Conferenza Stampa Spalletti: "Non saremo snaturati. Pensiamo a cosa sappiamo fare noi, non a cosa sa fare la Roma"

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Roma:

Come sta Anguissa?
"È difficile sia dentro, non è corretto rischiarlo, altri hanno fatto bene e sarebbe una mancanza di fiducia verso chi s'è allenato ed è allo stesso livello di chi può dare un contributo".

Le sue scelte di formazione saranno anche in base alla fisicità della Roma?
"Lo ripeto, metteremo in campo le nostre qualità, quello che sappiamo fare dobbiamo continuare a farlo, magari ancora con più qualità e velocità di quello che ci riesce. Poi loro hanno questa caratteristica di incidere sui risultati con i calci piazzati, i numeri dicono questo, dipenderà da quanti gliene concedi. L'atteggiamento in fase di possesso, se tieni palla è più difficile subire palle inattive vicino l'area. Faremo valutazioni corrette sull'essere il Napoli, senza snaturarci".

Kvaratskhelia come reagisce ai complimenti di grandissimi personaggi?
"Appena dico di andarci piano dite che ce l'ho con lui (ride, ndr), trovate voi una via di mezzo, ma non si fa condizionare, lui è speciale per moralità, convinzione, qualsiasi cosa tu gli vai a chiedere è disposto ad assorbire. Quando gli ho chiesto se ha calciato con tranquillità il rigore 'why not'. Una risposta secca, tranquilla".

Teme lo scherzetto? E lei l'ha preparato?
"Non lo so, ora arriva Mourinho, il super-allenatore, di conseguenza bisogna sempre aumentare le nostre capacità, quello che sappiamo fare. Non lo so se loro penseranno a cosa sappiamo fare noi, ma noi pensiamo a noi, non a cosa pensa la Roma o cosa sa fare la Roma, ma solo la nostra forza. Lui è uno di quelli tremendissimi, ma conta sempre la squadra".

Percorso inverso per voi: lei e Mourinho siete partiti da 'zero tituli' e siete arrivati a 'Spallettone'. E dobbiamo aspettarci novità?
"È difficile per me non apprezzare il lavoro dei miei colleghi, io posso apprendere dallo scorrimento di partite anche di Serie C, ancora di più da Liverpool, City, Arsenal, diventa ancora più facile perché hanno genialità in panchina ed in campo e quando si unisce questo vengono fuori cose che creano attrazione per gli allenatori. Mourinho è stato uno di questi, poi non lo so, ma percepisco il suo saluto come quello di un amico e io faccio altrettanto. Poi ci sta che se la squadra avversaria sia brava a fare delle cose, tu modifichi qualcosa senza snaturarti. Noi, come loro, abbiamo partite infrasettimanali, si faranno scelte come sempre, anche quando dite che faccio turnover, ma è sempre per vincere la gara e quella dopo. Nel 90% si mette forza sulle nostre qualità, poi anche la piccola attenzione su quello che sanno fare gli altri".

Giocare è sempre la strada per fare risultati?
"La vedo dura fare diversamente, siamo fatti così. Dentro il campo abbiamo i nostri riferimenti, le nostre qualità, e sono importanti. Sono convinto che più si sta nell'altra metà campo e nella loro area, più percentuali abbiamo. Diranno ma 'gli lasci campo alle spalle', ma devi saper fare anche quello, farsi trovare pronti anche sulla pallata dietro la linea difensiva. Il Napoli lo abbiamo pensato così, da sempre, quando sono arrivato".

La Roma fa della forza difensiva il suo forte. Immagina di dover scardinare la difesa con Osimhen?
"Lo abbiamo detto, ci sono due condizioni nella vita per essere forti, sicuri di se stessi o non esserlo, in mezzo c'è il nulla. Dobbiamo essere sicuri di noi stessi, della nostra forza, altrimenti indeboliamo la nostra forza. Osimhen è nelle condizioni di essere scelto, ha fatto due spezzoni ed una preparazione adeguata post infortuni, abbiamo atteso una gara in più prima di convocarlo per essere tranquilli".

A Roma con la Lazio la prima grande vittoria, domani cosa rappresenta?
"Sì, a Glasgow la seconda, ad Amsterdam la terza? A Milano? È un percorso che ci ha dato sicurezze e convinzioni, abbiamo giocato su campi difficili. Troveremo uno stadio pieno, una squadra forte e in condizione, la Roma ha una classifica importante, ha fatto partite da squadra forte, noi siamo nelle condizioni di giocare la nostra partita".

