Mourinho a Sky Sport: "Il 2-0 pu essere importante"
Parla #Mourinho dopo la vittoria: "Tutti gli altri sanno i nostri limiti, ma noi li trasformiamo nelle nostre forze. El Shaarawy ha una grande mentalità. È una grande vittoria questa. Abbiamo controllato la partita anche non avendo la palla. Il secondo gol può essere importante. Andiamo a San Sebastian per fare una grande partita e dopo due giorni c'è la Lazio."
Sky Sport
Conferenza Stampa Mourinho: "Oggi dovevamo vincere, se non fosse successo sarebbe esploso il Colosseo"
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo per 2-0 contro il Frosinone:
Ha parlato di “multifattorialità”. Cosa è mancato del fattore Mourinho per ora?
“La mia risposta è stata probabilmente dare ai giocatori uno stato dell’anima perfetto. Perché dopo la frustrazione, dopo la pressione, dopo le critiche, non puoi entrare in una partita come questa solo col cuore, perché se ci entri solo con il cuore non vinci. Per vincere questa partita devi alzare il livello di intensità, devi equilibrare dal punto di vista emozionale. Non devi entrare in campo e prendere un rosso, non devi perdere la testa sullo 0-0. Col punteggio 1-0 per tanto tempo non puoi perdere la testa pensando al cronometro, bisognava cercare di avere quell’equilibrio. Sono riuscito a trasmettere ai ragazzi questo stato dell’anima, poi automaticamente si vince e si fa bene e si perde e si fa male. Penso che l’esperienza del mio modo di sentire questo momento difficile mi abbia fatto entrare bene nella testa dei giocatori. Hanno dimostrato questo, cercare il primo gol, quando loro hanno creato due opportunità non siamo andati nel panico. Abbiamo cercato il raddoppio, sul 2-0 partita finita. Non era il giorno per fare una partita meravigliosa, era impossibile, non c’era freschezza né fisica, né mentale. L’avversario era molto molto bravo, l’ho analizzato prima della partita e mi è piaciuto tanto. Durante la partita si vedeva la qualità, complimenti a loro e ai tifosi del Frosinone”.
Che cos'ha Ndkca?
"Evan viene dalla Bundesliga, un calcio completamente diverso. Giocava a tre, ma un tre con principi di gioco diversi rispetto a noi. Continuo a dire, magari qualcuno non è d'accordo, ma il calcio più tattico è quello italiano. Per me questo è il paese con gli allenatori più forti. E' più un terzo che ha fiducia quando gli altri vanno bene. Non è quello visto oggi dove era nervoso. E' veloce, ma non fortissimo nei duelli individuali. Dal punto di vista individuale non è responsabilità dei ragazzi arrivati, ma di chi sta qui fargli capire come giocare. Anche Aouar ha bisogno di tempo, perché con la palla è bravo, ma senza è tutto diverso. Lukaku è diverso perché un giocatore di livello altissimo che sa tutto. Renato uguale quando ha giocato, gli altri hanno bisogno di tempo e di risultati positivi".
Su Dybala.
"Non giocherà giovedì, con oggi è arrivato al limite. Oggi dovevamo vincere, se non avessimo vinto oggi sarebbe esploso il Colosseo. Se lui mi avesse detto che non ce la faceva non lo avrei schierato, ma mi ha detto esattamente il contrario. Però giovedì in Europa decido io e non giocherà".
Smalling e Renato Sanches?
"Dopo la sosta spero di sì, per Renato è un no definitivo. Per Smalling arrivare a Cagliari sarebbe un miracolo. Magari una panchina che può aiutare".
Gonzalo Villar lascia la Sampdoria: la Roma lo girer al Getafe
Di Marzio di Sky Sport fa il punto sul mercato della Roma: Villar pronto a lasciare la Sampdoria: il centrocampista spagnolo verso il Getafe, si trasferirà in prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligo a determinate condizioni.
Matic c': in Coppa Italia probabile titolare con merito
Il serbo Nemanja Matic torna in mediana nel match di Coppa Italia contro il Genoa dove non ci sarà un turnover massiccio.
