crediamo nella rimonta. Si può fare"

Alla vigilia della sfida tra Real Sociedad e Roma (ritorno degli ottavi di finale di Europa League) ha parlato in conferenza stampa il tecnico degli spagnoli Imanol Alguacil

Credete nella rimonta?
"Chiaramente è una cosa possibile, senza dubbio, anche se sarà complicato. Dobbiamo creare un'atmosfera spettacolare, una tempesta. Dobbiamo essere coraggiosi e uniti possiamo riuscirci. Non posso che essere orgoglioso di questa squadra. Come allenatore, sono consapevole del fatto che possiamo ancora migliorare e io sono con loro".

Perché crede nella rimonta?
"Perché ci credono sia i giocatori, sia voi che siete qui, sia il 90% dei tifosi che verranno, per tutte le ragioni che questa squadra ha dato negli ultimi tre anni e mezzo. Sarà difficile, ma te la devi giocare. Devi generare la tempesta perfetta, creare onde di 30 metri e surfarle. Ci saranno momenti in cui l'onda ci raggiungerà, ma supereremo tutto uscendo e combattendo insieme".

La chiave del match?
"Ovviamente segnare nei primi minuti, ma se l'1-0 arriva al 70', da lì alla fine immaginate cosa potrebbe accadere. Sarà importante non subire gol, c'è tempo, ma è meglio realizzare l'1-0 il prima possibile".

Cambierà qualcosa rispetto all’andata?
"Ci possono essere dei piccoli cambiamenti, ma non dico la formazione. Vedremo come andrà la partita domani. Ci saranno fasi, momenti, dettagli che dobbiamo correggere".

Che gara si aspetta?
"Vorrei iniziare bene. Il punteggio è importante da rimontare, ma l'importante è la fine del match. Vediamo. Si giocheranno 97-98 minuti e poi chissà. Vediamo se è possibile rimontare. Siamo consapevoli che la partita può essere lunga e non c'è niente di sbagliato nell'arrivare al 70’ sullo 0-0. È importante che il sostegno dei tifosi sia sempre presente e loro non falliranno perché non lo fanno mai. Vogliamo dar loro una gioia".

Ha provato i rigori?
"I rigori non mi piacciono, provarli potrebbe sollevare dei dubbi nei giocatori".


InsideRoma vola a San Sebastián per Real Sociedad - Roma!

Dopo il successo ottenuto nel match di andata per 2-0, la Roma vola a San Sebastián per il ritorno degli ottavi di Europa League contro la Real Sociedad in programma giovedì 16 marzo allo ore 21 alla Reale Arena.

Dopo avervi raccontato da Tirana la finale di Conference League dello scorso anno, InsideRoma seguirà gli uomini allenati da José Mourinho anche in questa delicata trasferta in terra basca arrivata nel momento cruciale della stagione e che può regalare la qualificazione ai Quarti di Finale del torneo.

Daniele Mattioli sarà il nostro inviato a San Sebastián, mentre il la direttrice Francesca Ceci, Massimo Papitto e Federico Falvo saranno impegnati in redazione. Seguiteci qui sul sito e sulla nostra pagina Facebook con aggiornamenti ogni ora per non perdere nessuna informazione su questa importantissima sfida europea.


Roma vs Sassuolo 3-4 | Una Roma mai doma paga l'uomo in meno

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Kumbulla, Smalling, Ibanez; Zalewski, Wijnaldum, Matic, Bove,, Spinazzol; El Shaarawy, Abraham.
A disposizione: Svillar, Boer, Kumbulla, Celik, Llorente, Karsdorp, Pisilli,Bove, Tahirovic, Camara, Volpato, Belotti.
Allenatore: Salvatore Foti (Mourinho squalificato).
Indisponibili: Darboe, Solbakken, Pellegrini.
Diffidati: Mancini.
Squalificati: Cristante.

