Il DS Sartori corteggiato da Ranieri e dalla Roma

La Roma e Ranieri starebbero corteggiando il direttore tecnico del Bologna Giovanni Sartori. Col ds Ghisolfi che potrebbe lasciare, nel mirino dei giallorossi può finire proprio l'ex Atalanta che però vuole capire i piani del proprio presidente.
Fonte: Il Resto del Carlino

L'Inter fissa il prezzo per Davide Frattesi

Davide Frattesi gradirebbe un ritorno alla Roma, che si è interessata al ragazzo, ma l'Inter fa muro chiedendo almeno 50 milioni di euro per la cessione, una cifra certamente non alla portata dei giallorossi. L'entourage del giocatore sta seguendo varie piste, tra cui il Tottenham che ha fatto un sondaggio in questi giorni.

Fonte: Il Corriere della Sera


Ranieri top tra i vincenti nei derby di Roma

Da Capello a Eriksson, passando per Spalletti, Liedholm, Barbesino e Maestrelli.

Claudio Ranieri supera tutti gli allenatori più vincenti nei derby della Capitale. Il tecnico romano infatti, in cinque sfide ha fatto il pieno, cosa che non era riuscita a nessun altro nella storia. La sua media punti supera quindi quella di tutti gli altri specialisti della sfida.

Fonte - corrieredellosport 


Ranieri al Corriere dello Sport: "Derby vinto per i tifosi. Parlerò con Totti e vorrei riabbracciare Bruno Conti"

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui racconta i suoi primi mesi alla guida dei giallorossi in questa sua terza esperienza da tecnico della sua squadra del cuore: “All’Olimpico, quando veniva cantato l’inno di Antonello, io non salivo dal tunnel perché mi commuovevo, mentre adesso riesco a reggere l’emozione e, anzi, il canto dei sessantamila mi dà l’ultima botta d’energia”.

Riesci ancora a emozionarti? Penso naturalmente a domenica sera, al derby.

“Sono emozioni forti, anche perché sono le ultime”.

Vuoi dire che a giugno chiudi sul serio?

“È iniziata l’ultima tappa e quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita”.

E pensare che avevi annunciato l’addio alle armi.

“Mi credi se ti dico che negli ultimi mesi ho ricevuto più richieste che dopo il trionfo col Leicester? Quando mi sono accorto che c’era ancora voglia di Ranieri, la voglia è tornata pure a me, ma sapevo che l’avrei fatto solo per due squadre, Cagliari e Roma. Mi hanno tirato giù dall’Aventino”.

La chiamata – annunciazione!, annunciazione! – quando è arrivata di preciso?

“Quel lunedì di novembre, mi telefonò Ghisolfi per dirmi che i Friedkin volevano parlarmi. Sono partito subito per Londra”.

Durante il viaggio cos’hai pensato?

“Cos’altro avrei dovuto pensare? Avevano appena esonerato Juric, chiamano me e che pensiero posso mai fare? Claudio, si ricomincia”

Come va con l’inglese?

“Maccheronico, come sempre”.

I Friedkin ti hanno capito.

“E io ho capito loro, hanno voglia di fare bene, di riportare in alto la Roma. Non parlano in pubblico? Perché, vedi altri americani, mi riferisco a proprietari di squadre, che rilasciano interviste o semplici dichiarazioni? Gli americani sono fatti così. Affidano i compiti alle persone che scelgono e se non vanno bene le cambiano”.

Come hai trovato la squadra?

“Come tutte le squadre che escono da un esonero. In questo caso addirittura due in pochi mesi. Giù moralmente, ma a posto fisicamente. Con Daniele e Juric avevano lavorato bene sul piano atletico. Io ho semplicemente portato le mie idee, ho provato a stimolare i ragazzi, siamo entrati presto in sintonia. Cosa significa entrare in sintonia? Pensare le stesse cose, dare tutto l’uno per gli altri. Giocare sempre alla morte. Sono uno che in allenamento pretende tanto, quando arriva la partita lascio libertà ai giocatori perché, se hanno lavorato bene, sanno come comportarsi sia difensivamente sia offensivamente. A ogni errore deve corrispondere una reazione, nessuno deve ripensare allo sbaglio che ha appena commesso. C’è tanto tempo ancora. Sbagliamo tutti, in campo, nella vita… Tempo fa lessi una frase che mi piacque parecchio”.

Quale?

“Se un errore non è un trampolino di lancio, è un errore”.

Hai vinto il quinto derby su cinque: la prima cosa che hai pensato.

“Ero contento per i tifosi. La gioia che riesci a donare è più grande di quella che provi. Io non ho paura di dire le cose: abbiamo battuto una Lazio che sta facendo una grande stagione e un bellissimo calcio. Domenica ho visto una Roma diversa, una Roma che sa stare in campo. Molto distante da quella di Napoli, ma ero arrivato solo da un giorno e i nazionali erano appena rientrati. Il progresso, la crescita è notevole. A Napoli avevamo fatto una partita buonina, ma eravamo stati troppo timidi, non avevamo mai provato a vincere”.

Da qui al 3 febbraio quanto e dove cambierete?

“Ho già una buona rosa, ma va completata perché tra poco giocheremo tre partite a settimana. Serve qualcosa in più, del resto si parla di mercato di riparazione e allora anche noi proviamo a riparare”.

Qualcosa in più, ma anche qualcosa in meno.

“Ci saranno delle partenze, certo, e gli ingressi dovranno rispettare i parametri del Fair Play Finanziario”.

Come vedi Dybala?

