Primo scoglio per Petrachi. El Shaarawy verso la Cina
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - MORRONE - Nel giorno in cui Gianluca Petrachi viene ufficializzato nuovo direttore sportivo, con un contratto fino al 2022, la Roma sta per chiudere la prima cessione del mercato estivo. Stephan El Shaarawy è infatti a un passo dal trasferimento allo Shanghai Shenhua, club cinese che gli ha offerto un contratto di tre anni alla mastodontica cifra di 13 milioni di euro netti all'anno. L'attaccante italo-egiziano, dopo qualche perplessità legata al timore di perdersi l'Europeo del prossimo anno con l'Italia, si è fatto convincere dall'offerta di quaranta milioni in tre anni e dalla telefonata dell'allenatore dello Shanghai, Quique Sanchez Flores. Ora il prossimo passo sarà trovare l'accordo tra i due club: la Roma non arretra dalla richiesta di 20 milioni, mentre dalla Cina sono arrivati a offrirne 12.
L'obiettivo di Petrachi è di chiudere l'affare entro il 30 giugno. Pagato 13 milioni di euro nel 2016, il Faraone rappresenterebbe una plusvalenza niente male per la Roma, considerato anche che la sua attuale valutazione a bilancio è pari a 3,2 milioni. L'attaccante ha chiesto allo Shanghai di inserire nel contratto una clausola liberatoria accessibile qualora decidesse di tornare in Europa prima della scadenza. La trattativa la sta conducendo il suo fratello agente Manuel, che oggi incontrerà gli emissari cinesi per chiedere garanzie su bonus, parte fissa, tempi e modalità di pagamento.
Per un giocatore che va via, altri dovrebbero restare in giallorosso. Si tratta di Kluivert e Pastore che ieri, durante le visite mediche a Villa Stuart, hanno assicurato ai tifosi che resteranno nella Capitale. Sullo sfondo proseguono i contatti col Napoli per la cessione di Manolas: anche se il club di De Laurentiis continua a chiedere uno sconto, la prossima settimana si preannuncia decisiva. Considerando anche la sicura partenza di Dzeko verso lìInter, per il club giallorosso è ufficialmente iniziata la caccia al nuovo bomber. Sostituire il bosniaco, ma soprattutto El Shaarawy che quest'anno è stato il capocannoniere della squadra con 11 gol, non sarà un compito facile. In queste ore la Roma sta continuando a monitorare sia Icardi, che però, non intende lasciare l'Inter a meno di finire alla Juventus, sia Higuain. Per il Pipita il problema è legato allo stipendio. L'argentino percepisce 7,5 milioni di euro netti, ma la Juve potrebbe proporgli un rinnovo tattico, in modo da spalmare l'ingaggio e pensare a un altro prestito in Serie A. La Roma resta alla finestra.
Roma, rivoluzione totale
IL TEMPO - AUSTINI - Rivoluzione non rende l'idea. Di più. La Roma si prepara a smontare la squadra e costruirne una tutta nuova, con gli addii di Dzeko, Manolas ed El Shaarawy in aggiunta a De Rossi e il possibile sacrificio dei giovani talenti Zaniolo e Luca Pellegrini. Il neo diesse Petrachi sta portando avanti quattro affari enormi se si sommano cifre e giocatori in ballo. E da qui al 30 giugno si attendono le fumate bianche, anche se non si riuscirà a chiudere tutto entro il termine decisivo per le società sottoposte al Fair Play Finanziario della Uefa.
El Shaarawy sta per volare in Cina, questa la novità più rilevante di ieri. Un'offerta mostruosa - 16 milioni netti all'anno per tre stagioni - ha convinto il giocatore a trasferirsi a Shanghai, dove lo aspetta lo Shenhua allenato da Sanchez Flores che ha telefonato al Faraone per spingerlo ad accettare. A parte alcuni dettagli su bonus e clausola rescissoria, l'intesa tra l'attaccante e i cinesi è praticamente raggiunta: Stephan si tiene informato da Ibiza dove resterà in vacanza fino al 1° luglio, il fratello-agente Manuel è invece rientrato in Italia per definire la trattativa, aspettando l'accordo tra i due club. La Roma ha chiesto 20 milioni, una cifra inferiore agli attuali valori di mercato ma El Shaarawy va in scadenza tra un anno e in questa situazione difficile ottenere di più: la trattativa per il rinnovo si è arenata, il giocatore chiedeva 4 milioni netti mentre l'offerta arrivata è 3 compresi i premi. Lo Shanghai Shenhua, condizionato dalla tassa per i calciatori acquistati all'estero, è partito da un'offerta di 10 milioni per il cartellino ed è salito fino a 15 più 3 di bonus: se non è fatta, poco ci manca, con la Roma pronta a registrare una plusvalenza di 12-15 milioni a seconda di quanti bonus scatteranno.
