Roma-Salernitana domenica 20 agosto alle 18:30. Roma-Milan di venerd sera

Il programma delle prime 4 giornate di campionato della Roma
 
#Roma-Salernitana, domenica 20 agosto alle 18:30 (DAZN)
Hellas Verona-#Roma, sabato 26 agosto alle 18:30 (DAZN)
#Roma-Milan, venerdì 1° settembre alle 20:45 (DAZN)
#Roma-Empoli, domenica 17 settembre alle 20:45 (DAZN)

Il Bournemouth non riscatter… Matias Vi¤a

Il Bournemouth ha deciso di non riscattare Matias Viña, comunicando alla Roma la volontà di non voler spendere i 15 milioni previsti dall’accordo. Negli scorsi giorni c’era già pessimismo sul riscatto: gli agenti hanno provato fino all’ultimo a convincere il club inglese. 


La priorit… della Roma Š fare operazioni in uscita entro il 30 giugno

La priorità della Roma è quella di concludere alcune operazioni in uscita (Perez, Kluivert e non solo). Il club giallorosso infatti, deve fare i conti con il settlement agreement con l' Uefa. Entro il 30 giugno, infatti, la Roma dovrà fare 30 milioni di plusvalenze per restare nei parametri richiesti.

Sky Sport


Ultimi dettagli per N'Dicka. Aouar invece Š gi… stato a Roma. Contatti per Tielemans

Di Marzio di Sky Sport alla trasmissione Calciomercato L'Originale: la Roma sta definendo gli ultimi dettagli con N’Dicka: arriverà a parametro zero dall'Eintracht Francoforte e firmerà un contratto di 5 anni. Aouar verrà presentato il primo giorno di ritiro estivo. Contatti concreti anche con Tielemans, centrocampista belga che potrebbe arrivare a parametro zero dal Leicester. Il giocatore però, in questa fase vorrebbe capire se ha offerte concrete anche dalla Premier League.


Speranza Dybala per gioved. Oggi giorno di riposo

Oggi giorno di riposo concesso da Mourinho ai suoi ragazzi ma da domani si inizierà a preparare la semifinale europea contro il Bayer Leverkusen. La speranza è quella di riavere a pieno regime Paulo Dybala, che ieri contro l'Inter ha giocato i minuti finali del match. Il dubbio resta invece su Wijnaldum che non è sceso in campo contro l'Inter.

Il Romanista


Roma, Mourinho Š il tuo garante

Dalla permanenza di Mourinho dipende anche il futuro di Dybala, Matic e in parte Smalling: tornare in Champions è decisivo. 

Il portoghese vuole parlare con i Friedkin: intanto la squadra è a più sette punti rispetto allo scorso anno.  

Corriere dello Sport


L'evoluzione di Mancini, meno gialli e pi— sicurezza

Il difensore giallorosso è migliorato tanto in questa stagione tra tecnica e carattere. 

Mancini è stato ammonito solo 8 volte tra campionato e coppe. La scorsa stagione a questo punto era già a 19. Mourinho lo loda: "Grande crescita". 

Corriere dello Sport


Edoardo Bove a Dazn: "Con la Juve Š stato tutto bello. Mou? Un grandissimo"

Nel corso di Supertele – Leggero come un pallone, programma di Dazn, è intervenuto Edoardo Bove. Il centrocampista della Roma ieri ha disputato circa 20 minuti nella vittoria (1-0) contro la Juve. Di seguito le parole del 20enne giallorosso.

Sulla vittoria con la Juventus.

“È stata una partita molto complicata, abbiamo lottato su ogni pallone. Abbiamo avuto un grandissimo atteggiamento, i minuti finali sono stati concitati ma siamo stati contenti per la vittoria. Non dovevamo mollare fino alla fine, la Juventus aveva alzato il baricentro e siamo stati bravissimi a reggere e portare a casa il risultato. Questo tipo di partite si vince con i dettagli, con la forza del gruppo abbiamo portato a casa una grandissima vittoria”.

Com’è essere allenati da Mourinho?

“È un grandissimo stimolo, ti aiuta in un modo clamoroso sia come atteggiamento negli allenamenti che in altro. Posso solo ringraziarlo, io e tutti i giovani. L’atteggiamento è fondamentale nelle nostre partite, se caliamo mentalmente possiamo andare in difficoltà. Con la Juventus non è successo e abbiamo vinto”.

