Spinazzola: "Io simpatizzante giallorosso grazie a Batistuta"
IL MESSAGGERO - «Credo che questo sia un anno zero per la Roma». Leonardo Spinazzola ci ha messo poco a capire il mondo di cui farà parte nonostante il suo passato fatto di vittorie e trofei: «Vedremo dove arriveremo, a breve c’è il raduno e incontreremo il nuovo allenatore. Sarà un progetto che prevede giocatori giovani e italiani: quindi piano piano dobbiamo formare prima il gruppo, poi vediamo il campo cosa dirà. Obiettivi personali? Fare un grande campionato, come nelle mie ultime tre stagioni. Sin da piccolo ho sempre avuto una simpatia per la Roma, da quando c’era Batistuta…Io esultavo come lui».
La corte dei tifosi a Barella: “Sarai il pilastro della rinascita”. Ok a Diawara. Higuain, si tratta
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Il Cagliari mette pressione a Nicolò Barella (e all’Inter), annunciando di aver trovato un accordo con la Roma («Ci hanno fatto un’offerta ancor più importante e abbiamo chiuso, ora il ragazzo si è preso un paio di giorni per decidere», le parole di Giulini, presidente dei sardi). Ora tocca al ragazzo dire la sua ma soprattutto ai nerazzurri, messialle strette dal contropiede di Petrachi, che ha rilanciato (34 milioni più Defrel per il cartellino), arrivando ad offrire 500 mila euro di più al centrocampista rispetto al club di Milano (3 milioni più bonus). Potrebbe non essere sufficiente, visto che Barella è da tempo d’accordo con Conte e sembra complicato possa cambiare idea. Un braccio di ferro nel quale si infilano i tifosi della Roma, intenzionati ad aiutare il club di Trigoria nel convincere il ragazzo. Da giorni, infatti, sotto all’ultimo post pubblicato dal ventiduenne su Instagram, si sono accumulati una valanga di messaggi di sostenitori giallorossi, per quello che sarebbe considerato un vero crac di mercato. «Vieni alla Roma, campione», «Ti aspettiamo a braccia aperte», «Fai come Nainggolan e scegli noi», «Sarai il pilastro della nostra rinascita»: tantissimi gli appelli di questo tenore, corredati da cuori giallorossi in abbondanza. Nicolò tace, mentre, tra tanti dubbi, si gode le vacanze dopo l’Europeo Under 21 insieme alla moglie Federica con la quale ha già due bambine, Rebecca e Lavinia. Un’attesa che i tifosi (e Fonseca) sperano di non dover prolungare troppo, mentre da ieri si è ufficialmente conclusa, con l’arrivo di luglio, l’era di Totti e De Rossi. I contratti di entrambi sono scaduti il 30 giugno e, per la prima volta dopo vent’anni, ci sarà un raduno senza nessuno di loro due (ha rinnovato invece Bruno Conti, ancora come responsabile delle Academy giallorosse). Oltre al sogno Barella, e all’annuncio di Diawara (pagato 21 milioni di euro al Napoli, e quinquennale a 2,2 milioni a stagione, mentre è impegnato in coppa d’Africa), c’è la questione legata a Higuain. La Roma deve prima sbloccare il trasferimento di Dzeko all’Inter (indispettita per la vicenda Barella), e poi può concentrarsi sulla possibilità di portare l’argentino nella capitale in prestito il primo anno, pagando metà stipendio (intero è 9 milioni). Per liberarsi dell’attaccante, la Juve gli allungherebbe infatti il contratto a 4 anni, spalmando l’ingaggio che diventerebbe di 4,5 a stagione. Il ragazzo sarebbe intenzionato ad accettare solo dietro il pagamento di una buonuscita da 2 milioni, con la Juve che non si vuole piegare a tale richiesta.
