Empoli vs Roma 1-2 | La Roma torna al successo e si porta a ridosso delle prime della classe
EMPOLI (4-2-3-1): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi,; Haas, Marin, Bandinelli; Pjaca, Satriano Lammers.
A disposizione: Perisan, Ujkani, Cacace, Walukiewicz, Grassi, De Winter, Henderson, Bajrami, Akpa Akpro, Ekong, Degli Innocenti, Fazzini, Cambiaghi.
Allenatore: Paolo Zanetti.
Indisponibili: Tonelli, Ebuehi, Baldanzi, Destro.
Diffidati: -.
Squalificati: -.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Matic, Cristante, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham.
A disposizione: Boer, Svilar, Belotti, Shomurodov, Vina, Camara, Zaniolo, Bove, Volpato, Tripi.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum, Kumbulla, El Shaarawy, Zalewski, Karsdorp.
Diffidati: -.
Squalificati: -.
Arbitro: Marinelli.
Assistenti: Di Iorio e Affatato.
Quarto Ufficiale: Pezzuto.
VAR: Chiffi.
AVAR: Galetto.
Il Brasile pesca in Serie A: convocato Ibanez
Mourinho: "Sembra che tutto vada contro di noi ultimamente. Contro l'Helsinki servono tre punti"
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta contro il Ludogorets:
Risultato bugiardo, cosa è successo?
“Si, non voglio dire che abbiamo fatto una gara fantastica, ma sicuramente sufficiente per vincere o non perdere. Abbiamo avuto opportunità dopo il loro gol e anche negli ultimi minuti. Abbiamo avuto un grande reazione, il pareggio era arrivato ma sembra che tutto vada contro di noi ultimamente. Per fortuna ci sono 6 partite, chi vince la prima è favorito, chi la perde ha più pressioni. La prossima settimana con Helsinki servono tre punti”.
Dove si può migliorare? In difesa?
“Non mi piace parlare di reparto difensivo, è tutta la squadra che difende. A dir la verità, il secondo gol è una conseguenza emotiva, è fuori contesto e ha trasformato un pareggio in una sconfitta”.
Un ricordo della regina Elisabetta, che lei ha avuto modo di conoscere…
“Mi dispiace, non sono uno straniero in Inghilterra, è casa mia. La regina è una figura che tutti rispettano, è stata una grande signora, mi dispiace”.
Ludogorets vs Roma 2-1 | Comincia in salita il cammino europeo della Roma
LUDOGORETS (4-3-3): Padt; Cicinho, Witry, Verdon, Nedyalkov; Cauly, Piotrowski, Cafumana; Tekpetey, Thiago, Despodov.
A disposizione: Sluga, Terziev, Gropper, Dimitrov, Cafumana, Yankov, Kelyovluev, Thiago, Nonato, Rick, Delev.
Allenatore: Simundza.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Belotti.
A disposizione: Rui Patricio, Boer, Viña, Spinazzola, Tripi, Bove, Camara, Shomurodov, Volpato.
Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Pawson.
Assistenti: Betts e Hussin.
Quarto Ufficiale: Jones.
VAR: England.
AVAR: Bankes.
Conferenza Stampa Mourinho e Svilar: "Non risparmierò i giocatori. Vogliamo vincere"
José Mourinho e Mile Svilar, rispettivamente allenatore e portiere della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Ludogorets:
PAROLE MOURINHO
Cosa ne pensa di questo girone? Quali sono le squadre favorite?
"E' difficile dirlo, qualcuno potrebbe pensare a Roma e Betis, ma c'è massimo rispetto per il Ludogorets e l'Helsinki. I risultati erano più facili da pronosticare alcuni anni fa, ora è più complicato ed è per questo non voglio risparmiare i giocatori in vista del campionato. Sappiamo quanto sia importante questa partita, rispettiamo l'avversario ma vogliamo vincere".
Come si aspetta che giocherà il Ludogorets? In contropiede o saranno aggressivi in attacco?
