Sassuolo vs Roma 1-1 | Termina in pareggio il match del Mapei Stadium

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi, Maxime Lopez, Harroui; D’Andrea, Pinamonti, Laurienté.
A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Ayhan, Tressoldi, Kriakopoulos, Henrique, Obiang, Harroui, Alvarez, Antiste, Traore, Ceide.
Allenatore: Alessio Dionisi.
Indisponibili: Romagna, Muldur, Defrel, Berardi.
Squalificati: -.
Diffidati: Lopez.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Volpato; Zaniolo, Shomurodov.
A disposizione: Svilar, Boer, Celik, Kumbulla, Tripi, Vina, Matic, Bove, Tahirovic, Shomurodov, Abraham.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum, Dybala, Spinazzola, Pellegrini.
Squalificati: -.
Diffidati: -.

Arbitro: Ayroldi.
Assistenti: Bottegoni e Liberti.
Quarto Ufficiale: Roveri.
VAR: Abisso.
AVAR: Banti.


Conferenza Stampa Mourinho: "Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Sassuolo:

Che reazione si attende dai giocatori domani? Volpato giocherà al posto di Pellegrini? Ha rinunciato al mondiale per lasciare la porta aperta all'Italia.
"L'unico giocatore che confermo che giocherà domani è Ibanez. La squadra di domani è Ibanez e altri 10. Volpato: è una questione personale, non di società. Io come allenatore mi rifiuterei di infilarmi in una situazione di questo tipo, quello che ho capito è che questo è l'inizio della sua carriera, che sta crescendo con la Roma, giocando i suoi primi minuti consecutivi, non come l'anno scorso in cui ha giocato una partita contro il Verona e poi non più. Ora è a quattro partite di fila, in un processo di crescita nel quale si deve concentrare nella costruzione del suo futuro e non deve pensare a questa decisione, magari qualcuno vuole accelerare un processo che non deve essere accelerato. La reazione che mi aspetto dalla squadra è quella di sempre quando perdiamo una partita, è una squadra di gente buona, che soffre quando perde, sappiamo che siamo una squadra che ogni volta che perdiamo un giocatore, che siamo in difficoltà, che fatichiamo a trovare soluzioni ma che alla fine arriva sempre qualcosa. Mi aspetto una partita molto difficile, contro una squadra molto difficile che l'anno scorso ci ha regalato due partite molto difficili e che ha più talento rispetto all'anno scorso. Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere, cosa che non facciamo da due giorni".

 

Torniamo su Ibanez.
"Non c'è niente da tornare. Domani Ibanez più dieci. Al di là della domanda, la risposta è questa. Rispetto per chi, dal giorno del mio arrivo a oggi, dà tutto quello che ha. L'anno scorso c'è stato un periodo in cui l'unico difensore centrale era lui, quest'anno siamo andati a Siviglia e quando l'ho visto la mattina pensavo fosse impossibile che giocasse. Quando vinciamo, vinciamo tutti, quando perdiamo, perdiamo tutti: è intoccabile, non c'è storia. Non bisogna leggere stampa e social media, al di là del mio Instagram dove metto cazzate non leggo niente. Al di là di questo lui è intoccabile".

