La Roma smentisce di aver presentato un'offerta per la cessione a Dybala

Fonti vicine a #Dybala rivelano che, in più occasioni, l'argentino a luglio ha rifiutato delle proposte arrivate dall'Arabia Saudita, essendo disposto a considerare solo club che gli consentissero di giocare in Champions. Sempre le stesse fonti hanno fatto capire che è stata la #Roma a presentare allo stesso Dybala un'offerta araba, chiedendo di valutarla, con il calciatore che avrebbe nuovamente rifiutato.
La Roma, invece, nega fermamente quest'ultima possibilità (il fatto di aver presentato un'offerta araba a Dybala).
Fonte - Il Tempo

Soulè la Roma

Senza poter contare su Paredes (squalificato) e con Dybala verso la panchina, l’Unipol Domus sarà il teatro della prima ufficiale in giallorosso di Matias. Ha già stregato DDR e entusiasmato i tifosi.

 

Fonte - ilromanista


La Fiorentina non molla Edoardo Bove e prepara un nuovo affondo

La richiesta iniziale della Roma, che si aggirava sui 15-18 milioni, aveva scoraggiato i viola, ma ora la sensazione è che si possa chiudere per una cifra attorno ai 13 milioni di euro. I giallorossi hanno aperto alla cessione di Bove e Palladino - al quale piace molto per grinta e corsa - vuole portarlo in Toscana


Mi fido di te

Le mancate cessioni bloccano l’ulteriore mercato in entrata: la squadra è incompleta, ma segue le idee del tecnico. E lui per l’esordio all’Unipol Domus pensa ad una Roma senza Dybala. Ma se lo tiene stretto.

Fonte - ilromanista


De Rossi: "Saremo attenti ad altre occasioni di mercato, prima però dobbiamo cedere"

Daniele De Rossi ha concesso un'intervista a Il Messaggero dove ha parlato del ritiro estivo, della tattica e del mercato. Queste le sue parole:

RITIRO 
«Abbiamo lavorato bene. I nuovi arrivati servono per completare questa squadra che è già un gruppo forte, reduce lo scorso anno da una buona seconda parte di stagione, almeno per come l'ho potuto valutare. Andava rinfoltita, anzi va rinfoltita la rosa perché abbiamo bisogno di calciatori della stessa qualità dei titolari. Questo sta accadendo. Sono felice, sono contento dei nuovi ma di tutti perché abbiamo lavorato forte sia a Trigoria sia in Inghilterra».

CALCIOMERCATO - "Vediamo, di certo c'è che oggi ci sono troppi giocatori, al St. George's Park ne avevo 31. Ci sono calciatori che ci lasceranno e andranno a giocare altrove, situazioni da valutare, come nelle altre squadre di Serie A. Con 31 giocatori non si lavora bene, vediamo se qualcuno uscirà e poi rimetteremo l'attenzione su chi invece dovrà entrare. I giocatori ci sono, vedremo le occasioni che il mercato ci presenterà. Se qualcuno andrà via o vorrà andare via e se noi decideremo che sarà meglio inserire qualcun altro lo faremo, come successo finora. Dire però che manca qualcuno non è rispettoso verso chi c'è. È ovvio che qualcuno già sa che andrà via o in prestito. Ci sono delle situazioni che ci portiamo dietro da anni, gente andrà a giocare altrove perché merita quello spazio che io non gli posso dare. Vediamo cosa succederà in queste due settimane. Ma se andrà via qualcuno inseriremo giocatori forti, ne sono certo". 

DOVBYK - "E' andato bene. Lui ci dà profondità, che è quello che ci serve e che chiedo sempre, perché se non c'è qualcuno che allunga la squadra avversaria, il possesso palla e la costruzione dal basso che facciamo diventa un punto di riferimento leggibile. Dobbiamo essere pronti a giocare sempre, ma anche ad andare in profondità e a sorprendere l’avversario".

DYBALA - "Io non faccio la formazione in base alle voci, quelle le lascio ad altri. Non c’è niente che ha influenzato le mie scelte. Contro l'Everton ho messo la squadra che volevo vedere in campo: iniziamo ad avvicinarci al campionato e dobbiamo essere sempre più simili a ciò che dovremo essere. Ho fatto degli esperimenti, come in altre partite. Quelli che erano in Inghilterra sono tutti giocatori della Roma, poi vedremo che cosa succederà. Non solo per Dybala, ma per tutti. Quando mi è stato chiesto se c'era qualcuno da tenere legato qui mani e piedi ho risposto di no, che non c'era. Chiunque vuole andare via è libero di farlo". 

