Fastidio alla coscia destra per Pellegrini. Tra oggi e domani gli accertamenti

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, si è fermato ieri sera contro la Juventus ed è stato costretto a chiedere il cambio. Per il giocatore si parla di un fastidio alla coscia destra, ma bisognerà aspettare gli accertamenti (a cui si sottoporrà tra oggi e domani) per capirne entità e tempi di recupero.


Manolas: "Contro i campioni d'Italia l'abbiamo portata a casa" (foto)

Kostas Manolas, difensore della Roma, ha voluto festeggiare sul proprio profilo Instagram la vittoria contro la Juventus: "Una partita contro i campioni di Italia l’abbiamo portata a casa!! Complimenti a tutti !!!".

 

 
 
 
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Una partita contro i campioni di Italia l’abbiamo portata a casa!! Complimenti a tutti !!!

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INSIDE LIGA - Real ancora ko. Colpo Champions per il Valencia. Girona quasi retrocesso

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Se ci si chiama Barcellona, non è facile dimenticare una sconfitta in Champions. Impossibile, se si butta una finale e un vantaggio di 3-0. I blaugrana vengono dal clamoroso 4-0 di Anfield e si rituffano in una Liga a cui non devono chiedere più niente. Il campionato numero 26 dei catalani non basta a salvare la stagione per il Camp Nou: il pubblico c'è, ma è più freddo del solito. E fischia Coutinho, come da diversi mesi a questa parte. Di fronte ai blaugrana c'è il Getafe, autore di una stagione incredibile che potrebbe terminare con una qualificazione in Champions. È proprio la squadra di Pepe Bordalas (che segue dalla tribuna) a farsi preferire nel primo tempo. Molina si presenta per tre volte da solo dalle parti di Cillessen: in una segnerebbe, ma la Var annulla per fuorigioco millimetrico. Il Barcellona è con la testa fra le nuvole e concede troppe occasioni pulite. Gli ospiti sono come al solito quadrati e solidi e concedono poco anche ai fenomeni in blaugrana: il primo tiro in porta di una certà pericolosità arriva al 36', con un destro di Rakitic bloccato da Soria. Le individualità fanno tuttavia la differenza e Vidal al 39' sigla l'1-0 sfruttando una respinta corta di Soria su colpo di testa di Piqué. Per il cileno è il terzo gol in Liga. Gli ospiti rischiano di naufragare ma Soria fa da salvagente respingendo un destro di Malcom. Si va al riposo sull'1-0 per gli uomini di Valverde. Nella ripresa il Barcellona legittima il vantaggio offrendo più qualità dal punto di vista tecnico. Il Getafe si arrangia come può, arroccandosi nella propria metà campo, ma non può bastare. Messi, che agisce da falso nueve al posto dell'infortunato Suarez, sfiora più volte la rete. Il cucchiaio della Pulce su lancio di Vidal viene ben parato da Soria in uscita, poi il numero 10 va vicino al 2-0 con un pallonetto che avrebbe fatto spellare le mani dagli applausi: Cabrera salva sulla linea, ma il gol sarebbe stato annullato per fuorigioco. La contabilità delle occasioni fallite dal Barcellona si aggiorna negli ultimi cinque minuti, quando Soria deve compiere miracoli sia sul neo entrato Ruiz, sia su Messi. Poi, la Pulce provoca l'autorete di Arambarri che fissa il 2-0 a un minuto dal termine: il Getafe può recriminare, perché nell'azione precedente Molina aveva preso in pieno il palo. Adesso gli Azulones sono quinti e scavalcati dal Valencia: le due squadre hanno 58 punti ma la squadra di Marcelino è avanti negli scontri diretti.