La Roma è andata meglio in trasferta. Si è dato una spiegazione di questo?
"In casa ci sono state tre partite in cui non abbiamo segnato. Napoli, Atalanta e Lazio. Posso piangere anche io, gli altri allenatori piangono, piangono e piangono: sono tre partite senza il nostro giocatore più creativo, con più gol, con più palle inattive, con più mobilità, che può aprire il blocco compatto e basso degli avversari. L'Atalanta ha giocato così. Della Lazio neanche parliamo, è stato un esempio fantastico di quello che è giocare in un modo che se gioco io così mi uccidono, ma l'importante è vincere e io ho vinto tante partite nella mia carriera giocando così. Per noi, quando manca quel giocatore lì è difficile. Il Napoli è diverso, ha fatto una partita contro di noi cercando di vincere, difende molto bene, ha difensori bravi e abbiamo comunque avuto le nostre possibilità. Se guardi l'ultima partita nostra, se non sbaglio, abbiamo giocato con la stessa squadra dello scorso anno, in generale, con Mady nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che noi abbiamo fatto, con tanto sforzo, dedizione, sacrificio, bel lavoro da parte del direttore, non sta giocando. Il nostro uomo fondamentale, devo piangere anche io, non gioca da quante partite? Non ha giocato nessuna di queste grandi partite. Contro l'Inter ha fatto gol e abbiamo vinto, contro la Juventus ha fatto assist e abbiamo pareggiato. Poi c'è Lorenzo, che è più multifunzionale, ma che ha questa luce che si accende. Gioca troppo, troppi minuti, è in difficoltà, ogni tanto è un giocatore con qualche fragilità muscolare che qualche volta gli arriva lì. Non è che ogni partita sta al 100%, poi facciamo le nostre partite che quando segniamo è molto difficile perdere, perché è una squadra con solidarietà e omogeneità, tolto il disastro di Udine. Coi punti presi stiamo con gli stessi di 15 gare dell'anno scorso, che significa che se facciamo punti col Sassuolo o col Torino, vuol dire che possiamo avere due punti, un punto, quattro, sei punti in più dell'anno scorso. Sto già pensando alla quindicesima partita. Con tutte queste difficoltà facciamo il nostro lavoro e cerchiamo di combattere i nostri problemi, ma non possiamo nascondere di averne".

È soddisfatto dell'evoluzione dei singoli dopo Tirana? Se analizziamo il loro rendimento sono in tanti sotto il loro livello.
"Non sono totalmente d'accordo. Penso che Mancini stia meglio quest'anno dello scorso anno. Molto più equilibrato, controllato, tre soli cartellini gialli. Penso che Ibanez, al di là di questo episodio di questa partita stia molto equilibrato. C'è una cosa che per me ha un'influenza, noi abbiamo perso tre centrocampisti, tre. Tutti loro si possono definire titolari: Mkhitaryan, Veretout e Sergio Oliveira. Wijnaldum non ha giocato una partita, e così ne abbiamo solo due. Dei due, uno è un ragazzo che è arrivato l'ultimo giorno, che cresce a poco a poco, ma la dinamica di squadra, collettiva, la sta ancora cercando, sebbene stia migliorando. L'altro è Nemanja, che non è venuto per giocare insieme a Cristante ma che si trova a farlo. Purtroppo abbiamo avuto dei problemi inaspettati, anche l'anno scorso. Quando Spinazzola si fa male all'europeo abbiamo dovuto avere una reazione inaspettata, siamo dovuti andare in una direzione che non volevamo nel mercato. Sto piangendo tanto e non mi piace piangere tanto. Mi piace dire che i problemi hanno aperto la porta a Volpato, a Zalewski, progressivamente a Bove, vi dico già che Tahirovic gioca e lo fa da titolare perché sta crescendo tanto da quando si allena con noi. Vediamo le cose in modo positivo. Mancano due partite alla sosta, vediamo i punti che possiamo fare e la classifica che avremo alla sosta, anche se non è metà di campionato. Per non allontanarmi dalla domanda: c'è gente da cui mi aspettavo di più, sì. Non posso nascondermi e dire che sono soddisfatto dall'evoluzione o involuzione di qualche giocatore. Posso nascondermi non dicendo chi sono, come allenatore devo parlare dei calciatori individualmente. Karsdorp è tornato due minuti dopo essere andato negli spogliatoi, non sai se ha preso il ghiaccio, se non è il ginocchio è l'adduttore o ha la febbre, lui ha tanti di questi problemi. Dopo due minuti era in panchina, non l'ho visto come un brutto atteggiamento. Quello che potevo dire è che questo per me non è un problema. Il problema che vedo che si può o che si doveva migliorare è l'accettazione di una sfida diversa da quella dell'anno scorso, la crescita nella mentalità, nella responsabilità, nell'ambizione, non essere soddisfatti di aver raggiunto questo livello qui e di essere contenti di cercare di andare oltre. A questo livello, e non parliamo di Karsdorp, sì. Se sono soddisfatto della mia carriera nel 2010 e magari avevo dei motivi per esserlo per quello che avevo raggiunto. Penso che per i giocatori sia lo stesso, i giocatori devono esigere di più fino all'ultimo giorno".