Intrighi di mercato
CORRIERE DELLA SERA - Una lunga estate che si annuncia caldissima. Il mercato è appena cominciato e già mette in fila una serie di storie intricate che rischiano di trasformarsi in tormentoni. (...) Sarà il mercato delle stelle e il fatto che le tre grandi del Nord, Juventus, Inter e Milan, abbiano cambiato allenatore e lo abbia fatto anche la Roma, significa che è lecito aspettarsi ribaltoni e non semplici aggiustamenti. Il primo caso, il più urgente, quello di queste ore, gira intorno a Nicolò Barella, titolare della Nazionale di Mancini. Un centrocampista di qualità, che sembrava destinato all’Inter, ma il cui futuro non è ancora scritto. «L’11 giugno avevamo trovato l’accordo con i nerazzurri sulla parte fissa (36 milioni, ndr) che è la cosa più difficile, ma da venti giorni non si fanno più sentire. Nel frattempo abbiamo trovato l’intesa con la Roma che ha fatto un’offerta più importante», l’affondo di Tommaso Giulini, il presidente del Cagliari. Uno schiaffo a Marotta. «Ma non parlate di aste», si affretta a precisare lo stesso Giulini. Invece il tentativo dei sardi è proprio quello di scatenare un gioco al rialzo. L’Inter però è molto avanti con il giocatore, che vuole andare solo a Milano anche se ieri sera il suo procuratore Beltrami ha incontrato la Roma che per riuscire nel perfetto contropiede ha proposto 35 milioni e il cartellino dell’attaccante Defrel. «Nicolò non è orientato sull’Inter — insiste Giulini —, ma visto che la trattativa con i giallorossi si è sviluppata di recente vuole solo rifletterci qualche giorno...». (...)
Spinazzola si presenta, tra Batigol e voglia di riscatto
GAZZETTA DELLO SPORT - Ha già ripreso ad allenarsi Leonardo Spinazzola, anche se come dice la sua compagna Miriam, «correre sotto il sole a 40 gradi non è il massimo». Poco male, il terzino ex Juve ha voglia di rimettersi subito al lavoro e di farsi trovare pronto, non a caso durante la prima intervista a Roma Tv parla di continuità, «sia fisica sia mentale». Vuole archiviare i problemi al ginocchio e i fastidi che lo hanno tormentato nell’ultimo anno, ma vuole soprattutto ripagare la fiducia di un club che ha speso quasi trenta milioni per averlo e gli ha dato uno stipendio da top player. Mai, nell’era americana, un difensore era stato pagato tanto. (...) Intanto a dire qualcosa è lui: quando era piccolo, e viveva a Foligno sognando di diventare calciatore, il suo idolo era un certo Batistuta: «Mi piaceva tantissimo ed esultavo come lui». Faceva la mitraglia nei campetti della Regione, anche se poi col passare degli anni di gol ne sono arrivati pochi. Gioca più per i compagni, Spinazzola, e questo gli chiederà Fonseca: «La città è stupenda, lo stadio anche e il popolo giallorosso è molto caloroso. Sono molto felice. Voglio fare un grande campionato, come nelle mie ultime tre stagioni. Sono convinto che anche nell’ultimo anno ho fatto bene con la Juventus, anche se ho giocato poco»
Manara nuovo medico sociale dei giallorossi
IL TEMPO - BIAFORA - Continuano a riempirsi le caselle dello staff di Trigoria per la stagione che inizierà a partire dal raduno del 9 luglio (i nazionali arriveranno l’8 per le visite). Nell'ambito della riorganizzazione messa in moto a seguito dell’eliminazione
contro il Porto, il dottor Massimo Manara è stato nominato nuovo medico sociale della Roma. Il club di viale Tolstoj ha deciso di confermare il dottor Causarano nel ruolo di coordinatore e responsabile sanitario della prima squadra, decidendo di affiancarlo con il
medico di Parma, classe 1962, da oltre vent'anni impegnato nel mondo del calcio. La scelta di dire addio all'ex medico sociale Del Vescovo e a Stefanini, capo dei fisioterapisti, era stata presa insieme a quella di esonerare Di Francesco e di rescindere il contratto con Monchi: i vertici della società hanno voluto dare una sterzata al gruppo di lavoro, in particolare per il gran numero di infortuni muscolari, oltre cinquanta, registrati nell'ultima stagione. Manara è entrato nel mondo del calcio a partire dal 1991 grazie al Parma, squadra in cui è rimasto, salendo anche di grado, fino all'estate del 2008 prima di passare al Milan. Dopo due annate vissute in rossonero il medico emiliano ha avuto esperienze con la nazionale del Qatar, con lo Spezia, con l'Al Nasr (club di Dubai), venendo infine chiamato dalla nazionale degli Emirati Arabi, nella quale ha avuto la carica di supervisore totale, occupandosi anche della squadra olimpica. Manara, che manterrà la presidenza dell’'Associazione Medici Sportivi di Parma, ha già iniziato a lavorare per la Roma, accompagnando i giocatori nelle visite mediche svolte negli scorsi giorni a Villa Stuart.
