Roma-Milan sarà diretta dall'arbitro Marciniak

Sono state rese note le designazioni arbitrali per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. A dirigere Roma-Milan sarà il direttore di gara polacco Szymon Marciniak, coadiuvato dagli assistenti Listkiewicz Kupsik. Quarto ufficiale sarà Raczkowski; con KwiatkowskiFrankowski rispettivamente VAR ed AVAR.
Marciniak, che la scorsa stagione ha diretto la finale di Champions League, la finale del Mondiale per Club e nel 2022 la finale dei Mondiali, ha un precedente con Daniele De Rossi. Infatti, nel 2016, gli mostrò un cartellino rosso nel match perso per 0-3 contro il Porto.


Gualtieri: "L'obiettivo del 2027 per lo stadio è ancora alla portata"

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, è tornato a parlare del futuro stadio giallorosso ai microfoni di The Roman Podcast: "Sullo Stadio della Roma è ancora alla portata l’obiettivo del 2027, quello del centenario della squadra giallorossa. Sono tempi da record. Abbiamo fatto la dichiarazione di pubblico interesse rispetto al progetto preliminare. Il Consiglio ha votato, ‘si faccia’. Poi non è solo lo stadio ma la riqualificazione di un quadrante, di Pietralata. È stato completato anche il dibattito pubblico. Ora la società sta facendo i sondaggi archeologici per completare il progetto definitivo che poi sarà quello che si realizzerà. Non è più nelle nostre mani: se tutto va bene, come speriamo, se i sondaggi sono positivi e la società in pochi mesi può presentare il progetto esecutivo, poi iniziano i lavori".

The Roman Podcast


ASR Fan Day 24: il match dedicato ai tifosi giallorossi

Roma-Bologna sarà una partita speciale per ringraziare i tifosi del sostegno ricevuto nell’arco di questa stagione.

“Ci sono i tifosi di calcio e poi ci sono i tifosi della Roma”Queste parole di Agostino Di Bartolomei racchiudono il senso dell’essere romanisti. Il Club ha così scelto questa gara di lunedì 22 aprile alle 18:30 per celebrare l’amore per i colori giallorossi e per ricambiare l’instancabile e suggestivo supporto dei propri tifosi con tante attività, premi, gadget ed esperienze speciali.

Una speciale matchday t-shirt

La matchday t-shirt di Roma-Bologna sarà unica e sorprendente. Tra le magliette lanciate da Romolo nel riscaldamento e nell’intervallo, una di esse avrà un particolare davvero speciale: un medaglione a forma di lupetto con un QR code sull’etichetta che dovrai scansionare per scoprire il tuo premio esclusivo! Per ottenerla, dovrai armarti di attenzione più del solito e avere i riflessi pronti al momento del lancio!

Fan Playlist

Per l'occasione i tifosi possessori di Fan Token $ASR su socios.com hanno avuto la possibilità di scegliere la playlist musicale di questa partita speciale!

Season Ticket Holders Awards

Durante il warm-up saranno premiati l’abbonato più giovane e quello più anziano della stagione 2023/24, con la consegna di un riconoscimento direttamente dalle mani di una delle Legend giallorosse.

Questo e tanto altro ti aspetta!

asroma.com


Milan, Pioli: "Abbiamo le possibilità di vincere a Roma"

Dopo il pareggio tra Sassuolo e Milan ai microfoni di Milan Tv è intervenuto l'allenatore rossonero Stefano Pioli per commentare la sfida di Reggio Emilia e proiettarsi già al match di Europa Leaguer di giovedì

La volontà di vincere nei minuti finali è quella da portare a Roma? “Sì, la squadra sarà motivatissima. Sa dell'importanza della gara di giovedì. Da stasera in treno parleremo dei nostri avversari, sappiamo che hanno giocato una partita vicino al massimo del loro livello. Noi non siamo andati al massimo e dobbiamo giocarla al massimo. Abbiamo tutte le possibilità di passare il turno”


Malore in campo per Ndicka. Udinese-Roma sospesa sull'1-1. Il comunicato della Roma

Malore in campo per Ndicka. La Roma in un comunicato ufficiale fa chiarezza

L'#ASRoma comunica:
A seguito di un malore accusato in campo da Evan Ndicka, #UdineseRoma è stata sospesa.
Il calciatore è cosciente ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti.
Forza Evan, siamo tutti con te! 

