Roma vs Ludogorets 3-1 | La Roma vince e si qualifica ai sedicesimi di finale come seconda del proprio girone

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Ibanez, Smalling, Vina; Karsdorp, Camara, Matic, Pellegrini, El Shaarawy; Belotti, Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Tripi, Kumbulla, Celik, Zalewski, Bove, Cristante, Faticanti, Zaniolo, Shomurodov, Volpato.
Allenatore: Mourinho.


LUDOGORETS (4-3-3):
 Padt; Witry, Verdon, Nedyalkov, Cicinho; Cauly, Piotrowski, Naressi; Rick, Thiago, Tekpetey.

A disposizione: Sluga, Hristov, Terziev, Plastun, Grupper, Dimitrov, Cafumana, Goncalves, Yordanov, Georgiev, Tissera, Nonato, Delev.
Allenatore: Simundza.

Arbitro: Dabanovic.
Assistenti: Djukic e Todorovic.
Quarto Uomo: Savovic.
VAR: Van Boekel.
AVAR: Frankowski.


Ludogorets, Despodov: "All'Olimpico per vincere"

Kiril Despodov, attaccante del Ludogorets, lancia la sfida alla Roma: "Ci presenteremo con l'atteggiamento di chi vuole battere la Roma. Sono una grande squadra, con grandi giocatori e ci sarà una grande atmosfera. Non ci resta che giocare un bel calcio e dare il massimo in campo". Roma e Ludogorets si presentano alla sfida a pari punti e i giallorossi, se vogliono proseguire la loro avventura in Europa League, sono costretti a vincere.


Conferenza Stampa Mourinho ed El Shaarawy: "Abbiamo un solo risultato, cioè vincere"

Josè Mourinho e Stephan El Shaarawy sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Ludogorets:

CONFERENZA STAMPA MOURINHO

Aveva detto qualche giorno fa che bisogna sopravvivere, come si sopravvive domani sera? Il ricorso è stato accettato: come sta Zaniolo, è recuperato?
"Se non vinciamo andiamo in Conference League e non vogliamo, perché vogliamo andare ai playoff. Se pensiamo così, abbiamo solo un risultato, cioè vincere. La partita è difficile perché esiste questa pressione, ma anche per l'avversario che ci ha battuti e ha vinto in una partita in cui abbiamo giocato seriamente: ho cambiato il portiere, ma abbiamo giocato con le prime scelte e non con la Primavera. Penso che lo stadio sarà esaurito di nuovo e che si possa creare un ambiente da partita decisiva come lo scorso anno. Con questa atmosfera e la motivazione dei ragazzi possiamo farcela. Penso che su Zaniolo  sia stata fatta giustizia: erano troppe tre partite per una situazione che, secondo me, era da una giornata di squalifica. È importante per noi prima di tutto per il senso di giustizia e poi perché Zaniolo ci può aiutare a vincere. Ora, prima dell'allenamento, non sono capace di dirti se sarà in grado di giocare, ieri il suo ematoma era grosso e il dolore importante. Vediamo come si sente, mi piacerebbe averlo a disposizione".

Che Ludogorets si aspetta domani?
"Mi aspetto una squadra che giocherà per due risultati, diversamente da noi. Per noi c'è solo un risultato e questo fa la differenza. È una squadra pericolosa in contropiede, che ha giocatori veloci, si può difendere di più perché ha questa situazione di essere dominata e creare situazioni pericolose. Loro hanno due risultati, noi uno. Magari è meglio per noi, sappiamo che dobbiamo correre dei rischi e abbiamo uno stadio non piccolo dietro di noi. L'ambizione dei giocatori non è vincere di nuovo la Conference League, ma andare ai playoff anche se sappiamo che ci saranno squadre che sono fatte per vincere la Champions e non l'Europa League. Ma andiamo lì domani senza pensare a nessuna partita in più, ma pensiamo ad una partita che dobbiamo vincere. È importante l'ultima vittoria in campionato, dopo una vittoria si respira positività in modo diverso. Non è una partita facile per noi, ma neanche per il Ludogorets".

