C’è l’intesa con Percassi via al progetto Champions

GAZZETTA - DI CHIARA - Alla fine ha prevalso il cuore. Ma anche la ragione ha avuto la sua parte. E Gian Piero Gasperini ha fatto la sua scelta: resterà a Bergamo, l’Atalanta delle meraviglie, quella che ha stupito l’Europa col suo gioco, avrà ancora lui al timone. I dubbi manifestati negli ultimi giorni, frutto anche della suggestione Napoli e soprattutto dell’interesse della Roma, avevano fatto pensare a un possibile divorzio del tecnico dalla famiglia Percassi. E invece, dopo il taglio della torta per festeggiare l’approdo nell’Europa dei grandi nella cena sociale di lunedì, oggi è atteso il brindisi con il presidente Antonio Percassi e suo figlio Luca, l’amministrare delegato, per suggellare la nuova intesa.

Le garanzie

La svolta è arrivata ieri, in una giornata caratterizzata da un lungo incontro tenutosi a Bergamo negli uffici in centro città del gruppo Percassi. E’ stata rivisitata l’intera stagione, sono stati affrontati gli aspetti positivi (tantissimi) e quelli negativi (pochissimi). Il tecnico ha chiesto le garanzie tecniche per affrontare al meglio una avventura affascinante quanto difficile, in modo da poter competere adeguatamente sul doppio fronte campionato- Champions. Percassi ha garantito l'impegno sul mercato, nel senso di rafforzare la rosa e trattenere a Bergamo i leader della squadra. La volontà è quella di non snaturare l’organico e, se sarà necessario sacrificare un big, qualora arrivassero offerte irrinunciabili, sarà adeguatamente sostituito. In pratica: sarà inevitabile vedersi recapitare offerte a Zingonia per Ilicic e Zapata, ma al tempo stesso non va data per scontata alcuna cessione. Anzi. E con la possibilità di giocare la Champions, saranno tanti i giocatori che spingeranno per la conferma. Così ieri sono state messe le basi per andare avanti assieme. E il meeting si è concluso a metà pomeriggio con soddisfazione delle parti. Oggi, comunque, è previsto un nuovo incontro, «un caffè» ha detto il presidente Percassi, che in una uscita pubblica ha aggiunto «Sono ottimista», ma il suo sorriso tradiva la soddisfazione totale per aver mantenuto l’impegno con i suoi tifosi. Aveva promesso: «Gasp resta a Bergamo, non è in discussione» e così sarà. E l’affetto dei tifosi ha avuto sicuramente il suo peso nella scelta del tecnico così come la consapevolezza di poter lavorare in un ambiente ideale, con un grande vivaio alle spalle delle prima squadra. Dopo il nuovo vertice in programma stamattina tra tecnico e dirigenti nerazzurri, con ogni probabilità arriverà anche l’annuncio ufficiale da parte della società della nuova intesa.

Nuovo contratto

Il nuovo accordo porterà con sé anche un nuovo contratto: Gasperini è vincolato fino al 2021 con opzione a favore del club. Quindi ci sarà il prolungamento fino al 2022 con un naturale adeguamento economico (ingaggio sui 2,2 milioni) e il Gasp-IV avrà inizio. Buon divertimento.


Arsenal e Tottenham su Under: se parte, ecco Thauvin

GAZZETTA - ZUCCHELLI - Una è impegnata con la finale di Europa League, l’altra con quella di Champions, eppure entrambe hanno messo gli occhi su un calciatore della Roma. Cengiz Ünder piace molto sia all’Arsenal che al Tottenham, che nelle scorse settimane si sono fatte avanti con il suo entourage per capire se ci fossero o meno i margini per trattare. Risposta positiva, il giocatore ha un contratto fino al 2023, guadagna meno di due milioni a stagione, bonus inclusi, e per la Roma non è incedibile a fronte di un’offerta dai 40 milioni in su. Molto, se non tutto, dipenderà però da quello che vorranno fare nuovo allenatore e nuovo direttore sportivo. A Trigoria non ci sono certezze, anche altri dirigenti col contratto in scadenza, da Bruno Conti a Balzaretti, aspettano di capire il proprio futuro, e i calciatori si guardano intorno. Se Cengiz dovesse andar via il primo nome per un esterno è quello di Thauvin, del Marsiglia, che viene monitorato dal d.s. uscente, Massara, da anni.

