La Sampdoria ha chiesto Riccardi

La Sampdoria interessa ad Alessio Riccardi. Seconto quanto riferito dal sito tuttomercatoweb.com, Eusebio Di Francesco avrebbe richiesto il talentuoso centrocampista classe 2001 della Roma che già in questa stagione è stato spesso aggregato alla prima squadra. Il ragazzo che ha compiuto 18 anni il 3 aprile ha avuto modo di allenarsi spesso con il tecnico abruzzese che lo stima molto.


La Roma fissa il prezzo per Florenzi. Può partire per 30-35 milioni

Alessandro Florenzi potrebbe non rimanere alla Roma la prossima stagione. Secondo quanto riporta il sito calciomercato.com, il capitano in pectore della squadra giallorossa non è incedibile e davanti ad una proposta da 30-35 milioni sarebbe ceduto. L'Inter è interessata nonostante l'arrivo di Lazaro e se dovesse fare l'offerta giusta, Conte avrebbe il calciatore. 


Nel pomeriggio contatti tra Napoli e Fiorentina per Veretout. Roma defilata ed il Milan non molla

Ci sono stati dei contatti nel pomeriggio tra Napoli e Fiorentina per Veretout ma il Milan non molla ed è pronto ad incontrare la società toscana nella giornata di martedì. La Roma resta alla finestra ma appare defilata. Questo è quanto riferito dal portale alfredopedulla.com.


Non ancora chiuso il passaggio di Manolas al Napoli. Raiola domani incontra i partenopei

Ci sono ancora da sistemare dei dettagli per definire il passaggio di Kostas Manolas al Napoli. Secondo quanto riporta Sky Sport, domani a Montecarlo i partenopei incontreranno l'agente del difensore greco Mino Raiola per cercare di chiudere la trattativa.


La Roma offre 25 milioni per Pau Lopez ma il Betis ne vuole 30

La Roma punta forte su Pau Lopez ed offre 25 milioni bonus inclusi per portarlo a Trigoria. Secondo quanto riferito nel corso della trasmissione Calciomercato - L'Originale in onda su Sky Sport, però, non basterebbe in quanto gli andalusi non sarebbero intenzionato a scendere sotto i  30. Il portiere del Betis Siviglia è l'obiettivo numero 1 per sostituire il deludente Robin Olsen in procinto di esser ceduto


La Roma cambia i centri di potere

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Le cessioni eccellenti (Manolas, Dzeko), gli addii dolorosi (De Rossi e Totti), una piazza che bolle di rabbia e speranza. Che ne sarà della Roma? Certo, Amadou Diawara non può né deve bastare e quello è un indicatore su dove si stia andando. Giocatori di livello medio per una stagione media, che se diventa buona puoi sognare il quarto posto. Inter, Napoli e Juve sono scappate e irraggiungibili. Paulo Fonseca ha tutto l'entusiasmo che serve, è vergine da condizionamenti, da vecchi rancori trigoriani. Ha qualche idea e vuole portarla avanti. Prima condizione: non ci si trovi tra un anno a sentir dire, come è successo (da Totti) per Di Francesco «ha chiesto cinque giocatori, non gliene hanno preso nessuno». Seconda condizione: evitare affari funambolici, che hanno portato la Roma in difficoltà, che ancora oggi paga: Acquisti onerosi tipo Pastore, rischiosi tipo Karsdorp, eccessivi (c'era ancora De Rossi, forse serviva altro) tipo Nzonzi. Gianluca Petrachi si è ufficialmente insediato, avrà un compito difficile ma ha lo stesso entusiasmo di Fonseca.