SOULE' - "Può giocare insieme a Dybala nel 4-2-3-1, con Paulo falso nove, ma anche con i due sottopunta, nel 4-3-2-1. Possono giocare insieme in mille modi, come anche gli altri. E possono stare in panchina tutti quanti. L'importante è che quando entrano lo facciano bene e diano una mano, dando un valore aggiunto alla squadra".

BALDANZI MEZZALA - "Ci credo ciecamente. Tommaso è un giocatore che mi piace tanto, ha qualità, ritmo e intensità. Quando gioca sulla fascia a volte gli manca un po' di gamba per attaccare come piace a me. Invece lì in mezzo è imprevedibile, attivo, sempre pericoloso. Secondo me sta crescendo tantissimo e presto diventerà anche decisivo negli ultimi 16 metri che è forse l’ultima cosa che gli manca per diventare un giocatore fortissimo. Centrocampista, esterno, trequartista: è troppo intelligente, ha qualità, sempre frizzante e vivo. A me piace tanto". 


Darboe al Frosinone. Operazione in prestito secco

Ebrima #Darboe va al #Frosinone in prestito secco e ingaggio pagato, con un bonus che spetterà alla #Roma in caso di promozione in Serie A. Oggi è prevista la firma sul contratto."


Roma, nuova offerta per Assignon. Si lavora all'intesa definitiva

Filippo Biafora su X: "La #Roma ha presentato la sua seconda offerta per #Assignon, cambiando le condizioni iniziali e proponendo un prestito con obbligo di riscatto. Non c'è ancora l'intesa sulle cifre con il Rennes, ma le parti si stanno avvicinando."


Darboe al Frosinone. Si lavora agli ultimi dettagli

Il giornalista Filippo Biafora: "La #Roma e il Frosinone hanno trovato un’intesa per il prestito secco di #Darboe, previsto anche un bonus in caso di promozione in Serie A. Da risolvere ancora dei piccoli dettagli sulla questione dello stipendio, manca l’ultimo via libera prima della fumata bianca."


Cantiere aperto

La pre-season giallorossa si chiude a Liverpool: apre Pellegrini (assist al bacio di Soulé), risponde Calvert-Lewin poi ci salva Svilar nel finale. Sette giorni a Cagliari, dal mercato serve altro.

Fonte - ilromanista


La Roma si avvicina ad Assignon del Rennes

La Roma ha scelto Assignon per la fascia destra.

Come riporta Gianluca Di Marzio, la società giallorossa dopo una prima offerta di prestito respinta dal Rennes ha ricevuto dal club francese una controproposta: prestito con obbligo di riscatto.I due club stanno dialogando su questa formula per trovare un’intesa definitiva. Si tratterebbe di un obbligo di riscatto legato ad un numero minimo di presenze.


Startem

Al Goodison Park di Liverpool con oltre 500 tifosi al seguito si conclude il ritiro inglese: curiosità per la prima vera di Dovbyk, che con Dybala, Soulé e i leader di qualità fa sognare. Prende corpo la squadra di DDR. E tra una settimana il campionato.

Fonte - ilromanista


Giacomazzi: "Stiamo lavorando tanto e bene. De Rossi? D'accordo su tante cose"

Guillermo Giacomazzi è il vice allenatore della Roma. A lui è dedicato il secondo appuntamento della rubrica di asroma.com dedicata agli uomini dello staff del tecnico giallorosso.

“Con Daniele ci siamo conosciuti negli ambienti del calcio e abbiamo condiviso da subito diverse visioni da allenatori”. Quando erano entrambi calciatori – centrocampisti con caratteristiche diverse – si erano incrociati solo sui campi da gioco, ma senza andare oltre.

Giacomazzi – classe 1977 – porta con sé un’esperienza enorme nel curriculum vitae, con oltre 200 partite di Serie A soprattutto con il Lecce, presenze nella nazionale uruguayana e anche un biennio al Penarol. “Il Penarol è una squadra importante del mio paese, l’amore della sua gente è molto simile a quello dei romanisti”.

A Roma ha trovato un ambiente simile perché questa città non può non coinvolgere: “Ogni volta che giro per le strade avverto quanto la gente viva per il calcio. Non mi capita molto di visitare Roma perché la maggior parte del tempo lo possiamo a Trigoria, a preparare e a pianificare il nostro lavoro”.