A sinistra

Se non arrivano conferme, anzi, su un presunto interesse da parte di alcuni club cinesi per Florenzi (in questi giorni in vacanza a Copenaghen), in Serbia sono certi che Kolarov possa salutare la Roma con un anno di anticipo per chiudere la carriera nella Stella Rossa. Con ogni probabilità la Roma dovrebbe riportare a casa, per la fascia sinistra, Luca Pellegrini dal Cagliari, poi su Kolarov sarà - ancora - il nuovo tecnico ad avere l’ultima parola.

In porta

Per quanto riguarda il portiere, invece, appare scontato come per Olsen si cerchi un’altra destinazione in Europa e, di conseguenza, la Roma voglia un titolare. Perin piaceva già lo scorso anno, se lui volesse lasciare la Juventus per giocare titolare nell’anno che porta all’Europeo a Trigoria sono pronti ad accoglierlo. Altrimenti piacciono Gollini dell’Atalanta e Sirigu del Torino, ma il club giallorosso, dopo la delusione Olsen, non vuole più sbagliare. E sentendosi tutelato, almeno a breve termine, da Mirante, ragiona con calma. In attacco piace, come detto, Thauvin, mentre appena si insedierà il nuovo d.s. sarà convocato l’agente di El Shaarawy per il rinnovo di contratto.

DDR in stand by

Capitolo De Rossi: è arrivato a Tokyo per iniziare le ferie, il pressing del Boca continua, Salah dice che non gli dispiacerebbe vederlo in Premier, lui per ora ha delegato tutto al procuratore, Sergio Berti, e per almeno 10 giorni non vuole prendere decisioni definitive.


Roma spiazzata, Gasperini firma il rinnovo con l'Atalanta

REPUBBLICA - CARDONE/PINCI - Alla fine il triennale Gasperini lo ha firmato davvero. Non con la Roma, però mentre tutti aspettavano il trasferimento nella capitale, l'allenatore dell'Atalanta ha pronunciato un inatteso «rimango qui». Troppi i dubbi su che Roma avrebbe trovato. Troppo convincente il pressing del presidente bergamasco Percassi: nel colloquio di ieri, Gasperini s'è sentito dire la frase che sperava per potersi disimpegnare dall'impegno con i giallorossi: "Cosa vuoi per restare". Ha posto le condizioni: la conferma dei big (tranne Zapata e il difensore Mancini) e 4 acquisti di livello. In cambio, ha allungato il contratto dal 2021 al 2022 a 2 milioni netti, poco meno di quanto offriva la Roma. Che ora è costretta a ricominciare da zero.

Solo che a questo punto di soluzioni a Trigoria non ne restano moltissime: Sarri, oggi promesso alla Juve, era gia in parola con Baldini. Un'ipotesi reale e De Zerbi. Poi in ordine sparso Mihajlovic, Gattuso e Giampaolo, che convince poco caratterialmente. Ci sarebbe anche una pista estera, piuttosto misteriosa. Chissà che non sia lo spagnolo Valverde, in uscita dal Barga, che al suo posto sta sondando il ct del Belgio Roberto Martinez, l'ex stella blaugrana Koeman, il prodigioso Ten Hagdell'Ajax, ma pure Massimiliano Allegri. Un nome che la Roma avrebbe voluto nel 2013 (ci pro-vo l'ex dg Baldini, che ieri ha piazzato l'amico Villas Boas al Marsiglia) ma oggi inavvicinabile. Come d'altronde era già successo con Conte, che tra domani e venerdi sarà annunciato dall'Inter.

