Campionato Primavera, Roma batte Juventus 5-2 e vola al primo posto in solitaria
Partita spettaccolo al Tre Fontane, dove la Roma Primavera ha battuto con un sonoro 5-2 i pari età della Juventus e si è lanciata al comando della classifica con un +5 proprio sui bianconeri.
Il match inizia in salita per i ragazzi di Guidi, che vanno sotto per la rete dello juventino Dellavalle; abile a insaccare da distanza ravvicinata dopo che la sfera sbatte per due volte su Faticanti. La Roma però reagisce e conquista un calcio di rigore con Cassano, ma Pagano si fa ipnotizzare da Daffara che mette in corner. Un grave errore che però non affossa i giallorossi, bensì li carica ed al 27' arriva il pareggio con Satriano che è il più veloce di tutti ad arrivare sulla sfera respinta da Daffara ed insacca. Al 40' il sorpasso della Roma con Cassano, che a tu per tu con l'estremo difensore bianconero non sbaglia.
Nella ripresa la Juventus trova immediatamente il pareggio con Mbangula che ruba la sfera ad Oliveras e deposita in rete. Ma la Roma reagisce nuovamente e tre minuti più tardi conquista un nuovo calcio di rigore; questa volta sul dischetto va Cherubini che non sbaglia e pareggia. Crolla la Juventus e la Roma dilaga con Pagano e Satriano che chiudono la contesa.
Dybala torna in gruppo. Allenamento parziale con la squadra
Buone notizie per la Roma e Josè Mourinho.
Paulo Dybala è tornato ad allenarsi con i compagni in vista del match contro il Torino. Il suo rientro, ovviamente, è stato parziale come avviene di consueto al rientro da un lungo stop.
Dunque non è ancora certo il suo ritorno in campo già domenica contro i granata.
Roma-Torino sarà diretta da Rapuano. Nasca al VAR
E' stato designato l'arbitro che dirigerà il prossimo match di campionato, l'ultimo prima della sosta mondiale, tra la Roma ed il Torino.
L'arbitro del match sarà Antonio Rapuano della sezione di Rimini. A coadiuvarlo ci saranno gli assistenti Berti e Vono, con Piccinini Quarto Ufficiale.
Al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Nasca e Guida.
Abraham: "Mi scuso per non essermi espresso ai livelli della scorsa stagione. Ho attraversato un momento difficile"
Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match pareggiato contro il Sassuolo:
Bel gol, ma non è bastato.
"Prima di analizzare la partita, vorrei rivolgermi ai tifosi, ai compagni di squadra, all'allenatore e in qualche modo scusarmi per non essermi espresso sui livelli della scorsa stagione, non sono stato me stesso. Sono una persona, un ragazzo, in fondo. Ho attraversato un momento difficile, con poca fiducia. Oggi ci tenevo a dimostrare ai tifosi che sono ancora io, che sono pronto ad aiutare la squadra. Manca una partita da vincere prima della sosta e dopo la sosta bisogna tornare più forti di prima".
La squadra era un po' troppo distratta nell'azione del gol del Sassuolo?
"Forse sì, un calo di concentrazione. Abbiamo giocato tantissime partite in un tempo ristretto, forse c'era anche stanchezza. Questo è un posto difficile dove giocare, è un punto in trasferta e non è male tutto sommato. Pensiamo alla prossima partita dove i tre punti sono fondamentali".
Cosa ha detto Mourinho nei giorni scorsi sul tuo atteggiamento?
"Mourinho mi conosce come giocatore, conosce tutti i suoi ragazzi e la squadra, sa che può succedere di attraversare alti e bassi nel corso di una stagione. Probabilmente mi sono caricato di troppe pressione, ci tenevo tantissimo a fare gol, questo ha innescato un circolo vizioso. Sono davvero contento di aver ritrovato il gol, ho ancora una partita per dimostrare il mio valore".
Ci ha ricordato un tipico attaccante inglese sul gol, è corretto?
"Sì, sono il classico attaccante che si accede in area. È stato bello vedere Mancini che stava facendo il cross, tra l'altro bellissimo assist, e mi sono fatto trovare la posto giusto e al momento giusto".
Dionisi: "Soddisfatto della prestazione e contento per i ragazzi, meno per il risultato"
Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato ai media al termine del match pareggiato contro la Roma:
DIONISI A DAZN
Dopo il gol del vantaggio della Roma avete reagito e forse alla fine si poteva anche vincere.