Nel frattempo Manolas è praticamente un giocatore del Napoli: chiusa la trattativa che comprende la contropartita Diawara. Il centrocampista africano alla fine dovrebbe essere valutato intorno ai 16 milioni e De Laurentiis pagherà cash la restante parte per coprire i 36 milioni della clausola del difensore greco, altra plusvalenza quasi piena per i giallorossi. Diawara ha una bozza di intesa con Petrachi e il suo arrivo portera probabilmente Veretout alla corte di Ancelotti: il francese, recepita l'offerta romanista, si è preso due giorni per decidere ma sembra orientato a scegliere il Napoli e scartare anche il Milan.
Non finisce qui perché Roma e Juventus stanno imbastendo uno scambio potenzialmente clamoroso: Higuain, Perin e Spinazzola a Trigoria in cambio di Zaniolo e Luca Pellegrini. Il tutto si basa sulle valutazioni dei singoli calciatori e le relative plusvalenze per i due club, un'esigenza che la Juve condivide con la Roma. Quasi impossibile trovare una quadra su cinque pedine in pochi giorni e c'è il problema Higuain che, per ora, ha rifiutato la destinazione giallorossa. Altri nodi: la Juventus ha a bilancio a 36 milioni il Pipita con un ingaggio mostruoso (oltre 7 netti) per le prossime due stagioni che la Roma dovrebbe spalmare in 4 anni, mentre Perin è reduce da un'operazione al-a spalla. Gli intermediari comunque trattano, Zaniolo e Luca Pellegrini sono pronti a dire sì. Frenata, invece, su Dzeko all'Inter: non c'è intesa fra i club, ma alla fine arriverà. Intanto Andrea Romagnoli raggiungerà Ponce allo Spartak Mosca: oggi firma in Russia. Sondaggio dell'Aek Atene per Daniele Verde, convocato ieri per le visite, sul piatto un milione di euro scarso.
ElSha, la Cina è vicina
IL MESSAGGERO - CARINA - La scadenza del 30 giugno si avvicina. La Roma deve rientrare di 40/45 milioni di plusvalenze entro la fine del mese e con il tempo che stringe ogni opportunità viene vagliata. Nelle ultime ore, quella legata all'addio di El Shaarawy è divenuta la più attuale. Il Faraone - in scadenza di contratto nel 2020 (e con una richiesta di 4 milioni che la Roma non intende esaudire) - ha ricevuto un'offerta dallo Shanghai che non può lasciarlo indifferente: triennale da 13 milioni l'anno. Alla Roma 15 milioni che garantirebbero al club una plusvalenza di circa 12 milioni (ora a bilancio Stephan figura a 3,2). Sono ore decisive: il rilancio del club cinese sia con i giallorossi (la prima offerta era di 12) che con il calciatore (accorciando la durata del contratto e alzando l'ingaggio) potrebbe rivelarsi risolutivo anche se a Trigoria chiedono un ulteriore sforzo per arrivare alla valutazione di 20 milioni. Due le perplessità dell'attaccante: 1) Le garanzie economiche 2) L'Europeo del prossimo anno. Traslocare in Cina, seppur ricoperto di soldi, farebbe diminuire le possibilità in azzurro. Oggi è in agenda un incontro tra le parti al quale parteciperà anche il club giallorosso che vuole capire meglio l'entità dell'offerta dello Shanghai. Una mossa che se da un lato potrebbe privare Fonseca di un altro titolare, dall'altro regalerebbe alla società più forza in altre operazioni di mercato in uscita. Il riferimento è a Dzeko. Non è quindi un caso che l'Inter ieri abbia modificato l'offerta: non più il cartellino di Merola, ma quello della punta Vergani (classe 2001), apprezzato a Trigoria, con un cash che rimane sempre di 10 milioni. Mossa che smuove lo stallo delle ultime settimane e che rappresenta una svolta per il passaggio del bosniaco in nerazzurro. Procede spedito l'addio di Manolas, direzione Napoli.
