Zaniolo non si allener… per un mese

Un disagio psicologico - confermato dalla visita medica della Roma - non permetterà a Nicolò Zaniolo di allenarsi per un mese a Trigoria. Nelle prossime settimane un nuovo controllo, ma fino alla fine di febbraio Zaniolo non rientrerà a Trigoria.


Nicol• Zaniolo prepara un 2023 da gigante

Il gioiellino giallorosso Nicolò Zaniolo punta ad un anno nuovo da top player e da festeggiare con un contratto da rinnovare e con la maglia dell'Italia. Gol, Nazionale e tanta Roma per un 2023 da gigante.      

Gazzetta dello Sport


Il prossimo anno sulla maglia home l'Adidas applicher… il lupetto

Il giornalista Filippo Biafora su Twitter lancia l'indiscrezione: "Il prossimo anno Adidas e AS Roma torneranno insieme. La prima maglia disegnata dallo sponsor tecnico sarà ispirata a questa in foto, con lo stemma del lupetto che sarà riproposto anche sulla rossa. La seconda sarà bianca, la terza nera."


Tiago Pinto alla GdS: "Champions? Roma credici. Frattesi? Non si pu• fare"

Tiago Pinto ha parlato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport in una lunga intervista. Ve ne proponiamo i passaggi migliori: "Mourinho e i giocatori sanno che si deve fare molto di più. Vogliamo continuare con il mister. FPF giusto, ma così il mercato è difficile. I Friedkin in due anni hanno fatto investimenti enormi e vanno ringraziati. Frattesi non si può fare, abbiamo tutti i giocatori che ci seguono per raggiungere i nostri obiettivi. In nostri colpi di mercato di gennaio sono Wijnaldum e Dybala. La rosa c'è. Mercatino? Aver preso stelle a zero è un merito. Karsdorp ha commesso una grave scorrettezza a livello disciplinare, nelle ultime settimane qualcuno ha voluto fare il fenomeno è ha bruciato un po’ il lavoro fatto. Non andrà via a gratis. Nesuno danneggerà la Roma. Abraham? E' un grande giocatore e tornerà a segnare come lo scorso anno. Contiamo su di lui. Zaniolo? E' uno da doppia cifra di gol e assist. Il contratto? Ora non c'è fretta. Pensi a giocare".  


Mourinho: "E' mancata intensità, la responsabilità è nostra"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro la Cremonese:

MOURINHO A DAZN

Nel primo tempo la Roma non è stata pulita tecnicamente.
“La scusa della stanchezza non esiste, abbiamo giocato giovedì e poi martedì. Siamo stati un po’ sfortunati sui gol, ma la responsabilità è nostra. È mancata intensità, voglia di chiudere subito la partita. Non è vero che una squadra voleva vincere e l’altra no, i giocatori della Roma vogliono sempre vincere. La sensazione è che una squadra stava giocando la partita della vita è l’altra no. Abbiamo pagato un prezzo troppo caro, non meritavamo di vincere ma neanche di perdere. Dopo la reazione nel secondo tempo abbiamo pensato che potesse arrivare il gol vittoria, ma così non è stato”.

Cosa è successo con Serra?
Sono emotivo, ma non pazzo. Per avere una reazione del genere vuol dire che è successo qualcosa. Bisogna capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché l’arbitro mi ha espulso, ma è stato il IV uomo a dirglielo, il quale non ha avuto il coraggio di dirgli ciò che mi ha detto e come mi ha trattato. Voglio capire se esiste la registrazione dell’audio. Non voglio entrare nell’ottica che lui è di Torino e la prossima gara è contro la Juventus. Dopo la partita sono andato nello spogliatoio degli arbitri e ho detto di dire ciò che era successo, ma non ha voluto. Ha problemi di memoria, si è dimenticato…”.

Proviamo a ricostruire.
“Non ho neanche chiesto spiegazioni, ma solo un commento. Non voglio dire cosa è successo, preferisco la registrazione dell’audio”.

I quattro cambi hanno dato una scossa.
“Sì. C’era materiale in panchina per cercare di cambiare la partita. Abbiamo cambiato il modulo, quando è arrivato il pareggio il risultato era in bilico. Poi c’è stata una situazione in area e hanno segnato il 2-1”.

