Test a test

Roma-Inter è anche la sfida degli opposti.

Dybala con Soulè e Pellegrini e molto più di un'idea. Chivu conferma Bonny. Gasperini alla 606esima partita in A: è a un esame di laurea. Chivu ne fa 20 e se vince può salire al primo posto.

Fonte - corsport


La Roma avrà un anno in più per chiudere il piano di risanamento con la Uefa

La Roma avrà un anno in più per chiudere il piano di risanamento con la Uefa. Il settlement agreement firmato nel 2022 prevede infatti un quinto anno opzionale di monitoraggio che porterebbe l’orizzonte giallorosso al 30 giugno 2027. Questa nuova flessibilità permette di programmare senza affanni.
Fonte: La Repubblica

Notte Dovbyk. Esame da big

Dovbyk non ha mai segnato ad una grande squadra in serie A.

Gasperini sta lavorando sodo per riportarlo ai livelli del Girona. L'ucraino sogna il gol all'Inter. In 17 top match tra campionato ed Europa League nessuna rete. Ferguson lo rincorre, i sorrisi solo in Nazionale. In 387 minuti zero gol e 3 tiri in porta. La tattica della serie A lo sta imbrigliando.

Fonte - corsport


Giocala

Eccola! Riscende in campo la Roma e lo fa in una partita storica che vale tantissimo, contro una rivale storica, da primatista. All’Olimpico 65.000 spettatori e una squadra pronta a stupire. Forza ragazzi.

Fonte - ilromanista


I convocati per Roma-Inter. C'è Bailey a sorpresa

Sabato alle 20:45 la Roma ospiterà l'Inter all'Olimpico.

Ecco i calciatori giallorossi convocati da mister Gasperini.


Portieri: Vasquez, Gollini, Svilar

Difensori: Rensch, Ndicka, Tsimikas, Celik, Hermoso, Mancini, Ziolkowski, Wesley, Sangaré, Ghilardi

Centrocampisti: Cristante, Pellegrini, El Aynaoui, Kone, Baldanzi, Pisilli

Attaccanti: Dovbyk, Ferguson, Soulé, Dybala, Bailey, El Shaarawy


Tango argentino. Pellegrini in pista

Il dubbio di Gasperini sulla trequarti.

I connazionali Dybala e Soulè puntano l'Inter, ma Lorenzo Pellegrini può essere la carta a sorpresa. Matias l'unico certo del posto: fin qui 3 gol e 2 assist in 6 giornate. Il numero 7 dà maggior equilibrio ma Paulo è al top e sogna il 200esimo gol.

Fonte - corsport

 


Mister Gasperini in conferenza stampa: "Misuriamo le nostre ambizioni. L'Inter verrà qui per vincere"

Gian Piero Gasperini, alla vigilia di Roma-Inter, ha parlato in conferenza stampa.

Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso. 

“Bailey non domani, ma speriamo la prossima settimana possa tornare. La squadra, quando c’è la sosta, è divisa in due tronconi. I nazionali hanno fatto il primo allenamento ieri, Ndicka farà il primo oggi… Ma questo è normale con la sosta. Con gli altri che sono rimasti qui abbiamo fatto due buone settimane”.

Come sta Dybala? Le soluzione per domani sono conosciute. Ha fatto 2 buone settimane, sono servite a lui, Pellegrini e a tutti coloro che sono rimasti. Sono soddisfatto di quanto fatto in questi giorni. Tanti hanno giocato in nazionale, è difficile avere il polso della loro condizioni ma l’incognita della sosta vale per tutti”.

La Champions è un obiettivo concordato con i Friedkin o è legittima ambizione di chi è primo? Tutti parlano di Champions perché porta un sacco di soldi, sembra quasi più importante il quarto posto dello scudetto. Tutte le squadre hanno quell’obiettivo. Non so quale sia l’obiettivo della Roma, poi ci sono gli obiettivi tecnici che sono diversi da quelli economici e vanno valutati gara per gara. Io mi fermo sulle valutazioni tecniche, ora siamo in una buona posizione e cerchiamo di giocarcela al meglio. Domani sarà un evento di livello contro la miglior squadra insieme al Napoli, l’Inter è straordinaria. Arrivare a giocarci da primi in classifica è un bel traguardo”.

La partita di domani può darle qualche risposta sul valore della rosa o ha già le idee chiare? Tutti abbiamo idee su pregi e difficoltà, vale per noi e per le altre squadre. Ci auguriamo di migliorare, i risultati è un po’ difficile (ride ndr). È una fase in cui sono importanti le prestazioni, che ti rendono più fiducioso. Se si parla di organici ascolto le opinioni di tutti e c’è qualche organico superiore questo non è una colpa o motivo di risentimento. Lavoriamo per avvicinarci a chi è più avanti.

