AS Roma C5, Montanaro: "Contro l'Eurmassimo sarà una gara tosta. Dovremo dare il massimo per portare a casa i tre punti"

A poche ore dalla prima giornata di Serie A2 contro l'Eurmassimo, ha parlato ai microfoni ufficiali del Club Domenico Montanaro, allenatore in seconda dell'AS Roma C5

Che gara si aspetta?
"Una gara tosta. Essendo la prima giornata, entrambe le squadre arriveranno belle competitive, si dovrà dare il massimo per portare a casa i tre punti". 

Come ci arriva la squadra?
"Stiamo lavorando molto bene. Ci arriviamo che abbiamo lavorato tatticamente e fisicamente bene. Ogni allenamento cerchiamo sempre di correggere gli errori. Ci aspetta una gara tosta e proveremo a dare il nostro massimo". 

Un giudizio sull'Eurmassimo?
"Come sappiamo, è una squadra che gioca nel nostro stesso campo e sanno, quindi, come muoversi. Arrivano preparati anche loro. Sarà sicuramente una bella partita".

 

 
 
 
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StarCasinò Sport diventa nuovo premium partner del club

L'AS Roma è lieta di annunciare una nuova partnership con StarCasinò Sport, sito di infotainment sportivo, che diviene un nuovo Premium Partner del Club.

Grazie a questa nuova partnership, i tifosi romanisti potranno rimanere aggiornati su tutte le ultime notizie riguardo la propria squadra del cuore e godere di contenuti esclusivi a loro dedicati, come il video “Esperienze Romane” che ha accompagnato l’annuncio.

Le opportunità per gli appassionati giallorossi non si fermano qui: da oggi, infatti, potranno vincere premi esclusivi grazie al concorso “Il nuovo modo di Vivere la Roma”.

“Siamo particolarmente felici di questa Partnership, desideravamo lavorare con la AS Roma sia per la sua importanza che per quel legame unico tra la città e la squadra, identificando i tifosi come i veri protagonisti dell’esperienza calcistica, proprio come fa StarCasinò Sport” ha dichiarato Stefano Tino, Managing Director di StarCasinò Sport. “Inoltre, con l’arrivo della nuova proprietà si è creato un ambiente ancora più ambizioso calcisticamente e si stanno costruendo le basi per un futuro importante a livello mondiale. Siamo certi di ottenere grandi soddisfazioni insieme”.


AS Roma C5, Bortoletto: "Contro l'Eurmassimo sarà dura, ma siamo pronti e vogliamo vincere"

Ai microfoni ufficiali del Club, ha parlato Luis Bortoletto, laterale dell'AS Roma C5.

Le tue motivazioni per questa stagione?
"Sono molto contento di essere ancora qui. Sono pronto per l'A2, è pronta anche la squadra. Speriamo di fare benissimo, abbiamo lavorato tanto. Siamo pronti". 

A cosa va prestata attenzione nella gara contro l'Eurmassimo?
"Sarà dura. Ci sono giocatori fortissimi, ma siamo pronti. Abbiamo lavorato tanto, dobbiamo vincere".

Cosa ti aspetti dalla tua gara?
"Spero di fare una bella prestazione, sarà dura ma siamo pronti. Prima di tutto, vogliamo vincere e anche un gol va bene".

 

 
 
 
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Dybala: "Cambiare aria mi ha fatto bene. Sono molto felice alla Roma"

Paulo Dybala, giocatore della Roma, ha parlato direttamente dal ritiro della nazionale argentina:

DYBALA A ESPN ARGENTINA

Domenica avevo un affaticamento, sentivo che non ero al 100% e i medici lo sapevano. Era necessario saltare una partita prima di saltare un mese. Lo hanno capito, per fortuna poi i risultati degli esami sono andati bene“.

Sulla sua presenza in Nazionale nonostante l’infortunio
"Quando si avvicina il Mondiale si vuole sempre andare in nazionale, non volevo mancare. Tutti lavoriamo per andare al Mondiale, poi sarà il ct che farà la lista. Da argentino c’è sempre l’illusione di voler andare al Mondiale. Personalmente lavorerò nello stesso modo: dando tutto col mio club per il ct mi veda e possa contare su di me"

A Roma sei tornato a sentirti importante?
"Sì, gli ultimi anni alla Juve non sono stati facili, cambiare aria mi ha fatto bene. Mourinho mi ha chiamato e in pochi minuti ho deciso. Lui come anche il ds mi hanno parlato del progetto e della voglia di continuare a vincere come hanno fatto lo scorso anno. Essere protagonista in una squadra così mi aiuta tanto"