Il Napoli si trova benissimo nel calcio europeo, un po' meno contro squadre bloccate. Con la Roma cosa si aspetta?
"Non lo so, loro interpretano i momenti della gara, a volte ti concedono campo e restano con i due attaccanti aperti per partire velocemente, bisognerà fare attenzione. Ma penso alla mia squadra, a cosa sa fare, a gestire la palla e comandare la gara. Loro faranno densità in alcuni momenti, quando lei fa la differenza è per gli spazi, è più difficile fare inserimenti, ma è uguale, fa parte del nostro percorso, di quello che bisogna saper affrontare una squadra come la nostra. I nostri risultati danno qualcosa di più anche agli avversari, le vittorie creano più forza anche negli avversari".

Ogni volta che torna a Roma c'è un pensiero ricorrente?
"I pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti, conosco moltissime persone a Roma, ci sentiamo spesso con molti, come questa settimana, e sono dialoghi molto cordiali e ritornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi perché tutti quelli che incontro sono sorridenti e di conseguenza sono contento di tornarci e quello che sarà dentro lo stadio non lo so, ma per me resta questa idea ed il mio contatto con queste persone".


Conferenza Stampa Mourinho: "E' opinione generale che il Napoli sia favorito, ma il favorito qualche volta perde"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match di campionato contro il Napoli:

Inizia la conferenza con un ricordo a Francesco Valdisseri: "Voglio mandare un abbraccio da parte di tutti noi alla famiglia di Francesco (Valdiserri, il ragazzo ucciso da una pirata della strada sulla Cristoforo Colombo, ndr) e a tutti quelli che oggi hanno pianto durante il funerale. Un abbraccio da tutti noi, come squadra".

Ha tutti i giocatori a disposizione, tranne Dybala e Wijnaldum?
"Sì, a parte Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik. Penso che Celik dalla prossima partita di campionato sarà in condizione di giocare. La condizione è buona, dopo tante partite di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro e per recuperare calciatori che avevano giocato tanto, che avevano bisogno di un periodo di recupero e di allenamento, per preparare questa partita. Non c'è tanto da dire. Il Napoli è la prima squadra in classifica, dopo 10 gare ha già un significato. Giochiamo contro il primo in classifica, ma abbiamo il diritto di giocare, di pensare che vogliamo tanto giocare. Penso sia un'opinione generale che il Napoli sia favorito ma qualche volta il favorito perde".

Con il centrocampo disposto in modo diverso la Roma ha fatto due partite impeccabili nella fase di non possesso. Il centrocampo a 3 è una formula che può essere confermata? Zaniolo, in linea generale, può giocare come uno dei due intermedi di un centrocampo a 3?
"Penso che Zaniolo sia ancora in un momento della sua carriera in cui deve crescere, migliorare, capire il gioco e migliorare la sua interpretazione. In questo senso penso che quando sei un giocatore più offensivo, sei di solito più istintivo. Quando giochi a centrocampo o trequartista o mezza punta, devi essere più cerebrale, capire il gioco meglio, capire che non si può rischiare e perdere la palla in quella zona del campo. Quello che veramente mi piace di Nicolò è accaduto anche con la Sampdoria, dove dimostra una crescita dal punto di vista emotivo. Di solito quando non inizia la partita è un giocatore triste e più individualista, che pensa più a lui e meno alla squadra. Con la Samp parte dalla panchina solo con un'idea in testa: sono un giocatore di squadra, voglio che la squadra vinca, voglio aiutarla a vincere e capisco l'interpretazione della gara del mister che ha pensato che partendo dalla partita avrei potuto vincerla. Ho visto un giocatore di grande maturità. Questa è una fase di crescita che mi piace tanto. Non so se arriverà la domanda, ma anticipo: tre partite di squalifica sono allucinanti, non capisco. Anche il rosso poteva essere perfettamente giallo. Se l'assistente ha deciso rosso, una partita di squalifica è già una punizione importante. Posso capire tre partite se vedo 5-6 partite di squalifica per un giocatore che fa un'aggressione. Mi sembra troppo. Su questo ragazzo mi sembra tutto troppo. In questo caso devo difenderlo adesso che è uscito il comunicato dell'Uefa. Non sono contento perché non ho questo giocatore a disposizione per due partite decisive, ma sono più triste per il giocatore e per il suo feeling. Ma questa è l'Uefa, domani è un'altra storia".

