Massara: "A prescindere da chi sarà l'allenatore la Roma sarà forte e ambiziosa"

Frederic Massara, DS della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky prima del match tra i giallorossi e la Juventus:

La Roma è interessata a Gasperini? 
"Io ritornerei sulle parole di Ranieri, che valorizzano la sua statuta professionale, riportando l’attenzione di tutti sulle ultime gare da giocare. E anche sul suo amore per la società, mettendosi al servizio di essa che per lui è un grande amore. Oggi molti allenatori ci vengono accostati, ma posso dire che a prescindere da chi sarà l’allenatore il prossimo anno la Roma sarà forte e ambiziosa".


Florenzi: "Non dobbiamo vedere la classifica ma dare tutto, come stasera"

Alessandro Florenzi, autore del primo gol giallorosso contro la Juventus, ha parlato ai media al termine del match:

FLORENZI A ROMA TV

Il diverbio con Ronaldo? 
"Lasciamo perdere quello che succede in campo. Avevamo buttato due volte la palla fuori noi, lui invece l’ha giocata. Potevamo ripartire nel primo tempo con Kolarov e l’abbiamo buttata fuori perché siamo questi. Poi lui è il pallone d’oro e pensa che ha il diritto di fare tutto quello che ha fatto. Anche io dico e faccio tante stupidaggini in campo, rimangono lì".

Rimane la speranza… 
"Sì, ormai non dobbiamo vedere la classifica ma fare queste due partite al massimo, come abbiamo dimostrato stasera e dare tutto, cercando di fare altre due vittorie. Poi vedremo dove saremo, sappiamo che non è stata l’annata che volevamo, per tanti motivi. Purtroppo esistono, con un po’ di sfortuna e un po’ di demerito, dal primo all’ultimo".

Bisogna finire a testa alta… 
"Si, senza rimpianti. Quando sarà finita l’ultima partita col Parma ci guarderemo tutti in faccia e dovremo sapere che abbiamo dato tutto, poi dove saremo saremo".

Quanto è stata importante la saggezza di Ranieri nel leggere la partita?
"Siamo rimasti in partita, sapevamo che non era facile vincere con la Juve, non lo è mai. Abbiamo giocato per vincere, ma cercando di non perdere. Il mister oggi ha fatto delle scelte giuste, penso che l’entrata di Under sia stata fondamentale, sono contento per lui, ci è mancato. Questo è il Cengo che vogliamo fino alla fine della stagione, ma è stato bravo anche Kluivert, si trovava spesso in mezzo quando mi attaccavano in due. Questo vuol dire che con la testa e con le gambe ci siamo, abbiamo corso fino alla fine. Siamo contenti".


Ranieri: "Soddisfatto. Dobbiamo continuare a credere ed arrivare in fondo con la coscienza a posto"

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro la Juventus:

RANIERI A SKY

Avete saputo gestire la sofferenza, poi molto bene nella ripresa. E’ soddisfatto? 
"Soddisfatto. C’è voluto un gran Mirante a tenerci in partita, ha fatto delle ottime cose nel primo tempo. Dobbiamo continuare a credere, a credere che ogni cosa sia possibile. Dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto".

Si è chiamato fuori dalla guida futura, perché Pallotta gli ha fatto una telefonata o ha percepito qualcosa? 
"Non ho percepito nulla. Penso solo a lavorare".

Complimenti per la partita. Queste partite, questa gestione servono per far capire che bisogna saper soffrire per arrivare a determinati risultati? L’ambiente di Roma è sempre difficile…
"Essendo già stato qui è logico che mi trovo a mio agio a casa mia. Ho girato il mondo e dove sono stato ho sempre cercato di impostare una lealtà di rapporto coi miei giocatori. Si scherza e si ride ma quando si va in campo ad allenarsi bisogna dare il massimo".

C’è più sicurezza in difesa? Mirante sta trasmettendo una sicurezza alla squadra che con Olsen non c’era… 
"Dipende da mille cose, non voglio che si vada a pressare molto alto. Oggi lo abbiamo fatto due volte e la Juve è stata brava ad infilarci. Quando difendiamo con 4 difensori si sentono più sicuri, è il succo di un discorso tattico che facciamo in settimana. Questo non significa che non vogliamo attaccare, nel primo tempo abbiamo sbagliato delle palle dove dovevamo essere più sereni".