"Difficile prevederlo, ma dobbiamo essere pronti a tutto. Loro sono una squadra esperta in Europa, hanno un gruppo equilibrato. Non siamo qui in gita, non vogliamo risparmiare nessuno. Non siamo nella fase a eliminazione diretta, quindi c'è maggiore spazio per gli errori, ma per esperienza posso dire che quando si inizia bene si è in grado di gestire meglio il girone. Vogliamo restare in Europa League, non retrocedere in Conference. Come giocherà il Ludogorets? Dipenderà anche da come noi giocheremo. Cercheremo di imporre il nostro gioco. Siamo qui al gran completo perché vogliamo vincere".
Cosa cambierà in vista della partita di domani? Si aspetta una reazione della squadra dopo la sconfitta a Udine?
"Intanto spero che la partita inizi sullo 0-0 perché a Udine eravamo già sotto di un gol dopo pochi minuti. In generale siamo una squadra che difende molto bene, quindi considero la sconfitta un'eccezione. Ecco perché la mia reazione con i ragazzi non è stata così eccessiva. Il risultato è stato troppo ampio per ciò che abbiamo creato contro l'Udinese. Domani il Ludogorets vedrà quanto siamo arrabbiati e delusi".
Come sta la squadra dal punto di vista degli infortuni?
"Non voglio parlarne. Chi non giocherà è perché non è in grado di farlo in questo momento".
Come si approccia lei dopo Tirana?
"Siamo in questa competizione sia per la Conference sia per il piazzamento in Serie A. Per questo meritiamo di essere qui. Vogliamo andare il più avanti possibile, senza mettere obiettivi. L'obiettivo principale è qualificarsi e domani c'è la prima partita. Siamo qui per rispettare il Ludogorets ma vogliamo vincere".
PAROLE SVILAR
Cosa ti aspetti? Quanto sei eccitato di iniziare questa competizione?
"Sono molto eccitato di iniziare questa nuova competizione europea. Proveremo a fare il nostro meglio".
Come sta la squadra?
"Giochiamo molte partite ed è solo l'inizio della stagione, ma questo è il calcio. Noi daremo comunque il massimo partita dopo partita".
Come ti trovi nella tua nuova squadra?
"Sensazioni positive, il gruppo è molto bello e mi ha accettato nel migliore dei modi. Tutto questo ha reso più facile il mio ambientamento".
Che partita ti aspetti?
"Una partita difficile, come tutte quelle europee. Rispettiamo l'avversario ma ovviamente vogliamo vincere".
Sottil: "Stasera siamo stati straordinari. Complimenti ai ragazzi"
Andrea Sottil, allenatore dell'Udinese, ha parlato a Dazn al termine del match vinto contro la Roma:
Partita incredibile, l’avete preparata bene. L’intensità e il coraggio sono stati perfetti. Tanti complimenti.
“Siamo in un ottimo momento. La squadra è in crescita, stiamo bene fisicamente. Abbiamo lavorato soprattutto sull’andare a pressare gli avversari un po’ più alti perché abbiamo le caratteristiche per farlo a prescindere dall’avversario. Sto cercando di costruire un’identità e proseguire partite dopo partita. Sono stati straordinari questa sera i miei ragazzi contro una squadra fortissima. Siamo andati sempre in avanti con coraggio, abbiamo creato tantissimo e siamo ripartiti molto bene. Ho la fortuna di allenare giocatori molto fisici. Abbiamo concesso poco alla Roma e abbiamo chiuso gli spazi al centro dove loro sono molto bravi. La vittoria è meritata, complimenti ai ragazzi”
Squadra organizzata e coraggiosa. Oltre alla fisicità avete espresso grande qualità. Anche la scelta di Pereyra esterno ha funzionato. Si vede che dietro c’è la mano di un allenatore con un’idea precisa.