Sta pensando a un cambio di modulo? Se Cristante e Matic non sono una coppia, perché è uscito Camara?
"Buona domanda. Perché non c'era Wijnaldum e non c'era Mkhitaryan, giochi con quelli che hai. Non siamo tanti e siamo un tipo di società che quando ha dei problemi nella rosa ha più difficoltà. Semplicemente questo. Il modulo non lo faccio io, lo fanno i giocatori con le loro caratteristiche".

Abraham sembra più assente, meno nel vivo del gioco.
"Può essere una buona domanda per lui. Lui è la persona ideale per rispondere. Non lo so. Devi aspettare che venga lui in conferenza stampa".


Conferenza Stampa Dionisi: "La Roma è ferita dal Derby e non sbaglierà prestazione, ma vogliamo affrontarli per batterli"

Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato (turno infrasettimanale) contro la Roma:

Arriva una partita stimolante ma ora serve la reazione, al di là dell'avversario
"Sì, sono d'accordo. Abbiamo fatto una partita al di sotto delle nostre prestazioni precedenti e dobbiamo riscattarci, partita migliore non poteva capitarci. Un avversario forte, un avversario ferito come noi. Sappiamo che ci creerà difficoltà ma dobbiamo dimostrare di aver fatto un giro a vuoto che ci ha fatto arrabbiare, dobbiamo esserci".

Che Roma ti aspetti?
"Stiamo parlando della Roma, una squadra forte con giocatori fisici, hanno giocato di più ma sono attrezzati per questo, non credo che ci siano tanti vantaggi per noi da questo punto di vista. La Roma probabilmente è ferita dal derby e non sbaglierà prestazione, ben venga perché noi vogliamo affrontare una squadra che ci affronti per batterci e noi vogliamo affrontarli per batterli".

Ti aspetti il salto di qualità da parte di Pinamonti e degli altri attaccanti domani?
"Abbiamo ancora l'allenamento di oggi e la rifinitura domani per fare valutazioni, ed è importante l'allenamento di oggi perché ci sono stati pochi giorni per preparare la sfida. Ad oggi la squadra ha sbagliato due partite: la prima ufficiale e l'ultima giocata. In mezzo abbiamo fatto bene perché bisogna parametrarsi a chi si ha, poi se ti mancano giocatori determinanti devi sopperire e l'abbiamo fatto, a parte l'ultima gara. Non mi soffermerei sui singoli. È importante recuperare i giocatori, come Traoré che sta recuperando giocando, ora c'è Berardi che speriamo di recuperare a breve e Laurienté rientra dalla squalifica".

Chi è entrato ha fatto bene a Empoli, può essere uno stimolo?
"Chi è entrato ha fatto bene, sono d'accordo, ha cambiato l'inerzia, non è facile per chi entra e abbiamo approfondito questa cosa, ovviamente dopo una gara del genere non si può essere soddisfatti per niente, potrebbe darsi che chi è subentrato potrebbe giocare, vediamo".

Toljan non ha rivali nel ruolo, è l'unico senza un'alternativa perché manca Muldur: è un po' stanco?
"Ad oggi non siamo stati fortunati negli infortunati però recupereremo anche questa. Non avendo un'alternativa di ruolo a destra Toljan ha potuto avere la possibilità di giocare con continuità, per merito, perché a parte l'ultima partita per me ha fatto bene e non credo sia stanchezza, poi parlo con i ragazzi e la prestazione della squadra non è stata per stanchezza. Ovvio che non avendo alternative di ruolo a destra Toljan deve fare gli straordinari ma credo sia contento".