LE ASPETTATIVE Roma è una piazza ambiziosa, frustrata. Vuole capire quale sia il punto di caduta, se ci sono margini per sognare o se sarà una stagione lacrime e sangue. Tutto possibile, ma va chiarito. Nessuna illusione. La Roma è da rifare. La prima esigenza: riformulare la spina dorsale, portiere, centrale difensivo, regista e centravanti. Poi serve l'alternativa giusta per ogni ruolo. La buona notizia arriva dalla non partenza di El Shaarawy, sperando che questo non porti alla cessione di un altro, vedi Zaniolo, uno dei due Pellegrini (Lorenzo è in odore di rinnovo, senza clausola) oppure Under, che ha anche bisogno di un vice. Il nuovo ds sta rimettendo a posto i conti e vuole partire con le entrate.

LE TRATTATIVE Quindi, non solo cessioni. Dopo aver definito l'acquisto di Diawara (quinquennale da circa 2 milioni) - che sarà ufficializzato a luglio (graverà sul prossimo bilancio) - Petrachi è a caccia del sostituto di Manolas, ieri ha pranzato con l'agente di Bartra (seguito con attenzione anche il difensore dell'Ufa - Russia - Ionut Nedelcearu). Ma è lo spagnolo, ex Barcellona e Borussia Dortmund ora al Betis, il successore designato del napoletano Kostas. Bartra, 28 anni, è cresciuto nella cantera del Barça: senso della posizione, abile nel gioco aereo, non rapido ed esplosivo come Manolas, ma con una maggiore qualità nei piedi, in alcune circostanze ha agito da terzino. Doppio ruolo, dunque. Come D'Ambrosio, che la Roma vorrebbe inserire nell'affare Dzeko-Inter. Bartra è bravo nella costruzione del gioco, ciò che vuole Fonseca. Sarebbe stato bello vederlo vicino a Manolas, ma ormai... Durante l'ultima stagione, ha disputato 46 partite tra Liga, Copa del Rey ed Europa League. Ha un palmares pieno di 2 Champions, 5 campionati spagnoli, 3 Coppe di Spagna, la Supercoppa europea e il Mondiale per Club del 2015 con il Barcellona e una coppa di Germania nel 2017 anche se in blaugrana ha avuto un ruolo di secondo piano (59 presenze in Liga in 6 anni). Trasferitosi in Germania è stato protagonista di un attentato nell'aprile del 2017: mentre era a bordo del bus che portava la squadra allo stadio per la sfida di Champions League contro il Monaco, un'esplosione ha provocato la rottura dei finestrini del pullman. Operato al polso e al braccio, dopo poco è tornato in Spagna al Betis. Pur portandosi dietro una clausola di rescissione di 60 milioni, il club spagnolo sta trattando su un'operazione di prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni. Anche perché Petrachi vuole anche, del Betis, il portiere Pau Lopez: 18 milioni più due di bonus e una percentuale del 30% sulla futura rivendita. A Trigoria, sarebbero anche disposti a rinunciare alla percentuale del 50% sulla futura rivendita di Sanabria, ancora in ballo con il Betis. Quanto alle punte, si va dalle idee Higuain (intensificati i contatti con la Juve, che chiede Pellegrini) e Icardi a Lammers, attaccante dell'Heerenveen in prestito dal PSV. Di sicuro là davanti non può bastare Schick.


I club degli Scambisti. Roma-Napoli, il mercato è infinito: tocca a Mertens e Luca Pellegrini

