El Shaarawy in lacrime: la Roma è decimata

Il Faraone è l'ennesimo infortunio della squadra giallorossa. Il gol e il ko: "E' finita". Stephan El Shaarawy rischia di aver chiuso la stagione. Per l'Inter sperano nel recupero Dybala e Belotti.  

Corriere dello Sport


Carlo Ancelotti a Dazn: "Non aver allenato Totti Š un mio rimpianto"

Intervistato ai microfoni di DAZNCarlo Ancelotti, attuale allenatore del Real Madrid, ex calciatore della Roma, tra le altre, ha dichiarato qual è qualche rimpianto avuto in carriera. Ecco le sue parole: Non ho allenato Francesco Totti. Mi manca Totti nelle figurine, e mi manca anche Messi. Ma ne ho allenati veramente tanti: questo per me è e continua a essere un lungo viaggio. Anche perché non c’è solo il calciatore, alla fine sono tutti ragazzi con i loro problemi che a volte manifestano e a volte no. Ragazzi di una generazione diversa dalla mia, che hanno problemi diversi da quello che avevo io. Il bello del mestiere dell’allenatore è anche quello”.

Dazn


Mourinho: "Risultato adatto alla partita. Arbitro peggiore mai trovato in carriera"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match contro il Monza:

Difficile fare di più o si poteva vincere?
“L’attenzione è in relazione alla condizione fisica. Quando sei stanco perdi concentrazione, non è facile. In campo c’era gente con grande stanchezza che ha dato tutto, Pellegrini, Mancini, Cristante sono al limite. Ci sono tante difficoltà, gente che gioca e gente che non ha ancora la qualità per giocare a questo livello. La panchina era inesistente. Sapevamo che era difficile. I ragazzi hanno fatto il massimo, il risultato è adatto alla partita. Dire che meritavamo di vincere può essere di parte. Giocare con il peggior arbitro trovato in carriera è dura, e ne ho incontrati tanti scarsi. L’arbitro non ha avuto influenza sul risultato ma è stata dura. Non è empatico, non crea rapporti con nessuno. Anche la Roma come società non ha la forza di dire ‘questo arbitro non lo vogliamo’, come fanno altre società. Ho smesso di lavorare a 20-30 minuti dalla fine perché sapevo sarebbe arrivato un rosso, come arriva sempre con lui. È dura. La Roma deve crescere sotto questo punto di vista, non ha questa capacità o questo DNA, non lo so ma è dura. Sabato volevo stare con i pochi ragazzi rimasti per giocare contro una super squadra. Avevo una voglia tremenda di prendere il rosso, ma ho deciso di non farlo perché sabato volevo stare con i ragazzi”.

Per questo è rientrato prima nel tunnel?
"Sì, non lo volevo guardare".

I tanti infortuni?
“Quando hai 30 giocatori uguali non puoi avere infortuni, fai cambi magari al 60’ o al 70'. Oggi giocano Dzeko e Lautaro e la prossima Correa e Lukaku, poi cambiano i quinti. Questi non siamo noi. Ci sono squadre che sono uscite subito dalla competizione europea, non siamo noi. Siamo l’unica squadra che non ha la rosa per stare dove siamo. Siamo in una semifinale europea e abbiamo giocato una gara in più perché siamo finiti secondi nel girone, siamo in lotta per i primi posti. Stiamo facendo qualcosa di oltre e dopo si accumula tutto. Poi guarda anche il profilo dei giocatori. Quante partite ha giocato El Shaarawy negli ultimi anni e poi quest'anno? E Smalling quante partite ha giocato negli ultimi anni al Manchester United e nella Roma con Fonseca e poi quest'anno? È stanchezza al limite, per questo io sono con loro fino all’ultimo minuto di questa stagione. Questi ragazzi lo meritano. È un orgoglio tremendo lavorare con questi ragazzi”.