 

ASRoma


De Rossi: "A Udine farà la differenza la mentalità. Faremo delle valutazioni di formazione"

Domani la Roma affronterà l’Udinese per la 31^ giornata di Serie A. I giallorossi si sono allenati nel centro sportivo del Monza negli ultimi giorni per preparare al meglio la sfida. Prima del viaggio per il Friuli ha parlato il tecnico Daniele De Rossi ai microfoni ufficiali del club. Queste le sue parole.

Le parole del tecnico giallorosso

“Siamo stati insieme e voglio ringraziare come tutti quanti il Monza, il dottor Galliani e il mister Palladino anche per la bellezza di questo centro sportivo. Faremo delle valutazioni perchè alcuni calciatori vanno preservati”. 

Come si gestisce questo momento di entusiasmo?
“Dobbiamo farlo come le grandi. Il Real vince sia in Liga che in Champions. La mentalità è quella che fa la differenza. Non c’è cosa più bella di vincere e lottare per farlo”.


Milan, Pioli: "Abbiamo fatto male nel primo tempo, a livello arbitrale ci manca qualcosa"

Milan, #Pioli a SkySport: "Primo tempo ci hanno sorpreso con El Shaarawy a destra per cercare di ostacolare la coppia nostra Theo-Rafa Leao, nel secondo meritavamo il pareggio. Di norma non parlo di arbitri ma il gol della Roma nasce da un fuorigioco e Abraham l'ha presa di mano ed era rigore."

Sky Sport


Lotito torna sul derby: "Il gesto di Mancini un giocatore mio non lo avrebbe mai fatto"

Il Presidente della Lazio Claudio Lotito torna sul derby: "Il gesto fatto da #Mancini non lo avrebbe mai fatto un giocatore della #Lazio, il comportamento dei nostri giocatori è completamente diverso da quello delle altre squadre. Secondo voi, è una sanzione congrua? Rispetta i valori dello sport? Ognuno di noi è in grado di giudicare. Noi non possiamo che attenerci a quello che il giudice ha deciso, solo questo posso fare".


Conferenza Stampa De Rossi e Dybala: "Non siamo qui a fare le comparse. Serve una grande partita dal punto di vista del carattere"

Daniele De Rossi e Paulo Dybala, rispettivamente allenatore ed attaccante della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Milan:

PAROLE DE ROSSI

Qui ha giocato tantissime volte, quali sono i suoi pensieri?
"Ero lo stadio da rivisitare di nuovo, lo dicevo prima in macchina e l'ho detto in una delle prime interviste. È lo stadio che forse mi trasmette di più rispetto agli altri, al di là degli stadi che sento miei, i due in Italia e in Argentina. Qui si vede grande calcio, siamo contenti di stare qui".

Il ritorno?
"Si è sempre detto quanto sia meglio giocare la seconda in casa, senza i gol in trasferta il divario si è assottigliato. Devi essere pronto a preparare la partita sapendo che ce ne sono due".

A che punto è Smalling?
"Sta bene, si allena con noi e l'ho fatto entrare non per dargli minuti ma perché pensavo avessimo bisogno di lui. Il discorso di gestire era riferito al fatto che domani non avremo Huijsen e N'Dicka, rischiarlo dall'inizio si ha sempre il dubbio di giocare la partita successiva con due centrali. Lui sta bene, può giocare come tutti gli altri, si allena forte e ultimamente più forte di prima. Siamo soddisfatti di come ha spinto, sono contento di lui".

Quante ore di sonno le ha tolto la fascia sinistra del Milan?
"Siamo consapevoli della forza dei giocatori del Milan e che quei giocatori lì fanno male a tutti. Il discorso è legato a sapersi muovere e arrivare con i tempi giusti, non è un discorso legato a Dybala. Se uno ha la fortuna di allenare un giocatore così deve chiedere sacrificio, corsa e duelli vinti, ma non deve snaturarlo troppo e rovinare la condizione atletica e mentale, ma anche loro avranno paura di lui. Ho una foto sul telefono, ha vinto nove duelli nel derby e per me vale tantissimo. Quando vedi giocatori con qualità diversa dagli altri con questo trasporto sia in campo e in panchina, ci possiamo sentire tranquilli. Poi sta a me dirgli dove e quando fare la guerra e non metterlo a fare tutta l fascia con Theo Hernandez".