Si è dato una spiegazione alla brutta prova di Empoli?
"Si lavora perché non risucceda. Quest'anno abbiamo iniziato con un giro a vuoto e ci siamo ripetuti contro l'Empoli. Non ci voleva ma non mi farei un dramma, poi si cerca di pensare alla partita successiva. Non siamo stati cinici e determinati nei 16 metri tuoi e nei 16 metri avversari, è lì che sposta tutto, fanno la differenza".

Qual è la colpa principale che si dà lei rispetto alla sconfitta di Empoli?
"Responsabilità ce ne sono sempre, io me ne assumo perché è giusto. Non ci siamo arrivati nel migliore dei modi, viste le assenze. Nessuno parla di una situazione determinante nel primo tempo".

Berardi può recuperare per la Roma?
"Non posso essere certo di questo, perché mancano un allenamento e mezzo, stiamo facendo delle valutazioni".

L’anno scorso il Sassuolo ha vinto diverse partite con le big, quest’anno ha sempre perso tranne un pareggio col Milan. Sta mancando un po’ dello spirito sbarazzino che spesso accompagnava la squadra in queste sfide? E spera magari di vederlo domani con la Roma?
"Io sono più concreto, sono valutazioni che dobbiamo fare voi. Noi siamo cambiati e dobbiamo fare di più rispetto all'anno scorso anche se non siamo stati quelli dell'anno scorso. Stiamo crescendo, i ragazzi stanno dimostrando di poter crescere, è normale che se acquisisci sicurezze hai poi un po' di spensieratezza contro le big del campionato".

Che peso hanno le prossime due partite in vista poi della ripresa dopo la sosta?
"Sinceramente ora la cosa più importante è riscattare la partita precedente e confermarci come spirito come all'inizio dell'anno. Nessuno lo ricorda ma giochiamo con tante defezioni in attacco. Stiamo facendo bene, abbiamo gli stessi punti della scorsa stagione fermo restando che domani abbiamo una gara importante e faremo di tutto per riscattare la partita precedente anche se non sarà semplice".


Ci sono sconfitte che fanno male

INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE - Ci sono sconfitte che fanno male si. Delle volte anche parecchio. Soprattutto quando tutto quello che ci hai messo, tutto quello che hai dato alla fine non è bastato. Un errore, una sciocchezza, una leggerezza o una follia interrompono quel coro e tutto si fa più difficile. Quell’urlo che arriva dall’altra parte lo senti come un colpo. Lo senti si, ma non sarà di certo quello ad abbatterti. Sogni e speranze, cuore e voce. Tutto, fino alla fine. Non può essere un problema nemmeno il triplice fischio. Ripartire? Forse è meglio dire… continuare per ripartire. Continuare a crederci sempre, con dentro l’orgoglio di portare i colori della storia, il privilegio di poter sostenere i tuoi sentimenti  e il vanto di portare il nome di questa città. Non c’è da perdere tempo dietro a chi ha perso dal principio e di principio. Di concetto e di logica. E  questo non potrà mai cambiarlo nessuna partita e nessun trofeo. Ogni angolo, ogni via, ogni cosa in questa città parla di ROMANITA’. ROMA … appunto… quattro lettere un amore, un lungo brivido in fondo al cuore per tornare a qualche anno fa. Un sogno, una emozione. Un pensiero che parte dall’anima di ognuno di noi e arriva ad ogni cuore.  E’ nel  nome che è scritta la storia. Ed è un sinonimo di grandezza, non una indicazione geografica. Quindi basta solo continuare ad essere semplicemente quello che siamo da sempre con la voglia e la convinzione di chi è pronto a tutto perché tutto porta dentro. Che sarà, sarà, davanti ci sono altri chilometri da percorrere, brindisi da fare ed esultanze da vivere. Momenti da ricordare e altri in cui doversi stringere ancora un po. Ci sono emozioni e sentimento che un momento di delusione non può minimamente intaccare e con lo sguardo sicuro verso il futuro siamo pronti a continuare, siamo pronti a ricominciare, tutto il mondo continuerà a tremare. Anche perché nel 1927: NOI DECIDEMMO DI ESSERE ROMA. E sempre lo saremo.


