Allenamento Roma, tornano in gruppo Dzeko, Florenzi e Fazio
Dopo la seduta d'allenamento mattutina la Roma è tornata in campo nel pomeriggio per prepararsi in vista del match di domani contro il Perugia.
La seduta è cominciata con la consueta fase atletica, seguita da lavoro sul possesso palla e lavoro tattico per reparti.
Sono tornati in gruppo Dzeko, Florenzi e Fazio; mentre Veretout continua il lavoro di gestione. Differenziato per Gonalons, Riccardi e Santon.
Roma su Mustafi? L'agente smentisce: "Non c'è nulla con i giallorossi"
Nelle ultime ore era emersa l'ipotesi che la Roma fosse interessata a Mustafi, centrale difensivo dell'Arsenal. Un possibile affare accolto con entusiamo dai tifosi dei Gunners, ma escluso dal padre-agente del tedesco ai microfoni di romanews.eu: "Per me è qualcosa di nuovo. Non c’è nulla con i giallorossi o club italiani, non ho avuto contatti per ora".
De Sisti: "Spero che nasca una Roma ben articolata. Mancini è un bell'elemento"
Giancarlo De Sisti, ex centrocampista della Roma e cresciuto nel settore giovanile dei capitolini, ha parlato dei giallorossi ai microfoni di tuttomercatoweb.com:
"Ha svolto una preparazione senza andare in giro per il mondo. E ha affrontato squadre deboli in amichevole proprio come si faceva una volta. Ha scelto di far apprendere progressivamente le spiegazioni del tecnico e tutto sommato è giusto così perché durante le partite importanti non ce la fai. Spero che nasca una squadra ben articolata e che possa contrastare le big e stare al passo di Juventus, Inter e Napoli. Chi mi piace tra i nuovi acquisti? Mancini è un bell'elemento per il reparto arretrato. Manolas è una perdita grave perché è davvero forte. Veretout e Diawara sono buoni centrocampisti da vedere poi in un sistema di gioco come quello di Fonseca. Ora si gioca con questo pressing alto per disturbare gli avversari ad inizio azione. E poi si cerca di fare un possesso palla velocizzato per creare azioni da gol. Vedremo".
Salgono a 17.850 gli abbonamenti per il campionato. 7.700 per l'Europa League
Il calendario del prossimo campionato è stato reso noto ed i tifosi giallorossi non vogliono perdersi le partite della propria squadra del cuore. Ad oggi i tagliandi vnduti per le partite in casa sono 17.850; mentre sono 7.700 per le partite del girone di Europa League.
Roma, Higuain l’opzione 1. Difesa: Pezzella o Hysaj
GAZZETTA DELLO SPORT - La prossima settimana la Roma e Nicolas Higuain – fratello del desiderato Pipita – s’incontreranno per provare a mettere le basi di un matrimonio (…). La società bianconera è pronta a cederlo per 36 milioni, di cui 9 per il prestito e 27 per l’obbligo di riscatto. Il nodo, al solito, è l’ingaggio, 7 milioni, mentre la Roma ne offre 4,5, anche se è disponibile a offrire almeno un triennale al 31enne argentino, che con la Juve ha il contratto in scadenza nel 2021. Morale: occorre che i bianconeri paghino una buonuscita per convincere il Pipita a lasciare (molto a malincuore) il suo mentore Sarri (…). Piccolo particolare: i contatti con Nicolas Higuain sono cominciati da tempo e li ha portati avanti anche lo stesso Fonseca, che ha lo splendido vezzo di voler parlare direttamente con tutti coloro che titubano nelle scelte (…).
