Mourinho non parler… nella conferenza prepartita di Roma-Bologna

Secondo alcune indiscrezioni raccolte, Josè Mourinho non parlerà in conferenza stampa prima delle sfide contro Bologna e Milan, come avvenuto in precedenza quando era squalificato. Deciderà nei prossimi giorni se parlare prima del match di Coppa Italia o direttamente alla vigilia della Fiorentina.


JosŠ Mourinho pensa ad un rilancio morbido per Dybala

Paulo Dybala non gioca titolare da quasi tre mesi ma col Bologna l'argentino vuole esserci. 

Secondo la Gazzetta dello Sport però il tecnico portoghese Josè Mourinho pensa ad un rilancio morbido del suo fuoriclasse per gestirlo e portarlo presto al top della condizione fisica.     


Napoli, Spalletti: "Queste partite le vinci solo se sei determinato. E' una qualità fondamentale della nostra squadra"

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato ai media nel post partita del match contro la Roma:

SPALLETTI A DAZN NEL POSTPARTITA

Chi parte dalla panchina è forte e può cambiare la partita.
“Queste partite le vinci solo se fai vedere di essere determinato a vincerle, a partire dai magazzinieri. Sono partite complicate, ma quelli che sono entrati hanno dimostrato che erano già dentro la partita anche se sedevano in panchina. Questa è una qualità fondamentale della nostra squadra. A questi livelli se non hai tutti i calciatori concentrati e vogliosi di giocare con i compagni diventa difficile portare a casa queste partite”.

Mi piace il gioco che fai con i terzini.
“Dipende un po’ dalle caratteristiche dei terzini che abbiamo. Loro arrivavano sempre sui terzini con l’uomo a tutta fascia, quindi il braccetto era costretto a prendere Lozano o Kvaratskhelia. Tenendo i terzini dentro il campo inizi a palleggiare a destra e poi se arrivi a sinistra non fanno in tempo gli avversari. Oggi abbiamo avuto poco coraggio di far girare la palla. Abbiamo avuto poca qualità rispetto al solito, abbiamo servito un po’ male Osimhen, non è riuscito a prendere gli spazi”.

Il gol di Osimhen è stato stupendo.
“In quel gol c’è qualità, personalità, c’è tutto. Ha una botta incredibile, è forte fisicamente ed è difficile da contenere. Sa fare tutto, è un calciatore importante”.

Non è da tutti togliere Osimhen in una partita del genere.
“Non si può sempre far giocare i soliti e aspettare che possano usare tutto il tempo a disposizione, dimenticando l’impegno settimanale degli altri in allenamento. Se non lo fai non sei un allenatore completo. Quando è mancato Osimhen, Raspadori e Simeone ci hanno fatto passare il turno in Champions League, quindi non vedo il motivo per cui andrebbero fatti fuori. Con le cinque sostituzioni chiunque può essere sostituito e incidere nella partita”.

Cosa ha regalato a Mou?
Un pulcinella”.

Perché?
Perché è il suo compleanno e perché l’ho regalato a tutti gli allenatori che ho affrontato in Champions League”.

Dazn


Mourinho: "Abbiamo perso ma usciamo fiduciosi. Siamo la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni dei media al termine del match contro il Napoli:

MOURINHO A DAZN

Con un po’ più di attenzione poteva essere la migliore Roma della stagione.
“Abbiamo giocato bene dal 1’. Dopo il gol di Osimhen abbiamo avuto un periodo in cui si è sentita l’ingiustizia di quell’1-0. La squadra ha giocato benissimo, pressato alto e recuperato palla. Abbiamo perso, ma esco fiducioso. Siamo la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli. L’ambiente nello stadio era tremendo, ma sembrava vuoto. Il risultato è negativo, ma sono fiducioso. Vedere che i nostri 3 cambi sono stati 3 ‘bambini’ che giocavano nel campo di plastica a Trigoria mi fa un piacere tremendo, soprattutto per come sono entrati. Qualche volta il calcio è ingiusto e a volte la squadra che merita di più perde. Oggi meritavamo di vincere. I ragazzi erano tristi, ma l’anima piena di fiducia. Ci vediamo mercoledì all’Olimpico”.

