Conferenza stampa, Petrachi: "Cercherò di raggiungere obiettivi importanti. Io vado per una squadra giovane"
Gianluca Petrachi e Guido Fienga hanno tenuto la conferenza stampa.
In occasione dell'insediamento del nuovo direttore sportivo, si è svolto a Trigoria l'incontro con i giornalisti.
Il CEO della Roma esordisce così:
"Siamo molto contenti di presentare il nostro nuovo direttore sportivo, è stato un corteggiamento breve, anche se abbastanza intenso. Finalmente Gianluca può operativamente lavorare con noi, dal primo luglio in carica. Ho avuto modo di confrontarmi con lui e devo dire che i primi giorni sono parecchio soddisfacenti per il feeling avuto con tutta la struttura Roma. Entriamo nella fase calda del mercato, lascio la parola a lui con grandissima soddisfazione, da qui in poi lascio a lui la guida per tutte le operazioni sportive di questa società".
Petrachi è entusiasta del suo nuovo incarico:
"Sono molto onorato di essere arrivato qui alla Roma, voglio ringraziare tutto il popolo granata che mi ha sostenuto in questi dieci anni di lavoro. Ci tenevo a farlo perché da oggi per me parte una nuova sfida ed ho l'ambizione di poter far bene".
Quali sono le sue prime impressioni dell'ambiente Roma?
"Il centro sportivo lo conoscevo già perché una delle mie primissime trattative quando ero ds del Pisa le ho fatte qui a Trigoria. È un ambiente che già conosco, si sta rifacendo il look e credo che dia la dimensione di questa società".
Come vi rapporterete in questa fase di calciomercato con mister Fonseca?
"Sono stato molto colpito da Paulo Fonseca. Lo seguivo negli ultimi anni perché c’era un giocatore dello Shakhtar che volevo portare al Torino e ho visto giocare bene la sua squadra. In queste tre partite ho avuto la dimensione dell’allenatore: si vedeva una squadra corta, aggressiva, recupero di palla immediato. Una mentalità che adoro e amo. Siccome ho fatto il calciatore, seppur non di grandissimo prestigio, ma con qualche presenza in Serie A, ma se avessi avuto un allenatore come Fonseca la mia carriera poteva essere diversa. E’ un allenatore che dà dettami tattici precisi senza essere integralista, uno elastico e molto attento ai giocatori che ha e questa voglia e determinazione mi ha stregato. Credo che Fonseca possa dare a tutti i tifosi della Roma un’identità ben precisa di come la squadra giochi la domenica. Mi auguro che la gente dalle prime partite capirà ciò che sto dicendo. Ci vorrà tempo, non sarà facile, però sono molto ottimista in Fonseca. Abbiamo idee chiare, ci confrontiamo spesso e abbiamo le stesse idee di calcio e questo è fondamentale in un rapporto tra allenatore e direttore affinché tutto possa funzionare bene".
Quali sono le strategie di mercato per alzare l'asticella?
"Bisogna essere realisti. Questo è l'anno zero per la Roma, un club che deve ripartire con dei valori e con la consapevolezza di avere giocatori con qualità morali. Niente giocatori con la pancia piena, che vengono qui solo per soldi, scelgo uomini e non giocatori. Per alzare il livello serve questo tipo di caratteristiche. Leggo di pseudo rifiuti, ma Roma non è una succursale, chi arriva deve averne la voglia. Guardate Spinazzola, il suo entusiasmo col quale si è presentato. Serve gente con quel tipo di entusiasmo che gli scorsi anni è venuto meno. Il tifoso si deve identificare nella squadra, è questo il mio messaggio che darò allo spogliatoio".
Capitolo centravanti, cosa faranno Dzeko e Schick in futuro?
"Non accettiamo ricatti, non trattengo nessuno con la forza. Allo stesso tempo non mi piace essere preso per la gola. Non mi piace sapere che un mio giocatore abbia preso accordi con un'altra società che già di per sé è scorretto. Nessun giocatore è il padrone in questa casa, la Roma non si farà strozzare da nessuno. Cercheremo di fare le migliori scelte, le prime soluzioni trovate hanno già un senso logico. Abbiamo preso Diawara, un giocatore che rappresenta un profilo giusto con voglia ed entusiasmo. Ieri mi ha chiamato dicendomi che è disposto a non fare neanche un giorno di vacanza per cominciare con la Roma. È questa la caratteristica che cerco nei miei giocatori".
