Verso Lecce-Roma: scelte quasi obbligate per Ranieri
Le ultime di formazione: Celik resta a casa. Scelte quasi obbligate.
Emergenza sulla destra, gioca Saelemaekers, Soulè con Pellegrini sulla trequarti. Dovbyk ancora titolare.
Fonte - ilromanista
Esame di Lecce
Finalmente si torna in campo. Al Via del Mare la Roma gioca una partita fondamentale per il suo campionato, contro un avversario ostico e organizzato. Ma dobbiamo vincere per poter riprendere a sognare. Con la Lupa ci saranno mille romanisti. Forza ragazzi.
Fonte - ilromanista
Florent Ghisolfi a Sky Sport: "Pisilli rappresenta l'identità che vogliamo creare. Come squadra siamo una famiglia"
Florent Ghisolfi si è raccontato ai microfoni di Sky Sport.
“Tre dei miei quattro nonni erano italiani, e questa è una parte importante della mia storia. Erano immigrati in Francia, dove vennero inizialmente rifiutati come ‘mangiapasta’”.
Il suo sogno? Ghisolfi è molto chiaro: “Ho sempre voluto fare il direttore sportivo, anche quando ero calciatore. Prima di arrivarci, ho avuto esperienze da assistente e allenatore, fondamentali per comprendere meglio il lavoro dello staff e le esigenze di squadra e tecnico. Il ds oggi è un coordinatore: deve bilanciare giocatori, staff, dirigenti e media, creando un ambiente ideale per tutti. È un lavoro i cui frutti si vedono nel tempo. Al Lens e al Nizza abbiamo costruito progetti solidi che hanno portato entrambi i club in Champions League, ed è questo il mio miglior biglietto da visita”.
Sul come sceglie i giocatori.
“La mentalità è fondamentale nella scelta dei giocatori: devono rispecchiare i valori della squadra. La Roma ha un’identità diversa da club come Juve, Milan o PSG, quindi valutiamo con attenzione sia la personalità dei giocatori che le richieste dell’allenatore. La scorsa estate volevamo una squadra più giovane e fisica, ma per costruire bene serve una struttura solida. Quando sono arrivato, il reparto scouting era azzerato, ora abbiamo un’organizzazione efficace”.
Sulle ambizioni della Roma.
“Non ci poniamo questa domanda, perché sappiamo da dove veniamo. Abbiamo attraversato la tempesta e ora siamo concentrati, senza intenzione di mollare. Vogliamo dare il massimo e vedere dove arriveremo. Non possiamo porci limiti né avere paura. Oggi abbiamo creato una famiglia, un gruppo unito in cui tutti danno il massimo per la squadra”.
Sull’acquisto di Manu Koné.
“La scelta di Manu è stata collettiva: io, l’allora allenatore Daniele De Rossi e tutto lo staff eravamo convinti delle sue qualità fisiche, tecniche e mentali. Sappiamo quanto sia difficile ambientarsi alla Roma, ma lui ha il carattere per imporsi rapidamente. È un esempio del tipo di acquisti che vogliamo: giocatori che aiutino la squadra a crescere. Il merito è suo, si è integrato subito e ha avuto un impatto immediato. Sono orgoglioso di lui e soddisfatto per il club”.
Pisilli è una risorsa per il club: “Esattamente, come detto, volevamo ringiovanire la squadra e abbiamo parlato di Manu e ora anche di Pisilli. Ha una grande mentalità, vuole sempre dare tutto per il club, la squadra e i tifosi. Pisilli rappresenta l’identità che cerchiamo nella nostra squadra. È un ragazzo fantastico, e devo complimentarmi con i suoi genitori per l’educazione che gli hanno dato”.
Ranieri è stato facile da scegliere: “Eravamo in una situazione difficile e la scelta di Ranieri è stata fondamentale per il club. In quel momento avevamo bisogno di una guida e lui ha portato calma, serenità e una ‘forza tranquilla’. Conosce molto bene la Roma e la città, e lavorare con lui è un’esperienza fantastica, soprattutto dal punto di vista umano. Nonostante la pressione, mantiene sempre il sorriso. È la sua ultima sfida alla Roma e ha il sogno di portare il club a grandi traguardi”.
Gasp Gulp!
In conferenza stampa Ranieri è perentorio: «Gasperini sarà l’allenatore della Roma? No. Sarà un altro? Certo. Lo sceglieremo Ghisolfi e io, daremo una lista al presidente. La piazza è importante, ma la piazza ama chi farà bene alla Roma. Io non resto come tecnico perché non sono il futuro, perderemmo un anno».