Cosa vi siete detti con Spalletti?
“L’ho ringraziato per il regalo di compleanno che mi ha dato prima della partita, ma non l’ho ancora scartato. Mi ha fatto piacere. A fine partita ci siamo abbracciati. Questo sarà il campionato del Napoli”.

Come sta Pellegrini? A volte non riesce ad entrare subito nel gioco.
“Sono due settimane che non si allena in gruppo, lo ha fatto solamente ieri. Si è sacrificato per giocare, non era al top. Era poco in forma e non aveva molta intensità. Abbiamo preparato bene la partita. Con una partita alla settimana siamo una squadra molto brava, il problema diventa quando giochi 2/3 volte a settimana. Il Napoli faceva fatica, abbiamo rischiato e limitato gli avversari. Matic ha giocato benissimo, Mancini ha giocato da terzino destro e ha chiuso molto bene Kvaratskhelia, così come Smalling con Osimhen, è difficilissimo da marcare. Se va in Inghilterra Osimhen deve cambiare modo di giocare però, lo ammazzano, qua in Italia si accetta questo tipo di atteggiamento, lì no. Con le qualità che abbiamo noi abbiamo giocato molto bene. Dobbiamo dimenticare la sconfitta. Ora arrivano le difficoltà con 3 partite a settimana. Se guardo il modo in cui giocavamo contro le big sembrava che ci fosse un blocco tattico e mentale, ora invece giochiamo bene. Questo è una gioia”.

Abraham come sta? Zaniolo può tornare al centro della Roma?
“No. Intanto non so se Abraham si sia infortunato o solo stanchezza, così come Matic. La partita è stata molto dispendiosa. Voglio gente così però, che vuole giocare nella Roma e che sia disponibile. Quando non stai bene nella famiglia devi andare via e trovare una soluzione. La famiglia è fatta da gente con cui vuoi stare”.

 

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

 

In questo momento la Roma è la principale favorita nella corsa Champions?
"Quando si giocano tre partite alla settimana è una corsa di rosa, non di squadra. Quando abbiamo tempo e condizione per preparare una gara secca, è molto difficile per noi non vincere poi quella gara. Quando lavoriamo sulla fase difensiva e offensiva ed hai giocatori freschi, per noi è molto difficile non vincere. Quando giochi tre volte a settimana, le squadre favorite sono quelle che hanno più organico. Noi cresciamo come squadra e facciamo crescere giocatori che prima non erano opzioni, ragazzi come Bove e Volpato, col tempo la rosa migliora. Dopo la gara ho detto ai giocatori di alimentare la propria anima con la prestazione che abbiamo fatto, di guardare alla classifica e al calendario che abbiamo davanti. Abbiamo giocato sui campi di Juve, Milan e poi devono giocare da noi. Oggi, nella tristezza di un risultato che considero ultra-immeritato, sono orgoglioso di questa squadra".

 

Dybala?
"Non mi piace fare analisi individuale, bisogna guardare la partita che noi abbiamo imposto al Napoli. Perché abbiamo imposto questa gara, che il Napoli non voleva e nemmeno il pubblico, infatti lo stadio sembrava vuoto. Li abbiamo pressati molto, non riuscivano a costruire. Bisogna dare merito anche all'avversario. Kim è un giocatore fantastico. Questa è la squadra che vince lo scudetto, quando devi vincere c'è una stella che ti accompagna, di gare che dovresti perdere e invece vincere. Loro oggi hanno avuto questa stella, per questa ragione penso che sarà la squadra che vincerà lo scudetto".

 

I cambi?
"Ho fatto tutti cambi forzati, mi avevano chiesto il cambio i ragazzi. Certo, una cosa è far entrare Raspadori e Simeone, un'altra è avere dei ragazzini".

 

Dazn


Napoli vs Roma 2-1 | Ottima prestazione della Roma, ma alla fine la spunta il Napoli

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min Jae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Kvaratskhelia, Osimhen.
A disposizione: Gollini, Marfella, OStigard, Zedadka, Bereszynski, Olivera, Juan Jesus, Gaetano, Demme, Elmas, Ndombele, Raspadori, Lozano, Zerbi, Simeone.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Squalificati:-.
Indisponibili:-.
Diffidati: Kim Min Jae.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Abraham.
A disposizione: Svilar, Vina, Kumbulla, El Shaarawy, Bove, Camara, Tahirovic, Belotti, Solbakken, Volpato.
Allenatore: José Mourinho.
Squalificati: Celik.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum.
Diffidati: Cristante, Mancini, Smalling, Zaniolo.