L’accoglienza dei tifosi?
"È stato insolito. Quando entri allo stadio sei con i compagni, lì ero da solo. Non mi era mai capitato. Il tifoso della Roma è simile a quello argentino per quanto riguarda la passione. Diverso dall’ambiente della Juve, più simile a quello argentino. Hanno una pazzia bella: sento questo affetto, per loro viene prima la Roma che la famiglia. Vivono il calcio come noi"

Dybala ha svelato anche un aneddoto particolare riguardante la scorsa stagione
"A Roma con la Juve stavamo vincendo 4-3 e l’allenatore mi ha tolto. Mourinho si è avvicinato alla panchina per salutarmi e mi dice: «Sei un fenomeno». Questo episodio mi è rimasto in testa, ma non potevo sapere poi cosa sarebbe successo con il rinnovo alla Juve. Quando poi mi ha chiamato la prima volta, lui mi ha chiesto se mi ricordavo di quel momento. E io: «Certo, come potrei scordarmene. È stato un onore». Poi mi ha detto: «Bene, ora devi farlo per me». Mi ha chiamato anche nei giorni successivi ed è stato facile decidere. Lavorare con lui è facile. Con lui parlo di tutto, conosce tutti i giocatori, da quelli di elite alla terza categoria. Ha un gruppo di persone che lavora benissimo. Di Mourinho mi ha sorpreso l’umiltà che ha, tratta tutti allo stesso modo. Certe volte può dare un’immagine diversa per quello che si vede in campo. Poi l’ho visto anche arrabbiato… Sono molto felice alla Roma, quando uno si trova bene è più facile"

DYBALA A TYC SPORTS

Il Mondiale è alle porte. Cosa ne pensi?
"Manca poco ai Mondiali, ci siamo. È strano perché siamo abituati ad un altro periodo, ma averlo così vicino inizia ad avere un gusto particolare. L'ansia è sempre lì. È difficile nasconderlo. Ovviamente si cerca di essere professionali, di lavorarci su per arrivarci nel migliore dei modi, ma  è la competizione più bella del calcio e l'ansia cresce. È un altro Mondiale, questo. È un'altra squadra, altri compagni di squadra. Ci sono molti nuovi ragazzi. La verità è che il gruppo è incredibile. Sarebbe stato bello avere più partecipazioni ai Mondiali precedenti, ma è andata così. La squadra ha vinto, ha vinto due titoli, è molto vicina alla gente e la gente è molto eccitata. Tutto ciò rende questa atmosfera bellissima. Il gruppo è bello, la squadra sta bene, con fiducia. Stiamo cercando di mantenerlo così"

E della Roma?
"Sono rimasto sorpreso dalla Roma, non me lo aspettavo. Sapevo che vivono il calcio come noi, come gli argentini, ma sono rimasto senza parole. Durante la presentazione, quando stavo per uscire, sulla scalinata tremavo. È diverso da quello che succede in campo con i tuoi compagni di squadra quando giochi una partita, lì sei per strada e non c'era molto da fare se non salutare la gente e dire due parole: è stato molto bello"

Perché la Roma?
"Ero svincolato e speravo di prendere la decisione migliore. Mourinho mi ha chiamato, abbiamo fatto diversi colloqui. Poi è venuto il ds Tiago Pinto a casa mia, mi ha detto cosa aveva in mente la nuova proprietà e mi ha convinto. Penso che molte cose belle arriveranno. Ovviamente ho pensato alla Nazione in cui giocare. Ho giocato tanti anni alla Juventus ed era difficile per me trasferirmi in un altro club in Italia, ma allo stesso tempo sapevo che non sarebbe stato difficile adattarmi . Un allenatore come Mou dice poche cose ma le dice in modo molto diretto. L'anno scorso ho avuto diverse interruzioni per infortuni. Non ho avuto continuità, ma ho ottenuto buoni risultati anche con i pochi minuti giocati. Sono una persona molto autocritica, cerco sempre di migliorarmi e di dare il massimo. Sapevo che l'anno della Copa América non era stato il mio anno migliore. Sono stato molto contento del risultato"


Conferenza Stampa Gasperini: "Abbiamo giocato contro una squadra forte. ma abbiamo avuto carattere"

Giampiero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato in conferenza stampa dopo il match vinto contro la Roma:

Avevi chiesto un paio di domeniche fa di conservare la maglia rosa fino alla sosta, quanto pesa questa vittoria?
"Ci speri sempre di fare i tre punti, è chiaro che il livello di difficoltà della partita fosse alto. Aver vinto questa gara ci dà una classifica fantastica, arriviamo alla sosta primi in classifica. Stiamo facendo un po' di rodaggio, la squadra è cambiata molto. Se penso all'anno scorso, a parte Duvan, Djimsiti, Palomino, Zappacosta, è andato via Ilicic, è andato via Freuler, è andato via Pessina. È un rimpasto di cui magari non ti accorgi, ma c'erano ragazzi giovani. Aver vinto questa partita è fondamentale, è chiaro che dobbiamo crescere, non possiamo arrivare chissà dove così, ma carattere, fase difensiva e voglia di portare a casa il risultato sono caratteristiche importanti".

Avete la migliore difesa del campionato, inviolata in trasferta. È un cambio di filosofia?
"Sportiello è stato determinante, ci sono state altre partite in cui non ci tiravano in porta e prendevamo gol al primo tiro. Oggi potevamo prendere gol, non siamo stati così ermetici, ma abbiamo giocato contro una squadra forte. C'era bisogno di questo tipo di partita, dobbiamo fare meglio nel disimpegno e in alcune uscite. Dovevamo essere più pericolosi perché c'era la possibilità di farlo. Quando vinci, il moraleti aiuta".

Assist e gol di due 2003, cosa cercavi cambiandoli all'intervallo?
"Non li ho cambiati per demerito. Non so ancora che ruolo avrà Scalvini, ma è un ragazzo di prospettiva ed è determinante vicino all'area, con la lucidità dell'ultimo passaggio. Il problema è che nel finale di primo tempo la Roma aveva preso il sopravvento nel primo tempo. Con de Roon in mezzo al campo e Koopmeiners la Roma la Roma ha avuto vita meno facile. Per Hojlund non era facile, l'esperienza di Muriel ci ha fatto uscire qualche volta in più".

Quale aspetto ti lascia più soddisfazione?
"È chiaro che se davanti hai Ederson e Pasalic finti attaccanti, sono dei centrocampisti. Sul piano delle distanze, del recupero palla, del palleggio, della fase difensiva, dei raddoppi, ottieni dei risultati maggiori. Abbiamo giocato la partita contro il Real Madrid in dieci per settanta minuti e non hanno mai tirato, ci siamo trovato a gestire queste partite. Se avremo delle opportunità offensive diverse, se vuoi stare lassù devi fare un altro tipo di calcio. Se vuoi vincere devi fare gol, l'anno scorso a un certo punto abbiamo perso l'opportunità perché non siamo stati capaci di vincere certe partite in casa e questo non ci ha permesso di raggiungere risultati, poi se esageri ti scopri. Il mio obiettivo non è quello di difesa e contropiede, così non vinci. Questo è sempre stato il mio ragionamento. A volte ci sono complimenti eccessivi, ma l'Atalanta precedente faceva un sacco di punti. Questa cosa fa parte della cultura italiana del calcio".

A prescindere da quello che potrà fare l'Atalanta, questa "rivoluzione" ha fatto rinascere un certo entusiasmo e una voglia di giocare per la Dea.
"È molto importante. È una motivazione a volte sottovalutata, ma la fine del campionato scorso, dove ci sono state delle colpe in certe partite da parte nostra, dove abbiamo pagato l'Europa League, abbiamo pagato i quarti di finale col Lipsia. Ci sono state delle situazioni clamorose contro l'Atalanta. Ma quest'anno dal 4 luglio ho visto del rosico dei giocatori nel voler ripartire, questa è stata la nostra benzina".

Ha iniziato un filone tattico nuovo, in cui si sono infilati tanti allenatori, come Juric, Alvini, Palladino. Si sente inorgoglito di questo?
"Devo dire che per tanti anni è stato quasi incompreso. Il Genoa arrivava dalla C, in Serie A ha sfiorato la Champions. Era una squadra da cui sono nati Motta, Palladino, Juric, così come Paro e Bocchetti. Finché siamo rimasti a Genova, nonostante risultati straordinari, quel calcio non passava. Si parlava di calcio antico. Ci sono state difficoltà all'Inter, sono stato bocciato perché giocavo con la difesa a 3, poi l'Inter ha vinto con la difesa a 3, il Chelsea ha vinto con la difesa a 3, Mourinho ora gioca a 3. In quel momento sono stato bocciato, tutte le altre sono fantasie, poesie. All'Atalanta ho avuto la consacrazione perché l'Atalanta è andata in Champions per tre anni di fila, ha fatto proseliti. La mia speranza è che qualcuno di questi vada in qualche big a portare questa idea di calcio, visto che io magari non ci arriverò più. Spero che qualcuno di questi, che lo merita, possa arrivare. Intanto Palladino oggi ha vinto".