Fonte - ilromanista
Ranieri taglia Gasperini
Dopo Farioli e Montella, il tecnico manager esclude anche Gasperini.
"Non sarà lui il prossimo allenatore della Roma. Chi arriverà dovrà accettare le condizioni del club: all'inizio niente spese pazze. Friedkin sceglierà uno dei nomi che io e Ghisolfi gli suggeriremo".
Fonte - corrieredellosport
Dovbyk prepara la volata europea
Lo scorso anno segnò in Liga 10 gol nelle ultime 8 partite vincendo così il titolo dei cannonieri.
Ranieri lo ha pungolato e spera che la rete contro il Cagliari gli abbia restituito fiducia: con l'Ucraina si è riposato. Ora darà tutto per la Roma. In passato ha solo sfiorato la Champions con il Dnipro e il Girona: punta a conquistarla qui.
Fonte - corrieredellosport
Cristante si scalda: a Lecce gioca lui
Paredes rientra oggi dall'Argentina: Cristante sarà promosso a Lecce.
Il centrocampista è in grande forma. Si candida anche Konè rinfrancato dalla sua Nazionale.
Fonte - corrieredellosport
Ranieri in conferenza: "Gasperini non sarà l'allenatore. Il nome lo farà il presidente quando vorrà"
Claudio Ranieri a due giorni da Lecce-Roma ha parlato in conferenza stampa.
Chi giocherà al posto di Dybala contro il Lecce?
“Aspettate sabato e vedrete, ho varie soluzioni. Chi è tornato dalla nazionale è tornato bene e con molta voglia e questo mi fa piacere. Sarà una partita difficilissima, dopo la sosta il Lecce ha fatto cinque punti mentre noi di meno. Troveremo un ambiente caldo e una squadra che presserà e che non ci farà respirare, dobbiamo essere pronti. Sappiamo ciò che dobbiamo fare”.
C’è un favorito per chi giocherà al posto di Dybala?
“No. Dipende da chi mi farà vedere qualcosa in più nell’allenamento”.
Gasperini è il favorito per la panchina?
“Mi aspettavo questa domanda. Questa settimana abbiamo parlato di Gasperini, la prossima di un altro… Se andiamo da un allenatore e gli chiediamo della Roma, cosa direbbe? No? Avete tirato fuori talmente tanti nomi, ma non ne avete tirato fuori uno di quelli con cui ho davvero parlato. Questo mi fa molto piacere, significa che stiamo sulla buona strada”.
Farioli l’abbiamo nominato…
“Non è lui…”.
La scadenza?
“Quando il presidente lo vorrà dire. Se vi dico di no non ci credete, se vi dico di sì impazzite, quindi vi dico di no e state tranquilli”.
Come cambia la Roma senza Dybala? La difesa a 4? Pellegrini torna centrale?
“Tutti sono centrali. Non avendo più le coppe giocheranno i 16, ma poi sarà il campo a dirmi chi è più in forma. Nella Roma sono tutti centrali, non ho fatto preferenze e credo in ciò che stiamo facendo. I ragazzi mi seguono e sanno che devono spingere fino in fondo. La partita di Lecce sarà l’inizio della volata finale. Difesa? Giochiamo a 3 e a 4, siamo elastici come molte squadre. Ormai si tratta di un calcio fluido”.
Il nome del nuovo allenatore sarà scelto da lei? Che valore ha l’empatia con la piazza nella scelta dell’allenatore?
“Lo sceglieremo io e Ghisolfi, daremo una lista di papabili al presidente e lui sceglierà l’allenatore. Sceglierà un allenatore scelto da noi. La piazza è importante, ma ama chi fa bene alla Roma. Può darsi che all’inizio non venga apprezzato il nome, ma credo di sì, e poi contano i fatti. Chi verrà sa che dovrà fare bene e che la Roma vorrà arrivare in alto. I primi due mercati non possiamo fare spese pazze, chi viene de accettare e sapere queste cose. Quando il presidente dirà chi sarà, io dirò ciò che ci aspettiamo. Se io restassi perderemmo un anno, io non sono il futuro della Roma. Quindi prima arriva il nuovo allenatore e meglio è”.
Come ha preso le dichiarazioni di Paredes? Quanto ha inciso nella sua permanenza?
“Ho inciso nel senso che lo voglio il prossimo anno. Quando lui ha detto che vuole tornare in Argentina è come quando io dico che voglio tornare a Roma. Ho preso le sue dichiarazioni con naturalezza. Dice che ha fatto di tutto? Che ha fatto, sta qua… Contano i fatti”.
Possiamo escludere che Gasperini non sarà l’allenatore della Roma?