SASSUOLO (4-3-3): Consigi; Zortea, Erlic, Tressoldi, Rogerio; Frattesi, Lope, Henrique; Berardi, Pinamonti, Laurentié.
A disposizione: Russo, Pegolo, Obiang, Marchizza, Toljan, Alvarez, Harroui, Ceide, D’Andrea, Throstvedt, Ferrari, Defrel, Bajrani.
Allenatore: Alessio Dionisi.
Indisponibili: Muldur, Romagna.
Diffidati: Tressoldi, Thorstvedt, Zortea.
Squalificati:-.

Arbitro: Fabbri.
Assistenti: Capaldo e Prenna.
Quarto Ufficiale: Giua.
VAR: Pairetto.
AVAR: Nasca.


Mou Š la vera certezza. E sogna un altro trofeo

Il tecnico è il punto di riferimento per la squadra e per i tifosi. 

Lui sogna un altro trofeo: "Grande impresa vincere qui una coppa e mezza. E ho tempo per conquistarne un'altra". Giovedì il Servette per blindare il primo posto in classifica. Josè sarà in tribuna per la squalifica.  

Corriere dello Sport


Conferenza Stampa Mourinho: "Questo è solo il primo tempo, manca il secondo tempo a San Sebastian"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro la Real Sociedad:

Le partite all'Olimpico vanno sempre alla stessa maniera, non può essere un caso.
"In casa abbiamo perso con Atalanta, Lazio e Napoli, pareggiato con il Torino. Non abbiamo tante opzioni offensive, non facciamo tanti gol, però possiamo cambiare sulle fasce. I giocatori sono freschi e hanno gamba, El Shaarawy ha giocato bene così come Spinazzola. Qualche gol può fare differenza, poi è entrato Belotti per Abraham, avevo solo lui in panchina. Solbakken è infortunato, ma comunque non poteva giocare in Europa. Siamo stati organizzati, abbiamo un'organizzazione dove 11 giocatori lavorano tanto, dove non c'è spazio per lavorare con 9 o 10, lavorano tutti. Siamo organizzati, analizziamo bene l'avversario e facciamo quello che possiamo. Sono tranquillo dopo le sconfitte e le vittorie, l'ho imparato con l'esperienza. La prossima settimana è pericolosa, è pericoloso a San Sebastian. Giocare contro la Lazio è lo stesso di giocare contro Milan, Juventus e un altro avversario, ma in questa città non è così. Non voglio andare a San Sebastian pensando al derby, se facciamo così perdiamo. Loro sono forti, hanno qualità e creatività, dobbiamo andare lì con tutto. Questo è solo il primo tempo, manca il secondo tempo".

Dybala ha fatto un grande recupero nel secondo tempo. Sta portando questa filosofia in squadra?
"Se vogliamo fare dei risultati, tutti devono lavorare e sacrificarsi. Non conosco una squadra che non giochi come squadra, che poi non abbia successo. Paulo è un giocatore umile, non cerca la giocata individuale, vuole aiutare la squadra e ho capito che posso contare su di lui. Il ruolo che ha lo protegge un po' per avere più freschezza nel portare la palla. La Real Sociedad gioca con un rombo a centrocampo, abbiamo avuto bisogno di chiudere spazi e gli attaccanti si sono dovuti abbassare e hanno fatto un lavoro straordinario. Se cambio Dybala lo faccio per stanchezza ma anche per protezione, perché non ho altri attaccanti, siamo un po' limitati davanti. Non sono invidioso, nel calcio di meno, però ieri nel Bayern Monaco sono entrati Gnabry, Mané, Sané e un po' li ho invidiati (ride, ndr)".