“Dobbiamo cercare di scivolare il più possibile a quattro e mantenere il quinto alto. Questa squadra ha anche giocato un buon calcio. Oggi la scelta era di non rincorrere solo la Roma, ma di giocare anche a calcio. L’inserimento di Samardzic e Arslan ha permesso di tenere di più il pallone e mandare fuori giri i due mediani. Abbiamo fraseggiato bene, ma possiamo migliorare ancora. Abbiamo giocato nel modo in cui l’avevamo preparata. Pereyra è straordinario, ci fa salire e ci dà qualità. Cercando di farlo scivolare il più possibile in avanti sfruttiamo la sua qualità che, come quella di Deulofeu e Udogie, è tanta. I ragazzi sono stati straordinari”
È un’ambizione arrivare nella parte sinistra della classifica?
“La rosa è molto competitiva. Ho la fortuna di avere a disposizione giocatori forti. Cerco sempre di coinvolgere tutti perché ho la possibilità di alternare. Questo deve essere il nostro marchio di fabbrica, ovvero tutti devono essere coinvolti nel progetto. Le nostre ambizioni sono stare tanto con i piedi per terra, dobbiamo essere consapevoli delle nostre forze. Dobbiamo pensare partita dopo partita e crescere. Sicuramente abbiamo la possibilità di essere protagonisti in questo campionato, ma non dobbiamo mai perdere il dogma di questa società, cioè avere la fame, la cattiveria agonistica e l’umiltà”
Mourinho: "Loro hanno sfruttato le opportunità, noi no. Abbiamo commesso grandi errori individuali"
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro l'Udinese:
La sua spiegazione per la sconfitta.
“Partita difficile, così come l’avversario. In partite del genere non puoi partire in svantaggio. Sanno difendersi bene e compattarsi, gestiscono molto bene i tempi di gioco. Hanno gente fisica ed esperienza. Contro di loro se vai in svantaggio sei già in difficoltà. Siamo entrati bene in campo, abbiamo avuto una grande opportunità con Dybala, che per me è stato il migliore in campo. Dopo siamo stati nelle loro mani, ogni volta che arrivavano facevano o un contropiede o gol. Noi non abbiamo sfruttato le nostre opportunità, il palo poteva cambiare la partita, così come come il rigore. Quando si perde 4-0 non si parla di arbitri. Preferisco perdere 4-0 una partita che quattro per 1-0. Questo è sicuro, abbiamo perso 3 punti, mentre se perdi 4 partite sono 12. È dura per noi e per i tifosi, ma è la vita. Domani c’è un altro allenamento e giovedì un’altra partita. Andiamo avanti”.
La sua Roma non ha la qualità per ribaltare queste partite?
“La mia Roma gioca contro una squadra. Dipende contro chi giochi e come la partita va. Abbiamo avuto le opportunità per agguantare il match ma non le abbiamo sfruttate. Loro lo hanno fatto, grazie anche a grandi errori individuali che abbiamo commesso. Nelle mie squadre gli errori individuali diventano sempre collettivi. Abbiamo sbagliato nei momenti importanti della partita, quando era ancora aperta. È dura, ma abbiamo 10 punti, siamo lì”.
Cosa le lascia questa prestazione?
“Mi scuso, ma devo andare. I giocatori hanno bisogno di me”.
Cosa ha detto ai suoi giocatori?
“Ciò che ho detto a voi, ovvero meglio perdere una volta 4-0 piuttosto che quattro volte 1-0. Giovedì c’è un’altra partita. Questo avversario lo conosciamo. Quando si perde 4-0 non si parla dell’arbitro, ma quando abbiamo saputo che avrebbe diretto lui la gara c’è stata la sensazione che sarebbe stato un profilo perfetto per una squadra come l’Udinese. Il primo giallo della partita è stato l’artista della partita. Basta, prendiamoci le nostre responsabilità”.
Udinese vs Roma 4-0 | Debacle giallorossa. Prima sconfitta stagionale
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra, Samardzic, Walace, Arslan, Udogie; Success, Deulofeu.
A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Lovric, Makengo, Jajalo, Beto, Abankwah, Nuytinck, Ehizibue, Ebosse, Nestorovski, Semedo.
Allenatore: Andrea Sottil.
Indisponibili: Buta, Masina.
Diffidati: –.