Che sistema di gioco ha in mente?
"Purtroppo noi pensiamo delle cose e purtroppo dobbiamo fare dei cambi in base alla situazione. Ci sono squadre dove c'è un'unica idea di gioco, se non gioca A gioca B, se non gioca D gioca F. Ma nel nostro caso quando perdiamo un giocatore, dobbiamo ripensare le cose e cercare soluzioni. Senza Dybala dobbiamo pensare le cose in modo diverso. Sembra quasi la stessa cosa giocare a 3 o a 2 più uno o uno più 2, ma è abbastanza differente nei comportamenti. I giocatori devono imparare e crescere. Per esempio, uno dei problemi di Camara inizialmente era la sua condizione fisica, poi ci sono dei comportamenti tattici che deve imparare a giocare con noi. Per chi c'era da tanto tempo è più facile. Con i 3 a centrocampo la squadra si sente bene".

Il Napoli è una delle squadre che ha segnato di più ed esprime un calcio offensivo, mentre la Roma fa della solidità difensiva la sua arma migliore.
"Lo dici e lo pensi tu".

I numeri dicono questo.
"Dipende dai numeri. Se i numeri sono i gol è una cosa, se i numeri sono le opportunità di gol create sono un'altra cosa. Se una squadra segna poco ma crea un'enormità di opportunità chiare di gol, non puoi dire che sia difensiva. Lo dicono in tanti. Il Napoli ha segnato tanto. Non si può dire che noi non siamo offensivi perché non segniamo tanti gol. Se analizziamo i numeri dei gol non c'è discussione, hai ragione, non facciamo gol. Siamo difensivi? No".

La difesa è la quarta del campionato insieme al Napoli.
"Anche il Napoli difende bene".

L'attacco della Roma è l'ottavo del campionato
"Perché sbagliamo gol, non perché siamo difensivi".

La Roma andrà ad aspettare o aggredire Napoli?
"Ci hai visto aspettare qualcuno o sbagliare i gol? Come puoi sbagliare i gol se aspetti l'avversario? È una contraddizione tra il modo in cui giochiamo e il numero dei gol segnati. Bisogna interpretare. Perché non facciamo gol? Perché siamo una squadra ultradifensiva o perché sbagliamo tanti gol? Perché sbagliamo tanti gol. Magari dobbiamo andiamo lì 3 volte e facciamo 3 gol. Contro l'Atalanta abbiamo avuto 20 occasioni e abbiamo perso 1-0 contro una squadra che ha tirato in porta una volta. Se volete giocare facile e dire che la Roma è difensiva, è così. Se volete essere giusti con noi, che lavoriamo tanto per cercare di essere una buona squadra, dite che la Roma non sta segnando tanti gol come il suo calcio sta producendo. Creiamo delle situazioni ma non stiamo facendo gol. Ho detto che un giorno una squadra pagherà. Non andiamo ad aggredire o aspettare, ma a giocare il nostro gioco che ha sempre un obiettivo: vincere la partita. Ed è quello che cercheremo di fare. Il Napoli è favorito, è una grande squadra, ha segnato tanti e gol e difende bene, è tutto il Napoli...Noi andiamo lì e vediamo cosa possiamo fare".

Come si lavora sulle scelte? Come si corregge la questione dei gol?
"Si lavora tanto, è la prima cosa. Non posso dire in modo specifico che si lavora solo su un aspetto. Non è solo psicologico, a livello di fiducia o a livello tecnico, ma è un accumulo di situazioni. Ci sono profili di giocatori. Ci sono giocatori con un report di gol bassissimi, abbiamo questo profilo di giocatori. Ma abbiamo anche un profilo di giocatori che segnano come Abraham, Belotti e Pellegrini. Siamo tranquilli, non perdiamo fiducia nei giocatori, il lavoro di squadra è importante, i gol arriveranno. Se i gol possono arrivare in modo equilibrato e sufficiente per vincere le partite, va bene. La mia sensazione è che un giorno una squadra pagherà, un giorno avremo 5 occasioni e faremo 5 gol. E dopo si dirà che la Roma è fantastica, ma la Roma gioca sempre allo stesso modo. Però quel giorno lì entrava tutto: gol di ginocchio, con la spalla, con il c***. Contro la Samp potevamo fare 2-0 più volte, immaginate se all'ultimo minuto il giovane Quagliarella avesse fatto l'1-1. E dopo siamo difensivi? Non lo siamo, giochiamo la nostra partita con le nostre qualità".