Abraham sta passando un momento particolare, come si può aiutare un giocatore in un momento non semplicissimo? Si fa giocare o si concede un turno di riposo?
"Ai miei giocatori da sempre dico che per me il portiere che sbaglia clamorosamente in un'azione, l'attaccante che non sta segnando, il difensore che  sta commettendo degli errori, è tutto secondario. La cosa principale è l'atteggiamento, pensare alla squadra, lavorare seriamente, non piangere nei momenti difficili e avere coraggio di tornare a fare. Faccio un esempio: Pellegrini ha sbagliato il rigore con l'Empoli, che poteva essere decisivo, ha avuto il coraggio di andare a tirare il rigore successivo. Non è un problema se non segnava, ma ha avuto coraggio. Non so se hai visto la mia espressione sull'occasione di Abraham, non ero arrabbiato. Sono contento della partita di Tammy a Verona: ha sbagliato due gol, uno a porta aperta, il secondo è stato bello perché ha fatto un assist a Zaniolo. Per me non è un problema. Il problema era quando non lo vedevo super concentrato in alcune partite ad inizio stagione, ma adesso lavora tanto per la squadra, sta giocando di squadra. I giocatori non sanno ancora chi gioca e chi non gioca. Ma mi hai chiesto se si fa o non si fa giocare e dico che si fa giocare".

Tempo fa ha detto di non aver mai lavorato con così tanti giovani, averli lanciati in prima squadra lo ritiene un motivo di orgoglio? E ritiene che sia il compito più importante che ha fatto? È più fiducioso dell'apporto dei giovani o più preoccupato degli attaccanti che segnano poco?
"Non ho mai avuto tanta necessità di far crescere e giocare i giovani, ma questo non significa che io accetti bene il fatto che tanti dicano che nella mia carriera ho lanciato pochi giocatori giovani. Non sono pochi e sono bravi. Qui è un po' per necessità ma è anche conseguenza del profilo del nostro lavoro. Ad esempio Volpato, non sono un eroe per dare loro un'opportunità. È un processo, prima è un giocatore di Primavera, poi di Primavera che si allena in prima squadra, poi di prima squadra che può giocare in Primavera per avere minutaggio, poi diventa di prima squadra e aspetta l'opportunità. Quando arriva un momento di giocare c'è fiducia da parte mia e che può compensare il nervosismo di chi debutta o gioca per la prima o seconda volta. Mi fa piacere il processo, per il club è importante, per tutti i giovani è importante avere il feeling che la porta sia aperta. Fa piacere anche ai giocatori della prima squadra, si sente e si vede che sono felici quando un bambino debutta e fa bene, quando Volpato segna il gol della vittoria. Il gruppo aiuta i giovani a crescere, questo mi fa piacere. Voglio vincere le partite, non sono troppo preoccupato di A o B. Quando perdiamo è diverso. Quando vinciamo sono contento. Mi fa piacere che i bambini facciano bene. Mi fa piacere l'atteggiamento degli attaccanti che non stanno segnando abbastanza. Ad esempio, l'atteggiamento di Belotti, che ha creato problemi all'avversario, ha avuto il coraggio di prendere una botta forte, di restare ferito, l'atteggiamento è più importante di tutto. Per me non sarebbe una sorpresa se domani Abraham segnasse. A parte i gol sbagliati ha fatto una partita di lavoro".

Si è parlato molto dei giovani, tra gli ingressi decisivi c'è anche quello di Matic. È pronto per giocare dall'inizio? Che impatto sta avendo anche sui giovani? Volpato ha parlato di lui.
"Sono questi tipi di esempio che i giovani prendono in modo positivo o negativo. Un giocatore di 34 anni che è infortunato, ma vuole esserci per aiutare, è infortunato di nuovo e aiuta. Matic viene qui perché lo conosco bene, sapevo esattamente cosa potesse fare non solo in campo, ma anche in questo tipo di situazioni. Se Volpato ha parlato di Matic, immaginate Tahirovic che parla la sua stessa lingua, gioca nella sua stessa posizione e stanno insieme prima e dopo l'allenamento. Vediamo come sta, se può giocare titolare o no, se vogliamo che giochi titolare o no, ma sicuramente se può esserci lo farà. Gioca Abraham, El Shaarawy gioca perché è qui e ne mancano nove".