Indisponibili: –.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Matic, Cristante, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Tripi, Keramitsis, Spinazzola, Vina, Bove, Volpato, Shomurodov.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Darboe, Wijnaldum, Zaniolo, Kumbulla, El Shaarawy.
Diffidati: -.
Indisponibili: -.
Arbitro: Maresca.
Assistenti: Di Vuolo e Rossi.
Quarto Ufficiale: Cosso.
VAR: Ghersini.
AVAR: Valeriani.
Conferenza Stampa Mourinho: "A Udine sarà molto difficile. Camara non è ancora pronto"
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Udinese:
Quanti sono a disposizione per domani? Camara è pronto?
"Sportivi come Serena sono eterni. La storia è così. Di generazione e in generazione le gente non dimentica. Quello che lei ha fatto è indimenticabile, sono sportivi eterni che non smettono mai, per me non smettono mai. Camara non ha i 90 minuti nelle gambe, non ha la conoscenza tattica del metodo nostro di come giochiamo noi per iniziare la partita. Per qualcuno è una sorpresa positiva, per qualche giocatore che non seguiva il campionato greco. Abbiamo studiato prima di prenderlo. Per il momento sarà in panchina. Se sarà necessario giocare bene. A Udine sarà molto difficile, una delle più difficili. E' una squadra furba, intelligente che sa gestire i tempi dellla partita come vogliono loro, hanno intelligenza ed esperienza di far condizionare l'arbitraggio. Una squadra che mi piace e che rispetto. El Shaarawy e Kumbulla non ci sono. Dybala è ok".
Pensa che ci siano due pesi e due misure riguardo alla multa riguardo al FFP?
“Non penso che ci siano due pesi e due misure. E’ un meccanismo che dentro la sua onestà penalizza troppo chi lo vuole fare in un modo virtuoso. In modo indiretto protegge quelli che non lo fanno in modo virtuoso e protegge le squadre che sono già delle potenze. E’ un meccanismo onesto, dove ovviamente ci sono altri che non lo fanno in modo virtuoso. Penalizza gli altri che vogliono essere grandi. A livello competitivo non è un meccanismo di Fair Play. Non c’è Fair Play in una squadra che spende 300 milioni e tra una che ne spende 30. Io alleno con piacere e mi fa piacere lavorare con questo tipo di condizioni. Però è duro perché con qualche milione in più la Roma sarebbe in condizioni di sognare. Per pochi milioni per noi è molto più difficile poter arrivare. Quello che ha fatto il direttore è duro ma è brillante. Mi piacerebbe avere qui Veretout e un quarto/quinto difensore centrale. Mi piacerebbe avere qui Felix perché è un bambino che ho preso in Primavera e che ha potenziale. Noi abbiamo questo tipo di condizionamento che fa le cose più difficili. Ci divertiamo uguale”.
Quanto influisce giocare ogni 4 giorni?
“Molto difficile. Abbiamo poco tempo per allenarci. Per fortuna da più di 20 anni io gioco in queste condizioni, nelle coppe europee. Se hai più giocatori all’interno dello stesso ruolo è più facile, altrimenti è difficile. Ma per noi è uno stimolo. L’Atalanta per esempio non ha le coppe, ma sono sicuro che Gasperini preferirebbe giocare in Europa”.
Ha un valore essere primi dopo poche giornate?
“No, per esempio ho visto la Sampdoria che ha avuto un calendario molto più difficile del nostro. L’importante sono i punti che fai, non guardo la classifica ma guardo noi. Non guardo mai il pareggio, eccetto con la Juventus che è stato un pareggio positivo. Pensiamo partita dopo partita, cercando di vincere sempre senza guardare il nome dell’avversario. Noi non abbiamo tanti giocatori per respirare, al contrario di alcune squadre, e questo può penalizzare. La conferenza stampa di Tiago Pinto è stata brillante, ma ha detto una cosa della quale non sono d’accordo. Quando ha detto che se dovesse mancare Cristante abbiamo delle alternative, io dico che non è così. Ma io non piango come fanno alcuni".
Come gestirà Smalling?