INTRIGO FRANCESE - E a sorpresa potrebbero esserci delle novità a breve anche su Nzonzi: Lione in pole (deve sostituire il partente Ndombélé) ma anche Monaco e Marsiglia sono in corsa. Petrachi si muove contemporaneamente in entrata. Il rilancio su Veretout della Roma ha spiazzato l'entourage del francese. Offerti 2,7 milioni a stagione più un bonus di un milione in caso di accesso alla Champions. Superate le proposte del Milan (fermo a 2,5) e del Napoli. Al momento, però, l'opzione che intriga maggiormente il francese è quella del club partenopeo che parteciperà alla Champions. Napoli che tuttavia è bloccato: vuole prima cedere Rog e Diawara (che ha detto sì a Trigoria ma restano le divergenze sulla quotazione). Per questo motivo De Laurentiis ha chiesto al ragazzo altri 3-4 giorni di tempo. Veretout - tornato in Francia - sta riflettendo con la famiglia: la Roma lo intriga economicamente, il Milan per l'ambiente più tranquillo che troverebbe rispetto alle altre due piazze, il Napoli per gli obiettivi per i quali potrebbe competere. Oggi intanto parlerà sia con Fonseca che con Giampaolo. La decisione finale si avvicina.
FONSECA INDICA TAISON - Nel frattempo Petrachi lavora sulla pista che porta a Pau Lopez (portiere del Betis). L'alternativa rimane Perin, in uscita dalla Juventus. In avanti è sfida alla Sampdoria per il centravanti Lammers (Psv). È chiaro che se El Shaarawy dovesse andar via, servirebbe un sostituto. Fonseca ha fatto il nome di Taison che pochi giorni fa, il nuovo allenatore dello Shakhtar, Luis Castro, ha praticamente messo sul mercato insieme ad un altro obiettivo giallorosso (Ismaily). Unica remora (per entrambi) l'età, visto che l'ex Internacional è un classe 88 e Ismaily 90.
Juve, assalto a Zaniolo. Scambio con Higuain che però gela la Roma
LA STAMPA - DE SANTIS - Pazza all'atto pratico, ma in teoria conveniente dal punto di vista dei numeri, idea di un'americanata vera e propria applicata al calciomercato. La Serie A non sarà la Nba o la Nfl e non avrà il "salary cap", ma Juve e Roma manovrano e studiano la fattibilità di una "trade" di dimensioni colossali finora mai messa in piedi negli affari del pallone italiano: due giocatori in bianconero in cambio di tre giocatori in giallorosso, come la vecchia pubblicità dei fustini di detersivo al supermercato, con relativi aggiustamenti di valutazioni e rispettive plusvalenze. I cinque giocatori sul tavolo dei discorsi tra le due società sono i giovani Nicolò Zaniolo e Luca Pellegrini da una parte e i più esperti Gonzalo Higuain, Mattia Perin e Leonardo Spinazzola dall'altra.
L'operazione, già complicata fisiologicamente di suo per le tante (forse troppe) parti in causa con conseguente stuolo di procuratori, agenti e intermediari coinvolti, al momento si è arenata sull'indisponibilità del "Pipita", rientrato alla casa madre juventina dal tumultuoso anno in prestito tra Chelsea e Milan, ad accettare il trasloco alla Roma. "Se Gonzalo giocherà in Italia lo farà solo alla Juve", il pubblico messaggio lanciato poco tempo fa dal fratello-agente Nicolas. Una sorta di avvertimento a non fare i conti senza l'oste rappresentato da Higuain e dal suo ricco ingaggio in bianconero da 7,5 milioni netti a stagione fino al 2021. La Roma, in pieno regime di abbassamento dei costi, non può e nemmeno vuole pareggiare l'attuale stipendio: al massimo potrebbe spingersi fino a 6 spalmandolo fino al 2024.
Tutto bloccato fino a quando Higuain non discuterà con la Juve di un'eventuale buonuscita: possibile che a breve l'argomento verrà trattato. Anche perché, non solo per il bomber argentino, il tempo stringe: nel caso di fumata bianca, questo mastodontico scambio, da aggiustare secondo i rispettivi fabbisogni di plusvalenze, dovrebbe preferibilmente andare in porto entro il 30 giugno. Altrimenti, in caso di un Higuain ancora convinto di non voler partecipare al "trade", ci potrebbe essere anche una soluzione di riserva: la Roma, dopo aver vagliato anche Juan Cuadrado, si è timidamente informata su Mario Mandzukic, non più incedibile. Non è da escludere che le manovre possano allungarsi anche a luglio. Ma la Roma per non dipendere troppo dai grandi numeri di questa maxi operazione, si è già portata avanti con larga parte delle plusvalenze necessarie: una quindicina di milioni più bonus dovrebbero arrivare dalla cessione in Cina di El Shaarawy, e un po' di più all'atto pratico insieme a Diawara da quella, praticamente de finita, di Manolas al Napoli.