Cosa teme del Milan?
"Del Milan tempo la grandissima qualità dei giocatori e il loro gioco, conosco da tanti anni Pioli. Lo ammiro, lo abbiamo visto dalle squadre piccole a quelle grandi, si è sempre evoluto e migliorato, sempre al passo con la squadra che aveva. Il Milan è armonico, al di là dei momenti di difficoltà ha ritrovato condizione e quando vince gioca bene. Serve una grande partita dal punto di vista del carattere, cercando di portarli a giocare dove non gli piace. Questi mesi non mi hanno cambiato, mi hanno reso felicissimo. Una volta ho parlato del fatalismo a Roma, mi sono reso conto che anche io facevo lo stesso esercizio deviato, tutte le porte in faccia prese in 7-8 mesi mi hanno portato qui. Bisogna rendersi conto di quanto si è fortunati, la fortuna è una parte importante e nella fortuna bisogna dimostrare il valore. Ogni tanto ci piangiamo addosso, ma se guardo la mia vita privata e lavorativa è andata bene".

Sente di poterla giocare allo stesso livello del Milan?
"Grazie a Dio domani non ci sarà un peso di classifica, se negli ultimi anni hanno fatto più punti di noi va riconosciuto come valore. Ho letto che la Roma non avrebbe nulla da perdere, ma non è così: la Roma ha tutto da perdere, non siamo qui a fare le comparse. Qui non esiste il pareggio. In una maniera o nell'altra, analizzando il potenziale della Roma e del Milan, dovremo provare a vincere domani o comunque provare a portarci al prossimo turno a Roma".

Ha dovuto placare la sbornia da derby? Come sta Mancini?
"Sono partito aggressivo con loro sul fatto di rimanere con i piedi per terra, a volte ci fa ubriacare. Ma non c'è stato bisogno, erano tutti allegri ed è quello che chiedo e in campo sono andati forte e si sono messi a disposizione. Ho grandissima fiducia in loro, vederli sorridere di più non mi fa vedere i fantasmi o pensare che siano leggeri. Se avessimo giocato con l'ultima in classifica, avevo più paura. Mancini sta bene, ha accettato come tutti la decisione del Giudice Sportivo, si riuscirà a tirare anche una somma per fare beneficenza. Faccenda chiusa, roba di derby. Sta bene mentalmente e fisicamente, non potrebbe essere diversamente quando si decide un derby e si diventa paladiono della città".

PAROLE DYBALA

I tuoi ultimi allenatori sono stati Allegri, Mourinho e De Rossi. Cosa ha di diverso De Rossi?
"Penso che Daniele stia iniziando, il paragone è difficile perché hai nominato due allenatori che hanno vinto tantissimo e hanno tantissime panchine ad alto livello. È difficile fare un paragone, ma vedendo ogni giorno come allena, cosa trasmette e cosa ci dà, perché da quando è arrivato si è trovato entusiasmo, se ha questa voglia ha tutte le carte per arrivare ai livelli di Allegri e Mourinho".

Che momento è per la Roma?
"Credo che stiamo attraversando un momento di fiducia, positivo, vincere il derby aiuta a preparare le cose con più allegria e serenità. Affrontare una partita come questa contro il Milan è una bella prova, sapere dove siamo, come stiamo giocando sapendo cosa ci chiede e cosa diamo. Domani sarà una bella partita da giocare".

Il finale di stagione quanto può condizione le tue scelte e quelle della società?
"Scelte?".

Non hai ancora rinnovato il contratto.
"Con Daniele ci troviamo benissimo, alcune scelte non dipendono da me. Siamo contenti di quello che stiamo facendo e il risultato che ci ha portato. Ci farebbe piacere lavorare con lui. Dovremo parlare con la società e sapere le sue intenzioni, ma adesso dobbiamo parlare della partita. Abbiamo partite importanti, tutti sappiamo quale competizione vogliamo giocare il prossimo anno".

Come stai?
"In questo momento mi sento benissimo, mi sono allenato bene in settimana (interviene De Rossi: "Non lo diciamo...", ndr). Le decisioni di chi gioca e quanti minuti lo decide il mister. Sono a disposizione del mister, spero di continuare così".