Se la Roma è in panne, la Lazio è in attesa di capire se dovrà cercare un nuovo allenatore. Oggi Simone Inzaghi incontrera di nuovo il presidente Lotito dopo le tensioni dei giorni scorsi: il presidente vuole convincerlo a firmare un rinnovo triennale da 2 milioni a stagione (oggi ne prende 1,3) del contratto in scadenza nel 2020. Ma l'allenatore preferirebbe restare andando ad esaurire l'attuale accordo, in modo da avere le mani libere. Per aspetta-e l'evoluzione di un mercato allenatori mai così frizzante.


Anche Gasperini salta e si riparte da Pellegrini

REPUBBLICA  - PINCI - Un altro allenatore che sfuma. Cosa resta della Roma? Un cumulo di detriti lasciati dalla disastrosa gestione sportiva degli ultimi 12 mesi: un patrimonio di calciatori esausti e impossibili da riproporre, da Nzonzi a Pastore, costosissime illusioni evaporate col sole dell'estate, e Dzeko o Manolas, eroi della semifinale Champions di un anno fa, oggi a fine ciclo. La Roma illusa da Conte e rimasta delusa pure da Gasperini: l'Atalanta ha fatto tutto ciò che serviva per tenerlo, accontentandone le richieste. E oggi per la Roma è tutto da rifare. Una lista esiste, segretissima, con opzioni anche all'estero.

Ma a Trigoria forse è meglio ripartire dalle certezze. Una su tutte: Lorenzo Pellegrini. II migliore dei giallorossi nel giorno dei saluti a De Rossi, una delle migliori sorprese della stagione. Al punto che l'Inter era convinta di esercitare la clausola per po-tarlo a Milano: 30 milioni da pagare in due rate da 15, operazione eccellente per assicurarsi uno dei migliori classe '96 in Italia. A fermare un affare che avrebbe fatto felicissimo Antonio Conte, e stato lo stesso Pellegrini: «Voglio restare alla Roma». Questa la sentenza del ragazzo: troppo legato alla squadra per cui ha sempre fatto il tifo e troppo forte la delusione della mancata qualificazione alla prossima Champions Leagueper andarsene così. Per questo la decisione di proseguire, senza battere cassa, solo candidandosi a un posto sempre più stabile nel centrocampo giallorosso dopo l'exploit di quest'anno che ha convinto pure Ranieri, secondo cui Pellegrini, oggi, è il miglior centrocampista in Italia.

Chi il contratto dovrà invece rinnovarlo è Zaniolo. La Roma è disposta ad arrivare fino a 1,2 milioni di euro annui, molti di più dei 270 mila euro che percepisce oggi, ma meno dei quasi 2,5 milioni che si aspettava il suo agente. In ogni caso, nonostante proposte in arrivo, la Roma vuole tenerlo ad ogni costo per farne uno dei punti di riferimento per il prossimo futuro.Orientamento che invece non riguarda Kolarov: lui aveva fatto sapere di voler restare, ma l'opera di rinnovamento "ambientale" coinvolgerà anche il serbo. Come De Rossi, Dzeko e Manolas, vecchia guardia ai ferri cortissimi con la dirigenza attuale dopo una serie di episodi avvenuti nel corso della stagione. Per Kolarov prende con po' quindi l'ipotesi della rescissione consensuale del contratto, in scadenza altrimenti tra un anno, condizione che gli consentirebbe di tornare alla Stella Rossa, la sua squadra del cuore. Per sostituirlo, già certo il rientro di Luca Pellegrini dal Cagliari, dove ha acquisito esperienza di Serie A con continuità. Al ds Petrachi — lui dal Torino dovrebbe liberarsi, alla fine — il compito di costruire intorno ai giovani una rosa da Champions.