Nzonzi salta le visite. Oggi tutti in campo
IL MESSAGGERO - LENGUA - È cominciata la stagione della Roma dopo un mese esatto dalla fine del campionato. I preliminari di Europa League, ad oggi previsti per il 25 luglio in attesa della sentenza del Tas sul Milan, hanno costretto Fonseca a convocare la squadra con 10 giorni di anticipo. Ieri a Villa Stuart è cominciato il via vai per le visite di idoneità: tutti presenti ad eccezione di Perotti (permesso della società) e Nzonzi (la Ligue 1 lo chiama e non è escluso che per l’assenza di ieri possa prendere una multa) che dovrebbero svolgere i controlli nei prossimi giorni. Così come Fonseca e il suo staff composto dal vice Campos e dai preparatori Romano-Moreira.
Oggi primo allenamento, sabato partenza per Pinzolo dove la squadra resterà fino al 7 luglio. Prenderanno parte alla spedizione in Val Rendena: Fuzato, Fazio, Juan Jesus, Santon, Karsdorp, Marcano, Pastore, Nzonzi, Gonalons, Coric, Gerson, Perotti, Kluivert e Defrel. A cui si aggiungeranno alcuni Primavera: Greco, Cardinali, Boer, Seck, Bianda, Bouah, Valeau, Capradossi, Riccardi, D’Urso, Pezzella, Celar, Soleri, Sadiq, Verde, Antonucci.
Schivo e di poche parole, ecco Petrachi ds operaio
IL MESSAGGERO - ANGELONI - Habemus Petrachi. «L’AS Roma è lieta di annunciare che Gianluca Petrachi assumerà la carica di ds del Club a partire dal 1 luglio 2019» fino al 2022, così ieri, la Roma. «Comincia un’avventura ambiziosa e stimolante. Conosco bene le aspettative di un club e di una piazza così importanti», così, Gianluca, sempre ieri. Petrachi è il quarto direttore sportivo della Roma americana, arriva dopo Sabatini, Monchi e Massara, quest’ultimo presente spesso senza aver mai avuto pieni poteri. Quindi, diciamo che Petrachi è il terzo ds operativo. Diverso da Sabatini, diverso da Monchi. Un animale da campo, lo definiscono a Torino, casa sua per dieci anni (arrivava dal Pisa) e li, per venire alla Roma, ha pure dovuto lasciare circa 100 mila euro.
IL PASSATO - Ha lavorato all’ombra di Foschi, è stato per un bel po’ a braccetto con Ventura (e il vice Sullo) e Cairo, con loro ha potuto mettere in piedi operazioni di rilievo, come Immobile, Cerci, Belotti (con Ventura si litigano la paternità dell’operazione), Peres, Maksimovic, Zappacosta, Glik, D’Ambrosio, Darmian, per citarne qualcuno, e altri pure dopo come Baselli, Rincon (uno dei suoi preferiti) e Nkoulou. A Torino gli rimproverano acquisti come Iturbe, Sadiq, Masiello, Barreto, Ajeti, Larrondo, Dolly Menga etc etc. E’ la vita di un ds, a volte ci prendi, altre zero. Non ama sostare davanti alle telecamere, lo descrivono come un uomo leale, schivo, distante, uno che non ama parlare. A Roma, magari, dovrà cambiare abitudini: qui non c’è un acquisto che non venga presentato dal ds e non c’è un cronista che non avrà il telefono di Petrachi. Il carattere da uomo del sud lo ritroviamo nella vita privata: figlio di Bruno, indimenticato menestrello del folk e chi conosce bene Gianluca lo racconta come un abile cantante e ballerino. Buon sangue, insomma. Anche lui, come Monchi, e un po’ meno rispetto a Sabatini, dovrà cominciare il lavoro vendendo.