Quanto ti ha toccato il lato umano del mister?
"Essere leader di una squadra e aiutare i compagni è bellissimo, cerco di dare il meglio di me ogni giorno dentro e fuori dal campo, di aiutare i più giovani e parlare con i capitani della squadra. È una responsabilità e cerco di migliorare. A Roma tutti conoscono il mister e lui conosce la piazza e quello che i tifosi vogliono, non c'è uno migliore per caricare la squadra in questo momento".

Senti l'urgenza di dare qualcosa che resti in bacheca a questo popolo?
"Perdere una finale è una delle cose più brutte, quasi la più brutta, che ti può succedere nel calcio. Ne ho perse tante e ne ho vinte altre. Ci tenevo tanto a vincere a Budapest, il percorso è stato bellissimo, siamo stati molto vicini a vincerla e purtroppo non è arrivata la vittoria. Quel gruppo sarebbe rimasta nella storia della Roma. Purtroppo ho perso una finale di Champions e ho provato le stesse sensazioni. Ma il calcio ti dà sempre una rivincita, speriamo sia quella di quest'anno".

Il modo di giocare con De Rossi ti favorisce?
"Il mister mi dà molta libertà e cercare di trovare superiorità senza abbassarmi tanto perché poi è lunga arrivare in aria, soprattutto con giocatori sulle fasce. Vedete voi i dati, per me l'importante è aiutare i compagni. Il suo modo di giocare ha aiutato un po' tutti, lo stile di gioco mi aiuta e avendo più la palla abbiamo più possibilità di giocare e i numeri crescono per tutti".


La Roma sfiderà un Milan rinato nel fisico e nella testa

Il 2024 del Milan si sta rivelando sempre più entusiasmante. 

I rossoneri sono in serie positiva: sette vittorie consecutive tra campionato ed Europa League. Testa, condizione e meno infortuni. Pioli: "La squadra è stata sempre con me, altrimenti non sarei rimasto". 

Tuttosport


Non sarà mai una partita come le altre

INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE - Non è un giorno come un altro, non è una partita come le altre. L’attesa con il tempo che non scorre mai e la tensione che toglie la fame e ogni pensiero porta solo lì, a quei novanta minuti più recupero che comunque vada ogni volta vale la pena vivere con tutto quello che si portano dietro. 

Il sole scalda le strade della città che sembrano tutte portare lì, dove si concentra il sentimento e le emozioni si creano travolgendo chiunque sia presente trasformando ogni momento in un brivido che attraversa cuore e mente passando di persona in persona creando un’atmosfera come sempre speciale. No, non è un giorno come un altro... è il giorno del derby. Un derby che va riportato a casa di chi porta nome, colore e simbolo di questa città. A casa dell’unica squadra della capitale. 

I passi e lenti spezzati da qualche brindisi e incoraggiamento con l’ingresso che si avvicina sempre di più e quando il fornello gira dopo le scale ecco il campo che concentrerà tutto questo frullatore emotivo. I piedi sul seggiolino e la curva che si colora mentre da qualche parte qualcuno comincia a capire chi viene da dove. 

I cori che si fanno sempre più forti mentre le bandiere sventolano al cielo i colori di Roma e il nome rimbomba in ogni angolo di ogni rione e di ogni quartiere dove il tempo sembra essersi fermato nell’attesa di capire di chi diventerà amico. La palla che viaggia sul campo mentre la curva cerca di spingerla verso la porta è un paio di volte si trattiene il respiro che si trasforma in un no di rammarico. Battiti del cuore e decibel  che si alzano come si alza la palla che parte dalla lunetta del calcio d’angolo e va a disegnare una traiettoria che sembra un arcobaleno che arriva sulla testa giusta. Il coro che si trasforma in un respiro profondo e quando la rete si scuote si trasforma in urlo di gioia che si aspettava da tanto, troppo tempo. I sorrisi di felicità sui volti di tutti fra gli abbracci in equilibrio precario. Adesso quel che è giusto sta tornado sta tornando dalla parte giusta. 