Partita più leggibile rispetto a quando stava all’Atalanta? “Quando la Juventus era molto forte era difficile batterla e lo stesso vale per l’Inter. Quando l’Inter era meno forte siamo riusciti a batterla. Dal punto di vista tattico le squadre si conoscono bene, in alcune occasioni abbiamo subito brutte sconfitte e in altre abbiamo fatto meglio. L’Inter ha grande valore ma è una bella sfida anche per noi, è un modo per misurarci. Così capisci quanto puoi essere competitivo con loro o per una partita e a soluzione migliore è giocare contro le squadre più forti“.

Pisilli fa fatica a giocare nei due a centrocampo o ci sono altre situazioni?

“Non fa fatica a giocare nei due e nei tre, è un giocatore di grossa prospettiva ma in questo momento ci sono giocatori forti. Dovrei lasciare fuori Koné o Cristante e in questo momento giocano loro insieme a El Aynaoui. Pisilli ha avuto i suoi spazi e speriamo nel tempo possa averne anche di più, ma in questo momento giocano loro. C’è un nucleo molto forte e sempre presente che dà continuità di prestazioni e risultati a livello alto. Inoltre ci sono giocatori che stanno recuperando e migliorando come Dybala, Pellegrini, Rensch… Ci sono diversi giocatori che hanno giocato, ci vogliono più partite per avere più rendimenti. In alcuni reparti la rosa è molto forte”.

Angelino quanto sta fuori? C’è un comunicato medico e a questo bisogna attenersi.

Cosa chiede al tifoso romanista? Nulla, c’è già grande passione ed entusiasmo. Noi dobbiamo portare questo entusiasmo dalla nostra parte e renderlo un’ulteriore spinta per la squadra. La cosa più importante è fare una partita di livello, coraggiosa, competitiva, contro una squadra che è tra le migliori in Europa. Dobbiamo trasformare tutto questo in qualcosa positivo per essere apprezzati dal pubblico”.

A che punto è il processo per esprimere il miglior valore e perché non può lottare per lo scudetto? Rispetto tutte le opinioni. Cercheremo di migliorarci e crescere ora è difficile a livello di risultati dato che abbiamo fatto 15 punti su 18. Quello su cui bisogna crescere sono le prestazioni, anche se abbiamo disputato buone gare altrimenti non saremo lì. Non si può ridurre tutto a essere o meno da Scudetto, Champions… Non partecipo alla discussione”

Approccio tattico o di personalità? Mi auguro tutte e due perché sono partite in cui serve fare bene in tutti gli aspetti. L’Inter ha una rosa molto ampia, hanno qualche assenza ma non così tante. Mi aspetto un’Inter molto determinata, che vuole recuperare le gare perse e che vuole ristabilire le graduatorie del campionato. Mi aspetto che verrà qui per cercare di vincere e riportarsi in alto. Mi sembra una bella sfida”.

Pellegrini? Sì può essere una soluzione, man mano che giochiamo possono cambiare.

Rensch a sinistra? Una delle soluzioni, c’è Tsimikas e Rensch o Wesley che possono giocare anche a sinistra.

Si aspettava di non poter usare Bailey per due mesi?

Assolutamente no (ride ndr). Speravamo che lo stop fosse meno lungo invece è stato un infortunio che ha richiesto questi tempi. Sarà questione di una/due settimane massimo e sarà a disposizione. Viene da una lunga inattività, non sarà tutto subito rose e fiori e dovrà inserirsi e recuperare il tempo perso. Ora dobbiamo guardare avanti. Ci darà un bell’aiuto, ha caratteristiche differente dagli altri in rosa e contiamo su di lui”.


Gianluca Mancini alla GdS: "La partita contro l'Inter ci farà capire il nostro valore"

Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni de la Gazzetta dello Sport.

Ecco uno stralcio:

Che emozione è stata il primo gol in Nazionale?

«Bella. Ogni volta che canto l’inno con i compagni ripenso alle estati al bar in cui lo cantavo abbracciato agli amici, vedendo la nazionale. Quando indosso questa maglia ho ripensato a quando giocavo con loro o a casa, indossando la maglia azzurra. È il sogno di ogni bambino, anche se poi contava solo vincere».

Da una prima volta ad un primo posto. È sorpreso di questo primato della Roma?

«No. Le vittorie ce le siamo sudate, conquistate. E poi conosco il mister, le sue qualità e doti caratteriali. Rispetto all’Atalanta è cresciuto come esperienza internazionale, ma la passione è sempre altissima. In alcune gare forse abbiamo avuto un po’ di fortuna, ma non abbiamo rubato niente a nessuno. C’è sempre un motivo se le cose vanno bene o male».