Il suo obiettivo principale era portare a Roma il suo amico Conte, ricomincerà da Fonseca. Pure lui avrà a che fare con la presenza costante di Baldini, con cui nel tempo si sono confrontati-scontrati gli stessi Sabatini, Monchi e pure Massara. Questo è il nodo, il punto di svolta della sua missione, che sarà la solita: abbassare i costi, fare plusvalenze, mettere in ordine il bilancio e rinforzare la squadra. Qui ha fallito l’unico ds che aveva qualche trofeo sulle spalle, quindi il fatto che Petrachi non ne abbia, sposta poco. Sarà un lavoro duro. In bocca al lupo prima di tutto.
Il mercato divide i due ribelli. La Roma blinda Zaniolo, Juve pronta a cedere Kean
IL CORRIERE DELLA SERA - Moise Kean e Nicolò Zaniolo dovrebbero essere i pilastri della nuova Under 21 ma intanto hanno contribuito a affossare quella vecchia, l’ultima di Di Biagio, fuori dall’Europeo e dall’Olimpiade di Tokyo. La colpa, sia chiaro, non è tutta dei due ribelli, gli amiconi che in ritiro hanno innervosito i compagni con una serie di atteggiamenti poco professionali che hanno portato all’esasperazione Di Biagio. L’ultimo episodio, il ritardo al risveglio muscolare il giorno della cruciale sfida al Belgio, ha convinto il c.t. a prendere provvedimenti. Ma non è stato solo un episodio, bensì una serie di comportamenti sbagliati [...]. La Federazione non ha gradito certi comportamenti che rappresentano un danno d’immagine, ma non intendono esagerare perché i due talentini rappresentano un patrimonio. E Mancini potrebbe non chiamarli in Nazionale a settembre per le trasferte con Armenia e Finlandia [...].
La Juventus aveva pensato di riunirli a Torino. Adesso la strategia è cambiata anche perché i bianconeri non intendono investire 50 milioni sul discontinuo talento giallorosso. La Roma, inoltre, dopo aver parlato con Fonseca, il nuovo allenatore, ha deciso di confermare Zaniolo e blindarlo con un contratto lungo e ricco: due milioni netti sino al 2024. Anche Kean è atteso al rinnovo con la Juve, che però tarda: [...] sul giocatore c’è l’ipotesi Ajax e l'interesse dell’Everton [...].
Petrachi firma un triennale: "Bella sfida"
IL TEMPO - AUSTINI - Ora non deve più nascondersi. Da ieri Gianluca Petrachi e ufficialmente il direttore sportivo della Roma. Ha firmato un contrato triennale e ha parlato per la prima volta da dirigente giallorosso: «Per me è un'avventura ambiziosa e incredibilmente stimolante» ha detto, consapevole di giocarsi la più grande chance della carriera dopo la gavetta tra Ancona e Pisa e un decennio al Torino. Cairo lo ha lasciato andare dopo un lungo tira e molla, ottenendo dalla Roma i due giovani Freddi Greco e Bucri: anche loro hanno firmato i rispettivi contratti con i granati.
Tutto risolto, insomma, Petrachi non è più quella sorta di fantasma che già da un paio di mesi lavorava per la Roma con tanto di missioni all'estero e incontri di mercato per conto di Pallotta. Nelle ultime settimane ha vissuto in un albergo nella Capitale, fino a ieri non si è mai fatto vedere né a Trigoria né agli uffici dell'Eur per ovvi motivi di opportunità, da oggi potrà prendere possesso della stanza che fu di Sabatini e poi di Monchi. Considerando i due «interregni» di Massara sarà il quarto direttore sportivo dell'era americana, con gli stessi compiti dei predecessori: far girare l'economia della Roma sul calciomercato con acquisti e cessioni continue, cercando al tempo stesso di alzare la competitività della squadra. A giudicare dalle trattative in corso con Napoli, Inter e Juventus, l'inizio sarà col botto. E farà molto discutere.
Oggi a Trigoria prima seduta aspettando l’Uefa sul Milan
IL CORRIERE DELLA SERA - La stagione della Roma è partita ieri, con le visite mediche che la squadra ha svolto a Villa Stuart. Oggi pomeriggio la comitiva che a Trigoria sosterrà il primo allenamento sarà composta da tanti giovani [...].
La società non ha ancora stilato un programma preciso perché sta aspettando notizie dalla Uefa: se entro venerdì non dovesse arrivare la sentenza sulla partecipazione del Milan all’Europa League, allora la Roma andrebbe in ritiro a Pinzolo da sabato fino al 7 luglio. Se invece i rossoneri dovessero essere estromessi, con i giallorossi direttamente alla fase a gironi, niente ritiro e qualche giorno di vacanza supplementare per la squadra.