“Potete escludere tutti quelli che avete detto, Gasperini non sarà l’allenatore della Roma ma sarà un altro”.
Come sta Hummels?
“Si allena bene e può essere titolare a Lecce. Si tratta di un giocatore a mia disposizione e potrebbe giocare”.
E’ previsto che il presidente si palesi davanti ai tifosi prima della fine della stagione?
“Perché è così importante? Che venga a parlare o meno non ci importa. Il presidente del Chelsea, prima di Abramovic, l’ho visto più dopo quando non era più presidente. Ditemi i presidenti che parlano, solo in Italia vogliamo che parlino. E ditemi quale presidente americano parla in Italia. Friedkin vuol fare grande la Roma, non può comprare a causa del gentleman agreement. Avete visto che ha preso Mourinho e ha cercato di far bene. È un momento particolare perché è uscito non dal suo budget, ma dal budget che ha imposto la UEFA. Vedete che stiamo spingendo molto nel fare lo stadio. Io preferisco un presidente che parla poco e faccia tanto. Che appaia o non appaia, a me non cambia niente. Lo stadio? Stiamo spingendo, speriamo che si possa mettere la prima pietra al più presto”.
Koné?
“Era affaticato, si è riposato con me e ha giocato bene con la Francia. Giuocherà? Vediamo, se lo vedo che ha recuperato in questi giorni sì, sennò verrà in panchina”.
Saelemaekers? La trattativa per la permanenza?
“Per la trattativa dovete parlare con Ghisolfi. Saelemaekers sta tornando al suo rendimento ed è uno dei probabili giocatore che inizieranno la partita”.
Come sta Dybala dal punto di vista mentale?
“Ci ho parlato, sta molto bene ed è molto soddisfatto di come è andata. Ora deve solo aspettare, il nostro staff medico farà di tutto per metterlo nelle migliori condizioni. Non vogliamo né affrettare i tempi né ritardarli. Si tratta di un tendine che viene utilizzato dai chirurghi per fare il crociato, per i tempi di recupero non si sa ma dovrebbe essere meno di sei mesi. Noi siamo fiduciosi e il ragazzo è contento per come è stato trattato”.
Per Celik qualche dubbio verso Lecce
Oggi la squadra torna al completo.
Ieri Celik ha lavorato da solo. Alle 13 Ranieri parlerà in conferenza stampa. Sono rientrati tutti i nazionali.
Fonte - ilromanista
Roma e Svilar, mile volte ancora
Il 1° luglio del 2022, 1.000 giorni fa, Svilar diventava un giocatore della Roma. Dopo un anno e mezzo in panchina, si è preso la nostra porta a suon di parate. Con il club sta discutendo il rinnovo, per un domani che deve partire da lui. C'è ampia distanza tra domanda e offerta, ma la Roma vuole blindarlo ed è pronta a rilanciare.
Fonte - ilromanista
Baldanzi a Sky Insider: "Voglio migliorare ancora, ora sono contento dell'andamento della squadra"
Tommaso Baldanzi si è raccontato in una lunga intervista a Sky Sport Insider.
“Mi sento molto bene, sento che sto crescendo, sto migliorando tantissimo le mie prestazioni e voglio continuare così. Ma posso sicuramente fare di più e migliorare in termini di gol e assist. Però a me piace anche molto giocare con la squadra, divertirmi insieme ai compagni e ora mi sento contento del percorso e soprattutto dell’andamento generale della squadra”.
Qual è la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare nel passaggio da Empoli, dove eri cresciuto, a un grande club come la Roma?
“Non ho trovato molte difficoltà, perché sia con il gruppo che con gli allenatori mi sono sempre trovato molto bene. I primi mesi sono stati un po’ di ambientamento, perché passare da una realtà totalmente diversa a qui è non è stato facilissimo, però è stato tutto molto veloce”.
Per un giovane come te cosa significa essere allenato da Claudio Ranieri? In che modo il mister è riuscito a toccare le corde giuste per tirare fuori il meglio da te?
“Non so come abbia fatto, però è riuscito a toccare le corde giuste non solo a me, ma un po’ a tutti i giocatori. È riuscito a stimolare tutti, è un grandissimo allenatore. È stato bravissimo e ora siamo molto felici di aver trovato continuità e vogliamo continuare così fino alla fine della stagione”.
Che cosa ti ha lasciato De Rossi? È stato lui a volerti a Roma…
“Mi ha dato dato tantissimo. Mi ha portato alla Roma e mi ha dato l’onore di giocare in una squadra così prestigiosa. Mi ha aiutato tantissimo nella mia crescita. A lui piacevo molto come mezzala offensiva e mi ha aiutato a migliorarmi in quella posizione, anche quando neanch’io ci credevo tanto”
Che rapporto hai con Dybala e cosa si significa giocare accanto a un fuoriclasse come lui? Che cosa hai assorbito della sua classe, della sua esperienza?