“Siamo soddisfatti della prestazione, ma c’è rammarico per il risultato. Appena prima del loro gol abbiamo avuto una grande occasione a tu per tu con il portiere e poi ne abbiamo avuta un’altra dopo il pareggio, ma l’arbitro ha fischiato. Mi è piaciuto lo spirito, spero che la partita di oggi ci faccia capire che atteggiamento dobbiamo avere sempre. Abbiamo fatto una partita giusta senza palla, siamo stati bravi anche con la palla. Abbiamo calciato più della Roma e di solito i giallorossi concedono pochi tiri agli avversari. Contento per i ragazzi, sono stati giorni delicati. Dobbiamo cercare di non ripetere gli errori”.
Colpisce la crescita di Laurienté.
“È importante per noi, è arrivato solamente alla quinta di campionato e non era pronto tatticamente. Non era facile, ma lui ci sta mettendo applicazione. Può fare di più e migliorare”.
La libertà mentale può lanciare Pinamonti.
“Sono contento per lui e per la squadra. Quando segna l’attaccante vuol dire che la squadra ha lavorato bene. Sul suo gol c’è stato un bel gioco di squadra. Si meritava il gol, ma ero già soddisfatto delle sue prestazioni. Ho parlato con lui, pretendo tanto e di più di quello che fa perché deve giocare sulle palle sporche. Il gol di oggi è da vero attaccante e deve lavorare su questo. Il gol potrà dargli una spinta in più”.
Come si spiega la prestazione di Empoli?
“Non ci ho dormito per un paio di notti, abbiamo perso un’occasione ma dobbiamo guardare avanti. Tra un paio di giorni affronteremo il Bologna e sarà difficile. Dobbiamo concentrarci su questo cercando di non ripetere gli errori precedenti. Ci siamo già caduti l’anno scorso”.
Come sta Berardi?
“Bene, ha giocato i minuti che aveva. Per noi fa tantissima differenza averlo o non averlo, ha fatto più di 100 gol in campionato. Già solo rivederlo in panchina è una spinta per i compagni, rivederlo in campo è una grandissima soddisfazione. Sono contento, anche nella prossima partita sarà disponibile”.
Alla fine si stava dimenticando di salutare Mourinho.
“No, l’avrei fatto comunque. Tanto poi c’è la conferenza stampa o il dietro le quinte dove ci si può trovare, l’avrei fatto sicuramente. C’era Pinamonti vicino a me e ho voluto abbracciarlo, volevo complimentarmi con lui”.
DIONISI A SKY SPORT
Il Sassuolo ha provato a fare la partita, dopo la parentesi negativa di Empoli avete provato a sfidare una squadra di una dimensioone diversa con i vostri temi.
"Sì, sono soddisfatto della prestazione forse anche del risultato perché eravamo andati in svantaggio. Anche se c'è rammarico perché potevamo andare in vantaggio, la Roma è stata cinica. Bravi i ragazzi a non demordere a fare le nostre cose"
La notizia è quando Pinamonti non fa gol
"Deve cercare di dare continuiità di prestazione, se servito nel migliore dei modi segnerà. Ma non abbiamo solo lui, altrimenti si tende a parlare solo di chi gioca e di chi fa gol. Se oggi ha segnato è merito della squadra, lui spesso ha determinato nelle situazioni di gioco della squadra".
È questo il modo di approcciare la partita che vuoi?
"Sì, sbagliare atteggiamento in partite come quelle di oggi sarebbe autolesionista. Dobbiamo essere più bravi nelle partite del nostro livello, l'anno scorso abbiamo sbagliato atteggiamento diverse volte. Dobbiamo non ripetere questo errore, speriamo che la prestazione di oggi ci possa servire per la prossima contro il Bologna".
Traorè è più in difficoltà rispetto all'anno scorso.
"Sì, diciamo che i minuti giocati da Berardi erano quelli che poteva giocare, ha fatto vedere quanto può dare e ci manca. Traorè è giustificabile, viene da 5 mesi di inattività, abbiamo fatto la scelta di inserirlo e allenarlo con le partite. Non è semplice, vuole ricercare le cose che faceva lo scorso anno ma con gamba e condizione fisica diverse. La sosta arriva quandoo recuperiamo i giocatori ma penso ci possa far bene per allenarci insieme".
DIONISI IN CONFERENZA STAMPA
Quanto vale aver ripreso la Roma?
"Se ti rispondo da cinico ti dico un punto se invece parlo da allenatore di una squadra che veniva da una prestazione negativa vale più di un punto. Non dico che abbiamo perso 2 punti ma se guardo tutta la prestazione dico che forse forse potevamo ottenere qualcosina in più, chi ha giocato è stato bravo, chi è subentrato, è una bella prestazione condita da un buon risultato, non ottimo, ma siamo soddisfatti".
Nella preparazione alla gara, in fase offensiva, avete insistito sulla palla filtrante per Pinamonti e poi sulle sponde?