La Roma sulla competizione nazionale ci punterà molto forte per poter alzare al cielo un nuovo trofeo a fine stagione.
Corriere dello Sport
Ottavo di finale di Coppa Italia con pi spettatori di sempre
Per la partita di Coppa Italia di giovedì sera contro il Genoa sono attesi all'Olimpico oltre 60.000 tifosi. Il dato è il più alto della nostra storia per un ottavo di finale della competizione nazionale.
Conferenza Stampa Mourinho: "Non vogliamo toglierci responsabilità. Dobbiamo vincere, avere coraggio e personalità"
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Frosinone:
Come deve ripartire la Roma?
"Vogliamo vincere, dobbiamo vincere. Non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi, non vogliamo toglierci responsabilità o cercare alibi. Abbiamo fatto tre partite prima di finire il mercato, quell'unico punto penso che a tanti giocatori ha lasciato un peso importante. Dopo l'incredibile risultato contro l'Empoli, e anche in Europa, ho pensato che quel peso potesse andare via, in campo e fuori. Non è successo a Torino in condizioni normali, e visto quello che succede in questa stagione in Serie A dove queste squadre possono fare risultato contro squadre superiori. Quel punto, dopo una buona partita, è diventato negativo. In condizioni normali sarebbe stato positivo. Con il Genoa mi aspettavo continuità e miglioramento, ma non è successo. Se vogliamo dire cosa sia accaduto, sono successe tante cose, svantaggio, pareggio, di nuovo in svantaggio. Anziché migliorare, abbiamo peggiorato subito. Con Cristante in difesa la squadra ha peggiorato, quando siamo passati a quattro siamo peggiorati ancora, Cristante e Ndicka non hanno mai giocato a quattro. Sembrava che potessimo pareggiare, arriva invece il terzo gol su palla inattiva, poi il quarto arriva fuori contesto. Quello che dobbiamo fare è avere il coraggio di entrare in campo e accettare una reazione di grande romanismo che può essere appoggio fantastico oppure una manifestazione negativa, dobbiamo avere il rispetto di queste possibili manifestazioni e avere il coraggio di giocare contro una buona squadra che sta psicologicamente bene. Sarà difficile perché abbiamo una pressione extra, serve avere coraggio anche se abbiamo lavorato solo due giorni. Non c’è molto più da fare se non avere coraggio e personalità, peccato non si giochi oggi”
Firmerebbe il rinnovo?
"Parliamo di una situazione ipotetica e non mi piace. Nnn è un successo, non posso darti una risposta. Quello che ti posso dire è che tre mesi fa, il periodo di Budapest, era quasi un dramma pensare di andare via. A Budapest ho detto di rimanere ai giocatori e allo staff. Tre giorni dopo, contro lo Spezia, ho detto ai tifosi che sarei rimasto. Qualche giorno dopo ho incontrato Dan Friedkin e gli ho dato la mia parola. Durante le vacanze ho avuto la più pazza delle offerte per un allenatore e l'ho rifiutata per la parola che avevo dato a giocatori, tifosi e proprietà. Oggi, tre mesi dopo, sembro io il problema e non lo accetto. Non leggo e non guardo tv ma le cose mi arrivano. Non lo accetto, io non sono il problema. Nel calcio le cose dipendono da molti fattori, non si può dire il responsabile è quello lì. Sono cose che succedono all'interno di un club, di un'azienda, di una struttura educativa. Quello che tre mesi fa era il più grande problema del romanismo, di Trigoria, dei giocatori, quando tre mesi fa questa persona si compromette con la sua parola, la porto avanti fino al 30 giugno 2024, sarò qui a lottare ogni giorno per i giocatori, per la società, per i tifosi. Solo una persona mi può dire che sia finito tutto prima del 30 giugno ed è Dan Friedkin, solo lui può dirmi di andare via, se non me lo dice io resto fino al 30 giugno, ho dato la parola a tutta Trigoria, ai tifosi, al mondo perché quando parlo io purtroppo parlo al mondo perché la mia carriera è stata fatta così. Sono la stessa persona e fino al 30 giugno io sono qua con i miei giocatori a lavorare per la mia proprietà, solo Dan può mandarmi via oppure Ryan. Non ho paura della pressione esterna, non ho paura dei possibili fischi, se vogliono trovarmi mi trovano a Trigoria, quando decido di andare a cena fuori sto un po’ fuori e vado in albergo per uno-due giorni altrimenti sono sempre qua. Non c’è né paura né mancanza di fiducia, domani sono allo stadio con i miei giocatori, insieme come sempre e come sempre dal primo giorno, ci prenderemo le responsabilità di quello che potrà succedere prima, durante e dopo la partita, l’unica cosa che pensiamo tutti insieme è di vincere la partita domani perché la squadra ne ha bisogno”
Dove schiererà Cristante domani e nelle prossime partite fino alla sosta di ottobre? Giocherà davanti alla difesa come mezzala, oppure dietro per sopperire al problema del mercato, cioè che sono rimasti più o meno gli stessi difensori più Ndicka? Si aspetta di più dai giocatori?