Higuain è un profilo adatto?
"Chi discute Higuain è un pazzo, è logico che possa fare comodo a questa Roma se partisse Dzeko. Deve essere il primo a crederci qualora si aprisse qualcosa con la Juve. Sto lavorando per portare questo tipo di giocatori, cerco motivazioni anche in questo tipo di campioni. Per ritrovare il vero Higuain serve la Roma, potrebbe ripercorrere le orme del suo connazionale Batistuta, ma queste sono cose di mercato che vanno valutate più avanti. Mi piace pensare però che Dzeko sia l'attaccante della Roma, che venga in ritiro con la consapevolezza che qui le cose stanno cambiando. Se vuole andare via, all'Inter, serve un'offerta adeguata".
Su Barella e il budget di mercato?
"Non sono abituato a lavorare con un budget. Dobbiamo lavorare con giovani che hanno voglia, ci sarà da aspettare qualcuno con pazienza e consapevolezza. Oggi ho dato qualche parametro su giocatori che vorrei prendere e nessuno mi ha mai detto di no, anzi. Tutto ciò che faccio è condividere con gli allenatori l'ingaggio di un giocatore. Sto lavorando oggi stesso per chiudere e ingaggiare un giocatore. Su Barella sono state dette tante inesattezze. Il giocatore era molto contento di venire alla Roma, dopo un accordo precedente tra le due società. Nell'intermezzo dopo l'addio di Monchi si sono perse per strada le ipotesi di mercato e si è perso tempo. Si è inserita l'Inter, ha fatto la sua proposta al Cagliari e al giocatore. Conte lo ha chiamato personalmente, su questo il mister è molto bravo. Non riteneva la Roma al livello dell'Inter, ci sta che abbia scelto la meta della Champions. Non ho mai chiamato Barella, ma ha scelto l'Inter. O Barella chiama Petrachi che ci ripensa, a quel punto si può parlare, ma per me oggi è un capitolo chiuso, perché strappare un giocatore che ha dentro altre ambizioni significa sbagliare. Col dio denaro non si comprano giocatori, deve avere motivazioni di venire alla Roma".
Si discute molto della figura di Baldini, ha parlato col consulente?
"Sono stato contattato da Franco Baldini, rimane un consulente del presidente e come tale gli ha proposto dei direttori sportivi. Credo abbia stima del sottoscritto, con lui e col presidente sono stato chiaro. Non transigo su un discorso di scelte, condivise da un punto di vista economico se posso o non posso fare un investimento. Per quanto riguarda la scelta tecnica invece resta mia e di responsabilità mia. Il presidente Cairo, al dì là delle ultime discrepanze, non mi ha mai imposto nulla. Non sarà Franco Baldini a dirmi cosa devo fare o a condizionarmi. Ho posto le mie condizioni, Baldini può essere una risorsa, sa le mie difficoltà e problematiche avendo ricoperto in passato il mio stesso ruolo".
Ha parlato con Zaniolo di rinnovo? Ha entusiasmo nel rimanere?
"Ha fatto un finale di campionato non all'altezza delle sue possibilità. Credo sia già uscito dai parametri di un giovane. La società vuole adeguargli il contratto, lo vuole portare a cifre da giocatore importante. Ma qui si tende a far diventare dei miti chi ha sole 15 presenze in Serie A. Mi piacciono le cose concrete, ma serve umiltà e lavoro per diventare un top. Dobbiamo farlo restare coi piedi per terra, a questa età si fa presto a perdere la testa. Nell'ultimo periodo ha smarrito un po' di questi concetti e la prima chiacchierata che farò con lui gli farò capire dove migliorare e che ancora non ha fatto nulla".
Lei viene qui per vincere scudetti di bilanci o qualche trofeo?