"Quando le squadre ti marcano a uomo, cercare di aprire gli spazi per un'imbucata per poi andarla a recuperare, è una soluzione che abbiamo ricercato. Poi sono stati bravi i giocatori a trovare le linee di passaggio perché non sono semplici contro una squadra fisica. Lo abbiamo fatto bene, come l'attacco alla profondità. Il rammarico è non aver trovare il vantaggio in alcune situazioni, poi l'ho vista dal campo e non so se la scelta fosse stata il tiro o il passaggio, io penso a quella di Traore, il rammarico è non aver trovato il vantaggio ma avevamo davanti la Roma. Il grande merito è non esserci abbattuti dopo il loro gol ma li abbiamo messi in difficoltà ed è molto positivo".
La sostituzione di Maxime Lopez: perché?
"Era ammonito e un po' nervoso ma Maxime è un caratteriale ma deve solo imparare a gestire un po' di più questa voglia. Poi tatticamente perché ci stavamo spaccando, la Roma ci concedeva qualcosa, ho messo poi dentro Berardi che volevo rimanesse solo negli ultimi 30 metri, Traore sta recuperando la condizione giocando, Frattesi era un po' stanco e l'obiettivo era mettere un giocatore più difensivo per dare una mano ai difensori perché la Roma nelle transizioni positive è una delle squadre più forti e noi non le saremmo stati dietro perché ci stavamo spaccando un po', come vuole la Roma, e Pedro è più di un equilibratore".
Ha detto qualcosa a Pinamonti?
"Mi sono complimentato con tutti i ragazzi, come faccio sempre. È un ragazzo giovane e deve imparare a gestire le pressioni che arrivano da fuori, poi si creano aspettative per il valore sul mercato, deve imparare a conviverci. Deve stare più sereno, stava facendo le prestazioni positive tranne l'ultima con l'Empoli, e oggi è stato ripagato. Mi aspetto tanto, di più, soprattutto in area, e oggi in area ha fatto bene, non crede nella palla sporca e oggi è stato premiato".
È migliorata l'applicazione difensiva? Il gol può cambiare la storia di Pinamonti?
"Per l'applicazione in fase difensiva stiamo crescendo. Abbiamo avuto un basso con l'Empoli dove non siamo stati squadra e dobbiamo ripeterci con il Bologna perché da lì passano i nostri successi. Dobbiamo applicarci mettendo attenzione nella fase difensiva perché poi è più facile anche riattaccare. Pinamonti, non stiamo parlando di Haaland o Batistuta, parliamo di un ragazzo di 22-23 anni che deve fare tanto. Capisco che voi parliate di lui perché è stato un investimento della società. Se la squadra sta facendo meglio delle squadre a uomo il merito è del vertice alto, di Pinamonti, per il suo lavoro spalle alla porta, per questo dicevo che faceva bene. Poi c'è anche Alvarez che può crescere. Si parlava di numeri, di gol, ma li farà, perché fa l'attaccante e poi recupereremo gli esterni titolari, pur non avendo mai parlato di questo".
Mourinho: "Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, tranne di un giocatore. L'ho invitato a trovarsi un club per gennaio"
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match pareggiato contro il Sassuolo:
MOURINHO A DAZN
Con un po’ più di attenzione potevate vincere.
“Abbiamo fatto una buona partita nonostante i nostri limiti. L’atteggiamento è stato positivo e serio dopo due giorni difficili, ma la squadra voleva vincere. Il Sassuolo è difficilissimo da affrontare, mi dispiace perché lo sforzo è stato tradito da un giocatore con un atteggiamento non professionale. Non mi hai visto parlare così di Ibanez contro la Lazio perché l’atteggiamento era top, l’errore fa parte del gioco, i calciatori sanno che possono sbagliare. L’atteggiamento non professionale mi dispiace. È comunque un punto fuori casa, non si può dire sia negativo. Sono contento dell’atteggiamento generale della squadra”.
E dei singoli?
“Solo uno non mi è piaciuto”.
Chi è?
“Non ve lo dico, l’ho già detto nello spogliatoio ed è una cosa che non faccio spesso. Ho avuto 16 giocatori in campo, l’atteggiamento di 15 mi sono piaciuti, mentre di uno no. Ad un altro gli ho fatto la domanda ‘perché questo atteggiamento oggi e non sempre?’. Il risultato non è drammatico, ma non è quello che volevamo. Manca una partita in cui affronteremo una grande squadra come il Torino e vediamo se possiamo conquistare i 3 punti”.
Oggi mancava la luce sulla trequarti.
“Il bambino (Volpato, ndr) ha cercato di farlo, ma non posso chiedergli più di tanto perché qualche mese fa giocava nel campo di plastica e in Primavera, che è un campionato poco competitivo. Ha fatto bene e sono contento di lui, ha talento, ma non mi posso aspettare che prenda la squadra sulle spalle. Nel primo tempo Shomurodov doveva spaccare la porta e segnare, abbiamo questi limiti, ma non posso chiedere di più alla squadra oggi”.