Continua a non vincere lontano dal Santiago Bernabeu il Real Madrid del Zidane-bis. Anzi, a San Sebastian arriva l'undicesima sconfitta in campionato: mai così male dal 1999, quando i k.o. furono 12. Merengues in vantaggio dopo soli sei minuti, grazie a una splendida azione personale di Brahim Diaz, che devasta la fascia sinistra, mette a sedere il diretto marcatore e calcia sotto le gambe di Rulli. Il Real Madrid sembra avere in mano il pallino del gioco: il talento di Diaz crea grattacapi alla difesa basca, mentre Isco, Casemiro e Kroos danno quantità e qualità al centrocampo. I padroni di casa hanno tuttavia bisogno dei tre punti se vogliono continuare a credere nell'Europa League, dunque si buttano all'attacco. Dopo un gol annullato per fuorigioco di Oyarzabal, l'Anoeta può esplodere al 25': la combinazione tra Willian José e Mikel Merino porta quest'ultimo a freddare Courtois con destro preciso da posizione ravvicinata. Il risultato potrebbe essere ribaltato già al 38', quando Vallejo para in area un tiro di Willian José destinato in rete. Il calcio di rigore, così come l'espulsione per il difensore, è inevitabile. Dal dischetto tuttavia Courtois ipnotizza Willian José, che tira forte ma centrale. Il portiere belga sciupa tutto al 57', scivolando prima che possa bloccare un facile colpo di testa di Zaldua, che così si infila in rete. È 2-1 quindi, e per Zidane è notte fonda, perché al 67' arriva anche il tris firmato da Barrenetxea, un classe 2001, che corregge in rete un palo colpito da Oyarzabal, lasciato solo da Nacho. Anche in questo caso, Courtois non è impeccabile. L'ultima occasione è per il neo entrato Januzaj, che a quattro minuti dal termine prende in pieno la traversa.

Il Siviglia deve necessariamente vincere per continuare a sperare nella Champions League. L'avversario è però dei più tosti: l'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano difficilmente concede qualcosa, anche se è praticamente certo del secondo posto. La squadra di Simeone passa al 30' con Koke: sul tiro del centrocampista è fondamentale la deviazione di Kjaer, che mette fuori causa Vaclik. Tra i padroni di casa gioca Diego Godin, all'ultima partita con la maglia dell'Atletico davanti ai suoi tifosi. E il pubblico del Wanda lo saluta dedicandogli cori che ricordano la Liga 2013-14, vinta con un suo colpo di testa al Barcellona. Il capitano, visibilmente emozionato, ringrazia e applaude. In un secondo tempo condotto all'attacco, il Siviglia trova il pareggio al 70', quando Sarabia raccoglie al volo un cross di Vazquez e scaglia un destro deviato in porta da Montero. Finisce 1-1, il Siviglia rimane sesto e si deve quasi certamente rassegnare all'Europa League, essendo a -2 dalla coppia Valencia-Getafe a una giornata dal termine.

Partita dalla grandissima importanza per il Valencia di Marcelino. Contro l'Alaves servono e arrivano tre punti che significano quarto posto a 90 minuti dalla fine del campionato. Eppure le cose si mettono male: al 12' il Getafe passa con Ximi Navarro sugli sviluppi di un corner. Il Valencia si butta in avanti e ribalta la partita. Al 29' Soler approfitta di un pasticcio difensivo di Duarte e sigla il pareggio. Passano cinque minuti e arriva anche il 2-1, che porta la firma di Santi Mina, bravo a svettare su un corner battuto da capitan Parejo. Chiude i conti al 68' Gameiro con un bel tiro al volo.

L'Athletic Bilbao batte in casa 3-1 il Celta Vigo e mette una seria ipoteca sul settimo posto, che vuol dire qualificazione in Europa League. I baschi vanno subito sul 3-0 con la doppietta di Raul Garcia e la rete di Williams, il Celta accorcia le distanze con il rigore di Iago Aspas. Al Bilbao adesso serve un pareggio al Sanchez Pizjuan di Siviglia per strappare il pass per l'Europa. Il Celta è quasi salvo: per retrocedere dovrebbe perdere 2-0 in casa contro il Rayo Vallecano già retrocesso, mentre il Girona dovrebbe vincere 3-0 in trasferta contro l'Alaves. 