Lo Stadio Olimpico?

“La partita con la Juventus è stata bella, c’è stata una bellissima coreografia inizialmente. È difficile da descrivere ogni volta che vieni avvolto da questo amore”.

Il gol contro l’Hellas Verona dell’anno scorso?

“Lo rivedo spesso, penso che l’avrò rivisto cento volte”.

Quale giocatore in squadra arriva in ansia pre-derby?

“Più che ansia, parliamo di pressione positiva. Noi romani la trasmettiamo ai nuovi arrivati, Pellegrini è un esempio in questo. È una grandissima ispirazione per me, è una grandissima persona e calciatore”.

Com’è allenarsi con Dybala?

“È una cosa magnifica, è un grandissimo campione. Al di là delle sue doti, è una grandissima persona e ci tengo a sottolinearlo”.

Come ha vissuto Mourinho la situazione della sua squalifica?

“C’è un processo in corso, non me la sento di dire nulla”.

Averlo in panchina fa la differenza?
“Averlo è molto importante, ti dà una grandissima carica. È eccezionale”.

Gli elogi di Mourinho nei tuoi confronti?

“Mi ha dato del cane malato ma nell’accezione positiva del termine, posso solo ringraziarlo. Mi sta aiutando tanto in questo mio percorso, sono cresciuto molto e penso che debba crescere ancora di più”.

Dazn


Zaniolo, Š fatta col Galatasaray: il giocatore sta andando in Turchia

Zaniolo-Galatasaray: confermate le anticipazioni di ieri sera, il giocatore è in viaggio per Istanbul. Conferme anche sulle percentuale alla Roma tra il 10 e il 15 per cento sulla clausola. A proposito: clausola da 35 milioni la prossima estate, 28-30 nel 2024 e 23-25 nel 2025.


Errori arbitrali continui: l’Uefa che fa? E’ forse ora di ripensare il sistema

(Avv. Marco Valerio Verni - INSIDEROMA) - Prima l’arbitraggio a dir poco discutibile contro la Roma, nella finale di Europa League dello scorso 31 maggio, poi quello contro la Fiorentina, in quella di Conference, di qualche giorno più tardi, poi, ancora, quello contro l’Italia Under 21, nella prima partita del campionato europeo di categoria contro i cugini transalpini. Che succede? Che l’Uefa, invece di chiedere scusa e correre ai ripari, decida, da una parte,di squalificare per il prossimo anno Mou per quattro giornate, vietare la trasferta ai tifosi capitolini, ordinare la chiusura parziale dell'Olimpico e multare la Roma che dovrà anche ripagare i danni della Puskas Arena; dall’altra, di sorvolare, sostanzialmente, sul caso della Fiorentina (è normale, a quanto pare, che un calciatore venga colpito da un oggetto, durante una partita, rimanendo ferito) e, per quanto riguarda l’Italia U21, pensare di introdurre con urgenza, ed in corso di torneo, la VAR.

Nel frattempo, però, il danno è fatto, perché il nostro calcio ha subito pesanti conseguenze a seguito degli arbitraggi di cui sopra sia nel suo insieme (e forse qui, sarebbe stato opportuno un maggior piglio da parte delle nostre autorità sportive e calcistiche nazionali), sia nei casi singoli (la Roma e la Fiorentina hanno perso le rispettive finali, mentre l’Italia è uscita sconfittadal suo esordio contro la Francia, trovandosi ora un percorso pericolosamente in salita per la sua qualificazione alla fase successiva).

Nessuna ammissione di colpa vera, che peraltro a nulla sarebbe valsa, visto che il regolamento attuale non prevede alcuna possibilità, generalmente parlando, di rigiocare una partita, seppur viziata, nel suo risultato finale, da evidenti e gravi errori dei fischietti, valutati tali, se non in campo, neanche da una disamina ex post.

Anzi, per rimanere in casa giallorossa, la beffa è che il contestatissimo Taylor è stato addirittura inserito nella lista degli arbitri Elite, un gruppo in cui sono presenti le eccellenze dei direttori di gara europei e che viene stilato al termine di ogni stagione dall’Uefa stessa.

Stiamo al paradosso: chi si lamenta per evidenti errori, viene punito. Chi sbaglia, per quegli stessi evidenti errori, non solo non subisce alcuna conseguenza, ma viene addirittura premiato.