“Penso che Pinto sia stato qua nei primi giorni di settembre e penso abbia fatto una buona spiegazione. Pinto ha spiegato bene, ha spiegato come la Roma debba ovviare al suo Financial Fair Play, si devono prendere certe decisioni e sai che sono rischiose. Hai dimenticato di dire che Ibanez non c’è più, non abbiamo Kumbulla che è infortunato e l’anno scorso ci dava una mano. Con Smalling out siamo rimasti in tre in un periodo dove si gioca ogni tre giorni, fai tipo otto partite in un corto spazio di tempo. L’infortunio di Llorente fa parte di Diego, è la sua storia clinica e ci ha messo in difficoltà. Come dicevo prima ad Angelo o a Juric, non è il momento di trovare alibi o incolpare qualcuno, questa è una conseguenza di una situazione del Fair Play Finanziario, è una situazione che già conoscevo e poteva succedere. Con il Genoa, il miglior momento è stato il gol e nel momento che facciamo il gol, sembrava stessimo sviluppando qualcosa ma siamo stati forzati a fare un cambio. Non mi piace parlare individualmente dei giocatori, ma ora Cristante ci dà di più, ha avuto un’evoluzione fantastica, nella velocità di esecuzione, non era propriamente un genio con la palla, ma è diventato più sveglio obiettivamente, è importante per noi. La squadra ha peggiorato quando è passato dietro, poi dopo arriverà la domanda di Lo Monaco se giochiamo a tre o a quattro che è una domanda normale. Per giocare a quattro possiamo giocarci solo con El Shaarawy e Costa, che sarà convocato. Se parlate di Dybala, voi dite che sembrava molto stanco in queste due partite, ho un amico che mi rompe sempre a riguardo. Non dovrei parlare di queste cose con voi, abbiamo una partita domani difficile, importante, una pressione extra, dobbiamo giocarla al massimo della nostra potenzialità. Se mi aspetto di più dai giocatori? Sì, mi aspetto di più da me stesso perché sono sempre molto esigente, però mi aspetto anche di più dai giocatori, quando prendo due gol da palla inattiva, io alleno le palle inattive difensive ma non alleno pure la costruzione bassa per aprirsi sulla linea, non ho detto di lasciare Lukaku da solo lì davanti. Mi aspetto di più da me e da loro. Ho una cosa con i giocatori che senti, senti chi più chi meno, ma questi ragazzi sono miei amici, io sono amico loro. Non esiste solo empatia di lavoro, c’è empatia fra di noi e questa è una base che non ha prezzo in questi momenti qua. L’allenatore è un uomo solo nei momenti difficili, ma con loro no. Sono un po’ più solo perché a me piace stare solo, mi piace nascondermi, isolarmi qualche volta, ma con i miei giocatori non mi sono mai sentito da solo. Mi aspetto di più in campo, mi aspetto una mentalità, una fame, una responsabilità diversa e anche gente nuova che è arrivata penso che crescerà alla velocità che gli facciamo vedere come siamo noi. Per darti un esempio, Ndicka come difensore puro e Ibanez mai nella vita, c’è una differenza enorme. Ndicka è più bravo con la palla, ma Ibanez faceva errori con possesso palla e ha fatto errori in partite che non si dimenticano. Con il Genoa abbiamo avuto sette angoli a favore, su sette angoli nemmeno una volta abbiamo attaccato prima la palla e come fai a fare gol? Mi aspetto di più dai giocatori e da me stesso, però è più facile dire questo quando c’è amicizia, ho bisogno di più”
Spalletti disse che il terzo anno è difficile farsi capire dai giocatori. È vero che è può complicao incidere?