Spalletti ha avuto solo elogi per la Roma in conferenza: è pretattica o crede che la Roma possa vincere?
"Non ho sentito la conferenza di Spalletti, ma non penso sia un bluff. È vero che è mio amico, abbiamo rispetto l'uno per l'altro. È un bravissimo allenatore e io non sono scarso. Tutto questo è vero, non c'è ipocrisia. Non è un bluff che lui pensa di vincere domani e che sa di poter perdere. Sa che la sua squadra è top, però sa che non è facile. Penso sia tutto onesto. Pensate che possa andare in conferenza e dire che sarà facilissimo perché la Roma è scarsa? No. Non è un bluff. Sono dichiarazioni vere e normali. Loro sono primi e l'avversario è quarto. Noi abbiamo giocato contro la Samp ultima in classifica 1-0 e siamo usciti ridendo di gioia. Quando si gioca primo contro quattro, attenzione perché il quarto non è scarso. Nello stesso modo in cui dico che per essere primo dopo 10 partite bisogna essere una grande squadra, è normale che lui dica che per essere quarti dopo 10 partite, dopo 6 trasferte e 4 in casa, non sono scarsi e che sarà una partita difficile. Lo penso anche io".

Anche la Roma era interessata a Kvaratskhelia? Sta preparando qualche trappola per fermarlo? Cosa dobbiamo aspettarci da lei?
"Da me niente. Magari se passa vicino a me, se posso dargli un calcio (ride, ndr). Adesso è troppo facile dire che tutti erano interessati. L'unica cosa che interessa è che sia andato al Napoli, che ha scelto bene e magari anche lui ha scelto bene il Napoli".


Domani alle 14:30 si terrà la conferenza stampa di Mourinho

Tutto pronto per la sfida di cartello tra Roma e Napoli.
Domani, vigilia della partita, Mourinho parlerà in conferenza presso la sala stampa di Trigoria alle ore 14:30.
Sarà un ritorno alle conferenze stampa, almeno in campionato, da parte dello Special One.


Graziani: "Il rigore sbagliato contro il Liverpool me lo sogno ancora la notte"

Francesco "Ciccio" Graziani, ex attaccante della Roma (tra le altre) e Campione del Mondo 1982 con l'Italia, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha toccato anche il suo passato in giallorosso.
Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

Agli inizi fu scartato perché troppo gracile...
"Non passai il provino con Roma, Lazio e Juve, ero così secco che mi facevi la radiografia con un accendino. Mi presero al Bettini Quadraro, zona Cinecittà, e dopo all’Arezzo. Nel frattempo ero cresciuto, forte e robusto. Ma papà non ha mai visto una mia partita, nessuna, nemmeno in Nazionale, gli veniva l’agitazione. Però quando segnavo pagava da bere agli amici dell’osteria".

Com’è fare gol?
"Una felicità enorme, un’emozione meravigliosa che ti scoppia nel cuore. Dura poco, sette, dieci secondi, ma sono i più belli della tua vita".

Lisci sotto porta ne ha collezionati?
"Lisci veri e propri no, certo ho sbagliato qualche pallone a quattro metri dalla rete".

O da undici, come il rigore spedito sulla traversa in Roma- Liverpool del 1984...
"Me lo sogno ancora la notte".

Cabrini riceveva tonnellate di lettere e regalucci dalle ammiratrici. A lei niente?
"Eh, Antonio era speciale, uno scapolone, io invece ero già ammogliato. Certo per noi era diverso, io a Roma andavo dal macellaio, dal fruttivendolo, a fare una passeggiata in via Veneto, ogni tanto mi chiedevano un autografo ma niente di che. In ritiro a Brunico giocavo a carte con i tifosi fuori dall’hotel, i calciatori oggi non si godono niente, stanno sempre chiusi, soli".


Il Messaggero: “Battuta la Samp, la Roma è quarta e sorpassa la Lazio”

Il Messaggero, questa mattina in edicola, si sofferma in prima pagina sul trionfo ottenuto dalla Roma ieri in casa della Sampdoria: 1-0 il risultato finale con gol di Pellegrini.

“Battuta la Samp, la Roma è quarta e sorpassa la Lazio” titola il quotidiano.


Conferenza Stampa Mourinho: "Mi è piaciuto tutto stasera, ma meglio respirare negli ultimi minuti"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro la Sampdoria:

Come valuta la partita di Camara?
"Molto bene. La verità è che anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la loro nuova squadra. Lui sta imparando a poco a poco. Ha giocato 45 minuti a Siviglia, ha giocato oggi titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare. Non è solo un talento ma anche la conoscenza. Nel primo periodo suo doveva recuperare fisicamente, il secondo ha imparato a poco a poco. Oggi ha fatto una buona partita".