Questa sconfitta lascia un po’ di scorie?
“Prima della partita ai giocatori ho detto di fare un esercizio di immaginazione: facciamo finta che questa sia l’ultima di campionato, se perdiamo e pareggiamo andiamo in Europa League, se vinciamo in Champions. Alla fine non abbiamo vinto”.

Si può andare in Champions comunque.
“Non ho questo obiettivo. Non penso alla Champions, ma partita dopo partita. Non riesco a lasciare questa partita indietro però, c’è frustrazione e questo porta a un’analisi. È un peccato che sia successa questa cosa con Serra, magari dentro il campo ha una dimensione incredibile e diventerà il prossimo Collina, Rocchi, Rosetti ecc.. ma come persona lo rispetto tanto quanto lui rispetta me”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Il pressing intenso della Cremonese, si aspettava tanta difficoltà nella prima ora di gioco a superare la loro linea organizzata?
"Non sono d'accordo. Penso che ci siamo creati problemi da soli. Va bene dare credito alla Cremonese, ma preferisco dire che non abbiamo fatto bene. Non abbiamo fatto bene. Nel primo tempo l'intensità era bassa, poca organizzazione e nulla di quello che avevamo preparato. Direi anche un po' di anarchia rispetto ai movimenti che avevamo preparato per uscire e rispetto a quello che non abbiamo fatto. Analizzo la mia squadra, tu analizzale entrambe. Siamo stati noi a non aver giocato un buon primo tempo. Il secondo tempo meglio, sufficiente per non perdere la partita e non sufficiente per vincerla. Fra il lavoro e lo sforzo della Cremonese da un lato e quello che noi abbiamo fatto per mezz'ora del secondo tempo dall'altro lato, il pareggio sarebbe stato il risultato più normale. Ma complimenti alla Cremonese".

Il suo giudizio su Wijnaldum? Lo ha tenuto in campo 90', lo considera arrivato ad un buon livello? Cosa le ha detto Serra?
"Gini ha fatto bene, una partita positiva. Anche nel primo tempo con un gioco disordinato davanti a lui, con Bryan ha cercato di fare bene le cose. Nel secondo tempo, in una situazione normale dove non c'è necessità di fare tanti cambi presto, ovviamente sarebbe stato positivo cambiarlo dopo il 60' ma le circostanze della partita hanno fatto sì che giocasse 90 minuti. Per lui è buonissimo. Serra? Cosa mi ha detto? Lui ha un problema di memoria, sono andato nello spogliatoio subito dopo la partita e ho avuto la fortuna che Piccinini era il quarto arbitro nell'ultima volta che ho preso rosso e sa quello che ho fatto dopo l'espulsione all'Olimpico col Torino: sono andato nello spogliatoio e ho chiesto 50 volte 'scusa' all'arbitro, le mie parole meritavano l'espulsione e non mi sentivo orgoglioso di quella situazione. Piccinini era lì e oggi anche qui. Sono sempre stato emotivo, ma non sono pazzo. Magari non trovo la parola giusta. Per aver avuto questa reazione è successo qualcosa di grave. Ma Serra ha il potere e ha chiamato l'arbitro. Se lui dice all'arbitro quello che mi ha detto e il modo in cui lo ha fatto, è lui a dover andare via. Ma lui è bugiardo, quindi prendo l'espulsione e non sono capace di processare quanto avvenuto. È più facile essere espulso bene, chiedere scusa e scontare la squalifica. È più facile per me fare 'mea culpa'. Quello è che è successo oggi è stata per me la prima volta, non lo sto processando bene e voglio capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale. Per me è difficile stare fuori contro la Juventus. Serra è di Torino e nella prossima giochiamo con la Juventus, ma non penso ci sia nulla. Ma se il prossimo weekend Serra sarà l'arbitro o quarto uomo in Serie A o in una grande partita, per esempio Fiorentina-Milan, se andrà in Serie C o in Primavera, se lui sarà dentro e io dentro, non sarò capace di processare quanto successo. Voglio capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché è stata una situazione di principio, come dice Piccinini, io so che non è vero. Poi quando sono andato nello spogliatoio, Serra ha un problema di memoria e ha dimenticato cosa e come lo ha detto. Ma è una situazione personale. La cosa più importante oggi è che abbiamo perso e non voglio dire che abbiamo perso meritatamente, ma sicuramente senza meritare di vincere".