"Non la penso così, quando stai bene con una persona non esiste secondo o terzo anno. Anche nel primo anno c'erano dei problemi, sto parlando di rapporti umani. Ho amici che ho conosciuto a cinque anni e che oggi sono ancora miei amici, è la maratona della vita. Dopo quattro, cinque, sei anni in una squadra non è un problema, devi fermarti quando sei stanco del rapporto o non senti più l'amore. Ci sono allenatori che hanno tanti soldi da spendere, che cambiano giocatori con facilità. Se c'è un problema nel Barcellona o nel City, Guardiola paga cento milioni senza problemi. Penso che il punto di partenza non siano gli anni, ma un rapporto che esiste o non esiste, in questo caso il rapporto esiste. Non voglio tornare alla domanda di Juric sul rinnovo perché è ipotetico, perché da questa porta qua lavoro ogni giorno, mi piace tantissimo e non posso dire che ho avuto dei club dove mi è piaciuto lo stesso o dove mi è piaciuto di più in un altro posto”
C’è una mossa alla Mourinho per risolvere i problemi della Roma?
“Cosa vuoi che ti dica, la risposta che ti voglio dare è quando ho fatto lo scemo con te e ti ho dato una risposta di merda e poi mi sono scusato. C’è qualcosa che non è andato bene ed è in questo tipo di momenti che uno si deve isolare, una cosa è isolare perché gli altri ti vogliono isolato, non ti vogliono bene e non stanno con te lasciandoti solo. È la cosa più comune, quando si perde l’allenatore è un uomo solo. Un’altra cosa è quando tu sei solo per una tua opzione, è il mio caso. Negli ultimi due giorni sono andato a letto alle sei del mattino dopo le partita, poi dalle 12:15 alle 19:00/19:30 ho pensato da solo. Quando hai questo momento, tanta gente parla fuori ma anche dentro. Chi mi dice una cosa, chi mi dice un’altra, se vado da loro sento tante cose perché tutti hanno un’opinione. Ho fatto una riunione ieri con i giocatori e ho iniziato a dire che avrei fatto delle domande e avrei risposto alle domande. Mi sono messo dalla parte dei giocatori e ho risposto come fossero loro, se io dovessi sbagliare tu calciatore devi interrompermi. Ho fatto dieci domande, nessuno mi ha mai detto che avevo sbagliato, ho risposto come avrebbero voluto loro. Conosco loro molto bene e perché non volevo sentire altre campane, volevo dirti questo l’altra volta e invece ti ho detto quella cazzata lì, ti chiedo di nuovo scusa”
Genoa vs Roma 4-1 | Un ottimo Genoa vince meritatamente il match. Figuraccia Roma
GENOA (4-3-2-1): Martinez; Maturro, Bani, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Badelj, Strootman, Frendrup; Gudmundsson, Retegui.
A disposizione: Leali, Sommariva, Matturro, De Winter, Haps, Messias, Hefti, Thorsby, Jagiello, Kutlu, Puscas.
Allenatore: Gilardino.
ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, NDicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala Lukaku.
A disposizione: Svilar, Boer, Kristensen, Zalewski, Celik, El Shaarawy, Aouar, Pagano, Belotti, Azmoun, Bove, Karsdorp.
Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Orsato
Assistenti: Scatragli e Zingarelli
Quarto Ufficiale: Tremolada
VAR: Mazzoleni
AVAR: Paterna
Torino vs Roma 1-1 | Partita fisica ma corretta. Roma e Torino si dividono la posta in palio
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro; Seck, Radonjic; Zapata.
A disposizione: Gemello, Brezzo, Antolini, Zima, Nguessan, Sanabria, Sazonov, Soppy, Gineitis, Vlasic, Linetty, Karamoh, Pellegri, Ricci.