L’Argentina evidentemente deve andare di moda a Trigoria in questo momento, visto che per la difesa (…) piace parecchio German Pezzella. La Fiorentina però, pur capendo che il 28enne gradirebbe in trasferimento del genere, farebbe fatica a cederlo per meno di 20 milioni. Una somma importante, che potrebbe far tornare in scena un vecchio pallino, cioè Rugani, sfruttando l’ottimo rapporto con la Juve (…). Qualora partisse Karsdorp, l’albanese Hysaj resta un obiettivo forte, tant’è che pare sia giunta anche a lui una chiamata di Fonseca per sondare la sua disponibilità a vestire il giallorosso. Disponibilità acclarata, anche se il Napoli dovrà abbassare le proprie pretese (20 milioni) (…).
Squadra di nuovo a Trigoria. Poi i test contro Perugia, Lille, Bilbao e Real
MESSAGGERO - Mauro Zarate, ex attaccante della Lazio adesso al Boca, ha accolto Daniele De Rossi con un post su Instagram: «Anni di rivalità nella Capitale, adesso lotteremo insieme, benvenuto Daniele! (comunque sempre Forza Lazio)». Oggi alle 17.30 la Roma riprenderà a correre dopo le due giornate di riposo concesse da Fonseca. La squadra, reduce da cinque amichevoli in 10 giorni con squadre di basso rango, ora è attesa da test più probanti: Perugia, Lille, Athletic Bilbao e in via di definizione un'amichevole con il Real Madridall'Olimpico. Chissà se anche Totti si piazzerà davanti alla tv a vedere il suo ex club, Francesco al momento non ci pensa e ieri mattina ha sfidato il maltempo giocando nel ruolo di portiere sulla spiaggia di Sabaudia assieme ad alcuni figli di amici. Intanto ieri sera è sbarcato a Roma il giovane Ruben Providence, classe 2001 prelevato dal Psg, giocherà nella Primavera di Alberto De Rossi come esterno d'attacco. Costato 500mila euro, oggi svolgerà le visite mediche. Pronta alla partenza anche la Roma Femminile: in mattinata le visite mediche e poi via agli allenamenti al centro Giulio Onesti dell'Acqua Acetosa. Domenica prossima la partenza per Norcia fino all'11 agosto.
Ora va affrontato il problema esuberi. Nzonzi, che enigma
GAZZETTA DELLO SPORT - Tutto ruota attorno a Steven Nzonzi. Nel senso che il mediano francese è il principale cruccio di Gianluca Petrachi in uscita, il giocatore più difficile da piazzare in questo momento tra i vari esuberi giallorossi. Perché solo un’estate fa è stato pagato la bellezza di 26,65 milioni (più 4 di bonus) e perché guadagna oltre 3 milioni a stagione. Insomma, cifre importanti, che rendono difficile una sua collocazione altrove. In Francia, oltre a Marsiglia e Lione, ha preso informazioni anche il Monaco. Ma nessuno vuole spendere quei soldi (…).Il d.s. giallorosso oltre a Nzonzi deve piazzare anche i vari Olsen, Gonalons, Defrel, Coric, Bianda e Fuzato, considerando poi che sono sul mercato anche Schick e Karsdorp (…). Su Olsen stanno andando avanti i contatti in Portogallo con Benfica e Porto, esattamente come per l’altro portiere – Fuzato – il Gil Vicentepotrebbe avere una corsia preferenziale rispetto a Perugia e Fiorentina. (…) Gonalons (…) piace sia in Francia sia in Inghilterra (…). In Francia potrebbe tornare anche Bianda, mentre Coric può andare in prestito, magari alla Spal o al Verona (…).
Icardi al Napoli spinge Dzeko all’Inter
CORRIERE DELLA SERA - L’Inter aspetta l’offerta del Napoli per Icardi e prepara il rilancio alla Roma per Dzeko (…). Oggi a margine dell’assemblea di Lega, l’ad interista Beppe Marotta avanzerà per Dzeko una nuova proposta ai giallorossi: 15 milioni più bonus, al fine di avvicinarsi ai 20 richiesti dal ds Petrachi(…). I giallorossi hanno messo nel mirino il centrale della Fiorentina, che Montella non considera fondamentale, Pezzella. Schick potrebbe finire a Firenze in un clamoroso scambio.