Ha fatto bene un po’ di panchina ad Abraham?
“Non mi piace valutare la prestazione per il gol, anche se sono ciò che ti fanno vincere. Non posso criticare Shomurodov per aver sbagliato quel gol quando lui ha giocato al massimo. Neanche Belotti si può criticare, ma in questo momento gli manca sicurezza. Ho chiesto ad Abraham perché ha avuto questo atteggiamento oggi e non nelle altre partite. Ha vinto duelli, ha messo il corpo e cercato profondità, ha giocato con sicurezza”.
Dybala ci sarà domenica?
“Non lo so, è difficile da dire. Non so se deve giocare domenica per andare al Mondiale, ma i giocatori che vanno al Mondiale in questa settimana hanno la testa più di là che di qua. Abbiamo bisogno di lui, se posso scegliere ovviamente mi piacerebbe averlo”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Ha detto che è stato tradito dall'atteggiamento di un giocatore.
"L'ho invitato a trovarsi un club per gennaio, ma non credo".
Ci può dire il ruolo?
"No."
Al di là di questo episodio, si riferiva al gol? È soddisfatto in generale?
"Ho visto tutti i giocatori che hanno dato il massimo. Sono soddisfatto, abbiamo limiti e lo sappiamo, arriviamo davanti alla porta e dobbiamo spaccarla per fare gol. Non abbiamo i giocatori più creativi, abbiamo messo la creatività sulle spalle di un bambino (Volpato, ndr) che qualche mese fa giocava su un campo di plastica e in una competizione di livello bassissimo di competitività e qualità, tutti abbiamo fatto il meglio possibile. Non mi avete mai visto essere critico con Rui Patricio che ha sbagliato qui l'anno scorso, con Ibanez che ha sbagliato domenica scorsa o con Pellegrini che ha sbagliato un rigore contro la Juve all'ultimo minuto l'anno scorso. Non mi avete mai visto essere critico con un giocatore, anche io sbaglio e come famiglia dobbiamo sostenerci nei momenti di difficoltà. L'atteggiamento è una storia diversa: quando sei professionista di qualcosa, non solo del calcio, devi rispettare chi rappresenti, chi lavora con te, dando il massimo come tutti. È l'unico motivo per cui sono dispiaciuto perché sento questa sensazione, anche perché conosco il processo dietro l'atteggiamento. Mi dispiace perché potevano perfettamente essere 3 punti, è un punto e ne abbiamo uno in più rispetto a quattro ore fa. Andiamo avanti domenica, c'è l'ultima di questo periodo e cercheremo di prendere punti".
Il gol di Abraham è un segnale per il Mondiale?
"Nello spogliatoio ho parlato alla squadra e a due giocatori: a Tammy e ad un altro che rimane fra me e loro. A Tammy ho chiesto di pensare e rispondermi quando ha una risposta perché l'atteggiamento di oggi non è stato quello di tante partite di questo periodo. Non parlo di efficacia, di un gol in più, ma di atteggiamento: oggi atteggiamento straordinario, ha preso palle basse e alte, non ha perso palla e quando l'ha persa ha fatto lo sforzo per recuperare la posizione. Ha fatto una partita fantastica, al di là del gol. Mi deve spiegare perché oggi sì e perché non nelle altre partite".
Sassuolo vs Roma 1-1 | Termina in pareggio il match del Mapei Stadium
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi, Maxime Lopez, Harroui; D’Andrea, Pinamonti, Laurienté.
A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Ayhan, Tressoldi, Kriakopoulos, Henrique, Obiang, Harroui, Alvarez, Antiste, Traore, Ceide.
Allenatore: Alessio Dionisi.
Indisponibili: Romagna, Muldur, Defrel, Berardi.
Squalificati: -.
Diffidati: Lopez.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Volpato; Zaniolo, Shomurodov.
A disposizione: Svilar, Boer, Celik, Kumbulla, Tripi, Vina, Matic, Bove, Tahirovic, Shomurodov, Abraham.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum, Dybala, Spinazzola, Pellegrini.
Squalificati: -.
Diffidati: -.
Arbitro: Ayroldi.
Assistenti: Bottegoni e Liberti.
Quarto Ufficiale: Roveri.
VAR: Abisso.
AVAR: Banti.
Conferenza Stampa Mourinho: "Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere"
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Sassuolo:
Che reazione si attende dai giocatori domani? Volpato giocherà al posto di Pellegrini? Ha rinunciato al mondiale per lasciare la porta aperta all'Italia.