Gasperini resta all’Atalanta. Adesso la Roma punta De Zerbi

LA STAMPA - DE SANTIS - Il caffè bevuto da Gasperini e Percassi ha reso la Roma nervosa. Altro due di picche (dopo Conte) incassato, ricerca di un’anima gemella per la panchina giallorossa ritornata al punto di partenza: l’Atalanta non ha liberato il suo alchimista ieri e non lo libererà, a meno di improbabili colpi di scena, nemmeno oggi, quando il presidente e l’allenatore si rivedranno di nuovo. Non per parlare o per un altro caffè, ma addirittura per allungare il loro connubio, con un contratto nuovo di zecca e cospicuo aumento dell’ingaggio, fino al 2022. «Sono fiducioso», l’unica frase scappata di bocca a Percassi, pronunciata con un sorriso che era tutto in programma, all’uscita dall’appuntamento che ha ricucito il legame tra i due artefici del miracolo della Championsatalantina.

Parole pubbliche, accom- pagnate da altre più dettagliate in privato, che a Trigoria, Boston e Londra, tre dei vari centri di potere romanista, hanno fatto calare il sipario sul piano di una r voluzione affidata a Gasperini, che pure aveva dato un suo assenso di massima per un triennale a 2,5 milioni più bonus, e avviato le manovre per l’ennesimo piano alternativo. Il nome più in voga nelle ultime ore è quello di Roberto De Zerbi: l’unico ostacolo (superabile), al netto delle valutazioni della Roma, sarebbe rappresentato da ancora un anno di contratto con il Sassuolo. Con Sarri e Allegri chimere apparentemente irraggiungibili, restano in lizza Giampaolo (non ancora contattato), Gattuso (libero da ieri e nelle mire di Lazio e di club esteri) e anche Mihajlovic(che ha momentaneamente messo in stand-by il Bologna).


No di Gasp, spunta De Zerbi

IL TEMPO - BIAFORA - Gasperini abbandona la corsa per la panchina della Roma. Dopo essere stato a lungo in testa staccato a seguito del rifiuto di Conte,
l'allenatore piemontese ha deciso di restare all'Atalanta e di giocarsi la Champions League con i bergamaschi. Ieri è andato in scena il definitivo faccia a faccia tra il tecnico, i due Percassi (il padre presidente e il figlio amministratore delegato) e il direttore operativo Spagnolo, una riunione che ha chiuso la possibilità di un trasferimento in giallorosso: la dirigenza nerazzurra è riuscita a convincere Gasp a continuare il percorso iniziato tre stagioni fa. Nel tardo pomeriggio, dopo le parole del direttore generale orobico Marino ("Gasperini sa bene che l'Atalanta gli può offrire una continuità e un percorso che da altre parti non gli possono garantire. Sarà una decisione che comunque prenderà in affetto e amicizia con il presidente"), è arrivato l'intervento del numero uno del club, più che sorridente e tranquillo nel rispondere ai cronisti: «Come è andato l'incontro? Sono dovuto andare via prima, ci rivediamo domattina (oggi, ndr) per un caffè insieme e saprete tutti come è andata. Io - ha con-luso Percassi - sono ottimista». Secondo quanto filtra da Bergamo le parti hanno messo a punto un rinnovo di contratto fino al 2022, allungando di un anno, con relativo aumento di stipendio, l'attuale accordo. Gasperini, a cui la Roma aveva dato un ultimatum di 48-72 ore a inizio settimana, ha ottenuto la conferma dei big, Ilicic in primis, e la rassicurazione che verrà effettuato un mercato importante, alla ricerca di almeno tre nomi di livello per aumentare la quanta e la profondità della rosa.