“La gestione era stata fatta con il Monza, ma poi abbiamo avuto il problema di Kumbulla che ha scombinato i nostri piani. Non abbiamo alternative, domani in panchina ci sarà Tripi".
Celik potrà scavalcare Karsdorp nelle gerarchie?
“Non c’è gerarchia quando hai due giocatori forti in un ruolo. L’anno scorso non abbiamo mai fatto quello che abbiamo fatto a Torino con Karsdorp e Celik. L’anno scorso non abbiamo mai fatto questa situazione di far entrare Spinazzola per Zalewski. Quest’anno abbiamo questa situazione e per me è fantastico, non c’è gerarchia. Ci sono giocatori con qualità diverse, per noi è fantastico e sono bravi tutti e quattro”.
Domani affronterete un avversario difficile. Passerete a quattro nel corso del match?
“Passare a quattro è una cosa che possiamo fare sempre, come contro la Juventus. Non è un problema per noi ma una soluzione. Possiamo farlo anche all’inizio di una partita. L’Udinese è molto forte, gioco diretto, contropiede, palle inattive. Affronteremo una partita difficile”.
Fair Play Finanziario: multa di 5 milioni alla Roma
Fair Play Finanziario: la Roma ha lavorato per trovare un accordo con la Uefa.
Il club pagherà 5 milioni di multa. Il transfer balance del calciomercato positivo e non ci saranno limitazioni per la lista di Europa League. Il club dovrà rispettare alcuni paletti per evitare sanzioni per altri 30 milioni. I 5 milioni verranno detratti direttamente dagli introiti europei.
Conferenza Stampa Tiago Pinto: "Siamo più forti. Zaniolo non è mai stato vicino alla cessione"
Tiago Pinto, General Manager della Roma, ha parlato in conferenza stampa presso Trigoria per commentare il mercato giallorosso:
E' stato un grande mercato per la Roma, che consegna all'allenatore un instant team. Possiamo dire che questa squadra ha il dovere di lottare per lo scudetto?
"Buonasera a tutti. Volevo prima di tutto ringraziare le persone del club che mi hanno aiutato in questi tre mesi pesanti. Ringrazio l'ufficio stampa anche. Credo che la squadra sia migliorata e non ho dubbi su questo. E' una squadra forte, ma non siamo instant team. Siamo la quarta squadra più giovane della Serie A, ed è sempre stata una nostra strategia dare spazio ai giovani come Zalewski, Felix, Bove o Darboe. Non abbiamo però bisogno solo di scommesse ma anche di giocatori di qualità come Dybala o Matic. Siamo più forti, con un allenatore di grande leadership che fa diventare grandi giocatori anche quelli buoni e da spazio ai giovani. Ci aspettiamo di fare meglio dello scorsa stagione, ma mai parlare di scudetto. Non perchè ci vogliamo nascondere, ma perchè non siamo a maggio ma a settembre. Lavoriamo giorno per giorno e dobbiamo crederci ogni partita di poter vincere"
Per la terza estate la Roma non ha venduto i suoi migliori giocatori. Uno di questi Zaniolo. E' mai stato davvero vicino alla cessione al Tottenham? Rinnoverà?
"Zaniolo non è mai stato vicino alla partenza. La stagione scorsa era una ripartenza per lui, questa stagione sta ancora meglio. Ora è principale che recuperi dall'infortunio. Mezz'ora fa ho chiamato Vigorelli per prendere appuntamento e fare un meeting sul rinnovo"
La Roma viene data dalla stampa come la regina del mercato. Sono arrivati tanti parametri zero e sembra ci sia stato poco impegno finanziario. Siete preoccupati per l'FFP e le sanzioni?
"Sul FFP ci sarà tempo di valutare e parlare. Ma è stato creato per aiutare i club e non per abbatterli. Ma io ho a cuore il progetto Friedkin nella società ed ho sempre a cuore le finanze del club. Non abbiamo pensato più a spendere ma alla qualità. Avevamo un'eredità pesante e stiamo continuando il percorso per creare sostenibilità. Il FFP non è un problema, creeremo sempre le basi per crescere anche a livello giovanile e punto negli anni a far sparire i problemi. Chiunque verrà dopo di me avrà un lavoro più facile del mio"
Ha fatto un grande lavoro su cessioni e stipendi. Questo basta per arrivare al primo paletto imposto dalla Uefa? Obiettivo raggiunto?
