Diritti TV, la decisione sull'offerta di Mediapro verrà comunicata il 7 ottobre
Il prossimo 7 ottobre la Lega di Serie A deciderà in merito all'offerta di Mediapro per i diritti TV relativi al triennio 2021/2024. L'offerta, di circa 1.3 milioni annui, prevederà anche la creazione di un canale dedicato alla Lega. L'offerta di Mediapro, colosso spagnolo, è ancora in fase di studio; con la deadline che è stata spostata di una settimana.
Allenamento Roma, domani mattina la rifinitura alle ore 11
In vista del match di mercoledì sera (ore 19) contro l'Atalanta, la Roma ha fissato per domani la rifinitura della vigilia. Per i giallorossi l'appuntamento è domani mattina alle ore 11 presso Trigoria.
Veretout-Cristante, Fonseca si fida: «In Italia gioco con due mediani»
IL MESSAGGERO - CARINA - Lo definisce «un test eccellente per misurare le nostre capacità». A dimostrazione che anche per Fonseca, la gara di oggi contro il Bologna, rappresenta un banco di prova. Sassuolo e Basaksehir, con il rispetto dovuto ad entrambi i club, hanno rappresentato il trampolino di lancio per trovare poi una conferma in questa settimana che prevede tre gare ravvicinate (Bologna, Atalanta e Lecce) che diranno qualcosa in più dei progressi della Roma. Al Dall'Ara, prima partita lontano dall'Olimpico: «È una squadra in testa alla classifica, imbattuta, motivata, che riflette il carattere del proprio mister, sarà un match complesso, ma noi siamo pronti». Aspettiamoci allora la solita voglia d'imporre il proprio gioco anche se al tecnico portoghese sono bastate poche gare per capire che «in Italia non è facile far registrare grandi differenze di percentuali di possesso palla a causa della qualità degli avversari. Dipende anche dalla qualità della partita. A tutte le squadra piace giocare e hanno chiari principi offensivi». Magari non proprio oggi pomeriggio, visto che Mihajlovic dovrebbe aver preparato una gara d'attesa. Per Sinisa, un messaggio speciale: «Ho appreso con tristezza la notizia sul suo stato di salute, lui è un lottatore. Saremo avversari in campo, ma gli auguro di vincere la sua battaglia. Ce la farà. Sono cose che vanno oltre le rivalità in campo».
QUADRATURA DEL CERCHIO - Rispetto a giovedì, tornano dal primo minuto Pellegrini, Veretout e Mkhitaryan. Proprio il rientro del francese al fianco di Cristante, permette a Fonseca di spiegare la differenza che intercorre tra il giocare con il regista o con due mediani, seppur atipici come Cristante e Veretout: «La partita di Europa League aveva caratteristiche diverse rispetto agli impegni di campionato, per questo abbiamo giocato con Diawara. Anche nel campionato italiano preferisco utilizzare due mediani e quindi col Bologna scenderanno in campo Cristante e Veretout. L'utilizzo di questi giocatori dipende dalla fase di gioco e dal sistema dell'avversario. Quando vogliamo giocare più alti lo facciamo con uno più due. I mediani non sono statitici, il nostro è un gioco dinamico». E ad usufruire del lavoro del centrocampo e di quello di Pellegrini, dovrebbe essere Mkhitaryan: «È un giocatore che sta bene fisicamente, è arrivato in eccellenti condizioni avendo giocato con l'Arsenal. Contro il Sassuolo era la prima partita e abbiamo avuto poche occasioni per allenarci, penso che il suo margine di crescita sia notevole». Fa un po' di pretattica sugli esterni («Finora Spinazzola l'ho utilizzato a destra, può essere anche alternativa a sinistra. Kolarov? Ha sempre giocato, come Fazio, non possiamo risparmiarli tutti. Vedremo se sarà della partita») e su Zaniolo (a conferenza conclusa: «Gioca? Vediamo...») ma la certezza rimane sempre quella: «Pur conoscendo la qualità del Bologna e l'ottimo momento che sta attraversando, non cambieremo però il nostro modo di affrontare le gare». La Roma ha riassunto Luca Franceschi (addetto al recupero infortunati), che era andato via in estate a scadenza di contratto: ora lavorerà nel settore giovanile.