Arbitro: Orsato.
Assistenti: Tegoni e Baccini.
Quarto Uomo: Rapuano.
VAR: Di Paolo.
AVAR: Maggioni.


Conferenza Stampa Mourinho: "Zaniolo non sarà disponibile. Domani la Roma va a cercare di vincere"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Napoli:

Come gestirà Zaniolo? Ci saranno provvedimenti disciplinari?
"Non posso rispondere a questo. Sembra che abbia ragione io purtroppo, dopo quello che ho detto nel post di Spezia-Roma, sembra questa la direzione".

Perché purtroppo?
"Perché è un mese che il giocatore dice ogni giorno di voler andare via. Dopo lo Spezia ho dato lunedì libero a tutti e martedì allenamento opzionale, io ero a Trigoria con il mio staff, tutti i giocatori in panchina a La Spezia sono venuti ad allenarsi, anche tanti giocatori che hanno giocato sono venuti. Questo è il profilo di giocatori che vogliamo: giocatori di squadra, questo è il tipo di giocatori che vuoi con te. Quando un giocatore dice, alla società e ai compagni, di non voler giocare per la Roma e di non volersi allenare con il gruppo, dico purtroppo. La situazione ideale sarebbe che lui sia felice e lasci gli altri felici. Ho avuto questa sensazione quando ho rilasciato quelle dichiarazioni e purtroppo sembra che stia succedendo. Se vuoi sapere i dettagli, non è una domanda per me. Ancora una volta Nicolò non è a disposizione della squadra, il mio focus è sulla squadra e sui giocatori che vogliono lottare per il club e per i tifosi, Nicolò non fa parte del progetto Napoli se si può chiamare così. Non voglio parlare più di Zaniolo".

Che Napoli si aspetta?
"Il Napoli visto dalla prima partita. Spero di non essere interpretato male, ma complimenti al Napoli per lo scudetto ed è loro meritatamente. Mi aspetto la squadra più forte, che ha un buon allenatore, buoni giocatori, ottimo mercato e stanno facendo un campionato fantastico. Per la poca consistenza dell’Inter e del Milan, lo scudetto è loro. La Roma domani va a cercare di vincere, ma complimenti a loro che hanno vinto lo scudetto meritatamente".

Il suo futuro qui è un progetto, è legato alla prossima Champions? Le possibilità di investimento possono condizionare?
"Capisco la domanda, ma me la deve fare la società. Magari quando ero più giovane e immaturo ero capace di discutere con la stampa delle cose interne. La maturità aiuta ad essere equilibrato, non voglio dire più etico ma più uomo di società e meno egoista ed egocentrico. Non ho una risposta per te, me la deve fare la società quando pensa di potermela fare".

Al di là della questione Zaniolo, il mercato si conclude con pochi cambiamenti nella rosa, ma ha due giocatori in meno: mancheranno Zaniolo e Karsdorp. Manca qualcosa? La Roma si è indebolita?
"Ho un regalo per te. Lasciatemi ringraziare tanta gente che mi ha fatto gli auguri per il compleanno. Non parlo della mia famiglia e dei miei amici più stretti, ma della gente che per varie vie mi hanno fatto anche molti regali. Voglio ringraziare tutti, è fantastico, non me lo aspettavo. Il regalo per te è la squadra che gioca domani: giocano Rui Patricio, Zalewski a destra, Spinazzola a sinistra, i tre centrali con Kumbulla in panchina, Cristante, Matic e Pellegrini, Dybala e Abraham. Sulla tua domanda: se finisce la situazione di Shomurodov, abbiamo un giocatore in meno ed un ragazzo in meno che è fantastico, ha lavorato tanto per avere opportunità di giocare a Roma e non ne ha avute tante. Il prestito per 6 mesi, è qualcosa di cui ha bisogno e che merita. È triste per noi, è uno dei nostri che va via, è importante per lui giocare. Se ne abbiamo uno in meno e nessuno in arrivo, è ovvio che abbiamo un'opzione in meno ma è così. Non ho nulla da dire".