CONFERENZA STAMPA EL SHAARAWY

Hai tagliato il traguardo dei 50 gol in giallorosso, sei a quota 99 gol in carriera e 199 partite con la Roma. Cosa significano questi obiettivi per te?
"Una grande soddisfazione poterli raggiungere, ma devo vederli non come un punto di arrivo ma uno stimolo a fare di più. Voglio cercare di migliorarmi ed avere l'ambizione di fare di più. Sono numeri importanti, ma quello che conta davvero e che voglio è cercare di dare il massimo e di fare sempre di più".

Già dall'anno scorso ti abbiamo visto più volte sulla fascia sinistra, mi sembra ti stia trovando bene. È il tuo nuovo ruolo o potremo rivederti dietro le punte?
"Non ho mai avuto nessun problema ad adattarmi alle richieste del mister. Ad inizio anno ho giocato più vicino alle porta, più da trequartista, ma già in passato ho ricoperto il ruolo di quinto senza problema. È chiaro che sono meno vicino alla porta e meno incisivo da quel punto di vista, ma non mi preoccupa. L'importante è la disponibilità e l'atteggiamento, per cui dove mi mette il mister cerco di fare il mio, di essere decisivo e di dare un contributo importante alla squadra".

La tua storia dice che sei un grande professionista. Ti alleni da solo, nel periodo che dovevi rinnovare il contratto con la Roma hai preso un preparatore personale e hai un motivatore. Tutto questo ti aiuta anche per avere la testa per diventare specialista nel segnare nei minuti finali? C'è un lavoro dietro?
"Si tratta anche di concentrazione, di essere sempre presente nella partita anche nei minuti finali. L'atteggiamento e la voglia di non mollare devono essere le cose principali, il mio pensiero è sempre stato quello di non mollare e di non accontentarmi. È un lavoro di testa, ma molto dipende anche dagli episodi specifici. L'atteggiamento e la determinazione in quello che si fa, sia nei minuti iniziali sia finali, non devono mai mancare. Bisogna sempre avere il focus sulla partita. I gol e gli assist nei minuti finali possono anche decidere le partite quindi ben venga questo".

Sei riuscito a non mollare anche quando hai avuto meno spazio.
"Assolutamente, quella deve essere le mentalità di ogni giocatore e soprattutto di chi magari ha meno spazio: cercare di avere il focus sui propri obiettivi, di aiutare la squadra e di migliorarsi. Poi i risultati arrivano. Devi sempre cercare di lavorare bene, soprattutto per te stesso".


El Shaarawy: "Soddisfatto della vittoria che ci permette di essere quarti"

Stephan El Shaarawy, autore del gol del 3-1 questa sera, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il match contro il Verona:

Che bel gol, sei stato lucido, mi ricorda un gol di Totti contro il Torino.Sei soddisfatto?
"Sì. Sono soddisfatto del gol, che è il 50esimo, e anche della vittoria, che è stata sofferta purtroppo anche questa volta ma ottenuta con grande sacrificio e spirito che ci permette di essere quarti. Ci fa bene e ci fa arrivare a giovedì con tanta fiducia".

Riuscite sempre in questi casi ad avere lo spunto giusto, è un segno di maturità?
"Sì, è la mentalità e deve essere quella di una grande squadra: chi gioca e chi subentra deve avere sempre la testa per fare la differenza. La squadra ha grande qualità, creiamo tanto e concretizziamo un po' di meno, su questo aspetto dobbiamo migliorare. Ma la mentalità è quella di fare sempre la differenza, sia chi gioca dall'inizio sia chi entra dopo. Quelli che sono entrati oggi hanno fatto il loro e lo hanno fatto bene".

La Roma è quarta in un campionato equilibrato.
"La Roma è là ed era importante agganciati alle prime posizione. Questa vittoria è un segnale che non molliamo mai, fino alla fine cerchiamo la vittoria e oggi è arrivata".

Questa Roma è sufficiente per battere Ludogorets e Lazio?
"Penso che a prescindere da queste due partite la Roma abbia grande qualità. In alcune partite si può fare meglio in fase realizzativa, se miglioriamo questo aspetto possiamo fare male a chiunque".