Allenatore: Ivan Juric
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Spinazzola; Dybala, El Shaarawy; Lukaku
A disposizione: Boer, Svilar, Karsdorp, Celik, Pellegrini, Aouar, Bove, Zalewski, Pagano, Belotti, Azmoun
Allenatore: José Mourinho
Arbitro: Guida
Assistenti: Preti e Mokhtar
Quarto Ufficiale: Giua
VAR: Di Paolo
AVAR: Paganessi
Sheriff vs Roma 1-2 | La Roma comincia l'avventura europea con i tre punti
SHERIFF (4-3-3): Koval; Kiki, Garananga, Tovar, Artunduaga; Zahouri, Ademo, Fernandes; Ankeye, Talal, Ngom Bekeli.
A disposizione: A disposizione: Straistari, Paşcenco, Ricardinho, Apostolakis, Vardar, Dijinari, Coliș, Boţan, Novicov, Luvannor.
Allenatore: Bordin.
ROMA (3-5-2): Svilar; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Sanches, Cristante, Aouar, Zalewski; Lukaku, El Shaarawy
A disposizione: Rui Patricio, Boer, Celik, Spinazzola, Paredes, Bove, Pagano, El Shaarawy, Dybala.
Allenatore: Mourinho (non in panchina per squalifica).
Arbitro: Treimanis
Assistenti: Gudermanis e Spasennikovs
Quarto Ufficiale: Golubevs
VAR: Dingert
AVAR: Brand
Conferenza Stampa Mourinho e Karsdorp: "Continuerò a dirlo, a Budapest la finale non l'abbiamo persa. Ma domani partiamo da zero"
Josè Mourinho e Rick Karsdorp, rispettivamente allenatore e terzino della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro lo Sheriff:
PAROLE MOURINHO
Con il doppio centravanti ha giocato dal via in tre occasioni, Sampdoria, Milan e Betis. Nella gestione degli attaccanti, soprattutto di Dybala, domani è possibile vedere insieme dal 1' Lukaku e Belotti?
"Se lo consideri così. Se l'obiettivo della domanda è sapere chi giocherà domani non voglio dirlo. Giocherà Karsdorp perché Kristensen non può giocare e perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik, ho bisogno di avere un quarto difensore in panchina. Giocheranno Mancini, Llorente e Ndicka. Se mi chiedi dei due attaccanti per sapere chi gioca, non lo dico. Se la domanda è dal punto di vista strategico, filosoficamente preferisco giocare con due attaccanti dove uno è di creatività. Per questo abbiamo giocato con Dybala o El Shaarawy e Abraham, con questo tipo di combinazioni".
Dopo la finale di Budapest ripartite da zero. Con che spirito si ricomincia da Tiraspol? Gioca Svilar in porta?
"È una stagione diversa e una competizione diversa. Continuerò a dire fino all'ultimo giorno, e magari anche dopo, della mia carriera che la finale di Budapest non l'abbiamo persa, lo dirò ogni volta che parlerò della finale. Partiamo da zero, oggi l'obiettivo è quello di qualificarci per la prossima fase. L'anno scorso abbiamo iniziato con una sconfitta che ci ha creato difficoltà nella qualificazione e la difficoltà di giocare un playoff contro una squadra di Champions League, non è facile per una squadra come la nostra che ha tanti impegni durante la stagione. Se possiamo vincere il girone, sarebbe importante. Ti rispondo su Svilar perché sei venuto da Roma e non è facile: gioca Svilar perché Rui Patricio ha giocato bene l'ultima partita e non ha subito gol. Non c'è stata critica a Rui. Se contro l'Empoli non fosse andata bene e ci fossero state critiche, avrebbe giocato Rui al 100%".
Lo Sheriff non è una squadra top, è difficile dare un impulso alla sua squadra per giocare contro lo Sheriff?