Si aspettava di più dal mercato?
"No, perché la situazione del Fair Play è diventata più chiara per tutti. L'uscita di Eldor è in prestito oneroso con risparmio sul suo ingaggio, ma non ha impatto sul mercato che possiamo fare o meno, per questo non mi aspetto nulla. Mi aspetto più difficoltà, perché adesso la struttura competitiva cambia: da gennaio abbiamo giocato una partita a settimana, ora ne inizia una diversa. Quando hai qualche problema e non opzioni, puoi aspettarti più difficoltà. Ma il gruppo è fantastico e solidale, andiamo insieme fino alla fine con i tifosi".

Karsdorp?
"Sarà fuori fin quando lui vorrà, serve poca cosa per stare dentro. Ora è infortunato, ha un piccolo problema ma si è sempre allenato con noi dal Portogallo. Qualcuno in questo processo è stato bugiardo ed ha lasciato un'immagine di un allenatore e di un club, non lo meritavamo. Dipende solo da lui".

Quanti giocatori ha il Napoli del livello di Dybala?
"Nessuno dello stesso livello di Dybala. Ha tanti giocatori bravi e grandi giocatori. Anche uno con cui ho parlato su Facetime e lo volevo al Tottenham: costava 10 milioni, il Tottenham aveva offerto 5 milioni e non poteva spendere soldi all'epoca. Il ragazzo voleva venire e adesso è quello scarso che gioca lì, Kim. Ha tanti giocatori ma come Dybala no".

Wijnaldum come sta?
"Il tempo aiuta sicuramente, anche se non si allena con la squadra nelle situazioni competitive. Sta iniziando a fare piccole cose con la squadra, ogni 15 giorni deve fare le visite per capire la situazione. Non voglio dire quando tornerà, è impossibile, ma magari una settimana-10 giorni ancoea e potrà stare con la squadra. Ma tutto va bene, non abbiamo avuto ritardi. Lavora sempre bene".

Su un giornale inglese il Chelsea voleva Mourinho, ma qual è il principio per cui la penultima squadra di Premier riesce a fare un'offerta per Zaniolo e non la prima della Serie A? Perché questa differenza strutturale?
"Inizia tutti dai diritti tv. È quasi una metafora ma è la realtà: quando si gioca la finale di Championship, è la partita che ha più soldi sul tavolo, anche di più di una finale di Champions League. Questo dice tutto, è un potere economico diverso. Dal punto di vista economico le squadre di Premier sono più forti di quelle italiane. Si può parlare di Juve con potenziale diverso ma tutte sono in difficoltà".

Il futuro di Mouinho?
"Non lo so. Qualche giornale inglese lo ha scritto e qualcuno di voi l'ha preso, non ho capito bene perché qualcuno dice che Mourinho vuole la Premier o la Premier vuole Mourinho. José non vuole nulla, sono sempre stato tranquillo al mio posto, quello che succede succede. Voglio vivere giorno dopo giorno. Quando la società deciderà che sia ora di parlare con me sul futuro, sono qui. Dormo qui, sono sempre qui. Non sono a mio agio a parlare di queste cose con voi. Io sono qui e penso alla Roma, non penso al mio futuro".

Lei i problemi li gestisce bene.
"Sembra".

Vorrei che lei mi parlasse di Smalling: ha parlato con lui?
"Il punto è che sta giocando e lo sta facendo molto molto bene, dimostrando di essere concentrato sulla Roma. È conosciuto da tutti, è una situazione aperta, non ho mai parlato con lui del contratto, è una situazione personale ma la mia convinzione personale è che voglia rimanere. Posso dire perché lo so: la società capisce la sua importanza, professionalità e rendimento soprattutto nelle ultime due stagioni. La mia convinzione è che si possa trovare un accordo. Penso sia più di qua che di là. Devono trovare tutti e due un accordo: la Roma ha bisogno di Chris e per lui non vedo altro posto dove possa essere più felice per la sua sicurezza professionale e il suo status. Penso arriveranno ad una conclusione buona".