Nella Baires di De Rossi "Sei pronto per il fútbol?"
REPUBBLICA - GALASSI - Sarà l’aver intrapreso un cammino diverso da tutti gli altri, un destino atipico, lontano dalle rotte di chi a fine carriera si guarda intorno per guadagnare in un anno o due quello che non ha visto in un decennio. Sarà l’essere sbarcato nel posto di cui tutti parlano, ma dove sembra scellerato venire a vivere e giocare a 36 anni suonati, dopo una vita da icona della caput mundi. Sarà tutto questo e molto altro che non sappiamo, ciò che fa sì che Daniele De Rossida 5 giorni a questa parte abbia un sorriso enigmatico e sornione dipinto in volto. Picaro, nel gergo rioplatense. Voci a cui sono da sempre abituati i tifosi del Boca Juniors, quelle che descrivono i campioni europei sul viale del tramonto ansiosi di vestire la camiseta azuloro e giocare nel cuore del quartiere più rustico, per usare un eufemismo, della capitale argentina. L’anno scorso Gigi Buffon e Andrea Pirlo, in altre epoche Hristo Stoichkov: tutti pazzi per il Boca, ma fino a un certo punto. Roby Baggio, che nel sud della provincia di Buenos Aires aveva trovato il suo rifugio (i 360 ettari della estancia La Chiquita) racconta di essere rimasto ipnotizzato, ai tempi in cui aveva ancora il codino, nel vedere la curva della Bombonera in festa nonostante il Boca stesse perdendo 3-0. Negli stessi anni, un De Rossi ancora “pischello” guardava in tv le ultime partite di Maradona, con in testa una ciocca dorata che fuori dallo stadio faceva tingere a bomboletta spray per 5 pesos.
Ora, in quel tempio del fútbol, De Rossi si affaccia per la prima volta come giocatore, non convocato ma sotto contratto. Una passeggiata pensierosa sul prato giovedì scorso, sotto la pioggia e con lo stadio aperto solo per lui, accompagnato da Nicolas Burdisso, l’amico dei tempi di Trigoria oggi ds Xeneize capace di convincerlo ad attraversare l’oceano. E venire dove sono tornati gli argentini Doc come Diego Milito, e quelli mezzosangue come Camoranesi e Trezeguet, forgiati a queste latitudini. Altri che fanno gli auguri a Daniele, come Batistuta, si sono ben guardati da tornare in questo delirio. Un fútbol sempre più brutto e duro, dove l’essere ospite o locale fa la differenza in molti sensi, basti vedere la triste finale di Libertadores Boca-River, giocata tra Buenos Aires e Madrid. Dopo uno spot del genere, chi sarebbe venuto fin qua per chiudere (o quasi) la carriera? «È un compromesso enorme quello di De Rossi, una decisione che richiede valore. Non è un caso che a convincerlo sia stato Burdisso, un altro con un carattere forte, l’unico argentino capace di sgridare Leo Messi in campo (“si corre fino alla fine, moccioso”, le parole alla Pulga nella Coppa America 2011, ndr). Come quando De Rossi rispose a Ventura di far entrare Insigne e non lui nello spareggio mondiale con la Svezia». Ezequiel Fernandez Moores, storica firma de La Nación e amico di Eduardo Galeano, cerca di andare oltre lo show mediatico di questi giorni: «Mi piace la sua personalità. Credo abbia un suo codice, una lealtà verso il pallone e verso sé stesso. In un fútbol come quello argentino, fatto di viveza criolla e furbizie, arriva un giocatore capace di confessare un gol di mano (Roma-Messina, 2006) e farselo annullare, cosa che sarà successa 3 o 4 volte nella storia del fútbol mondiale». Da una dirigenza fredda con i propri simboli a una capace di allontanare idoli non allineati come Riquelme e Carlos Bianchi, ricorda Roberto Parrottino, cronista del quotidiano Tiempo Argentino, in riferimento al patron Angelici, signore dei Bingo e delfino del presidente argentino Mauricio Macri. «De Rossi nella Roma giocava contro il potere dei forti. Il Boca sarà anche un club di tradizione popolare, ma è la squadra del potere» ci avvisa ora Moores. «De Rossi ha firmato per una sorta di Juve dell’Argentina». Ma questo meglio non dirlo a Daniele.