Conferenza Stampa Mourinho: "E' andata male perchè abbiamo perso. Ma soddisfatto del gioco e per lo spirito"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match perso contro l'Atalanta:

Partita nata male con l'infortunio di Dybala, cosa è successo?
"È andata male perché abbiamo perso una partita che potevamo vincere facile per come abbiamo giocato. L'infortunio di Dybala è muscolare, è dura per lui e per la squadra, è successo mezz'ora prima della partita. Se possiamo immaginare questo dominio nell'ultimo terzo, con tante palle gol create, si può fare un po' di speculazione, se Dybala avesse giocato sarebbe stato diverso. Si può dire, ma questa non è stata la partita perché Dybala non ha giocato. Chi ha giocato ha fatto abbastanza per vincere facile. Purtroppo non abbiamo segnato e per questo abbiamo perso. Non ci piace aver preso 0 punti, ma ci piace il gioco, lo spirito. Abbiamo un problema con Pellegrini che ha sentito tirare al flessore, sull'1-0 non è voluto uscire, ha voluto andare fino alla fine come capitano, come uno che voleva aiutare e questo è un problema per noi. Vediamo se 15 giorni sono sufficienti per recuperare Pellegrini e Dybala".

Al di là della partita in se e delle occasioni. Vede Abraham sempre concentrato rispetto all'anno scorso? Al di la della partita di oggi.
"Abraham è un ragazzo straordinario, che lavora bene e vuole fare bene. Quando non ci riesce soffre. In questo momento, tra infortuni e partite non perfette, è un pò infelice. Ma zero critiche. Rimane un grande professionista che è venuto a Roma per migliorare e fare bene. Passerà".

L'Atalanta è stata in grande difficoltà, non la si vede così in difficolta da anni all'Olimpico. Cosa ha studiato sull'Atalanta per giocare così? Poi un commento sugli episodi contro Zaniolo.
"L'Atalanta l'abbiamo studiata come sempre, come facciamo con tutti. Oggi si è abbassata molto e non pressava alto. Avevamo studiato la partita con Dybala, ma alla fine ha dovuto giocare Matic ed ha cambiato un pò i compiti degli altri giocatori. Ma abbiamo dominato e non ho feeling negativo verso i miei giocatori. Ci è mancato solo il gol. Questa era la partita dove abbiamo dominato, dove dietro è stato tutto facile per Smalling e Mancini. Ma a volte il calcio è così. Io ho chiesto, prima di venire qui, all'arbitro perchè non ha dato rigore su Zaniolo. Io dico ai miei giocatori di non buttarsi mai. L'ho chisto proprio a Chiffi, perchè se mi diceva che era rigore se si buttava allora dirò ai miei di buttarsi sempre. Ma non mi ha risposto ed i suoi collaboratori mi hanno detto che dipende dal criterio. Quindi non mi hanno risposto".

La sosta può essere utile per capire dove si può arrivare in prospettiva?
"E' una sosta dove molti andranno in nazionale. Dybala e Pellegrini sono infortunati, mentre recupereremo El Shaarawy e Kumbulla. Lavoreremo su Belotti e Camara per farfli recuperare sul piano fisico. Ci saranno alcuni giorni liberi. Avrei preferito Pellegrini e Dybala giocassero in nazionale, ma torneranno per la prossima partita".


Roma vs Atalanta 0-1 | La Roma perde tra le proteste

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Zaniolo; Abraham.
A disposizione: Boer, Svilar, Dybala, Belotti, Shomurodov, Vina, Camara, Bove, Zalewski, Volpato, Tripi, Faticanti.
Allenatore: Mourinho.

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Ederson, Pasalic; Hojlund.
A disposizione: Rossi, Sportiello, Okoli, Muriel, Boga, Lookman, Mailovsyi, Ruggeri, Soppy.
Allenatore: Gasperini.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Vecchi e Mastrodonato.
Quarto Ufficiale: Ayroldi.
VAR: Di Paolo.
AVAR: Carbone.