Hai fatto delle scelte per caratteristiche… 
"Non ho un credo calcistico e non voglio che ci si adatti a quel credo. Cerco di capire le migliori caratteristiche dei miei giocatori e cerco di mettere i migliori. Provo a dare un equilibrio, poi magari sono criticabile perché non gioca questo o quest’altro".

Accetteresti di avere un ruolo da supervisore per far crescere qualcuno in panchina? 
"Quando sono stato contattato mi era stato proposto un dopo. Ma io mi diverto ad allenare. Il mio scopo è essere allenatore, essere vivo, voglio decidere con la mia testa, vado avanti con la mia squadra, voglio allenare".

Hai idea di dove possa rinforzarsi questa squadra?
"So quello che bisognerebbe fare, ma la società lo sa meglio di me cosa va fatto. Stiamo aspettando di vedere dove saremo a fine campionato".

RANIERI A ROMA TV

Non è finita finché non è finita… 
"Certo, noi vogliamo restare in ballo e ballare fino in fondo. Abbiamo sbagliato a Genova, peccato, ci sarebbe stato il pienone, ma dobbiamo ringraziare i tifosi perché siamo venuti a incitarci dietro. Grazie a loro e grazie a Mirante che ci ha tenuto in gioco, poi nella ripresa siamo stati caparbi".

Cosa le è piaciuto di più della Roma? 
"L’attenzione in tutti i momenti, loro hanno giocatori che possono inventare la giocata giusta. Noi siamo stati in partita, all’ultimo l’abbiamo vinta e sono contento per i ragazzi e per i nostri tifosi".

Come mai il centrocampo a 3? 
"Durante gli allenamenti avevo visto Zaniolo in una buona condizione. Prima dicevo che non lo vedevo pimpante, invece durante un allenamento ho messo la squadra 4-3-3 e mi hanno incantato. Infatti li ho messi in campo così".

Ora mancano due partite, niente cazzate mister… 
"No niente cazzate, dipendesse da me…"

Partita che ci voleva per i tifosi… 
"È quello che chiedo ai giocatori, perché il pubblico vuol vedere sempre questo. Anche se poi si sbaglia una palla ma si lotta, il pubblica lo capisce".

Oggi il Cardiff ha vinto contro lo United, si augura la stessa mentalità in Italia? 
"Sono sincero, mi auguro di fare 6 punti io, poi Dio vedrà e provvederà".


Allegri: "Siamo arrivati quarti con tante assenze e lo abbimo pagato"

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match con la Roma. Queste le sue parole?

ALLEGRI A SKY SPORT

Cosa vuole Allegri per rimanere?

"Il mercato lo lascio fare a voi e alla società. Come tutti gli anni ci dobbiamo sedere e capire dove si puó migliorare la squadra. Quest’anno abbiamo portato a casa due trofei, la Champions è stata anomala perché siamo arrivati ai quarti con tante assenze e lo abbiamo pagato".

A questo incontro cosa chiederà?

"L’importante è valutare l’annata di quest’anno e quella futura. L’anno prossimo sarà più difficile e il margine di errore si assotiglierà ancora di più, vincere sará sempre più difficile anche in campionato. Bisogna avere le idee chiare ed essere lucidi come la Juventus ha sempre fatto in questi anni".

È così importante adesso per un giocatore sapere quanti anni di contratto ha il suo allenatore? Il gruppo come reagisce a questo?

"Personalmente non è mai stato un problema. Poi se parliamo di queste ultime partite non valgono più, anzi abbiamo anche fatto una buona partita stasera. L’unico appunto che posso fare ai ragazzi è che in un primo tempo così abbiamo sbagliato troppe occasioni, c’è stata una suoremazia schiacciante. Chiellini quella palla li non la gioca mai se la partita valeva e non si prendeva neanche l’1-0. Anche il secondo tempo giocando sotto ritmo abbiamo tenuto bene la palla".