Conferenza Stampa Sarri: "Potevamo subire, ma siamo rimasti uniti e compatti"

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa al termine del Derby vinto contro la Roma:

Complimenti per la vittoria. Mourinho ha detto che la presenza di Dybala pesava più di quelle di Milinkovic o Immobile. E' d'accordo con lui?
"Ho vuto la fortuna di allenarli tutti e due ed hanno caratteristiche diverse. Non è un goleador come Immobile e dentro una squadra è molto determinante. Se la Roma gioca come il primo tempo Dybala può fare molto bene, se gioca come nel secondo no. Ma stiamo parlando di due fuoriclasse, il paragone non ci sta".

Nel secondo tempo le è piaciuto il lavoro di difesa?
"Si, perchè lanciavano molto e potevamo subire, ma siamo rimasti compatti e uniti. Giocando così abbiamo pagato in fase offensiva perchè quelli sono palloni difficilmente rigiocabili".

E' contento di Felipe Anderson come centravanti?
"Non è come Immobile che ha più fisico e magari tiene qualche pallone in più. Secondo me interpreta bene il ruolo di centrale ma con le sue caratteristiche, ovverso che si muove spesso o va incontro al pallone. Ma quando rientra Immobile torna esterno".

La sconfitta di coppa ha segnato emotivamente la squadra in vista di oggi?
"L'umore del gruppo l'ho rialzato subito, perchè ho detto ai ragazzi che hanno giocato bene e chi commenta il 90% delle volte commenta solo in base al risultato. Abbiamo preso un gioca da Gialappas, ma non abbiamo giocato male ed io devo valutare tutta la partita. Non c'era morale segnato ma arrabbiati per essere andati fuori".

Un commento sui tifosi?
"L'ho detto ai ragazzi stamattina, che si giocava principalmente per il popolo laziale e poi per i punti. Ovvero giocare con il cuore".

I suoi difensori si sentivano sicuri e giocavano d'anticipo perchè potevano contare sull'aiuto del centrocampo. Potrebbe aiutare questo tipo di partita per il futuro?
"Non è stata una scelta giocare bassi, quando hanno iniziato a buttare palloni verso l'area ci siamo dovuti compattare. I ragazzi sono stati bravi a giocare sporchi e compatti".

Può essere la gara della svolta?
"Si, ma sono partite con forte motivazioni. La vera svolta sarebbe entrare in campo col Monza con lo stesso atteggoiamento. Giocare con squadre meno blasonate potrebbe costarci l'errore fatto contro la Salernitana".

Come stanno Luis Alberto e Pedro?
"Luis Alberto pensava di essersi fatto male al ginocchio in maniera grave, e ci aveva fatto segno di uscire. Quindi ho preferito cambiarlo subito anche se poi non ha avuto nulla di grave. Pedro sentiva i polpacci duri e siccome in passato aveva avuto qualche problemino ho preferito cambiarlo subito".


Conferenza Stampa Mourinho: "Loro hanno giocato in maniera intelligente. Contento di Volpato"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del Derby perso contro la Lazio:

Si aspettava che la Lazio giocasse in questo modo contro la Roma?
"Il gioco che hanno fatto è anche conseguenza di stare 1-0. Compatti, bassi, tutti insieme. Nella nostra cultura di latini si dice che è un gioco cinico, intelligente. Ovviamente hanno capito che noi avremmo avuto tanto dominio ma mancavamo di creatività negli ultimi 20 metri. Per tutta la settimana si è parlato di Milinkovic o Immobile, mai di Dybala che per noi è fondamentale, perchè fa la giocata e vede la porta. Poi abbiamo perso Pellegrini ma voglio dire che Volpato ha giocato bene".