"Abbiamo rispetto per tutti gli avversari, abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere, abbiamo perso l'anno scorso a Ludogorets la prima del girone e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, soprattutto in trasferta. Giochiamo contro l'avversario, il pubblico, una motivazione speciale per una squadra il cui obiettivo è qualificarsi alla prossima fase, giochiamo anche contro una storia perché hanno fatto cose incredibili in Champions 2-3 anni fa. Non è una partita facile, per questo giochiamo con una squadra forte. Ho detto già chi gioca in difesa, sono quattro giocatori titolari. Abbiamo preso giovani giocatori e due che non sono mai stati con noi, Mannini e D'Alessio, ma non iniziano la gara. Noi andiamo in campo seriamente".
Domani non sarà in panchina, sarà un problema per lei e per la squadra? Come guarderà la partita?
"Ovviamente è un problema perché non sarò vicino alla squadra e non posso comunicare con la squadra. Ma abbiamo cercato di ridurre il problema con il lavoro. Oggi l'allenamento è stato positivo. Non posso comunicare con la squadra durante la partita. Non mi interessa dove guarderò la squadra, la seguirò dove mi metterà lo Sheriff. Durante la partita mi fido dei giocatori e dello staff, che sa come penso. Non posso parlare con la squadra ma posso esultare ai gol".
A sensazione per raggiungere la meta della qualificazione in Champions League è più facile tramite il percorso in campionato o in Europa?
"Onestamente non lo so. L'anno scorso tutti abbiamo avuto la sensazione che si potesse fare sia attraverso il campionato sia attraverso la via europea. Penso che alla 30esima giornata di campionato eravamo terzi e ai quarti di finale di Europa League. Abbiamo avuto infortuni importanti come quelli di Dybala e Smalling, siamo andati in difficoltà e abbiamo perso qualche partita in campionato che in condizioni normali non avremmo perso. Siamo arrivati in una finale difficile contro una squadra con le nostre stesse ambizioni. Ma onestamente non lo so, ci sono squadre forti in Italia e in Europa League come Brighton, Liverpool ed Atalanta. Non riesco a dirlo e non riesco a scegliere una competizione, per me il pensiero è sempre la prossima partita ed oggi per noi la partita di Europa League è più importante".
PAROLE KARSDORP
Volevo capire cos'è successo a novembre con l'allenatore e come siete riusciti a superare il problema. È vero che hai rifiutato ogni offerta per restare alla Roma?
"Amo giocare per questo club, alcune cose sono successe in passato. Sono qua da qualche anno, bisogna andare avanti. È il mio obiettivo. Voglio lottare per la maglia. Tante cose accadono nel calcio, è la vita. Alcune cose sono positive, altre negative, ma fa parte del passato. Ho parlato con il tecnico, voglio solo giocare e andare avanti. Non voglio dire molte cose su questo argomento, è nel passato. Sono pronto a giocare di nuovo. Ho un contratto fino al 2025, come ho detto prima voglio lottare per la maglia e per il club, per questo non sono andato via. Sono qui".
Volete provare a vincere la competizione?
"È stato bello vincere la Conference League e purtroppo abbiamo perso l'Europa League la scorsa stagione. Vogliamo vincere, non vedo l'ora di giocare di nuovo".
Hai superato i problemi fisici e al ginocchio? Ti è mai capitato in carriera di avere così tanta concorrenza nel tuo ruolo?
"Nella scorsa stagione ho sofferto molto per il ginocchio. Adesso sto bene, mi alleno ogni giorno e voglio sentirmi un giocatore di nuovo, il mio ginocchio sta bene. È sempre bello avere concorrenza nel tuo ruolo, ti rende più forte. Siamo tre giocatori diversi, il tecnico sceglierà chi giocherà ma mi piace per migliorare il livello".
Paredes ora va: ha giocato pi minuti che alla Juventus
Con lui al timone, Mourinho ha dato un'impronta diversa allo stile di gioco.
Da quando è tornato alla Roma, Paredes è stato quasi sempre titolare. in 14 giornate ha raccolto 988 minuti contro i 964 bianconeri. Con il Sassuolo, anche faticando in fase difensiva, è stato prezioso.
Corriere dello Sport
Jos Mourinho: "Rinnovo? Non ne abbiamo ancora parlato. Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia"
Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Fiorentina:
“Buona settimana, intensa, non possiamo farla sempre.
Fiorentina?