L’intervallo che serve a riprendere fiato fra sorrisi che ora sono un po’ tesi ma tutti con lo sguardo convinto che stavolta non sfuggirà. Un secondo tempo con qualche sussulto e qualche timore diventa solo il conto alla rovescia che trasforma le facce tese in un urlo di gioia che ancora una volta ti ha fatto dire Grazie Roma. Con  tutto intorno giallo ocra e rosso pompeiano la serata sarà di festa e la notte serena. Da lunedì testa alla prossima ma per questo fine settimana e fino al prossimo derby la città sarà tutta tua.

a cura di Alessandro Capone


Lazio, Tudor: "Spero la gente si diverta in questo derby e che vinciamo noi"

Il tecnico della LazioTudor, è intervenuto in conferenza stampa prima del derby. Queste le sue dichiarazioni:

Che Lazio servirà domani?
“Una Lazio giusta, buona, testa, cuore, gambe. Una partita sentita da parte di tutti, a maggior ragione va usata la testa, bisogna andare forte e fare il meglio possibile”.

Ci sono allenatori che dicono che il derby sia una partita come le altre, altri come De Rossi che ammettono che ci sono grandi emozioni. Lei ha giocato il derby a Torino…
“Anche con il Galatasaray, col PAOK, col Marsiglia. Mi sono sempre piaciute queste partite, la verità è che alla fine è una partita come le altre, che va preparata al meglio possibile. Entrambe le parti hanno ragione, non si può scappare dalle sensazioni del derby, ma deve dare qualcosa in più senza farti perdere la testa. Il derby dovrebbe essere vissuto in questo modo, anche piacevole, col giusto antagonismo, ma col rispetto per gli avversari, per il gioco e per il calcio. Questo è sport e questo è il derby, stare sempre nel giusto, forzare la bellezza di questo sport”.

Cosa si aspetta dalla squadra rispetto alle prime due partite?
“Tre partite in sette giorni, con in mezzo 1-2 allenamenti. Non è un lavoro, c’è da preparare al meglio possibile l’allenamento di oggi, ieri abbiamo toccato qualcosina. Ho visto più cose positive che negative, siamo sulla strada giusta, tracciata e interpretata molto bene. C’è grande condizione, voglia di fare, vedo i giocatori convinti. C’è da crescere e migliorare”.

De Rossi ha avuto belle parole per lei, un giudizio su di lui? Che derby sarà?
“È una Roma molto interessante, diversa da quella di prima, con idee giuste per i giocatori che ci sono. C’è qualità nel loro gioco, De Rossi ha fatto un buon lavoro. Sarà molto difficile, prevedo una gara con due squadre con le loro caratteristiche che sono un po’ diverse ma simili per certi aspetti. Due squadre che vogliono avere il pallone e questa è già una cosa bella, spero che la gente venga e si diverta, e che vinciamo noi. Ringrazio De Rossi per le sue parole, lo conosco da calciatore, mi è sempre piaciuto nel suo modo di fare, nei comportamenti, ha dei valori. Non lo conosco bene ma mi sembrano valori giusti. Ha appena iniziato la sua carriera ed è un buon inizio”.

Domani la Lazio di Tudor proverà a vincere giocando à la Tudor?
“Non è una domanda a cui posso rispondere apertamente, è un fatto di strategia. Sono dettagli e cose interne. È una partita particolare, ci sono momenti in cui valutare, pensare bene, essere intelligenti e furbi. Ma non bisogna rinunciare a quel che si è, bisogna fare entrambe le cose”.

Ha detto che tende a isolarsi da stampa e social, ma l’atmosfera del derby è molto penetrante. Sta percependo che la città vive questa sfida in modo unico? 
“Sono qua, vivo qua, non ho ancora trovato casa, non sono andato in centro, solo per una cena. Sono abbastanza isolato qui, ma capisco l’importanza di questa gara per la città. Domani la voglio vivere in modo giusto, a me piacciono queste grandi gare, anche da giocatore. Non vedo l’ora che inizi”.

Nelle prime due partite la Lazio ha alternato moduli, è un fatto delle prime gare o sarà una caratteristica permanente?
“Uno inizia a lavorare e mette quello che crede, pensa sia il suo calcio. Poi le cose si aggiungono, parti da una e aggiungi un’altra, migliori la squadra. Non è che inizi in un modo e cambi ogni cinque giornate, lo stile deve essere sempre uguale. I numeri c’entrano fino a un certo punto”.

A Torino abbiamo visto Luis Alberto molto arretrato, pensa invece sia più adatto a giocare a ridosso della zona gol?
“Lui sta lì, ogni tanto si abbassava per questioni tattiche, senza spiegare i dettagli. È un giocatore che vuole toccare i palloni, ma stava lì dietro Ciro, è la sua posizione. Abbiamo avuto quei 2-3 momenti con lui dietro Ciro in cui attaccavamo direttamente e in cui lui poteva darla per far male. Il giocatore ha quelle caratteristiche”.