Ha parlato di Dybala e Pellegrini, perchè non annoverato Zaniolo e Abraham tra i giocatori che portano creatività?
"Sono giocatori diversi. Zaniolo è potente, fisico e devastante negli spazi, ma loro non ti lasciavano spazi. Poi il gioco è diventato emozionale ed anche io mi sono lasciato trasportare dalle emozioni e non abbiamo comunicato bene giocando solo a palla lunga. Dybala e Pellegrini hanno creatività, ed anche Volpato".

Come XG siete tra le prime squadre del campionato, ma per gol fatti siete noni. Perchè si crea ma non si segna?
"Non posso darti la risposta che tu vorresti. E' colpa mia, restiamo così".


Roma vs Lazio 0-1 | La Roma perde il Derby della Capitale

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Camara, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.
A disposizione: Boer, Svilar, Matic, Belotti, Shomurodov, Vina, Celik, Kumbulla, Bove, Volpato, Tripi, Tahirovic, Cherubini, Faticanti, El Shaarawy.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Dybala, Wijnaldum, Spinazzola, Darboe.
Squalificati: -.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni.
A disposizione: Luis Maximiano, Adamonis, Patric, Marcos Antonio, Cancellieri, Kamenovic, Immobile, Romero, Hysaj, Radu, Gila, Basic.
Allenatore: Sarri.
Indisponibili: -.

Squalificati: Milinkovic-Savic.

Arbitro: Orsato.
Assistenti: Meli e Peretti.
Quarto Ufficiale: Colombo.
VAR: Mazzoleni.
AVAR: Paganessi.


Mourinho: "Un Derby è sempre un Derby"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn nel pre partita del Derby tra Roma e Lazio:

Come vi siete preparati al derby?
"Niente, dormire e riposare"

Che Lazio si aspetta?
"Ci conosciamo bene, loro sono difficili da affrontare, buona squadra, buon allenatore e giocatori con esperienza. In avanti sono veloci e possono creare pericoli. Un derby  è sempre un derby"

Camara titolare al posto di Matic?
"Il posto non è di Matic, sono diversi. Mady ha più intensità, si intende bene con Bryan che gioca sempre. Nelle ultime gare ha giocato solo 45 minuti e arriva al derby in buone condizoni. Mady sta bene ed ha fiducia, può fare bene"

State bene di testa?
"Quando vinci le ultime 3 partite stai bene"


Karsdorp: "Il Derby è sempre speciale, dobbiamo essere al 100%"

Rick Karsdorp, terzino della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn nel pre partita del Derby tra Roma-Lazio:

"Bisogna fare un gol in più della Lazio, il derby è sempre speciale, dobbiamo essere al 100%. Non è  facile tornare dopo un infortunio, ho recuperato velocemnete ma sono pronto per stasera come tutta la squadra".


Europa League: le possibili avversarie dell’AS Roma

Lunedi 7 novembre, alle ore 13:00, l’AS Roma scoprirà chi dovrà affrontare i prossimi 16 e 23 febbraio 2023, nei sedicesimi di Europa League. Dal sorteggio di Nyon (Svizzera) le seconde classificate dei gironi di EL, tra cui gli uomini di Josè Mourinho, verranno accoppiate alle terze classificate della Champions League. L’unica eccezione riguarda le squadre della stessa nazione che non potranno incontrarsi tra di loro. La Roma, quindi, non potrà affrontare la Juventus.