"L'ambizione fa parte della mia vita e le sfide mi appassionano. In tanti mi hanno chiesto chi me lo facesse fare a venire qui, gli ho risposto che questo vale il prezzo della vita professionale. Cercherò in tutti i modi di raggiungere obiettivi importanti. Non posso dire che alzerò un trofeo, bisogna ricostruire e mettere delle fondamenta per rendere questa squadra vincente. Sono concreto, voglio i fatti, non faccio proclami. Al momento c'è solo da lavorare".
C'è un intoccabile in questa Roma? Vicenda El Shaarawy, rinnovo o cessione?
"Il mister mi ha dato delle indicazioni che ovviamente non svelerò. Ci sono dei giocatori su cui puntiamo. El Shaarawy mi piacerebbe restasse, ho sentito l'entourage, da parte della società c'è la volontà di rinnovare il contratto. Qui però bisogna capire che non possiamo strafare, a tutto c'è un limite. Merita un buon rinnovo, ma non posso competere con i soldi della Cina. Se vuole rimanere posso accontentarlo, ma se vuole andare perché lì gli danno più soldi non trattengo nessuno".
Ci spiega cosa ha trovato Conte all'Inter che non c'è qui a Roma?
"Antonio lo conosco da più di trent'anni. Vuole vincere immediatamente, è entrato in una dimensione che il secondo posto è una sconfitta. Ha visto l'Inter come una squadra che ha qualcosa in più per l'organico e per ambire allo scudetto. Sicuramente qualche piccola ragione ce l'avrà, magari sul fatto che qui bisogna un po' ricostruire i perni sul quale improntare le prossime stagioni, però gli ho detto che vincere la sfida a Roma poteva valere i cinque scudetti alla Juve o all'Inter. Non sono stato lì a pregarlo o a convincerlo, ho cercato di fargli capire che potevamo tornare a correre insieme. Sono stato il primo a credere in lui, gli ho dato una prima panchina. Ma Antonio non guarda in faccia nessuno quando si tratta di vincere. Sono passionale e professionale, voglio respirare il popolo, abitare in centro, per dare ai giocatori il senso di questo club. Il fatto che Antonio abbia fatto altre scelte mi è dispiaciuto, ma Fonseca può essere una bella sorpresa, è una scelta che mi dà tanta forza".
Ha parlato con Totti in questi mesi? Esistono delle possibilità per il ritorno di Strootman?
"Mi è dispiaciuto per Totti, rimane il simbolo di questa città. Il suo senso di appartenenza è grandioso, mi sarebbe piaciuto averlo accanto. Lo conosco bene, mi dispiace, è un ottimo ragazzo. Da avversario mi ha sempre fatto rosicare (ride, ndr), poteva essere un valore aggiunto per me. Qualora un giorno volesse tornare sono pronto ad accoglierlo. Strootman? In questo momento si dicono tante cose, ci sono dei giocatori che devono uscire e si fanno tante valutazioni".
La situazione di Florenzi?
"Non ho parlato con nessuno dei giocatori, se non con Kolarov che mi ha cercato più volte. Florenzi è il capitano, il suo senso di appartenenza deve essere in ognuno di loro. Io mi lego a questi giocatori, li faccio miei quelli che mi fanno capire coi fatti cosa stiamo vivendo. Florenzi è romano, può dare la vita. Non si fanno proclami, ma con quello che si fa in mezzo al campo. Dare la vita per la Roma. Esiste solo la Roma, se qualcuno fa il furbo e il fenomeno non avrà vita lunga".
Un commento su De Rossi?
"Mi dispiace abbia scelto di smettere o di continuare altrove, magari più avanti lo vedremo allenare la Roma".
C'è del rammarico per non avere De Rossi nello spogliatoio? Mauro Icardi un nome da fantamercato?
"Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, oggi bisogna guardare avanti. Dovviamo basarci su quello che andremo a fare, identificarsi in una squadra che sta nascendo con un coraggio diverso. Bisogna avere la forza di giocare a calcio. Icardi è un ottimo attaccante, un giocatore forte con delle problematiche all'Inter. Non so cosa faranno, non rispondo a queste domande esplicite perché mi ritengo molto omertoso".
La sua filosofia per gli acquisti o cessioni?