Altra partita stratosferica di Smalling. Come si fa a non convocarlo per i mondiali?
"È una bella domanda. Non ho mai allenato una nazionale ma quando vai in un campionato del mondo devi prendere giocatori che ti danno opzioni diversi. Smalling è cresciuto a due, giocava così al Manchester, e ora gioca a tre e ha conoscenza perfetta per giocare a tre. Io, allenatore di una nazionale, vorrei avere un giocatore così. Non lo voglio paragonare con gli altri giocatori convocabili perché meritano rispetto. Southgate è un ragazzo super rispettoso, non faceva mai un commento sui miei giocatori, ma penso che non sia una mancanza di rispetto dire che mi spiace tantissimo che un giocatore che sta giocando al livello di Smalling non avrà questa opportunità. Però è Southgate che deve decidere".

Rispetto al passato trova differenze con i giocatori di adesso?
"Sì ci sono differenze. C'è la stessa differenza fra me quando avevo 20 anni e i ragazzi oggi di 20 anni. È l'evoluzione dei tempi con la trasformazione dei caratteri. Ci sono ovviamente differenze, noi ci dobbiamo adattare. Ma allo stesso tempo dobbiamo far sentire ai giovani che ci sono principi importanti".

C'è un qualcosa che non le è piaciuto stasera?
"Mi piacerebbe respirare meglio negli ultimi minuti. Abbiamo fatto tutto per fare il 2-0, abbiamo difeso bene, abbiamo preso giocatori importanti per trovare gli spazi. I giocatori hanno fatto tutto bene, mi è piaciuto tutto".

Cosa augura a Stankovic?
"Non so se sono stato il primo a chiamarlo. Se non sono stato il primo, sarò stato il secondo o il terzo. I miei giocatori sono tutti speciali e lui è veramente speciale. Il nostro rapporto avuto in quegli anni va al di là di quello allenatore giocatore. Da adesso vorrei che le vincesse tutte. Già ero così con Giampaolo, i miei assistenti erano i suoi assistenti e mi hanno fatto conoscere una persona speciale. Sono contento perché l'anno prossimo torneremo qua, magari due volte, anche per il Genoa che non mi dispiacerebbe che un club con quella storia torni in A, ma contro la Samp sono sicuro che torneremo qua".


Pellegrini: "Non molliamo di un centimetro. Una grande vittoria, di voglia"

Lorenzo Pellegrini, autore del gol vittoria contro la Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match:

Quanto pesava il rigore?
“Pesava come un rigore da segnare, non ho mai avuto dubbi. Ad Empoli avevo tanta voglia di sbloccarmi in campionato e lo avevo sbagliato, ma oggi sapevo di fare gol”.

La Roma ha trovato la quadra?
“All’inizio c’era l’impressione che mancasse un po’ di equilibrio, soprattutto nel finale delle partite. Oggi è una grande vittoria, non tanto per il rigore e per il buon primo tempo, ma questo secondo tempo ha dimostrato che avevamo una voglia di vincere fuori dal comune”.

Nel primo tempo ti sei infortunato e poi hai stretto i denti. Cosa è successo?
“Ho preso una ‘vecchietta’. Questo tipo di infortunio è molto doloroso, ma sapevo che sarei riuscito a finire la partita”.

A chi dedichi il traguardo delle 200 presenze?
“Alla mia famiglia, che non deve essere intesa solo come mia moglie, i miei bambini e i miei genitori, ma tutte le persone che mi sono vicine e mi hanno sostenuto in questo percorso. Mi riferisco anche ai miei agenti, sono una famiglia”.

Dove può arrivare questa Roma?
“Per essere il più possibile onesto con i tifosi, che si meritano tutto questo, dico che non so dove possiamo arrivare, ma non molliamo di un centimetro e lottiamo su ogni pallone. Penso e spero che loro siano fieri di noi”.