Una montagna di nome Sinisa
IL MESSAGGERO - LIGUORI - Zaniolo non è Totti. Chiaro, nessun giallorosso lo pensa. E neppure Dzeko è Totti. Giovanissimo il primo, maturo il secondo, hanno entrambi il gioco e i colpi diversi dal Capitano. Eppure, insieme, costituiscono in questo momento la fortuna della Roma. Potente, a tratti inarrestabile, Niccolò e non ci vengano a raccontare che giovedì ha incontrato un “pellegrino” turco. No, al contrario: ha fatto ammattire un esperto mestierante come Clichy. Elegante e onnipresente Edin: da lui abbiamo visto assist a occhi chiusi, molto rari per una punta di quella stazza. Il terzo Moschettiere è Lorenzo Pellegrini: non è Pizarro e neppure De Rossi, ma infila la palla verticale a colpo sicuro e arriva al tiro all’improvviso. Fortuna avere giocatori così, perché non sono nuovi acquisti, ma uomini fortunatamente voluti già da Di Francesco. Anche i meriti di Fonseca, però, si vedono nel resto della squadra, con un punto interrogativo ancora in difesa. Oggi a Bologna sarà la prima partita in trasferta, doppia trasferta perché giocheranno anche contro la Grande Icona Mihajlovic: i rossoblù sono davanti, anche grazie alla formidabile spinta dell’allenatore malato. Vincere a Bologna è necessario per tornare alti in classifica, ma sarà letteralmente una montagna da scalare. Forse, senza neppure festeggiare troppo. Però è una prova decisiva, anche per misurare l’organico.
E pure Zaniolo va a caccia del primo gol esterno
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sette volte all’Olimpico, davanti alla sua gente, e ancora niente fuori casa, lontano da Roma. Se c’è un piccolo tabù nella crescita di Nicolò Zaniolo è proprio questo, il fatto di aver finora segnato solo nelle partite casalinghe. La prima volta è stata quel 26 dicembre dello scorso anno, quel gol al Sassuolo da terra che ancora oggi è una perla da vedere e ammirare; l’ultima – ovviamente – giovedì scorso, quando Nicolò ha segnato per la prima volta in Europa League, trafiggendo l’Istanbul Basaksehir. Ecco, da oggi a Bologna Zaniolo va a caccia anche di altro e cioè del primo gol esterno. Il che, ovviamente, completerebbe un cerchio, anche se poi di tempo ce n’è a sufficienza e i suoi passi da gigante verso la gloria prematura sono già enormi.
Roma: primo passo verso la Champions
IL MESSAGGERO - TRANI - Dal passato al futuro, l'appuntamento sembra studiato proprio per la riabilitazione definitiva della Roma. Che nel pomeriggio, dopo 364 giorni, torna al Dall'Ara. Dove il 23 settembre 2018, il presidente Pallotta scaricò pubblicamente il suo allenatore, definendosi disgustato da quel ko (2-0). Di Francesco ha rischiato che quella fosse l'ultima partita e invece ha poi resistito fino a marzo. Ma destino segnato da quella sconfitta. Oggi, invece, è il primo viaggio per Fonseca, nuovo tecnico giallorosso e terzo in meno di un anno, avendo ereditato la panchina da Ranieri che si è fermato a Trigoria solo 2 mesi. Il portoghese, proprio a Bologna, ha la chance per chiudere dodici mesi di discontinuità e delusione, risalendo ancora la classifica dopo la partenza lenta e puntando l'obiettivo che è sempre la zona Champions. I due successi di fila, contro il Sassuolo e il Basaksehir, sono stati rotondi e meritati. La svolta, però, è da certificare subito in Emilia.