Dal Psg c’è Providence. Crescerà in Primavera
GAZZETTA DELLO SPORT - Il futuro comincia oggi per Ruben Providence. Ieri sera, infatti, è arrivato a Roma il 18enne francese, che il club giallorosso ha pagato circa cinquecentomila euro, prelevandolo dal Psg. Oggi il baby, che andrà a rafforzare la Primavera di Alberto De Rossi, sarà sottoposto alle consuete visite mediche, che lo consegneranno all’universo romanista. Di Providence – professione calcistica: esterno di destra e sinistra – si dice un gran bene e sarà destinato a prendere il posto di Cangiano(…).
Roma in campo sul centrale
MESSAGGERO - CARINA - La premessa è scontata: non è certo questo il momento di tirare le somme, perché siamo ancora ai primi passi della Roma di Fonseca e Petrachi. In campo e sul mercato. Al tempo stesso, però, le prime cinque amichevoli e l'iniziale via-vai tra acquisti e cessioni, hanno dato qualche indicazione. Sul mercato, ad esempio, quando non ci sono Dzeko (oggi probabile incontro in assemblea di Lega tra Roma e Inter, pronta ad alzare l'offerta a 15 milioni) e Higuain a tenere banco, il discorso finisce sulla difesa. E s'intreccia inevitabilmente con il campo. Tor Sapienza, Trastevere, Gubbio, Rieti e Ternana non sono test attendibili per misurare la forza della Roma che sta nascendo. Ancor di più in un momento di esperimenti tattici leciti, con il gruppo che ha le gambe imballate dai carichi di lavoro e il centrocampo titolare (Veretout-Pellegrini) è ancora ai box. Tuttavia come è apprezzabile la volontà di Fonseca di impostare una squadra in costante pressing sull'avversario, che ama tenere il pallone il più possibile e che vuole i due esterni del tridente offensivo dentro al campo per permettere ai due terzini di salire, la difesa alta - anche in queste prime uscite contro avversari non irresistibili - ha lasciato qualche perplessità. Perché quando la Roma perde il pallone, il rischio che gli attaccanti rivali si presentino a tu per tu con Pau Lopez è molto alto.
FARI SU MONTECARLO Tradotto: il trio Mancini-Fazio-Jesus non basta. Non solo numericamente. Anche qualitativamente visto che l'argentino mostra i suoi limiti se lasciato a campo aperto e l'ex atalantino ha bisogno di tempo per adattarsi alla linea a 4. Serve un difensore di livello, capace di giocare il pallone ma soprattutto di garantire maggiore rapidità nei recuperi. In settimana la Roma farà un nuovo tentativo per Alderweireld. Un'intesa di massima con il suo entourage già esiste, il problema rimane il Tottenham che ora che la clausola rescissoria è scaduta può chiedere anche una somma superiore ai 28 milioni. Alla Roma serve un titolare. Nel nostro campionato, la differenza infatti continuano a farla le difese. E questo è confermato anche da come si stanno muovendo le big del torneo: la Juventus, con Chiellini, Bonucci e Rugani in rosa, ha acquistato l'elemento più promettente nel panorama internazionale: De Ligt. L'Inter di Conte, alla coppia Skriniar-De Vrij, ha aggiunto Godin. Il Napoli a Koulibaly ha affiancato Manolas. Petrachi è consapevole della necessità ma deve prima adoperarsi nelle cessioni. Tra l'altro, a netto del rilancio per Alderweireld, alcune alternative si sono complicate. Gli obiettivi Lyanco e Izzohanno da poco rinnovato e a meno che i granata non falliscano la qualificazione all'Europa League, bisogna guardare altrove. Forse a Montecarlo. Nei discorsi avviati con il Monaco, oltre a Defrel e Nzonzi, il club monegasco s'è informato per Schick (che rimane in ballo per uno scambio con Suso). E il ds salentino ha fatto lo stesso per Jemerson. Classe 92, centrale brasiliano, ha un contratto in scadenza nel 2020. Senso della posizione, capacità di essere leader, bravo nell'anticipo e veloce nei recuperi. È un nome da tenere in considerazione se Alderweireld restasse una chimera. Da Firenze si propone Pezzella che però è soprattutto un marcatore e la Roma cerca un profilo diverso. Rimane vivo il pressing per Hysaj: prima, però, va ceduto uno tra Florenzi e Karsdorp.