"Come ho detto prima è un tema molto delicato ed avremo tempo per parlarne. Per me il FFP non è una scusa ma una cosa che dobbiamo fare. Il processo è lungo, ma abbiamo dimostrato che tutto ciò non ha evitato che diventassimo una squadra ancora più forte. Dobbiamo lavorare per fare il meglio possibile anche con queste limitazioni. Quindi non dirò mai che non abbiamo fatto bene per queste condizioni, perchè già sapevamo che c'erano. E' la nostra realtà lavorare con queste limitazioni".
Ha citato più volte Mourinho, ha aiutato nel prendere a parametro zero giocatori come Dybala e Matic? A chi va il merito?
"E' principalemente merito della società prchè ha fatto capire che si sta costruendo un progetto serio. Non parla molto ma si fa vedere con i fatti. Non c'è dubio che anche il ruolo di Mourinho è importante, per le sue qualità ha l'appeal per attirare certi giocatori. Sarebbe stupido da parte mia non usare questa carta. Ci sono molti giocatori che hanno il sogno di essere allenati da Mourinho, ed è una cosa molto importante. Poi lo metto sempre al corrente di tutto".
Si è dovuto sdoppiare per chiudere arrivi e cessioni. Quale dei due aspetti le ha dato più difficoltà? Che voto da al mercato della Roma?
"C'è molto più entusiasmo per i giocatori che arrivano che rispetto quelli che partono, ma si deve lavorare anche nelle uscite. Non sono totalemtne soddisfatto sulle cessioni, perchè alcuni giocatori potevamo venderli ed invece abbiamo dovuto cederli in prestito. Il voto, sull'esperienza passata, non darò voto. Non lavoro sul mio protagonismo ma per le idee ed il rapporto con le persone. Non ho bisogno delle marchette. Il calcio cambia ogni giorno, momenti in cui va bene o va male".
Sulla difesa, manca ancora un tassello, c'è tempo per intervenire? Come ha vissuto le pressioni del mercato?
"Sulla pressione soffro solo quella di mia mamma, mio padre e mia sorella. Li soffro la pressione. Ma shcerzi a parte, ho un grande rapporto con Mourinho e quello che viviamo qui è un ambiente familiare. Discutiamo tutto in famiglia. Il suo lavoro è molto difficile, noi abbiamo definito la strategia isieme e cerchiamo di essere allineati con la società. Quindi secondo me le cose sono andate bene. Sotto pressione non lavoro bene, chi lavora con me sa che lavoro meglio con la positività e le idee. Sulla difesa, non voglio nascondere nulla. E' ovvio che giocando a tre potevamo avere un centrale in più. Per tante cose non siamo riusciti a prenderlo ed avremo soluzioni all'interno della squadra anche se non sarà l'ideale. Mourinho stagione scorsa con Zalewski ha fatto vedere che in difficoltà ha trovato soluzioni. Lo farà anche ora riposizionando Cristante o Matic".
Il mercato della Roma sembrava fermo dopo l'arrivo di Matic, causa la lunga trattativa Frattesi. Cosa ci può dire in merito? Si è puntato a spendere poco sul mercato perchè?
"La nostra strategia sportiva è differente da quella finianzaria. In base all'unioni di entrambe dovevamo decidere come procedere ed abbiamo capito che potevamo diventare forti seguendo la strategia dei parametri zero piuttosto che aspettare di vendere per poi comprare. Poi tutte le operazioni erano legate, come Wijnaldum che arriva quando parte Veretout. Non ho voluto compromettere la società con troppi sforzi, ma ho puntato su una strategia diversa. Su Frattesi, sarò chiaro, è il mio giocaore preferito della Serie A dopo quelli della Roma. Per me sarà uno dei centrocampisti più forti in Italia, ma il mercato è altra cosa. Io vado da un club e chiedo quanto vuole e loro mi rispondono. Io non uso la stampa per fare mercato, questa è la prima volta che parliamo di Frattesi in pubblico. Mi dispiace che parlava solo una parte, ma la trattativa si fa in due. Non siamo riusciti a fare un accordo, per causa anche mia che non voglio portare le trattative per le lunghe. Non si è trovato un accordo".