TEST INEDITO - La curiosità principale nel match di Bologna è rivolta al comportamento della Roma nella sua prima trasferta stagionale, dopo i 4 match giocati all'Olimpico (2 pari e 2 successi, con il rendimento chiaramente in crescendo). Non ce l'ha, però, Fonseca. Che, dal suo 4-2-3-1, si aspetta il solito atteggiamento. O meglio quello che vorrebbe dal suo gruppo. Magari vedendo qualche ulteriore progresso nella gestione del match. Ma i concetti che chiede agli interpreti restano gli stessi. Il suo stile, come l'allenatore ripete da quando si è presentato nella Capitale, nasce dal coraggio e dalla fantasia. Squadra, dunque, dominante e propositiva, sempre pronta al pressing e al palleggio. Fisico e qualità, a prescindere dalle scelte. Finora, in campionato, è mancato l'equilibrio: 8 gol segnati e 6 subiti. Il portoghese lo ha trovato, quasi d'incanto, giovedì sera contro il Basaksehir, l'unica partita delle 4 in cui Pau Lopez non ha incassato reti.
AVANTI TUTTA - Davanti, invece, la Roma è ispirata contro qualsiasi avversario: media di 3 gol realizzati a partita. In campionato i migliori realizzatori sono Kolarov e Dzeko (2 reti), leader del gruppo e giocatori di riferimento del tecnico. Loro, a meno di contrattempi, non sono chiamati in causa per il turnover. Tocca agli altri, come ha annunciato alla vigilia Fonseca. Che si prepara a cambiare di nuovo mezza squadra, inserendo gli esclusi dal match di Europa League. Quindi spazio a Florenzi, Mancini (fino all'ultimo, però, in ballottaggio con Jesus), Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. In campo i titolari, aspettando Smalling e Under che con Zappacosta, Perotti e Cetin non sono nella lista dei 21 convocati.
CASA DOLCE CASA - Il Bologna, come è successo anche domenica scorsa a Brescia, non avrà in panchina Mihajlovic, costretto al secondo ciclo di cure in ospedale. Ma la sua impronta, e ormai dal campionato scorso, è riconoscibile soprattutto nel carattere della squadra. Anche i rossoblu, come la Roma, sono ancora imbattuti. Ma hanno 2 punti in più: 7 contro 5, il loro raccolto in partenza più abbondante degli ultimi 17 anni. E soprattutto sono in serie positiva al Dall'Ara con 8 successi consecutivi e, dopo il Napoli, da inizio marzo hanno l'attacco più efficace con 35 reti, solo 2 in meno della formazione di Ancelotti. I giallorossi rispondono con 16 gare senza sconfitte in serie A, come nessuna formazione che partecipa a questo torneo. La striscia è da allungare, magari ritrovando la vittoria fuori casa. L'ultima, a Marassi lo scorso 6 aprile contro la Sampdoria (0-1), è di 169 giorni fa. Lontana come è distante chi la firmò: De Rossi, sbarcato in estate a Buenos Aires.
Tocca a Kluivert e Veretout. Mkhitaryan c’è, Zaniolo fuori
IL TEMPO - BIAFORA - Fiducia a Kluivert. L’esterno olandese è uno dei pupilli di Fonseca e per la quinta volta consecutiva da inizio stagione riceverà una maglia da titolare nella sfida tra Roma e Bologna. Il reparto offensivo vedrà la conferma di Dzeko come centravanti e sarà completato dal ritorno dal primo minuto di Pellegrini sulla trequarti e di Mkhitaryan a sinistra, con Zaniolo inizialmente lasciato in panchina. A centrocampo la coppia formata da Veretout e Cristante è quella che ha maggiormente convinto il tecnico, pronto a schierare gli stessi undici che hanno sconfitto domenica scorsa il Sassuolo: davanti a Pau Lopez i difensori saranno Florenzi, Mancini, Fazio e Kolarov. Ancora out Smalling, Zappacosta, Under e Perotti, assente anche Cetin vittima di una sindrome influenzale. Nel Bologna è possibile che Palacio scali sulla linea dei trequartisti, con l’inserimento di Destro al centro dell’attacco.