"L'unico giocatore che confermo che giocherà domani è Ibanez. La squadra di domani è Ibanez e altri 10. Volpato: è una questione personale, non di società. Io come allenatore mi rifiuterei di infilarmi in una situazione di questo tipo, quello che ho capito è che questo è l'inizio della sua carriera, che sta crescendo con la Roma, giocando i suoi primi minuti consecutivi, non come l'anno scorso in cui ha giocato una partita contro il Verona e poi non più. Ora è a quattro partite di fila, in un processo di crescita nel quale si deve concentrare nella costruzione del suo futuro e non deve pensare a questa decisione, magari qualcuno vuole accelerare un processo che non deve essere accelerato. La reazione che mi aspetto dalla squadra è quella di sempre quando perdiamo una partita, è una squadra di gente buona, che soffre quando perde, sappiamo che siamo una squadra che ogni volta che perdiamo un giocatore, che siamo in difficoltà, che fatichiamo a trovare soluzioni ma che alla fine arriva sempre qualcosa. Mi aspetto una partita molto difficile, contro una squadra molto difficile che l'anno scorso ci ha regalato due partite molto difficili e che ha più talento rispetto all'anno scorso. Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere, cosa che non facciamo da due giorni".
Torniamo su Ibanez.
"Non c'è niente da tornare. Domani Ibanez più dieci. Al di là della domanda, la risposta è questa. Rispetto per chi, dal giorno del mio arrivo a oggi, dà tutto quello che ha. L'anno scorso c'è stato un periodo in cui l'unico difensore centrale era lui, quest'anno siamo andati a Siviglia e quando l'ho visto la mattina pensavo fosse impossibile che giocasse. Quando vinciamo, vinciamo tutti, quando perdiamo, perdiamo tutti: è intoccabile, non c'è storia. Non bisogna leggere stampa e social media, al di là del mio Instagram dove metto cazzate non leggo niente. Al di là di questo lui è intoccabile".
La Roma è andata meglio in trasferta. Si è dato una spiegazione di questo?
"In casa ci sono state tre partite in cui non abbiamo segnato. Napoli, Atalanta e Lazio. Posso piangere anche io, gli altri allenatori piangono, piangono e piangono: sono tre partite senza il nostro giocatore più creativo, con più gol, con più palle inattive, con più mobilità, che può aprire il blocco compatto e basso degli avversari. L'Atalanta ha giocato così. Della Lazio neanche parliamo, è stato un esempio fantastico di quello che è giocare in un modo che se gioco io così mi uccidono, ma l'importante è vincere e io ho vinto tante partite nella mia carriera giocando così. Per noi, quando manca quel giocatore lì è difficile. Il Napoli è diverso, ha fatto una partita contro di noi cercando di vincere, difende molto bene, ha difensori bravi e abbiamo comunque avuto le nostre possibilità. Se guardi l'ultima partita nostra, se non sbaglio, abbiamo giocato con la stessa squadra dello scorso anno, in generale, con Mady nella posizione di Mkhitaryan. Questo significa che il bel mercatino che noi abbiamo fatto, con tanto sforzo, dedizione, sacrificio, bel lavoro da parte del direttore, non sta giocando. Il nostro uomo fondamentale, devo piangere anche io, non gioca da quante partite? Non ha giocato nessuna di queste grandi partite. Contro l'Inter ha fatto gol e abbiamo vinto, contro la Juventus ha fatto assist e abbiamo pareggiato. Poi c'è Lorenzo, che è più multifunzionale, ma che ha questa luce che si accende. Gioca troppo, troppi minuti, è in difficoltà, ogni tanto è un giocatore con qualche fragilità muscolare che qualche volta gli arriva lì. Non è che ogni partita sta al 100%, poi facciamo le nostre partite che quando segniamo è molto difficile perdere, perché è una squadra con solidarietà e omogeneità, tolto il disastro di Udine. Coi punti presi stiamo con gli stessi di 15 gare dell'anno scorso, che significa che se facciamo punti col Sassuolo o col Torino, vuol dire che possiamo avere due punti, un punto, quattro, sei punti in più dell'anno scorso. Sto già pensando alla quindicesima partita. Con tutte queste difficoltà facciamo il nostro lavoro e cerchiamo di combattere i nostri problemi, ma non possiamo nascondere di averne".
È soddisfatto dell'evoluzione dei singoli dopo Tirana? Se analizziamo il loro rendimento sono in tanti sotto il loro livello.