De Rossi ha detto che la Roma non stravolgerà il suo sistema salvo incontrare giocatori unici. Lei pensa di avere giocatori unici? È l’ultima chance per l’Europa?
“Per l’Europa è una partita importante. Io sono sempre innamorato dei miei giocatori, i miei sono sempre i più forti. Le parole che usa l’allenatore avversario non mi va di commentarle, non voglio fare nessuna polemica. Ho detto che da quel punto di vista è una partita importante. Se è l’ultima o no sono esagerazioni, ai giornalisti piacciono i titoli. Provo sempre a sdrammatizzare questo mondo che è o nero o bianco per voi, per me è sempre grigio. È una partita importante”.

Se non ci fosse stato il gol di Marusic, sareste a quota 0 gol in due partite.
“Abbiamo giocato con una piccola squadra (ride, ndr). Io lavoro per migliorare sempre la squadra, in entrambe le fasi. È presto per dare giudizi su qualsiasi cosa, a me piace come i giocatori stanno interpretando questa via, vedremo quali sono i punti. Sono state due gare in cui ci siamo allenati senza i nazionali, i giocatori hanno avuto 1-2 allenamenti e hanno fatto 2 partite, già si riconoscono le cose che vogliamo fare. Aspettiamo per dare giudizi su qualsiasi cosa”.

La Roma si è lamentata tanto di quanto accaduto a Lecce, dall’altra parte il rigore su Zaccagni era stato certificato dall’AIA. Quanto può influire l’arbitraggio?
“Spero che non ci sarà nessun problema, ormai si parla di due arbitri. Spero che entrambi facciano un buon lavoro”.

È il suo primo derby e giocherà fuori casa, che cosa prova a rappresentare la squadra in campo in questa situazione? Vuole mandare un messaggio ai tifosi?
“Un messaggio di positività, di supporto, di quello che si è sempre fatto. Noi dovremo dare a loro ragione di essere più vicini alla squadra con una buona prestazione”.

Ha già avuto modo di vedere qualche giocatore più adatto al suo tipo di calcio? Le scelte guarderanno a questo o al tipo di partita?
“È una domanda giusta alla quale non so ancora dare risposta, in questa gara entra tutto. C’è stato poco tempo, le scelte vanno basate su tutto. Vediamo nella rifinitura”.

Ha ereditato una squadra forte, ma con debolezze chiare. Quanto deve migliorare questa squadra nel non disunirsi nei momenti difficili?
“Le statistiche mi interessano fino a un certo punto, nel lavoro dell’allenatore è importante dare una mentalità alla squadra. Non è un fatto tattico ma mentale, va lavorato durante gli allenamenti tutti i giorni, scegliendo anche i giocatori, perché la qualità è anche quella. Ogni tanto parliamo delle cose tecniche e tattiche, ma sta nella testa dei giocatori. Il mio obiettivo è che la squadra si comporti nello stesso modo in ogni situazione di risultato”.

Ha ricevuto un augurio o consiglio da un collega?
“No, nessuno”.

Come ha visto Kamada?
“Ho parlato tanto di lui, dopo la gara contro la Juventus aveva i più alti livelli di stress, ha dato tutto, è andato oltre le sue possibilità. Mi piace, è duttile, ha un buon livello in tutte le cose che fa, è un giocatore completo”.

La Lazio ha perso Zaccagni, ma sono tornati in gruppo Pellegrini e Rovella. Che tipo di partita si aspetta?
“Non so che succederà, è difficile dire che partita sarà. Si va avanti sia se si vince, sia se si perde. Pellegrini e Rovella li ho visti molto bene, andavano forte, hanno già dato un piccolo contributo e domani li portiamo in panchina sicuro”.

Di fronte al derby di Roma, ha dovuto fare da incendiario o da pompiere?
“Non era una settimana, per noi è male perché dobbiamo giocare dopo tre giorni, loro hanno avuto un giorno in più. Da un certo punto di vista è meglio, i giocatori sono già concentrati sulla gara. Possiamo parlare delle mie emozioni dopo la gara, per ora tutto bene”.