L’audio di Palamara: “Renzi trattò col Qatar per vendere la Roma”
LA REPUBBLICA - Dal Csm a Trigoria: l’affaire Roma finisce anche nelle carte dell’inchiesta su Luca Palamara, il pm romano accusato di corruzione. Agli atti dell’inchiesta della procura di Perugia, c’è anche un’intercettazione nella quale il magistrato, tifosissimo dei giallorossi, parla della sua squadra del cuore. O meglio della società. E dello stadio, oggetto di grandi appetiti oltre che di parecchie inchieste. Palamara, parlando con la moglie, dice: «Lo sai che mi ha detto Luca Lotti? Che sta facendo da intermediario per far comprare al Qatar la Roma». Una frase che sembrerebbe confermare le voci che si sono inseguiti in questi mesi ma che sono stati puntualmente, compreso ieri, smentiti sia da Trigoria sia dai presunti “acquirenti”. E che però spiegherebbero anche alcune delle frasi pronunciate da Francesco Totti durante la sua conferenza stampa d’addio su un’eventuale nuova proprietà. Della vicenda Roma, Palamara parla anche con l’amico Lotti, che fa riferimento all’impianto di Tor di Valle e a un viaggio di Matteo Renzi in Quatar. «Matteo — dice Lotti — era a Doha ha detto “oh io la compro la Roma” c’era scritto “io la compro davvero la Roma, ma lo stadio si fa o no?” E Matteo gli ha risposto: “Guardi vediamoci a Parigi con Luca la settimana prossima...”. Oh Luca lo stadio non gli si può garantire! Non siamo in grado di garantire lo stadio....il problema dello stadio si chiama Franco Caltagirone che è contro questa operazione...». Possibile che il Luca da incontrare in Francia sia Parnasi: l’imprenditore arrestato per corruzione nel 2018 e proprietario dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo tempio giallorosso però smentisce la ricostruzione. Verosimile appare comunque è il contenuto dell’intercettazione: ormai Lotti e Renzi, non più al governo, non possono incidere sull’iter dello stadio di Tor di Valle. A Roma, intanto, gli incontri continuano. Tra ieri e oggi, altre due riunioni tecniche per provare a limare i dettagli della convenzione urbanistica, il documento che dovrebbe definire con esattezza quali accordi dovranno rispettare i privati nella realizzazione dell’opera. Il condizionale è d’obbligo, perché la stretta di mano per chiudere una trattativa partita ormai sette anni fa non è ancora arrivata. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: i tempi per la realizzazione delle opere pubbliche a supporto dell’impianto sportivo e del business park. In particolar modo, va risolta la questione dei trasporti. La Roma, una volta trasferiti i 45 milioni con cui il Comune dovrebbe acquistare nuovi treni per la Roma-Lido, non vuole dipendere dalla Regione. La Pisana, infatti, ha da tempo stanziato 180 milioni di euro per rimettere in sesto l’intera tratta. Ma non è ancora chiaro quando verranno impiegati. Tornando in Qatar, all’iter resta interessato il fondo che vorrebbe acquistare il club Pallotta. Stando a quanto spiegato all’AdnKronos da fonti vicine agli investitori arabi, la fuga di notizie non sarebbe piaciuta: «È una cosa odiosa, un errore imperdonabile». Che, se mai sia davvero partita, potrebbe mettere a rischio un’eventuale trattativa per rilevare la Roma .