Hai detto che da 6 mesi hai in mente cosa cambiare per il futuro. Qual è il reparto che rinforzeresti in questo momento?

"È giusto che voi facciate le ipotesi di mercato. La squadra si puó migliorare ogni anno e la società è stata sempre brava a fare la squadra equilibrata".

Serve uno di grande tecnica alla Juve quindi?

"Io parlo in generale, non si puó avere due punte centrali che non lo sono e tre mediani dove nessuno fa gioco. Paratici è bravissimo nello scegliere i giocatori, anche Nedved. L’anno prossimo peró sarà più difficile sia in campionato che in Europa".

 

Martedì c’è l’incontro… 
"Martedì no".

 

Cosa gli dici: “Mi ami ancora?” 
"Ma no, io sono in una società straordinaria che mi ha dato la possibilità di allenare e ci siamo tolti tante soddisfazioni. Quando rinizia il campionato bisogna vincere le partite, ecco perché bisogna essere lucidi".

 

ALLEGRI A RAI SPORT

Come ha visto la Juve?
"Abbiamo avuto occasioni importanti, per quanto visto nel primo tempo dovevamo fare di più, poi abbiamo subito due gol in contropiede. Dobbiamo divertirci da qui alla fine del campionato".

Come mai non crede nessuno alla sua permanenza?
"Intanto siamo in anticipo sul classico incontro di fine stagione, ma non siamo in finale delle coppe e il nostro campionato è terminato un mese fa. Ci sono tutti i presupposti per andare avanti, poi vedremo".

Succederà?
"Succederà per forza. Ma l'ha già detto il presidente, ci metteremo a parlare per valutare tutte le situazioni. Dovremo essere pronti per una stagione in cui competeremo per tutti gli obiettivi, il margine di errore si assottiglia e siccome non si può vincere in eterno, bisogna essere bravissimi".

Si sente che giocatori importanti possano andare via, c'è un ruolo in cui chiede qualcosa in più?
"Sono solo dicerie, alla squadra faccio solo i complimenti".

l battibecco Ronaldo-Florenzi?
"Cose che capitano in campo, magari Ronaldo era meno teso di Florenzi... Sono cose che succedono all'interno di una partita".

 

ALLEGRI A JTV

Una partita strana. Nel primo tempo è mancato solo il gol, come l'ha vista?

"Il primo tempo è stato bello. Abbiamo creato, ma bisognava creare di più e su questo bisogna migliorare. Il secondo tempo filava via liscio, poi abbiamo perso due palle e preso due gol".

Rispetto alle ultime partite però la squadra è cresciuta molto...

"A scudetto archiviato è normale che piano piano scivolando verso la fine della stagione mancano un po' di energie. In un'altra situazione quella palla del primo gol sarebbe finita in tribuna".

Lei è un positivo, cosa porta di buono da questa partita?

"La squadra ha fatto bene, si diverte a giocare e questo è l'obiettivo del finale di stagione".

Domenica si alza l'ottavo scudetto consecutivo, l'ennesimo di questo grande ciclo.

"L'abbiamo vinto e domenica deve essere una bellissima festa perché ci deve esser lo stadio pieno, perché anche quest'anno la Juventus ha portato due coppe e non è poco".

 

 


Roma vs Juventus - I giallorossi superano 2-0 i bianconeri grazie alle reti di Florenzi e Dzeko nel finale

INSIDEROMA.COM - DALL'OLIMPICO FALVO E NOBILE - Big match di giornata quello tra Roma e Juventus, con i giallorossi che dovranno vincere per mantenere vive le speranze di Champions League. Nulla in gioco, invece, per la Juventus; che resta comunque un'avversaria sempre ostica e desiderosa di successo. Nella Roma si rivede Zaniolo dal primo minuto, con Kluivert che vince il ballottaggio nei tre davanti ed affiancherà El Shaarawy e Dzeko. De Rossi inizierà dalla panchina.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-3-3): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Pellegrini; Kluivert, Dzeko, El Shaarawy.
A disposizione: Olsen, Fuzato, Karsdorp, Juan Jesus, Marcano, Santon, Coric, Pastore, Under, Perotti, Schick.
Allenatore: Claudio Ranieri.
Indisponibili: -.
Diffidati: Florenzi, Schick.
Squalificati:-.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Barzagli, Chiellini, Spinazzola; Can, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Ronaldo, Dybala.
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Caceres, Alex Sandro, Joao Cancelo, Bentancur, Pereira Da Silva, Kastanos, Nicolussi Caviglia.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: Bonucci, Douglas Costa, Khedira, Mandzukic, Perin, Rugani.
Diffidati: Cuadrado, Mandzukic, Matuidi.
Squalificati: Bernardeschi.