LEGGO -  BALZANI - L'autostrada del Sole non è mai stata così bollente. E non ci riferiamo solo alle temperature record di questi giorni. Tra Roma e Napoli, infatti, si stanno per consumare altri affari di mercato dopo quello che ha portato Manolas sotto il Vesuvio e Diawara all'ombra del Colosseo. L'operazione sarà ufficializzata oggi: il greco è stato valutato 36 milioni (di cui 2,7 vanno al difensore), il centrocampista - che percepirà 2 milioni a stagione - 20 più 2 di bonus. Di fatto, quindi, la Roma si mette in tasca poco più di 12 milioni. Decisamente poco, ma c'è di più come detto. In caso di mancato rinnovo di Mertens, infatti, i giallorossi avrebbero una corsia preferenziale verso il belga. Stesso discorso per Hysaj che piace a prescindere dal futuro di Florenzi. Il terzino albanese ha lo stesso procuratore di Veretout che dovrebbe finire proprio al Napoli. Potrebbe rientrare in questo complesso giro di mercato Luca Pellegrini che piace pure alla Juve.
BARTRA VICINO - Altro asse caldo è quello col Betis Siviglia da dove potrebbe arrivare il sostituto di Manolas. Ieri Petrachi ha incontrato l'agente di Bartra, il difensore ex Barça. La chiacchierata è stata positiva, ora bisogna parlare col Betis che chiede 25 milioni. Col club andaluso la Romatratta pure il portiere Pau Lopez avvalendosi di una percentuale di incasso dalla cessione di Sanabria al Genoa. Ma Petrachi tiene in ballo altri tre difensori: Mancini, Andersen e soprattutto Romero del Genoa.
EL SHAARAWY FRENA - E si è fatta complicata pure la strada che doveva portare El Shaarawy in Cina. Sono sorti, infatti, problemi di garanzie tecniche e bancarie tra il giocatore e lo Shanghai. Il Faraone ha rifiutato nonostante i 15 milioni a stagione e ora pensa al rinnovo. «Non me la sento di lasciare l'Europa. Ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante. È troppo presto, a nemmeno 27 anni, per fare una scelta così drastica», dice il Faraone. Più in discesa Dzeko verso l'Inter. La Roma ha detto no a Vergani e chiede uno tra D'Ambrosio e Esposito. Oppure 20 milioni cash.
PINZOLO COSTA - Capitolo Pinzolo: la penale per l'annullamento del ritiro è di 400 mila euro.
KARSDORP PAPÀ - Infine auguri a Karsdorp che ieri è diventato papà di Kylian avuto con la moglie Astrid.


La Roma su Bartra, ma per il bunker c'è anche Pau Lopez

GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma ricomincia la ricostruzione dall'asse con il Betis Siviglia per la difesa. Gli agenti di Marc Bartra ieri si sono incontrati a Milano col d.s. giallorosso Gianluca Petrachi, gettando le basi del trasferimento. Nel mirino anche il portiere Pau Lopez. Il difensore arriverebbe con la formula del prestito con obbligo di riscatto nella prossima stagione, per una cifra oscillante intorno ai 20 milioni. Lo stesso costo di Pau Lopez, ma per il portiere la Roma è pronta a concedere una percentuale di circa il 20 per cento su una futura rivendita. In questo complessa operazione che verrebbe messa in piedi con la società spagnola potrebbe entrare anche Antonio Sanabria, per il quale si potrebbe abbonare la percentuale del 50% sulla futura cessione.

Si attende anche l’ufficializzazione dell’operazione Diawara con il Napoli. Ieri gli agenti del centrocampista della Guinea si sono incontrati con i dirigenti giallorossi per trovare l’accordo sull’ingaggio. Probabile che si chiuda con un quinquennale da circa 1,8 milioni a stagione.

In uscita: Nzonzi piace al Lione, ma il club smentisce le voci su un’offerta da 20 milioni. Olsen ha una proposta del Watford ma interessa anche in Turchia. Verde è sempre nel mirino del Valladolid, che per averlo deve spendere 2,5 milioni. In uscita anche Karsdorp: ha un’offerta del Psv. Non è escluso che anche Santon possa cambiare aria e questo farebbe tornare ancor più d’attualità la candidatura di Hysaj (non si esclude il nome di D’Ambrosio. Marcano potrebbe tornare al Porto.