L'Espanyol vince 2-0 in trasferta al "Butarque" contro il Leganes, grazie a una doppietta di Borja Iglesias. I catalani possono ancora sperare nel settimo posto, ma nell'ultima giornata dovranno vincere lo scontro diretto contro la Real Sociedad e sperare che il Siviglia batta l'Athletic Bilbao. 

Il Betis Siviglia sconfigge in casa per 2-1 l'Huesca, già retrocesso: a segno con una doppietta il vecchio leone Joaquin, per gli ospiti rete su rigore di Juanpi. Il Villarreal vince 1-0 contro l'Eibar con il gol di Ekambi, in coda vittorie esterne pesantissime di Valladolid e Levante, entrambe per 2-1, rispettivamente contro Rayo Vallecano e Girona. Successi che valgono la salvezza, e, quasi certamente, la retrocessione del Girona.


Il Tottenham invia i suoi osservatori all'Olimpico. Nel mirino Zaniolo

Nicolò Zaniolo, ieri sera contro la Juventus, è tornato a far parte degli undici titolari della Roma. Dopo un'inizio di stagione ad altissimi livelli, l'enfant prodige della Roma ha dimostrato qualcosina in meno senza però dimenticare quale sia il suo valore.
Valore che viene riconosciuto anche dai top club europei, con il Tottenham che ha inviato i suoi osservatori all'Olimpico per visionare Zaniolo durante il match contro la Juventus. A riferirlo è il giornalista Nicolò Schira sul proprio profilo Twitter.

 


Sarri: "Se resto? Credo di sì, amo il calcio inglese. Vorrei davvero restare"

Maurizio Sarri, tecnico del Chelsea ed accostato più volte alla Roma per la prossima stagione, ha parlato del suo futuro. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:

Se sarò ancora al Chelsea?

"Credo di sì ma non sono sicuro. Posso solo dire che il club mi ha chiesto di arrivare in Champions e abbiamo centrato l'obiettivo. Lo sapete bene: amo il calcio inglese, amo la Premier League. È fantastico, è al livello top nel mondo, credo. L'atmosfera negli stadi è meravigliosa e vorrei davvero restare".


Agenti di Blanc all'Olimpico. Possibile candidato alla panchina?

La Roma continua la ricerca di un allenatore per la prossima stagione. Già tanti i nomi accostati alla panchina giallorossa, a cui si aggiunge anche quello di Laurent Blanc. L'ex tecnico del PSG, fermo da giugno del 2016, ha affidato all'agenzia Base Soccer il suo futuro. Blanc vorrebbe tornare ad allenare e la Roma potrebbe essere una destinazione gradita. Infatti ieri sera, come riferisce Il Corriere dello Sport, alcuni agenti della Base Soccer sono stati avvistati all'Olimpico in occasione del match contro la Juventus. Un'indiscrezione e non una notizia però, visto che a Trigoria al momento si punta su altri profili.


Cafu: "Grande evento a Roma ieri" (video)

Marcos Cafu, ex terzino della Roma, è stato ospite ieri all'Olimpico per assistere al match contro la Juventus. Una serata che il brasiliano ha voluto ricordare sul proprio profilo Twitter:

 


INSIDE PREMIER - Alla fine la spunta (ancora) Guardiola. Liverpool secondo con 97 punti e una sola sconfitta!