La scelta dell'allenatore di Grugliasco scombina completamente i piani della Roma (Petrachi ha già impostato alcune trattative di mercato), che aveva puntato fortemente su di lui dopo aver capito le difficolta nell'arrivare a Sarri, il preferito di Baldini. Il toscano molto probabilmente sarà esonerato dal Chelsea, con cui ha un contratto di altri due anni a 6 milioni netti a stagione, ed è in pole position per raccogliere l'eredità di Allegri, mandato via dalla Juventus. L'unica chance che potrebbe rimettere Sarri, impegnato questa sera nella finale di Europa League, sulla carreggiata che porta alla Capitale è il clamoroso passaggio di Guardiola in bianconero, ad ora molto difficile.

Sull'asse Trigoria-Boston è ripartita la caccia al nuovo nome da mettere nell'obiettivo, scartando i profili di Giampaolo e Blanc, che non convincono. Le piste percorribili, oltre al sogno impossibile Allegri, sono quelle che portano in ordine a De Zerbi, sotto contratto con il Sassuolo fino al 2020 e già chiamato da Baldini, Gattuso, che ieri ha rassegnato le dimissioni dal Milan e Mihajlovic, contattato già per fare il traghettatore dopo l'esonero di Di Francesco. Diversi mesi fa l'ipotesi di affidare la guida tecnica all'ex Benevento era stata nettamente a-cantonata dai dirigenti romanisti, ma il suo stile di gioco attira il consigliere di Pallotta. Impossibile escludere un allenatore a sorpresa dall'estero, che non sarà però Bielsa per cui il Leeds ha esercitato la clausola per tenerlo un altro anno. Il tempo scorre velocemente e c'è una stagione da pianificare, si faccia avanti il prossimo candidato.


Salah e Alisson vogliono DDR in Premier

IL TEMPO - BIAFORA - Non sembrano voler finire le manifestazioni d'affetto per De Rossi. Dopo quelle arrivate da mezzo mondo del calcio, ieri l'ormai ex capitano giallo-rosso ha ricevuto il saluto del giovane Riccardi, di Bonucci, di Bruno Conti e quello di Salah («E' una leggenda del calcio, un grande amico. E uno dei migliori con cui abbia giocato, mi piacerebbe giocare ancora con lui») eAlisson («Un grandissimo, mi dispiace che vada via dalla Roma, è un simbolo della città e della squadra»), che sabato si giocheranno la Champions. Nel frattempo prosegue il pressing di Burdissoper DDR al Boca: «E' un amico, ci parlo ogni giorno, ha sempre mostrato la volontà di venire. Nei prossimi giorni parleremo».


Trattative per Zaniolo, la Juve inserisce Perin

La Juventus non molla Zaniolo. Secondo Tutto Sport, la trattativa è ancora agli inizi ma i bianconeri vorrebbero inserire Mattia Perin. La Roma, infatti, è alla ricerca del sostituto di Olsen dopo la deludente stagione e il portiere juventino, valutato circa 20 milioni, potrebbe essere adatto.


Perotti: "A De Rossi piace il Boca, ma non è come vivere in Europa" (Foto)

Diego Perotti guarda al futuro. All'emittente argentina La Oral Deportiva, parla della sua carriera e di De Rossi:
"Ho un contratto con la Roma fino alla metà del 2021, ma mi piacerebbe tornare in Argentina. Quando sono tornato in Argentina, sono arrivato con delle ricadute di infortuni subiti al Siviglia. A volte ti dicono che cambiare va bene, ma la testa è la cosa più importante. Nonostante gli infortuni, ho avuto una carriera di cui sono contento".
Ripensando al suo, ormai, ex capitano:
"Se un giocatore come lui pensa di venire al Boca è perché il tifo argentino evidentemente deve trasmettere altro. Quando stavo al Boca mi piaceva guardare il tifo, non piace a nessun giocatore stare in panchina. I giocatori stranieri vogliono vivere quello che si prova su un campo di calcio argentino. Ho molti colleghi, non solo europei, ma anche brasiliani che dicono che quello che si vive qui è diverso. Influisce anche la famiglia, venire in Argentina per una soddisfazione personale è un po' egoista, non è la stessa cosa come si vive con la tranquillità in Europa. A De Rossi piace il Boca, con Leandro Paredes vedeva i Superclasicos, ma non so se vuole venire. E' una decisione personale".