Arbitro: Massa.
Assistenti: Meli – Preti.
IV: Guida.
VAR: Mazzoleni.
AVAR: Carbone.


Nzonzi: "Risultato importante per la qualificazione in Europa"

Steven Nzonzi, centrocampista della Roma, ha parlato ai media al termine del match vinto contro la Juventus:

NZONZI A ROMA TV

Risultato importante… 
"Si, lo è per la qualificazione in Europa. C’è stata una grande voglia di riscattare il risultato di Genova, davanti ai nostri tifosi e nel nostro stadio".

Siete stati bravi a rimanere in partita…
"Sapevamo di giocare contro i campioni in carica, il livello di concentrazione è stato più alto del solito anche per questo. Abbiamo lavorato bene tutta la settimana e oggi l’abbiamo tradotto in campo con un’ottima prestazione".

Hai rubato tanti palloni e impostato… 
"Mi sento bene come tutti, ho voglia di conquistare il posto in Europa. Vogliamo continuare a lottare con concentrazione e determinazione e dare tutto fino all’ultima giornata".

Stai bene a Roma? 
"Mi sento bene e a mio agio, ora l’importante è continuare così e trovare regolarità di rendimento. Adesso sta a noi chiudere al meglio la stagione".


Conferenza Stampa Ranieri: "Non faccio previsioni, dobbiamo giocare al massimo"

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo contro la Juventus:

A 180 minuti dal termine del campionato, quali sono le chance di entrare in Champions League? E perché ha scelto di non schierare De Rossi? 
"Non faccio previsioni, siamo a ridosso delle altre. Siamo in diversi a lottare per la Champions e per l’Europa, ma non dipende da noi. Abbiamo sbagliato la partita con il Genoa, speriamo che, come detto dopo Genova, quel punto ci permetta di entrarci. Dobbiamo giocare le ultime due partite al massimo della nostra concentrazione e motivazione, poi dovremo aspettare quello che fanno gli altri. Con Daniele (De Rossi, ndr) avevo parlato prima, gli ho chiesto “Che vuoi fare?”, lui si era allenato solamente un giorno e mezzo e mi ha risposto che avrebbe preferito aspettare per poi magari entrare nel corso della partita. Non ne ho avuto bisogno, non l’ho rischiato ed è andata bene così".

Il 4-3-3 l’aveva pensato e modellato su De Rossi o ci aveva pensato a prescindere? 
"La motivazione alla base di questa scelta è che avevo visto Zaniolo durante la settimana bello e volenteroso, durante gli allenamenti provo sempre a cambiare, non gioco sempre con il sistema con cui giochiamo normalmente. Avevo fatto una squadra con il 4-3-3 e un’altra con un altro modulo. Mi erano piaciuti molto, questo mi ha fatto pensare a questo tipo di formazione senza pensare a Daniele perché in quell’occasione non c’era lui in campo".

Le chiedo di due romani: Florenzi e De Rossi. Il primo è andato peggio nel primo tempo e meglio nel secondo, mentre su De Rossi le chiedo se stia pensando di più a smettere o al rinnovo… 
"Con Daniele (De Rossi, ndr) non ho mai parlato di questo. Io spero che lui abbia voglia ancora di giocare perché è troppo importante, è importante anche nello spogliatoio. Magari non potrà fare tutte le partite, però quelle partite che fa le fa sempre al 100%, e questo è da esempio per tutti i compagni. Su Florenzi devo dire che avevo Kluivert dalla parte opposta rispetto alla panchina che non gli dava copertura, nell’intervallo infatti abbiamo parlato e ho cercato poi di guidarlo anche io dalla panchina".