Dzeko prepara le valigie. Higuain in giallorosso: ultimo assalto alla Juve
REPUBBLICA - FERRAZZA - Potrebbe sbloccarsi oggi la questione Edin Dzeko. A Milano, a margine dell’assemblea di Lega, Petrachi e Marotta si incontreranno per trovare un’intesa definitiva che, a poco meno di un mese dall’inizio del campionato, definisca il trasferimento del bosniaco all’Inter. La Roma è entrata nell’ordine di idee di doversi privare del suo centravanti, convinta di riuscire a sostituirlo con Higuain. Ma i nerazzurri devono arrivare ad offrire almeno 15 milioni di euro. Potrebbero essere queste, in sostanza, le ore decisive per un altro addio prestigioso a Trigoria, con Dzeko che lascerebbe la capitale dopo quattro stagioni in giallorosso.
Ma il lavoro di sfoltimento della rosa di Petrachi è concentrato sulla cessione degli esuberi, bocciati anche da Fonseca al termine delle tre settimane di ritiro romano. Su tutti, Karsdorp e Santon, tanto per fare due nomi tra quanti proprio non rientrano nei piani del tecnico. Il mister portoghese, che sta allargando la sua rubrica telefonica nelle ultime settimane, aiutando Petrachi sul fronte mercato, ha infatti contattato un altro terzino. Come già fatto per Veretout, Mancini, Diawara e Higuain (in settimana si tenterà un altro assalto all’entourage dell’attaccante juventino per convincerlo ad accettare la Roma), ha chiamato anche Elseid Hysaj. L’intento sarebbe quello di convincere il terzino destro in uscita dal Napoli, ad accettare il trasferimento alla Roma (che offre 17 milioni per il cartellino dell’albanese). Da questa insistenza si capisce come, oltre a Karsdorp e Santon, non ci sia totale fiducia in Florenzi nelle vesti di esterno basso. Per questo il capitano è stato provato spesso anche come esterno d’attacco. I giallorossi non mollano neanche la pista Suso, per sostituire El Shaarawy. Nel gioco delle parti, il Milan mantiene il punto per quanto riguarda il prezzo (38 milioni, il valore della clausola rescissoria), ma in realtà la trattativa è viva e ci sono i margini per provare a chiuderla a una cifra inferiore.
Fonseca, nel frattempo, durante il ritiro di Trigoria ha apprezzato Javier Pastore. L’argentino sembra rigenerato — almeno dal punto di vista motivazionale — e si è messo a disposizione del nuovo tecnico con umiltà. Tra infortuni e rendimento, la scorsa stagione è stata un calvario per il fantasista pagato da Monchi 25 milioni, e il rischio di ritrovarsi in casa un peso enorme è altissimo. Al momento, invece, Pastore ha risposto bene alle sollecitazioni tattiche del portoghese, che lo ha messo sia davanti alla difesa, sia come trequartista. Una sorta di jolly duttile da rigenerare, sperando riesca a trovare la continuità fisica e un dinamismo agonistico che ha un po’ perso.