Allenamento Napoli: individuale per Kvaratskhelia, in gruppo Juan Jesus

Il Napoli, che domenica prossima ospiterà la Roma in campionato, si è allenato a Castel Volturno. Questo il report della seduta pubblicato sul sito ufficiale del club partenopeo (sscnapoli.it):

"La squadra ha iniziato la sessione con attivazione in palestra e lavoro di potenza aerobica in campo. Successivamente partita a tema e combinazioni di gioco con conclusioni in porta. Kvaratskhelia ha svolto la prima parte di seduta in palestra con la squadra e successivamente lavoro atletico individuale in campo. Juan Jesus ha svolto l'intera seduta con il gruppo".

sscnapoli.it


Petrachi: "E' presto per dare giudizi sui Friedkin, ma hanno riportato un trofeo alla Roma. Spero che Smalling rimanga"

Gianluca Petrachi, ex Direttore Sportivo della Roma, è tornato a parlare della società giallorossa e dell'attuale dirigenza. Questa la sua intervista per il sito tribalfootball.com:

"Possiamo dire che quello che la dirigenza ha fatto è buono, essendo riuscita a portare un trofeo alla Roma dopo tanti anni in cui mancava unoLa vittoria della Conference League, oltre al fatto che si trattava di una nuova competizione, è un passo importante e un buon livello di realizzazione. Vincere a qualsiasi livello e in qualsiasi competizione non è facile e per questo motivo la vittoria della Conference League è stato importante per la Roma. Quest'anno bisognerà vedere se riusciranno a confermare lo stesso livello dell'anno scorso. Credo che per la Roma, se riuscirà a qualificarsi in Champions League, alla fine sarà considerato un buon risultato. Posso dare opinioni su Smalling perché è un giocatore che ho portato alla Roma e sono molto contento per il ruolo che ha perché è molto importante fisicamente e professionalmente. Spero che la Roma non lo perda nel 2023. È molto difficile trovare un giocatore al suo livello ed è una sicurezza a livello professionale. Negli ultimi tempi non sta subendo infortuni e sono molto contento che stia facendo molto bene. Portare Smalling a Roma non è stato facile, ma è stato veloce. Si è trasferito in prestito con diritto di riscatto. Il desiderio del giocatore è stato molto importante perché la volontà era quella di lasciare Manchester dopo aver compreso le scarse possibilità di giocare. L'idea di trasferirsi alla Roma gli piaceva. Non ho esperienza con la presidenza della famiglia Sensi, all'epoca credo che la gestione fosse basata sulla famiglia e sull'amore per il club. Era un periodo diverso quando i presidenti dei club lavoravano con il cuore e la passione per il club e il loro futuro. Ho vissuto solo un anno con la presidenza Pallotta perché ha venduto dopo un anno perché era stanco e non pronto ad andare oltre. Non sono stato fortunato in questo senso. E per questo non sono felice perché avrei voluto continuare a lavorare su questo progetto con il club. Per quanto riguarda la famiglia Friedkin vedremo cosa porterà il futuro, ma va anche ricordato che con Pallotta hanno ottenuto buoni risultati in campionato e in Champions League. È troppo presto per dare un giudizio sui Friedkin. Ho un grande desiderio di tornare al lavoro, ma non ho lasciato che questo prendesse il controllo della mia mente e mi facesse fare mosse di cui non sarei felice in futuro. Ho avuto molte opportunità per tornare a lavorare, ho avuto diverse offerte, ma non ho trovato la giusta prospettiva e progetto per iniziare a lavorare. Non mi piacerebbe ritrovarmi in una situazione come quella della Roma e la mia intenzione è quella di trovare un progetto a lungo termine di tre anni che mi dia la possibilità di fare qualcosa anche in relazione alla mia filosofiaPer esempio, se avessi avuto più tempo alla Roma avrei fatto un buon lavoro perché eravamo sulla strada giusta. Dalla squadra che ha vinto la Conference League, 7-8 sono giocatori che ho acquistato quando ero DS. Il mio desiderio è di iniziare con un club che mi permetta di lavorare a lungo termine e mi dia la possibilità di costruire giorno per giorno".

tribalfootball.com


Matic: "La Roma merita di giocare la Champions League. Dobbiamo continuare così"

Nemanja Matic, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro lo Speazia:

Mourinho sottolinea che a volte tu e Cristante non potete giocare insieme, però fate sempre belle prestazioni.
“Non so perché ha detto che non possiamo giocare insieme, mi trovo sempre bene con Cristante. Il nostro lavoro è vincere le partite e oggi abbiamo giocato bene come squadra, anche io e Cristante. Dobbiamo continuare così”.