Quanto le mancherà l'Olimpico? Ha mai pensato di restare?
"Queste sono quelle serate che ami, le emozioni che ti dà il calcio... io faccio questo mestiere per le emozioni che mi dà il calcio. Essendo un sentimentale, io sono tornato a Roma per giocarmi questi tre mesi, proprio per il sentimento, proprio perché amo Roma, amo la mia squadra".


Mirante: "Nel secondo tempo abbiamo fatto 45' ad alto livello"

Antonio Mirante, portiere della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa al termine del match con la Juventus:

MIRANTE A SKY SPORT

Scelta netta e decisa di Ranieri: fuori Olsen fiducia a te. Oggi anche due grandi parate
"Credo che al di la delle parate e della scelta del mister siamo un po’ cambiati a livello di atteggiamento difensivo, siamo meno esposti e quando abbiamo palla siamo quasi sempre messi bene. Questo ci fa ritrovare fiducia e anche i risultati stanno arrivando, ci stiamo sacrificando per arrivare quarti anche se sappiamo che le cose si sono complicate".

Può essere il portiere della Roma anche l’anno prossimo?
"Sapevo di venire qua conscio del mio ruolo di quello che venivo a fare, poi le cose sono cambiate e ovviamente giocare è bello. Non è una questione di pensare all’anno prossimo o cosa farò qua, è una questione di lavoro. Devo approcciarmi bene al lavoro, nonostante ero il secondo portiere ho lavorato sempre come se dovessi scendere in campo. Sono fortunato perché ho un preparatore che non mi molla e anche io non ho mai avuto l’atteggiamento di chi viene a svaccare".

Senza mancare di rispetto a Di Francesco, ma il fatto di dover sempre rincorrere all’indietro vi toglieva tranquillità?
"Era un altro tipo di gioco, privilegiavamo la manovra da dietro e questo ti porta ad essere scoperto se porti palla. Non è demerito dell’allenatore precedente, è anche nostro demerito sicuramente, perché in campo ci andiamo noi siamo giocatori esperti e alcune cose bisogna saperle fare a questi livelli. Le cose sono cambiate e il fatto che non prendiamo gol ti porta tutta una serie di conseguenza positive".

MIRANTE A ROMA TV

Vittoria importante per l'Europa
"E' stata difficile, sapevamo che la Juve arrivava con la formazione migliore. Abbiamo sofferto nel primo tempo, non riuscivamo a ripartire. Siamo stati bravi e fortunati a non prendere gol. Nel secondo tempo abbiamo meritato la vittoria perché abbiamo fatto 45' ad alto livello. Per la Champions abbiamo l'obbligo di provarci e sperare che qualcuno davanti faccia qualche passo falso".

I tifosi le hanno dato la carica
"Mi fa piacere l'affetto della gente, questo è uno dei fattori che spinge un calciatore a fare sempre meglio. A Roma le cose sono sempre amplificate ed è bello vincerle. Oggi non era facile visti anche i risultati delle altre, invece siamo stati all'altezza".

Ha dimostrato che l'età non conta
"Grazie. Va dato merito al mio preparatore che mi tratta come un ragazzino, non mi molla. Io devo sempre fare il mio lavoro e il mio compito sia in allenamento che in gara. Se ti prepari bene le cose possono solo andare bene".

Grande parata nel primo tempo. Come si fa?
"Eravamo scoperti, abbiamo preso l'infilata, sapevo che eravamo in inferiorità. Sono andato a difendere la posizione ed ho avuto anche fortuna che Cuadrado l'ha messa bassa. Sulla rapidità Savorani ci allena tanto, anche sui recuperi e la posizione. E' stata una bella iniezione di fiducia, se avessimo subito gol saremmo caduti nello sconforto".