La Roma di Fonseca va a caccia del tris
IL TEMPO - BIAFORA - Tre indizi per fare una prova. Dopo i due poker calati contro Sassuolo e Istanbul Basaksehir la Roma va a caccia della terza vittoria consecutiva e lo farà contro il Bologna, reduce - considerando anche la passata stagione - da otto successi di fila tra le mura amiche del Dall’Ara, pronto ad ospitare circa 25mila tifosi, di cui 3mila giallorossi (Baldini è segnalato in zona per il matrimonio del figlio, chissà se si affaccerà sugli spalti…). La squadra, e Fonseca in primis, sanno che bisogna volare basso senza farsi trascinare dai facili entusiasmi e che la prima vera trasferta stagionale sarà un banco di prova più che importante: “E’ un test eccellente per misurare quali sono le nostre capacità. Affrontiamo - ha detto l’allenatore portoghese alla vigilia - una squadra molto forte, il Bologna è in alto in classifica ed è imbattuto, ha ottenuto due vittorie e un pareggio. Una squadra molto motivata con giocatori molto buoni, una squadra che riflette il carattere del suo mister. Sarà con certezza una partita molto complessa, ma noi saremo sempre pronti per questo genere di gare”. Il tecnico della Roma continuerà a ruotare i giocatori (“Smalling tornerà con l’Atalanta”) e probabilmente si affiderà ancora una volta ad un assetto che prevede un terzino più bloccato rispetto all’altro, con Florenzi a coprire le spalle a Kluivert sulla fascia destra: “La squadra sta bene fisicamente, è motivata. Conoscendo la qualità dell’avversario e l’ottimo momento che sta attraversando noi non cambieremo quello che è il nostro registro abituale, il nostro modo di pensare, il nostro modo di affrontare le partite. Evidentemente dobbiamo essere pronti ad affrontare questa gara al punto di vista strategico ma i nostri concetti non verranno alterati. Sono una persona positiva e ottimista e cerco di trasmette questo ai calciatori”. Sull’altra panchina non ci sarà Mihajlovic a cui Fonseca ha mandato un messaggio d’incoraggiamento: “E’ un lottatore, saremo avversari sul campo ma gli auguro di cuore una pronta guarigione, che possa vincere questa battaglia, ne sono sicuro, vincerà”. A sostituire l’ex ct serbo ci penserà il vice Tanjga, che ha promesso battaglia ai giallorossi: “Dimostreremo fin da subito che il Bologna è una squadra di alto livello. Non abbiamo alcuna paura di affrontare la Roma, siamo convinti delle nostre capacità e del nostro livello di gioco. Le possibilità di vincere c’è. La squadra è consapevole di questo. Giocare in casa poi aumenta ulteriormente le nostre possibilità”. La pessima prestazione e il ko dell’anno scorso - la prima tappa della profonda crisi che ha infine portato all’esonero di Di Francesco - sono sicuramente impressi nella testa di Dzeko e compagni, disposti a non ripetere gli stessi errori.
Bologna vs Roma, le probabili formazioni dei quotidiani
INSIDEROMA.COM - Un test per misurare le reali ambizioni di questa nuova Roma targata Paulo Fonseca. La formazione capitolina è pronta a scendere sul campo del Dall'Ara per la prima gara stagionale lontana dalle mura amiche dell'Olimpico. Per il match contro il Bologna la coppia di centrali sarà composta da Mancini e Fazio, con Jesus che dopo la gara di Europa League torna ad accomodarsi in panchina. A centrocampo spazio alla coppia Cristante-Veretout, con Fonseca ancora indeciso se riconfermare Zaniolo o dare nuovamente spazio a Kluivert. Dopo il riposo di giovedì in coppa tornano titolari Mkhitaryan e Pellegrini, che agiranno alle spalle dell'insostituibile Dzeko. Di seguito, le probabili formazioni secondo i principali organi di stampa nazionali.