AS Roma C5, ingaggiato l'Under19 azzurro Guerini

L’AS Roma C5 è lieta di annunciare l’ingaggio di Alessio Guerini. Il classe 2004 arriva dalla SS Lazio C5 e si aggregherà alla squadra di Mister Di Vittorio per la Serie A2 2022/2023. Il talento nato a Roma è già nel giro della Nazionale Italiana, avendo vestito la maglia dell'U19.

“Sono pronto e motivato, - ha detto Guerini nella sua prima intervista da giallorosso - cambiare aria mi ha fatto bene. Mister Di Vittorio mi ha fatto capire com'è il gioco della squadra, spero di dare una grande mano”.

La società AS Roma C5 ringrazia, inoltre, la SS Lazio C5 per la buona riuscita dell’operazione.

Benvenuto Alessio!

Ufficio Stampa AS Roma C5


AS Roma C5, ingaggiato l'ex Roma Cantarelli

L’AS Roma C5 è lieta di annunciare l’ingaggio di Flavio Cantarelli. Il laterale classe 2003 arriva dallo United Pomezia, dopo un passato nelle giovanili della AS Roma, e si aggregherà alla squadra di Mister Di Vittorio per la Serie A2 2022/2023.

“La squadra è giovane e forte, - ha dichiarato Cantarelli nella sua prima intervista da giallorosso - mi ha dato belle sensazioni. Spero di aiutare questo grande Club, facendo un buon minutaggio e qualche gol”.

La società AS Roma C5 ringrazia, inoltre, lo United Pomezia per la buona riuscita dell’operazione.

Benvenuto Flavio!

Ufficio Stampa AS Roma C5


Conferenza Stampa Camara: "Diversi club si erano interessati a me, ma quando si è fatta viva la Roma non ho avuto dubbi"

Mady Camara, neo acquisto della Roma con già quattro presenze all'attivo, si è ufficialemnte presentato alla stampa come nuovo giocatore giallorosso. Apre la conferenza, come di consueto, il GM Tiago Pinto: "Buongiorno a tutti, oggi sono doppiamente felice perché presentiamo Mady e perché è l'ultima presentazione (ride, ndr). Scherzi a parte, avete visto Camara in qualche partita, purtroppo con tante partite non abbiamo avuto il tempo di presentarlo. Abbiamo avuto l'infortunio di Wijnaldum e la capacità di trovare velocemente la soluzione per portare alternative alla squadra e all'allenatore. Per Mady è una sfida importante, ha fatto una buona settimana, ci aiuterà tanto dentro e fuori dal campo, il suo atteggiamento è importante".

PAROLE CAMARA

Cosa ti ha sorpreso della Roma?
"La cosa che mi ha sorpreso di più è l'ambiente familiare che si respira qui".

Qual è il compagno che ti sta aiutando di più nell'inserimento?
"Nessuno in particolare, ma tutti: mi hanno accolto benissimo come un fratello, da parte mia devo ripagare mettendomi a disposizione".

Quanto ha influito Mourinho? La trattativa?
"Diversi club si erano interessati e avevo anche esitato, ma quando si è fatta viva la Roma non ho avuto dubbi, ho parlato con il mister che mi ha spiegato il progetto e ho subito deciso di venire qui. Come mia abitudine sono qui per dare tutto e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi".

Manolas ti ha parlato della Roma? Le differenze tra la tifoseria dell'Olympiakos e della Roma?
"Sì, ho parlato con Manolas in particolare dopo l'accordo raggiunto con la Roma, mi ha parlato benissimo della Roma, di quanto fosse grande il club e del calore che si respira e che ho potuto riscontrare. L'Olympiakos ha una tifoseria magnifica, con tifosi molti caldi e quelli della Roma non sono da meno. Spero di essere accolto con lo stesso calore con cui sono stato accolto in Grecia".

Questa è l'occasione più importante della tua carriera a 25 anni? Che sensazioni ti dà lavorare con Mourinho?
"Sì, è motivo di grande orgoglio essere al servizio di uno dei migliori allenatore della storia del calcio, se non il migliore. Sono qui per sfruttare questa occasione, imparare e crescere. È una bella occasione, è importante mettersi a disposizione, lavorare e non porsi mai limiti".