In che momento è accaduto, al di là della frase che le ha detto Serra?
"Stavamo commentando un episodio di gioco, non ricordo se fosse un fallo per noi o loro fischiato o perdita di tempo. Un episodio come ne accadano 50 in ogni partita. Di solito il quarto uomo dice se hai ragione, non hai ragione, di andare in panchina, di stare tranquillo o di bere acqua. Purtroppo è successo quello che è successo, è così. Nello spogliatoio di Piccinini mi hanno detto che non c'è una registrazione delle parole, voglio capire se sia vero o meno. Voglio capire se i signori della Procura, che di solito sono ovunque e ascoltano tutto, hanno capito qualcosa".

È più dispiaciuto, arrabbiato o deluso dall'approccio della sua squadra? È deluso dalla prestazione di qualche singolo in particolare?
"Non parlo dei singoli dopo una sconfitta. Mi piace parlare dei singoli quando vinciamo: è tutto perfetto, grande prestazione, poi scegliete l'uomo della partita, questo è fantastico. Isolare un giocatore per la sconfitta mi sembra duro ed esagerato, non lo faccio".

Dazn


Cremonese vs Roma 2-1 | Prima vittoria in campionato per la Cremonese, Roma sconfitta

CREMONESE (3-5-2): Carnesecchi; Vasquez, Pickel, Bianchetti; Sernicola, Felix, Ferrari, Benassi, Valeri; Tsadjout, Okereke.
A disposizione: Saro, Sarr, Quagliata, Chiriches, Aiwu, Lochoshvili, Castagnetti, Acella, Galdames, Buonaiuto, Ghiglione, Felix, Ciofani, Dessers.

Allenatore: Davide Ballardini.
Indisponibili: -.
Squalificati: -.
Diffidati: Ferrari, Okereke.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Zalewski, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Keramitsis, Celik, Matic, Bove, Tahirovic, Karsdorp, Solbakken, Volpato, Abraham.

Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe.
Squalificati: Smalling.
Diffidati: Mancini, Cristante.

Arbitro: Piccinini.
Assistenti: Galetto e Pagliardini.
Quarto Ufficiale: Serra.
VAR: Di Bello.
AVAR: Volpi.


Conferenza Stampa Mourinho: "I ragazzi hanno fatto una gara fantastica. Andiamo passo dopo passo"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria contro il Salisburgo:

Come ha fatto Spinazzola a tornare su questi livelli?
“Il mio staff è di altissimo livello. Sono stato anche io assistente e penso che l’allenatore è il prodotto finale del lavoro di tanta gente. I ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico nell’analisi dell’avversario e della partita. I ragazzi dello staff mi hanno dato la possibilità di leggere la partita in profondità. Leo ha fatto un gran lavoro di recupero con i nostri preparatori. I ragazzi hanno fatto una gara fantastica, già in Austria avevano giocato bene, ma oggi è stato fantastico. Un gol poteva cambiare tutto, ma per un allenatore questa è una partita tranquilla. La squadra ha controllato la gara e ha giocato 90 minuti con intensità. Una vittoria del gruppo, non voglio lasciar passare il fatto che El Shaarawy sia stato sacrificato. Con Tammy in questa condizione, senza Solbakken, se Stephan giocava titolare non c’era un giocatore in panchina in grado di cambiare ritmo. Fortunatamente la partita è andata nella direzione giusta e lui non è stato necessario. Grande gara nel complesso, la nostra Curva è tornata, la gente dietro di me continua a dormire, magari è il loro profilo, forse hanno mangiato bene durante l’intervallo”.