Nasce la squadra di Fonseca. Ieri le visite, oggi già al lavoro
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Diego Perotti arriverà oggi, come da permesso concordato con la società. Steven Nzonzi forse, e questo con la società non era concordato. Il francese, mercato permettendo, è atteso a Trigoria, dove in giornata, con o senza di lui, ci sarà il primo allenamento dell’era Fonseca. Un lavoro blando, probabilmente, visto anche il caldo, più in palestra che in campo, mentre prima l’allenatore e il suo staff si sottoporranno alle visite mediche a Villa Stuart. [...] A sorpresa si è presentato anche Kluivert, che avrebbe avuto diritto a qualche giorno di ferie in più. [...] Oltre ai giovani Greco, Cardinali, Boer, Seck, Bianda, Bouah, Valeau, Riccardi, D’Urso, Pezzella e Celar, tra i big erano presenti Fazio, Juan Jesus, Santon, Marcano (il primo ad arrivare) e Pastore.
[...] Da oggi si comincia, tre giorni di allenamenti a Trigoria a ritmi non elevatissimi, poi sabato la partenza per Pinzolo, dove la Roma resterà una settimana abbondante e dove è in programma un’amichevole. A questo punto sembra difficile, se non impossibile, che il ritiro venga annullato. [...]
El Shaarawy, venti cinesi. Lo Shanghai offre un triennale da oltre 45 milioni
LA GAZZETTA DELLO SPORT - [...] Adesso c’è anche un vento cinese che arriva spazzare il cielo della Roma a caccia di novità, perché lo Shanghai Shenua fa sul serio. Obiettivo chiaro e noto: Stephan El Shaarawy. Per averlo il club cinese ha messo sul piatto un enorme triennale da circa 15 milioni a stagione, mentre per la Roma – un po’ fragile per il fatto che l’attaccante ha il contratto in scadenza tra dodici mesi – l’offerta è di 10 milioni più bonus. La risposta è stata netta: 20 milioni. L’impressione è che ci si possa incontrare a 18, anche se il giocatore sta riflettendo parecchio. Pare proprio che oggi sia in programma un vertice che potrebbe essere decisivo, dove tutte le parti esprimeranno sogni e bisogni. [...]
Ieri era giorno di visite mediche a Villa Stuart e Steven Nzonzi non si è presentato, sorprendendo molto la dirigenza. [...] Si fa sempre più forte, infatti, l’interesse per Nzonzi del Lione, che sta per cedere Ndombelé. Possibile che, per evitare una minusvalenza (Nzonzi è stato pagato al Siviglia 29,4 milioni a bilancio), la cessione sia in prestito con riscatto. Piace anche al Monaco e al Marsiglia. [...]
In attacco, adesso che potrebbe aprirsi spazio con la possibile cessione di El Shaarawy, oltre a Lammers del Psv, riprende quota la candidatura di Taison dello Shakhtar, che Paulo Fonseca conosce naturalmente molto bene. Il brasiliano, a 31 anni, potrebbe costare una dozzina di milioni e assicurare alto rendimento. In difesa le piste sono tante e vivo l’interesse per Hysaj, il cui arrivo però è condizionato alla partenza di Florenzi. [...]
La tentazione: sforare giugno per vendere al prezzo giusto
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La domanda galleggia nei «sancta sanctorum» dei club europei da diverso tempo: ma davvero il «fair play» finanziario è senza difetti? Oltre a chiederselo, nella Roma vogliono correre anche ai ripari, e le ragioni non mancano. Com’è noto, entro il 30 giugno il club giallorosso deve mettere a bilancio circa 45 milioni di plusvalenze. Il problema è che tutto ciò non è un segreto (e questo vale anche per diverse altre società, naturalmente), falsando così un po’ il mercato, visto che tanti possibili acquirenti di calciatori della Roma offrono cifre al ribasso sapendo della tagliola che incombe.
Da tempo, infatti, lo stesso club ha avanzato alla Uefa l’idea di spostare il consuntivo al 31 agosto, consentendo a ciascuno dei «player» di fare un mercato non drogato (in negativo) dalle contingenze, cosa che consentirebbe di cedere i giocatori al loro valore reale e non sottocosto. Ecco, l’impressione è che la società giallorossa non abbia intenzione di farsi mettere all’angolo, ipotizzando anche di sforare a giugno – domenica prossima calerebbe il sipario –per essere a posto appunto a fine agosto. [...]