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - L'appuntamento con il titolo dista 90 minuti e tre punti da prendere obbligatoriamente. Tra il Manchester City e la gloria c'è il Brighton, squadra già salva ma che comunque ha già saputo mettere in difficoltà gli uomini di Guardiola nella semifinale di FA Cup. Il tema della partita è subito chiaro: i Seagulls fanno massa nella propria metà campo, il City cerca la chiave per sbloccare il risultato. Ma è il Brighton a passare in vantaggio: il calcio d'angolo di Gross trova la testa di Glenn Murray, bravo a svettare alle spalle di Zinchenko e ad anticipare l'uscita di Ederson. Dopo 27' il risultato clamoroso è Brighton-City 1-0: gli ospiti tornano a centrocampo a testa bassa, i tifosi sono con le mani nei capelli. Dopo la Champions, il City rischia la beffa anche in campionato. Ma passa solo un minuto per il pareggio dei campioni in carica: David Silva serve un assist geniale di tacco per Sergio Agüero, che di sinistro trova il 21esimo centro in Premier League. Preme la squadra di Guardiola, e deve farlo visto che il Liverpool sta vincendo contro il Wolverhampton. Le folate dei Citizens trovano tuttavia Ryan sempre pronto, fin quando al 38' Laporte sceglie il terzo tempo giusto da corner e sigla di testa il 2-1 che apre la strada verso il campionato. Guardiola esulta indicando Ederson, non esente da responsabilità sull'1-0. Lo stesso portiere brasiliano si riscatta deviando in angolo una pericolosa punizione di Dunk, battuta di piatto, alla David Luiz. Nella ripresa il City spinge ancora di più il piede sull'acceleratore e trova i gol che gli assicura la terza Premier degli ultimi sei anni: al 64' Mahrez riceve dal limite e rientra sul destro scagliando un bolide che Ryan può solo sfiorare prima che si depositi in porta; passano otto minuti e una fantastica punizione di Gündogan manda i titoli di coda del campionato.

Non bastano 97 punti e una sola sconfitta in campionato per dare la Premier al Liverpool. Escluso il 2017-18, la stagione dei Reds sarebbe stata sufficiente per vincere ogni Premier League da quando questa è stata istituita (1992). Sicuramente una beffa per il Liverpool, che vede sfumare ancora una volta la vittoria del campionato. Ad Anfield la squadra di Jürgen Klopp domina sin dal primo minuto e trova il vantaggio al 17': Alexander-Arnold viene liberato da uno scambio sulla destra e mette in mezzo un pallone invitante che Sadio Mané spinge in rete. Anfield è una bolgia e vede da vicino il titolo che manca dal 1990: per 21 lunghi minuti il Liverpool è in testa al campionato, fino al 2-1 del City sul Brighton. I Wolves di Espirito Santo non si dannano certo l'anima alla ricerca del pareggio, ma comunque prendono una traversa con Doherty nell'unica avanzata dalle parti di Alisson. Nella ripresa gli ospiti salgono d'intensità a centrocampo, così Klopp butta nella mischia la dinamicità di Milner. Da Brighton arrivano pessime notizie: il City è avanti 4-1, la Premier è persa e su Anfield cala un silenzio interrotto solo dal raddoppio di Mané, ancora su assist di Alexander-Arnold. Il senegalese raggiunge così Salah e Aubameyang in testa alla classifica cannonieri, con 22 centri in campionato. Una magra consolazione, ma la Kop ringrazia comunque la squadra, autrice di un campionato splendido e di una campagna europea entusiasmante, che si può concludere in un trionfo.

Partita godibile, giocata a buon ritmo, al King Power Stadium. Il Chelsea è già sicuro del terzo posto, così Maurizio Sarri lascia spazio a diverse seconde linee. Giocano Caballero in porta e Zappacosta in difesa, Hazard finisce in panchina. È in campo Higuain, che si mangia un gol clamoroso al 45', tirandosi sui piedi a porta spalancata. In precedenza era stato il Leicester a sfiorare il vantaggio: un intervento goffo di David Luiz aveva aperto il campo al contropiede delle Foxes, ma il tiro di Tielemans aveva trovato pronto Caballero sul primo palo. Succede poco altro nella ripresa, neanche l'ingresso in campo di Hazard dà la scossa al match. E così gli applausi sono tutti per Danny Simpson e Shinji Okazaki, all'ultima con la maglia del Leicester.