Giampaolo o DiFra verso Milano

IL TEMPO - PIERETTI - Dopo Guardiola, anche Jurgen Klopp si chiama fuori. Il toto panchina in casa Juventus si indirizza sempre più sull'attuale tecnico del Chelsea che questa sera disputerà la finale di Europa League contro l'Arsenal. Maurizio Sarri è l'indiziato numero uno, l'ex tecnico del Napoli ieri ha preso tempo. «Ora penso alla finale, poi ho altri due anni con il Chelsea: devo parlare con la società». Non si sta in Paradiso a dispetto dei Santi, e Sarri - nonostante tutto - a Stamford Bridge non ha lasciato un'impressione esaltante. Entro la settimana prossima la Juventus potrebbe annunciare il nuovo tecnico, Paratici e Nedved hanno le idee chiare, ma devono dribblare i vincoli dei potenziali allenatori come Maurizio Pochettino che attende la finale di
Champions League tra Tottenham e Liverpool per svelare i propri piani; ma il club londinese non sembra pro penso a lasciare andare il tecnico sudamericano che ha un accordo fino al 2023.

Dopo le dimissioni di Gattuso anche il Milan cerca un nuovo allenatore: gesto di rara signorilità dell'ex tecnico che lascia sul tavolo due anni di contratto. Nella giornata della rivoluzione milanista, anche Leonardo ha rassegnato le proprie dimissioni. A Milanello all'Inter quello di Simone Inzaghi è un profilo che piace, la scelta sarà di competenza del nuovo responsabile dell'area tecnica, ruolo che potrebbe essere offerto a Paolo Maldini. II progetto rossonero punterà su una rosa giovane, nella lista dei papabili - oltre al tecnico laziale, che gode dei favori del pronostico dei bookmakers - ci sono anche l'ex romanista Eusebio Di Francesco, Roberto De Zerbi e Marco Giampaolo. In giornata l'Atalanta ufficializzerà il prolungamento fino al 2022 di Giampiero Gasperini; l'allenatore resterà a Bergamo per assaporare il gusto della Champions League appena conquistata dopo lo storico terzo posto. Anche la Spal è pronta a prolungare il contratto di Semplici fino al 2021. Sono ore importanti per l'Inter che ufficializzerà la firma di Antonio Conte: l'ex ct della Nazionale firmerà un contratto triennale.


Sarri prossimo alla Juventus

Sarri è prossimo alla Juventus. Secondo Tutto Sport, Andrea Agnelli è volato a Baku per la finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal e alloggia al Four Season, lo stesso hotel di Sarri. Dopo il big match, il tecnico dei blues passerà al club bianconero.


Zapata: "Un orgoglio essere accostato al Real, ma cerco di stare tranquillo"

Duvan Zapata lascia un velo di mistero sul suo futuro. Intervistato da Noticias Caracol, dice:
"Non so nulla, ogni giorno mi vedo accostato a una squadra diversa ma cerco di rimanere tranquillo. So che l'Atalanta ha fatto uno sforzo importante per trattenermi, ho pensato solo a finire la stagione e adesso ho la testa solo alla nazionale".
L'attaccante dichiara che anche il Real ha espresso interesse verso di lui:
"Non ci sono stati contatti, ho letto e sentito qualcosa e per me e' un orgoglio essere accostato al Real. Ma cerco di stare tranquillo, coi piedi per terra e pensare a quello che verra'. E' stata una stagione da sogno, siamo riusciti a centrare un traguardo storico per l'Atalanta conquistando la qualificazione per la Champions: siamo contenti e non vediamo l'ora di giocarla".