Dybala, Pellegrini ed Abraham sono stati in dubbio fino all’ultimo?
“Ho avuto qualche dubbio. Lorenzo si è allenato con la squadra da lunedì, Paulo solo mercoledì prima della gara, dove abbiamo fatto più tattica, però ha lavorato bene con il preparatore. I ragazzi dello staff sanno lavorare, poi mi fido dell’esperienza dei giocatori. Paulo conosce il suo corpo e le sue sensazioni, mi ha detto ‘questa la faccio’. Tammy ha fatto di tutto, naturalmente con la garanzia dei medici. Poi c’era il dubbio su che occhiali indossare, mancava solo di chiamare Edgar Davids. Non era al top della condizione, ma 10-15 minuti li aveva”.

Wijnaldum è pronto, le riserve stanno rispondendo. Sta partendo una nuova Roma?
“I ragazzi stanno rispondendo bene, con sacrificio. Noi con piccole cose possiamo superare situazioni difficili. Non siamo tanti, se abbiamo qualche problema è un problema reale. Il Gallo è nel suo miglior momento, ha fatto due gare su un livello altissimo. Gini sta arrivando, oggi poteva giocare anche di più. Andiamo passo dopo passo, ora ci sono Cremonese e Juventus poi torna l’Europa e si torna a giocare due volte a settimana. Questo è il problema ma andiamo a avanti".

Abraham potrà giocare 90' solo quando avrà tolto la maschera?
"Serve il tempo di adattamento. Per Osimhen non è un problema anche la maschera. Ma penso sia questione di adattamento, è una maschera strana con una lente dove ha subito l'intervento chirurgico. Bisogna allenarsi, adattarsi alla visuale diversa. Non so, magari fra una settimana la dimensione della maschera cambia e sarà più adatta e facile".


Roma vs Salisburgo 2-0 | La Roma ribalta il risultato dell'andata e si qualifica agli ottavi di finale

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Llorente, Karsdorp, Celik, Wijnaldum, Camara, Bove, El Shaarawy, Volpato, Abraham.
Allenatore: Mourinho.
Diffidati: -.
Squalificati: -.

SALISBURGO (4-3-1-2): Kohn; Dedic, Solet, Bernardo, Ulmer; Kjaergaard, Gourna-Dou, Seiwald; Capaldo; Adamu, Okafor.
A disposizione: Walke, Stejskal, Van Der Brempt, Onguéné, Baidoo, Koita, Sucic, Sesko, Forson, Gloukh.
Allenatore: Jaissle.
Diffidati: -.
Squalificati: -.

Arbitro: Vincic.
Assistenti: Klancnik e Kovacic.
Quarto Ufficiale: Obrenovic.
VAR: Kajtazovic


Conferenza Stampa Mourinho e Mancini: "Domani daremo tutto quello che abbiamo. Vogliamo continuare il percorso in Europa League"

Josè Mourinho e Gianluca Mancini, rispettivamente allenatore e difensore della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno di Europa League contro il Salisburgo:

PAROLE MOURINHO

A che punto sono Dybala ed Abraham? Sono recuperati completamenti per domani?
"Vediamo domani. Non sono sicuramente al 100%, ma se vogliono essere disponibili per aiutare sì. Vediamo la soluzione e quello che decidiamo. Tutti e tre insieme, tre dubbi insieme, ed il terzo è Pellegrini, magari è troppo. Ma sono tutti e tre disponibili per aiutare, nell'ultima partita non era possibile. Per Dybala e Pellegrini era impossibile col Verona. Penso che domani, titolari o non titolari, saranno a disposizione".

Si aspetta un Salisburgo differente rispetto alla scorsa settimana?
"C'è un risultato di 1-0 per loro, non lo so, è difficile dirlo. 1-0 è un vantaggio, ma è un vantaggio minimo, e per la loro filosofia non mi sembra che il Salisburgo sia una squadra che venga qui a pareggiare 0-0. Mi sembra che sia una squadra che vuole giocare e attaccare. Magari sarà simile all'andata ma con un destino diverso, perché nella prima partita la squadra che ha avuto le grandi possibilità di vincere la partita è stata la Roma, ma abbiamo perso. Vediamo se domani riusciremo a fare diversamente".