Il tuo obiettivo era portare la Roma in Champions League?
“È molto importante arrivare tra le prime quattro, il nostro club merita di giocare la Champions League”.

Come avete preso la decisione di Zaniolo?
“Questa domanda non è per me, sono solamente un giocatore. È più per il mister”.

Il Mourinho della Roma come è rispetto a quello del passato?
“Il mister è sempre uguale, quando si vince è più facile lavorare con lui, ma quando si perde diventa difficile. È sempre molto emotivo e passionale. Mourinho è sempre Mourinho, non cambierà mai”.

Dazn


Mourinho: "Siamo stati bravi a rendere facile la partita. Zaniolo? L'importante è che abbiamo vinto"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media dopo la vittoria contro lo Spezia:

MOURINHO A DAZN

È stata una delle partite più belle per gestione?
“Lo 0-2 è sempre un risultato aperto, lo abbiamo visto l’anno scorso con la Juventus, mentre quest’anno abbiamo avuto l’esperienza positiva con il Milan. Dalla panchina ho sentito tranquillità nella gestione del gioco e nelle transizione di ripiegamento. È stata una partita tranquilla in uno stadio non facile e contro un avversario difficile. Siamo stati bravi a trasformare questa partita in facile”.

Cosa è successo a Zaniolo?
“Ha parlato il direttore e lo ha fatto bene. L’importante è che abbiamo vinto è giocato bene. Dopo vediamo cosa succederà. La mia sensazione è che il 1° febbraio Zaniolo sarà qua. Il mercato però è aperto, la volontà di Zaniolo è di andare via, ma secondo me rimane”.

Se dovesse fare un passo indietro lo riaccoglierebbe?
“Ha manifestato la voglia di andare via, ma non significa che andrà via. Anche a me oggi piacerebbe stare a Londra a cena con la famiglia ma sono qua (ride, ndr)”.

Perché ha questa sensazione?
“Nicoló è un giocatore importante e ha una valutazione di mercato importante. Le offerte sul tavolo sono impossibili da accettare per la società. Quando un giocatore ha grande voglia di andare via deve essere accompagnata da un’offerta importante, ma ora non c’è niente o comunque poche cose. Per me sarà qui il 1° febbraio”.

Come gestirà la cosa qualora rimanesse?
“Chi merita di giocare gioca, chi non lavora non gioca. A volte ci sono ingiustizie, come oggi ho fatto io non mettendo in campo calciatori che hanno lavorato tanto per giocare. Io cerco di fare sempre il meglio per la squadra e lo farò fino al mio ultimo giorno. Se il 1° febbraio Zaniolo sarà qui con noi, sarà un giocatore in più”.

È deluso?
“Ho un ottimo rapporto con lui, ho cercato sempre di aiutarlo e lui ha sempre dato il massimo. Quando la gente si aspetta più gol e assist io difendo sempre chi dà tutto, sarò sempre al fianco di Zaniolo. In questo momento vuole andare via e devo accettarlo, però dove è l’offerta accettabile? Se Zaniolo va via, qualcuno deve arrivare. Anche se andasse in un campionato bello per 6 mesi è inaccettabile perché non hanno proposto niente, mi dispiace che in questa storia sia Tiago Pinto ad essere il cattivo. È solo uno che cerca di difendere l’interesse della Roma”.

In quel ruolo si sente coperto anche in caso di addio di Zaniolo?
“Non penso a questo perché non perdo tempo per una cosa che non succederà. Ho letto di Deulofeu e Ziyech, noi non pensiamo a nessuno perché probabilmente non succederà niente. Solbakken ha bisogno di tempo, giocava in una realtà diversa, deve imparare. È un ragazzo con talento. Con lui e Volpato stiamo bene. Poi abbiamo Dybala che gioca poco (ride, ndr)”.

La penalizzazione della Juventus apre ulteriori scenari per la Champions?
“Non voglio parlarne. Si parla in tribunale. Io guardo la classifica con la Juventus di qualche giorno fa. Ora abbiamo gli stessi punti loro. Poi è stata trovata colpevole ed è giusto che paghi. Noi stiamo facendo bene, dopo il Mondiale abbiamo vinto delle partite e pareggiato a San Siro. La squadra va benino, sarà più difficile quando giocheremo tre partite alla settimana”.