Dazn


Monza vs Roma 1-1 | La Roma chiude in dieci per l'espulsione di Celik e torna da Monza con un solo punto, troppo poco per la lotta Champions League

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Pablo Marì, Caldirola; Ciurria, Rovella, Pessina, Carlos Augusto; Colpani, Caprari; Dany Mota.
A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Marlon, Birindelli, Antov, Pepin Machin, Barberis, Valoti, Carboni, Ranocchia, Sensi, Vignato, Gytkjaer, Petagna.
Allenatore: Palladino.
Indisponibili: -.
Diffidati: Machin.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Celik, Mancini, Ibanez; Zalewski, Cristante, Bove, El Shaarawy; Pellegrini, Solbakken; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Smalling, Llorente, Keramitsis, Spinazzola, Camara, Tahirovic, Wijnaldum, Belotti, Dybala.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Matic, Karsdorp, Llorente, Smalling, Kumbulla, Wijnaldum, Belotti.
Diffidati: Ibanez.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Rossi e Perrotti.
Quarto Ufficiale: Mercenario.

VAR: Nasca.
AVAR: Longo.


Pellegrini c'Š. Matic punta a tornare in mezzo al campo

Il capitano Pellegrini è raffreddato ma ha dato la sua disponibilitò a giocare.

Il serbo Matic invece torna in mezzo al campo e conta di rientrare da titolare con Wijnaldum che scivolerebbe così in panchina. 

Corriere dello Sport


Mancini c'Š sempre. Ecco il muro anti-Juve

Stasera il centrale difensivo romanista sfiderà l'amico Chiesa.

Oggi sarà la sua 25esima da titolare in questa stagione e la 33esima contando anche le coppe. Il leader di Mourinho è rimasto fuori solo una volta per squalifica.  

Corriere dello Sport


Milan-Roma sar… diretta dall'arbitro Massa

La Roma, dopo il successo di ieri contro il Bologna, è pronta alla prima trasferta del 2023 contro il Milan.
A San Siro il match della 17esima giornata sarà diretto da Davide Massa della sezione di Imperia.
A coadiuvarlo vi saranno gli assistenti Lo Cicero e Di Iorio, con Aureliano che sarà il Quarto Ufficiale di gara.
Al VAR ed all'AVAR vi saranno, rispettivamente, Irrati e Piccinini.


Dybala illumina anche con poco. La Joya Š indispensabile

Paulo Dybala ha illuminato la scena ieri pomeriggio contro il Bologna nonostante avesse pochi minuti nelle gambe. Il guizzo sul calcio di rigore guadagnato è valso tre punti alla squadra e ha lasciato il segno. 

Uscito poi per crampi nel secondo tempo è stato omaggiato anche da una standing ovation del pubblico. A Milano contro il Milan domenica sera la sua presenza sarà fondamentale per rilanciare le ambizioni di quarto posto della Roma.  


Roma vs Milan 1-1 | All'Olimpico succede tutto nei minuti di recupero. La lotta per la Champions resta invariata

ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla (14′ Bove), Ibañez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Zalewski, Camara, Tahirovic, Volpato, Solbakken, Dybala, El Shaarawy.
Indisponibili: Smalling, Karsdorp, Llorente.
Squalificati: –
Diffidati: Matic.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo; Tonali, Krunic; Diaz, Bennacer, Leao; Giroud.
A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Kalulu, Thiaw, Gabbia, Ballo-Touré, Adli, Bakayoko,  Vranckx, Saelemaekers, Messias, De Ketelaere, Rebic, Origi.
Indisponibili: Ibrahimovic, Pobega, Florenzi.
Squalificati: -.
Diffidati: Kalulu, Kjaer, Pobega, Rebic, Thiaw, Tomori

Arbitro: Orsato
Assistenti: Baccini e Berti
Quarto Ufficiale: Camplone
VAR: Di Paolo
AVAR: Abbattista


Atalanta vs Roma 3-1 | Dopo tre vittorie consecutive la Roma cede il passo all'Atalanta. Apprensione per Dybala e Llorente

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Zappacosta, De Roon, Ederson, Mæhle; Koopmeiners, Pasalic; Zapata.
A disposizione: Musso, Rossi, Okoli, Demiral, Palomino, Soppy Bernasconi, Muhameti, Hojlund, Boga, Muriel.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Llorente; Celik, Bove, Cristante, Zalewski; Solbakken, Pellegrini; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Spinazzola, Kumbulla, Matic, Camara, Tahirovic, El Shaarawy, Volpato, Dybala, Belotti.
Allenatore: José Mourinho.