Dopo la straordinaria impresa in Champions League, il Tottenham si ributta in campionato per assicurare il piazzamento in Champions League. Una formalità, visto che gli Spurs, per regalare l'Europa che più conta all'Arsenal, dovrebbero perdere in casa contro l'Everton, mentre i Gunners avrebbero l'obbligo di battere il Burnley con una goleada esterna. Il Tottenham passa in vantaggio con Eric Dier, che dopo 3' sfrutta una mischia in area dei Toffees per infilare il pallone alle spalle di Pickford. Dopo i primi minuti di sofferenza, l'Everton trova compattezza e ordine, riuscendo a non subire più di tanto il Tottenham. Nella ripresa la partita si addormenta ulteriormente, venendo risvegliata al 69' da Walcott, che con un sinistro a giro pareggia i conti. Gli ospiti vanno addirittura in vantaggio al 72' in mischia con Tosun, prima di essere ripresi da una punizione di Eriksen al 75'. Con questo punto il Tottenham si assicura il quarto posto e il piazzamento in Champions League, a prescindere da come andrà la partita più importante della stagione, la finale di Madrid contro il Liverpool.

L'Arsenal vince l'ultima gara del campionato e adesso può concentrarsi sulla finale di Europa League contro il Chelsea. Dopo 45 minuti in cui le uniche occasioni arrivano dalla traversa di Aubameyang per gli ospiti e dal palo di Wood per i padroni di casa, il match si sblocca nella ripresa: al 53' Aubameyang sfrutta un errore della ditta Cork-Mee e segna l'1-0 in contropiede. L'ex Borussia Dortmund conferma il suo grande periodo di forma con la rete del 2-0, arrivata al 63' con un bel tiro al volo da posizione ravvicinata ma angolata. È il gol che vale al gabonese la testa della classifica cannonieri in compagnia di Salah e Mané. Passano due minuti e Barnes accorcia le distanze con un colpo di testa, chiude i conti in contropiede Nketiah al 94'. I Gunners sono quinti: per ora è Europa League, ma una vittoria in finale darebbe loro la qualificazione alla prossima Champions.

Si chiude nel peggiore dei modi il campionato del Manchester United, già costretto all'Europa League. I Red Devils finiscono sesti e perdono l'ultima partita in casa contro il Cardiff retrocesso. All'Old Trafford gli ospiti passano al 23' con un calcio di rigore segnato da Mendez-Laing. Lo United reagisce bene, ma capitola ancora al 53': McTominay pasticcia e apre il campo a Murphy, che sfonda sulla destra e serve un assist che Mendez-Laing deve solo appoggiare in rete.

Gli Hammers chiudono il campionato al decimo posto, battendo nello "scontro diretto" il Watford e scavalcandolo in classifica. Ospiti in vantaggio già al 16' con un'azione personale di Noble, il raddoppio arriva al 39' con Lanzini, reattivo nel correggere in rete una traversa di Antonio. Pronti via e il secondo tempo inizia con la rete di Deulofeu che accorcia le distanze: l'ex Milan è bravo ad approfittare di un retropassaggio errato della difesa del West Ham nella prima azione della ripresa. La squadra di Pellegrini, in superiorità numerica per l'espulsione di Holebas, trova comunque il modo di dilagare, grazie alle reti di Arnautovic (71') e Noble (78').

Spettacolo al Selhurst Park di Londra, dove il Crystal Palace batte 5-3 il Bournemouth. La squadra di Hodgson va sul 3-0 con la doppietta di Batshuayi (24' e 32') e l'autorete di Simpson (37'). Il Bournemouth accorcia con un gran bolide dalla distanza di Lerma al 45' e un destro di Ibe al 56'. Il 4-2 è di van Aanholt (65'), bravo a combinare con Batshuayi sulla sinistra. King fa li 4-3 al 73', chiude i conti Townsend al minuto 80.