Barella nicchia, la Roma lo lascia
IL TEMPO - BIAFORA - Nonostante le dichiarazioni pubbliche di Giulini, Barella continuerà a mantenere la promessa di matrimonio fatta all'Inter. In casa Roma, dove nel frattempo sono stati ufficializzati gli acquisti di Diawara (21 mln) e Spinazzola (29,5 mln), non sono rimasti sorpresi dalle parole del presidente del Cagliari, consapevoli che sarà molto arduo strappare il centrocampista del 1997 ai nerazzurri. «Non c’è nessuna asta. L’11 giugno abbiamo raggiunto un accordo sull’Intersulla parte fissa, c'erano da discutere solo i
bonus. Sono 20 giorni che non li sentiamo più, non so se siano ancora interessati. Intanto abbiamo chiuso con la Roma, che ci ha fatto una offerta ancora più importante e siamo soddisfatti. Nicolò si prenderà un paio di giorni per decidere» ha detto a margine dell'assemblea di Lega Giulini, maggiormente intrigato dalla proposta di Petrachi, pari a 35 milioni totali più il cartellino di Defrel, giocatore che piace da impazzire ai sardi. L'Inter resta però in vantaggio grazie soprattutto al pressing asfissiante di Conte, che ha convinto Barella dal punto di vista della progettualità sportiva: per il ragazzo e il suo agente Beltrami, che ha comunicato nuovamente a Petrachi l’intenzione di rispettare la parola data a Marotta, non si tratta di una questione economica, visto che l'offerta quinquennale dei giallorossi è maggiore. A questo punto a Trigoria inizierà la caccia ad un nuovo obiettivo, con la consapevolezza che la trattativa si potrà riaprire in un baleno se mai Barella, che si sente virtualmente interista, dovesse cambiare idea, magari sulla spinta dello stesso Cagliari, ancora non soddisfatto delle cifre messe sul piatto dall'Inter. Nel giorno del suo insediamento ufficiale a Trigoria, Petrachi ha portato avanti il lavoro sulle altre trattative, in particolare per il centrale di difesa, posizione in cui piacciono diversi profili. Bartra è il favorito per raccogliere l'eredità di Manolas, ma sono seguiti anche Mancini dell'Atalanta,
con la quale c’è distanza sulla valutazione del calciatore, e Alderweireld del Tottenham, un nome apprezzato, ma in apparenza proibitivo per gli elevati costi. Altro possibile affare in entrata è il ritorno di Frattesi, sul quale la Roma vanta un diritto di riacquisto a 12 milioni: i giallorossi hanno preso i primi contatti con il Sassuolo per abbassare la richiesta. Sulla lista dei partenti appaiono sempre i nomi di Pastore, Marcano e Nzonzi (se non si presenterà per le visite scatterà un’altra multa), oltre a quello di Gerson. La Roma e la Dinamo Mosca hanno già scambiato i documenti per la sua cessione e il ragazzo ha accettato lo stipendio da
3 milioni netti, ma c’è qualche frizione con l’entourage. Intanto anche Celar saluta: dopo il rinnovo è stato girato in prestito al Cittadella.
Galatasaray su Nzonzi
Steven Nzonzi è nel mirino del Galatasaray. Il club turco sarebbe infatti interessato al giallorosso per sostituire Fernando Reges, che dovrebbe andare al Siviglia nell’operazione che porterà Ever Banega a Istanbul. Lo riporta il portale Gunes.com.
Roma, da Barella arriva un altro "no"
IL MESSAGGERO - CARINA - Ormai per Barella si gioca a carte scoperte. Merito (e convenienza) del presidente del Cagliari, Giulini, che ieri - a margine dell'Assemblea di Lega a Milano - ha confermato i parametri sui quali la Roma e l'Inter stanno portando avanti le rispettive proposte per il nazionale azzurro: «L'11 giugno abbiamo raggiunto un accordo con l'Inter sulla parte fissa, che è la cosa nettamente più importante in qualsiasi trattativa. C'erano soltanto i bonus da discutere, ma è da venti giorni che non sentiamo più l'Inter. Non so se sono ancora interessati al ragazzo - ha aggiunto - Nel frattempo abbiamo chiuso con la Roma, ci ha fatto un'offerta ancora più importante. Siamo soddisfatti». Non dice le cifre, che però sono note: i nerazzurri offrono 36 milioni più 4 di bonus. I giallorossi 30 più 5 di bonus e il cartellino di Defrel, disposti eventualmente a considerare anche il prestito di Riccardi. Prosegue Giulini: «Non c'è nessuna asta. Credo sia legittimo che Nicolò si prenda un paio di giorni per decidere del suo futuro. Lui non è mai stato orientato su nulla, non ha mai avuto un accordo con nessuno. Speriamo che la questione si chiuda a breve». E qui qualcosa non quadra. Perché che Barella abbia un'intesa con l'Inter da un mese, al netto delle parole del presidente del club sardo, è altresì cosa arcinota, tanto che il Napoli è stato costretto a defilarsi non più tardi di un paio di settimane fa. L'uscita pubblica suona dunque come una sorta di all-in mediatico, volto ad ottenere la valutazione di 50 milioni richiesta.