Ieri il CEO Berardi ha detto che è convinto che lei resterà alla Roma perché soffre per la Roma ed ha un contratto: avete avuto un colloquio o è una sua intuizione?
"È una sua intuizione, non ho scambiato nessuna parola con il CEO su questo tema. È semplicemente una sua intuizione".

Quanto sarà importante centrare la Champions per il suo futuro?
"Il giorno prima della partita il futuro, sia mio sia della squadra, è l'ultima cosa a cui voglio pensare. Oggi dobbiamo pensare a domani. Non è una partita di campionato, ma è una gara da dentro o fuori. Non voglio pensare al futuro, in questo caso il futuro è domani e non voglio parlare della mia situazione".

Ha visto gli occhi dei ragazzi tipici da gara da eliminazione diretta nell'allenamento oggi? Wijnaldum ha la possibilità di giocare dal 1'?
"Wijnaldum sta migliorando, noi lo vediamo ogni giorno e sicuramente lo avete visto anche voi nei 10 minuti contro il Verona. L'intensità sta arrivando, per questo motivo dico che è un'opzione per noi, non solo per giocare 5 minutini per trovare più intensità. Sta migliorando. Oggi non era il giorno per vedere questo negli occhi dei ragazzi. Oggi era un allenamento successivo al recupero per quelli che hanno giocato col Verona, di bassa intensità e didattico. Ma sono sicuro che i ragazzi vogliono ovviamente vincere l'eliminatoria e non ho dubbi che arriveremo con l'atteggiamento giusto. Questa squadra mi sorprende solo quando non ha l'atteggiamento giusto perché di solito, con tutti i nostri limiti, dà sempre il massimo. Sono sicuro che gli occhi dei ragazzi che saranno in campo, al di là di chi giocherà e dei giocatori con qualche problema, saranno quelli di chi vuole fare bene e vincere".

Vuole tornare sul discorso sui tifosi dopo Roma-Verona? Che stadio si aspetta domani?
"L'altro giorno ho finito la conferenza dicendo che mi scusavo delle mie parole, non è il mio lavoro. Sono io che devo essere criticato dai tifosi, mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la squadra con l'atteggiamento giusto, è qui che posso cercare di avere un'influenza positiva. Siamo abituati ad una Curva calda, che ci ha dato tanto l'anno scorso soprattutto in questo tipo di partita decisiva, col Leicester, Bodo e Vitesse, ha giocato con noi e se i tifosi possono farlo ancora, aiuta l'inerzia, la dinamica e l'intensità della squadra. Sarà lo stadio che i tifosi vogliono e quello che noi saremo capaci di creare. Una squadra aiuta con atteggiamento e gioco ad un'atmosfera positiva o più critica. Ma noi possiamo controllare noi stessi, noi come gruppo e squadra abbiamo sempre la filosofia per cui la partita più importante è la prossima e la competizione più importante è sempre la prossima. Non mi avete chiesto oggi qual è la partita più importante,  ma la mia risposta sarebbe che la partita più importante è domani e la competizione più importante è quella di domani. Andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio capisca che noi andiamo con tutto quello che abbiamo da dare".

PAROLE MANCINI

Che partita ti aspetti?
"Una guerra, come abbiamo fatto all’andata. Ci sarà da lottare su ogni pallone e dare qualcosa in più, cercare di sbloccarla subito per portarsi tutti dietro e vincerla per passare il turno".

Se la Roma passerà il turno sarà un'impresa o avrà fatto il suo dovere?
"Domani è una partita importante perché giochiamo in Europa League, è una qualificazione e per noi è importante. Se la Roma vince e passiamo il turno, ci concentriamo per le prossime partite. Non è da tappezzare la città per un ottavo di finale, ma la riteniamo importante perché vogliamo continuare il percorso in Europa League".

Hai lavorato in modo specifico sull'atteggiamento in campo?
"Sotto questo aspetto mi sono guardato allo specchio l'anno scorso e vedendo le mie statistiche i troppi cartellini gialli mi avevano fatto saltare troppe partite. Ho lavorato su me stesso cercando di ridurre queste cose per essere continuo nel giocare. In più rivedendo le partite dell'anno scorso prendevo gialli in maniera stupida e senza senso. Anche il mister mi ha dato una mano a capire certe situazioni".