“Avversario di grande qualità, tanti giocatori forti, una rosa forte, hanno battuto il Parma con tante riserve, giocano per i nostri obiettivi. Sarà una partita difficile”
L’incontro con la Procura Federale?
“Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia, non è stato un problema per me, la mia vita qui a Roma è il lavoro, mi sono presentato spontaneamente, ero felice anche perchè il Procuratore Chinè mi ha dato la possibilità con tutta naturalezza di dire esattamente la verità. Non ho mai offeso l’arbitro, non ho mai messo in dubbio la qualità di Marcenaro, mai. Ho usato un’espressione normale, la utilizzo anche quando parlo di me stesso, riguardo al lavoro e la vita sociale, è stata interpretata e capita male. Durante la partita ha dimostrato di avere capacità di fare quella partita e dopo l’ho detto. Sinceramente non riesco a trovare nessun tipo di problema. Ho espresso questo al Procuratore federale, mi aspetto giustizia. Berardi? E’ un problema del Sassuolo, di personalità, perchè quando mi hanno trovato lì prima e dopo la partita perchè non mi hanno detto niente? Perchè mi salutano con cordialità e sorrisi grandi e il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti delle mie dichiarazioni, se io non sono contento con un avversario glielo vado a dire. Mi sorprende. Ho il diritto e il dovere di difendere il calcio da allenatore con più di 20 anni di carriera, ci sono delle cose sul terreno di gioco che non possono succedere e invece succedono spesso”
Pinto l’ha difesa strenuamente. Quanto le ha fatto piacere questa difesa? Può essere un segnale anche per il futuro?
“Quando Tiago parla è la Roma, non parla individualmente. In quel momento lì ho sentito la loro vicinanza, mi aspetto sostegno quando non sbaglio, ovviamente non il contrario. Mi ha fatto piacere che la società abbia detto ‘noi siamo qui con te’, mi hanno dato equilibrio emozionale”
Le hanno contestato la battuta sull’ammonizione che avrebbe preso Mancini?
“Non posso parlare di quello che è successo, sono andato con Pinto e l’avvocato Conte, abbiamo trovato il procuratore federale Chinè e abbiamo parlato. Non voglio aggiungere altro”
Aureliano, Maresca e Rapuano per Roma-Fiorentina, hanno avuto diversi problemi con lei e la Roma. Si sente tranquillo?
“Io penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita, ho fatto questa riflessione che ho fatto da solo, una riflessione che ho fatto con Chinè, prima della partita non dobbiamo parlare degli arbitri. Dopo possiamo essere meno o più felici, criticare più o meno, ma dobbiamo lasciarli tranquilli prima della partita”
Se le presentassero il rinnovo di contratto lo firmerebbe?
“E’ una domanda ipotetica perchè non è successo, non mi piacciono i se. Se quel sostegno e vicinanza mi ha fatto piacere? Certo, perchè io do tutto per la Roma e anche se sbaglio mi piace che mi riconoscano questa vicinanza. Con la proprietà parlo ogni giorno, oggi c’era Ryan, non abbiamo parlato ancora del rinnovo”
Sanches e Pellegrini come stanno?
“Abbiamo bisogno di tutti, la nostra rosa senza infortuni e con una buona condizione è una rosa forte, che mi dà diverse opzioni, che mi permette di aiutare la squadra con diverse soluzioni dalla panchina. A centrocampo le opzioni sono tante, Bove è cresciuto non è più il ragazzino che gioca 10 minuti, abbiamo opzioni per cui se non c’è Renato o Lorenzo, oppure Paredes squalificato, non ci sono drammi perchè troviamo sempre soluzioni. Avere tutti disponibili lì è importante, domani abbiamo Pellegrini, Aouar, Cristante, Bove, Paredes e Renato che è migliorato questa settimana. Gli manca ancora qualcosina per arrivare ad un’intensità massimale, Lorenzo ha fatto una settimana di lavoro ottima. Abbiamo tante partite importanti, poi a gennaio ci sarà anche la Coppa Italia, abbiamo bisogno di tutti. La nostra chiara difficoltà è in difesa con i centrali, con Ndicka che partirà sarà ancora più difficile”