 

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

 

Ci sono tanti elementi questa sera: cosa le è piaciuto di più sul piano del gioco?
"Il gioco di squadra, di una squadra che ha lavorato bene in settimana, che ha potuto lavorare sui principi di organizzazione di gioco e l'ho rivisto in campo. Gioco di squadra, di consapevolezza e maturità. Non è facile giocare qui contro una squadra motivata e in fiducia. Il 2-0 è un risultato che non è mai chiuso, ma ho avvertito tranquillità in panchina e che la partita era controllato. È sempre difficile vincere in Serie A e lo abbiamo fatto con tranquillità".

 

Ha già parlato di Zaniolo. Ma se partisse, servirebbe qualcuno per sostituirlo.
"Dico la verità, non ci ho mai pensato. Non ho mai perso un minuto a pensare al mercato post Zaniolo perché dico la mia convinzione e magari sbaglio: per me non c'è storia. Non ho pensato a nulla. Per me è semplice: quello che mi dice il direttore è verità assoluta e quello che mi dice lui mi dà la sensazione che non ci sia storia. Per me sarebbe una sorpresa arrivare alla fine di gennaio senza Zaniolo, se va via facciamo una riunione di emergenza per decidere cosa fare. La verità è che in questo momento non esiste nulla"..

 

Lei in passato ha sempre difeso Zaniolo.
"Sempre e continuo a farlo".

 

In questa settimana lei ha mediato? Come si può recuperare il rapporto?
"Il rapporto è buono, non bisogna recuperarlo".

 

Parlo del rapporto con la Roma e l'ambiente.
"Vediamo quello che succede, prima di tutto. In questo momento dal punto di vista legale la porta è aperta, la mia convinzione è che sia praticamente chiusa. Ma qualche sorpresa nel calcio può succedere. La mia difesa con Nicolò è sempre la stessa: ogni volta che gioca, bene, molto bene, male, in modo orribile, dà tutto. Punto. In questo senso il mio rapporto con lui è stato sempre buono e anche ieri era buono. Però dopo non convocato: non puoi convocare un giocatore che vuole andare via, un giocatore con la testa che non è qui, uno che alla domanda 'sei capace di aiutare la squadra?", dice 'non sono capace in questo momento'. Il rapporto c'è, non c'è nessun tipo di problema. La cosa più importante è che in questa settimana abbiamo conquistato tre punti e fatto una buona partita".

 

Cos'è successo ad Abraham: il giocatore del 2023 è un altro rispetto a quello che aveva chiuso il 2022. La penalizzazione della Juventus apre altri scenari?
"Non voglio parlare della penalizzazione".

 

Lei ha sempre detto che aveva davanti 4 squadre più forti e ora una non c'è più. La Roma può ambire legittimamente ad un posto in Champions.
"Capisco poco di legge, di tribunale e di ricorso. Il mio focus non è lì, ma sul cercare di fare più punti possibili e vediamo a fine campionato dove siamo. Non nascondo che giocando una partita a settimana noi possiamo essere veramente forti e possiamo crescere. Giocando 3 partite a settimana mi aspetto grandi difficoltà e la storia può cambiare. Sono concentrato sulla prossima partita. Abraham? Per dire la verità, dal mio punto di vista personale e del mio staff, non abbiamo fatto tanto. Abbiamo fatto un'analisi obiettiva dei suoi allenamenti, dell'intensità del suo lavoro e della trasformazione tra allenamento e partita, abbiamo detto che c'era necessità di cambiare dettagli ogni giorni. Ma il merito è suo e della squadra che sta giocando meglio. Non mi piace tanto puntare un giocatore con una prestazione negativa. Oggi era difficile giocare male per un giocatore: squadra seria, compatta, empatica, con solidarietà. Lui cresce perché la squadra sta crescendo. Sta meglio, anche se non segna in questo momento il suo contributo alla squadra è buono. Nella prima metà della stagione, se non segnava, il suo contributo era quasi nullo. Oggi lavora molto bene per la squadra, sia difensivamente che offensivamente, poi se segna è fantastico".