"Le grandi squadra si possono costruire con giocatori di esperienza e giovani. Mi piacerebbe inserire qualche giocatore con esperienza perché ti aiuta a far crescere il giovane, quindi bisogna creare il mix giusto secondo me. Prevalentemente io vado per una squadra giovane, di gamba, di forza, perché la nuova generazione parla anche di un calcio fisico e meno di qualità. Io cerco di impostare una squadra che abbia struttura e fisicità. Dico anche che l’idea tattica è quello che fa la differenza: abbiamo visto tutti cosa ha fatto l’Ajax, perché sapeva cosa doveva fare e aveva il coraggio di andare a Torino allo Stadium e giocare a calcio. Io credo che il gap tecnico che Conte ritiene ci sia possa essere anche colmato con la forza tattica".
Ti piace di più una Roma di sciabola e di fioretto?
"Non puoi scegliere, entrambe le cose servono in determinati momenti della gara. È un binomio che va unito, amo un calcio offensivo, con recupero di palla immediato su cui Fonseca mi ha stregato. Un calcio codificato, in cui ogni singolo giocatore sa cosa deve fare. I tifosi devono rendersi conto che questa Roma ha una sua identità di calcio".
Umar Sadiq al Partizan Belgrado (Foto)
Umar Sadiq è ufficialmente in forze al Patrizan Belgrado. La società lo rende noto tramite il suo profilo Twitter ufficiale:
Umar Sadik je dao prvi intervju za našu televiziju, šta je rekao o Partizanu, detinjstvu u Nigeriji, Romi, Olimpijskim igrama....pogledajte na našem sajtuhttps://t.co/JkURFww3j4 pic.twitter.com/6Srd9mPhe8
— FK Partizan (@FKPartizanBG) 4 luglio 2019
Martedì il tecnico Fonseca si presenterà ai nuovi tifosi
Dopo Gianluca Petrachi, toccherà al mister Fonseca presentarsi ai nuovi tifosi. La conferenza stampa del tecnico, come riferisce Sky Sport, si terrà martedì 9 luglio durante la pausa tra le due sessioni di allenamento.
Veretout chiederà alla Fiorentina di non andare in ritiro. La Roma non molla la presa (foto)
La Roma ed il Milan continuano a darsi battaglia a colpi di offerte per arrivare a Veretout. Il centrocampista, come riferito su Twitter dal giornalista Alfredo Pedullà, avrebbe comunicato alla Fiorentina la decisione di non prendere parte al ritiro (inzierà il 6 luglio) per motivi personali. Un indizio che potrebbero far trasparire la volontà del giocatore di lasciare la Toscana.
Intanto l'offerta della Roma (18 milioni di euro) è ancora la più alta rispetto a quella del Milan. I rossoneri, infatti, sono fermi a 13 milioni più un giocatore tra Biglia e Laxalt; ma intanto stanno chiudendo per Bennacer dell'Empoli. Defilato il Napoli, che segue la situazione e potrebbe offrire alla Fiorentina soldi più Ounas.
#Veretout chiederà alla #Fiorentina di non andare in ritiro per motivi personali. L’ultima offerta #Milan (che prenderà un altro centrocampista) è 13 milioni più #Biglia. La #Roma in attesa. Il #Napoli resta in stand-by
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) 4 luglio 2019
Buffon: "Il cordone ombelicale tra la Roma, Totti e De Rossi non si spezzerà mai"
Gianluigi Buffon, ritornato alla Juventus dopo la stagione al PSG, ha parlato durante un evento allo Juventus Store di Milano. Tra gli argomenti trattati anche gli addii alla Roma di Totti e De Rossi. Questo uno stralcio delle sue parole riportato da cronachedi.it:
"È un qualcosa che dispiace, quando pensi a Roma e alla Roma la vedi rappresentata nei suoi simboli e calcisticamente parlando nessuno più di Francesco e Daniele la possono rappresentare. È chiaro che poi ci sono anche dinamiche che nessuno di noi conosce e sulla base di queste vengono prese certe decisioni. Ma io credo che il cordone ombelicale come è stato anche per me con la Juventus non si spezzerà mai".