ElSha resta, richieste monstre dietro alla sua voglia d'Italia

IL MESSAGGERO - CARINA - Ogni sessione di mercato, vede con sempre maggior frequenza i club della Chinese Super League provare a fare spesa in Europa. Non sempre con successo. Per Hamsik, Pellè e Gervinho che vanno, ci sono trattative che naufragano. Luxury tax, garanzie economiche, yuan che vengono meno sul più bello, richieste sempre più esose dei club e dei calciatori coinvolti. E così, ai vari Nainggolan e Aubemayang, passando per Kalinic e Luiz Adriano (che addirittura sbarcò in Cina e dopo le foto di rito con tanto di sciarpa, la sera riprese l'aereo per tornare a Milano perché lo Jiangsu non era in grado di sostenere i termini dell'accordo), si aggiunge, tra chi dice no, El Shaarawy.

LE DUE VERSIONI Prima 13, poi 15, c'è chi addirittura ha prospettato un triennale da 16 milioni per il Faraone che inevitabilmente s'è messo seduto ad ascoltare la proposta dello Shanghai. Ieri l'ultimo incontro che ha sancito, a sorpresa, la rottura. Sui motivi del mancato accordo, sono trapelate due versioni opposte. Molto semplice quella che arriva da chi rappresenta il calciatore: Stephan ha preferito rimanere in Italia, dopo aver ragionato sulle prospettive tecniche (un Europeo alle porte e la competitività del torneo), anagrafiche (26 anni: avrà eventualmente tutto il tempo in futuro per riconsiderare la meta cinese) e non avendo ricevuto quelle garanzie economiche che chiedeva per trasferirsi a Shanghai. «Non me la sento di lasciare l'Europa. Ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante. È troppo presto per fare una scelta così drastica», le parole di Elsha. Spiegazione diversa da chi, al tavolo delle trattative, rappresentava i cinesi. El Shaarawy, infatti, oltre a chiedere un ingaggio monstre, ha esagerato con le richieste: 1) ulteriori bonus per gol e assist; 2) un fisioterapista personale, scelto da lui ma stipendiato dal club; 3) La possibilità di svincolarsi gratis nel caso di retrocessione. Quale sia la verità, ora per l'attaccante si riapre il discorso rinnovo con la Roma. Petrachi gli vuole venire incontro, lavorando sui bonus a raggiungimento dell'obiettivo (a Veretout era stato offerto un milione per la qualificazione Champions).

EDIN ATTENDE Con questa cessione saltata in extremis, mancano 15 milioni di plusvalenzeper tagliare il traguardo (45) che il club s'è posto come obiettivo. Ai 29,4 di Manolas, i 360 mila per Ponce e i circa 2 milioni per il portiere Romagnoli, il resto deve arrivare da un'altra partenza. Gli indiziati: in primis Dzeko (ora a bilancio a 4,6). La Roma lo valuta 20 milioni ed è disposta ad incassare un cash (12) più un giocatore. L'Inter offre il giovane Vergani, Petrachi - dopo il no per Esposito - chiede il terzino D'Ambrosio, 31 anni a settembre. Conte nicchia. Altre operazioni in uscita: Gerson (il cui valore netto contabile è di 8,1) è destinato al Genoa(Zennaro come contropartita), Nzonzi al Lione. Marcano tra Porto e Valencia, Olsen piace a Watford, Fenerbahçe e Werder Brema, Verde verso l'Aek. Luca Pellegrini rimane nel mirino della Juventus. Del terzino e altro (Perin, alternativa a Pau Lopez, e Spinazzola) hanno parlato mercoledì Petrachi e Paratici.


Delio Rossi: «Diawara sarà grande se imparerà a rischiare»

LEGGO - BALZANI - A 14 anni prese uno schiaffo dal papà solo per aver detto che voleva fare il calciatore. Due anni dopo Amadou Diawara è sbarcato in Italia e nel 2015 (a 18 anni) è stato tra i protagonisti col Bologna giocando 34 partite e attirando le attenzioni del Napoli. Ad allenarlo Delio Rossi che oggi ne parla così. Cosa gli è mancato per l’esplosione a Napoli? «Ha sempre avuto grande personalità. Se vuole fare il titolare in una grande squadra però deve crescere in fase di possesso palla, deve saper guidare anche gli altri e saper rischiare. Cosa che non ha fatto a Napoli». Chi ha fatto l’affare tra Roma e Napoli? «A Fonseca manca uno con le caratteristiche di Diawara. Hanno tutti giocatori monopasso. Uno col suo dinamismo farà bene. Detto questo la Roma vendendo Manolas perde uno dei difensori più forti d’Europa».