 

Dazn


Conferenza Stampa Gotti: "I due gol ce li siamo fatti da soli. Non sono soddisfatto"

Luca Gotti, allenatore dello Spezia, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Roma:

Un ko legato alle assenze. Siete Nzola-dipendente? Come mai Verde sostituito?
"Le caratteristiche di Nzola sono molto importanti per noi perché ci permettono di avere soluzioni diverse in partita, al di là dei gol che ha segnato. Mancando le sue caratteristiche cambia anche la squadra. Poi non c'erano i mancini, Holm ci ha lasciato presto e abbiamo avuto le nostre difficoltà. Fai un primo tempo gestendo il risultato sullo 0-0 e puoi pensare di giocare una ripresa diversa, ma ti fai gol da solo sia nel primo tempo che nel secondo. Con il risultato in bilico la partita può cambiare, ma poi l'avversario è entrato nella sua zona comfort. Su Verde ho fatto una scelta penalizzante, come con Hristov, ma perché volevo cambiare lo scacchiere e modificare le cose. La Roma ha caratteristiche diverse e la mia scelta era quella di mettere dentro giocatori che gestissero la palla con fraseggio più veloce tra le linee".

Holm cos'ha?
"Non ha nulla a che vedere con la partita con l'Atalanta, è una botta che ha preso cadendo. Non è muscolare, è una botta sul fianco e non so se sia una compressione nervosa".

Come ha pensato di disinnescare la Roma?
"Nella mia testa la partita fino a venerdì mattina era diversa. Le nostre caratteristiche e linee di gioco avrebbero creato difficoltà alla Roma. Poi è successo quel che è successo. Dybala è un giocatore da considerare ad ogni singola azione e, detto questo, Amian ha fatto una grandissima partita, ma nel singolo lancio del portiere pensa di poter prendere il pallone e si alza. Quando trovi queste squadre il piccolo errore diventa un grande problema".

Si chiude il girone d'andata: è soddisfatto?
"No. L'ho detto diverse volte, abbiamo lasciato troppi punti per strada. Dobbiamo guardare avanti, ma non sono soddisfatto, avremmo dovuto averne 4-5 in più. Mi spiace tantissimo aver interrotto i risultati utili di fila, mi infastidisce".

Esposito sbaglia sul gol, ma poi si è ripreso.
"Era all'esordio in Serie A, capita un infortunio così e c'è da faticare per restare nel match. Invece lui piano piano ha provato a dare il suo contributo".

Dal mercato si aspetta qualcosa? Ci sarà modo di vedere uno Spezia diverso?
"Vediamo questi quattro giorni pre Bologna. Penso sarà difficile recuperare chi non è a disposizione, a cui si aggiunge anche Zurkowski che nell'allenamento di ieri abbiamo capito non sarebbe stato a disposizione. L'infermeria oggi ci dà le prime risposte, poi ci sarà modo di trovare le soluzioni migliori".


Mancini: "Sono tre punti importanti. Pensiamo solo a noi stessi"

Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della partita vinta contro lo Spezia:

Ti ho visto sorridere con Mourinho, che vi siete detti?
“Cose di spogliatoio”.

Tre punti fondamentali in un campo difficile.
“L’ambiente è caldo, lo stadio piccolo e i tifosi vicini, era un campo insidioso. Abbiamo approcciato e chiuso la partita bene, sono tre punti importanti”.

La vostra consapevolezza sta migliorando sempre di più.
“Ce ne rendiamo conto. Se siamo bravi a difendere tutti quanti e poi sfruttiamo le qualità dei giocatori offensivi, prima o poi troviamo il gol. Le partite sono più semplici giocando così”.

Arrivare in Champions è più facile con la penalizzazione della Juventus?
“Pensiamo a noi stessi, partita dopo partita. Le cose delle altre squadre ci interessano poco, noi dobbiamo continuare a migliorare e a fare più punti possibili”.

Come ha preso la squadra la decisione di Zaniolo?
“Cose che riguardano la società, noi pensiamo ad allenarci e a fare il bene della Roma”.

Fa ancora parte del gruppo?
“Sì. Noi pensiamo ad allenarci bene e a giocare queste partite per portare a casa i punti”.

Dazn