Mourinho: "Questi tre punti sono pesanti. Complimenti al Verona"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro il Verona:

MOURINHO A DAZN

Partita durissima. Come vede questa gara?
“Il Verona ha lottato tanto per ottenere con un punto. L’allenatore è giovane e bravo, ha organizzato bene la squadra anche in 10. Ci ha creato tante difficoltà, hanno fatto bene a perdere tempo per alcuni minuti. Sono molto contento per la vittoria, però ho un sentimento positivo verso loro perché la posizione in classifica è complicata. Mi dispiace per loro. Abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere. A volte esco con la sensazione che potevo fare di più per aiutare la squadra, oggi no, non potevo fare niente di più. Ho cambiato sistema due volte, ho messo tutti gli attaccanti e ho creduto nel talento e nella creatività di questo bambino (Volpato, ndr). Ho creduto in Matic, che poteva fare la differenza. Quando vinci al 90’ si può parlare di fortuna, ma l’abbiamo cercata per 45 minuti”.

Quanto può dare fiducia il gol a Zaniolo?
“Sono d’accordo, però il suo atteggiamento e la voglia di aiutare la squadra non mi rendono mai arrabbiato. Lui dà tutto quello che ha, crea difficoltà agli avversari, i quali sono costretti a fare fallo. Sono sempre contento di lui”.

I ragazzi della Primavera possono essere un valore?
“C’è differenza tra chi si allena solo con la Primavera e chi la lascia per allenarsi con la prima squadra. È stato il processo di Bove nella passata stagione e ora tocca a Volpato, che ha firmato anche il rinnovo. È giovane, ha tanto da imparare ogni giorno, ma è già un giocatore da prima squadra. Quando l’ho messo non ho fatto nessuna pazzia perché sapevo che lui avrebbe avuto il potenziale per fare gol”.

Domenica c’è il derby.
“Non mi interessa, penso alla partita successiva. Quando un allenatore pensa a una partita e non a quella successiva di solito non finisce bene. Io ho avuto esperienze di questo tipo. Quando fai l’errore è difficile conviverci, così come dire che la colpa è del tecnico e quindi si inizia a sparare per sviare l’attenzione. Io mi rifiuto completamente di parlare della prossima partita di campionato e se qualcuno dei miei giocatori lo fa sbaglia. Io non sbaglio sicuramente. Dobbiamo prima giocare giovedì e venerdì mattina penseremo alla prossima”.

Non parliamo delle dichiarazioni di Sarri?
“Certo che no”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Sembrava che non riusciste a rimetterla in piedi, poi è arrivato il gol.
"Faccio i complimenti all'avversario. Il risultato per loro è vicino, arriverà, per come hanno perso oggi o contro il Milan. Il Verona ha ancora tanto da dare. Hanno fatto molto bene in dieci, cambiando il loro atteggiamento, con un blocco bassissimo e chiudendo molto bene. Non siamo propriamente una squadra ultra-talentuosa nel giro-palla contro un blocco così. Abbiamo cercato di fare tutto, Volpato ha creatività e gioco tra le linee, è capace di prendere palla e attaccare l'avversario. Il cambio di Matic è un déjà-vu: è stato un mio giocatore in tante partite, quando hai bisogno di un giocatore extra in costruzione entra lui e la partita cambia, ed è cambiata. Vittoria importante: io parlo di sopravvivere, ovvero di prendere più punti possibili da qui al Mondiale. Questi tre punti sono pesanti".

State trovando tante risorse dalle seconde linee?
"È vero. Se cade uno, si alza un altro: non dobbiamo stare a piangere. È ovviamente dura, non possiamo continuare a parlare di Wijnaldum, Dybala, adesso si è aggiunto Spinazzola... Piangere porta negatività, quello che porta positività è avere fiducia negli altri ragazzi. Mancano tre partite, vediamo se possiamo prendere punti e rimanere vicino alle squadre di superqualità".

Come sta Zaniolo?
"Ha preso una botta, che ti dà dolore e difficoltà a muovere il muscolo. È stata una botta forte: aveva chiesto il cambio all'intervallo, io ho cercato di forzarlo un po'. Ho speranza che possa giocare giovedì, perché lo merita".