Mourinho: "Abbiamo dimostrato di avere anima e cuore. Vittoria importantissima"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Sampdoria:

Bilancio di questa partita?
“Vittoria importantissima e meritata. Sono molto molto felice. La Sampdoria è una squadra che mi piace tanto con un allenatore che è come un fratello minore per me e sono sicuro che la prossima stagione torneremo qui. Giocano e lottano, sono uniti e hanno intensità, non andranno in Serie B. Do un abbraccio speciale a un ragazzo speciale come Stankovic. Per noi è stata una vittoria importantissima, abbiamo giocato giovedì e abbiamo tanti infortuni, ma abbiamo dimostrato di avere anima e cuore. Partita di grande intelligenza. Qualcuno la penserà in modo diverso ma siamo abituati: abbiamo vinto contro l’Inter perché erano scarsi, anche se poi hanno vinto e pareggiato con il Barcellona. Abbiamo perso con l’Atalanta cinica. Si dà poco credito a noi, ma con tutti i problemi che abbiamo vogliamo fare il miglior campionato possibile. Vittoria meritata, magari con meno sofferenza. Sapevo che Zaniolo sarebbe stato devastante ed è stato così, gli è mancato solo il gol. Gli ultimi 20 minuti di gara li abbiamo controllati”.

Cosa direbbe a Spalletti?
“Ci vediamo domenica e buona settimana (ride, ndr)”.

La coppia Abraham-Belotti l’ha soddisfatta?
“Mi ha dato grande soddisfazione Zaniolo, è entrato benissimo in partita, fisicamente devastante. Era impossibile prenderlo per loro. Abbiamo avuto le occasioni per fare lo 0-2, sarebbe finita la partita, ma siamo stati solidi e concentrati. È finita 0-1 ma Rui Patricio non ha fatto una parata”.

Sul taccuino non ha appuntato tante cose negative oggi.
“Non ci scrivo solo cose che non mi piacciono, ma lo uso anche per parlare all’intervallo. Ci sono dei dettagli raccolti durante la partita. Se vuoi un giorno te lo regalo”.

Che messaggio vuole mandare a Stankovic?
“Non so se posso dire quello che gli ho detto, è una parola un po’ bruttina. Gli ho detto ti ricordi il gol di m***a che hai segnato qui? Ha segnato da centrocampo e gli ho chiesto se lo ricordasse. Mi ha detto ti voglio bene e io gli ho risposto ‘anche io, ci vediamo dopo’”.


Sampdoria vs Roma 0-1 | Vittoria di misura che vale il quarto posto in solitaria

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Gabbiadini, Rincon, Vieira, Djuricic; Gabbiadini, Caputo.
A disposizione: Ravaglia, Contini, Azione, Murru, Conti, Villar, Verre, Trimboli, Léeris, Yepes, Quagliarella, Pussetto.
Allenatore: Dejan Stankovic.
Indisponibili: Winks, De Luca, Murillo.
Diffidati: Leris.
Squalificati: -.

ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Camara, El Shaarawy; Pellegrini; Belotti, Abraham.
A disposizione: Svillar, Boer, Karsdorp, Tripi, Vina, Matic, Bove, Shomurodov, Spinazzola, Volpato, Abraham.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum, Celik, Dybala, Kumbulla.
Diffidati: -.
Squalificati: -.

Arbitro: Di Bello.
Assistenti: Valeriani e Margani.
Quarto Ufficiale: Serra.
VAR: Aureliano.
AVAR: Peretti.


Stadio della Roma, Veloccia: "Sarà una maratona con tantissime prove da superare, ma siamo pronti"

Maurizio Veloccia, assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni di New Sound Level per parlare del futuro Stadio della Roma.
Queste le sue dichiarazioni all'nterno del programma "Gli Inascoltabili":