Ecco la lista delle 8 ‘’retrocesse’’ in Europa League:

-          Ajax

-          Bayer Leverkusen

-          Barcellona

-          Juventus

-          Salisburgo

-          Shakhtar Donetsk

-          Sporting Lisbona

-          Siviglia

Il livello generale delle squadre escluse dalla Champions League 2022/23 è molto alto ma sicuramente, per Pellegrini e compagni, gli ostali maggiori sono le due compagini spagnole di Barcellona e Siviglia. I primi guidati da Lewandowski, uno dei migliori attaccanti del panorama calcistico mondiale, le seconda dell’ex direttore sportivo giallorosso Monchi che ha vinto ben 6 volte l’Europa League, l’ultima nella stagione 2019/20.

Il sorteggio si potrà vedere in diretta su Sky e DAZN o tramite la diretta streaming sul sito della UEFA.

Di Mirco Monda (insideroma.com)


Tiago Pinto: "Il Derby non è una partita uguale alle altre. La Roma è il club dove Mourinho si sente più felice"

Tiago Pinto, è intervenuto alla festa dell'AIRC e dell'UTR, dove ha voluto ringraziare i tifosi e parlare anche di Derby e mercato.
Queste le sue parole riportare dalla Gazzetta dello Sport: "I tifosi vanno rispettati. Ma i tifosi della Roma sono veramente speciali. Tanti stadi al mondo sono pieni, ma il tifo non è così intenso. Quando non vinciamo per me è una vergogna, perché qui la gente tifa dal primo all’ultimo minuto. Il mio risultato è portare a casa quel che vuole la gente. Il Derby? Non è una partita uguale alle altre, ma per vincere dobbiamo avere il cuore caldo e la testa fredda. Dobbiamo portare a casa i tre punti, ma giocare contro la Lazio non è come giocare contro l’Empoli. Cosa serve per migliorare? Vincere il derby. Mourinho? La Roma è il club in cui si sente più felice, ma del futuro parleremo più avanti. Ora vuole solo vincere".

Queste, invece, le sue parole sul mercato riportate dal Corriere dello Sport: "Il mercato è molto lontano, adesso abbiamo tre partite da vincere. Solbakken? Non posso parlarne. L'inno? La differenza tra i club sono i tifosi, e l'inno è il momento più bello da vivere allo stadio. E non aveva alcun senso che fosse la Lega a dirci quale musica mettere all'interno dell'Olimpico: abbiamo fatto una piccola guerra e adesso tutti i club possono mettere l'inno poco prima della partita. Anche gli arbitri aspettano che l'inno finisca per sentirlo tutto".


Zaniolo: "Siamo forti. Sorteggio? Non temo nessuno, dobbiamo entrare in campo e spaccare tutto"

Nicolò Zaniolo, che ieri sera ha conquistato i due rigori che hanno ribaltato la partita contro il Ludogorets e chiuso il match con la sua rete del 3-1, ha parlato ai microfoni di Uefa.com:

"Siamo forti, tutti uniti per un obiettivo che solo noi sappiamo. Vogliamo continuare a esultare per questa gente. I gol? Ho sempre pensato che potevo farli, ci sono periodi in cui la palla non entra e altri in cui ti sbatte addosso e entra, non mi sono mai preoccupato quando non segnavo perché se arrivi davanti al portiere tante volte è solo questione di precisione. In allenamento mi sono allenato tanto sulla finalizzazione e ora stiamo vedendo i risultati".

Cosa può dirci su Mourinho?
"Mi ha chiesto di entrare e spaccare la partita, per fortuna ci sono riuscito. Lo ringrazio perché nei momenti meno brillanti da parte mia ha sempre creduto in me e oggi (ieri, ndr) ho dimostrato che posso essere importante per questa squadra"

A chi dedichi il gol?
"Colgo l’occasione per dire che è per tutte le persone che mi sono state vicine: mamma, papà, il mio amico Alessandro, mio figlio Tommaso e i miei nonni".

Un pensiero sul sorteggio
"Non temo nessuno, siamo forti, pensiamo a noi e non chi abbiamo davanti. Dobbiamo entrare in campo e spaccare tutto"