Anche lei è maturato tanto, non solo in campo ma anche negli atteggiamenti…

«Prima pensavo a tante cose che mi toglievano energie. È stato fondamentale Ranieri che mi ha fatto riflettere, mi disse che da avversario mi odiava. Ma anche De Rossi mi aveva fatto capire che così perdevo lucidità. Loro mi hanno aiutato, io ci ho pensato su e mi è entrato in testa. Poi sono sempre rompiscatole, competitivo, ma ora gestisco meglio le cose che mi possono portar via energie».

Roma-Inter domani sera che gara sarà?

«Sfida tosta, anche se nel calcio di oggi non esistono più partite facili. L’Inter è la squadra più forte del campionato insieme al Napoli, anche se forse i nerazzurri sono leggermente superiori, anche per quello che hanno fatto in Europa negli ultimi anni. Ma ci faremo trovare pronti, è una partita che ci farà capire di che pasta siamo fatti».

(…)

Nella Roma c’è invece un altro giovane di valore come Pisilli, che però trova poco spazio…

«Piso è forte: le sue partite le ha fatte, dando un contributo. Una volta l’ho visto giù e gli ho detto: “Pensavi di non sbagliare più una partita o di non fare più un errore?”. È impossibile, nel calcio gli errori ci sono e bisogna imparare, facendone il meno possibile. Conta essere forti di testa, non perdere la bussola, senza farsi influenzare dalle chiacchiere».

(…)

La partita la può risolvere Dovbyk?

«Magari, ce lo auguriamo tutti. Di Artem si dice sia timido, ma non è così, l’abito non fa il monaco. È uno tosto, che dà sempre tutto, una risorsa. In generale se vedo un compagno triste o un po’ abbattuto cerco di caricarlo. Con lui è successo a Lecce, quando gli dissi: “O prendi un giallo per una spallata o fai gol”. E andò proprio così: gol decisivo, dopo aver spostato un armadio come Baschirotto».

Lei è un idolo della gente. Le mette pressione?

«No, mi dà una carica pazzesca. Il nostro pubblico è spettacolare, io giocherei sempre all’Olimpico. Ma so che se c’è qualcosa che non va devo prendermi le mie responsabilità, metterci la faccia. È una cosa positiva, giusta. Dietro di noi c’è una città che ci tiene tanto. E dobbiamo farlo anche noi».

Tra le tante voci resiste quella secondo la quale lei, Cristante e Pellegrini gestiate lo spogliatoio.

«Non ho mai sentito nulla sui senatori del Milan, della Juve o dell’Inter… Questa cosa fa un po’ male, perché non è la verità. Lo spogliatoio lo gestisce il mister, il ds e il presidente, noi facciamo i calciatori. Al massimo quando arriva qualcuno nuovo possiamo fargli capire cosa è la Roma, dove è arrivato. Ma questo non vuol dire comandare uno spogliatoio».

La gioia e il rammarico più grande?

«Gioia sicuramente la vittoria della Conference: screditata da tutti, noi sappiamo quanto è stato difficile vincerla. Ripenso ai festeggiamenti, a tutta quella gente. Il dolore è invece Budapest, dove mi capitò di tutto: l’assist per il gol di Dybala, l’autogol che mi rotola sempre in testa e il rigore sbagliato, il primo calciato in vita mia. Spesso dopo mi svegliavo sognando di ribattere il rigore, quella finale resta una pugnalata».

(…)

È pronto invece a restare a Roma a vita?

«Io qui sto bene, in città c’ è un amore reciproco con i tifosi. Resterei molto volentieri, ma non voglio pormi ora il problema. Penso al presente, a migliorarmi. E a non smettere mai di imparare».


Angelino resta fuori. Occasione Tsimikas

Bronchite asmatica per lo spagnolo che salterà l'Inter. Tsmikas giocherà titolare. Passi avanti per Bailey che lavora in gruppo e punta l'Europa League.

Fonte - corsport


Pelle di riferimento

Al netto delle questioni contrattuali, Pellegrini è di nuovo una risorsa per la Roma.

Gasperini pensa di mandarlo in campo dal primo minuto contro i nerazzurri in quel ruolo non coperto dal mercato. Per le sue qualità può aiutare sia davanti, sia nella gestione della fase difensiva.

Fonte - ilromanista


23 giorni per dirci chi siamo

Sempre l'infrasettimanale fino al 9 novembre. 5 di campionato, 2 di Europa League.

Si parte contro l'Inter. In serie A trasferte contro Sassuolo e Milan. In Europa contro i Rangers. Inter a Roma come Plzen, Parma e Udinese. Dopo la sosta c'è la Cremonese.

Fonte - ilromanista


Presente e futuro: Pellegrini punta l'Inter

Pellegrini sta lavorando per dimostrare tutta la sua qualità alla Roma e ai club potenzialmente interessati a lui.

La sua condizione atletica migliora sempre di più e grazie a Gasperini. Domani vuole giocare titolare.