"Non sono totalmente d'accordo. Penso che Mancini stia meglio quest'anno dello scorso anno. Molto più equilibrato, controllato, tre soli cartellini gialli. Penso che Ibanez, al di là di questo episodio di questa partita stia molto equilibrato. C'è una cosa che per me ha un'influenza, noi abbiamo perso tre centrocampisti, tre. Tutti loro si possono definire titolari: Mkhitaryan, Veretout e Sergio Oliveira. Wijnaldum non ha giocato una partita, e così ne abbiamo solo due. Dei due, uno è un ragazzo che è arrivato l'ultimo giorno, che cresce a poco a poco, ma la dinamica di squadra, collettiva, la sta ancora cercando, sebbene stia migliorando. L'altro è Nemanja, che non è venuto per giocare insieme a Cristante ma che si trova a farlo. Purtroppo abbiamo avuto dei problemi inaspettati, anche l'anno scorso. Quando Spinazzola si fa male all'europeo abbiamo dovuto avere una reazione inaspettata, siamo dovuti andare in una direzione che non volevamo nel mercato. Sto piangendo tanto e non mi piace piangere tanto. Mi piace dire che i problemi hanno aperto la porta a Volpato, a Zalewski, progressivamente a Bove, vi dico già che Tahirovic gioca e lo fa da titolare perché sta crescendo tanto da quando si allena con noi. Vediamo le cose in modo positivo. Mancano due partite alla sosta, vediamo i punti che possiamo fare e la classifica che avremo alla sosta, anche se non è metà di campionato. Per non allontanarmi dalla domanda: c'è gente da cui mi aspettavo di più, sì. Non posso nascondermi e dire che sono soddisfatto dall'evoluzione o involuzione di qualche giocatore. Posso nascondermi non dicendo chi sono, come allenatore devo parlare dei calciatori individualmente. Karsdorp è tornato due minuti dopo essere andato negli spogliatoi, non sai se ha preso il ghiaccio, se non è il ginocchio è l'adduttore o ha la febbre, lui ha tanti di questi problemi. Dopo due minuti era in panchina, non l'ho visto come un brutto atteggiamento. Quello che potevo dire è che questo per me non è un problema. Il problema che vedo che si può o che si doveva migliorare è l'accettazione di una sfida diversa da quella dell'anno scorso, la crescita nella mentalità, nella responsabilità, nell'ambizione, non essere soddisfatti di aver raggiunto questo livello qui e di essere contenti di cercare di andare oltre. A questo livello, e non parliamo di Karsdorp, sì. Se sono soddisfatto della mia carriera nel 2010 e magari avevo dei motivi per esserlo per quello che avevo raggiunto. Penso che per i giocatori sia lo stesso, i giocatori devono esigere di più fino all'ultimo giorno".
Sta pensando a un cambio di modulo? Se Cristante e Matic non sono una coppia, perché è uscito Camara?
"Buona domanda. Perché non c'era Wijnaldum e non c'era Mkhitaryan, giochi con quelli che hai. Non siamo tanti e siamo un tipo di società che quando ha dei problemi nella rosa ha più difficoltà. Semplicemente questo. Il modulo non lo faccio io, lo fanno i giocatori con le loro caratteristiche".
Abraham sembra più assente, meno nel vivo del gioco.
"Può essere una buona domanda per lui. Lui è la persona ideale per rispondere. Non lo so. Devi aspettare che venga lui in conferenza stampa".
Conferenza Stampa Dionisi: "La Roma è ferita dal Derby e non sbaglierà prestazione, ma vogliamo affrontarli per batterli"
Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato (turno infrasettimanale) contro la Roma:
Arriva una partita stimolante ma ora serve la reazione, al di là dell'avversario
"Sì, sono d'accordo. Abbiamo fatto una partita al di sotto delle nostre prestazioni precedenti e dobbiamo riscattarci, partita migliore non poteva capitarci. Un avversario forte, un avversario ferito come noi. Sappiamo che ci creerà difficoltà ma dobbiamo dimostrare di aver fatto un giro a vuoto che ci ha fatto arrabbiare, dobbiamo esserci".
Che Roma ti aspetti?
"Stiamo parlando della Roma, una squadra forte con giocatori fisici, hanno giocato di più ma sono attrezzati per questo, non credo che ci siano tanti vantaggi per noi da questo punto di vista. La Roma probabilmente è ferita dal derby e non sbaglierà prestazione, ben venga perché noi vogliamo affrontare una squadra che ci affronti per batterci e noi vogliamo affrontarli per batterli".
Ti aspetti il salto di qualità da parte di Pinamonti e degli altri attaccanti domani?
"Abbiamo ancora l'allenamento di oggi e la rifinitura domani per fare valutazioni, ed è importante l'allenamento di oggi perché ci sono stati pochi giorni per preparare la sfida. Ad oggi la squadra ha sbagliato due partite: la prima ufficiale e l'ultima giocata. In mezzo abbiamo fatto bene perché bisogna parametrarsi a chi si ha, poi se ti mancano giocatori determinanti devi sopperire e l'abbiamo fatto, a parte l'ultima gara. Non mi soffermerei sui singoli. È importante recuperare i giocatori, come Traoré che sta recuperando giocando, ora c'è Berardi che speriamo di recuperare a breve e Laurienté rientra dalla squalifica".