Boca Juniors su Pastore, ma la richiesta della Roma è troppo alta
Dopo le richieste dalla Cina, rifiutate, anche dall'Argentina si fanno vivi per Javier Pastore. Nicolas Burdisso, ex Roma ed oggi DS del Boca Juniors, ha chiesto il centrocampista ai giallorossi ma ritiene la cifra richiesta troppo alta. Infatti la Roma, come riferisce calciomercato.it, non vuole fare una minusvalenza ma ottenere dalla cessione di Pastore almeno la cifra spesa per l'acquisto.
Barella, è lotta tra Roma e Inter
INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Ormai per Barella si gioca a carte scoperte. Merito (e convenienza) del presidente del Cagliari, Giulini, che ha confermato i parametri sui quali la Roma e l'Inter stanno portando avanti le rispettive proposte per il nazionale azzurro: «L'11 giugno abbiamo raggiunto un accordo con l'Inter sulla parte fissa, che è la cosa nettamente più importante in qualsiasi trattativa. C'erano soltanto i bonus da discutere, ma è da venti giorni che non sentiamo più l'Inter. Non so se sono ancora interessati al ragazzo - ha aggiunto - Nel frattempo abbiamo chiuso con la Roma, ci ha fatto un'offerta ancora più importante. Siamo soddisfatti». Non dice le cifre, che però sono note: i nerazzurri offrono 36 milioni più 4 di bonus. I giallorossi 30 più 5 di bonus e il cartellino di Defrel, disposti eventualmente a considerare anche il prestito di Riccardi. Prosegue Giulini: «Non c'è nessuna asta. Credo sia legittimo che Nicolò si prenda un paio di giorni per decidere del suo futuro. Lui non è mai stato orientato su nulla, non ha mai avuto un accordo con nessuno. Speriamo che la questione si chiuda a breve». E qui qualcosa non quadra. Perché che Barella abbia un'intesa con l'Inter da un mese, al netto delle parole del presidente del club sardo, è altresì cosa arcinota, tanto che il Napoli è stato costretto a defilarsi non più tardi di un paio di settimane fa. L'uscita pubblica suona dunque come una sorta di all-in mediatico, volto ad ottenere la valutazione di 50 milioni richiesta.
QUESTIONE DI RAPPORTI - Tutto però ruota attorno a Barella. E quindi, paradossalmente, le parole di Giulini cambiano poco in termini sostanziali. Possono, questo sì, modificare lo scenario a livello temporale. Sempre che il centrocampista apra alla Roma. Perché che il club sardo preferisse l'offerta di Petrachi si era ampiamente intuito. Come però è altrettanto chiara la volontà del ragazzo che si è promesso a Conte. Ed è proprio per questo motivo che l'Inter non rilancia. Anche ieri dalla dirigenza nerazzurra continuava a filtrare serenità. Due le chiavi di lettura: 1) Ci si arrende al sorpasso giallorosso, non volendo partecipare ad aste 2) Barella è blindato perché vuole andare soltanto all'Inter. L'ultima parola sarà quindi del nazionale azzurro e del suo agente. Perché in gioco ci sono anche i rapporti con Beltrami che a Milano cura gli interessi di Nainggolan, finito in nerazzurro appena un anno fa. Qualcuno storcerà il naso ma il mercato è anche questo.
CONTI RINNOVA, ZANIOLO CHISSÀ - Ufficializzata intanto la cessione di Diawara alla Roma: 21 milioni il costo totale con il guineano che ha firmato un quinquennale da 1,8 milioni (più bonus) a stagione. Singolare e nobile, nel comunicato giallorosso, la collaborazione con il Telefono Azzurro e con il National Center for Missing and Exploited Children negli Usa. Il contenuto che annuncerà ufficialmente il nuovo arrivo nella rosa giallorossa darà spazio a importanti informazioni relative a una serie di minori scomparsi. Bruno Conti ha intanto firmato il rinnovo triennale. Non come responsabile del settore giovanile ma confermato a capo delle Academy del club. Mentre l'agente Pocetta chiude alla partenza di Pellegrini («Stiamo parlando di un rinnovo col club»), Celar va in prestito al Cittadella. Questa sera il manager di Vigorelli vedrà la Roma per discutere del rinnovo di Zaniolo. La proposta di Petrachi, quinquennale da 1.7 milioni.