Il rendimento della difesa?
"Ci sta avere alti e bassi in una stagione. L'anno scorso a volte ho avuto alti e bassi, quest'anno è uguale. Il rendimento è anche in base alla squadra, al lavoro quotidiano, è un anno e mezzo che stiamo insieme e capiamo più cose. Ma ci saranno sicuramente alti e bassi, che ogni calciatore ha e uno deve essere bravo a restare concentrato e lavorare al massimo".

Il rapporto con Smalling e Ibanez? Ti aspetti ancora di essere qui con Smalling l'anno prossimo?
"Non dico tanto per dire famiglia, ma è uno spogliatoio eccezionale. Ci vogliamo bene, abbiamo un unico obiettivo e lavoriamo tutti i giorni al massimo delle nostre potenzialità. Noi 3 giochiamo da tanto tempo insieme, c'è anche Kumbulla che è un ragazzo eccezionale ed è sempre pronto quando è chiamato in causa, c'è anche Llorente che ha portato esperienza e fa parte della famiglia dei difensori. Lavorare insieme per tanto tempo ci aiuta a capirci, compresi difetti e pregi, ti porta ad avere un rendimento migliore. Ma non siamo solo noi 3 a rendere bene la parte difensiva, è tutta la squadra che si sacrifica per far sì che la base difensiva sia forte e solida. Smalling l'anno prossimo qui? Spero e penso di sì".

Qualche fischio dei tifosi ha dato fastidio?
"Penso che il mister si fosse legato all'ultima partita, quando parlava di Bove. Se sentiamo lo stadio come è stato l'anno scorso e anche quest'anno presente è un aiuto in più, una forza e un giocatore in più. L'Olimpico quando è bello concentrato si fa sentire. Come ha detto il mister, speriamo che lo stadio ci dia una mano e sia una spinta in più, ma sta anche a noi far sì che lo stadio ci spinga".

La scorsa vittoria vi ha dato la forza per ribaltare la partita domani?
"La scorsa partita è di campionato ed era importante per il campionato. Domani abbiamo un turno ad eliminazione contro il Salisburgo, siamo pronti e carichi per ribaltare il risultato e per andare avanti".


Roma-Salisburgo sarà diretta dallo sloveno Vincic

Giovedì sera la Roma giocherà contro il Salisburgo nel ritorno del playoff di Europa League.
L'arbitro del match sarò lo sloveno Slavko Vincic, internazionale dal 2010. A coadiuvarlo ci saranno i connazionali Klancnik e Kovacic. Quarto Ufficiale di gara sarà Obrenovic; mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Kajtazovic e Jug.
Vincic non ha mai diretto la Roma in carriera, mentre sono due i precedenti con il Salisburgo, entrambi vinti dagli austriaci. L'anno scorso diresse la finale di Europa League.


Stadio della Roma, Berardi: "Massimo impegno e collaborazione per fare questo progetto"