"Il passaggio è importante perché è il primo passaggio nel quale si passa dalle parole a dei documenti consegnati dalla Roma e che adesso devono essere analizzati da tutti i soggetti deputati ad esprimere un parere: il comune di Roma, la regione Lazio, la soprintendenza capitolina, da quella statale e altri, quindi abbiamo una serie di soggetti che dovranno esprimere un parere. È un passaggio fondamentale perché le amministrazioni saranno chiamate in primo luogo ad analizzare la documentazione, a verificare se è completa. Nel caso in cui tutto dovesse andare liscio e la conferenza dei servizi preliminare confermasse che tutto va bene e cioè che gli uffici dicono all’amministrazione che la proposta ha le caratteristiche per poter essere avanzata a quel punto sarà la politica a doversi esprimere con l’assemblea capitolina che dovrà indicare se il progetto ha o meno un interesse pubblico. Se ci sarà questo interesse a quel punto la Roma potrà presentare il progetto vero e proprio che sarà una progettazione definitiva e ci sarà una conferenza dei servizi che sarà decisoria per esprimere un parere positivo o negativo sull’effettiva fattibilità. La prima cosa fatta dal nostro ufficio è stata quella di definire un gruppo di lavoro interno a Roma Capitale per poter analizzare lo studio di fattibilità, inviare a tutti gli enti esterni i vari documenti e poi programmare un incontro con la società sportiva per poter intorno ad un tavolo con tutti gli enti interessati illustrare il progetto e direi anche rispondere ad eventuali questioni di eventuale interesse delle singole amministrazioni per esprimere un parere. Credo che ci sarà all’inizio di novembre dopo aver dato un tempo congruo alle amministrazioni per studiare le carte e chiedere eventuali integrazioni documentali, ha 15 giorni di tempo per farlo. Io non farei confronti con Tor di Valle, penso che il Comune di Roma se riuscirà a realizzare anche in tempi celeri questo stadio non potrà che essere contento. Quando la Roma ci ha segnalato la volontà di voler riprendere un ragionamento sullo stadio, abbiamo detto di essere pronti e poi abbiamo fatto una ventina forse una trentina di riunioni con i nostri tecnici per mettere le basi per poter fare un progetto che avesse le gambe. È comunque una maratona e ci sono tantissime prove da superare, così come tantissimi gli imprevisti da affrontare voi ne avete citati alcuni i ne cito altri: nella città di Roma quando s’inizia a scavare non si sa mai quello che si trova sotto. È evidente quindi che ci sono tante possibili problematiche e tanti interessi da contemperare: la viabilità, gli ospedali. Però io penso che rispetto al progetto di Tor di Valle noi abbiamo l'esperienza di come gestire un progetto molto complesso di un totale cambiamento e trasformazione di un pezzo di città perché c’era lo Stadio di Tor di Valle con tantissime altre cose tra le quali moltissime opere pubbliche. Era una trasformazione di un interno quadrante della città con i suoi pregi e i suoi limiti. Oggi parliamo di un progetto completamente diverso, che sta dentro la città, limitato ad uno stadio e poco altro che non richiede enormi opere compensative, perché bene o male anche dal ponte di vista trasportistico le condizioni già ci sono però è un progetto che può cambiare la città perché si inserisce in una strategia che abbiamo, cioè lì non ci sarà uno stadio nel nulla ma sarà vicino alla stazione Tiburtina con un nuovo piano urbanistico di sviluppo della stazione e sarà vicino ad un enorme campus universitario che sta per nascere a Pietralata dopo venti anni di stasi, con l'università de La Sapienza e il Rome TecnoPol. Un intervento che vede una cerniera tra piazza Bologna e una nuova periferia che si trasforma in città, come quella di Pietralata, con un intervento prettamente sportivo e non edificatorio. La città ha accolto l’idea di fare qualcosa di più semplice e meno invasivo rispetto a Tor di Valle, ora aspetta di vedere se andrà in buca. È evidente che abbiamo tante sfide da affrontare, molte le dovrà affrontare la Roma stessa, noi da parte nostra cercheremo di accelerare i passaggi amministrativi che competono Roma Capitale".


Teatro Sistina: Max Giusti ne "Il Marchese del Grillo" apre in grande stile la nuova Stagione

(REDAZIONE INSIDEROMA) - Una carrozza d’epoca trainata dai cavalli e avvolta nelle luci della sera ha accompagnato l'arrivo in grande stile del cast de “Il Marchese in Grillo” proprio di fronte al Teatro Sistina, dove mercoledì sera si è aperta la nuova Stagione con la Première dello spettacolo firmato da Massimo Romeo Piparo, tratto dal film 'cult' di Mario Monicelli.

Un vero e proprio bagno di folla, con il pubblico, accolto all'ingresso dal Direttore Piparo, che ha salutato con affetto il protagonista Max Giusti, al suo debutto nel ruolo che fu di Alberto Sordi, e gli altri attori, tutti vestiti con gli abiti di scena. Con le musiche composte dal Maestro Emanuele Friello che riecheggiavano già dall'esterno del teatro, la caratteristica atmosfera della Roma papalina di un titolo storico, a cui il pubblico romano è legatissimo, ha conquistato subito tutti.

Ironico e sarcastico e al tempo stesso nostalgico, capace di intrattenere con esilaranti battute e con i rimandi frequenti all’attualità, la Commedia Musicale nel nuovo adattamento scritto da Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo, in scena al Sistina fino al prossimo 20 novembre, mercoledì sera ha entusiasmato gli spettatori, che si sono emozionati, vivendo in prima persona le avventure della celebre maschera, una delle più autentiche di Roma.