Roma, c'è fila agli arrivi
MESSAGGERO - CARINA - Il no di Barella - al netto di ribaltoni al momento difficili da ipotizzare - riapre la pista legata a Veretout. Anche per il francese la Roma ha presentato l'offerta migliore al calciatore: 2,7 milioni a stagione più uno di bonus al raggiungimento della Champions. Tradotto: se nei prossimi 5 anni i giallorossi dovessero chiudere sempre il campionato tra le prime quattro, il centrocampista incasserebbe 5 milioni. Una proposta superiore a quella del Napoli (fermo a 2,5) e a quella milanista (2,4) che tuttavia ieri ha rilanciato con la Fiorentina, proprietaria del cartellino. Maldini e Massara hanno incontrato il ds Pradè e Joe Barone, il braccio destro del nuovo presidente Commisso: «Ancora non è deciso nulla», le sue parole. La Fiorentina chiede 25 milioni. Il Milan, come parziale contropartita da aggiungere al conguaglio economico, offre uno tra Laxalt, Borini e Biglia. I viola sono rimasti tiepidi a meno che i rossoneri non mettano sul piatto il cartellino di Cutrone che la dirigenza milanese, in ottica Fair Play Finanziario, vorrebbe invece monetizzare. Intesa dunque ancora da raggiungere con la Roma che intende approfittarne. E in questo senso oggi se ne saprà di più. Dopo aver ascoltato la proposta del Milan, questa mattina la dirigenza toscana è attesa a Trigoria. Considerando i 30 milioni (più 5 di bonus) che Petrachi era pronto a stanziare per Barella, disponibilità economica ai giallorossi non manca. Poi toccherà capire cosa deciderà il calciatore. Perché prima di avventurarsi e chiudere la trattativa tra i club, la Roma vuole avere la certezza di non ricevere ulteriori voltafaccia.
ACCELERAZIONI - Il ds lavora alacremente anche su Pau Lopez. Ieri nuovo incontro con un intermediario per limare le differenze tra richiesta (25) e offerta (20). Non va dimenticato che con il Betis la Roma tratta anche il cartellino di Bartra anche se i discorsi, per ora, rimangono separati. Petrachi spinge perché possa rientrare nella valutazione del portiere il 50% sulla rivendita di Sanabria che permetterebbe così alla società giallorossa di abbassare il cash. L'alternativa ai due centrali che la Roma ha in mente di acquistare è legata sempre a Mancini. L'Atalanta vuole cederlo: Petrachi lo sa e non ha fretta. Ieri ne ha parlato direttamente con il club bergamasco cercando di capire i margini di manovra. La richiesta nerazzurra rimane di 25 milioni, il ds gioca al ribasso (18). Anche perché la sua priorità rimane Lyanco. Il problema è che per scalfire le certezze di Cairo, bisognerebbe capire se il Torino si qualificherà alla prossima Europa League. I tempi, in questo senso, potrebbero dilatarsi oltremodo visto che Petrachi vorrebbe regalare al più presto la rosa al completo a Fonseca.
GERSON, CI RISIAMO - Capitolo cessioni: in stand-by la cessione di Gerson alla Dinamo Mosca. Come già accaduto in passato, di mezzo c'è nuovamente Marcaõ, il papà del ragazzo che qualche mese fa ha ceduto la procura ad un importante agente internazionale, intascando 100mila euro. Poi, però, quando è uscita la pista russa, ha trattato direttamente con il club raggiungendo l'accordo per il figlio. A questo punto il procuratore ha comunque chiesto il pagamento della sua parcella, minacciando istanze nei confronti del calciatore. Situazione che ha rallentato il felice epilogo della trattativa. Alla Roma rimangono in attesa. Sadiq intanto saluta: lo attende il Partizan.