“Da lui, e anche dagli altri campioni che abbiamo in squadra, posso imparare ogni giorno anche solo guardando. Io e Paulo abbiamo un rapporto bellissimo, è una persona bravissima e umile. Stando vicino a lui e potendoci giocare insieme posso crescere e imparare facilmente”.
Invece con i compagni più giovani come Pisilli, Soulé e Rensch che rapporto hai?
“Abbiamo un bellissimo rapporto, stiamo molto insieme, ridiamo e scherziamo. Ma tutto il gruppo è molto unito, stiamo tutti bene insieme, giovani e più esperti. Anche i giocatori più famosi sono molto umili e sappiamo divertirci tutti insieme”.
In attacco siete ben quattro mancini: tu, Dybala, Soulé e Dovbyk, c’è una naturale affinità fra di voi?
“Io sto lavorando molto sulla fase difensiva e sul poter giocare su entrambe le fasce per poter stare in campo con loro. Anche se siamo tutti mancini, possiamo giocare insieme senza problemi. Quando hai tanti giocatori forti in quel ruolo, penso che ci si debba anche un po’ adattare a fare altro, anche se ti piace meno”.
Ci racconti un po’ dei tuoi inizi da bambino, le prime partitelle a Castelfiorentino… C’è lo zampino di tuo nonno nel tuo amore per il calcio, giusto?
“Sì, mio nonno era molto innamorato di questo sport. Mi ha trasmesso lui l’amore per il calcio e ho iniziato a giocare con lui. Oggi per me essere qui, in un club così storico, è motivo di grande orgoglio anche per lui”.
Nel calcio moderno la struttura fisica e la potenza hanno un peso sempre maggiore e più evidente. Spesso i ragazzini delle scuole calcio vengono scartati se sono troppo gracilini, gli viene detto che non ce la faranno ad arrivare ai grandi livelli. Per te è stata una motivazione ancora più forte quella di dover fare i conti con i ‘colossi’?
“Sì, è stata una bella motivazione, mi è sempre piaciuto scontrarmi con quelli più grossi e penso sia una motivazione anche per i ragazzi più piccoli che iniziano a giocare. È vero, il calcio va un po’ in quella direzione, però ci sono tantissimi giocatori di talento ‘piccolini’ che riescono a tener botta e a fare strada. Sono convinto che sarà ancora così”.
Ranieri ha portato serenità, equilibrio e certezze tecniche a una squadra che fino a novembre faticava. Voi giocatori che cosa avete messo di vostro per ‘raddrizzare la nave’?
“Tutti noi dovevamo un po’ ritrovare noi stessi, capire le nostre qualità, che secondo me sono tante, e dimostrarle. Ci siamo riusciti, sicuramente con l’aiuto del mister, ma credo che la cosa più bella in questo è stato il gruppo, perché è sempre stato unito e ha sempre cercato di trovare una soluzione. All’inizio non ci siamo riusciti, siamo peggiorati, abbiamo fatto male, però piano piano tutti insieme siamo riusciti a uscire da quella situazione”.
Ora qual è l’obiettivo? È giusto non porre limiti alla vostra rincorsa verso l’alto?
“Sì, è giusto non porre limiti. Vista la nostra partenza, non abbiamo un obiettivo ben chiaro, però alla luce degli ultimi risultati vogliamo provare a vincere più partite possibili. Pensando una partita alla volta possiamo levarci delle belle soddisfazioni”.
Il calore dei tifosi è da sempre uno dei punti di forza della Roma, come definiresti tu la piazza di Roma e come vive un giocatore tutta questa passionalità attorno a sé?
“È una cosa incredibile, bellissima. L’amore che vedi ogni giorno nei tifosi della Roma è meraviglioso. Lo dimostrano ogni domenica, ogni partita… te lo senti proprio dentro. La partita in casa contro il Bilbao è stata bellissima a livello di tifo, stratosferica. I tifosi ci danno una grandissima mano, è più facile spingere e giocare con un tifo del genere. Vogliamo ripagare il loro sostegno finendo al meglio la stagione”.
Konè sta bene. Dalla Francia è tornato più forte e sicuro
E' uscito per infortunio domenica sera ma erano solo crampi. Manu Konè vive un periodo grigio nella Roma: deve meritare il posto per giocare a Lecce.
Preoccupa Salah Eddine: si è fatto male ad un piede e deve effettuare i test.
Fonte - corrieredellosport