Grande il calore degli applausi nella platea gremita, e tantissimi i nomi illustri presenti a questo atteso debutto: gli attori Lillo, Simona Marchini, Massimo Wertmuller, Gabriella Pession, il Trio Medusa al completo (Gabriele Corsi, Furio Corsetti e Giorgio Daviddi), i conduttori tv Monica Setta, Tiberio Timperi, Massimiliano Ossini, Giorgia Rombolà, Savino Zaba. Al Sistina anche alcuni dei protagonisti del cast di Mamma Mia!, prossimo al debutto nel nuovo Tour italiano: Sergio Muniz, Clayton Norcross, Sabrina Marciano, Elisabetta Tulli. E poi il Direttore di Rai1 Stefano Coletta, il neo Direttore di Rai Vaticano Stefano Ziantoni e Roberta Enni, Direttrice di Rai Gold, il regista Pierfrancesco Pingitore con Graziella Pera, il campione di motocross Mattia Guadagnini, la supermanager Isabella Mandelli, e poi Gianni Clementi, autore con M.R.Piparo dell’adattamento della Commedia, Giancarlo Governi, il Direttore di Leggo Davide Desario, l’On. Federico Mollicone, Antonio Parente, Direttore Generale per lo Spettacolo del Mic, Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema del Mic, gli Assessori della Regione Lazio, Alessio D’Amato e Paolo Orneli, lo scenografo Giovanni Licheri, Federica Corsini, l’On. Luciano Nobili, il Maestro Leonardo De Amicis, Alda D’Eusanio, Stefano Dominella, Max Novaresi, Edy Angelillo, Giuditta Saltarini, l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, Francesca Viola, Santino Fiorillo, Maurizio Trovajoli, Lorenza Bonaccorsi, Presidente del I Municipio Comune di Roma, Stefano Pantano, Silvana Giacobini, Rosanna Cacio, le attrici Donatella Pandimiglio, Annalisa Favetti, Marica Coco.

Goliardico, istrionico, sornione: con il suo incredibile talento Max Giusti ha trascinato gli spettatori in un vortice di risate, e ha arricchito il suo personaggio di una strepitosa carica di verità, portando il pubblico a riflettere oltre che a divertirsi. Con lui sul palco un cast eccezionale di oltre 30 artisti, in un allestimento spettacolare (con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso) ancora una volta emblema della grande qualità del Sistina e dei professionisti che vi lavorano.

Il musical, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi e di risate, narra la vicenda -ispirata a una figura storica realmente esistita- che riporta indietro nel tempo alla Roma degli inizi del XIX secolo, facendo immergere lo spettatore nel fascino della Città Eterna. Qui vive il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, che farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara.


Stankovic: "Porto grande rispetto per Mourinho, ma nei 90 minuti ognuno andrà per la sua strada"

Dejan Stankovic, neo allenatore della Sampdoria, si è presentato alla stampa nel suo nuovo ruolo. Stankovic , che ha esordito nell'ultima giornata, lunedì prossimo affronterà la Roma, ed in conferenza stampa si è toccato anche questo argomento.
Ecco un estratto delle sue parole:

Questa squadra ha la possibilità di salvarsi?
"Avevamo un giorno e mezzo, ma non cerco scuse. Ripartiamo dal secondo tempo, oppure dal gol subito col Bologna. È l'atteggiamento che mi piace: aggressivi, essere organizzati e sapere cosa dobbiamo fare. Parlavo con tanta gente e tanti mi hanno chiesto il perché sono venuto qua ed ho risposto che vado in un grande club come la Sampdoria. Ci credo. Abbiamo lavorato benissimo questa settimana e i ragazzi sono pronti. Insieme alla dirigenza e ai nostri tifosi possiamo salvarci. Ma ci serve un grandissimo impegno da parte di tutti".

Qual è stato il problema?
"Direi solo quello mentale. Dobbiamo tirare su i ragazzi e affrontare le gare come si deve".

Lunedì c'è la Roma. Ha sentito Mourinho?
"L'ho sentito in videocall. Porto grande rispetto alla persona e all'allenatore. Quando ci sono i novanta minuti ognuno andrà per la sua strada poi amici come prima. Da lui ho imparato tanto, in campo e fuori. È una persona forte. Abbiamo fatto un percorso bellissimo insieme a lui. Non voglio parlare di altri ma ogni allenatore mi ha dato qualcosa. Ma perché giochiamo contro la Roma è giusto parlare di José. Novanta minuti mettiamo tutto fra parentesi. Poi amici come prima".