Non ama parlare dei singoli, però vogliamo spendere due parole per Matic? Che leader è diventato in questa squadra dopo pochi mesi?
"C'è solo un leader (ride, ndr). C'è solo uno, nel senso che i giocatori sono tutti uguali, però mettono in campo esperienze di carriera diversa, modi diversi di pensare e questo è fantastico. Abbiamo bisogno di questo, però qui non abbiamo questo tipo di problema, siamo veramente una squadra con un solo leader. È molto importante che dentro il campo esista questo tipo di empatia, per me si dice empatia. Gente che non comunica, gente che non cambia punto di vista, poi si perde una partita e tre vanno sotto la Curva, due a bere acqua, sette nello spogliatoio, ma la nostra squadra nel bene e nel male è sempre stata unita e questo per me è un piacere".

Sarri ha detto che la sua è stata una sospensione alla carriera: vuole rispondere? Quanto è importante avere un leader come lei nel derby?
"Non voglio parlare della squalifica perché c'è un processo in corso, è tutto sospeso. La frase di Sarri? Dipende dal risultato del processo, dopo posso dire qualcosa. Complimenti al Milan, prima squadra italiana ad approdare ai quarti di finale di Champions League. Ne vogliamo di più".


Tattica e velocit…: una cura Special

Ritorno in campo il 17 settembre: il piano. Oltre al recupero degli infortunati servono più intensità e ritmo. La difesa a quattro diventa un'opzione. 

Resta un problema l'inefficacia degli esterni in fase offensiva. 

Corriere dello Sport


Si riprende ad allenarsi marted. Undici nazionali saranno assenti

La Roma tornerà a lavorare martedì, dunque Mourinho ha concesso tre giorni liberi pieni di riposo. Ci sarà Dybala che dovrà recuperare dall’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per Roma-Milan.

Assenti invece gli 11 nazionali convocati dalle rispettive rappresentative, compreso il neo acquisto Romelu Lukaku.

Pellegrini, Cristante, Spinazzola e Mancini sono partiti per il ritiro di Coverciano, Bove invece andrà in Under21. Con l’Argentina Paredes. Convocati anche l’ultimo arrivato Romelu Lukaku, impegnato con il Belgio, Celik (Turchia), Rui Patricio (Portogallo) Ndicka (Costa d’Avorio) e Zalewski (Polonia). Convocato anche Aouar, chiamato dall’Algeria, ma le sue condizioni andranno valutate, dopo aver chiesto il cambio durante la gara col Milan per un problema fisico.


La rabbia di Mou pi— solo che mai

Solo un punto in tre partite e la brutta prova con il Milan. Mourinho ha perso la pazienza ma è già in cerca di soluzioni. 

Tra i ritardi sul mercato e la sfortuna ha ancora una Roma a mezzo servizio. Lui aveva avvertito tutti: "ci vorrà tempo."

Da Dybala a Lukaku, i migliori vanno gestiti. Ed è lui a metterci la faccia.  

Corriere dello Sport


Lukaku Š gi… luce. Adesso il Belgio per tornare al top

Big Rom ha conquistato i tifosi con i 27 minuti di partita giocati contro il Milan. 

Romelu in nazionale ora vuole ritrovare la condizione migliore e tornare da Mourinho pronto a giocare titolare contro l'Empoli

Corriere dello Sport


Conferenza Stampa Mourinho e Rui Patricio: "La Real Sociedad è un'ottima squadra, difficile trovare punti deboli"

José Mourinho e Rui Patricio, rispettivamente allenatore e portiere della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro la Real Sociedad:

PAROLE MOURINHO

Che analisi si può fare sulla Real Sociedad? 
"È un'ottima squadra, onestamente è difficile trovare punti deboli. Imanol è sicuramente un bravissimo allenatore, la squadra è organizzata sia dal punto di vista difensivo, non è facile segnarle, sia nell'organizzazione offensiva. I giocatori sono tecnicamente bravi. In Liga essere quarti dopo i tre giganti è tanta roba. È una squadra di qualità, non si può dire che siamo stati fortunati nel sorteggio. L'Europa League soprattutto quest'anno ha super qualità rispetto ad altre stagioni, sarà difficile ma sono sicuro che ci guardano con lo stesso rispetto con cui noi guardiamo loro".