Poker esterno del Newcastle di Benitez, che chiude al 13esimo posto. Le prime due reti arrivano appena dopo il fischio iniziale. Al 9' sblocca il risultato un grande destro al volo di Jonjo Shelvey, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Raddoppia all'11' Ayoze Perez, rapace nell'approfittare della papera di Rico sul tiro di Christian Atsu. Per l'attaccante spagnolo è il 12esimo gol in stagione. Al 61' arriva il tris di Schar, chiude i conti al 90' Rondon.

Finisce con un pareggio esterno il disastroso campionato dell'Huddersfield, ultimo con 16 punti. Al St. Mary's Stadium il Southampton va in vantaggio al 41' con Redmond, gli ospiti salutano la Premier con la rete di Pritchard al 55'.


Sassuolo-Roma, info biglietti per i tifosi giallorossi

La Roma ha reso noti modalità ed informazioni per la trasferta contro il Sassuolo che si giocherà sabato alle 20:30 a Reggio Emilia. Questo quanto apparso sul sito dei capitolini, asroma.com:

"L'AS Roma, su indicazioni del Sassuolo Calcio, rende noto che sono in vendita i biglietti riservati ai tifosi giallorossi per la sfida della penultima giornata di campionato.

Sarà possibile acquistare i tagliandi fino alle 19:00 di venerdì 17 maggio.I tagliandi saranno acquistabili presso i punti vendita Vivaticket abilitati sul territorio nazionale.

Prezzo settore ospiti (Tribuna Nord): 40 € + diritti di prevendita

Modalità e limitazioni: Vendita senza obbligo di fidelity card. Per l’acquisto sarà sufficiente presentare un valido documento d’identità. I tagliandi del settore Tribuna Nord non sono cedibili.

Si ricorda che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di ordine pubblico, i biglietti del settore riservato agli ospiti non possono essere venduti il giorno della partita, ed è pertanto assolutamente sconsigliato recarsi a Reggio Emilia per la gara senza aver preventivamente acquistato il biglietto d’ingresso per quel settore con le modalità sopra descritte. Ulteriori informazioni sulla gara sono reperibili sul sito: http://www.sassuolocalcio.it.


Zaniolo vince il premio Leader Under 21

Nicolò Zaniolo premiato per Football Leader 2019. La cerimonia si avvicina e vengono svelati altri due nomi della VII edizione: il giallorosso classe 99 e Torino Football Club, quindi il presidente Urbano Cairo.
Il centrocampista romanista si è meritato il Leader Under 21, il più votato dagli allenatori iscritti all'Aiac "per aver mostrato le stimmate del campione nel primo anno di serie A, evidenziando classe cristallina e leadership in campo e fuori".


Incontro tra presidente dell'Uefa e i top club dell'Eca

Aleksander Ceferin incontra il gruppo ristretto di top club dell'Eca. Il presidente dell'Uefa, secondo Adnkronos, vedrà nella giornata odierna i rappresentanti delle società tra le quali Barcellona e Real Madrid, non mancheranno quelli di club italiani. Insieme ad Andrea Agnelli, per la Juventus, anche Inter e Milan.
L'incontro straordinario è nato dalle tensioni per la modifica della Champions League che l'Eca vorrebbe dopo il 2024. La Uefa avrebbe in mente cambiamenti sostanziali per la Champions in modo da avere una fase a gironi più lunga dove le squadre giocherebbero in quattro gruppi da otto, con le prime quattro squadre qualificate per la fasi ad eliminazione diretta. Questo darebbe vita a matchup tra club d'élite da poter vendere alle emittente e togliendo risorse ai campionati nazionali.


Allenamento Roma, mercoledì la seduta di pomeriggio

La Roma riprenderà gli allenamenti domani. Alle ore 11 si ritroverà a Trigoria per ricominciare la preparazione in vista della partita di sabato contro il Sassuolo. Secondo Roma Tv,  mercoledì è prevista la seduta pomeridiana, giovedì e venerdì saranno di mattina.