Baldissoni, aria di contratto
MESSAGGERO - Alla gioia per essere diventato papà della piccola Aria per Baldissoni si aggiunge la felicità del rinnovo con la Roma fino al 2022. Petrachi vuole a Trigoria il fisioterapista Massimiliano Greco che è stato anche consulente di Lecce e Torino. Resterà Causarano e Del Vescovo verrà sostituito da Massimo Manara. Dà l’addio dopo 15 anni Franceschi.
Milan: Veretout in cima alla lista ma c'è il nodo contropartite
GAZZETTA DELLO SPORT - L’incontro è avvenuto in un hotel di lusso del centro di Milano e anche se all’uscita nessuno dei protagonisti è entrato nei dettagli, si può comunque provare a ricostruire la scena. Il Milan ha manifestato la propria volontà di arrivare a Veretout, meglio se scontando il prezzo con delle contropartite. La Fiorentina ha confermato l’intenzione di ascoltare l’offerta rossonera, stavolta senza contropartite e puntando interamente ai contanti (...) n altro punto significativo del dialogo di ieri pomeriggio ha riguardato il possibile inserimento di contropartite tecniche. Se Veretout è valutato 25 milioni, la proposta rossonera è di coprirne una parte con uno dei suoi giocatori. Il valore ovviamente è diverso se nel pacchetto finissero Cutrone (stimato almeno altrettanto) o Laxalt, che costa meno della metà. Tra le carte che il Milan ha messo sul tavolo per un possibile gioco di scambi ci sono anche Biglia e Borini. La volontà rossonera di puntare sul francese della Fiorentina è testimoniata anche dall’offerta contrattuale: per Veretout è pronto un quadriennale da due milioni e mezzo a stagione. Ogni valutazione tecnica deve assecondare la logica economica e la struttura dell’affare risponde a questa esigenza: Veretout ha 26 anni e tra quattro sarebbe difficilmente rivendibile alle stesse cifre. (...) La Fiorentina conosce la volontà del Milan e quella del giocatore di andarsene. Ma conosce anche quella di Roma (oggi i dirigenti viola si siederanno di nuovo, stavolta per ascoltare l’offerta giallorossa) e Napoli, che incontreranno prima del week-end. Il d.s. Pradé e Jo Barone, braccio destro del presidente Commisso, tengono abilmente aperte tutte le strade. Quella che collega Firenze e Milano al momento è aperta in un’unica direzione: Cutrone non è la prima scelta per l’attacco della Fiorentina (ed evidentemente nemmeno per quello del Milan). Biglia non è il primo regista su cui Montella pensa di avviare il nuovo corso, e l’ingaggio da tre milioni all’anno dovrebbe in parte essere coperto dal Milan. Vale lo stesso per Borini: non è il primo tra i jolly che i viola potrebbero mettersi in rosa. Laxalt potrà essere una soluzione se partirà Biraghi ma oggi non è considerata. Jo Barone è l’unico che all’uscita dall’hotel ha parlato: «Niente è ancora deciso ma stiamo lavorando». (...)
Conte strega Barella, nerazzurri tranquilli. Ma l'offerta della Roma resta
GAZZETTA DELLO SPORT - La quiete dopo la tempesta. Il giorno dopo le parole del presidente del Cagliari Tommaso Giulinisull’affare Nicolò Barella, Inter e Roma hanno continuato a lavorare sulla nuova stagione senza che la questione – e i relativi scenari – abbia condizionato le agende dei club. Nessun aggiornamento ufficiale, insomma. Anche se qualcosa sotto sotto si è mosso. A Milano, ad esempio, l’agente del giocatore Alessandro Beltrami – che cura anche gli interessi di Radja Nainggolan – ha fatto visita alla sede nerazzurra nel primo pomeriggio e visto il momento è presumibile — per non dire scontato — che si sia parlato anche del centrocampista del Cagliari. Che resta un obiettivo importante per l’Inter, ma non la priorità di questi giorni che precedono il raduno di domenica e l’inizio del ritiro a Lugano. Il club nerazzurro non vuole in alcun modo partecipare ad aste: ha fatto la sua proposta, prendere o lasciare. (...) «Avevamo trovato un accordo sulla parte fissa con l’Interl’11 giugno, dovevamo sistemare i bonus. Poi non li abbiamo più sentiti per 20 giorni e abbiamo trovato un accordo con la Roma. Il ragazzo si è preso un paio di giorni di tempo per decidere», aveva detto Giulini lunedì a margine dell’assemblea di Lega, creando un po’ di imbarazzo ai due club. La Roma non si aspetta colpi di scena a breve, tantomeno una risposta oggi da parte di Barella. E il fatto di aver messo in agenda un incontro con la Fiorentina per il centrocampista Veretout (di cui parliamo da un’altra parte) è un chiaro indizio di come anche a Roma non ci sia grande ottimismo, però finché non ci sarà accordo tra Inter e Cagliari e finché Barella non firmerà per i nerazzurri, il club giallorosso terrà valida la propria offerta da 50 milioni (35 più Defrel). (...)