A centrocampo c'è tanta concorrenza. Qual è il tuo obiettivo nella Roma?
"Sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, sarebbe il mio sogno e il mio intento, cercherò di lavorare per farlo. Condividere lo spogliatoio con campioni del calibro di Matic, Cristante, Pellegrini, Wijnaldum e lo stesso Bove è un motivo di grande orgoglio. Come ho già detto c’è massima umiltà da parte mia, voglia di mettermi a disposizione, ascoltare e aiutare il club a raggiungere gli obiettivi".

Che impressione ti ha fatto il campionato italiano a livello tattico e di intensità di gioco?
"Esistono differenze tra il campionato greco ed italiano, ma ogni campionato ha una sua identità e cultura, anche quello francese dove ho giocato, sta a me adattarmi. La squadra ha tutte le qualità per fare bene, dovrò lavorare per ambientarmi al meglio e mettere le mie qualità a disposizione di questo gruppo già molto buono".

Mourinho ha detto che non sei al 100%, quanto ti manca per raggiungere la piena forma fisica?
"Come ha detto il mister non sono al 100%, sto lavorando giorno per giorno per raggiungere la forma ideale per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi collettivi che sono quelli miei personali, non mi pongo limiti".

Hai caratteristiche diverse dai giocatori in rosa, cosa ti chiede Mourinho?
"Il mister mi sprona sempre a continuare a lavorare con intensità per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi e a  vincere le partite, mi dice questo in continuazione".


Roma vs HJK Helsinki 3-0 | Una Roma a due facce ottiene il suo primo successo in Europa League

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibañez, Viña; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Zaniolo, Pellegrini; Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Smalling, Abraham, Shomurodov, Celik, Camara, Dybala, Bove, Volpato, Tripi, Faticanti.
Allenatore: Mourinho.

HELSINKI (3-5-2): Hazard; Hoskonen, Tenho, Raitala; Soiri, Lingman, Väänänen, Hetemaj, Browne; Abubakari, Hostikka.
A disposizione: Tannander, Niemela, Arajuuri, Toivio, Halme, Boujellab, Peltola, Terho, Murilo, Olusanya, Tanaka, Yli-Kokko.
Allenatore: Koskela.

Arbitro: Petruscu.
Assistenti: Ghinguleac e Grigoriu.
Quarto Ufficiale: Birsan.
VAR: Van Boekel.
AVAR: Dankert.


Roger Ibanez: dalla panchina alla convocazione con il Brasile

Dal suo arrivo all’AS Roma, nella stagione 2019/20, Roger Ibanez da Silva ha disputato un totale di 108 partite con la maglia giallorossa, passando dall’essere un giocatore dal poco utilizzo all’essere un titolare inamovibile di Jose Mourinho. Grazie a questa sua crescita si è guadagnato, lo scorso 5 settembre, la convocazione con la nazionale del Brasile.

Nato a Canela (Brasile) il 23 novembre 1998, Ibanez arriva in Italia nel 2019 grazie all’Atalanta che lo acquista per 4,15 milioni dalla Fluminense. Con la Dea disputa 12 partite, tra Serie A, Champions League ed Europa League, prima di approdare, in prestito per 18 mesi con obbligo di riscatto ad 8 milioni più 2 di bonus, all’AS Roma. Ai giallorossi trova come allenatore Paulo Fonseca che all’inizio lo utilizza con il contagocce poi, dalla stagione 20/21, il suo utilizzo aumenta grazie alle buone prestazioni effettuate. Nella sua prima stagione “vera” a Roma, Ibanez gioca 40 partite tra campionato, Europa League e Coppa Italia, realizzando 2 reti e 2 assist. Con l’arrivo di Jose Mourinho, la scorsa stagione, è arrivata la consacrazione del difensore brasiliano con 51 partite giocate per un totale di 4257 minuti in campo, rispetto ai 2998 della stagione prima. Nel campionato in corso è l’unico giocatore giallorosso ad aver disputato tutte le partite ufficiali dell’AS Roma. Grazie a questa sua crescita esponenziale, negli ultimi 2 anni, il CT della nazionale del Brasile, Adenor Leonardo Bacchi lo ha convocato per le partite amichevoli in preparazione del mondiale in Qatar con la Tunisia ed il Ghana strappandolo, definitivamente, alla nazionale italiana di Roberto Mancini, visto il triplo passaporto brasiliano-uruguaiano-italiano di Ibanez.

Dal suo arrivo in giallorosso ha collezionato 108 presente, realizzato 7 reti ed ha fornito 2 assist facendo lievitare il suo valore di mercato dai 2 milioni di inizio 2020 agli attuali 25.

Di Mirco Monda (insideroma.com)