Arbitro: Irrati.
Assistenti: Bindoni e Galetto.
Quarto Ufficiale: Volpi.
VAR: Abisso.
AVAR: Aureliano.


Sabatini: "Penso sempre alla Roma. Mi rammarico tutti i giorni per non aver vinto lo scudetto lì"

Walter Sabatini, dirigente sportivo ed ex DS della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della squadra giallorossa e del suo passato:

La sua avventura a Roma.
"Sono stato sei anni a Roma e non ho mai respirato, non ho mai mangiato una pasta senza sapere di essere il DS della Roma, senza pensare alla responsabilità che avevo verso il club e la città. Sono perennemente insoddisfatto, una sola volta mi sono sentito in armonia con l'universo ed è stato quando la Roma ha vinto dieci partite consecutive. Ho sentito l'orgoglio e la felicità di una città intera. Nel ricordare questo momento sto bene".

Roma-Feyenoord.
"Mourinho è un leader naturale, un leader carismatico. Non credo voglia avere vicino un altro drammaturgo come me. Lui è capo e ci deve essere un solo capo. Non credo avrebbe funzionato tra me e lui alla Roma. La Roma era a trenta secondi dall'eliminazione, poi con due prodezze di Pellegrini, che ha lasciato scorrere la palla, e Dybala sono andati ai supplementari. Lui ha riunito la squadra pubblicamente in maniera spettacolare, sotto la curva. Ha responsabilizzato i giocatori. Dybala fa Dybala e Pellegrini fa Totti al 90', era finita. Questo è il carisma di Mourinho che ha trasmesso alla squadra. La Roma è proiettata a un finale di stagione meraviglioso, stanno bene senza di me. Questo non vuol dire che non pensi alla Roma con tanta nostalgia. Ci penso perché la Roma è stata una parte della mia vita davvero consistente. Non ho vinto lo scudetto lì ed è una cosa di cui mi rammarico sempre tutti i giorni".  

I 15 punti restituiti alla Juventus.
"È un qualcosa di inquietante e fastidioso perché c'è una variabile sconosciuta, che verrà chiarita solo a giugno. Non entro nel merito se i punti vadano o meno restituiti, ma sicuramente i tempi ed i modi sono sbagliati. Non è possibile non conoscere la classifica, mette tutte le squadre sotto stress. Mettetevi nei panni della Roma, per fare un esempio. Non sto a sindacare se sia giusto penalizzare, ma non può non esserci una sentenza definitiva".

Sky Sport


Conferenza Stampa Mourinho e Cristante: "Grande rispetto per il Feyenoord ma siamo convinti dei nostri mezzi"

Josè Mourinho e Bryan Cristante, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Feyenoord:

PAROLE MOURINHO

Nelle top cinque leghe europee la Roma ha preso più legni di tutti. Nel corso della stagione si è sentito anche sfortunato?
"Prima di tutto siamo una squadra difensiva e abbiamo 27 pali. È un po' contraddittorio. Non voglio dire di essere stati sfortunati, dobbiamo essere più bravi. Si può parlare dei pali, del portiere avversario che ha fatto una grande parata ma serve più efficienza. Significa che creiamo ed è importante. I pali invece di creare preoccupazione mi danno il feeling contrario: siamo capaci di creare".

Come sta Dybala? Può giocare dal primo minuto?
"Onestamente non lo so. Avete visto 15' di riscaldamento e torello, niente, poi abbiamo fatto organizzazione tattica a bassissima intensità. Abbiamo deciso di dare a Paulo 24 ore in più per capire se può o non può, domani mattina faremo qualcosa di più intenso per capire come sta. In questo momento niente"

Abraham?
"Sta sempre bene, è un ragazzo sempre felice e sembra che stia sempre bene. Ride, scherza ed è positivo nel gruppo. Lo vedo sempre bene, poi gioca bene o male, segna o non segna, ma dal punto di vista umano sta sempre bene".