Beninteso: c’è modo e modo di protestare, e forse Mourinho ha esagerato, così come- lo si è detto in altra occasione- lo han parimenti fatto alcuni tifosi romanisti all’aeroporto di Budapest, quando lì, all’indomani della finale in discussione, hanno incontrato l’arbitro inglese in questione (già maltrattato dallo Special One il giorno prima, sia in conferenza stampa che nel sottopancia dello stadio ungherese) con la sua famiglia. Ma vi è anche il discorso del cane che si morde la coda: in gioco ci sono emozioni, sacrifici, e denari; per una società di calcio, vi sono anche risvolti finanziari importanti.

E vi è, intorno a tutto ciò, un indotto, fatto anche di immagine di un Paese, come il nostro, contro ilquale viene anche il dubbio di pensare che ci sia un atteggiamento alquanto ostico, per usare termini eufemistici.

Si sa, oggi il calcio non è più solo l’undici contro undici che si vede in campo: non lo è mai stato, chiariamoci, ma ai tempi odierni vuol dire molto di più, potendo sottendere anche finalità di altra natura, al di là di quelle meramente sportive, anche a causa degli assetti societari delle stesse società, alcune delle quali quotate addirittura in borsa, con proprietà delle stesse sempre più in mano a imprenditori stranieri o a sponsor che travalicano, ed anche di molto, i confini nazionali.

Tramite le quote societarie di una squadra di calcio si possono, nel bene e nel male, influenzare molte altre situazioni, ed è l’indotto di cui pure si parlava più sopra.

E veniamo al punto:stante quanto sopra, è ora di ripensare al sistema. In un’epoca iper-tecnologica in cui l’arbitro è affiancato dal(l)a VAR, e che può rivedere più e più volte un episodio dubbio o contestato, oltre alla intramontabile moviola del post-partita, pur’essa sempre più all’avanguardia, non è più ammissibile l’errore grave e, magari, ripetuto. L’assunto secondo il quale un errore di valutazione, essendo soggettivo, non possa portare, magari, alla ripetizione di una partita, poteva essere certamente vero dieci anni fa, quando il giudice di gara non era sicuramente nella miglior condizione per poter vedere una azione da mille angolazioni; ma oggi, come detto, che la tecnologia ha raggiunto livelli molto alti e dettagliati, sia durante che dopo un match, questo discorso non può più valere in assoluto. Un arbitro che sbaglia in maniera grave ed oggettiva, deve subire le giuste conseguenze e la squadra che perde a causa del suddetto dovrebbe poter avere una seconda possibilità o, se questo proprio non fosse possibile, la relativa società, almeno, dovrebbe avere la chance di chiedere ed ottenere un risarcimento di natura civilistica.

Una provocazione, si dirà: beh, se consideriamo che la stessa Lega Calcio, in Italia, è stata portata in tribunale per una decisione del(la) VAR, poi rivelatasi errata, per aver fatto perdere l’introito di una scommessa ad un privato cittadino (che, però, era anche avvocato), allora forse, a maggior ragione, la strada indicata potrebbe essere- perché no- ed al netto delle necessarie riflessioni- ci mancherebbe- del tutto percorribile.

A meno che non si segua, anche qui, l’italico pensare secondo cui chi è chiamato a giudicare della vita e dei destini delle persone (e anche l’arbitro, a suo modo, fa questo, stante pure tutto quanto sopra detto) non debba esser chiamato a rispondere direttamente dei suoi eventuali errori gravi.

La Roma, dal canto suo, e per venire “a casa nostra”, dovrebbe forse alzare la voce proprio a livello societario: il nervosismo della panchina capitolina, probabilmente, che pure sembra aver avuto la sua importanza nella comminazione delle pesanti sanzioni dell’Uefa accennate all’inizio, è derivato anche da questo. Chi non si sente difeso, è costretto a farlo da solo. E non è possibile che, a metterci la faccia, come si suol dire, in questi lunghi mesi, sia stato sempre e solo l’allenatore, perché poi il terribile rischio è quello che, al dunque, si è trasformato in tragica realtà: una squalifica lunghissima del mister che, certamente, bene alla squadra non farà.

Non ci si può, dunque, che unirsi alla sua richiesta di assumere in servizio permanente effettivo una figura che pensi lui a togliere le castagne dal fuoco al suo posto.