La giovane Italia: una squadra da 485 milioni
GAZZETTA DELLO SPORT - Qualcosa si muove e non da oggi. Il calcio italiano, metabolizzata la figuraccia mondiale di fine 2017, è ripartito: magari faticosamente, magari zoppicando, ma è ripartito. Non facciamoci ingannare dal recente risultato dell’Under 21, inferiore alle attese, e prendiamo le buone sensazioni che ci hanno regalato negli ultimi mesi i ragazzi azzurri, alcuni dei quali già trapiantati nel gruppo di Mancini. Bisogna crescere per gradi, accettando qualche inciampo ma credendo che le qualità individuali e il bel gioco collettivo siano la strada giusta per tornare competitivi. Che i ragazzi italiani siano in crescita lo dimostrano anche le notizie sulle trattative e giocando un po’ si può ipotizzare una formazione di undici giovani protagonisti, in campo e magari anche sul mercato. La quotazione complessiva di questa fantasquadra è molto alta, addirittura 485 milioni se prendiamo in considerazione le valutazioni che in questo periodo vengono fatte dagli esperti di trattative e contratti. (...)
Gigio Donnarumma è sul mercato da quando... ha esordito: se non per volontà del Milan, almeno per interesse dei grandi club. In questo periodo si parla di un forte interessamento del Psg (che non ha più Buffon), i tifosi rossoneri temono un futuro juventino prossimo o remoto, intanto la società riflette su quanto farebbero comodo i 50 milioni del cartellino. Sempre dalle parti di Milanello c’è un terzino destro che vale 25 milioni: Davide Calabria, però, è stato dichiarato incedibile dai rossoneri e solo un’offerta davvero ricca potrebbe cambiare la situazione. Discorso simile per Alessio Romagnoli, leader del Milan e ancora molto giovane: valore alto (70 milioni) (...) In mezzo c’è un po’ di tutto: talento, corsa, sfrontatezza. Per Nicolò Barella è arrivato il momento del grande salto: dalla Sardegna, meraviglioso trampolino di lancio, alle coppe. Resta da vedere se sarà la Championsdell’Inter o l’Europa League della Roma, comunque il Cagliari riceverà una cinquantina di milioni. Discorso più complesso per il Nicolò giallorosso: Zaniolo, lanciato da Di Francesco (e ancor prima convocato da Mancini), ha finito col fiato corto l’ultima stagione ma la sua quotazione è in linea con quella di Barella. La Roma, però, sta lavorando al rinnovo del contratto: il giusto premio al rendimento del giocatore, l’ovvio tentativo di trattenerlo più a lungo possibile, ma anche una specie di assicurazione nel caso arrivasse un’offerta irrinunciabile. Dopo il rinnovo il cartellino costerebbe di più. Sandro Tonali deve ancora presentarsi alla Serie A, ma la sua fama lo precede. Per caratteristiche, non è il nuovo Pirlo, semmai il nuovo De Rossi, di sicuro un centrocampista che può diventare molto forte. Non a caso, il suo cartellino è già valutato circa 40 milioni. (...) Un bell’investimento, certo: come per acquistare Chiesa servirebbero almeno 70 milioni. Più economico Patrick Cutrone, che piace proprio alla Fiorentina e che il Milan cederebbe per circa 25 milioni. Moise Kean ha ammiratori in Italia e all’estero: la Juve riflette e comunque non si priverebbe del suo giovane attaccante per meno di 30 milioni (...)