Non c'è solo Oyarzabal, è più di una squadra che punta sul collettivo.
"Oyarzabal è molto bravo, ma sono molto più di lui. Hanno giocatori di altissimo livello, ma la cosa più importante è la squadra e come gioca di squadra. Difensivamente è molto organizzata, dal punto di vista offensiva non vive solo della qualità dei giocatori, ma anche delle loro organizzazioni. Durante la partita può cambiare sistema di gioco con facilità: 4-4-2 con il rombo è automatico, poi con il 4-3-3 dà mobilità ai giocatori offensivi. È una bellissima squadra e faccio i complimenti. Conosco molto bene il campionato spagnolo, le tre squadre che sono sempre lì in classifica hanno potenziale economico che non si può paragonare a quelle che vengono dopo. Poi c'è la lotta per il quarto posto, quest'anno la Real Sociedad è lì dall'inizio. Nel girone europeo ha affrontato il Manchester United, poi non ha disputato il playoff e sono due partite in meno. Posso solo fare i complimenti".

Abraham è cresciuto rispetto alla prima parte di stagione, ancora sembra che non sia quello visto nella scorsa stagione. Secondo lei, il vero Abraham è quello della scorsa stagione? Cosa gli manca?
"Per me c'è solo un Abraham che mi interessa: è il giocatore di squadra. È anche quello in panchina nell'ultima partita e che ha festeggiato il gol sotto la Curva, sembrava avesse segnato lui. Capisco cosa intendi, capisco che possa fare più gol, ma per noi è importante il suo contributo alla squadra. Nell'ultima partita ha giocato 15 minuti e lo ha fatto bene. Sta bene, Belotti sta bene. Quello che fa un attaccante ha un rapporto diretto con quello che fa la squadra, se non hanno giocato bene a Cremona è perché la squadra ha giocato male. Tutti e due hanno fatto un buon lavoro per la squadra contro la Juve. Mi aspetto questo da loro, la cosa che mi fa più piacere è che il giocatore sia un calciatore di squadra. Per lui è stata una settimana unica perché è nato il suo primo figlio, ha una voglia molto grande di giocare e, se possibile, di segnare. Se loro due lavorano bene per la squadra, per me è sufficiente".

Le ultime partite dimostrano che la Roma non riesce ad avere la stessa intensità quando si giocano partite ravvicinate. Pensa che possa essere ancora possibile? Si augura o spera di essere in panchina col Sassuolo.
"Partiamo dall'ultima: non mi aspetto nulla, non parlo finché il processo non finirà. Quando finirà, non avrò problemi a rispondere a un paio di domande. Ma ora devo rispettare il processo e aspettare tranquillo, senza dire nulla. Dal punto di vista fisico penso che siamo in mano a gente di grandissima qualità: abbiamo un preparatore atletico e gente di altissimo livello. Anche il mio modo di lavorare e gli esercizi che facciamo hanno sempre un obiettivo a livello fisico, penso che facciamo un grandissimo lavoro. Ma non puoi cambiare il DNA dei singoli. Ci sono giocatori che possono giocare ogni giorno, ad esempio Javier Zanetti poteva giocare 7 partite alla settimana, altri soffrono di più. Direi che sia una questione dal punto di vista mentale, giocare ogni partita con quella pressione buona di pensare che bisogna vincere la partita. Penso sia una questione mentale. L'anno scorso siamo finiti settimi in classifica, nelle ultime stagioni sesti o settimi, non lo so. Questo non aiuta. Finire sesti, settimi, ottavi o quinti, non vivi con quella pressione. Il corpo e soprattuto la mente si abituano a questo o alla tranquillità di non sentire questa pressione. Penso che siamo in evoluzione sotto diversi aspetti. Nel mio primo anno abbiamo perso due volte con la Juve, con il Milan e l'Inter, quest'anno abbiamo vinto contro la Juve e contro l'Inter e abbiamo pareggiato con il Milan: dal punto di vista dei big match la squadra è cresciuta abbastanza dal punto di vista mentale. Nella continuità di sapere di dover vincere tre partite di fila in una settimana facciamo fatica".