Ha sostituito Cristante in vista derby?
"No, volevo vincere la partita. Avere un giallo in quella posizione è un rischio per questa partita: era una gara calda e con qualche situazione di aggressività, ho avuto la sensazione che fosse la mossa giusta da fare".

Dove può arrivare questa Roma? Giovedì sarà una finale?
"Sì, sarà una finale e dovremo fare di tutto per vincerla. Abbiamo la garanzia che come minimo andremo in Conference League, ma vogliamo divertirci un po' di più in Europa League e cercheremo di vincere. Non so dove potremo arrivare. Facciamo fatica a conquistare i nostri punti, serve sempre grande sacrificio: in questo momento siamo lì e quando dico lì intendo quarto, quinto o sesto posto. Se la differenza è piccola abbiamo delle possibilità. Lo scorso anno la distanza era troppo grande per pensare di avere qualche chance, se sopravviviamo e stiamo a tre o quattro punti da queste super squadre vediamo".


Volpato: "Sono molto felice, non ho mollato niente"

Cristian Volpato, autore del gol del vantaggio della Roma e dell'assist per El Shaarawy, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match contro il Verona:

Raccontami l’emozione per il gol.
Il mister mi ha chiamato e mi ha detto che sarei entrato subito. Non mi sono neanche riscaldato. Sono molto felice, ho provato a cambiare la partita. Non ho mollato niente”.

Che ti ha detto Mourinho dopo il gol?
Che ho avuto fortuna (ride, ndr)”.

Come ti stai integrando in questo gruppo? Quali sono i tuoi riferimenti?
So che sono il più giovane, devo avere pazienza e rispetto per tutti”.

Può essere uno slancio emotivo vincere così?
Sì, ma pensiamo partita dopo partita”.


Verona vs Roma 1-3 | La Roma torna a casa con i tre punti e sorpassa la Lazio in classifica. E domenica prossima c'è il Derby

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Depaoli; Verdi, Kallon; Henry.
A disposizione: Perilli, Berardi, Magnani, Hien, Cabal, Terracciano, Hongla, Sulemana, Praszelik, Djuric, Lasagna.
Allenatore: Bocchetti.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Camara, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Vina, Celik, Tripi, Bove, Matic, Belotti, Shomurodov, El Shaarawy, Volpato.
Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Sacchi.
Assistenti: Vivenzi e Cipressa.
Quarto Ufficiale: Baroni.
VAR: Maresca.
AVAR: Aureliano.


Mourinho: "Dobbiamo fare più punti possibili fino al 13 novembre"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn nel pre partita di Verona-Roma:

Come arrivate a questa partita?
"Dopo la sconfitta col Napoli ovviamente c’è un po’ di tristezza, se vuoi frustrazione, ma siamo andati ad Helsinki per una partita che non potevamo perdere e abbiamo fatto risultato. La storia degli infortuni continua, questa volta non c’è Spinazzola. Ma dobbiamo sopravvivere fino al 13 novembre, in Europa dobbiamo vincere giovedì e in campionato dobbiamo sopravvivere non lasciando il gruppo di squadre di altissimo livello. Abbiamo bisogno di punti".

Quanto è difficile tenere alta l'attenzione senza concorrenza visto che mancano i giocatori?
No, in quella posizione a sinistra non abbiamo problemi. C’è Spinazzola, Zalewski, El Shaarawy e Vina, siamo tranquilli. Ma con tante partite se possiamo avere tutte le scelte sarebbe meglio".

Camara sta diventando fondamentale
Gioca, è importante perché siamo pochi. Nell’ultima partita abbiamo finito a centrocampo con Kumbulla che non è centrocampista e due ragazzi, Bove ha già esperienza, ma con un altro che ha debuttato. Oggi abbiamo in panchina Matic che fa ancora uno sforzo per aiutare e un altro ragazzo che non ha ancora debuttato. Questi siamo noi ma fino al 13 novembre in campionato dobbiamo fare più punti possibili".