Pietro Berardi, CEO della Roma, ha parlato ai microfoni dell'agenzia di stampa AGI dopo l'incontro tenutosi in Comune con le commissioni Sport ed Urbanistica per il futuro Stadio della Roma: "Prendiamo il progetto con la massima serietà, passiamo più tempo in questa stanza che nelle nostre case, e stiamo lavorando alacremente ad ogni piccolo dettaglio. C’è la massima collaborazione con l’Assessore Veloccia e tutto il suo staff. Per cui siamo pronti a rispondere a ogni domanda in maniera costruttiva e collaborativa per fare questo progetto che è importante per tutta la città di Roma. Da parte nostra c’è il massimo impegno a fare le cose al meglio possibile insieme alla vostra collaborazione".
Gli fa eco l'assessore Veloccia, che ha parlato ai microfoni dell'Ansa: "Ora serve una scelta politica dell'Assemblea sull'interesse pubblico della proposta presentata dall'As Roma. Se l'assemblea voterà sì alla proposta, si avvierà il percorso successivo, quello decisivo, che prevede da parte della Roma il progetto definitivo che andrà in Conferenza dei servizi decisoria; dall'altra l'amministrazione dovrà avviare il dibattito pubblico, che è normato. La Conferenza dei servizi preliminare è servita a capire se l'intervento è fattibile e non sono emersi elementi insuperabili. Sono emersi tanti elementi che necessitano un approfondimento e soluzioni, non ancora individuate in questa fase perché la norma non lo richiede, ma andranno trovati nella Cds decisoria che dovrà esaminare il progetto definitivo. Ora è la As Roma che ha l'onere della prova, ma secondo me se le prescrizioni emerse saranno rispettate ci sarà l'interesse pubblico. Il rapporto tra Campidoglio e As Roma è ottimo, c'è da parte loro la massima disponibilità a risolvere i problemi. Il più importante secondo me è l'accessibilità. Per quanto riguarda la proposta dovremo misurarla sulla garanzia indiscutibile di permettere una accessibilità in sicurezza all'impianto e garantire la funzionalità del Pertini e del suo pronto soccorso. E' un tema condiviso da tutti".
Ci tiene a sottolineare la differenza fra questo progetto e quello di Tor Di Valle il direttore del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, Gianni Gianfrancesco. Queste le sue parole riportate dall'agenzia di stampa Dire: "Il progetto dello stadio della Roma a Pietralata è complesso ma sottolineo l’assoluta differenza con quello di Tor Di Valle. I due progetti non sono comparabili, malgrado riguardino lo stesso oggetto, uno stadio, e le stesse finalità, perché partono da presupposti differenti. Quello di cui stiamo discutendo prevede poche opere connesse perché il sito è già altamente infrastrutturato. Non si poteva individuare un sito migliore. Quello di Tor di Valle, invece, aveva bisogno di numerosi interventi infrastrutturali che producevano opere private in compensazione a quelle pubbliche. Dal punto di vista ambientale e paesaggistico sono due aree diverse: qui abbiamo troviamo poche preesistenze archeologiche, che saranno certamente tutelate, mentre a Tor Di Valle ci siamo trovati davanti a vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici che rendevano critico l’intervento. Tutto questo mostra un’assoluta differenza tra i due progetti".

AGI, Ansa, Dire


Conferenza Stampa Mourinho: "Oggi il migliore in campo è stata la squadra. Vittoria difficile contro un avversario difficile"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Verona:

Questa squadra, da molti ritenuta non competitiva, è terza in classifica, la Roma sta giocando anche meglio. Questa sera un gol segnato da un'azione corale. Cosa si sente di rispondere a chi parla male della Roma da questo punto di vista? Spinazzola questa sera, a mio avviso, è stato il migliore in campo.
"Spinazzola ha fatto una partita fantastica. Per me è dura dire chi è il migliore in campo quando abbiamo fatto una partita di squadra di questo livello. Per voi è più facile, per me è più difficile. Il migliore in campo è stata la squadra, ma sono d'accordo con te: Leonardo ha fatto una partita straordinaria. Onestamente pensavo di cambiare Spinazzola e Karsdorp intorno al 60' e non pensavo avessero la benzina per 90', ma vista l'evoluzione della partita di Leonardo è arrivato al 90' con una condizione atletica e mentale molto buona. Come El Shaarawy, Cristante, i tre difensori, i giocatori che giocano tutti i minuti hanno fatto uno sforzo fantastico. La gente che stava giocando meno ed ha giocato oggi, da Solbakken a Karsdorp e Bove...i ragazzi hanno fatto una grande partita di squadra. Sono molto contento principalmente per loro, non è una gioia personale ma sono molto contento per loro perché meritano veramente di vincere questa partita difficile contro un avversario difficile".