Elisa, gladiatrice dal core azzurro

IL MESSAGGERO - Qualche mese fa ha scritto su Instagram: Basta poco per essere felici, Roma città eterna. La felicità di Elisa Bartoli in questi giorni è forte come non mai, perché ha finalmente visto ripagati i sacrifici di una vita. Della Roma, la sua Roma, è il capitano. Dell'Italia, quell'Italia che sta facendo innamorare tutto il Paese con la qualificazione ai quarti del Mondiale in Francia, è un leader. E leader ci è diventata con il tempo, il sacrificio e la dedizione: basti pensare che nella prima partita del girone con l'Australia non era titolare. Poi la Bertolini si è resa conto di quanto fosse determinante e l'ha confermata nel reparto con Guagni, Gama e Linari. È sarà lì a difendere la causa azzurra anche domani contro i Paesi Bassi. Le ragazze dei Mondiali sono tutte gladiatrici in campo proprio come gladiatrice è Elisa, terzino azzurro e giallorosso. Classe '91 e una passione, quella per la Roma, che le ha trasmesso il papà, lo stesso che l'ha incoraggiata a soli 7 anni mentre giocava a calcio con il cugino nel cortile della nonna, a Ponte Milvio, prima portiere poi difensore.

IL NO AI CUGINI L'amore per il pallone era irrefrenabile e si è iscritta alla squadra maschile della Nuova Milvia, una società che disputava le partite in campi di pozzolana. Un banco di prova che le ha permesso di ricevere la prima chiamata dalla Lazio a cui, però, ha detto di no. A 13 anni è arrivata la Roma Femminile con Serafini allenatore e Gioia Masia in campo (suo idolo che le ha dato il soprannome Gattuso), una squadra in cui è rimasta per 6 anni scalando le categorie dalla B alla A. Nel 2012 è volata in Sardegna per giocare nella Torres, e da ragazza è diventata donna. L'anno al Mozzanica non è stato entusiasmante per via del clima rigido, ma quelli trascorsi alla Fiorentinal'hanno consacrata. Con il club toscano ha vinto uno scudetto, ma quando l'ha chiamata la Roma non ha saputo dire di no, anche perché per convincerla le hanno fatto vedere la maglia con scritto il suo nome e la fascia da capitana.

MANO NELLA MANO Ha detto sì, ha sceso le scale di piazza di Spagna mano nella mano con De Rossi, una delle prime cose che ha fatto è stato chiedere di vedere l'ufficio di Totti per fare una foto con lui. Di Florenzi è amica e compagna di sponsor, ha scelto di crescere come immagine aprendo un profilo ufficiale e un sito e ama quando le bambine la cercano. Poco tempo fa una piccola tifosa della Roma, di sei anni, ha ricevuto la sua maglia in regalo e ha chiesto alla mamma di mandarla, via Instagram, ad Elisa. Lei ha ringraziato e condiviso la foto. Felice. Emozionata. Grata, che le bimbe di oggi non vivano i pregiudizi di ieri. Ora la Bartoli vive nella Capitale, della sua vita privata si sa poco, se non che ha frequentato il liceo artistico e le piace sdraiarsi sul divano a guardare i film da Oscar che hanno fatto storia. Il preferito? Neanche a dirlo: Il Gladiatore.