IL MESSAGGERO
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
CORRIERE DELLO SPORT
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
IL TEMPO
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
CORRIERE DELLA SERA
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
TUTTOSPORT
Pau Lopez: Florenzi, Mancini, Fazio, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
Mihajlovic e i suoi rivali. L’esordio e il rifiuto: “Siate spavaldi”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lo volle Boskov nel 1992. Lo consigliò Totti 4 mesi fa, prima che Francesco desse l’addio e che Sinisa pronunciasse un consequenziale “no, grazie”. “Sono stato molto vicino ad allenare la Roma – disse Sinisa il 10 giugno e dopo aver firmato un triennale col Bologna -, poi ho capito che dal punto di vista ambientale loro non erano pronti. Io lo ero, loro invece no. Posso anche andare a fare la guerra da solo contro tutti e perdere, ma stavolta no. Quindi ho deciso di ringraziare la Roma per l’offerta e rifiutare“. Prima di Fonseca c’era lui. Sinisa, che ha casa a Roma, oggi non sarà in panchina ma da remoto farà le solite sessanta telefonate o una unica che dura 90’ più recupero collegandosi col video-analyst Baldi. “Ci ha detto di volere una squadra capace di difendere bene e resiliente – dice il vice Emilio De Leo -, anche spavalda in maniera sana. Questo è un gruppo attento, giovane e coraggioso, figlio del suo allenatore, l’empatia fra noi, la città e l’allenatore è enorme”. Al Dall’Ara con 25.000 spettatori, presente Saputo con famiglia e nel mirino ci sono la nona vittoria di fila in casa e la media-punti: nell’era dei tre a partita, solo Ulivieri (1,43) ha fatto meglio di Mihajlovic (1,39) sulla panchina del Bologna in A.
Giallorosse a Firenze, è caccia al riscatto
IL MESSAGGERO - La Roma femminile, dopo il ko interno con il Milan nella prima giornata di campionato, affronta la Fiorentina in trasferta. Betty Bavagnoli vuole riscattare la brutta figura: «In settimana abbiamo cercato di capire i nostri errori e a Firenze mi aspetto una prestazione diversa. Se vogliamo fare il salto di qualità, dobbiamo dimostrare che siamo pronte dal punto di vista della mentalità».
Bologna-Roma: schemi, idee, reti e sguardi verticali...
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Un po’ è merito della Roma, molto lo è del Bologna. Nel senso che se dal gioco di Fonseca di gol ce se ne aspettano sempre tanti, le 6 reti in tre gare del Bologna sono forse inattese. Ed invece la bella classifica della squadra di Mihajlovic prende spunto anche da questo, dalle tante soluzioni offensive che Sinisa ha al suo arco. Forse non così tante come la Roma, di certo a sufficienza per poter mettere paura ai giallorossi. Il Bologna viene da 8 vittorie interne consecutive e da quando c’è Mihajlovic (29 gennaio) ha segnato 38 gol in 20 partite, quasi due di media a gara. Numeri importanti, nonostante tra i rossoblù non ci sia un centravanti di fatto: finora lì ci hanno giocato Palacio (falso nove) e Destro, in vantaggio per oggi. [..] Nella Roma, invece, il centravanti c’è e per Fonseca è fondamentale. Dzeko non è solo il terminale della manovra offensiva, ma anche il regista aggiunto. E quando si abbassa, crea spazio per gli inserimenti da dietro. Insomma, la Roma senza Dzeko è difficilmente immaginabile (in attesa che Kalinic cresca di condizione), anche se poi Fonseca ha davvero tante soluzioni offensive. E non è un caso che dei 12 gol segnati in 4 partite (tre di media a gara) ben 8 siano arrivati da attaccanti: Dzeko (3), Kluivert (2), Under, Zaniolo e Mkhitaryan.