Chi è entrato ha fatto bene a Empoli, può essere uno stimolo?
"Chi è entrato ha fatto bene, sono d'accordo, ha cambiato l'inerzia, non è facile per chi entra e abbiamo approfondito questa cosa, ovviamente dopo una gara del genere non si può essere soddisfatti per niente, potrebbe darsi che chi è subentrato potrebbe giocare, vediamo".
Toljan non ha rivali nel ruolo, è l'unico senza un'alternativa perché manca Muldur: è un po' stanco?
"Ad oggi non siamo stati fortunati negli infortunati però recupereremo anche questa. Non avendo un'alternativa di ruolo a destra Toljan ha potuto avere la possibilità di giocare con continuità, per merito, perché a parte l'ultima partita per me ha fatto bene e non credo sia stanchezza, poi parlo con i ragazzi e la prestazione della squadra non è stata per stanchezza. Ovvio che non avendo alternative di ruolo a destra Toljan deve fare gli straordinari ma credo sia contento".
Si è dato una spiegazione alla brutta prova di Empoli?
"Si lavora perché non risucceda. Quest'anno abbiamo iniziato con un giro a vuoto e ci siamo ripetuti contro l'Empoli. Non ci voleva ma non mi farei un dramma, poi si cerca di pensare alla partita successiva. Non siamo stati cinici e determinati nei 16 metri tuoi e nei 16 metri avversari, è lì che sposta tutto, fanno la differenza".
Qual è la colpa principale che si dà lei rispetto alla sconfitta di Empoli?
"Responsabilità ce ne sono sempre, io me ne assumo perché è giusto. Non ci siamo arrivati nel migliore dei modi, viste le assenze. Nessuno parla di una situazione determinante nel primo tempo".
Berardi può recuperare per la Roma?
"Non posso essere certo di questo, perché mancano un allenamento e mezzo, stiamo facendo delle valutazioni".
L’anno scorso il Sassuolo ha vinto diverse partite con le big, quest’anno ha sempre perso tranne un pareggio col Milan. Sta mancando un po’ dello spirito sbarazzino che spesso accompagnava la squadra in queste sfide? E spera magari di vederlo domani con la Roma?
"Io sono più concreto, sono valutazioni che dobbiamo fare voi. Noi siamo cambiati e dobbiamo fare di più rispetto all'anno scorso anche se non siamo stati quelli dell'anno scorso. Stiamo crescendo, i ragazzi stanno dimostrando di poter crescere, è normale che se acquisisci sicurezze hai poi un po' di spensieratezza contro le big del campionato".
Che peso hanno le prossime due partite in vista poi della ripresa dopo la sosta?
"Sinceramente ora la cosa più importante è riscattare la partita precedente e confermarci come spirito come all'inizio dell'anno. Nessuno lo ricorda ma giochiamo con tante defezioni in attacco. Stiamo facendo bene, abbiamo gli stessi punti della scorsa stagione fermo restando che domani abbiamo una gara importante e faremo di tutto per riscattare la partita precedente anche se non sarà semplice".
Ci sono sconfitte che fanno male
INSIDEROMA.COM - ALESSANDRO CAPONE - Ci sono sconfitte che fanno male si. Delle volte anche parecchio. Soprattutto quando tutto quello che ci hai messo, tutto quello che hai dato alla fine non è bastato. Un errore, una sciocchezza, una leggerezza o una follia interrompono quel coro e tutto si fa più difficile. Quell’urlo che arriva dall’altra parte lo senti come un colpo. Lo senti si, ma non sarà di certo quello ad abbatterti. Sogni e speranze, cuore e voce. Tutto, fino alla fine. Non può essere un problema nemmeno il triplice fischio. Ripartire? Forse è meglio dire… continuare per ripartire. Continuare a crederci sempre, con dentro l’orgoglio di portare i colori della storia, il privilegio di poter sostenere i tuoi sentimenti e il vanto di portare il nome di questa città. Non c’è da perdere tempo dietro a chi ha perso dal principio e di principio. Di concetto e di logica. E questo non potrà mai cambiarlo nessuna partita e nessun trofeo. Ogni angolo, ogni via, ogni cosa in questa città parla di ROMANITA’. ROMA … appunto… quattro lettere un amore, un lungo brivido in fondo al cuore per tornare a qualche anno fa. Un sogno, una emozione. Un pensiero che parte dall’anima di ognuno di noi e arriva ad ogni cuore. E’ nel nome che è scritta la storia. Ed è un sinonimo di grandezza, non una indicazione geografica. Quindi basta solo continuare ad essere semplicemente quello che siamo da sempre con la voglia e la convinzione di chi è pronto a tutto perché tutto porta dentro. Che sarà, sarà, davanti ci sono altri chilometri da percorrere, brindisi da fare ed esultanze da vivere. Momenti da ricordare e altri in cui doversi stringere ancora un po. Ci sono emozioni e sentimento che un momento di delusione non può minimamente intaccare e con lo sguardo sicuro verso il futuro siamo pronti a continuare, siamo pronti a ricominciare, tutto il mondo continuerà a tremare. Anche perché nel 1927: NOI DECIDEMMO DI ESSERE ROMA. E sempre lo saremo.