"Con il sorriso. Il sorriso è importante, chi arriva al campo col sorriso, come Paulo, facilita le cose e ti riempie il cuore. Dybala mi piaceva tanto già quand’era al Palermo”.

Sbaglio o gli hai garantito la centralità che inseguiva da anni?

"Per me sono tutti centrali, devono esserlo. Paulo è di un calcio superiore, ora gioca tanto perché sta bene, ma va salvaguardato. Lo tolgo non appena lo vedo stanco. Nel derby lui e Dovbyk hanno fatto un lavoro eccezionale, contribuendo al successo in modo decisivo”.

A Paredes e Hummels hai restituito spazio e dignità.

“A Paredes e Hummels non devi dire niente, loro sanno bene cosa fare e i compagni gli riconoscono la leadership, non a caso si appoggiano sempre su di loro”.
(...)

Ogni volta che ti chiedono di Totti, del suo ipotetico – e aggiungo auspicabile – ritorno alla Roma, rispondi che gli telefonerai, che parlerai con lui. È una non-risposta. O hai trovato sempre occupato?

“È una non-risposta. Ma posso garantire che parlerò con Francesco, prima però dovrà capire cosa vuol fare da grande. Parlerò con lui, così come ho parlato con Daniele e vorrei tanto abbracciare Bruno Conti, che non vedo da troppo tempo”.

Pensi che ci siano preclusioni dei Friedkin relativamente al ritorno di Francesco.

“Non ne abbiamo ancora parlato. Ma non penso, non lo so”.

Pellegrini adesso si svolta

La prestazione e il gol nel derby potrebbero essere il segnale di un nuovo inizio per Lorenzo.

Ha deciso di restare alla Roma trascurando recenti attenzioni. Ora deve ritrovare la continuità. Da valutare nelle prossime ore le condizioni del flessore destro.

Fonte - corrieredellosport 


Core Romano

Solo una volta prima di domenica un capitano romano ha segnato e vinto un derby guidato da un tecnico romano (era il 1946). Pellegrini e Ranieri, simboli di ciò che siamo sempre stati e vorremo sempre essere. Nessuna partenza a gennaio, il capitano non ha mai escluso di rimanere a vita nella Roma.  Il futuro di Lorenzo è qui e il club si affida al Sir. Alessandro Antonello è il nuovo Ceo.

Fonte - ilromanista


Saelemaekers: ora l'operazione per il riscatto

L'esterno belga è in prestito secco dal Milan. La Roma vuole trattare l'acquisto a prescindere da Abraham: servono tra i 18 e i 20 milioni. I rossoneri hanno un'opzione per rinnovargli il contratto.

Fonte - corrieredellosport 


Dybala infinito, resta e rilancia la Roma

L'argentino ha rifiutato il Galatasaray.

Il rinnovo automatico scatterà tra poche gare. C'è la possibilità di spalmare l'ingaggio e di rivedere ed eliminare la clausola. E' stato assoluto protagonista del derby  tra assist, giocate e qualità.

Fonte - corrieredellosport


Supercampionesse

Con forza e carattere a La Spezia la Roma Femminile batte la Fiorentina 3-1 e inizia il 2025 con un trofeo: la Supercoppa Italiana. In gol Glionna, Giacinti e Corelli.

Mister Spugna: "Obiettivo raggiunto e meritato. Aver vinto così nei 90 minuti conferma la nostra crescita sul piano mentale. Ora rialziamo questa stagione."


Claudio V

È il Re del derby di Roma, ne ha vinti 5 su 5 e nessuno è riuscito in quello che ha fatto lui. Ma oltre alla gioia per una partita per noi sempre particolare, la vera impresa del tecnico è quella di aver costruito una squadra lì dove non c’era niente. I Friedkin hanno affidato a lui la Roma del domani, ad oggi però "solo" come dirigente.

Fonte - ilromanista  


Lorenzo è tornato. Il futuro è la Roma

Nessuno se lo aspettava titolare: è stato protagonista e si è ripreso l'Olimpico.

Prestazione super e gol da urlo: ha indicato lo stemma e adesso vuole tornare al top in giallorosso. E' stato il jolly scelto da Ranieri, il tecnico lo sta aiutando a risalire.

Fonte - corrieredellosport 


Ghisolfi a Dazn: "Frattesi è un figlio di Roma. Con Dybala parliamo sempre"

Ghisolfi, a pochi minuti da Roma-Lazio, ha parlato ai microfoni di DAZN.

Pellegrini lo riteniamo in uscita o resterà qui?
“Voglio parlare solamente della partita, nulla è più importante. Lorenzo è il nostro capitano, è un figlio di Roma, spero che questa sera giocherà una grande partita e guiderà la squadra alla vittoria”.

Dybala è tornato ad essere fondamentale, avete in mente di parlare con lui del suo futuro?
“Sì, parliamo con lui e con il procuratore. Siamo allineati. Paulo è importante per noi, posso dire che non c’è niente di speciale. Anche per lui è una partita importante e spero che farà vivere emozioni ai nostri tifosi”.

Non c’è il rischio che Ranieri ci prenda gusto e voglia continuare l’anno prossimo?
“Lo spero (ride, ndr). Non mi piace parlare di altri allenatori oggi, Ranieri sta facendo un grande lavoro e per me è una fortuna incredibile lavorare con lui. Spero che questa sera sarà ispirato”.

In questi giorni si è parlato molto di Frattesi, vi piace?
“Non voglio commentare le voci di mercato, ancora di più questa sera. Frattesi è un buon giocatore, anche lui è un figlio di Roma”.