Qui c'è un motto della tifoseria 'La Roma non si discute, si ama'. Volevo chiederle di spiegare questo concetto, con chi ce l'aveva? Al pubblico della Roma tutto si può dire tranne che sia ipercritico e che non sostenga la squadra.
"Quando Cafu perde la palla hai un motivo per non essere contento perché è il migliore del mondo nella sua posizione. Quando dico Cafu, dico anche Maicon. Quando i giocatori di altissimo livello e di altissima esperienza, per esempio quando De Rossi perdeva un pallone è normale che alla gente che non piaccia. Quando Bove all'80' perde un pallone e la gente fischia, ma cos'è? Il problema è doppio, Bove è romanista come loro. Quando dico Bove dico anche Karsdorp che non giocava da due mesi e mezzo, dico Cristante che corre 12 km ogni partita e non riposa. Quando Belotti perde un controllo e morde per cercare di recuperare, merita rispetto. Non è Totti. Noi siamo una squadra di gente seria, che dà tutto, che perde, abbiamo perso con la Cremonese e tutti volevamo vincere. Abbiamo pareggiato a Lecce e volevamo vincere, abbiamo vinto oggi. Arriveranno più sconfitte, più pareggi e più vittorie, ma questa è una squadra da rispettare. Pellegrini fischiato...la gente sa i sacrifici che fa per giocare? La gente non lo sa. C'è una Curva che appoggia, ci sono zone che sento passive. C'è anche un'altra zona in cui qualche volta penso ci siano i tifosi avversari che si sono spostati. Di solito i tifosi avversari sono dietro di me alla mia sinistra, ma davanti a me a destra penso ci sia un gruppo di tifosi avversari che vanno sempre in quella zona di campo. Veramente mi scuso, non è il mio lavoro. I tifosi devono criticare me, questa è la natura dello stadio e di quello che è un allenatore: la natura è criticare l'allenatore. Per questo mi scuso, non lo faccio per me ma per i miei giocatori: i miei giocatori hanno bisogno di sostegno. Quando sbagliano non lo fanno perché vogliono, ma perché hanno dei limiti ma fanno il possibile. Oggi Zalewski non ha giocato molto bene come ala desta, poverino gioca ovunque e ogni tanto non sa dove gioca. Quando lo metto, mi chiede 'dove gioco oggi?'. Chiedo scusa a due colleghi, al primo e secondo in classifica, Spalletti e Inzaghi. Non posso fare come loro, al 60' entrano 4 e ne escono 4: entra Dzeko, esce Lukaku, guardate i nostri limiti. I ragazzi danno tutto, tutto, io devo difenderli. Per me non è un problema, ho 60 anni e ho i capelli bianchi. Ovviamente voglio vincere oggi come volevo vincere 20 anni fa. Non è cambiato nulla. Ma devo difendere i miei ragazzi, meritano di più".

Lei indubbiamente sta difendendo il gruppo, gli ha fatto il discorso a fine partita. Ma lei durante il corso della stagione ogni tanto ha dato possibilità ai tifosi di dividere un po' la rosa tra forti e meno forti, tra titolari e i panchinari. Però lei ha fatto una certa divisione, poi è giusto quello che dice per difendere il gruppo. Però 60mila persone 23 volte
"Magari hai ragione tu e ho sbagliato io durante il corso della stagione. Se ho sbagliato, mi scuso anche io. Se pensi che quello che è successo col Sassuolo ed ho esagerato nella dimensione della mia critica è un esempio in cui dico 'colpa mia, hai ragione'. Ci sono altri esempi. Se dire che i bambini l'anno scorso giocavano sul campo di plastica è far intendere che hanno un percorso da fare e questo è negativo, non sono d'accordo con te. Ricordare un percorso che i giocatori devono fare è una cosa diversa. Qual è stato l'ultimo allenatore della Roma ad aver bisogno di fare i bambini?".

Certamente molti anni fa.
"Però molti molti molti anni fa. Quando la Roma ha vinto con un gigante di allenatore come mister Capello c'erano Batistuta, Totti, Montella e Delvecchio, è tanta cosa no? Negli ultimi anni c'erano Salah, Dzeko. I bambini hanno bisogno di crescere. Con i giocatori che vengono in prestito è difficile. Un giocatore che viene in prestito è una difficoltà tremenda per me e per loro, di solito arrivano tardi e hanno possibilità di crescere. Per esempio Solbakken non è neanche arrivato prima del ritiro in Portogallo, è arrivato due giorni prima della partita. Non è facile. I ragazzi meritano rispetto totale. Se qualche volta per il mio stile di comunicazione e di leadership apro la porta alle critiche, se la gente sente che sia mia responsabilità mi devo scusare con i ragazzi".