Usando la strategia dei parametri zero, ci sono possibilità di prendere Solbakken a gennaio?
"Iniziamo col dire che non è vero che abbiamo aumentato il monte ingaggio. Se risolviamo i probemi di chi esce ed entra uno non aumentiamo il monte ingaggio. Non sono il mago della finanza ma non abbiamo aumentato il monte ingaggio. Su Solbakken vediamo".
Ha parlato che un giorno arriverà un altro direttore sportivo, perchè lei non rimane?
"Io sono felice qua, per venire qua ho lasciato il più grande amore della mia vita che è il Benfica, non l'ho mai nascosto. Non mi muovono i soldi ma le idee. Quando dico che il prossimo DS della Roma avrà un lavoro più semplice è per via del lavoro che facciamo oggi. Ho un contratto fino al 2024 e non faccio come alcuni giocatori che chiedono il rinnovo prima. Faremo le valutazioni quando sarà il momento".
Quale acquisto la soddisfa di più? Ha rimpianti?
"Il rimpianto è non aver fatto più cessioni. Qui, nel calcio, alla fine decidono i giocatori che accettano o no la destinazione. Non parlo di Kluivert, che non è colpa di nessuno, è andata come è andata. Ogni trattativa ha una storia e ci lavoriamo con passione, perchè poi siamo essere umani. Stare chiuso quattro giorni in una camera d'albergo a Torino per portare Dybala non è facile. Ma sono soddisfatto di tutte le operazioni in entrata, perchè ho sentito tutte le trattative".
Ci sono ancora gli svincolati, come Zagadou. Ma cosa è successo con Coric e Bianda?
"Ci sono ancora dei mercati aperti e possiamo ancora sistemare queste situazioni. Sono due ragazzi, purtroppo, vittime del contesto passato ma possiamo trovare una soluzione. Ci sono giocatori in scadenza, ma parleremo di questo in futuro".
Sul contratto di Belotti, perchè due anni più uno e non un triennale?
"Siamo stati creativi in alcune operazioni. ma l'importante è che i giocatori si sentono felici quando firmano. Sono dettagli che non compete a me divulgare. Sono convinto che Belotti giocherà per tanti anni alla Roma ed è mio compito renderlo sempre felice".
Sui rinnovi di Cristante e Spinazzola ci sono già contatti in corso?
"E' normale che è un tema di cui dobbiamo discutere, ma verrà fatto a suo tempo. Cristante è un grande professionista e resterà qui per tanti anni. Ma adesso fatemi riposare un poco e poi tratteremo i rinnovi".
Conferenza Stampa Belotti: "Il mio desiderio era venire alla Roma. Ho percepito da subito la voglia di vincere"
Andrea Belotti, neo acquisto della Roma, si è presentato nella sua nuova veste giallorossa dopo aver già fatto l'esordio all'Olimpico contro il Monza. Apre la conferenza Tiago Pinto: "Oggi siamo qua per la conferenza di Andrea. Si è presentato contro il Monza e stava per segnare. Portare un giocatore italiano come lui ci ha permesso di migliorare la rosa. La sua voglia di venire qua era pubblica. Non voglio parlare del giocatore ma della persona. Andrea rappresenta una di quelle persone che lottano per questa maglia".
PAROLE BELOTTI
Dopo sei stagioni in doppia cifra, lo scorso anno hai segnato 8 gol. Quali sono le motivazioni di questo calo?
"Lo scorso anno ho avuto una stagione turbolenta, con alcuni infortuni. La maggior parte sono stata di natura accidentale e non muscolare. Sono stato fuori più tempo rispetto alle scorse stagioni, è stato tutto un sali e scendi".
Eri il capitano del Torino e ora vieni qui per metterti in gioco. Che estate è stata per te?