Dybala?
"Il merito è di Paulo, dei suoi compagni e dei tifosi. Ha trovato un gruppo di giocatori empatici, in una squadra che soprattutto quando gioca in casa si sente l'amore dei tifosi. Cerco di aiutarlo nella gestione del suo corpo, è un giocatore giovane ma con un passato recente nella Juventus con tanti infortuni. È arrivato qui motivato, con la motivazione di giocare un Mondiale che poi ha vinto. Si sente importante perché è importante per noi. Non dico che sia rinato, ma rinnovato nelle motivazioni. Sono molto felice perché, al di là del giocatore che tutti conosciamo, è un ragazzo fantastico, umile, semplice che merita tutto questo affetto che sente qui a Roma".

PAROLE RUI PATRICIO

Che partita ti aspetti con un Olimpico tutto pieno?
"Domani sarà una grande serata europea in casa, spero che i tifosi possano aiutarci a fare una grande partita. Sarebbe importante vincere, contiamo sull'aiuto dei tifosi, che ringrazio per il loro appoggio costante. Speriamo possa essere una grande serata anche domani".

Noti dei miglioramenti dal punto di vista della difesa?
"È un lavoro che viene da lontano, dalla scorsa stagione, dobbiamo sempre migliorare sia come squadra sia a livello individuale. Stiamo prendendo meno gol, è frutto del lavoro dello staff tecnico. Dobbiamo continuare a crescere perché è una stagione con tanti obiettivi per cui lottare".

Nell'ultimo periodo sono arrivate delle critiche, cosa ne pensi?
"Per me quello che conta è sempre lavorare al massimo, dare il meglio di me. Quest'anno abbiamo ottenuto diversi clean sheet, quello che conta è vincere le partite. L'obiettivo è non prendere gol e vincere. Dobbiamo continuare a lavorare così. Le critiche fanno parte del lavoro e della vita, ma l'importante è che le critiche non ci distraggano dal nostro obiettivo".

Quanto è importante per un portiere della tua esperienza avere davanti un leader difensivo come Smalling? Dato che hai un altro anno di contratto, stai cercando di convincerlo a restare?
"Smalling ha già dimostrato di essere leader, è un pilastro di questa squadra, è fantastico e importante per me e per la squadra. Anche gli altri stanno facendo bene. Non spetta a me parlare del contratto. Posso solo parlare bene di lui anche a livello umano, si merita tutto il bene possibile".

L'Olimpico è sempre stato un fattore per voi, adesso giocherete la seconda partita fuori. Per te che importanza ha giocare con la Curva Sud alle spalle?
"Per noi è un orgoglio sentire l'appoggio della Curva, ci dà moltissime motivazioni. Giocare davanti ad uno stadio pieno e ad una Curva che ti spinge è tutto più facile. Domani è una partita importante, sono sicuro che potremo contare sul sostegno dei tifosi. Per noi sarà un grande orgoglio e speriamo che possano aiutarci già da domani per raggiungere l'obiettivo".


Paulo Sergio su Marcos Leonardo: "Sa fare gol. Pu• fare bene"

Paulo Sergio a ReteSport ha detto anche lui la sua su Marcos Leonardo, il centravanti brasiliano che è vicinissimo alla Roma: "E' un bravo ragazzo, sa fare gol, al Santos ha fatto la differenza e ha mostrato maturità. Le pressioni di Roma sono diverse, ma può fare bene".   

Retesport


L'Olimpico Š pronto e riparte dal sold out

Sarà il trentacinquesimo tutto esaurito quello contro la Salernitana del 20 agosto prossimo. Pronta la grande festa per accogliere nuovamente Mourinho e la squadra. Nella prima partita stagionale si va già verso il primo bagno d'amore. 

Corriere dello Sport