Ghisolfi al CorSport: "Rispettate la Roma. Sette torti in tredici partite sono tanti"
Florent Ghisolfi ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha protestato apertamente, a nome dei Friedkin, contro gli errori arbitrali che hanno penalizzato la Roma.
Bonjour o buongiorno, Ghisolfi? Perché se è bonjour partiamo male, come a Monza quando il pur bravo interprete non fu in grado di tradurre il tuo stato d’animo, l’alterazione della società e ne uscì una scena surreale che solo gli arbitri gradirono.
”Italiano, francese commevous le souhaitez, come preferisci. L’italiano lo sto studiando, in certi momenti è fondamentale essere chiari e non interpretabili. Lavoro in Italia e mi scuso per il ritardo. In questa stagione la Roma ha subito sette torti arbitrali riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitato di fare polemica, anche per non concedere alibi alla squadra in un momento tecnico particolare”.
Sette non sono né tanti, né pochi.
“Sette in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro: in nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.
In altre parole la pensate come Conte. ”Nella sostanza, certo”.
Anche nella forma: esternazione, o richiesta, pubblica.
“Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere “sanate” dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettività assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile”.
Do ufficialmente il benvenuto nel calcio italiano ai Friedkin.
“Mi sta bene la battuta, ma sottolineo anche che la Roma è sempre stata collaborativa con l’AIA e il designatore Rocchi, anche negli incontri abituali che si tengono annualmente. Abbiamo cercato di ascoltare le loro ragioni, pur non condividendone alcune prese di posizioni pubbliche, mai censurate dallo stesso organismo”.
Quali, ad esempio?
“Penso a quando alcuni addetti ai lavori dichiaravano pubblicamente che arbitrare all’Olimpico, in uno stadio sempre pieno, non aiutasse il direttore di gara”.
Gennaio scorso, lo ricordo bene, prima di Roma-Atalanta. Per caso ce l’avete con Gasperini proprio alla vigilia del confronto diretto?
“Non è un discorso contro l’Atalanta, non siamo così… come si può tradurre sans honte in italiano?”.
Semplice: senza vergogna, spudorati.
“Ecco, spudorati. Crediamo di averlo dimostrato in questi quattro anni. Io sono arrivato da pochi mesi, ma mi sono fatto un ripasso della gestione americana. Ci preoccupiamo solo di noi stessi e speriamo che, essendo buoni, bravi e spesso silenziosi, qualcuno non si diverta mettendoci i piedi in testa… La società ritiene di dover tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati salvaguardando gli interessi dei tifosi, che sono sempre in prima linea e riempiono l’Olimpico. Errori e disfunzioni arbitrali di questa portata rischiano di compromettere una stagione intera e di produrre un grave danno economico”.
Anche voi, come Conte, volete cancellare alla fonte retropensieri del terzo tipo, se ho ben capito.
“Vedi, è assai probabile che anche in questa stagione l’Italia possa avere cinque posti in Champions e, al netto degli errori commessi dalla squadra, un diverso trattamento avrebbe inciso in una forma meno impattante sulla classifica. Ti porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se l’arbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quell’errore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente”.
Vi siete svegliati adesso? Spero che Mourinho non legga questa intervista, sennò gli viene uno stranguglione: fu lui il primo a lamentare il mancato sostegno della società, quel giorno. E si beccò anche una bella squalifica.
“Se a Budapest si fosse giocato ieri la reazione della proprietà sarebbe stata ben diversa proprio perché col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e l’eleganza non sempre paghino. Senza quell’errore la Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in più, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattutto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a quelli garantiti dall’Europa League 23-24”.
Ranieri è a conoscenza di questo intervento della società? ”Con Claudio siamo perfettamente allineati su tutto. Come ha detto qualcuno a Trigoria, lui ha portato una boccata d’ossigeno”.
I Friedkin quando torneranno a Roma?
“Presto, molto presto. Hanno scelto di lottare”.
In presenza? ”Anche”.
Temono la contestazione dell’Olimpico?
“Non hanno paura del dissenso e sanno assumersi le loro responsabilità. Non hanno gradito, ci mancherebbe… L’intenzione è quella di migliorare la squadra già a gennaio, i vincoli del settlement agreement non sono più così penalizzanti. Credo che già in estate si fosse capito”.
Le Fèe lo hai preso tu?
“Le scelte sono sempre condivise da tutti, oggi l’allineamento tra le varie parti è perfetto e sinceramente preferirei che si guardasse avanti”.
La chiusura del rapporto con Lina Souloukou da cosa derivò?
“Il motivo di questo incontro era un altro. Ti ho appena detto che ragionare al passato non è nello spirito dei Friedkin, né più in generale della società. Quello che non si è capito…”
Ecco, cosa non abbiamo capito?
“Quanta passione i Friedkin abbiano per la Roma, il loro coinvolgimento è incredibile. Li sento quotidianamente, vogliono sapere tutto e nei particolari. Hanno investito risorse, tempo e sé stessi per restare a lungo e ottenere il massimo. Lo stadio nuovo non è un’ipotesi, ma un progetto concreto e stupendo. Ora chiedono di ricevere trattamenti equi e l’attenzione che si deve a tutti, nessuno escluso”.
Sei proprio convinto che Lukaku dovesse essere espulso?
“Convintissimo. Giallo il primo fallo su Celik e rosso diretto, non secondo giallo, su Svilar”.