Quanto è importante avere fiducia nelle alternative e poterle utilizzare?
"È importante, Bove e Llorente hanno bisogno di crescere: il primo perché è giovane, cresce ed ogni partita mi sembra sempre più giocatore anche se ogni tanto può sbagliare perché fa parte della crescita; il secondo è diverso, ha esperienza di alto livello e ha avuto bisogno di imparare a giocare con noi, ed è diverso da imparare a giocare a calcio. Quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui, in questo momento gioca già con stabilità e mi sembra perfettamente integrato. Sono giocatori in più, diciamo così, ma ci sono gli altri. Mancano 8 partite di campionato e con quella di domani 9, che possono diventare 11 o 12. Sono tante partite in poco tempo, è impossibile giocare sempre con gli stessi giocatori".

Gimenez del Feyenoord?
"Lo rispettiamo, come rispettiamo tutta la squadra".

Dybala in caso dall'inizio o dalla panchina?
"Tutto questo che stai pensando non è facile. La grande questione per me è: sta bene o non sta bene. Se è un dubbio è sempre un dubbio. Se inizia la partita magari c'è il rischio che perdi il cambio, se entra non gioca 90' o 120' e si fa male dopo non hai altri momenti di fare un cambio. È una situazione difficile, per la decisione è più gioca o non gioca. Non abbiamo altre opzioni e in una situazione estrema non dico che sia impossibile che vada in panchina, aspettiamo fino a domani. Anche per voi, per i più bravi con più contatti, sarà difficile dire quale squadra giocherà domani perché neanche l'allenatore lo sa".

Qual è la migliore strategia domani per vincere?
"Non so di cosa abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di segnare due gol in più del Feyenoord. Parlare del Salisburgo non ha senso, sono squadre diverse. Pazienza o non pazienza, non lo so. Quello che so è che siamo convinti dei nostri mezzi, che lo stadio vorrà giocare la partita con noi. Mi fido dei giocatori e dello stadio. Grande rispetto per il Feyenoord ma mi fido dei miei calciatori e del mio stadio".

PAROLE CRISTANTE

Si riparte dalla consapevolezza di una buona prestazione all'andata?
"Sì, abbiamo fatto un'ottima partita anche se il risultato è negativo. Sappiamo di dover continuare su quella strada, facendo ancora meglio per portare a casa la partita".

Cosa ti rende insostituibile per questa Roma?
"La domanda è sempre quella: vado forte, do il meglio che posso dare, se piaccio agli allenatori mi fanno giocare. Cerco di dare il mio contributo e faccio quello che devo fare".

Come stai dopo la botta? Sei pronto a giocare?
"Abbastanza bene. Sì".

Cos'è cambiato nella Roma rispetto a quando sei arrivato?
"C'è una grande società dietro. Prima era un periodo di transizione, io sono arrivato alla fine del periodo Pallotta, i Friedkin stanno creando un grande club e stanno facendo grandi cose, hanno preso un grande allenatore e l'insieme delle cose porta a questa crescita societaria".

Cosa è cambiato a livello di gruppo?
"Siamo un paio di ragazzi che sono riusciti a giocare a Roma per un paio di anni consecutivi, più i giocatori giocano più stagioni insieme e più il gruppo si unisce. Siamo stati bravi a far entrare bene nel gruppo e accogliere gli altri nel miglior modo possibile".

Questa è una squadra più da tappa che da giro?
"Non credo, però penso sia una questione di numeri e rosa. Spesso siamo arrivati a fine stagioni con tanti infortuni e rose non ampissime, quando arrivi alle partite decisivi magari inconsapevolmente dai qualcosa in più e in altre partite qualcosa in meno. Ora senza troppi infortunati stiamo avendo continuità in tutte le competizioni".

Ad inizio stagione si diceva che insieme con Matic si faceva fatica, poi c'è stato un miglioramento evidente. Cos'è cambiato?
"Più partite giochi insieme più trovi intesa e meccanismi in automatico, ci si trova con più semplicità col compagno. Penso sia una questione di numero di partite giocate insieme che ha aiutato tutta la squadra a giocare con semplicità".