Conferenza stampa Allegri: "Abbiamo giocato bene. I gol non sono un problema, la Juventus ha già vinto il campionato"

Massimiliano Allegri ha rilasciato alcune dichiarazioni in confereza stampa dopo il match perso contro la Roma per 2-0. Queste le sue parole:

"La squadra ha fatto un bel primo tempo, però non abbiamo fatto gol. Ma per quello che ha espresso la squadra nel primo tempo, abbiamo creato poco, rispetto a quello che potevamo e dovevamo creare. Quando succedono queste partite, questi primi tempi, dove la supremazia è netta, devi tirare 10 volte in porta, devi avere 7 palle gol, cosa che noi stasera non abbiamo fatto pur giocando molto bene. E' vero che siamo anche nel finale di stagione, la Juventus ha vinto il campionato già da qualche partita e un po' di leggerezza c'è. Basta vedere il primo gol che abbiamo preso e anche il secondo: in condizioni normale, mai avremmo preso il primo gol".


Allenamento Roma, martedì alle 11:00 appuntamento a Trigoria

I giallorossi torneranno ad allenarsi sui prati di Trigoria martedì alle 11:00 per iniziare a preparare la sfida di campionato in programma sabato sera al Mapei Stadium contro il Sassuolo


Dzeko: "Grande vittoria"

Edin Dzeko esprime tutta la sua gioia sui social tramite un post su Facebook dove scrive: “Grande vittoria. 3 punti vitali”.


14 maggio 2017: Roma-Juventus 3-1, sembra passata una vita

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sembra passata una vita, eppure era solo due anni fa. Il 14 maggio del 2017, l’ultima volta in cui i giallorossi sono riusciti a portare a casa i tre punti con la Juventus. I bianconeri, già campioni d’Italia, arrivano allo Stadio Olimpico con nulla da perdere e nulla da guadagnare. La Roma, invece, si gioca il tutto per tutto. Perché finché i numeri lo consentono, gli uomini di Ranieri hanno il dovere di restare aggrappati anche all’ultima minuscola speranza di qualificarsi per la prossima Champions League. Le altre contendenti hanno già fatto il loro dovere: Atalanta, Lazio e Milan hanno vinto durante le gare del sabato, così come il Torino nel lunch match contro il Sassuolo. Perdere oggi significherebbe mettere a rischio addirittura l’ingresso in Europa League, scivolando nel baratro del sesto, settimo posto.  

Ma torniamo a quella domenica sera di due anni fa. Quando la Roma, allenata da Luciano Spalletti, si presentava così in campo: Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson; De Rossi, Paredes; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Perotti. In panchina c’era ancora Francesco TottiAlisson faceva la riserva del portiere polacco. Dzeko e Florenzi erano indisponibili, mentre Strootman squalificato. I giallorossi vanno sotto dopo poco grazie alla rete bianconera firmata da Lemina, ma riescono subito a ribaltare una partita che sembrava già indirizzata grazie ai sigilli di De Rossi, Nainggolan ed El Shaarawy. La vittoria giallorossa rimanda la festa scudetto della Juventus alla giornata successiva (la vittoria casalinga col Crotone) e permettono alla Roma di restare ancorata al secondo posto nonostante gli assalti del Napoli. Quell’anno poi i giallorossi si qualificarono direttamente in Champions League all’ultimo respiro, il giorno dell’addio di Totti al calcio nella rocambolesca partita vinta contro il Genoa per 3-2.  

Buona parte dei giocatori scesi in campo quella sera hanno poi lasciato la Capitale. Szczesny era già della Juventus, Rudiger poi Emerson sono volati in Inghilterra sponda Chelsea, così come Salah, ma con direzione Liverpool, dove l’ha seguito anche Alisson l’anno successivo. Ceduto anche Paredes, che ora gioca al PSG dopo essere stato allo Zenit. Quest’estate Nainggolan e Strootman hanno lasciato De Rossi “da solo” a centrocampo: il primo ceduto all’Inter, il secondo al Marsiglia a mercato chiuso. Totti si è ritirato due giornate dopo la vittoria con la Juve e Spalletti, il cui rapporto con la tifoseria si era irrimediabilmente spezzato proprio a causa del capitano, ha salutato Roma ed è approdato all’Inter.  

Sembra passata una vita, eppure, era solo due anni fa.