Ecco, partiamo da questo punto: quanto tempo state insieme tra voi dello staff, allenamento sul campo a parte?

“Tanto, davvero. Curiamo diversi aspetti, rivediamo video, parliamo di quello che va bene e su cosa si deve migliorare. Stiamo almeno fino alle 20 di sera riuniti, dalla mattina, cercando di curare ogni dettaglio. Riunioni lunghe, anche di tre ore, ma lo facciamo con piacere. C’è il calcio di mezzo, si sta bene insieme, è la nostra passione”.

Stare poi in una struttura attrezzata a e all’avanguardia come quella del “Fulvio Bernardini” può aiutare di più?

“Senza dubbio. Abbiamo tutto, la Proprietà ha messo a disposizione dello staff e degli atleti un centro sportivo davvero completo. Personalmente, ho conosciuto da dentro pochi club per fare dei paragoni, ma parlando con chi ha avuto diverse esperienze fuori, mi confermano questo pensiero. Lo stesso Dani (lo chiama spesso così, ndr), che è stato in Nazionale, ha girato tanto, ha fatto Mondiali, Europei, coppe, è andato a giocare anche in Argentina. Lo ha fatto da calciatore, non da allenatore, ma non cambia. A Trigoria stiamo veramente bene”.

E proprio a Trigoria è partito il lavoro di questa stagione. Quali sono le prime impressioni?

“Intanto, per la prima volta abbiamo potuto lavorare dall’inizio sulla squadra, a differenza della scorsa stagione che siamo subentrati a gennaio. Finora s’è lavorato tanto. Si è spinto parecchio dal punto di vista atletico.

Dal punto di vista tattico in modo graduale, considerando che non avevamo tutto il gruppo a disposizione. Ma siamo contenti, ora nel ritiro in Inghilterra stiamo curando aspetti didattici con quella larga fetta dei giocatori tornati nel gruppo”.

Entrando nel dettaglio, quali sono le sue precise consegne all’interno dello staff del mister?

“Il nostro metodo di lavoro – almeno in questa fase – prevede che tutti noi tecnici prepariamo e lavoriamo sulle stesse cose, alla pari. Poi, magari, ognuno ha una caratteristica diversa, ma non ci sono gerarchie. Daniele coinvolge tutti, ascolta con attenzione e poi fare le sue valutazioni su come agire”.

Oltre alle esercitazioni sul campo di cui abbiamo già accennato, quanto tempo dedicate al fattore psicologico dell’atleta? E quanto conta?

“Credo che sia fondamentale, soprattutto guadagnarsi la fiducia dei ragazzi. Io sono stato calciatore, tutti noi dello staff abbiamo fatto parte di questo mondo, anche se in categorie diverse, a livelli differenti. Però non cambia, il calcio ha gli stessi principi ovunque. Sappiamo quanto è importante coinvolgere, parlare, con chi gioca meno. Oppure, quando si perde una gara, stare vicino ai giocatori.

Daniele è molto bravo sotto questo aspetto. Ha polso, ha capacità non solo tattica, ma anche dal punto di vista comunicativo. Noi, come collaboratori, dobbiamo essere bravi ed avere la giusta sensibilità per capire determinate situazioni, dire la parolina se serve, alzare la voce quando bisogna farlo, per far sì che il gruppo sia coeso, è importante che vadano tutti nella stessa direzione”.

A questo proposito, i nuovi acquisti come si stanno inserendo?

“Molto bene. Al di là delle qualità tecniche indiscutibili che hanno, sono tutti ragazzi bravissimi dal punto di vista umano. È una cosa fondamentale. Sono super disponibili, umili, dal primo giorno si sono messi a lavorare nel modo giusto. Hanno qualità, voglia di fare e di imparare”.

C’è un allenatore che nel suo trascorso di calciatore le ha lasciato qualcosa in più degli altri?

“È facile dare la risposta più scontata. Ovvero, ho appreso un po’ da tutti. In parte è anche vero, però poi è inevitabile che nel corso di una lunga carriera si possano incontrare personaggi che ti segnano più di altri”.

Quindi, il suo quale è stato?

“Daniel Passarella, quando era CT dell’Uruguay. Si portava dietro il suo passato da fuoriclasse della nazionale argentina, il suo carisma. Riusciva a tenere in mano un gruppo tosto, con tante personalità complesse. In più, era anche molto bravo in campo, avvalendosi della collaborazione del suo vice Sabella. Una grande figura. Sì, può ricordare il De Rossi di oggi”.

Fonte - asroma.com