"E' stata un'estate particolare, anche molti giocatori che erano svincolati non hanno trovato subito squadra. Io ero alla ricerca di un progetto e qui l'ho trovato. Non l'ho nascosto il mio desiderio era di venire qua. So che c'è una punta forte come Abraham ma quando ci sono certi giocatori viene naturale mettersi in gioco".
Ti abbiamo già visto in campo, come stai fisicamente e come ti sei allenato?
"Come detto è stata un'estate particolare, quando ho visto che la situazione stava andando per le lunghe ho preso un preparatore perché sapeva che arrivando dopo da qualche parte mi dovevo far trovare pronto. Infatti, io sono arrivato qui, ho fatto due allenamenti ed ho subito giocato. Posso dire che fisicamente sono apposto, sicuramente ci vorrò del tempo perché c'è parecchio da affinare. Sono a disposizione, devo solo lavorare".
Sei arrivato da cinque giorni e hai già notato l'entusiasmo dell'Olimpico. Trovi una Roma prima in classifica, in un campionato anomalo, livellato, si può fare qualcosa in più del quarto posto?
"Io penso che è un campionato strano per il Mondiale. La vedo un'opportunità per i giocatori che non vanno al Mondiale di mettersi in condizione perchè poi da gennaio a giugno ci saranno tante partite. Essendo una rosa ampia ci sarà bisogno di tutti. L'obiettivo della Roma deve essere vincere partita dopo partita. Da quando sono arrivato ho percepito la voglia di vincere. La Roma può vincere ogni partita, poi dove arriveremo si vedrà alla fine, non bisogna porsi alcun limite. Pensiamo partita per partita".
Quando ti è stata proposta la prima volta di venire alla Roma? La festa per la vittoria della Conference League ha influenzato la tua scelta?
"A luglio c'è stato un primo contatto, ma si trattava più di un interesse. In quel momento il parco attaccanti della Roma era pieno e il matrimonio non si poteva fare. Nell'ultima settimana abbiamo ricevuto una chiamata dal direttore che si è informato sulla mia situazione e ci ha chiesto di aspettare 72 ore per prendere una decisione. Ho dato subito la disponibilità ad aspettare perché ormai si sa che la mia priorità era venire qua, anche se all'inizio non c'era nulla di concreto. Dopo queste 72 ore, Tiago Pinto ci ha richiamato e ha espresso la sua volontà di portarmi qui, in due tre giorni si è fatto tutto. La festa si l'ho vista ed è stata molto bello. Si è percepita l'unione che c'è tra squadra e tifosi, è stato fantastico".
Dopo tanti anni vieni a giocare qui e non sei sicuro di un posto da titolare, come vivi la concorrenza con Abraham? Che sensazioni ti ha dato ritrovare Dybala?
"La situazione con Tammy la vedo un'opportunità per crescere, so che lui è un attaccante di grande livello ed è una cosa che mi stimola a dare di più. La vedo una cosa positiva per me, mi dà un'enorme motivazione a migliorarmi. E' stato bello ritrovare Paulo, abbiamo pensato al nostro percorso. Abbiamo cominciato entrambi al Palermo, poi siamo andati a Torino ma in due squadre diverse e ora ci ritroviamo qui. La prima cosa che abbiamo notato è stato il nostro percorso di crescita".
L'Olimpico ti ha accolto alla grande sia prima di entrare che una volta in campo. Che sensazioni hai avuto?
"E' stata una sensazione magica, è stato bello vivere tutto. Quando ero sotto al tunnel sentivo che i tifosi mi cercavano, ho percepito l'affetto della gente Una volta entrato, non mi aspettavo di vedere così tanta gente, avevo sentito che era tutto esaurito ma un conto è sentirlo, vederlo fa un altro effetto. Quando ho alzato lo sguardo ho visto la gente che mi incitava ed è stato bellissimo. L'atmosfera, l'inno, il mio ingresso sembrava un sogno, che se avessi segnato sarebbe stato coronato in maniera perfetta. E' stata una serata indimenticabile per me"