Zaniolo: "Vogliamo tornare a vincere dopo il Napoli. Spero di sbloccarmi oggi"

Nicolò Zaniolo, giocatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn nel pre partita di Verona-Roma:

Quali sono le insidie della sfida?
"Sappiamo che è una partita difficile, il Verona non merita i punti che ha in classifica. Vogliamo tornare a vincere dopo la sconfitta col Napoli, per il nostro obiettivo oggi è fondamentale ottenere i 3 punti".

Come hai visto la squadra dal punto di vista fisico?
"Stiamo bene, ci siamo allenati e siamo pronti".

Quanta voglia hai di segnare?
"Tanta. Sono stato sfortunato, un po' ho sbagliato e a volte il portiere è stato bravo. Spero di sbloccarmi oggi".


Mourinho: "Soddisfatto, ma non mi sono divertito. Giovedì abbiamo bisogno dell'aiuto dell'Olimpico"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match vinto contro l'Helsinki:

Gara intensa, risultato giusto? Si è divertito?
Divertito no, soddisfatto sì. Conoscevamo il risultato del Ludogorets e sappiamo che è tutto aperto. Non volevamo regalare la partita, abbiamo perso con il Napoli. Abbiamo fatto una buona partita, ha giocato Volpato alla prima da titolare, Faticanti all’esordio con la sua amata Roma. Non abbiamo avuto infortuni a parte Ibañez, che è rimasto in albergo, c’è sempre una sorpresa. Dobbiamo sopravvivere a questi problemi e arrivare vivi all’ultima gara. Aspettiamo che l’Olimpico ci aiuti come lo scorso anno contro il Bodo, ne abbiamo bisogno

La cavalcata dello scorso anno può servire?
“La sconfitta con il Ludogorets ci ha messo pressione, quella col Betis ancora di più. Oggi c’era un obbligo quasi morale di vincere, anche per la gente che viene da Roma e che magari risparmia tanti soldi per viaggiare con la Roma. Ora dobbiamo riposare e domani siamo lì”.

Zalewski e Volpato? Fanno bene al calcio italiano
“Fa bene anche a me stesso. Durante la mia carriera è stato difficile far giocare i giovani perché le mie squadre avevano tanti campioni, è un piacere far crescere questi ragazzi e vedere la loro gioia. Arriverà l’opportunità anche per Cherubini, Cassano. Tahirovic non è in lista ma sarà in panchina a Verona. Mi fa piacere, come a tutti a Trigoria, nel vedere questi bambini. L’importante è che non perdano la testa, è facile con questa generazione, anche la famiglia è importante”.


Abraham: "Anche se non faccio gol e la squadra vince va bene"

Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match contro l'Helsinki:

Sempre bello quando un attaccante fa gol
“Sì, sono un attaccante a cui piace segnare. Ultimamente è stato più difficile, fortunatamente i miei compagni hanno continuato a segnare. Oggi ero al posto giusto al momento giusto”.

Eri frustrato?
“C’è sempre un po’ di delusione, volevo fare gol e so di poterli fare. Voglio aiutare la squadra, anche se non faccio gol e la squadra vince va bene”.

Come hai visto la partita?
“Sapevamo sarebbe stata difficile, non abbiamo iniziato bene poi siamo andati meglio. Volevo fare più gol ma va bene così”.


El Shaarawy: "Vittoria importante per il morale. Giovedì sarà battaglia"

Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match contro l'Helsinki:

Un appello al Uefa per assegnarti il gol
“Mi sarei fatto un bel regalo, l’importante è che la palla sia entrata per la vittoria. Per passare il turno dobbiamo vincere giovedì ma i tre punti erano importanti per il morale e per i tifosi che hanno fatto tanti chilometri”.

Giovedì prossimo sarà una grande notte.
“Si, cerchiamo come sempre di fare risultato. Sarà fondamentale vincere, prima c’è il Verona ma la vittoria di stasera ci dà fiducia. Giovedì sarà una battaglia”.

Ti fai sempre trovare pronto
“Penso che in una grande squadra un giocatore o che giochi dall’inizio o a gara in corso deve avere la mentalità per fare la differenza. Ogni giocatore deve sempre dare il massimo, a volte non ci si riesce ma è importante l’atteggiamento. Oggi gara di sacrificio e anche sofferta, ma ci meritiamo la vittoria”.