Ma se gli arbitri stessi si dividono sul secondo episodio.
“Era rosso… Ripeto, la Roma ha sempre rispettato gli arbitri e le istituzioni, ma non è stata ripagata con la stessa moneta”.
Se avessero sostenuto maggiormente Mourinho nella sua battaglia contro il sistema forse oggi avrebbero raccolto qualche soddisfazione in più.
“Ci siamo capiti, avanti”.
Come pensi che la prenderà il settore arbitrale?
“Bene, se capirà che la Roma chiede esclusivamente equità, uniformità, giustizia, più Var”.
La cura per tornare Pellegrini
Il Capitano resterà fuori a riposo. Il tecnico attende il suo Lampard.
Sostituito a Napoli, in panchina con il Tottenham. Il 7 va verso la panchina anche contro l'Atalanta.
Fonte - ilromanista
L'Olimpico si prepara: c'è tanta voglia di Roma
Il tecnico romano ha chiesto che la rabbia della gente troni ad essere amore.
Lunedì terzo esordio di Ranieri a casa dopo il 2009 e il 2019. Aria di tregua tifosi-squadra.
Fonte - corrieredellosport
Il piano di Ranieri è chiaro: sempre più Dybala in campo
Si sta lavorando in vista di domani sera. Con l'Atalanta il minutaggio di Dybala salirà a 65-70 minuti. Paulo a Londra si stava divertendo: non sarebbe uscito ma ha scelto il tecnico. Conferme per Celik e Angelino.
Fonte - corrieredellosport
Sono tornati
Hummels, Paredes e Saelemaekers, ossigeno Roma. Dalla gara con il Tottenham ecco tre ottime notizie da cui ripartire per un immediato rilancio. Il tedesco dovrà sommare minuti. A Leandro il tecnico chiederà continuità.
La cura Ranieri ha ricaricato Hummels e responsabilizzato il centrocampista argentino. In più è rientrato l'esterno belga. Carisma ed energie preziose per la risalita.
Fonte - corrieredellosport
Konè, l'uomo ovunque
Manu Konè nel match contro il Tottenham era letteralmente ovunque. Un incubo per i giocatori degli Spurs. Ha giocato una partita pazzesca. Difficile prevederlo fuori dal campo in questi mesi che verranno. ll francese sta prendendo per mano la squadra a suon di prestazioni di alto livello. E' stato tra i migliori in campo e lo dicono anche i numeri.
Oggi parla Ranieri alle ore 13. La squadra torna in campo per preparare l'Atalanta
Sabato 30 novembre, alle ore 13.00, presso la sala stampa del Centro Sportivo Fulvio Bernardini, si terrà la conferenza stampa prepartita di mister Claudio #Ranieri. Oggi la squadra torna in campo a Trigoria: Hermoso spera in una convocazione per l'Atalanta. Saelemaekers si candida per giocare dal primo minuto. Nessun problema fisico per Dybala.
Finalmente la scintilla: la Roma è viva
La grande prestazione di Londra, oltre al punto guadagnato in extremis, lascia in eredità la sensazione d’aver ritrovato una squadra. Alla voglia di Napoli la squadra è riuscita ad aggiungere il coraggio per fare male agli Spurs. È soltanto il primo passo, ma l’unione d’intenti vista in coppa è l’unica via per rialzarsi. Ora testa all’Atalanta. Forza Roma!
Fonte - ilromanista
Totti sul suo possibile ritorno alla Roma: "Ranieri non mi ha ancora chiamato"
Francesco Totti a Sky Sport: "Sono contento che Ranieri sia tornato. Tutti conosciamo la sua importanza: al di là del fatto che sia romano e romanista, è uno dei pochi che riesce a trasmettere tante cose positive". "Il mio ritorno in società? È una domanda che hanno fatto a Ranieri e ha risposto tranquillamente. Lui sarà un nuovo dirigente della Roma il prossimo anno, perciò avrà voce in capitolo e deciderà chi chiamare e come gestire bene la situazione. Non ci siamo ancora sentiti".
Rinascere a Londra, la Roma c'è
A Londra strappiamo un punto all’ultimo minuto dopo una prestazione degna, coraggiosa e...romanista. Più del pari - che firma proprio il più criticato di tutti, Hummels - è la netta sensazione di avere ritrovato squadra e spirito che ci mancavano da tempo. Sembra una vittoria. Che l’esplosione sotto al settore sia la miccia per ricominciare la stagione.
Fonte - ilromanista
Dovbyk a digiuno: ora sogna la svolta
Il gigante ucraino vive un momento di difficoltà. Soltanto tre reti nelle ultime undici partite. Dovbyk vuole cancellare l'errore di Napoli e trovare gol pesanti. In Inghilterra ci sono la moglie e il suo staff per sostenerlo.
Fonte - corrieredellosport
Svilar, c'è l'Europa per rialzare il muro
Come tutta la squadra anche Svilar sta vivendo un periodo negativo nell'ultimo mese ha incassato 8 reti in 4 partite.
Aveva abituato i tifosi a parate al limite dell'impossibile. Con il Tottenham ha l'opportunità di riprendersi la scena. Corteggiato da club di Premier League in estate, ora non vuole steccare nella vetrina inglese. Mile è tra i titolari con lo stipendio più basso: accordo valido fino al 2027.
Fonte - corrieredellosport