 

 


Il Faraone resta. E c'è Barella

IL TEMPO - AUSTINI - Un dietrofront e diversi passi in avanti. Il primo è di El Shaarawy, che a sorpresa rifiuta la Cina e decide di restare (almeno per ora) alla Roma, il resto sta cercando di farlo Petrachi, volato a Milano per il rush finale delle trattative da chiudere entro il 30 giugno e non solo. Il Faraone ha dunque scelto di non accogliere l'offerta mostruosa dello Shanghai Shenhua - 48 milioni netti in soli tre anni - un po’ perché non si fida delle modalità di pagamento e delle fiscalità cinesi (spesso sono gli sponsor a pagare gran parte degli emolumenti al di fuori del contratto ufficiale), un po’ perché, come spiega lui stesso, «è troppo presto a nemmeno 27 anni per fare una scelta così drastica. Non me la sento di lasciare l'Europa, ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante». È stato Stephan a comunicare da Ibiza il «no» definitivo al fratello Manuel ieri mattina dopo varie riunioni tra le parti. La Roma avrebbe incassato 15 milioni più 3 di bonus per il cartellino, ma non se ne farà più nulla e adesso il Faraone si aspetta che Petrachi gli offra il rinnovo: chiede 4 milioni netti, la Roma non si è mai spinta oltre i 3 bonus compresi, ma ora il club ha interesse a blindarlo per non perderlo tra un anno a parametro zero.

El Shaarawy sarebbe felice di continuare a vestire giallorosso, l’obiettivo di Petrachi è di aggiungere un altro azzurro di prestigio nella rosa: Barella. Il cagliaritano è d’accordo con l'Interma i nerazzurri non sono riusciti a convincere il presidente dei sardi Giulini e le trattative si sono interrotte da una ventina di giorni dopo l'offerta da 40 milioni (di cui 4 di bonus sicuri) più altri 10 con i premi «difficili» rifiutata dal Cagliari. Giulini, infatti, preferisce la proposta giallorossa: 30 milioni cash a cui aggiungerne 5 di bonus e, soprattutto, il cartellino di Defrel valutato 18 milioni e graditissimo ai rossoblu. Ma serve l’ok di Barella, che ha dato la parola a Conte e ha un'intesa per un contratto quinquennale da 3 milioni netti con l'Inter. Difficile immaginare un sorpasso della Roma nei prossimi giorni anche se l’obiettivo di Petrachi sarebbe chiuderla entro il 30, se l’asse Cagliari-Inter dovesse rompersi definitivamente allora ecco che lo scenario potrebbe cambiare. Magari ad agosto.

Intanto durante il ritiro dell’Under 21 Lorenzo Pellegrini ha provato a corteggiare il compagno, che non scarta a priori la Roma. Il Napoli potrebbe defilarsi perché sta per prendere Veretout, altro obiettivo giallorosso. La Roma, intanto, ieri ha raggiunto l'accordo con gli agenti di Diawara: quinquennale da circa 2 milioni bonus compresi. Il centrocampista arriverà a luglio inoltrato essendo impegnato in Coppa d'Africa mentre Manolas potrà andare subito a Napoli: lo scambio è cosa fatta, con plusvalenza da 29 milioni per il greco utilissima alla Roma.

Al suo posto Napoli Fonseca ha dato il gradimento per l'acquisto di Bartra valutato dal Betis Siviglia 25 milioni: ieri bozza d'accordo tra Petrachi e i procuratori del centrale spagnolo, che potrebbe rientrare in un affare più ampio tra giallorossi e andalusi che comprenda il portiere Pau Lopez (al momento il favorito, scartato Perin) e un'intesa su Sanabria, di proprietà del Betis ma su cui la Roma vanta il diritto di incassare il 50% del prezzo di vendita del ragazzo girato intanto al Genoa. Proprio il club di Preziosi ha offerto ieri 10 milioni per Gerson, che frutterebbe una plusvalenza da 2 milioni alla Roma: parola al brasiliano. Per la difesa Petrachi punta anche il romeno dell’Under 21 Ionut Nedelcearu ora in Russia all’Ufa. Ancora arenata invece la trattativa con l'Inter per Dzeko (Vergani in calo come possibile contropartita, occhio a D'Ambrosio) mentre con la Juve si continua a parlare di tanto, senza quagliare niente. Per ora.