QUESTIONE DI RAPPORTI - Tutto però ruota attorno a Barella. E quindi, paradossalmente, le parole di Giulini cambiano poco in termini sostanziali. Possono, questo sì, modificare lo scenario a livello temporale. Sempre che il centrocampista apra alla Roma. Perché che il club sardo preferisse l'offerta di Petrachi (che ieri insieme al segretario Longo ha visitato Trigoria) si era ampiamente intuito. Come però è altrettanto chiara la volontà del ragazzo che si è promesso a Conte. Ed è proprio per questo motivo che l'Inter non rilancia. Anche ieri dalla dirigenza nerazzurra continuava a filtrare serenità. Due le chiavi di lettura: 1) Ci si arrende al sorpasso giallorosso, non volendo partecipare ad aste 2) Barella è blindato perché vuole andare soltanto all'Inter. L'ultima parola sarà quindi del nazionale azzurro e del suo agente. Perché in gioco ci sono anche i rapporti con Beltrami che a Milano cura gli interessi di Nainggolan, finito in nerazzurro appena un anno fa. Qualcuno storcerà il naso ma il mercato è anche questo.
CONTI RINNOVA, ZANIOLO CHISSÀ - Ufficializzata intanto la cessione di Diawara alla Roma: 21 milioni il costo totale con il guineano che ha firmato un quinquennale da 1,8 milioni (più bonus) a stagione. Singolare e nobile, nel comunicato giallorosso, la collaborazione con il Telefono Azzurro e con il National Center for Missing and Exploited Children negli Usa. Il contenuto che annuncerà ufficialmente il nuovo arrivo nella rosa giallorossa darà spazio a importanti informazioni relative a una serie di minori scomparsi. Bruno Conti ha intanto firmato il rinnovo triennale. Non come responsabile del settore giovanile ma confermato a capo delle Academy del club. Mentre l'agente Pocetta chiude alla partenza di Pellegrini («Stiamo parlando di un rinnovo col club»), Celar va in prestito al Cittadella. Questa sera il manager di Vigorelli vedrà la Roma per discutere del rinnovo di Zaniolo. La proposta di Monchi, quinquennale da 1.7 milioni.
Mancini è vicino. Gerson-Dinamo ora si rallenta. Borussia su Schick
GAZZETTA DELLO SPORT - A piccoli passi Gianluca Mancini si avvicina alla Roma. Il difensore è valutato sui 20 milioni dai nerazzurri e tra i due club la trattativa procede contando sul sì del giocatore. Ieri doveva essere anche il giorno di Gerson alla Dinamo Mosca ed invece la situazione è stata sostanzialmente di stallo. L’accordo tra i due club c’è già e si aggira intorno ai dieci milioni di euro, la cifra che i russi sono pronti a versare nelle casse giallorosse per avere il centrocampista brasiliano. Il problema è che Gerson non è convinto del trasferimento e della scelta di andare a giocare in Russia. (...) Nel frattempo dalla Germania tornano d’attualità le voci che vogliono il Borussia fortemente interessato a Patrik Schick. A muovere i fili è l’agente del giocatore, Pavel Paska, che con i gialloneri ha già fatto numerose operazioni passato (i cechi Berger, Rosicky e Koller), anche se c’è l’ostacolo dei 20 milioni di minimo garantito che la Roma deve girare alla Samp a febbraio.
Barella si allontana, Conte ha convinto il giocatore
Nicolò Barella ha detto di no alla Roma, vuole solo l’Inter. L’ha convinto Antonio Conte, che lo ha contattato personalmente, e il fatto che Marotta e Ausilio si siano mossi per primi per lui. Barella in serata ha fatto sapere al Cagliari non resta che accordarsi con i nerazzurri, tramite l’inserimento di una controparte oppure un rialzo nei bonus. Lo si legge su Tuttosport.
Passi avanti per Higuain, prestito biennale e chiamata di Fonseca per convincere il giocatore
La Roma mette in atto la strategia per arrivare a Gonzalo Higuain. Dopo aver formalizzato la cessione di Dzeko, la formula sarebbe quella del prestito biennale e la Juventus pagherebbe parte del compenso o comunque darebbe al calciatore una buonuscita, poichè l'ingaggio giallorosso non supererebbe i 4,5 milioni. Per il momento il Pipita non è convinto della destinazione romanista, ma quando si aprirà la trattativa, Fonseca in persona chiamerà l’argentino per farlo sentire al centro del progetto, anche se non sarà facile. Alla Roma, percepirebbe lo stesso ingaggio di Dzeko. Lo si legge sul Corriere dello Sport.