Conferenza Stampa Sarri: "Potevamo subire, ma siamo rimasti uniti e compatti"
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa al termine del Derby vinto contro la Roma:
Complimenti per la vittoria. Mourinho ha detto che la presenza di Dybala pesava più di quelle di Milinkovic o Immobile. E' d'accordo con lui?
"Ho vuto la fortuna di allenarli tutti e due ed hanno caratteristiche diverse. Non è un goleador come Immobile e dentro una squadra è molto determinante. Se la Roma gioca come il primo tempo Dybala può fare molto bene, se gioca come nel secondo no. Ma stiamo parlando di due fuoriclasse, il paragone non ci sta".
Nel secondo tempo le è piaciuto il lavoro di difesa?
"Si, perchè lanciavano molto e potevamo subire, ma siamo rimasti compatti e uniti. Giocando così abbiamo pagato in fase offensiva perchè quelli sono palloni difficilmente rigiocabili".
E' contento di Felipe Anderson come centravanti?
"Non è come Immobile che ha più fisico e magari tiene qualche pallone in più. Secondo me interpreta bene il ruolo di centrale ma con le sue caratteristiche, ovverso che si muove spesso o va incontro al pallone. Ma quando rientra Immobile torna esterno".
La sconfitta di coppa ha segnato emotivamente la squadra in vista di oggi?
"L'umore del gruppo l'ho rialzato subito, perchè ho detto ai ragazzi che hanno giocato bene e chi commenta il 90% delle volte commenta solo in base al risultato. Abbiamo preso un gioca da Gialappas, ma non abbiamo giocato male ed io devo valutare tutta la partita. Non c'era morale segnato ma arrabbiati per essere andati fuori".
Un commento sui tifosi?
"L'ho detto ai ragazzi stamattina, che si giocava principalmente per il popolo laziale e poi per i punti. Ovvero giocare con il cuore".
I suoi difensori si sentivano sicuri e giocavano d'anticipo perchè potevano contare sull'aiuto del centrocampo. Potrebbe aiutare questo tipo di partita per il futuro?
"Non è stata una scelta giocare bassi, quando hanno iniziato a buttare palloni verso l'area ci siamo dovuti compattare. I ragazzi sono stati bravi a giocare sporchi e compatti".
Può essere la gara della svolta?
"Si, ma sono partite con forte motivazioni. La vera svolta sarebbe entrare in campo col Monza con lo stesso atteggoiamento. Giocare con squadre meno blasonate potrebbe costarci l'errore fatto contro la Salernitana".
Come stanno Luis Alberto e Pedro?
"Luis Alberto pensava di essersi fatto male al ginocchio in maniera grave, e ci aveva fatto segno di uscire. Quindi ho preferito cambiarlo subito anche se poi non ha avuto nulla di grave. Pedro sentiva i polpacci duri e siccome in passato aveva avuto qualche problemino ho preferito cambiarlo subito".
Conferenza Stampa Mourinho: "Loro hanno giocato in maniera intelligente. Contento di Volpato"
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del Derby perso contro la Lazio:
Si aspettava che la Lazio giocasse in questo modo contro la Roma?
"Il gioco che hanno fatto è anche conseguenza di stare 1-0. Compatti, bassi, tutti insieme. Nella nostra cultura di latini si dice che è un gioco cinico, intelligente. Ovviamente hanno capito che noi avremmo avuto tanto dominio ma mancavamo di creatività negli ultimi 20 metri. Per tutta la settimana si è parlato di Milinkovic o Immobile, mai di Dybala che per noi è fondamentale, perchè fa la giocata e vede la porta. Poi abbiamo perso Pellegrini ma voglio dire che Volpato ha giocato bene".
Ha parlato di Dybala e Pellegrini, perchè non annoverato Zaniolo e Abraham tra i giocatori che portano creatività?
"Sono giocatori diversi. Zaniolo è potente, fisico e devastante negli spazi, ma loro non ti lasciavano spazi. Poi il gioco è diventato emozionale ed anche io mi sono lasciato trasportare dalle emozioni e non abbiamo comunicato bene giocando solo a palla lunga. Dybala e Pellegrini hanno creatività, ed anche Volpato".
Come XG siete tra le prime squadre del campionato, ma per gol fatti siete noni. Perchè si crea ma non si segna?
"Non posso darti la risposta che tu vorresti. E' colpa mia, restiamo così".