Quindi, cari Signori Friedkin, l’augurio è che corriate presto ai ripari, perché la miglior rosa di calciatori immaginabile non potrà mai essere sinonimo di successo se, a livello arbitrale, di decisioni sportive e di sistema, la Roma continuerà ad essere martoriata. E la squadra a non sentirsi difesa. Senza dimenticare i tifosi: sempre devoti, certo, ma che, a maggior ragione, non meritano certe ingiustizie.

Avv. Marco Valerio Verni


Michael Brucelee: "Nello sport come nella vita, sacrificio e passione per arrivare in alto"

(Francesca Ceci)  - Di sè dice di essere sereno, deciso ed equilibrato, doti che gli sono alleate anche quando combatte. Insideroma torna ad incontrare i Campioni dello sport: questa volta abbiamo intervistato Michael Bruceleee che ci ha raccontato cosa alimenta la sua passione e, soprattutto, dove vuole arrivare. Con tanto sacrificio e una sana, costruttiva ambizione che, ne siamo sicuri, lo porteranno ancora più in alto.  

 

 

Michael sei un Campione in una disciplina certamente conosciuta ma non tra le più “scontate” : perché hai scelto proprio questo sport?

 

Il Muay Thai e la kick boxing sono due discipline antiche che si fondano sull'equilibrio e sulla disciplina personale. Quello che agli occhi di alcuni può apparire solo violenza è invece frutto di autocontrollo e gestione della rabbia. Nel combattimento la prima cosa che impara è il rispetto per l'avversario. Questo è forse il vero motivo per il quale mi sono avvicinato a questi sport e li ho praticati sempre con maggiore passione e sacrificio

Puoi raccontare ai nostri lettori la gioia più grande ma anche la delusione che ti ha insegnato di più?

Sicuramente l'essere oggi un kickboxer e thai boxer Italo-Egiziano campione italiano MTE e 4 volte campione italiano K-1Rules e Campione TROFEO LUTADOR DE ELITE e vincitore del campionato italiano 2022 national champion sono le grandi soddisfazioni. Di contro la delusione più grande ad oggi è stata quella di essere stato scartato per gli incontri per professionisti a livello mondiale, ma la mia tenacia non mi fa arrendere e continuo a lavorarci a testa bassa

Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti?
Sereno, equilibrato e deciso.

C’è una persona o più persone alle quali devi dire grazie?
Ai miei maestri, Manuele e Milo Raini del Raini Clan. Devo a loro quasi tutto di quello che so e sono

Se un giovanissimo ti chiedesse un motivo per avvicinarsi allo sport che hai deciso praticare cosa gli consiglieresti?

Sicuramente il mio sport insegna ai giovani a gestire la rabbia, ad avere rispetto degli altri e a sapersi difendere dove sia assolutamente ,l'ultima possibilità rimasta dopo il dialogo.

Quali sono i prossimi appuntamenti che ti vedranno impegnato?

Sto lavorando sulla preparazione fisica e alla ripresa di una frattura ad una costola che ho riportato in un allenamento. L'obiettivo è sempre quello di accedere alle gare professionistiche

InsideRoma.com


Josè Mourinho lascia la Uefa Football Board

Una decisione drastica quella di Josè Mourinho, che tramite una mail inviata a Boban ha comunicato la sua decisione immediata di lasciare la Uefa Football Board.
Di seguito la mail, sia tradotta in italiano che nella versione originale in inglese:

TRADUZIONE

Caro Mr. Boban,
Nel ringraziarvi per l'invito che mi avete rivolto a diventare membro del Uefa Football Board, mi dispiace informarvi che, con effetto immediato, rinuncerò alla partecipazione in questo gruppo.
Le condizioni in cui ho creduto così fortemente quando ho aderito non sono più valide e mi sono sentito in dovere di prendere questa decisione.
Le chiedo gentilmente di comunicare la mia decisione anche al Presidente Mr. Aleksander Čeferin.

Cordiali saluti,
Josè Mourinho

ORIGINALE

Dear Mr. Boban,
In thanking you for the invitation you extended to me to be a member of the UEFA Football Board, I regret to inform you that, effective immediately, I will be renouncing to my participation in this group.
The conditions which I so strongly believed in when I joined are no longer standing and I felt the obligation to take this decision.
I kindly ask that you also communicate my decision to the President Mr. Aleksander Čeferin.

Kind regards,
Jose Mourinho